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IL SUSSURRO DEL MONDO di Richard Powers (un brano del libro in occasione della Giornata nazionale degli alberi)

novembre 21, 2020

In occasione della Giornata nazionale degli alberi, che ricorre oggi 21 novembre, pubblichiamo un brano estratto dal romanzo Premio Pulitzer 2019 per la narrativa “Il sussurro del mondo” di Richard Powers (La nave di Teseo – traduzione di Licia Vighi).

[La recensione del romanzo, firmata da Massimo Maugeri è disponibile cliccando qui]

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Brano estratto da “Il sussurro del mondo” di Richard Powers (La nave di Teseo – traduzione di Licia Vighi) [pagg. 24-26]

Duemila chilometri a est, nella città dove la madre di John Hoel cuciva vestiti e suo padre costruiva navi, la calamità colpisce prima che qualcuno se ne accorga. L’assassino s’introduce nel paese dall’Asia, nel bosco di castagni cinesi destinati a giardini stravaganti. Un albero nello zoo del Bronx assume tonalità ottobrine a luglio. Le foglie si arricciano e si seccano nelle sfumature cannella.
Aloni di macchie arancioni cospargono la corteccia gonfia. Alla minima pressione, il legno cede.
Nel giro di un anno, macchie arancioni screziano i castagni in tutto il Bronx – i carpofori di un parassita che ha già ucciso il suo ospite. Ogni infezione rilascia un’orda di spore nella pioggia e nel vento. I giardinieri della città mobilitano un contrattacco.
Potano rami infetti e li bruciano. Spruzzano sugli alberi un solfato di calcio e di rame dai carri trainati dai cavalli. Tutto quello che fanno è spargere le spore sulle accette che usano per abbattere le vittime. Un ricercatore del New York Botanical Garden identifica il killer in un fungo sconosciuto all’uomo. Pubblica i risultati e lascia la città per sfuggire al caldo estivo. Al suo ritorno, qualche settimana dopo, non c’è nemmeno un castagno in città che valga la pena salvare.
La morte penetra il Connecticut e il Massachusetts in lungo e in largo, macinando dozzine di miglia all’anno. Gli alberi soccombono a centinaia di migliaia. Un paese ammutolito per l’incredulità osserva i preziosissimi castagni del New England scomparire a poco a poco. L’albero dell’industria della conciatura, delle traversine della ferrovia, dei vagoni, dei pali del telegrafo, del combustibile, dei recinti, delle case, dei fi enili, delle scrivanie pregiate, dei tavoli, dei pianoforti, delle cassette, della polpa di cellulosa e di un’infinità di ombra e cibo gratuiti – l’albero del paese di cui si raccoglie la maggior quantità di frutti – sta scomparendo.
La Pennsylvania cerca di ritagliare un’area cuscinetto larga centinaia di chilometri da una parte all’altra del paese. In Virginia, sul confi ne settentrionale delle foreste di castagno più folte del paese, la gente invoca una rinascita religiosa per liberarsi del peccato responsabile della piaga. L’albero perfetto dell’America, spina dorsale di intere economie rurali, la sequoia duttile e resistente dell’est con tre dozzine di utilizzi industriali – ogni quarto albero di una foresta che si distende per duecento milioni di acri dal Maine agli Stati del Golfo – è spacciato.

La notizia della moria non raggiunge l’Iowa occidentale.
John Hoel ritorna alla sua altura il ventuno di ogni mese, qualunque siano le condizioni atmosferiche. Il Castagno degli Hoel continua ad alzare il punto più alto delle sue foglie. Sta cercando qualcosa, pensa il contadino, durante una sporadica incursione nella filosofia. Ha un piano.
La notte prima del suo cinquantaseiesimo compleanno, John si sveglia alle due di mattina e tasta il letto come se stesse cercando qualcosa. La moglie gli chiede cosa c’è che non va.
A denti stretti, risponde: “Passerà.” Otto minuti dopo, muore.
La fattoria passa in eredità ai suoi primi due fi gli. Il più grande, Carl, intende eliminare i costi sommersi del rituale fotografico. Frank, il più giovane, deve riscattare il decennio della misteriosa ricerca del padre portandola avanti con la stessa ostinazione con cui l’albero dispiega la sua chioma. Più di un centinaio di fotogrammi, il film muto più vecchio, corto, lento e ambizioso mai girato in Iowa comincia a rivelare lo scopo dell’albero. Uno scatto durante le riprese mostra il soggetto allungarsi e dare colpetti qua e là in cerca di qualcosa nel cielo. Un compagno, forse. Più luce. La rivendicazione del castagno.
Alla fine, quando l’America prende parte alla confl agrazione mondiale, Frank Hoel viene mandato in Francia con il Secondo Reggimento di Cavalleria. Fa promettere al figlio di nove anni, Frank Jr., di continuare a scattare fotografi e fi no al suo ritorno.
È un anno di lunghe promesse. L’immaginazione che manca al bambino viene compensata dall’obbedienza.
Il puro e sciocco destino fa uscire Frank Sr. dal calderone di Saint-Michel solamente per liquefarlo con un colpo di mortaio ad Argonne, vicino a Montfaucon. Non ci sono abbastanza resti da infilare in una bara di pino e seppellire. La famiglia prepara un contenitore riempiendolo con i suoi berretti, le sue pipe e i suoi orologi, e lo seppellisce per le generazioni future nella tomba di famiglia, sotto l’albero che lui ogni mese fotografava per un intervallo di tempo troppo breve.

(Riproduzione riservata)

© La nave di Teseo

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La scheda del libro: “Il sussurro del mondo” di Richard Powers (La nave di Teseo – traduzione di Licia Vighi)

Patricia Westerford – detta Patty-la-Pianta– comincia a parlare all’età di tre anni.
Quando finalmente le parole iniziano a fluire, assomigliano piuttosto a un farfugliare incomprensibile. L’unico che sembra capire il mondo di Patricia, sin da piccola innamorata di qualsiasi cosa avesse dei ramoscelli, è suo padre – “la sua aria e la sua acqua” – che la porta con sé nei viaggi attraverso i boschi e le foreste d’America, a scoprire la misteriosa e stupefacente varietà degli alberi.
Cresciuta, dottorata ribelle in botanica, Patty-la-Pianta fa una scoperta sensazionale che potrebbe rappresentare il disvelamento del mistero del mondo, il compimento di una vita spesa a guardare e ascoltare la natura: le piante comunicano fra loro tramite un codice segreto.
Ma questo è solo l’inizio di una storia che si dipana come per anelli concentrici: intorno a Patty-la-Pianta si intrecciano infatti i destini di nove indimenticabili personaggi che a poco a poco convergono in California, dove una sequoia gigante rischia di essere abbattuta.

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Richard Powers è autore di dodici romanzi, ha ricevuto numerosi premi tra cui il MacArthur Fellowship e il National Book Award; vive ai piedi delle Great Smoky Mountains. Il sussurro del mondo (in originale The Overstory) è in via di pubblicazione in 19 paesi. Per La nave di Teseo è in corso la nuova edizione delle sue opere. “Patricia Westerford è la prima creatura nell’avventura della vita ad aver mai intravisto questo segreto. La vita sta parlando tra sé, e lei ha origliato. Ora è libera di scoprire qualunque cosa.”

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