Come nasce un romanzo? Per gli Autoracconti d’Autore di Letteratitudine: WU MING racconta il suo romanzo “Ufo 78” (Einaudi)… attraverso la traccia di un video mai realizzato
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TRACCIA PER UN VIDEO CHE ABBIAMO DECISO DI NON REALIZZARE
di Wu Ming
[Scorrono per tutto il tempo vecchi filmati di Ufo, intervallati dalle immagini mostrate volta per volta. Musica: Wu Ming Contingent, Italia mistero kosmiko]
Ufo 78 cominciò a prendere forma molti anni fa. Il primo nucleo risale al 2006, quando insieme al collega Giuseppe Genna [foto di Genna] ci lanciammo in un’improvvisazione narrativa che chiamammo Mater Materia, incentrata sugli anni Settanta.
I nostri anni Settanta di bambini sognatori: la fissazione di massa per gli Ufo [una copertina del Giornale dei misteri], il paranormale, il «misterioso»; gli incontri ravvicinati del terzo tipo [locandina del film di Spielberg], il Triangolo delle Bermude; il “sensitivo” Uri Geller [foto di Geller] che piegava cucchiai col pensiero… e i libri del “fantarcheologo” Peter Kolosimo [foto di Kolosimo], che si vendevano a carrettate. Erano in ogni casa, le nostre e quelle dei nostri amici: Astronavi sulla preistoria, Odissea stellare, Fratelli dell’infinito… [copertine dei libri]
Ambientammo Mater Materia nel ’78, l’anno del sequestro Moro [foto di Moro nella prigione del popolo] e di altri eventi cruciali, ma anche dell’«ondata» di Ufo [titoli di giornali d’epoca su avvistamenti di Ufo], 2000 avvistamenti nei cieli d’Italia, record tuttora ineguagliato.
Immaginammo uno scrittore liberamente ispirato a Kolosimo e un convegno sugli Ufo programmato a Roma nei giorni dal 16 al 19 marzo. Il convegno saltava dopo l’agguato di via Fani [foto di via Fani dopo l’agguato]. Che avrebbero fatto tutti quegli ufologi in una capitale precipitata nel caos?
Quegli spunti rimasero nel cassetto fino al 2014, quando, col permesso di Genna, per conto nostro ci lanciammo in un nuovo brainstorming. Ma da una costola del progetto nacque prima un altro romanzo: Proletkult. [copertina]
Nel 2018 riprendemmo i lavori. Nel gennaio 2019 iniziammo la stesura, ma nel 2020 calò come un maglio, schiacciando tutto, l’emergenza Covid [foto di Speranza con la mascherina, immagine di un green pass, titoli sui droni inviati nei boschi e/o sequenza del podista che semina il carabiniere sulla spiaggia di Pescara]. Quel che accadde nei due anni seguenti influenzò il libro, lo riconnotò, lo trasformò.
[close-up della R4 della copertina]
Ufo 78 arriva in libreria pochi mesi prima del centenario della nascita di Kolosimo [altra foto di Kolosimo], nato il 15 dicembre 1922. Non è stato intenzionale. Sono ingranaggi celesti che ruotano, ruotano, ruotano… [immagini del cielo stellato, la voce sfuma, la musica sale di volume].
[Copertina intera di Ufo 78]

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La scheda del libro: “Ufo 78” di Wu Ming (Einaudi – Stile Libero Big)
Il tramonto degli anni Settanta, la musica e la politica, la repressione e la lotta armata, le controculture e le «sostanze», il femminismo e le lotte per l’aborto, il punk e le avvisaglie del «riflusso», sotto un cielo pieno di stelle. E di astronavi.
1978. Aldo Moro è rapito e ucciso. Sulle città piomba lo stato d’emergenza. «La droga» sfonda ogni argine. Tre papi in Vaticano. Le ultime grandi riforme sociali. Mentre accade tutto questo, di notte e di giorno sempre piú italiani vedono dischi volanti. È un fenomeno di massa, la «Grande ondata». Duemila avvistamenti nei cieli del Belpaese, decine di «incontri ravvicinati» con viaggiatori intergalattici. Alieni e velivoli spaziali imperversano nella cultura pop. Milena Cravero, giovane antropologa, studia gli appassionati di Ufo in una Torino cupa e militarizzata. Martin Zanka, scrittore di successo, ha raccontato storie di antichi cosmonauti, ma è stanco del proprio personaggio, ed è stanco di Roma. Suo figlio Vincenzo, ex eroinomane, vive a Thanur, una comune in Lunigiana, alle pendici di un monte misterioso. Il Quarzerone, con le sue tre cime. Luogo di miti e leggende, fenomeni inspiegabili, casi di cronaca mai risolti. L’ultimo, quello di Jacopo e Margherita, due scout svaniti nei boschi e mai ritrovati. Intorno alla loro scomparsa, un vortice di storie e personaggi.
IN QUESTO ROMANZO TROVERETE:
L’Antro di San Palpano. La grotta piú grande del Quarzerone. Ma ce ne sono decine ancora inesplorate.
Censor. Autore di un veridico pamphlet. Ci aveva beccato in pieno.
Forravalle. Piccolo centro della Lunigiana. Noto per le castagne, i funghi e le visioni di creature insolite.
Il Grucat. Gruppo ricercatori ufologi e clipeologi associati Torino.
Jimmy. Ha fondato l’Hallogallo, in quel di Aulla. Piú che un negozio di dischi, un ashram dei corrieri cosmici.
Jole. È la nonna di Jimmy. Sa come toglierti la renella, e come riconoscere i chiodi delle streghe.
Goffredo B. Mazzaroso. Avvocato, principe del foro. La «B.» sta per Benito.
Odeon. L’ultima puntata della seconda stagione.
Onorio Pardini. Ha un tatuaggio con un’aquila e un serpente.
Pablo Pepper. Editore. Istrionico e spregiudicato. Ha vissuto lo spaghetti western e la Swinging London.
Paul Beathens. L’ipotesi è quella della strutturazione della libertà nello spazio. L’ipotesi è sempre la rivoluzione.
Pugno al cielo. Foglio d’agitazione della sinistra extraparlamentare. Il direttore è ancora esule in Francia. Non lo estradano.
Rilevatore Gndn. Se si rompe, non si ripara. Ma cambia poco.
Romulo Casella. Si auspica l’invasione aliena. Il proletariato ha tutto da guadagnarci.
Zanka. È anche una parola della lingua kobaiana.
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Wu Ming è un collettivo di scrittori attivi dalla fine del XX secolo.
Ha scritto romanzi storici (54, Manituana, Altai, L’Armata dei Sonnambuli, Proletkult e Ufo 78), raccolte di racconti (Anatra all’arancia meccanica e L’invisibile ovunque) e saggi, oltre ai libri per bambini del ciclo di Cantalamappa (pubblicato da Electa). Ciascun membro di Wu Ming si è dedicato anche a opere «soliste». Nel catalogo Einaudi sono disponibili Guerra agli Umani e Timira di Wu Ming 2, Stella del mattino di Wu Ming 4, New Thing, Point Lenana , Un viaggio che non promettiamo breve e La macchina del vento di Wu Ming 1.
Nel corso degli anni, intorno al collettivo si è andata formando una «costellazione» di progetti, un collettivo di collettivi, la Wu Ming Foundation.
www.wumingfoundation.com/giap
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