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Archive for the ‘PoesiaNews’ Category

PREMIO STREGA POESIA 2023: la cinquina

Annunciata la cinquina della Prima Edizione del Premio Strega Poesia

Foto © Musacchio, Ianniello, Pasqualini & Fucilla

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Torino, 19 maggio 2023. Al Salone Internazionale del Libro di Torino sono stati annunciati i libri finalisti del Premio Strega Poesia, promosso da Fondazione Maria e Goffredo Bellonci e Strega Alberti Benevento, in collaborazione con Gabinetto Vieusseux, BPER Banca e Parco archeologico del Colosseo, media partner Maremosso, sponsor tecnico IBS.it. Ha condotto l’incontro Neri Marcorè.

I cinque libri finalisti della prima edizione sono:

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IL BATTENTE DELLA FELICITÀ di Valeria Di Felice – poesia

Il battente della felicità - Valeria Di Felice - copertina“Il battente della felicità” di Valeria Di Felice (Di Felice Edizioni 2018, Ladolfi Editore 2019)

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di Giovanna Albi

Quando l’amore bussa al battente, l’animo pigro, tipico della nostra sfilacciata contemporaneità, fugge a gambe levate e si rintana nel proprio quotidiano scialbo e consolatorio. Mentre viviamo la crisi dell’Io che, iniziata nel’900, procede inarrestabile, c’è qualcuno/a che osa e apre la porta alla felicità fino a sentire la pioggia “battente” che travolge l’anima e le fa sperimentare l’insperimentabile. C’è chi ritorna all’antico, quando la figlia diceva alla madre: “Madre, non posso tessere al telaio, Eros che squassa i monti mi travolge…” (fr. saffico). L’amore è percorso interiore di autocoscienza, contatto profondo col proprio daimon che ci abita e che spesso non ascoltiamo per paura del nuovo, ma, diceva Saffo, “…tutto bisogna osare…”. Leggi tutto…

TACE L’UMANO di Iolanda Cuscunà (Nous) – recensione

Image from LETTERATITUDINE (di Massimo Maugeri)“Tace l’umano” di Iolanda Cuscunà (Nous Editrice)

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di Lorenzo Marotta

«Partorisco una poesia /con doglie leggere /e spinte del cuore». Una delle tante perle che incastonano la silloge poetica «Tace l’umano» di Iolanda Cuscunà, nella raffinata edizione della siciliana Nous Editrice 2023. Una raccolta di pensieri come espressione germinale dell’anima, come moto della coscienza dell’autrice, avvertita dai soprassalti dello sguardo quando buca l’apparenza e si inoltra nel sentiero dell’invisibile, del nascosto. È lo sguardo libero e penetrante dell’autrice, sospeso al confine tra realtà e immaginazione, a cogliere la luce e l’ombra, la vita e la morte, lo splendore e la miseria del mondo che la circonda. Da quello più prossimo: «La città sporca /di odori e di parole /vomita la vita /agitata nelle strade», all’umanità smarrita nella notte, tra solitudine e indifferenza. «C’è chi cerca l’uomo che ha perduto /tra i mozziconi di sigaretta /e i fondi del caffè /abbandonati ai piedi della vita». Leggi tutto…

TACE L’UMANO di Iolanda Cuscunà – poesie

Image from LETTERATITUDINE (di Massimo Maugeri)“Tace l’umano” di Iolanda Cuscunà (Nous Editrice): intervista all’autrice

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di Massimo Maugeri

“Il fatto è che, di notte e di giorno, cerco tesori. Eccone uno, ce l’ho in mano, è il libro di poesie di Iolanda Cuscunà, un libro con le trecce sciolte nell’aria. Qui le poesie si muovono come banchi di pesci liberi, irriverenti e pure tanto dolci”. Lo scrive Giovanna Giordano nella sua bella prefazione a questa raccolta di Iolanda Cuscunà intitolata “Tace l’umano” (Nous). E ha perfettamente ragione.
D’altra parte, l’approccio poetico di Iolanda Cuscunà traspare già da questa sua presentazione che leggiamo sulla bandella del libro: “Sono nata in un’assolata mattina d’agosto a Catania, rompendo le acque in maniera precipitosa, quasi con dispetto. Vivo da sempre in questa città di lava e di mare che, pur con tutte le sue contraddizioni, mi ha legata a sé e a cui guardo con un misto di amore e rabbia. Dopo una laurea in Filosofia ho scelto d’intraprendere il mestiere di libraia e così vivo circondata da un universo di carta. La poesia mi ha incontrata adolescente e da allora non mi ha più abbandonata. Leggo e scrivo.”

– Cara Iolanda, cosa puoi dirci sulla genesi di questa tua silloge intitolata ”Tace l’umano”? Come nasce? Leggi tutto…

AZZURRO ESIGUO di Marco Onofrio – poesia

Azzurro esiguo - Marco Onofrio - copertina“Azzurro esiguo” di Marco Onofrio (Passigli)

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di Gabriella Maggio

Ho letto più volte “Azzurro esiguo” di Marco Onofrio, edito da Passigli nel 2021.  È una poesia difficile, che richiede tempo e dedizione per coglierne l’incanto. Lo ha ben visto Dante Maffia nella sua bella prefazione: “La poesia di Marco Onofrio non è stata mai di facile lettura”. Le cose belle sono sempre difficili, secondo Platone. L’intensità dei sentimenti e delle emozioni, s’intreccia a vaste letture   e dà alla ricerca poetica di Marco Onofrio il carattere della complessità, il senso di un’esperienza che investe la mente e il corpo in un percorso circolare che abbraccia anche la natura: stelle, nuvole, mare, santuari e luoghi di protezione del poeta, emblemi del suo stato d’animo. Le ricorrenti immagini marine mi hanno fatto ricordare alcuni versi di Mallarmé: “Noi navighiamo, o miei diversi /amici, io di già sulla poppa/ voi sulla prora fastosa che fende / il flutto di lampi e d’inverni…”(Brindisi, da Poesie ,trad. L. Frezza, Feltrinelli) che ben rispecchiano il modo tutto personale   di Onofrio di assimilare la tradizione poetica da Dante a Luzi, i suoi diversi amici. Leggi tutto…

PREMIO STREGA POESIA 2023: i titoli proposti

I titoli proposti per la prima edizione del Premio Strega Poesia

Roma, 21 marzo 2023. Nella sede della Fondazione Bellonci sono stati resi noti, alla presenza del Comitato scientifico, i libri proposti per la prima edizione del Premio Strega Poesia. Per celebrare la Giornata mondiale della Poesia, al termine dell’annuncio Sergio Rubini ha letto una selezione di versi di autrici e autori del Novecento e contemporanei ispirati all’inizio della primavera e alla rima fiore/amore, «la più antica, difficile del mondo» (Umberto Saba). Durante la lettura l’illustratore Alessandro Sanna si è esibito in un live painting. Leggi tutto…

GIORNATA MONDIALE DELLA POESIA 2023

21 marzo 2023 – GIORNATA MONDIALE DELLA POESIA

Risultati immagini per world poetry day 2018 unesco

Ogni anno si celebra la Giornata Mondiale della Poesia nel primo giorno di primavera. Istituita dall’UNESCO in quanto si riconosce all’espressione poetica un ruolo privilegiato della promozione del dialogo interculturale, della comunicazione e della pace.

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A Day Made In Poetry

Nel 2023 l’UNESCO celebra il Centenario della nascita del poeta Aco Šopov (1923 – 1982)

“Disposta in parole, colorata in immagini, battuta con il giusto metro, la forza della poesia non ha eguali. In quanto forma intima di espressione che apre le porte agli altri, la poesia arricchisce il dialogo che catalizza tutto il progresso umano, ed è più necessaria di sempre in tempi turbolenti”.

UNESCO

Aco Šopov (1923  – 1982) è stato un poeta macedone. Era considerato uno dei poeti più importanti della Jugoslavia. Prese parte alla seconda guerra mondiale in Jugoslavia (1941-1945) e le sue poesie scritte all’epoca furono pubblicate come Pesni (Poesie) a Belgrado e Kumanovo nel 1944, ea Štip l’anno successivo. Pesni è stata la prima raccolta di poesie pubblicata in macedone dopo la guerra. Šopov è stato membro dell’Accademia Macedone delle Scienze e delle Arti (1967) e membro corrispondente dell’Accademia Serba delle Scienze e delle Arti (1968). Si è laureato presso la facoltà di filosofia della Ss. Cirillo e Metodio di Skopje e la Scuola Superiore di Politica di Belgrado. È stato presidente dell’Unione dei traduttori e dell’Unione degli scrittori della Repubblica socialista di Macedonia negli anni ’50 e ’60, e dell’Unione degli scrittori della Jugoslavia dal 1965 al 1969. Dal 1970 al 1977 è stato diplomatico. Leggi tutto…

LE PAROLE MUTE di Carmela Calcagno (La Bussola)

Le parole mute. Tra sussulti e bisbiglii dell'anima - Carmela Calcagno - copertina“Le parole mute. Tra sussulti e bisbiglii dell’anima” di Carmela Calcagno (La Bussola)

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CATANIA – Nell’Auditorium “Concetto Marchesi” del Palazzo della Cultura, promossa dalla Presidenza del Consiglio Comunale di Catania in collaborazione con l’Università etnea e il Lions Club Catania for an Absolute Serve (presidente Giuseppe Salerno), ha avuto luogo la presentazione del volumeLe parole mute. Tra sussulti e bisbiglii dell’anima” (ed. La Bussola) di Carmela Calcagno, ex docente e latinista, cultrice di letteratura e poesia, oggi dedita soprattutto al sociale.
A fare gli onori di casa è stato Sebastiano Anastasi (presidente Consiglio Comunale di Catania), che si è soffermato sull’importanza di valorizzare il patrimonio etneo attraverso le opere degli studiosi e degli scrittori nostrani contemporanei. Sergio Sciacca, docente, studioso nonché giornalista, nel suo ruolo di relatore, ha acutamente analizzato tematiche e stile del volume, introdotto dalla pregnante prefazione di Sarah Zappulla Muscarà (già ordinaria di Letteratura italiana nell’Università di Catania), la quale ha peraltro coordinato i lavori. A restituire la voce di molti dei componimenti della raccolta sono stati Maria Valeria Sanfilippo (dottore di ricerca in Filologia nell’Università di Catania), cui si deve la postfazione della raccolta, e Salvo Valentino, dottore in Lettere nell’Università di Catania, attore professionista nonché fondatore della Compagnia dei Giovani. Leggi tutto…

SANGUE CORROTTO di Felicia Buonomo (Interno Libri)

Sangue corrotto - Felicia Buonomo - copertina“Sangue Corrotto” di Felicia Buonomo (Interno Libri)

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di Gabriella Maggio

Tre sezioni Origine, Crepa, Voragine in climax ascendente compongono la silloge “Sangue corrotto” di Felicia Buonomo, edita da Interno Libri. Il nocciolo tematico dell’opera  è la  corruzione del sangue della sua  famiglia, un’idea guasta di giustizia e d’amore  a  causa  dell’ alcolismo del fratello e della morte della sorellina dopo una lunga malattia. Anatomizzando  il suo canto/urlo dall’ αἴτιον,  alla fenomenologia, alla καταστροφή,  Felicia Buonomo  teatralizza,  come ha ben visto Franca Alaimo nella prefazione, il  suo  doloroso disagio familiare. Attraverso  la cronologia dei sentimenti, la poetessa mostra come la catena del dolore abbia pervaso la sua vita per  l’ impossibilità di chiudere il conto delle cose che non tornano/e mai si chiudono. Leggi tutto…

ECHI di Gabriella Maggio (Il Convivio) – poesia

Echi - Gabriella Maggio - copertina“Echi” di Gabriella Maggio (Il Convivio, 2022)

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Gabriella Maggio è nata e vive a Palermo. Per Spazio Cultura Libreria Macaione cura il Circolo dei Lettori. Organizza eventi culturali come “La poesia è parola, rassegna dei poeti palermitani “per l’Associazione VOLO. Collabora con riviste e blog e fa parte di numerose accademie culturali. Nel 2019 ha pubblicato presso l’editore Il Convivio una raccolta di poesie “Emozioni senza turbamento” con la prefazione di Dante Maffia.

Di recente, ancora per i tipi de Il Convivio, ha pubblicato la silloge intitolata “Echi“.

Abbiamo chiesto all’autrice di parlarcene…

 

– Cosa puoi dirci sulla genesi di questa tua silloge intitolata “Echi”? Come nasce?
“Echi” è la mia seconda silloge pubblicata da Il Convivio; si è costruita casualmente, poesie dopo poesie scritte senza uno scopo esplicito di pubblicazione. Come sempre mi succede la decisione è venuta all’improvviso. Così le ho riviste tutte e le ho inviate al Premio Carrera, bandito da Il Convivio, casa editrice già nota come affidabile. Ho ottenuto la “Menzione di Merito” ed ho avviato la pubblicazione. Leggi tutto…

FRECCE NELLE NEBBIA di Gaspare Francesco Montemagno (Carthago) – poesia

Frecce nella nebbia - Gaspare Francesco Montemagno - copertina“Frecce nella nebbia” di Gaspare Francesco Montemagno (Carthago, 2022)

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Gaspare Francesco Montemagno è nato a Catania nel 1966.
È medico ospedaliero e da sempre ama leggere, ascoltare musica e le arti visive in particolare la fotografia.
Dall’adolescenza scrive poesie. Ha frequentato corsi di scrittura della “Scuola Holden” di Torino. Per Carthago ha pubblicato la silloge “Frecce nella nebbia“.
Gli abbiamo chiesto di parlarcene…

– Cosa puoi dirci sulla genesi di questa tua silloge intitolata ” Frecce nella nebbia”? Come nasce?
Ho scritto poesie da sempre e da sempre le ho buttate nel cestino perché ritenute non molto interessanti.
Scrivere è una passione di sempre, in particolare poesie, ma non solo.
Ad un certo punto della mia vita ho attraversato un periodo di crisi e quindi di revisione del mio vissuto e ho scardinato ogni singolo aspetto di esso per poi rimetterlo al posto giusto. Leggi tutto…

CASO E DESTINO di Francesco Saporito

https://64.media.tumblr.com/76554385da214b857ee18fd486a22d47/bd2602ac4ba339c8-37/s500x750/4ae47252640f59199ee0b2c312df77faef7c08fb.jpgCASO E DESTINO di Francesco Saporito

Francesco Saporito ci regala la sua arte con la forza di un dirompente vaso di luce, qualcosa che si sversa sulla terra e la rende fuoco.

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di Simona Lo Iacono

Quando Teodoro Cafarelli, libraio appassionato di Patti, mi ha chiesto di andare a casa di Francesco Saporito, non ho avuto dubbi.
Mi era subito sembrato bellissimo raggiungere un lettore nella sua abitazione, entrare nei luoghi in cui legge, in cui spera, in cui la vita rotola tra le incombenze quotidiane, le fatiche, i sogni.
Inoltre Francesco era anche un poeta.
Un suo componimento – “Caso e destino” – era stato recitato a conclusione della presentazione del mio ultimo romanzo, e le parole erano risuonate alte su di me, declinando nel silenzio ciò che è caso e ciò che è destino, falciando le incertezze, perché ciò che è caso scivola senza una direzione, ma ciò che è destino si staglia profetico, lineare.
Una freccia scagliata nel cuore di Dio.
Sapevo poco di Francesco.
Mi era stato detto solo che aveva contratto anni prima la SLA. E che per questo non poteva intervenire personalmente alla mia presentazione. Leggi tutto…

ABITERAI LA LUCE CHE TI RIPARA di Beatriz Hernanz (Spazio Cultura) – poesia

Abiterai la luce che ti ripara. Testo spagnolo a fronte - Beatriz Hernanz - copertina“Abiterai la luce che ti ripara. Testo spagnolo a fronte” di Beatriz Hernanz – a cura di Maria Caterina Ruta – traduzione di Giuseppina Lo Coco (Spazio Cultura, 2022)

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di Gabriella Maggio

Beatriz Hernanz   affida al suo libro Abiterai la luce che ti ripara Spazio Cultura edizioni 2022 un dolore privato, la morte del fratello e della madre. Dopo una profonda gestazione nel turbinio dello sconforto, la poeta rielabora il dolore e lo compone sulla pagina con quelle parole uniche, e direi assolute, che sole appartengono alla poesia: la parola prima. Il riaffiorare dei ricordi della madre e del fratello è lento e faticoso, ma la poeta non può e non vuole dimenticare e si fa archeologa di se stessa e nello scavo trova le parole che annunciano la loro epifania, il ritorno dei cari nella memoria, che è vita che rinasce nella gioia traboccante della scrittura e del tempo ritrovato: c’è  uno splendore passeggero ,/estremamente imperfetto,/che ha riempito i silenzi della vita. Lo stesso azar vissuto come un ingiustificato agguato esterno diventa positivo: Caso,/ restituiscimi i silenzi/ il vento triste che disegna  il volto/ di mia madre,/lo splendore della febbre /che riposa  sul mio pianto/ il tremore della mano intubata/ di mio fratello. Leggi tutto…

FESTIVAL EUROPEO DI POESIA AMBIENTALE 2022

Festival europeo di poesia ambientale – European Green Poetry Festival
Quarta edizione (Roma, 12 novembre – 13 dicembre)

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Un patto tra generazioni attraverso la poesia, a tutela della Casa Comune.
Dal contest per giovanissimi “Climate speaks – Italia” alla rappresentazione del poema Krill realizzata nel laboratorio teatrale con pazienti Alzheimer.
E poi reading, incontri con i poeti e l’omaggio a Saffo e alla sua modernità

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Nasce il PREMIO STREGA POESIA

Il Premio Strega Poesia: la prima edizione

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Nel corso di questi ultimi anni il Premio Strega ha aggiunto una costellazione di riconoscimenti che, mettendo al centro la promozione della lettura, incontrano l’interesse di un pubblico sempre più ampio e stratificato. A un decennio dall’istituzione del Premio Strega Giovani e del Premio Strega Europeo si aggiunge un nuovo e necessario tassello: il Premio Strega Poesia.

Nella mattinata di mercoledì 26 ottobre il nuovo riconoscimento letterario è stato presentato al Parco archeologico del Colosseo, nella sede della Curia Iulia al Foro Romano.

Come ha affermato in una recente intervista Mariangela Gualtieri, «C’è una grande fame di poesia, come balsamo che alimenta una parte di noi molto denutrita, rinsecchita. Nell’attuale panorama in cui la lingua è così impoverita, la poesia è una forza che può mettere in moto un cambiamento interiore, e questo è il primo passo verso un agire meno distruttivo e più compassionevole verso tutti i viventi del pianeta.» Leggi tutto…

FIORI DI VENTO di Lelio Bonaccorso (Smasher) – poesia

Fiori di vento. Ediz. illustrata - Lelio Bonaccorso - copertina“Fiori di vento. Ediz. illustrata” di Lelio Bonaccorso (Smasher, 2022)

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di Eliana Camaioni

Hai fiducia negli uomini?
Sì che ho fiducia negli uomini.
Hai fiducia in Lei?
Sì che ho fiducia in Lei.
Nell’ombra ti fiderai?
Sì che lo farò.
E allora dove alberga la paura?
Scrivo senza limite del distacco dalla superficie, perché la poesia non si giudica né si recensisce: dalla poesia semplicemente ci si lascia attraversare. Senza limiti, senza aspettative, in uno scambio erotico e travolgente che conduce al Divino.
È chiudere gli occhi nell’acqua di un fiume, e lasciare che ci trasporti a valle, ovunque esso vada.
È divenire fiore di vento, nomade nei mondi, fino a raggiungere quell’Oltre che lambisce le stelle, alla ricerca di quella vibrante unione, di quella pace nell’equilibrio o di un amore che riconosce sé stesso.
È un viaggio che richiede un coraggio immenso come la luce del sole, possibile solo amando con tutto sé stessi le cose che si hanno a cuore, combattendo per esse, senza mai – mai – chiedere nulla in cambio. Leggi tutto…

PARABOLA SUB di Luciana Frezza – poesia

Parabola subParabola sub di Luciana Frezza inaugura Le mancuspie, collana di poesia diretta da Antonio Bux per l’editore Graphe.it

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di Carlo di Francescantonio

La nascita di una nuova collana di poesia è sempre un evento lieto, degno di grande attenzione sia da parte di un pubblico di lettori di poesia e studiosi di letteratura italiana che, anno dopo anno, diventano sempre più una nicchia attenta, sia per i lettori meno specializzati, fatta di curiosi appassionati che nei versi incontrano un piacevole rifugio dall’ingombrante quotidiano. L’occasione della riedizione di Parabola sub di Luciana Frezza, opera importante che torna in libreria a trent’anni dalla scomparsa della famosa autrice e traduttrice, è un doppio e prezioso evento: se da un lato il titolo è stato per troppo tempo assente dagli scaffali delle librerie, dall’altro riemerge finalmente dalla dimenticanza all’interno di una collana che, da come si presenta, ha già avere il destino di una vita importante. Leggi tutto…

MUNUZZAGGHI E RATTEDDI di Maria Lucia Riccioli

Munuzzagghi e ratteddi. Poesie sparse in vernacolo siciliano. Con testo a fronte. Ediz. bilingue - Maria Lucia Riccioli - copertina“Munuzzagghi e ratteddi. Poesie sparse in vernacolo siciliano” di Maria Lucia Riccioli (Algra)

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Se nasci ’nta la menti e dintra o’ cori / ’a puisia diventa biddizza eterna: / né tempu né morti chiù la guverna.

di Simona Lo Iacono

Cosa sia la poesia è difficile dirlo, perché essa non affonda la sua bellezza solo nelle parole ma nel mistero. E’ un modo di posare lo sguardo sulla vita, di trasfigurarla, di renderla cruda, vera, eterna.
Dunque, la poesia è una strada di accesso al segreto animo delle cose, alla loro capacità (tutta al rovescio) di dire ciò che non viene detto, e di rendere visibile ciò che è in ombra.
Non si tratta di comunicazione, ma di rivelazione.
E’ poeta colui che con le parole sa scavarsi questo andito, questo ingresso doloroso e parco, temibile più della realtà.
Così è per la poesia di Maria Lucia Riccioli che, con la sua ultima silloge in vernacolo – edita da Algra editore – “Munuzzagghi e ratteddi” (ossia cose mescolate, ripescate, scartate), riesce a consegnare al lettore un canto colmo di assonanze, di accessi dimenticati al trascendente, di commoventi colloqui con l’invisibile. Leggi tutto…

AVAMPOSTO: una nuova rivista letteraria

Avamposto. I luoghi dell’Altro: il felice debutto di una rivista letteraria
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di Carlo di Francescantonio

Si scrivono versi come andando incontro all’urto in una stanza buia, dal Congedo al volume di Giuseppe Todisco.

Con la scelta autarchica e indipendente di non appoggiarsi a nessuna casa editrice, a maggio di quest’anno ha fatto il suo debutto in cartaceo la rivista letteraria Avamposto. A poco più di un anno e mezzo dall’apertura del sito web, l’urgenza di un’estensione con il compito appassionato di monitorare e segnalare il panorama critico della poesia italiana e internazionale è diventato una felice e interessante realtà. Questo lavoro di ricerca e proposta ha origine dalla cura e dall’attenzione per la poesia che muove i direttori della rivista Sergio Bertolino e Giuseppe Todisco (ritratti nelle foto in basso, n.d.r.), entrambi anche poeti, verso un discorso che si fa attenta critica letteraria. Come viene sottolineato dallo stesso Sergio Bertolino nella necessaria Premessa al volume: la poesia è un’esperienza del linguaggio. Non si fa – accade. Non è un’abilità, non è controllabile, nessuno la possiede. Al massimo la si sfiora. Come suggerisce Celan, è un incontro, il più delle volte inatteso.

