
Particolarità tripla per il Booker Prize 2019: due vincitori, la più anziana vincitrice del premio, la prima donna nera a conquistarlo. Dopo una lunghissima discussione, infatti, la giuria del prestigioso premio inglese ha deciso di conferire il riconoscimento a due autrici entrambe meritevoli: Margaret Atwood con “The testaments” e Bernardine Evaristo con “Girl, woman, other. Le due scrittrici, dunque, si divideranno il ricco montepremi di 50.000 sterline.
Il Booker Prize era già stato assegnato congiuntamente due volte in precedenza, a Nadine Gordimer e Stanley Middleton nel 1974, a Michael Ondaatje e Barry Unsworth nel 1992. Nel 1993, però, le regole furono cambiate per far sì che solo un autore potesse vincere il premio. L’edizione 2019, dunque, rappresenta una clamosorosa eccezione.
Gaby Wood, direttore letterario della Booker Prize Foundation, ha precisato che: “Nel corso di ben cinque ore i giudici del Booker Prize 2019 hanno discusso di tutti i libri selezionati e hanno trovato impossibile individuare un vincitore. Quando alla fine si sono ridotti a due, hanno chiesto se potevano dividere il premio tra di loro. Dopo aver detto loro che era contrario alle regole, i giudici hanno tenuto un’ulteriore discussione e hanno scelto di infrangerle. ”
È la seconda volta che Atwood vince il Booker Prize. Lo aveva già vinto nel 2000 con “The Blind Assassin” ed era stata selezionata per altri quattro libri: “The Handmaid’s Tale” (1986), “Cat’s Eye” (1989), “Alias Grace” (1996) e “Oryx e Crake” (2003).
Per il New York Times, quella della Atwood è “una narrazione veloce e coinvolgente che è tanto propulsiva quanto melodrammatica”. “In molti modi, “The Testament” è una risposta a tutte le domande che i lettori mi hanno posto in merito a The Handmaid’s Tale nel corso degli anni”, ha dichiarato la Atwood a The Guardian . Ma appartiene anche al nostro momento storico, in cui le cose in diversi paesi sembrano dirigersi più verso Gilead che lontano da esso”.
Bernardine Evaristo è la prima donna di colore a ricevere il premio Booker. Vince con “Girl, Woman”, Other, il suo ottavo libro di narrativa, che ha scritto insieme a saggi, drammi e sceneggiature per la radio della BBC. Evaristo ha attinto ad aspetti della diaspora africana passati, presenti, reali, immaginati che sono confluiti in “un romanzo sperimentale su donne che non sono mai state abbastanza raccontate dalla letteratura contemporanea”.
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Questo è l’elenco dei cinque libri finalisti
Margaret Atwood, The Testaments (Vintage, Chatto & Windus)
Lucy Ellmann, Ducks, Newburyport (Galley Beggar Press)
Bernardine Evaristo, Girl, Woman, Other (Hamish Hamilton)
Chigozie Obioma, An Orchestra of Minorities (Little Brown)
Salman Rushdie, Quichotte (Jonathan Cape)
Elif Shafak, 10 Minutes 38 Seconds in This Strange World (Viking)
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