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BORN TO RUN di Bruce Springsteen (anticipazione)

settembre 23, 2016

È in uscita BORN TO RUN: l’autobiografia di Bruce Springsteen (Mondadori – traduz. di M. Piumini)

disponibile dal 27 settembre

(di seguito, il parere dello scrittore americano Richard Ford e la scheda del libro)

«C’è qualcosa di strano nel raccontarsi per iscritto… Tuttavia, c’è una promessa che l’autore di un libro come questo fa al lettore: aprirgli la propria mente. È quanto ho cercato di fare in queste pagine.» – BRUCE SPRINGSTEEN

Ne scrive lo scrittore americano Richard Ford sul New York Times di ieri. Tutti i fan di Springsteen leggeranno questo libro“, scrive Ford. Risultati immagini per richard fordAnche se è giusto dire che “Born to Run” è rivolto a tutti; non solo a coloro per i quali “Independence Day,” “Wild Billy’s Circus Story,” “Bobby Jean,” “Nebraska,” “Streets of Philadelphia,” “Hungry Heart” and “Born in the U.S.A.” sono stati la musica del proprio sottofondo emotivo – e per alcuni di noi la musica in primo piano. (…)
Apprenderemo che il boss non è davvero in grado di
leggere la musica, che “Born in the USA” e “Nebraska” sono stati registrati insieme, che Springsteen ha una figlia che è una campionessa equestre, che ha trascorso anni in terapia, che è in grado di perdonare coloro che lo hanno maltrattato ingiustamente, che pensa alla sua carriera come a un “servizio” svolto a beneficio di persone come lui, che possiede un sottile
senso dell’umorismo e dell’autoironia“.

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Il libro
Nel 2009 Bruce Springsteen e la E Street Band si esibirono al Super Bowl: l’esperienza fu talmente entusiasmante che Bruce decise di metterla su carta. Nasce così questa straordinaria autobiografia, a cui Bruce ha dedicato gli ultimi sette anni e dove ritroviamo tutta la sincerità, l’ironia e l’originalità a cui ci ha abituato con le sue canzoni. Ci racconta la sua infanzia a Freehold, nel New Jersey, un luogo pieno di poesia ma anche di potenziali rischi, destinato ad alimentare la sua immaginazione, fino al momento che Bruce chiama «Big Bang»: il debutto di Elvis Presley all’«Ed Sullivan Show». Descrive il suo desiderio incontenibile di diventare un musicista, gli esordi come re delle bar band ad Asbury Park e la nascita della E Street Band. Con candore disarmante, per la prima volta Bruce illustra i tormenti interiori che hanno ispirato i suoi capolavori, a cominciare proprio da Born to Run, un brano che qui si rivela più complesso di quanto immaginassimo. È una lettura illuminante per chiunque ami Bruce Springsteen, ma è molto più del memoir di una rockstar leggendaria: è un libro per spiriti pratici e inguaribili sognatori, per genitori e figli, per innamorati e cuori solitari, per artisti, fricchettoni e chiunque voglia essere battezzato nel sacro fiume del rock. È raro che un artista racconti la propria storia in maniera così intensa e dettagliata. Come in tante delle sue canzoni (Thunder Road, Badlands, Darkness on the Edge of Town, The River, Born in the USA, The Rising e The Ghost of Tom Joad, per citarne solo alcune), nell’autobiografia di Bruce Springsteen troviamo l’ispirazione di un autore unico e la saggezza di un uomo che ha riflettuto a fondo sulle proprie esperienze.

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