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ABITERAI LA LUCE CHE TI RIPARA di Beatriz Hernanz (Spazio Cultura) – poesia

dicembre 24, 2022

Abiterai la luce che ti ripara. Testo spagnolo a fronte - Beatriz Hernanz - copertina“Abiterai la luce che ti ripara. Testo spagnolo a fronte” di Beatriz Hernanz – a cura di Maria Caterina Ruta – traduzione di Giuseppina Lo Coco (Spazio Cultura, 2022)

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di Gabriella Maggio

Beatriz Hernanz   affida al suo libro Abiterai la luce che ti ripara Spazio Cultura edizioni 2022 un dolore privato, la morte del fratello e della madre. Dopo una profonda gestazione nel turbinio dello sconforto, la poeta rielabora il dolore e lo compone sulla pagina con quelle parole uniche, e direi assolute, che sole appartengono alla poesia: la parola prima. Il riaffiorare dei ricordi della madre e del fratello è lento e faticoso, ma la poeta non può e non vuole dimenticare e si fa archeologa di se stessa e nello scavo trova le parole che annunciano la loro epifania, il ritorno dei cari nella memoria, che è vita che rinasce nella gioia traboccante della scrittura e del tempo ritrovato: c’è  uno splendore passeggero ,/estremamente imperfetto,/che ha riempito i silenzi della vita. Lo stesso azar vissuto come un ingiustificato agguato esterno diventa positivo: Caso,/ restituiscimi i silenzi/ il vento triste che disegna  il volto/ di mia madre,/lo splendore della febbre /che riposa  sul mio pianto/ il tremore della mano intubata/ di mio fratello. La poesia diventa  offerta votiva per  chi non c’è più e ripara, come dice il titolo, difende, la madre ed il fratello dall’oblio. Nei versi si intrecciano in modo  originale piani temporali, luoghi  e simboli che  riflettono  una condizione irripetibile e in questo  modo la poeta  ritorna a casa come gli uccelli dopo avere errato a lungo. Il  ricordo è ritornare, nostos che si rivela  pellegrinaggio interiore.  Nelle diverse tappe dei viaggi di Beatriz Hernanz nel mondo, San Paulo, Siena, Belo Horizonte ed altre, affiorano i contorni netti delle cose che evocano il ricordo dei cari, lenzuola vuote…sogni stirati con maestria…cucina silenziosa. Cielo e mare sono gli elementi naturali ricorrenti, legati a particolari biografici sinteticamente allusi nei versi. La poesia di Beatriz Hernanz appare perciò intensa e complessa per il sentimento che le dà forma e per la sedimentazione dei suoi poeti più amati,  in particolare Alejandra Pizarnik, su cui si sofferma  la prefazione di Caterina Ruta. La lingua poetica di Beatriz, che pure si apprezza nella bella traduzione di Giuseppina Lo Coco, è libera da ogni tentazione comunicativa se non l’affermazione stessa di una mancanza, di un’assenza che sulla pagina diventa incontaminata e assoluta presenza.

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La scheda della silloge: “Abiterai la luce che ti ripara. Testo spagnolo a fronte” di Beatriz Hernanz – a cura di Maria Caterina Ruta – traduzione di Giuseppina Lo Coco (Spazio Cultura, 2022)

Abiterai la luce che ti ripara. Testo spagnolo a fronte - Beatriz Hernanz - copertinaNon il solito contrasto tra ombre e luci, non l’improbabile convivenza tra il territorio in cui si vive ed il proprio “territorio” interiore son da trovare soltanto in questi versi di Beatriz Hernanz, se la materia del suo poetare si estende in lungo e in largo attraverso parole fresche e accattivanti che, in seno a un certo equilibrio costruttivo, sembrano acquisire una nuova natalità ed una diversa rappresentazione scenica. I paesaggi sono chiari e affabulanti, e vanno ad occupare quegli spazi che l’anima concede alle meraviglie e agli stupori, come in una continua connessione con quel discutibile fondo del “quotidiano” che, grazie all’autrice, riesce a tramutarsi poi in trascendenza.Interessante risulta pure il confronto ed il rapportarsi con la memoria e con le inevitabili defluenze del passato, sia essa memoria letteraria, storica oppure prettamente individuale. Da tutto ciò scaturisce una poesia fortemente vitale che fa bene agli occhi e al cuore, permeata da un forte sentimento che, in definitiva, va a consistere in una confessione d’amore.

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