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LA CITTÀ DELLA VITTORIA di Salman Rushdie (Mondadori)

marzo 28, 2023

La città della vittoria - Salman Rushdie - copertina“La città della vittoria” di Salman Rushdie (Mondadori)

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di Claudio Fabella

C’era molta attesa per il nuovo romanzo di Salman Rushdie intitolato “Victory City”, soprattutto dopo l’attentato del 12 agosto 2022, allorquando un uomo accoltellò lo scrittore nato a Mumbai durante un convegno tenutosi presso il Chautauqua Institution di New York. Romanzo, peraltro, che lo scrittore aveva già scritto prima del terribile evento. In Italia lo pubblica Mondadori con il titolo “La città della vittoria” per la traduzione di Stefano Mogni e Sara Puggioni. Si tratta di una pregiata saga di amore, avventura e mito che testimonia il potere della narrazione.
La storia è ambientata nell’India del XIV secolo. La protagonista è Pampa Kampana, una bambina che assiste alla morte della madre che si dà fuoco insieme alle altre donne del suo regno nel corso di una terribile vicenda e dopo una sanguinosa battaglia tra due regni ormai dimenticati. Pampa riceve la visita della dea che porta il suo stesso nome per adempiere a una sorta di missione che le viene affidata. Incontra i fratelli Hukka e Bukka Sangama, pastori diventati soldati, in fuga dalla sconfitta. Dona loro un sacchetto di semi dai quali, una volta seminati, germoglia la città miracolosa di Bisnaga (letteralmente “città della vittoria”). Qui i fratelli fondano un impero, diventando grandi re nel sud dell’India.
Il romanzo si presenta come il manoscritto ritrovato in una pentola di argilla, un immenso poema narrativo in sanscrito, scritto dalla stessa Pampa. Il libro racconta di uno stato che non riesce mai a vivere secondo i suoi ideali. Hukka e Bukka sostengono di volere la pace, ma fanno la guerra ad altri per preservarla e non riescono mai a sconfiggere l’intolleranza del loro popolo. Passano i decenni, i secoli. Le dinastie si avvicendano, come le battaglie.
“La città della vittoria” è una potente e articolata epopea nell’ambito della quale Rushdie dimostra la sua abilità di narratore nel pieno della maturità artistica. Lo scrittore si concentra sulla storia di Pampa e sul suo obiettivo originario, ovvero quello di garantire alle donne un potere paritario in un mondo patriarcale, mostrando tuttavia come potere, ruoli e posizioni possano mutare con il passare degli anni lasciando sullo sfondo una lezione e una verità ineludibili: “In questo modo Pampa Kampana imparò una lezione che ogni creatore dovrebbe imparare, perfino Dio. Una volta creati i personaggi, si è vincolati alle loro scelte. Non si è più liberi di forgiarli nuovamente secondo i propri desideri. Erano quel che erano e avrebbero fatto quel che avrebbero fatto. Si chiamava “libero arbitrio”. Pampa Kampana non poteva cambiarli, se loro non volevano essere cambiati.”

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La città della vittoriala scheda del libro: “La città della vittoria” di Salman Rushdie (Mondadori – traduzione di Stefano Mogni e Sara Puggioni)

Nell’India del XIV secolo, dopo una sanguinosa battaglia tra due regni ormai dimenticati, una bambina di nove anni ha un incontro divino che cambierà il corso della storia. La giovanissima Pampa Kampana, distrutta dal dolore per la morte della madre, diventa un tramite per la dea sua omonima, che non solo inizia a parlare attraverso la sua bocca, ma le accorda enormi poteri e le rivela che sarà determinante per la nascita di una grande città chiamata Bisnaga (letteralmente “città della vittoria”).
Nei 250 anni successivi, la vita di Pampa Kampana si intreccia profondamente con quella di Bisnaga: dalla creazione resa possibile grazie a un sacchetto di semi magici alla tragica rovina provocata dall’arroganza dei potenti. E sarà proprio il racconto sussurrato a mezza voce dalla nostra eroina a dar vita, via via, a Bisnaga e ai suoi cittadini, nel tentativo di portare a termine il compito che la dea le ha assegnato: garantire alle donne un potere paritario in un mondo patriarcale. Ma tutte le storie hanno un modo per rendersi indipendenti dal loro creatore, e Bisnaga non farà eccezione. Con il passare degli anni, con l’avvicendarsi dei governanti, delle battaglie vinte e di quelle perse, il tessuto stesso di Bisnaga diventa un arazzo sempre più complesso, al centro del quale resta però comunque la nostra eroina.
Brillantemente strutturato come la traduzione di un’antica epopea, La città della vittoria è una saga di amore, avventura e mito e una testimonianza del potere della narrazione.

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File:Salman Rushdie 2014 (cropped).jpgSalman Rushdie, nato a Mumbai nel 1945, si trasferisce a Londra all’età di quattordici anni e studia al King’s College di Cambridge.

È l’autore, fra l’altro, di romanzi come La vergogna, I figli della mezzanotte, L’ultimo sospiro del Moro, Shalimar il clown, L’incantatrice di Firenze, Joseph Anton, Quichotte, di reportage e volumi di saggi.

In seguito alla pubblicazione nel 1988 del suo romanzo I versi satanici, diventa oggetto di minacce gravissime ed è costretto a una vita semiclandestina, sotto la protezione della polizia.

Il 12 agosto 2022 viene gravemente ferito a coltellate durante un evento letterario nei pressi di New York.

È unanimemente considerato una delle voci più importanti della cultura mondiale contemporanea.

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