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MONTREUX ESTIVALES DU LIVRE 2022

giugno 26, 2022

Image from LETTERATITUDINE (di Massimo Maugeri)ESTATE DEL LIBRO NELLA CITTÀ DI CHILLON: il Montreux Estivales du livre

In coda una galleria fotografica sull’evento realizzata da Lucia Russo

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di Lucia Russo

Care m’eran così, le mie catene/Tanto un lung’uso, ch’abito si fece/Tali a farci quai siam, maligno tende. Appena prima di sospirare la ritrovata libertà, così Lord Byron (1788-1824) conclude il lungo e noto poema “Il prigioniero di Chillon” ambientato nelle viscere del castello di Chillon a Montreux (Svizzera), città dove non solo Byron, ma anche Ernest Hemingway e Vladimir Nabokov vissero parte della loro vita e scrissero pagine rimaste nella storia della letteratura.

Oggi punteggiata sul lungolago Lemano da sculture omaggio agli illustri artisti ospitati nel tempo, la città inaugura una nuova festa del libro: Montreux Estivales du livre.

Prima edizione e prima giornata ieri, 25 giugno, del Festival che si concluderà stasera. Un weekend culturale che ha visto annullare ben due tentate edizioni per motivi legati al distanziamento sociale e che è stato fortemente voluto per gli autori e le case editrici indipendenti. Si tiene sotto le volte lignee del mitico mercato coperto di Montreux  con stand di quasi 250 autori, circa 40 case editrici e una decina di associazioni letterarie svizzere o francesi, mentre l’hotel Helvétie ospiterà oltre venti tra tavole rotonde, presentazioni di libri, conferenze e concerti.

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La mia personale nota di spicco tra le case editrici in esposizione va a LE EDIZIONI PAGINE D’ARTE con sede nella Casa Museo Luigi Rossi in Capriasca, per il suo taglio centrato sulla curata relazione tra parole e figure. Una grafica particolarmente elegante e moderna anche nei testi puramente narrativi, senza dire di quelli prettamente artistici. Pubblicazioni in italiano e in francese di statura internazionale, Bruno Munari (Verbatin histoires parées) ed Ettore Sottsass (Photos par la fenétre) in catalogo tra i nomi di punta delle arti visive, ma anche Stefan Zweig (La collezione invisibile e Il mistero della creazione artistica), Matilde Serao (Bozzetti dal vero) e in particolare segnalo Nous revonce des silence, una raccolta di discorsi e saggi di Adriano Olivetti introdotti da Alberto Saibene, che invitano il lettore francese ad approfondire la conoscenza di una delle personalità italiane più affascinanti del secolo scorso, libro nato dalla collaborazione con la Fondazione Olivetti.

E per andare alle competenze di base che sono presupposto anche del mondo editoriale, l’Associazione Leggere/Scrivere (attiva da ben 25 anni su tutto il territorio elvetico)  ha lanciato un piccolo concorso fatto di poche domande sulla stima di analfabetismo/analfabetismo funzionale nel paese, concluso con una piccola premiazione a fine giornata. Un’indagine statistica del 2008 stima 800.000 persone (circa il 10% della popolazione) interessate al fenomeno e l’associazione, ente senza fini di lucro riconosciuta di pubblica utilità, promuove anche la sensibilizzazione sul tema.

Nel novero delle case editrici tra i banchi espositivi molte sono dedite alla letteratura per l’infanzia, alla scrittura autobiografica (oggi in programma anche una conferenza sul tema), alla storia e alla geografia dei vari cantoni elvetici, ma non manca la letteratura di genere e di viaggio. Tra i temi prevalenti, la solitudine generata dalla pandemia.

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