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LIBRI COME 2023

marzo 15, 2023

Torna all’Auditorium, dal 23 al 26 marzo, Libri Come, la festa del Libro e della Lettura a cura di Michele De Mieri, Rosa Polacco, Marino Sinibaldi.

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Incontri, lezioni, dialoghi, spettacoli, mostre con tanti nomi della letteratura italiana e mondiale.

L’intero programma è scaricabile da qui

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Il tema scelto per la XIV edizione di Libri Come è Potere. Una parola sconfinata che verrà affrontata con diversi linguaggi (saggistica, narrativa, fotografia, arte, musica) e nei diversi campi in cui si manifesta come limite, gerarchia, sopraffazione, ma anche in un senso diverso: quello di un verbo potere che indica la possibilità di agire e magari cambiare quei limiti e quelle gerarchie.

Tra gli ospiti: Emmanuel Carrère, Javier Cercas, Zarifa Ghafari, David Grossman, Ian McEwan, Valerij Panjuškin, Daniel Pennac, Katja Petrowskaja, Niccolò Ammaniti, Paolo Giordano, Loredana Lipperini, Francesca Mannocchi, Dacia Maraini, Melania Mazzucco, Francesco Piccolo, Rosella Postorino, Massimo Recalcati, Walter Siti, Chiara Valerio, Zerocalcare.

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di Marino Sinibaldi

Risultati immagini per marino sinibaldiCome ogni anno Libri Come sceglie un tema sintetizzato in una parola chiave che segna  i nostri appuntamenti (più di cento in questa quattordicesima edizione) e gli spazi nei quali si svolgono. Non per ordinare tutti gli eventi o per forzare tutti gli incontri in una unica cornice che limiterebbe la pluralità e la vivacità delle voci che ospitiamo. Ma per mettere in luce qualcosa che attraversa molti dei libri presentati e che intercetta un nodo decisivo della nostra vita contemporanea. Il tema scelto quest’anno si riassume in una parola, Potere, della quale però vorremmo subito indicare un’ambiguità. Parleremo di Potere come sostantivo – sinonimo di forza, di gerarchia, spesso di sopraffazione – ma anche come verbo: e qui la parola assume un senso completamente diverso, indica una possibilità di azione e di trasformazione.
Questa duplicità appare particolarmente preziosa in una epoca segnata da traumi che sembrano sottometterci a forze immense (quelle della natura, della malattia, della tecnologia, della guerra) e privarci di possibilità di comprensione e di reazione. È questa posizione ripiegata e perfino rassegnata che vorremmo mettere in discussione. Anzitutto con la festa stessa, con la dimensione di socialità e di condivisione che come ogni anno animerà gli spazi del Parco della Musica. In tempi di isolamenti e di separazioni, la cultura nella sua dimensione pubblica appare nitidamente come un antidoto. Ma anche perché attraverso i libri e gli ospiti (quest’anno particolarmente incisivi i primi e prestigiosi i secondi) vorremo provare a cercare insieme spazi di piacere, di riflessione, di cambiamento.
La lettura del resto contiene da sempre questi due aspetti. Invita alla concentrazione – su un testo, una scrittura, un verso – ma non ci lascia isolati e soli. Implica attenzione e genera relazione: proprio le due dimensioni di cui abbiamo oggi più bisogno.

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