Home > Autoracconti d'Autore (gli autori raccontano i loro libri) > SERGIO PENT racconta I MUSCOLI DI MACISTE (Bompiani)

SERGIO PENT racconta I MUSCOLI DI MACISTE (Bompiani)

ottobre 17, 2015

SERGIO PENT racconta il suo romanzo I MUSCOLI DI MACISTE (Bompiani). Un estratto del libro è disponibile qui.

di Sergio Pent

Ognuno è artefice del proprio destino, ma più spesso è il destino a definire il corso della nostra vita, ad assemblarlo nella maniera opposta a quella che avevamo custodito nel forziere delle più remote speranze.
Il destino è un sogno triste, per il narratore dei “Muscoli di Maciste”, una carezza rimasta sospesa in un addio tragico e assurdo. La donna amata che non c’è più, l’incapacità di tornare a casa – in quella casa – adesso che vi regnano solo il silenzio e i ricordi. E allora il viaggio senza meta diventa metafora di un ritorno sempre disatteso, alla ricerca di un’occasione, anche casuale, per ripartire. L’occasione è una piccola, tozza massa di muscoli un po’ inflacciditi, l’occasione si chiama Vito e arriva da lontano – da un remoto, assurdamente mai nominato – paese del sud, da cui il bizzarro personaggio è partito alla vana ricerca della sua ennesima occasione di riscatto.
I muscoli di macisteVito è un pugile ultraquarantenne, o almeno continua a credere di essere un pugile, anche se le sue mitiche vittorie risalgono ai tempi delle illusioni lontane nel tempo quanto le sue stralunate fantasie.
“I muscoli di Maciste” è una passeggiata di tre soffocanti giorni in un ferragosto torinese in cui – in qualche modo – si decidono i destini dei due amici per caso. L’uomo disperato deve trovare la forza per tornare a vivere, il pugile senza contratto vuole ancora rincorrere l’estrema illusione, l’ultima, o solo quella necessaria per non morire. In mezzo ci sono storie e invenzioni, balle colossali e aneddoti grotteschi, flash di nostalgia e silenzi metropolitani, mentre la vita continua nonostante le assenze e gli addii, e nelle bizzarre epopee memoriali di Vito trovano spazio gli entusiasmi necessari a vivere, a credere fino in fondo a qualcosa di concreto.
Le ombre di Giovanni Arpino e Osvaldo Soriano passeggiano lente sotto i portici deserti della Torino d’agosto: i loro eroi del nulla, eroi randagi ma anche eroi di cartapesta, trovano il punto d’appoggio delle confessioni più intime per riacquistare fiducia e speranza. Due personaggi estremi e lontani, che tra memorie strampalate e lampi di malinconia trovano un punto d’incontro nel territorio libero delle invenzioni letterarie, quelle che – se non migliorano la vita – cercano almeno di raccontarla, di reinventarla, di indirizzarla là dove portano i grandi sogni.

(Riproduzione riservata)

© Sergio Pent – © Letteratitudine

* * *

I muscoli di macisteLa scheda del libro
Vito fa il pugile ma la sua carriera fino ad oggi non ha brillato: sogna di seguire le orme del suo eroe Nino Benvenuti, ma ogni volta che sale sul ring si blocca, incapace di affrontare gli avversari. A quarant’anni passati, vecchio, sovrappeso e fuori allenamento, decide di partire in treno dal paesino del sud in cui vive per cercare fortuna nella boxe a Torino. Durante il viaggio si confida con un passeggero che sta cercando di dimenticare la scomparsa di un amore e i due si ritroveranno spalla a spalla a lottare, ognuno con la propria missione: tra film di Maciste, liti di strada e racconti di viaggio, per Vito arriverà finalmente il momento del grande incontro che ha sempre sognato. Con ritmo serrato e una scrittura luminosa, Sergio Pent racconta l’avventura metropolitana di un personaggio irresistibile, la storia di amicizia e orgoglio di un Don Chisciotte in guantoni che non getta la spugna a dispetto dei colpi che il destino continua ad assestare.

Sergio Pent vive a Torino, è scrittore e critico letterario per “Tuttolibri – La Stampa”, “L’Unità” e “L’indice”. Tra i suoi romanzi, ricordiamo Il custode del museo dei giocattoli (2001, Premio Città di Penne – Mosca, finalista Premio Strega e premio Alassio) e Un cuore muto (2005, Premio Volponi, finalista Premio Castiglioncello).

* * *

© Letteratitudine

LetteratitudineBlog / LetteratitudineNews / LetteratitudineRadio / LetteratitudineVideo

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: