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SALVATORE SILVANO NIGRO VINCE IL PREMIO MONDELLO ALLA CRITICA LETTERARIA

giugno 6, 2012

di Massimo Maugeri

Sono stato molto felice nell’apprendere la notizia che Salvatore Silvano Nigro, con “Il Principe fulvo(Sellerio), è il vincitore del Premio alla Critica letteraria nell’ambito dell’edizione 2012 del prestigioso Premio Letterario Internazionale Mondello.

Peraltro ho avuto l’onore di coordinare l’incontro, al Maggio dei libri 2012 a Catania, dedicato proprio a questo nuovo libro di Silvano Nigro. Un saggio incentrato sulla vita e sulle opere di Giuseppe Tomasi di Lampedusa. Un saggio che – come hanno scritto in tanti (dato che di questo libro si sono occupate tutte le pagine culturali dei magazine e dei quotidiani nazionali) – si legge come un racconto e, contestualmente, getta una nuova luce interpretativa su “Il Gattopardo” e sulla stessa figura di Tomasi di Lampedusa.

Una piccola premessa: “Il Gattopardo” è un’opera conosciutissima che ha avuto una storia editoriale piuttosto complessa. Il romanzo fu inizialmente rifiutato dalla Einaudi (e, in particolare, da Vittorini che dirigeva la collana I Gettoni) e dalla Mondadori. Fu poi pubblicato, dopo la sopravvenuta morte dell’autore, da Feltrinelli (per intervento di Giorgio Bassani). L’anno successivo (siamo nel 1959) vinse il Premio Strega. Insomma, un vero e proprio caso letterario che contribuì a fare di questo romanzo un bestseller internazionale. Pochi anni dopo, Visconti lo traspose in un film di successo, tradendo in parte il romanzo (come spesso avviene quando un libro viene tradotto in film), forse oscurandolo, ma contribuendo a renderlo ancora più celebre… mentre, nel frattempo, la critica continuava a dividersi tra estimatori e detrattori.

salvatore-silvano-nigroEbbene, di tutto questo Salvatore Silvano Nigro, nel suo libro, non ne parla. E giustamente, direi. Si occupa di altro, l’autore de “Il Principe fulvo”… riempendo gli spazi vuoti esistenti intorno alla vita e alle opere di Tomasi di Lampedusa (di cui, per la verità, non è che si sapesse moltissimo prima della pubblicazione di questo saggio). E lo fa – Silvano Nigro – con il piglio dello studioso, ma anche con l’intuito e la visionarietà dell’artista.

Si tratta di un lavoro svolto in una prospettiva davvero inedita, innovativa (anche rispetto al “Gattopardo”), capace di offrire una nuova chiave interpretativa sulla celebre opera di Lampedusa e di liberarci da alcuni luoghi comuni o dal peso di frasi/simbolo estrapolate dal libro e poi diventate citazioni celebri (“se vogliamo che tutto rimanga com’è, bisogna che tutto cambi”). Frasi che, decontestualizzate, non restituiscono in maniera corretta il senso vero del romanzo.

Ma il lavoro di interpretazione e di “racconto” di Silvano Nigro, non si ferma al “Gattopardo”. Va oltre. Abbraccia la vita stessa di Lampedusa.

Chi avrà la possibilità di gustarsi questo saggio, che si legge come un racconto, ne saprà molto di più sulle “attitudini letterarie” di Tomasi di Lampedusa (precedenti alla scrittura stessa del Gattopardo), sulle influenze esercitate sulla sua produzione letteraria da altri autori e da altre opere, sul rapporto di Lampedusa con la politica e con il fascismo. E poi, troverà risposte inerenti al rapporto di Tomasi di Lampedusa con l’arte in generale (e in particolare con le opere scultoree, pittoriche e architettoniche della Palermo ottocentesca), conoscerà la visione interpretativa del Gattopardo, interessantissima – una vera chicca – , dello scrittore e regista Mario Soldati (il quale pensò pure di farne un film), troverà un magistrale approfondimento sul mito della Sirena… ma, soprattutto, avrà modo di scoprire tutta una serie di riferimenti allegorici e simbologici che – di fatto – creano, nel romanzo, nel Gattopardo, una sorta di codice cifrato che andrebbe – in qualche modo – decriptato. Cosa che  Silvano Nigro è riuscito abilmente a fare.

Salvatore Silvano Nigro ha la cattedra di Letteratura italiana alla iulm di Milano. Ha insegnato alla Sorbonne, all’École Normale Supérieure di Parigi, alla New York University, alla Indiana University, alla Yale, alla Scuola Normale di Pisa. Nel 2002 la Chicago University gli ha conferito una laurea honoris causa. I suoi libri (sulla novellistica del Quattrocento, sulla scrittura diaristica di Pontormo, sulla cultura barocca, su Manzoni, Soldati, Bassani, Sciascia, Manganelli, Camilleri) sono tradotti in varie lingue. Scrive sul Domenicale del «Sole-24 Ore».

 

Ascolta la trasmissione radiofonica di “Letteratitudine in Fm” dedicata a “Il Principe fulvo” con la partecipazione di Salvatore Silvano Nigro

Gli altri vincitori del Premio Letterario Internazionale Mondello, sezione “Opera italiana” 2012

Edoardo Albinati con Vita e morte di un ingegnere (Mondadori), Paolo Di Paolo con Dove eravate tutti (Feltrinelli) e Davide Orecchio con Città distrutte (Gaffi)

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