“La corona del potere” di Matteo Strukul (Newton Compton): intervista all’autore
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Esce oggi, 5 ottobre, il nuovo romanzo storico di Matteo Strukul (foto in basso – © Marco Bergamaschi), autore della saga bestseller “I Medici”, tradotto in 24 Paesi e vincitore del Premio Bancarella. Una nuova avvincente storia intitolata “La corona del potere” (Newton Compton)
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di Massimo Maugeri
Matteo Strukul torna in libreria con un nuovo romanzo dedicato alla “saga delle sette dinastie”, da cui trasuda – come nei precedenti libri – la sua passione per lo studio e la ricerca storica e il suo talento di narratore. Una storia complessa, avvincente, con svariati personaggi e filoni narrativi.
Ho avuto il piacere di discuterne con l’autore…
– Matteo, cosa puoi dirci sulla genesi di questo tuo nuovo romanzo “La corona del potere”, secondo volume de “La saga delle sette dinastie”? E che ruolo occupa nell’ambito generale della saga?
Dopo il grande successo de Le Sette Dinastie, abbiamo deciso con Newton Compton che la saga meritava un secondo capitolo. Lo scopo di questo affresco letterario è quello di raccontare in modo avventuroso e verosimile l’Italia del Rinascimento attraverso la storia di sette grandi dinastie, con tutti gli intrecci, gli intrighi, i tradimenti, le battaglie del caso. Attraverso le vicende di Sforza, Condulmer, Estensi, Medici, Colonna, Borgia e Aragonesi costruisco una trama fitta di eventi che svela la nostra storia, quella di città con tradizioni e culture diverse. È un percorso antropologico, in un certo senso, scoprire le meraviglie di Milano, Venezia, Ferrara, Firenze, Roma e Napoli, celebrarne le diversità e comprenderne le peculiarità. Significa familiarizzare con l’idea che l’Italia è unica perché è unione di molte culture diverse. È la storia a dircelo. A volte la chiave di comprensione del futuro sta nel nostro passato. La corona del potere, in particolare, sposta almeno in parte l’attenzione su Roma e i Borgia. Se nel primo volume Milano e Venezia erano protagoniste assolute, qui personaggi come Alessandro VI, Lucrezia e Cesare Borgia sono a dir poco centrali. Ma c’è posto anche per Caterina Sforza, la tigre di Forlì, o per Antonio Condulmer, Gran Maestro delle Spie della Serenissima. Per non parlare dei cugini Prospero e Fabrizio Colonna, condottieri o Consalvo di Cordova, viceré di Napoli.
– Cosa puoi dirci sull’attività di ricerca e studio propedeutica alla scrittura di questo volume, in particolare? Leggi tutto…