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TEMPI DI…VERSI di Cinzia Pitingaro

“Tempi di…versi” di Cinzia Pitingaro (Texmat) – poesie

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Cinzia Pitingaro vive a Castelbuono (PA). Scrive poesie in italiano, in dialetto siciliano ed haiku. Tra le sue pubblicazioni: “U respiru d’u paisi”, ed. Le Madonie (2016), “Castelbuono nel cuore e nnȃ memoria, ed. Le Madonie (2018), “Come cristalli di sale”. ed. Il Convivio” (2019), “L’odore delle rose”, ed. Accademia Barbanera, raccolta di haiku frutto del 1° Premio assoluto al Concorso Internazionale d’Arte di Milano “La couleur d’un poème” 4° ed. 2019, “Tempi di… versi” ed. Texmat- Collana Marel (2021), “Sali, zùccaru e feli” ed. Del Poggio (2022).
È in corso di pubblicazione un’altra raccolta di poesie e filastrocche didattiche.
I suoi versi, premiati spesso ai primi posti nei concorsi letterari nazionali e internazionali, sono stati inseriti in vari progetti scolastici in diverse scuole d’Italia e pubblicati in diverse antologie.
Fa parte di giurie in vari concorsi letterari di poesia e haiku e collabora attivamente all’organizzazione di eventi culturali coinvolgendo autori di tutto il territorio nazionale.
Abbiamo chiesto a Cinzia Pintingaro di raccontarci qualcosa su una delle sue sillogi più recenti: “Tempi di…versi” (Texmat, 2021)

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«“Tempi di…versi”, la mia raccolta di poesie e filastrocche», ha detto Cinzia Pitingaro a Letteratitudine, «nasce sia dall’idea di donare ai bambini in età scolare uno strumento che potrebbe rivelarsi utile per sviluppare la loro creatività e la loro curiosità, sia dal desiderio di veicolare, attraverso le varie tematiche trattate, tra fantasia e realtà, valori e messaggi educativi… Leggi tutto…

VALICHI di Giovanni Parrini

Valichi - Giovanni Parrini - copertina“Valichi” di Giovanni Parrini (Moretti & Vitali)

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di Filomena Ciavarella

I versi di Giovanni Parrini si presentano profondamente concreti, calati nell’esistenza e, in particolare, nella contemporaneità; entrano nei dettagli del reale, attraversando valichi, campi scomparsi, visitando stazioni di servizio, percorrendo strade oppure tunnel ferroviari in costruzione, riuscendo a raccontare il vuoto, «un vuoto di ferite fonde», ognora presente nelle storie del mondo.
Il poeta sa intuire, percepire l’oltre delle cose (tanto per riprendere il titolo di una sua opera del 2011, uscita dai tipi dell’editore Interlinea) nella dimensione del vissuto quotidiano. Leggi tutto…

SARACINA di Gabriella Rossitto (Algra)

Saracina - Gabriella Rossitto - copertina“Saracina” di Gabriella Rossitto (Algra): incontro con la poetessa e qualche verso estratto dalla silloge

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Gabriella Rossitto è nata a Catania, scrive e insegna scrittura creativa. Tra i suoi libri: Ulisse sono io (Edizioni Akkuaria).

Per Algra ha appena pubblicato una nuova raccolta di poesie , intitolata: Saracina.

Il filo conduttore dell’intera silloge in dialetto siciliano è rappresentato da un dolce di origine araba, la petrafènnula, più duro del torrone e ancora più dolce, semplice metafora dell’amore e dell’intera esistenza.

Abbiamo chiesto all’autrice di parlarcene

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«Saracina (Algra editore) è la mia terza silloge in dialetto siciliano dopo Russania (ed. Medinova) e Çiuscia (ed. Prova d’autore)», ha detto Gabriella Rossitto a Letteratitudine.

Perché il dialetto?
Per me il dialetto è come la lava dell’Etna: è nera roccia scabra, ma è stata fuoco, e se ne ricorda. Conserva un calore che mai si spegne. Credo che il dialetto abbia questa forza primigenia, consente di parlare di ogni cosa, ma soprattutto di ciò che sembra arido e invece rivela in sé una dolcezza insperata. Leggi tutto…

Festival Europa in Versi 2022

Festival Europa in Versi 2022 – “LOCALITÀ E GLOBALIZZAZIONE” –  a Como, Dal 27 al 29 maggio 2022 – Dodicesima edizione

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“Località e globalizzazione” è il tema portante della dodicesima edizione del Festival Europa in Versi, creato e diretto da Laura Garavaglia.
Il fil rouge dell’edizione è la “località” definita dalle interazioni quotidiane, ma le dimensioni globali divengono sempre più importanti e il senso di ciò che accade localmente, tutto ciò che caratterizza lo spazio dell’esperienza quotidiana, trova origine anche nella connessione che si stabilisce a livello globale. Nel contesto che stiamo vivendo – anche e soprattutto in questo periodo – il concetto di “identità culturale” costituisce l’insieme dei riferimenti per il quale una persona o un gruppo si definisce e desidera di essere riconosciuto: implica le libertà inerenti alla dignità della persona e integra – in un processo permanente – la diversità culturale, il particolare e l’universale, la memoria e il progetto. Leggi tutto…

Categorie:PoesiaNews

POESIE D’ARIA di Gabriella Sica (Interno Libri)

Poesie d'aria - Gabriella Sica - copertina“Poesie d’Aria” di Gabriella Sica (Interno Libri)

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di Alessandra Angelucci

Che cosa fare dell’aria, se non la pausa vitale che nutre, il polmone della salvezza, il salvagente d’amore, quando tutti restano muti.

In un tempo in cui le parole sembrano essere ridondanti, persino eccessive e didascaliche, Gabriella Sica le sceglie con cura, perché conosce bene la fatica della scrittura. È fedele a quell’atto che insegna a essere umili, mentre guardi ai maestri e a essi t’ispiri per cesellare rime nuove. È questo il grande dono che l’autrice ricorda: «la poesia è un esercizio continuo di spoliazione fino alla povertà». Un esercizio che Sica propone nella sua silloge Poesie d’aria, arrivata nelle librerie il 24 marzo scorso e pubblicata da Interno Libri. Leggi tutto…

GIORNATA MONDIALE DELLA POESIA 2022

21 marzo 2022 – GIORNATA MONDIALE DELLA POESIA

Risultati immagini per world poetry day 2018 unesco

Ogni anno si celebra la Giornata Mondiale della Poesia nel primo giorno di primavera. Istituita dall’UNESCO in quanto si riconosce all’espressione poetica un ruolo privilegiato della promozione del dialogo interculturale, della comunicazione e della pace.

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Il Direttore Generale dell’UNESCO, Audrey Azoulay, ha divulgato il seguente messaggio per celebrare la Giornata Mondiale della Poesia 2022 (proponiamo qui di seguito la traduzione in italiano e il testo originale in inglese)

– Audrey Azoulay, direttore generale
Messaggio per la giornata mondiale della poesia 2022

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A OGNI STAZIONE DEL VIAGGIO di Loretto Rafanelli (Jaca Book) – poesia

Ad ogni stazione del viaggio - Loretto Rafanelli - copertina“A ogni stazione del viaggio” di Loretto Rafanelli (Jaca Book)

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di Simone Gambacorta

A ogni stazione del viaggio aggiorniamo l’indice delle distanze, mentre il silenzio dei nomi scandisce il tempo dell’attesa. Questa libera e senza dubbio arbitraria ricombinazione dei titoli di poesia che Loretto Rafanelli ha pubblicato dal 2002 a oggi (Il silenzio dei nomi, Il tempo dell’attesa, L’indice delle distanze e l’appena arrivato A ogni stazione del viaggio) suggerisce come il suo percorso sia una piccola galassia dove a “rimare” non sono le parole, ma, ben più largamente, una continuità di senso: e questo è, per quel che concerne un itinerario autoriale, un aspetto che equivale a una sorta di impronta digitale.

È persino inutile dire che sono, quei libri, quattro “tempi” diversi e autonomi all’interno di una stessa (e più vasta) produzione: e tuttavia non è inutile sottolineare come dicano ugualmente molto circa la “compattezza” di un certo modo di pensare l’esistere e come, di conseguenza, aiutino a orientarsi tra le pagine del nuovo A ogni stazione del viaggio. Il silenzio, il tempo, le distanze, il viaggio, le attese e le radici sono in effetti i catalizzatori tematici di una quête tenace e inquieta che continua a sposare il verso e che si fa limpida di dettato e liscia di suono. Leggi tutto…

Premio Letterario “Paolo Prestigiacomo” 2022

IX Edizione del Premio Letterario “Paolo Prestigiacomo” – San Mauro Castelverde

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Il Comune di San Mauro Castelverde (PA) indice la IX Edizione del Premio Letterario “Paolo Prestigiacomo” per promuovere e riportare all’attenzione l’opera dello scrittore maurino Paolo Prestigiacomo (San Mauro Castelverde, 1947 – Roma, 1992).

Il Premio, indetto nel 1993 su iniziativa di Gabriella Sica e Nunzio Prestigiacomo, si è protratto per un totale di sei edizioni fino al 2007. Ripreso nel 2019 da Fabrizio Ferreri in collaborazione con Grazia Calanna e con il sostegno dell’amministrazione comunale, di Gabriella Sica e di Nunzio Prestigiacomo, annovera tra i vincitori figure fondamentali della scena poetica italiana contemporanea: Patrizia Cavalli (1993), Franco Loi (1994), Franco Marcoaldi (1995), Valerio Magrelli (1996), Iolanda Insana (1997), Maurizio Cucchi (2007), Tiziano Broggiato e Giuseppe Grattacaso (2019), Milo De Angelis e Umberto Piersanti (2021). Leggi tutto…

LA DISTRUZIONE DELL’AMORE di Anna Segre (poesia)

La distruzione dell'amore - Anna Segre - copertina“La distruzione dell’amore” di Anna Segre (Interno Poesia)

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di Alessandra Angelucci

Ci possono essere molti modi per dire l’amore. Nei casi più folli si tenta anche di scriverne, seguire la punta della fiamma in volo. Appuntare parole degne dentro ai margini delle sillabe: ci proviamo tutti. A volte, però, ci si perde, mentre tutt’intorno si muove e ti muove. Ti dice che è ora di vivere.
Così bisogna sfondarli, i margini, avere il coraggio di prendere la via fuori rotta e concedersi il lusso di sentirsi timoniere. Perché forse è proprio lì che si può pescare un nuovo seme per dirlo. Per dire e per farlo, l’amore. E pure distruggerlo.
Anna Segre è medico, psicoterapeuta, e vuole che si dica anche “ebrea, in più lesbica, perfino mancina”: in un mondo di accenti malmessi, lei ha bisogno di collocarli precisi, dando ritmo e musica alla storia che tramanda sotto pelle. Quella storia personale, unica e mutevole, che ciascuno di noi rappresenta e vive, sfuggendo ai ricatti del giudizio. Leggi tutto…

LA DIVINA COMMEDIA DI DON PROCOPIO BALLACCHERI di Nino Martoglio

“La Divina Commedia di don Procopio Ballaccheri – Inferno (Canti I-XXI)” di Nino Martoglio (Maimone editore) – a cura di Sarah Zappulla Muscarà e Enzo Zappulla

Il volume è promosso dall’Assessorato Regionale dei Beni Culturali e dal Comitato nazionale per le celebrazioni del centenario della morte di Nino Martoglio

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Nino Martoglio (Belpasso, 3 dicembre 1870 – Catania, 15 settembre 1921) è stato un regista, sceneggiatore, scrittore e poeta italiano.
In occasione del centenario della sua morte si sono svolte varie iniziative. Tra le altre cose, con il supporto del “Comitato nazionale Nino Martoglio”, è stato pubblicato questo splendido volume di Nino Martoglio, curato da Sarah Zappulla Muscarà ed Enzo Zappulla per i tipi di Maimone, intitolato La Divina Commedia di don Procopio Ballaccheri – Inferno (Canti I-XXI)”.
Un’opera eccelsa, sorprendente e caustica. Un vero e proprio gioiello letterario che desideriamo far assaggiare ai nostri lettori nell’ambito di questo servizio.

Come ci ha comunicato il segretario del “Comitato nazionale Nino Martoglio”, «con questa iniziativa si vuole ricordare e valorizzare la figura poliedrica di Martoglio che è stato non solo poeta, giornalista, commediografo ma anche impresario cinematografico quando la settima arte era ai suoi albori. Riteniamo che Martoglio abbia ancora tanto da dire ai contemporanei e per questo vogliamo farlo conoscere non solo ad un pubblico più specialista ma anche ai tanti lettori o studenti che lo sconoscono e che con questa parodia della Commedia di Dante, nella ricorrenza dei due anniversari centenari, possono apprezzarlo in particolare anche per l’uso della lingua dialettale». Leggi tutto…

ROVINE di Gabriele Tinti (Libri Scheiwiller) – poesia

“Rovine” di Gabriele Tinti (Libri Scheiwiller). Di seguito proponiamo alcuni estratti dell’opera

“Rovine” di Gabriele Tinti è una raccolta di poesie destinata alla “scultura vivente dell’attore”, edita da Libri Scheiwiller. La silloge sarà presentata, mercoledì 19 gennaio ore 11.30 alle Terme di Caracalla (Viale delle Terme di Caracalla, Roma) insieme al regista e attore Abel Ferrara

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Mercoledì 19 Gennaio alle ore 11:30 la Soprintendenza Speciale di Roma ospiterà alle Terme di Caracalla il regista e attore Abel Ferrara per la lettura di alcune poesie del poeta Gabriele Tinti ispirate all’Ercole Farnese e alla statuaria rinvenuta nelle Terme. La lettura è tratta dal volume “Rovine” edito in italiano da Libri Scheiwiller (Milano) e in inglese da Eris Press (Londra).

