“HappyNext. Alla ricerca della felicità” di Simone Cristicchi (La nave di Teseo)
* * *
di Erika Di Giorgio
Che Simone Cristicchi sia un artista a trecentosessanta gradi, lo sapevamo già. Ne dà ulteriore conferma con questo progetto multiforme incentrato sul concetto di felicità e realizzato attraverso la musica, uno spettacolo teatrale, un film documentario di Andrea Cocchi e la pubblicazione di un libro. Il libro in questione lo pubblica La nave di Teseo e si intitola – come l’omonimo spettacolo teatrale – “HappyNext. Alla ricerca della felicità“. E forse non è un caso che esca nel corso della cosiddetta terza ondata della pandemia da Covid-19, quando di felicità ce n’è davvero (disperato) bisogno. Ma cos’è, intanto, la felicità? Qual è il suo reale significato? Esiste davvero? E dove risiede? Nell’ambito di questo libro Simone Cristicchi, con la sensibilità e la curiosità dell’artista che è sempre alla ricerca di qualcosa che si avvicini il più possibile alla verità, ci conduce in un viaggio a più livelli, attraverso le molteplici intuizioni offerte dalla filosofia, dalla meditazione e dalla fede, parlandoci di bellezza, di vitalità, di tempo, di senso di appartenenza e di comunità, di musica e di storie. E lo fa – ispirandosi a Comizi d’amore di Pasolini – creando un percorso incentrato su sette parole chiave: attenzione, lentezza, umiltà, cambiamento, memoria, talento, noi.
«Ci sono cose che accadono un giorno e durano giusto il tempo di essere ricordate per sempre», scrive Cristicchi nell’incipit del libro. «E non so se le parole siano lo strumento adatto, non sono sicuro che siano in grado di avvicinarsi a descrivere certe sensazioni. Non sai cosa siano, da dove arrivino, ti rapiscono ma sono inafferrabili, ti formano ma sono informi, ti contengono e sono incontenibili, assolutamente deludenti se provi a vestirle di grammatica. Ci vorrebbe un sommo poeta per compiere l’impresa o, al contrario, bisognerebbe scegliere il mutismo per rispettarle, ma così dovrei rinunciare a condividere un’esperienza toccante.
Quella che io chiamo “la mia finestra sull’infinito” si aprì nel luglio di qualche anno fa, mentre mi trovavo in vacanza in una splendida località di mare del Cilento.
La mattina mi svegliai stranamente alle cinque, fresco e riposato, e andai a passeggiare sulla spiaggia, mentre il sole si affacciava timidamente alle mie spalle.
Sarebbe potuta sembrare una solitaria camminata in riva al mare, ma avvertivo dentro di me qualcosa di inedito, che non avevo mai provato prima.
I miei sensi erano esageratamente amplificati: i suoni, gli odori e tutto quello che osservavo li percepivo in maniera diversa dal normale, come se mi risuonassero dentro (…)».
La ricerca della felicità di Cristicchi parte da qui e riprende il suo percorso tra le pagine di questo libro (ricco di aneddoti, racconti e interviste) che è una vera miniera di spunti di riflessione. Ad accompagnare l’artista in questo percorso troviamo Don Luigi Verdi, Guidalberto Bormolini, Marco Guzzi, Giulio Mogol, Antonio Calenda, Pino Doden Palumbo, Chandra Livia Candiani, Gianluca Nicoletti, Nicola Brunialti, Nadiamaria, Vincenzo Costantino alias Cinaski, Franco Arminio. Un insieme di voci e punti di vista, come a testimoniare che la la felicità è impossibile ricercarla da soli.

* * *
Simone Cristicchi nasce a Roma nel 1977, è cantautore, scrittore e attore. Ha pubblicato diversi album di successo e ha vinto il Festival di Sanremo nel 2007 con la canzone Ti regalerò una rosa. Nel 2006 porta in scena lo spettacolo tra teatro e canzone Centro di igiene mentale, dedicato ai pazienti psichiatrici. Nel 2010 debutta con lo spettacolo Li Romani in Russia a cui segue nel 2012 Mio nonno è morto in guerra, entrambi dedicati alla seconda guerra mondiale. Il 2013 è la volta di Magazzino 18, co-prodotto da Promo Music e Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia, incentrato sulla storia dell’esodo degli istriani, fiumani, dalmati e giuliani. Dal 2017 è il direttore del Teatro Stabile d’Abruzzo. Nel 2019 ha realizzato lo spettacolo Marocchinate, di cui La nave di Teseo ha pubblicato il libro. Tra i suoi riconoscimenti, la Targa Tenco 2006 per la migliore opera prima, il premio della Critica Mia Martini al Festival di Sanremo 2007 e il premio Amnesty Italia 2011. Nel 2019 ha presentato al Festival di Sanremo la canzone Abbi cura di me, aggiudicandosi i premi come migliore interpretazione e migliore composizione musicale.
* * *
© Letteratitudine – www.letteratitudine.it
LetteratitudineBlog / LetteratitudineNews / LetteratitudineRadio / LetteratitudineVideo
Seguici su Facebook – Twitter – Instagram
Mi piace:
Mi piace Caricamento...
Correlati