È lo scrittore italiano CLAUDIO MAGRIS a vincere l’edizione 2016 del FRANZ KAFKA PRIZE
In questi giorni è uscito in libreria il nuovo libro di Claudio Magris: “Istantanee” (La nave di Teseo) – dettagli in coda al post
È la prima volta che uno scrittore italiano si aggiudica il Premio internazionale Franz Kafka, in passato vinto da autori del calibro di: Philip Roth, Elfriede Jelinek, Harold Pinter, Haruki Murakami, Peter Handke, John Banville, Amos Oz… giusto per citarne qualcuno. L’edizione 2016 di questo premio letterario internazionale vede, dunque, sul podio Claudio Magris.
Il premio Franz Kafka è un’onorificenza della letteratura internazionale nata nella Repubblica Ceca in onore di Franz Kafka, scrittore ceco di lingua tedesca. È patrocinato dal presidente del Senato ceco e dal sindaco di Praga. Questo premio è organizzato dalla Franz Kafka Society e dalla città di Praga. Della giuria internazionale fanno parte numerose personalità letterarie internazionali.
La cerimonia di premiazione si tiene ogni anno alla fine di ottobre nella Città Vecchia, in corrispondenza della festa nazionale ceca. Oltre ad un premio in denaro (di 10.000 dollari USA), il vincitore riceve una statuetta (foto in basso), la miniatura del monumento di Franz Kafka, a Praga.
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I Vincitori dal 2001 a oggi
2001: Philip Roth (Stati Uniti d’America)
2002: Ivan Klíma (Repubblica Ceca)
2003: Péter Nádas (Ungheria)
2004: Elfriede Jelinek (Austria)
2005: Harold Pinter (Regno Unito)
2006: Haruki Murakami (Giappone)
2007: Yves Bonnefoy (Francia)
2008: Arnošt Lustig (Repubblica Ceca)
2009: Peter Handke (Austria)
2010: Václav Havel (Repubblica Ceca)
2011: John Banville (Irlanda)
2012: Daniela Hodrová (Repubblica Ceca)
2013: Amos Oz (Israele)
2014: Yan Lianke (Cina)
2015: Eduardo Mendoza (Spagna)
2016: Claudio Magris (Italia)
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ISTANTANEE (La nave di Teseo): il nuovo libro di Claudio Magris
Secondo la definizione di Salvatore Battaglia nel Grande dizionario della lingua italiana, l’istantanea è eseguita con un tempo di esposizione molto breve senza l’impiego di un sostegno. Claudio Magris compone un florilegio di istantanee, raccolte in ordine cronologico, dal 1999 al 2016. In esse Magris ritaglia piccoli e grandi aspetti della vita quotidiana, della vita politica, della nostra intimità. Stigmatizza false credenze, modi di dire, comportamenti che nascondono abissi di incomprensione e superficialità;
sottolinea piccoli gesti, nascosti, che rivelano l’ampiezza dell’animo umano. Pesca dalla storia e dalla letteratura situazioni sorprendenti, capaci di illuminare il presente confuso in cui viviamo. Ne emerge una piccola commedia umana, un affresco unitario delle nostre vite nevrotiche, il cui telaio è lo spirito caustico, ironico, sempre pieno di pietas dell’autore, autentico moralista (nel senso alto del termine) dei nostri tempi. Che non ci dice mai come dobbiamo essere o vivere, ma ci invita a guardarci con rigore e tenerezza.
E alla fine di questo viaggio ci saluta con un invito: “Solo quando puoi nuovamente ridere, dice una scritta letta più di trent’anni fa sulla porta del Duomo di Linz, hai veramente perdonato.”
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Claudio Magris, nato a Trieste, ha insegnato Lingua e Letteratura tedesca presso le Università di Trieste e di Torino. Ha ricevuto diverse lauree honoris causa e numerosi premi, tra i quali: Prix du meilleur libre étranger 1990; Premio Strega 1997; Premio Principe de Asturias 2004; Friedenspreis des Deutschen Buchhandels 2009; Premio FIL de Literatura en Lehnguts Romances 2014; Kafka-Prize 2016. Tra le sue pubblicazioni, ricordiamo con Einaudi: Il mito absburgico nella letteratura austriaca moderna (1963), Lontano da dove. Joseph Roth e la tradizione ebraico-orientale (1971); con Garzanti: Danubio (1986), Un altro mare (1991), Microcosmi (1997), La mostra (2001), Alla cieca (2005), Lei dunque capirà (2006), Alfabeti (2008), Non luogo a procedere (2015).
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