“Rovine” è una raccolta di poesie che Gabriele Tinti ha destinato alla “scultura vivente dell’attore”. Ispirandosi ad alcuni fra i più grandi capolavori di arte antica, il poeta muove dal tragico senso di morte e di vacuità con l’obiettivo di donare nuova vita e pensiero alla statuaria greco romana e a tutte quelle reliquie di un’umanità oramai scomparsa che vorremmo rendere eterne. Leggi tutto…

QUANDO PIOVE CANTO PIÙ FORTE di Paolo Fiorucci (poesia)

“Quando piove canto più forte” di Paolo Fiorucci (Neo Edizioni)

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Paolo Fiorucci, laureato in Lettere, apre nel 2018 la libreria Il Libraio di Notte. È direttore artistico del Festival “Libri nell’Entroterra”. Ha ideato anche il progetto “Borgo del libro”​ e ha pubblicato il libro 21 poesie invece di chiederti come stai (2019, Riccardo Condò Editore). Per Neo Edizioni è uscito un nuovo libro di Paolo Fiorucci. Si intitola, “Quando piove canto più forte“: un volumetto di versi e di istantanee fotografiche.

Abbiamo chiesto all’autore di parlarci di questo libro…

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«Da un paio d’anni circa», ha detto Paolo Fiorucci a Letteratitudine, «nelle pause del tempo della penna – che dalle parti della mia vita scorre da sempre -, si è affacciato timidamente il tempo dello scatto fotografico, grazie a una vecchia Polaroid 600 dimenticata per trent’anni. Allo stesso modo in cui la poesia ti insegna a non scrivere – in quanto a mio avviso costituita più da silenzi che da parole – la fotografia istantanea ti insegna a risparmiare gli scatti, a tenere da parte le poche pose per quando arriverà lo sguardo giusto, quello da fissare, come funziona per i versi. Leggi tutto…

PARLARE IN VERSI di Saro Trovato (Newton Compton): incontro con l’autore

undefined“Parlare in versi” di Saro Trovato (Newton Compton): incontro con l’autore e un brano estratto dal libro

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Saro Trovato è sociologo ed esperto in comunicazioni di massa. Nel 2012 ha fondato il media digitale Libreriamo, per promuovere la lettura, i libri e la cultura attraverso i canali digitali: oltre un milione di persone oggi ne seguono attivamente la Media Community. Nel 2019 Facebook e Forbes Italia hanno premiato tale impegno, celebrando Saro Trovato tra i dieci game changer italiani per aver rivoluzionato la divulgazione culturale attraverso i canali social, avvicinandola all’interesse del grande pubblico grazie a un linguaggio innovativo e democratico. La Newton Compton ha pubblicato Perché diciamo così. Origine e significato dei modi di dire italiani, e – di recente – Parlare in versi.

Abbiamo chiesto a Saro trovato di parlarci di quest’ultimo libro, Parlare in versi

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«La poesia è vita e la vita ha bisogno di poesia», ha detto Saro Trovato a Letteratitudine. «Questo è l’assunto che mi ha guidato in questo meraviglioso viaggio di ricerca nel mondo della poesia e dei suoi protagonisti. Le relazioni hanno bisogno di belle parole, di emozioni forti da regalare. La tecnologia ci sta guidando verso una contaminazione del linguaggio che non sembra più preoccuparsi dell’aspetto estetico, della bellezza. Tutto diventa contratto, sostituito sempre più da immagini, simboli. Leggi tutto…

TI SONO GRATA IN SILENZIO di Alessandra Montesanto (poesia)

“Ti sono grata in silenzio” di Alessandra Montesanto (Nulla Die, 2021)

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Laureata in Lettere e Filosofia, Alessandra Montesanto, insegna Cinema e Linguaggio dei Mass-Media; è responsabile dell’Associazione Per i Diritti umani.

Scrive regolarmente per la rivista cinematografica “Il ragazzo selvaggio”, glistatigenerali.com, pressenza.com, Letteratitudine.it. Ha pubblicato: Visioni periferiche. La narrazione dell’hinterland, in Italia e nel mondo, La nostra sorellanza, Multimage; Visioni urbane. Viaggi tra Cinema e Architettura, Immigrazione e Mass-media e Mosaikon. Voci e immagini per i diritti umani, Arcipelago edizioni. Come carta di riso, Oèdipus Edizioni, è stata la sua prima silloge poetica.

Per Nulla Die è appena uscita una nuova raccolta di poesie di Alessandra Montesanto, intitolata Ti sono grata in silenzio. Come scrive Anna Fresu, nel suo commento alla silloge, “la poesia di Alessandra Montesanto è una poesia essenziale, incisiva, aperta all’interpretazione, all’interrogazione, al confronto. C’è nei suoi versi un avanzare timido, un cercare e cercarsi, una scelta accurata, pesata, delle parole, delle simbologie, delle similitudini”.

Abbiamo chiesto all’autrice di raccontarci qualcosa su questa sua nuova raccolta di poesie: “Ti sono grata in silenzio” (Nulla Die)

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– Cara Alessandra, Come sono nate queste poesie Leggi tutto…

COEUR SCORBATT di Luigi Balocchi (poesie)

“Coeur scorbatt. Cuore Corvo. Poesie lombarde de Bià” di Luigi Balocchi (Punto a Capo Editrice)

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Fango, per accumulo di rabbia e scannafossi

La poesia ostile di Coeur scorbatt, l’ultima opera poetica di Luigi “Luis” Balocchi.

di Furio Detti

E iniziamo dalla fine!
Sotto le stelle di Villon, Céline, Esenin e altri. Senza pretese ma anche con una allegra guascona spavalderia.
Perché spavaldi, anche questo, sono i recenti versi di Luigi “Luis” Balocchi, pubblicati da Punto a Capo Editrice e usciti in questo mese di novembre, col titolo “Coeur scorbatt”, Cuore Corvo, in italiano corrente. Sottotitolo: “Poesie lombarde de Bià”.

Una raccolta in dialetto con testo in nota come i primi componimenti pasoliniani usciti da Casarsa. C’è di più in questa similitudine che il semplice confronto sinottico, vedrete. C’è un poeta che sceglie di parlare con le parole della sua gente e della sua tradizione, della Madér, la Lomellina e il suo dialetto lombardo. Non a caso il volume inizia dalla sezione “Madér” (o Madre, Matrice, la prima sezione di questo volumetto, che è anche il nome di un vino rosso, e significa in dialetto la parte della vite, le ramaglie giovani e flessibili, da cui spunteranno i grappoli)… Leggi tutto…

Google festeggia Montale

Il celebre motore di ricerca Google dedica il nuovo “Doodle” a Eugenio Montale, nato 125 anni fa

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Eugenio Montale (Genova, 12 ottobre 1896 – Milano, 12 settembre 1981), tra i massimi poeti italiani del Novecento, già dalla prima raccolta Ossi di seppia (1925) fissò i termini di una poetica del negativo in cui il “male di vivere” si esprime attraverso la corrosione dell’Io lirico tradizionale e del suo linguaggio. Questa poetica viene approfondita nelle Occasioni (1939), dove alla riflessione sul male di vivere subentra una ‘poetica dell’oggetto’: il poeta concentra la sua attenzione su oggetti e immagini nitide e ben definite che spesso provengono dal ricordo, tanto da presentarsi come rivelazioni momentanee destinate a svanire.

Dopo la raccolta La bufera e altro (1956) che raccoglie le poche poesie degli anni della guerra (bufera) e quelli immediatamente successivi, per un decennio non scrive quasi nulla. Nel 1963 muore la moglie e ciò dà avvio a una nuova fase di poesia, dunque a nuovi temi e stile: Satura (1971), Diario del ’71 e del ’72 (1973) e Quaderno di quattro anni (1977). Nel 1967 viene nominato senatore a vita e nel 1975 riceve il premio Nobel per la letteratura (“per la sua poetica distinta che, con grande sensibilità artistica, ha interpretato i valori umani sotto il simbolo di una visione della vita priva di illusioni”). Muore nel 1981.

In occasione dei quarant’anni dalla morte di Eugenio Montale su Letteratitudine Blog abbiamo riproposto questa breve intervista televisiva (riportata in forma di testo) che il poeta rilasciò per la rubrica televisiva “Arte & Scienza” del 1959.

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VENTITRÉ MODI PER SOPRAVVIVERE di Ksenja Laginja (poesia)

“Ventitré modi per sopravvivere” di Ksenja Laginja (Kipple Officina Libraria)

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di Carlo Di Francescantonio

Contiamo insieme tutte / le lettere, ventitré volte siamo / stati qui come il tuo amore /
in congedo dalla vita, / ci toccherà per ultimo / nominare i successori / al principio del cosmo
. Sono i versi della prima poesia – il ritorno alla meraviglia della poesia – che altro non sono che una nuova porta attraverso la quale Ksenja Laginja invita ancora una volta nella “stanza privata del poeta”. Anche in questo caso, in punta di piedi l’ingresso è consigliato, perché il simbolo fa da scudo al significato e la pazienza sarà aiuto prezioso alla comprensione. Sono passati già sei anni da quel così breve ma altrettanto profondo libro che è Praticare la notte, ultima dichiarazione nuda di un’esistenza destinata alla poesia e che, proprio attraverso la poesia, ha come destino l’incontro con la sublimazione. Ed è attraverso una voce gentile, che accade il gesto. Ksenja non ha mai avuto bisogno di alzare la voce, parafrasando una dedica che Stephen King scrisse per Shirley Jackson. Più di un lustro, dunque, dove Laginja ha continuato a coltivare in silenzio, affinando ulteriormente, la dote invisibile dell’ascolto e del riportare. E oggi il lettore si troverà di fronte a un testo misterioso, Ventitré modi per sopravvivere, il cui significato arriva da molto distante, prima ancora di quel territorio ancestrale dove è stato “composto” l’essere umano. Leggi tutto…

CONVERSARI di Alfonso Guida (poesia)

Conversari – Alfonso Guida“Conversari” di Alfonso Guida (‘round midnight)

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di Carlo di Francescantonio

Alfonso Guida, anche se non ama essere definito poeta, è tra i viventi uno dei Poeti più puri e alti d’Italia. È un Poeta antico, Guida, rappresentante del calore della sua terra nativa (la Basilicata) fatto lirismo interiore. E Conversari, uscito per ‘round midnight edizioni, è un’ulteriore conferma della ricerca ancestrale che Guida sta portando avanti dal suo lontano esordio. Il libro, riprende a quattro anni di distanza il canto interrotto con Luogo del sigillo, ultimo capitolo della cosiddetta “trilogia psichiatrica”, spostando l’attenzione su un altro livello, quello della conversazione, della confidenza, appunto. Ne nasce uno struggente e infinito monologo interiore, nel cui spazio sempre in divenire trovano posto l’infanzia del Poeta, la sua travagliata formazione e il ricordo delle più grandi Voci letterarie del Novecento. Ed è commovente, Guida, nei dialoghi spirituali che lo connettono in un sincrono perfetto con chi, a lui, ha dato linfa vitale. Sono pagine quelle di Coversari, dentro le quali il lettore attento respirerà figure delle Letteratura del Novecento come Amelia Rosselli, Dario Bellezza, Beppe Salvia e Anna Maria Ortese. Giuda li pensa, li sente, è in loro compagnia. Leggi tutto…

“Anche l’ultimo argonauta se n’è andato” di Carlo Di Francescantonio (poesie)

“Anche l’ultimo argonauta se n’è andato” di Carlo Di Francescantonio (RP Libri)

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di Helena Molinari

Che ci sono disegni, biglietti e affetto.
Cè tanto di questo tempo e di questo tempo l’eccesso.
C’è l’inseparabile musica, con piglio traslucido e critico verso il tamburino deludente d’ arroganza che impera, un po’ dappertutto, e uccide di consumismo facile nell’ imbuto imbellettato degli anni 80, eppure non passano troppe ore tra una visita e l’altra in libreria.
C’è l’essere sempre figlio nel precario esistere a cercar lavoro, ma c’è anche il figlio, il figlio e basta. C’è l’inadeguatezza che somiglia all’adolescenza per l’impeto dei sogni che ancora si ha la forza di sognare.
C’è incanto anche nel disincanto. Leggi tutto…

Festival internazionale di Poesia civile 2021

Al poeta svedese Jesper Svenbro premio alla carriera in Italia: il Festival di poesia civile ricorda Ferlinghetti, Loi e Zagajewski

Festival internazionale di Poesia Civile

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Dal 19 al 22 maggio gli eventi conclusivi della 16a edizione del festival internazionale di Vercelli. Tra gli ospiti Grübein, Barbero e Favetto. Nel programma in streaming conferenze, reading e omaggi, con un premio Brassens a Peppe Servillo e targa alla carriera al poeta e traduttore Franco Buffoni.

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Sarà lo svedese Jesper Svenbro, membro dell’Accademia di Svezia e studioso della cultura classica italiana, il poeta premiato alla carriera nella XVI edizione del Festival internazionale di poesia civile di Vercelli mercoledì 19 maggio 2021 alle ore 21, in diretta da Stoccolma, con reading da Apollo blu ( edizione Interlinea) a cura di Maria Cristina Lombardi e musiche di Nicolò Manachin, dopo un slauto del presidente del festival luigi Di Meglio. Leggi tutto…

QUELLO CHE NON SO DI ME di Antonietta Gnerre (poesia)

“Quello che non so di me” di Antonietta Gnerre (Interno poesia)

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di Nicoletta Bortolotti

Come sigillare le nuvole “in un calendario”? Come la parola esercita un “sopralluogo di pensieri”? La poesia di Antonietta Gnerre è luogo e sopralluogo di io narranti “senza io”, intagliati e intersecati nella formazione minerale del muscovite, che titola una sezione di questa importante raccolta, e che viene impiegato come una sorta di eliotiano e montaliano correlativo oggettivo. Alessandro Zaccuri, nella densa prefazione al libro, lo ha definito “coerente e compatto”. Si potrebbe aggiungere anche visionario, poiché la lingua in apparenza tersa è percorsa da fratture, scosse sismiche e voragini che inseriscono Gnerre nel solco della grande poesia visionaria femminile, da Emily Dickinson ad Antonia Pozzi e Chandra Candiani, da Marina Cvetaeva a Wisława Szymborska. Il linguaggio è innanzitutto luogo, dichiarato anche nella dedica: “All’Irpinia / terra del mio sangue / verde e cosmica”. Leggi tutto…

GIORNATA MONDIALE DELLA POESIA 2021

21 marzo 2021 – GIORNATA MONDIALE DELLA POESIA

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Ogni anno si celebra la Giornata Mondiale della Poesia nel primo giorno di primavera. Istituita dall’UNESCO in quanto si riconosce all’espressione poetica un ruolo privilegiato della promozione del dialogo interculturale, della comunicazione e della pace.

La giornata mondiale della poesia sul sito delle Nazioni Unite

Segnaliamo anche il nostro speciale dedicato alle città creative di letteratura dell’UNESCO che uniscono le forze per celebrare la Giornata mondiale della poesia 2021

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Il Direttore Generale dell’UNESCO, Audrey Azoulay, ha divulgato il seguente messaggio per celebrare la Giornata Mondiale della Poesia 2021 (proponiamo qui di seguito la traduzione in italiano e il testo originale in inglese)

Proprio come ha scritto il romanziere Franz Kafka, “Un libro deve essere l’ascia per il mare ghiacciato che alberga in noi”, così il professore di Stanford John Felstiner chiede nel titolo del suo libro: La Poesia può salvare il Mondo?
“Perché richiamare ai piaceri della poesia, quando è giunto il momento di una risposta a 360 gradi? La risposta inizia con gli individui, sono le singole persone da cui vengono e per cui vengono declamate le poesie. Poco alla volta, la volontà di agire può sorgere dentro di noi. Poiché siamo ciò a cui mira la bellezza e la forza delle poesie, abbiamo la possibilità di riconoscere e alleggerire la nostra impronta in un mondo in cui tutta la natura è vitale.”
Creata con parole, colorata con immagini, scolpita con la giusta metrica, la poesia ha un potere che non ha eguali. Il potere di scuoterci dalla vita di tutti i giorni e il potere di ricordarci la bellezza che ci circonda e la resilienza dello spirito umano.
Quest’anno, mentre celebriamo il 50° anniversario del programma Man and the Biosphere, l’UNESCO onora i poeti del passato e del presente che rappresentano la biodiversità e la conservazione della natura. Leggi tutto…

Le città creative di letteratura dell’UNESCO e la Giornata mondiale della poesia 2021

Le città creative di letteratura dell’UNESCO uniscono le forze per celebrare la Giornata mondiale della poesia 2021

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Creato nel 2004, l’UNESCO Creative Cities Network (UCCN) riunisce 246 città in tutto il mondo, che hanno riconosciuto la cultura e la creatività come abilitatori strategici per il raggiungimento dello sviluppo urbano sostenibile nell’ambito dell’Agenda 2030. La visione di sfruttare il potere di trasformazione della cultura e della creatività in diversi aspetti della governance urbana è la forza trainante dell’UCCN. I beni culturali e la vitalità creativa di ciascuna città membro sono coperti da sette campi creativi della rete, vale a dire: artigianato e arte popolare, design, cinema, gastronomia, letteratura, arti mediali e musica. Leggi tutto…

DANTE NEL MONDO: dal 21 al 25 marzo

Da domenica sarà Dante nel mondo: dal primo giorno di primavera al Dantedì, 12 Istituti Italiani di Cultura celebrano il Sommo Poeta attraverso una maratona digitale

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19 marzo 2021. Il primo giorno di primavera e il Dantedì sono gli estremi temporali entro i quali si svolgerà Dante nel mondo, la staffetta letteraria digitale realizzata dal Centro per il libro e la lettura con il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e il Ministero della Cultura, in collaborazione con la Fondazione Corriere della Sera e la Lettura – Corriere della Sera e curata dagli Istituti Italiani di Cultura di Berlino, Monaco, Londra, Madrid, Rabat, Tunisi, Mosca, Varsavia, Istanbul, Parigi, Rio de Janeiro e San Francisco, parte del programma Dante 700 nel mondo della Farnesina e patrocinata dal Comitato Nazionale per la Celebrazione dei 700 anni dalla morte di Dante Alighieri. Leggi tutto…

CORSIVO di Sabatina Napolitano

“Corsivo” di Sabatina Napolitano (Edizioni Il Foglio)

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Sta per uscire una nuova silloge edita dalle Edizioni Il Foglio, casa editrice di Gordiano Lupi sempre alla ricerca di voci nuovi da proporre. Si intitola “Corsivo” e raccoglie le poesie della giovane poetessa Sabatina Napolitano.
“La prima sezione è composta da poesie erotiche”, spiega l’autrice, “segue Primi trenta una sezione composta da testi che ho tratto dal vissuto, da quando ho cominciato più o meno a scrivere poesie consapevole del mio ruolo. Ho trovato giusto chiamare questa raccolta Corsivo alludendo al cognome dell’uomo che amo. Corsivo ha un andamento narrativo a cominciare dalle poesie degli ultimi anni.

Abbiamo chiesto all’autrice di raccontarci come nasce la sua passione per la poesia. Leggi tutto…

Hypercritic Poethon 2021: 88 Poetesse per cambiare il Mondo

Hypercritic Poethon 2021: dal 15 al 21 marzo

 

88 Poetesse per cambiare il Mondo: Maratona di letture dedicata alle donne per la Giornata Mondiale della Poesia con Alessandro Baricco, Roberto Saviano, Nicola Lagioia, Beatrice Venezi, Mario Brunello, Ilaria Gaspari, Paolo Giordano, Giulia Caminito, Chiara Tagliaferri, Federica Manzon, Antonella Lattanzi.

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PREMIO SABA 2021: vince Umberto Piersanti con “Campi di ostinato amore” (La nave di Teseo)

Il poeta Umberto Piersanti vince la 1^ edizione del Premio Umberto Saba con la silloge “Campi di ostinato amore” edita da La nave di Teseo. Qui, la recensione di Letteratitudine di “Campi di ostinato amore”

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Va al poeta e scrittore Umberto Piersanti, presidente del Centro mondiale della poesia «Giacomo Leopardi» di Recanati, nel 2005 candidato al Premio Nobel per la Letteratura, la 1^ edizione del Premio Umberto Saba. Appuntamento online dalle 12 del 21 marzo (Giornata mondiale della poesia) per la premiazione.

Promosso dalla Regione Friuli Venezia Giulia con il Comune di Trieste e Lets Letteratura Trieste, in collaborazione con Fondazione Pordenonelegge il riconoscimento è nato per promuovere la poesia e focalizzare l’attenzione sulla città, Trieste, che ha dato voce a uno dei maggiori poeti del Novecento. “La raccolta Campi di ostinato amore, pubblicata da Piersanti nel 2020 per La nave di Teseo – spiegano le motivazioni – giunge a coronamento di un percorso che si caratterizza per la fedeltà a un’idea di poesia che è coscienza dell’origine comune della vita e della lingua, testimonianza del vissuto dei luoghi nel tempo individuale e nel tempo comune della società e della storia. Nell’appartenenza una terra e a una storia, Umberto Piersanti trova la controparte umana condivisa di quanto umanamente incondivisibile è del dolore e della perdita, della solitudine individuale. Leggi tutto…

SOCIETÀ ITALIANA SPIRITI di Antonio Di Mauro (poesia)

“Società Italiana Spiriti” di Antonio Di Mauro (Stampa2009)

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di Maria Rita Pennisi

L’alambicco che spicca nel mattino, era l’orgoglio di famiglia. Ora è il centro del mondo sprofondato.
Dire addio è forte, doloroso, perché non è solo l’addio a un luogo, ma é un volgere le spalle alla memoria. Scendere sempre di più in un abisso, dove i fantasmi ruotano vorticosamente. Perderlo é stato come vedere gli affetti sgretolarsi. È stato il viaggio delle parole nei sentimenti calpestati, nelle gioie perdute, nelle illusioni che svaniscono. Il viaggio, infatti, è il protagonista di Società Italiana Spiriti di Antonio Di Mauro. Un viaggio appassionato e nostalgico, in cui tutto ciò che è umano si trasforma in spirituale. La torre, la casa dove a notte si fa ritorno, il giardino, le vie silenziose, le persone stesse non sono altro che simboli. Leggi tutto…

LA SETE di Sergio Bertolino (poesia)

“La sete” di Sergio Bertolino (Marco Saya)

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di Rosa Salvia

La prima impressione che salta all’occhio dalla lettura dei componimenti di Sergio Bertolino è quella di un perfetto nitore delle figure poetiche proposte cui fanno da immediato contrappunto le riflessioni che ne scaturiscono. Pressoché assente il ricorso ad elementi non direttamente aderenti all’immagine e alla sensazione evocata e la concentrazione è massima. La raccolta si divide in cinque sezioni: In profondo, Elementi, La sete, Prima clavis, La bella morte.

Il filo rosso che la attraversa è la concezione del mondo costruita sull’idea dell’appartenenza alla totalità dell’essere, sulla forza del dubbio, dell’errore, sul senso di una precarietà non temibile quanto piuttosto carica di possibilità, sull’invito a rigenerarsi per crescita di buio, citando Ungaretti. Un atteggiamento al quale non è estranea una vena di sincera, universale religiosità. Leggi tutto…

CAMPI D’OSTINATO AMORE di Umberto Piersanti (recensione)

Campi d’ostinato amore” di Umberto Piersanti (La nave di Teseo)

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L’ostinato amore per la parola di Umberto Piersanti

di Daniela Sessa

È ingenuità o imprudenza lasciarsi abbagliare dal titolo di un libro? Prima di averlo aperto, prima di averlo letto fino alla fine. Oppure è solo desiderio inesausto di abbaglio? Come il granello di luce rimasto tra le palpebre e l’iride, come l’eco bubbolante del vento che s’insinua tra le cime dei monti o increspa la distesa del mare lontano. Tra “i bei campi d’erba spagna/ancora azzurri per la morbida/ luna che li inonda”: qui può avvenire l’abbaglio. L’abbaglio è poetico, sempre. La sua forma è il verso, anche se si distende lungo tutto il bianco della pagina perché al verso basta sfamarsi di suoni e rovesciare tutti i colori della tavolozza dell’anima. La poesia mette il broncio quando qualcuno prova a raddrizzarla, a spiegarla, a raccontarla. La poesia è folgorazione, rapimento dei sensi. La poesia, anche quando si fa chiamare celebrativa o civile, sgorga sempre dagli anfratti dell’abbaglio. O è corpo o è memoria: Leggi tutto…

LA COMMEDIA DI DANTE: i superbi del canto XI del Purgatorio

PictureIn occasione del 700esimo anniversario della morte di Dante Alighieri, Antonio Di Grado si sofferma sul canto XI del Purgatorio, quello dei superbi

Un “tumore”, la superbia, radicato nella natura umana e proliferante dalle sue stesse fibre, ad esse organico e connaturato

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di Antonio Di Grado

Settecent’anni dalla morte di Dante, per me un’occasione per tornare alla cantica della Commedia che più amo: il Purgatorio. E rileggendo il canto XI, quello dei superbi, ancora una volta mi è capitato di veder splendere la luce dei versi danteschi attraverso i secoli, fino a illuminare gli anfratti più riposti del mondo d’oggi. Non leggo quel canto da dantista quale non sono, provo a farlo da uomo di pena come tutti, da anima espiante come le anime di quel Purgatorio che consentì a Dante di raffigurare compiutamente la condizione umana, l’incertezza, la sospensione, l’ambivalenza, gli indugi di noi comuni mortali, al tempo stesso avvinti al peccato e anelanti la salvezza, con le mani sporche dell’opera del mondo e gli occhi rapiti da un miraggio di luce.
https://letteratitudinenews.files.wordpress.com/2020/02/antonio-di-grado.jpgE provo a far mia l’ascesi dantesca, che proprio in questo canto raggiunge un punto nevralgico, giacché per il poeta si tratta di emendare il suo peccato, quella superbia intellettuale che pur lo fa sentire meritevole di una investitura divina, di un mandato di redenzione universale. E infatti a due forme di superbia allude il canto XI: e intanto a quella politica, nella duplice incarnazione della vecchia aristocrazia feudale impersonata da Omberto Aldobrandesco e della nuova élite borghese dei Comuni rappresentata da Provenzan Salvani. Due forme di potere che si susseguivano in quella drammatica fase di transizione in cui Dante visse, impegnato nell’agone politico del Comune borghese ma nostalgico della “cortesia” aristocratico-feudale (è come se volesse liberarsi, ora, di entrambi quei vincoli, ed è come dire oggi che tutte le forme del potere, qualunque bandiera innalzino, sono intrise della stessa tracotanza). E poi c’è la superbia dell’artista, incarnata dal miniaturista Oderisi che sovrasta gli altri personaggi, e con Dante, sodale nelle arti ma anche nel peccato, interloquisce. Leggi tutto…

IL GIALLO DEI LIMONI: un ricordo di Franco Loi

In omaggio al poeta Franco Loi, scomparso il 4 gennaio 2021, pubblichiamo questo ricordo offertoci dal poeta Sebastiano Burgaretta

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Il giallo dei limoni

di Sebastiano Burgaretta

Taccuino in mano, di tanto in tanto inframmezzava alla conversazione amichevole improvvisi momenti nei quali prendeva brevi appunti su quanto il paesaggio siciliano, che fiancheggia l’autostrada che collega Fontanarossa ad Avola, gli ispirava. Veniva da Milano il poeta, mio amico, Franco Loi, per tenere una conferenza sulla poesia e già, appena messo piede in Sicilia, non poteva fare a meno di cogliere, con le sue sensibilissime antenne, i segnali cui l’aveva informato e avvezzato la sua diuturna consuetudine con la poesia. Scusami, ma io sono abituato a prendere appunti sul mio taccuino: sono sensazioni, visioni, colori, odori, pensieri che vengono a parlarmi e che io devo fermare sulla carta, per non perderli. Così gentilmente mi disse, aggiungendo poi: Mi capita sempre, dovunque qualcosa mi attragga e mi catturi. E qui è la luce a incantarmi. È stupenda questa luce. Stupenda in sé stessa, e ancor di più per chi, come me, viene dalle nebbie di Milano. E questo giallo delle margherite, e quello dei limoni sono una vera esplosione di luce e di vita. Torno sempre volentieri in Sicilia, dove, ti confesso, mi piacerebbe vivere. Se mia moglie fosse d’accordo con me, io verrei a vivere in quest’isola, così come anche nel Salento. Sorpreso e ammirato da tanto stupore: Davvero dici? mi spinsi a domandargli. Leggi tutto…

VERBUMCARU di Sebastiano Burgaretta (poesia)

“Verbumcaru” di Sebastiano Burgaretta (Algra editore – illustrazioni di Francesco Coppa): incontro con il poeta e l’assaggio di qualche verso

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Sebastiano Burgaretta è nato ad Avola nel 1946. Studioso di tradizioni popolari, poeta e narratore, ha pubblicato numerosi scritti in volumi e saggi. Spazia, con i suoi interessi culturali, tra poesia e saggistica varia in campo etnoantropologico, letterario, religioso e artistico. Ha tradotto in siciliano il Simposio di Platone con il titolo di Cummitu (2007), Voci di famiglia di Harold Pinter, inedito. Dallo spagnolo all’italiano ha tradotto le raccolte poetiche I piedi del messaggero di José Félix Olalla (2012), Kaligrafía y gracia di Juan Miguel Domínguez Prieto (2015).

È stata appena pubblicata la nuova opera poetica di Sebastiano Burgaretta: si intitola “Verbumcaru” (Algra).

Alla coscienza di un’Occidente sordo e indifferente si rivolge “Verbumcaru” di Burgaretta con forza dirimente. I versi di Sebastiano Burgaretta ci ricordano che ancora oggi il nostro mare, invece di unire sponde, popoli e culture, è luogo di sofferenza, sfruttamento e morte per i migranti che tentano di raggiungere un’Europa chiusa in sé, asserragliata nella sua indifferenza e nella sua parvenza di benessere.

Abbiamo chiesto all’autore di parlarcene… Leggi tutto…

CUORE ALLEGRO di Viola Lo Moro (poesia)

“Cuore allegro”: la silloge di Viola Lo Moro (Giulio Perrone editore)

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Viola Lo Moro è nata a Roma il 20 Dicembre del 1985. Si è laureata in letteratura moderna e contemporanea e specializzata in letterature comparate. È una delle socie della libreria delle donne di Roma, Tuba, della quale cura la programmazione. È, insieme ad altre, ideatrice e organizzatrice del festival delle scrittrici “InQuiete”. Ha scritto e scrive articoli per riviste letterarie e femministe (Leggendaria, DWF, Letterate Magazine, Femministerie).

Per i tipi di Giulio Perrone Editore ha appena pubblicato la raccolta di poesie intitolata “Cuore allegro“.
Abbiamo invitato l’autrice a parlarcene…

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«Ora che sta effettivamente nascendo Cuore Allegro inizio a pormi le domande di senso che forse avrei dovuto farmi anni fa», ha detto Viola Lo Moro a Letteratitudine. «Quanti anni ci vogliono per comporre qualche verso? Ecco, questa silloge, è il risultato contemporaneamente di anni di lavorazione su una singola parola – sarebbe bello tornare all’università per ricominciare a studiare la filologia dopo averla sperimentata sulla propria pelle – e illuminazioni di qualche secondo che hanno impresso dei versi immodificabili. Leggi tutto…

CITTÀ METAFISICHE di Ilaria Palomba (poesia)

“Città metafisiche” di Ilaria Palomba (Edizioni Ensemble)

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Ilaria Palomba, classe ’87, è una scrittrice pugliese che attualmente vive a Roma. Tra i suoi scritti, per la narrativa: “Homo homini virus” (Meridiano Zero, Premio Carver 2015), “Disturbi di luminosità” (Gaffi, 2018), “Brama” (Perrone, 2020), per la poesia “Mancanza” (Augh!), “Deserto” (Fusibilia); per la saggistica “Io sono un’opera d’arte, viaggio nel mondo della performance-art” (Dal Sud). Ha partecipato ad antologie poetiche e narrative per le case editrici Ponte Sisto, NEO, Elliot. Tre poesie tratte da Mancanza sono su Nuovi Argomenti.

Per le edizioni Ensemble è appena uscita la silloge “Città metafisiche” con prefazione di Gabriele Galloni (il quale, tra le altre cose, ha evidenziato che “Ilaria Palomba dimostra con questo libro che è ancora possibile, a dispetto di chi dice che tutto è già stato detto, raccontare la sofferenza di appartenere al mondo”.

Abbiamo invitato Ilaria Palomba a raccontarci qualcosa di questo suo nuovo lavoro letterario

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“Città metafisiche non avrebbe preso corpo se non fosse stato per i miei iniziatori” ha detto Ilaria Palomba a Letteratitudine, “le due persone a cui è dedicato il libro: Giordano Tedoldi e Gabriele Galloni, entrambi molto più convinti della mia voce poetica di quanto non lo sia io stessa. È strano che la silloge veda la luce adesso che Gabriele non c’è più, è quasi assurdo. Leggi tutto…

PREMIO NOBEL PER LA LETTERATURA 2020: vince l’americana LOUISE GLÜCK

Louise Glück (New York, 22 aprile 1943), poetessa statunitense, ha vinto il Premio Nobel per la Letteratura 2020 “per la sua inconfondibile voce poetica che con austera bellezza rende l’esistenza individuale esperienza individuale” 

 

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“Il mio primo pensiero è stato ‘Non avrò amici’, perché la maggior parte dei miei amici sono scrittori”, dice Louise Glück, appena appresa la notizia che le è stato assegnato il Premio Nobel per la letteratura 2020. “Ma soprattutto”, continua, “mi preoccupo del mantenimento della vita quotidiana, delle persone che amo”.

Suggerisce ai nuovi lettori di iniziare con uno qualsiasi dei suoi lavori “perché sono molto diversi l’uno dall’altro”. Ma non con il suo primo libro, dice: “A meno che non vogliano provare disprezzo!”

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Louise Glück è nata a New York in una famiglia di immigrati ebrei ungheresi ed è cresciuta a Long Island. Durante la sua adolescenza ha sofferto di anoressia, tanto da costringerla ad abbandonare gli studi superiori alla George W. Hewlett High School e poi quelli universitari al Sarah Lawrence College e alla Columbia University. Pur non ottenendo la laurea, la scrittrice si è formata sotto la supervisione di Leonie Adams.
Premio Nobel 2020 a Louise Glück. La raccolta uscita in Italia nel 2003 -  Corriere.itNel corso della sua carriera ha pubblicato dodici antologie di poesie. Nel 1993 ha vinto il Premio Pulitzer per la poesia per la sua collezione The Wild Iris, ottenendo così il primo di una lunga serie di riconoscimenti. Nel 2014 ha vinto il National Book Award per la poesia, mentre nel 2003 era stata insignita del prestigioso titolo di poeta laureato degli Stati Uniti. È inoltre un membro dell’American Academy of Arts and Letters e insegna poesia all’Università di Yale.

Louise Glück ha vinto altri importanti premi letterari negli Stati Uniti (oltre a quelli già citati), tra cui la National Humanities Medal, il National Book Critics Circle Award e il Bollingen Prize.

Nel 2020 le è stato conferito il Premio Nobel per la Letteratura, “per la sua inconfondibile voce poetica che con austera bellezza rende l’esistenza individuale esperienza universale”. Leggi tutto…

LA POESIA DI NICOLÁS GUILLÉN

Tutto Nicolás Guillén in due volumi, dal 1922 al 1985. Per la prima volta in Italia, pubblicati dalle edizioni Il Foglio con la traduzione di Gordiano Lupi

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Il primo volume raccoglie l’opera poetica giovanile fino ai componimenti del 1958, le liriche composte prima del trionfo della Rivoluzione Cubana. Il secondo volume comprende le poesie rivoluzionarie e molti inediti. Ordine filologico rispettato, con traduzioni di Gordiano Lupi, secondo l’opera in due volumi, edita da Letras Cubanas – Ediccion del Centenario 1902 – 2002.

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Nicolás Guillén dopo il trionfo della Rivoluzione e sempre stato chiamato il poeta nazionale e non c’e denominazione più giusta e meritata. Infatti la poesia di Guillén interpreta la realtà in maniera critica e da un punto di vista collettivo, senza mai farsi tentare da individualismi o da fughe astratte. Quando Cuba era ancora alla ricerca della sua identità, Guillén denunciava l’ingiustizia sociale, la discriminazione dei neri, la fame, il furto sistematico da parte degli Stati Uniti delle ricchezze nazionali. Possiamo dire che Guillén sia sempre stato il cantore delle necessita degli oppressi e dei poveri. Leggi tutto…

SOCIETÀ ITALIANA SPIRITI di Antonio Di Mauro

“Società Italiana Spiriti” di Antonio Di Mauro (Stampa2009)

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Una poesia fortemente ispirata da umana pietas

di Franco Pappalardo La Rosa

La poesia di Antonio Di Mauro in questo nuovo libro, Società Italiana Spiriti, edito da Stampa2009 nella prestigiosa e raffinata collezione di poesia “La Collana” curata da Maurizio Cucchi, sembra attingere la propria fonte d’ispirazione non nel reale in sé, bensì in una sorta di tempo incrinato tra continue sequenze di immagini, di figure, di parvenze labili di creature, e fitta nominazione di oggetti, di accadimenti, di stagioni, d’incontri, di luoghi e di paesaggi decantati dalla memoria, all’interno di uno scenario che è impalpabile distanza dal mondo coinvolto nel vortice della Storia, sensibile e tangibile, in cui ciascun ente nominato viene assunto a principio di verità. Come se gli enti stessi, insieme con il carico delle venture che li pertengono, simili ad ossessivi frantumi di un’illusione ormai deflagrata, e tuttavia pervicacemente ricomposta e recuperata per forza di pensiero e di parola, fossero sospesi dentro lo specchio magico di una dimensione autre: la dimensione aspaziale e atemporale, esclusivamente interiore, appunto, del sogno. In cui, strappandolo al nulla eterno, tutto può accadere, e persino riannodarsi, al di là del tempo e della Storia, il filo del colloquio con le “care ombre” di un passato prossimo o remoto per sempre troncato dalla feroce mannaia della morte («ma voi dove siete / anime ancora dolenti dove siete / ombre vaganti che avverto presenti?…»). Leggi tutto…

UN RICORDO DI ELENA SALIBRA

imageIl mio ricordo di Elena Salibra

L’incrollabile fiducia nella parola che, composta di “sillabe e aria ancora in armonia”, appare strumento insostituibile per rappresentare l’interazione dell’io con il mondo, nella consapevolezza che la scrittura poetica è il risultato di una ricerca paziente e faticosa.

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di Emma Di Rao

Con il tempo, si sa, i ricordi sono destinati ad assumere contorni che si fanno via via sempre più sfumati ed evanescenti; in alcuni casi, invece, si fissano inspiegabilmente nella nostra mente divenendo quasi indelebili. Ed è proprio così che mi appare il mio ultimo incontro con Elena Salibra (nella foto accanto e in basso – n.d.r.) o, meglio, il primo, dopo circa quarant’anni: una conversazione telefonica alquanto breve, quasi volessimo entrambe, per un tacito accordo, sorvolare sulla nostra conoscenza giovanile, troppo remota per imbastirvi un dialogo che non risultasse faticoso a causa dello spazio temporale che avrebbe dovuto coprire. Fu perciò quasi con sollievo che ascoltai la sua cortese richiesta, promettendo senza esitare la mia collaborazione. Ancora oggi, ripensando a quel fugace contatto con Elena, tento di leggervi un’incrinatura, un inciampo della voce, un qualsiasi segno che tradisse l’angoscia per la drammatica contingenza che da tempo era intervenuta e che di lì a poco sarebbe giunta ad un esito infausto. Ma ogni volta il tono si confermava sereno, fermo, come di chi si è abituato da tempo ad esercitare un controllo su se stesso e su una realtà che, già allora, doveva apparire precaria e prossima a dissolversi. Leggi tutto…

LA POESIA DI NINO DE VITA

Il canto di Cutusìo

Il poeta marsalese, Nino De Vita, “cantore di Cutusìo”, compie settant’anni. Lo festeggiamo con questo articolo di Giuseppe Giglio

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di Giuseppe Giglio

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(Nino De Vita davanti allo Stagnone. Foto inedita di Angelo Pitrone)

Si respira una certa musica, leggendo le poesie di Nino De Vita. Una musica, un canto, che con naturalezza sguscia dalle parole antiche con le quali questo grande e luminoso narratore in versi  sgrana una storia dopo l’altra, in quella particolarissima lingua che è il dialetto di Cutusìo – una delle centonove contrade di Marsala, davanti allo Stagnone, e alla mitica Mozia -, dove  De Vita è nato, proprio oggi, otto giugno, settant’anni fa, e dove da sempre vive. Leggi tutto…

50 ANNI DALLA MORTE DI GIUSEPPE UNGARETTI

Il 1° giugno di cinquant’anni fa moriva Giuseppe Ungaretti.

Gli dedichiamo questa pagina per omaggiarlo

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Giuseppe Ungaretti (Alessandria d’Egitto, 8 febbraio 1888 – Milano, 1º giugno 1970) è stato un poeta, scrittore, traduttore e accademico italiano.

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Approfondimenti su: Ansa, RaiNews

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Dichiarazione del Presidente Mattarella nel 50° anniversario della morte di Giuseppe Ungaretti Leggi tutto…

FESTIVAL EUROPEO DELLA POESIA AMBIENTALE 2020

Festival europeo della poesia ambientale, il 22 maggio on-line

Festival europeo della poesia ambientale

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venerdì 22 maggio, dalle 18 alle 20 (ora italiana), avrà luogo in streaming il “Festival europeo della poesia ambientale” nei siti di Insula europea e Sapereambiente e nelle rispettive pagine Facebook delle due riviste (www.facebook.com/insula.europea e www.facebook.com/saperenetwork ).

Il Festival vedrà la partecipazione di diciotto poeti: nove italiani (Antonella Anedda, Mario Baudino, Stefano Carrai, Donato Loscalzo, Valerio Magrelli, Giancarlo Pontiggia, Eleonora Rimolo, Francesca Tuscano e Marco Vitale), e nove di vari paesi europei (Laure Gauthier [Francia], Viacheslav Kupriyanov [Russia], José Manuel Lucia Megias [Spagna], Eliza Macadan [Romania], Jarek Mikolajewski [Polonia], Antonio Manuel Pires Cabral [Portogallo], Marion Poschmann [Germania], Gerda Stevenson [Regno Unito], Haris Viavlanos [Grecia]). Leggi tutto…

QUALE CONFINE di Gabriella Grasso

“Quale confine” di Gabriella Grasso (Kolibris): incontro con il poeta

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Gabriella Grasso è nata a Catania nel 1971 ed è vissuta a Linguaglossa, a Catania, a Bassano Del Grappa e ad Acireale, dove attualmente risiede e dove insegna lettere nella scuola secondaria di I grado. È studiosa di linguistica, in particolar modo della Lingua Italiana dei Segni (LIS), di cui è interprete e su cui ha pubblicato alcuni contributi (Zanichelli, Edizioni del Cerro). È appassionata di musica, di letteratura e, soprattutto, di poesia; collabora con magazine e riviste letterarie (tra cui la prestigiosa “Lunarionuovo”).

Nel dicembre 2019 Ha pubblicato la silloge “Quale confine” per le Edizioni Kolibris (Ferrara).

La Kolibris edizioni è una preziosa realtà editoriale in Italia, fondata dalla poetessa e traduttrice Chiara De Luca a Ferrara, specializzata in poesia, con ben 22 collane di poesia proveniente da tutto il mondo (da tutta Europa fino alla Nuova Zelanda!), accuratamente scelta e tradotta, talvolta mantenendo il testo originale a fronte. Nella collana di poesia italiana ha pubblicato le opere di Francesco Benozzo, candidato al Nobel per la letteratura.

Abbiamo incontrato Gabriella Grasso per chiederle di parlarci di “Quale confine”… Leggi tutto…

Le nuove opere di OCEAN VUONG e GIOVANNA CRISTINA VIVINETTO

Brevemente risplendiamo sulla terra - Ocean Vuong - copertinaDove non siamo stati - Giovanna Cristina Vivinetto - copertina“Brevemente risplendiamo sulla terra” di Ocean Vuong (La nave di Teseo – traduz. di Claudia Durastanti)

“Dove non siamo stati” di Giovanna Cristina Vivinetto (BUR Biblioteca Univ. Rizzoli)

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L’ode alle nonne nella poesia di Ocean Vuong e di Giovanna Cristina Vivinetto

di Daniela Sessa

Lan e Lilluzza sono due formidabili figure femminili. Attraversano, spaccano, sconquassano, ordinano le vite e le parole dei loro nipoti: due poeti, Ocean Vuong e Giovanna Cristina Vivinetto. Due poeti con il dono di fare della poesia liturgia della materia. Vuong con “Brevemente risplendiamo sulla terra” (nella nitida e preziosa traduzione di Claudia Durastanti) e Vivinetto con “Dove non siamo stati” scrivono un romanzo familiare in cui la parola, incerta tra rigo e verso, si inarca e si inabissa alla ricerca di un limite in cui sconfinare. Quel limite è la memoria, che ognuno di loro, servendosi di una materia lessicale diversa (ariosa Vivinetto, densa Vuong) incarna nella storia delle loro formidabili nonne. Come la fossa di Aristotele che per accidente svela un tesoro, accade che i due libri per un insospettabile accidente raccontino la morte di due nonne e che le loro parole pietose e dolorose facciano dell’accidente sostanza narrata di questi tristi interminabili giorni. “Brevemente splendiamo sulla terra” e “Dove non siamo stati” incastonano Lan e Lilluzza al centro del racconto di una rinascita: Vivinetto continua la storia della scorzatura della sua identità per avere “la possibilità di accadere ancora”, Vuong si costituisce come preda per “risplendere su questa terra”. In ogni caso occorre sprofondare dentro un ventre. Vuong e Vivinetto scelgono quello delle nonne materne. Leggi tutto…

EMOZIONI SENZA COMPIACIMENTO di Gabriella Maggio

“Emozioni senza compiacimento”: la silloge di Gabriella Maggio (Il Convivio)

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Gabriella Maggio è nata e vive a Palermo. Per Spazio Cultura Libreria Macaione cura il Circolo dei Lettori. Organizza eventi culturali come “La poesia è parola, rassegna dei poeti palermitani “per l’Associazione VOLO. Collabora con riviste e blog e fa parte di numerose accademie culturali. Nel 2015 ha curato presso Palazzo Ziino – Palermo per lo scultore Giuseppe Cuccio la mostra e il catalogo di “E nell’idolo suo si tramutava”. È studiosa dei miti antichi in particolare: il Labirinto, le Sirene, Medusa. Nel 2019 ha pubblicato presso l’editore Il Convivio una raccolta di poesie “Emozioni senza turbamento” con la prefazione di Dante Maffia.

Come ha scritto Dante Maffia “Quasi in ognuna delle composizioni c’è nascosto un sogno irrisolto, come quelli che fuggono rapidi all’alba quando il sole comincia ad affacciarsi. Eppure non c’è una sola nota di rimpianto, non si avverte il senso della perdita e ciò sta ad indicare che Gabriella Maggio è diventata il semaforo delle sue emozioni, di ciò che la scuote ogni giorno dinanzi a spettacoli inusitati, a momenti del passato, a progetti per il futuro“.

Abbiamo incontrato Gabriella Maggio proprio con riferimento a “Emozioni senza compiacimento” e le abbiamo chiesto di parlarcene… Leggi tutto…

GIORNATA MONDIALE DELLA POESIA 2020

21 marzo 2020 – GIORNATA MONDIALE DELLA POESIA

Risultati immagini per world poetry day 2018 unesco

Ogni anno si celebra la Giornata Mondiale della Poesia nel primo giorno di primavera. Istituita dall’UNESCO in quanto si riconosce all’espressione poetica un ruolo privilegiato della promozione del dialogo interculturale, della comunicazione e della pace.

La giornata mondiale della poesia sul sito delle Nazioni Unite

 

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Messaggio per la Giornata Mondiale della Poesia 2020 di Audrey Azoulay: Direttore Generale dell’UNESCO

Proprio come ha scritto il romanziere Franz Kafka, “Un libro deve essere l’ascia per il mare ghiacciato che alberga in noi”, così il professore di Stanford John Felstiner chiede nel titolo del suo libro: La Poesia può salvare il Mondo?
“Perché richiamare ai piaceri della poesia, quando è giunto il momento di una risposta a 360 gradi? La risposta inizia con gli individui, sono le singole persone da cui vengono e per cui vengono declamate le poesie. Poco alla volta, la volontà di agire può sorgere dentro di noi. Poiché siamo ciò a cui mira la bellezza e la forza delle poesie, abbiamo la possibilità di riconoscere e alleggerire la nostra impronta in un mondo in cui tutta la natura è vitale.”
Creata con parole, colorata con immagini, scolpita con la giusta metrica, la poesia ha un potere che non ha eguali. Il potere di scuoterci dalla vita di tutti i giorni e il potere di ricordarci la bellezza che ci circonda e la resilienza dello spirito umano.
Quest’anno, mentre segniamo la fine del Decennio delle Nazioni Unite sulla biodiversità e l’inizio dell’Anno internazionale della salute delle piante delle Nazioni Unite, l’UNESCO sta onorando i poeti passati e presenti che difendono la biodiversità e la conservazione della natura. Leggi tutto…

CADUTA DENTRO UN NO di Barbara Garlaschelli

“Caduta dentro un no. Ballate” di Barbara Garlaschelli (Morellini – a cura di Elena Mearini)

Pubblichiamo l’introduzione firmata da Elena Mearini e un paio di liriche tratte dal volume “Caduta dentro un no. Ballate” di Barbara Garlaschelli, edito da Morellini. Cronaca, arte, sentimento: la raccolta di 120 ballate di Barbara Garlaschelli, tra le autrici più interessanti del panorama letterario italiano. Con oltre 20 tracce audio di reading musicati. Su questo il link è possibile ascoltare le tracce audio da Spotify

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Con uno stile asciutto ma allo stesso tempo lirico Garlaschelli – scrittrice di romanzi, pamphlet, libri per ragazzi – narra la sua visione del mondo esteriore e interiore, lasciandosi condurre a volte dai temi della cronaca più attuale, come la violenza di genere o la problematica dell’immigrazione, a volte dalle vicende di vita privata e familiare, altre ancora dall’indagine del proprio corpo che diviene luogo di conflitto e di amore, lotta e riconciliazione. Legate da una forte tensione emotiva oltreché narrativa, alcune delle ballate saranno lette da attori e da lei stessa, e accompagnate da musiche originali. Al volume sono collegate una selezione di 22 tracce audio di reading musicati scaricabili da Spotify tramite un qr code presente nel libro. Leggi tutto…

COSTELLAZIONI di Giorgio Ghiotti

image“Costellazioni” di Giorgio Ghiotti (Edizioni Empirìa)

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di Carlo di Francescantonio

Giorgio Ghiotti, autore giovane ma già esperto e profondo, come penultimo lavoro (mentre scrivo, sempre le Edizioni Empirìa, hanno dato alle stampe Il lucernario) propone un interessante esperimento portato in libreria dall’editore Empirìa. Costellazioni, classificato come saggio, è in realtà libro atipico, uno “Zibaldone breve” o panoramica su una certa vita nuova della poesia, dove per nuova il significato si concentra verso quella generazione di poeti arrivata appena dopo i vari Magrelli, Cavalli, e, ancora oggi, ingiustamente trascurata. Ghiotti muove la sua personale ricerca e proposta attraverso considerazioni, suggerimenti, omaggi senza mai tradire l’autorevolezza dello studioso, capace e padrone della materia, al punto di diventare feroce schierandosi contro ad un certo disfattismo apocalittico che ha visto in Cesare Viviani, poeta, (il riferimento preciso va al libercolo La poesia è finita. Diamoci pace. A meno che…  “che apertamente e non privo di un certo rancore taccia i giovani poeti tout court, quasi trattandoli come categoria indistinta o mostro a tre teste, di ignoranza, narcisismo, auto referenzialità”) suo malgrado portavoce. Leggi tutto…

L’OCCASIONE E L’OBLIO di Giovanni Parrini

“L’occasione e l’oblio” di Giovanni Parrini (Stampa 2009, 2019 – a cura di Maurizio Cucchi)

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Giovanni Parrini è nato nel 1967 a Firenze, dove vive e lavora. Ha pubblicato le seguenti raccolte di poesia: Nel viaggio (Lietocolle, 2006, prefazione di Neuro Bonifazi); Tra segni e sogni (Manni, 2006, prefazione di Maurizio Cucchi); Nell’oltre delle cose (Interlinea 2011, prefazione di Giovanna Ioli, Premio Mario Luzi); Valichi (Moretti & Vitali, 2015, prefazione di Giancarlo Pontiggia, Premio Giuria-Viareggio), L’occasione e l’oblio (Stampa2009, Varese, 2019). Sue poesie sono presenti sull’Almanacco dello Specchio (a cura di Maurizio Cucchi, Mondadori,  2011), Poesia (Le misure del cielo, n° 284, a cura di Maria Grazia Calandrone, Crocetti Editore, 2013), Nuovi Argomenti (Tra poco, nell’aurora, n° 73, 2016), Gradiva (Antico cascinale, n° 55, 2019).

La sua opera più recente si intitola “L’occasione e l’oblio” (Stampa 2009), a cura di Maurizio Cucchi. Abbiamo invitato l’autore, chiedendogli di parlarcene… Leggi tutto…

POESIE DI DIO, a cura di Enzo Bianchi

POESIE DI DIO, a cura di Enzo Bianchi (Einaudi)

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di Helena Molinari

Copertina del libro Poesie di Dio di VV.C’è una certa letteratura dai pugni colmi di terra e gli occhi pieni di cielo presente in tutti i secoli eppure imperitura, sparsa come semi talvolta invisibili e apparentemente innocua nelle antologie di scuola.
Una letteratura di qualsiasi genere indistintamente; fatta di quegli autori minori che sorvoli e quelli ben più noti che tendi a definire, senza spesso dar loro possibilità altra di interpretazione…
Qui scorrendo le pagine se ne ritrovano alcuni e si apprezza tanto questo coraggioso accomunamento di intenti, indifferente alla lora poca o tanta precedente divulgazione.
In questo bel volume e itinerario spirituale, si è scelta la Poesia; quel modo di essere e di scrivere che a mio dire senza compromesso sa più di altro arrivare al cuore. Leggi tutto…

LA VESTAGLIA DEL PADRE di Alessandro Moscè (recensione)

imageLA VESTAGLIA DEL PADRE di Alessandro Moscè (Aragno)

di Gianni Bonina

Alessandro Moscè è un poeta antinovecentista, della linea di Saba e Penna, passando per Montale e Pasolini. La sua è una poesia realista sorretta da uno sguardo topografico di cui dà prova anche la sua ultima silloge, La vestaglia del padre (Aragno, 12 euro). Sono i luoghi marchigiani e umbri ad alimentarla entro una cosmologia che comprende con i tópoi anche i lógoi, gli episodi della vita, i ricordi, quel mito dell’infanzia e dell’adolescenza che ha scaldato la letteratura del secondo Novecento e che Moscè fa proprio come un credo laico. Sennonché, tra drómenon e legómenon, il fatto e la sua rappresentazione, Moscè si muove anche nel campo che realista non è, dove la memoria agisce come strumento del cuore per fare della ragione un’elegia dei sentimenti. Leggi tutto…

HIROSAKI di Alessio Vailati (poesie)

HIROSAKI di Alessio Vailati (LietoColle)

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“Hirosaki. Ricominciare dal fantasma” 

di Carlo di Francescantonio

Il nostro presente è un CRASH (viene immediato pensare al meraviglioso film di Cronenberg e all’ancor più meraviglioso libro di Ballard, da cui il film è tratto) senza nessuna ricerca oppure uno STREAM OF CONSCIOUSNESS (flusso di coscienza) in totale assenza di pensiero o – appunto – coscienza. Una deriva esistenziale e culturale, bel oltre il luogo comune del punto di non ritorno. E perfino Kafka, oggi, resterebbe se non inorridito almeno perplesso. Proprio lui, che in un pensiero famoso ha sostenuto: da un certo punto in avanti non c’è più modo di tornare indietro. È quello il punto al quale si vede arrivare. Oggi, il punto migliore dal quale iniziare sarebbe: dichiararsi analfabeti, tornare sui banchi della prima elementare. Ricominciare da una base o da un fantasma, che per fantasma si intende qui un rispetto verso qualcosa dal quale proveniamo. Parliamo, ancora una volta di poesia, ed ecco il fantasma, come tramite assoluto tra mondi, che è la migliore delle metafore per HIROSAKI. Leggi tutto…

AKAMON di Furio Detti: incontro con l’autore

“Akamon” è la silloge di Furio Detti pubblicata da Le Mezzelane. Abbiamo incontrato l’autore. In coda al post, tre poesie

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Furio Detti è nato a Livorno nel 1972. Vive e lavora in provincia di Bologna. Critico e traduttore ha pubblicato poesie sulla rivista “Soglie”, “Kamen”, “Il Giornale della Mezzanotte” (inserto di Armunia Festival Costa degli Etruschi) e ha pubblicato in antologia con l’editore ZonaFranca. Si occupa di didattica e teatro con gli studenti delle scuole secondarie inferiori (Laboratorio “Teatreuropeo” – Compagnia All’Impresa della Locusta, Peccioli – PISA).
Di recente ha pubblicato la poesia Una Poesia alla Carver, su “Gradiva. International Journal of Italian Poetry”, n.52 Autumn 2017, Olschki editore.
Le sue fonti e la sua palestra – a giudizio dello stesso autore sono – sono Yeats , Pound, i poeti Siciliani, Dante e Cavalcanti, D’Annunzio, Bukowski, Shakespeare e altri immortali. Scrive anche poesie in lingua inglese.
A proposito di poesia è da poco in libreria la silloge intitolata “Akamon”, edita da Le Mezzelane, presentata nell’ambito degli eventi di Lucca Comics & Games 2019 (Furio Detti è anche un esperto di comics e collabora con la rubrica “graphic novel e fumetti” di Letteratitudine.

Amakon è una silloge che affronta varie tematiche: “La chimica e I genocidi del Novecento, l’epica omerica e gli Internet café di Shibuya, Michelangelo e i gatti passando per Ezra Pound, i NoTav e il Kendo, compatti come lattine di un distributore automatico di versi: diario di viaggio, pacati armistizi con l’imprevisto e l’imprevedibile: la Porta rossa”.

Abbiamo chiesto a Furio Detti di parlarcene… Leggi tutto…

SASSO, CARTA E FORBICI di Antonio Bux

SASSO, CARTA E FORBICI di Antonio Bux (Avagliano editore – collana Poesia)

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Sasso, carta e forbici. L’anticorpo della resilienza.  

di Carlo di Francescantonio

Antonio Bux, nato a Foggia nel 1982, è un Poeta con all’attivo una ricca serie di pubblicazioni, concentrate in poco meno di un decennio, sia in italiano che in spagnolo. Per chi desiderasse meglio apprezzare l’ultimo lavoro Sasso, carta e forbici sono piacevolmente “obbligato” a consigliare una serie di scritti che di qualche anno lo precedono: le opere in italiano Trilogia dello zero (Marco Saya Edizioni) finalista Premio Lorenzo Montano, Kevlar edito nella prestigiosa collana “Ungarettiana”, diretta da Paolo Valesio e Alessandro Polcri (Società Editrice Fiorentina) Premio Piero Alinari,  e ancora Naturario impreziosito da una nota di Alfonso Guida (Di Felice Edizioni) finalista Premio Viareggio e Sativi (Marco Saya Edizioni, Milano) selezione Premio Città di Como. E alcune in lingua spagnola: 23 (fragmentos de alguien) (Ruinas Circulares Ediciones), El hombre comido (Añosluz Editora) e Saga familiar de un lobo estepario (Editorial Juglar). Infine anche la preziosa e unica incursione nel ‘dialetto’, davvero degna di nota,  con la silloge in vernacolo foggiano Lattèssanghe (Edizioni Le Mezzelane) selezione Premio Città di Ischitella – Pietro Giannone. Attivo anche sul fronte delle antologie, è presente in opere collettive come InVerse: italian poets in translation a cura della John Cabot University. Leggi tutto…

METÀ E METÀ. ENSEMBLE di Fabio Pinna

METÀ E METÀ. ENSEMBLE: incontro con Fabio Pinna

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Fabio Pinna è nato nel 1983 a Cagliari. Bookblogger e promotore editoriale. Nel 2012 ha fondato www.leggereacolori.com

Ha pubblicato: per la poesia, Un sogno diventa realtà, Montedit, 2004; L’amore non citofona, Letteratura Alternativa, 2016 – per la narrativa,Murales, Montedit, 2005; Senza sottile dispiacere, La Riflessione, 2006; Il lieto fine è dispari, Createspace Publishing, 2015.
Di recente Fabio Pinna, per i tipi di Giovane Holden edizioni, ha pubblicato la silloge “Metà e metà – Ensemble“.
Abbiamo incontrato l’autore chiedendogli di parlarcene…

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Metà e metà – Ensemble, prima di essere un libro di parole è un esperimento che ho fatto con me stesso, in emozioni”, ha detto Fabio Pinna a Letteratitudine. “Il tentativo era quello di assecondare, comprendere meglio i flussi che generano i cambiamenti nella vita sentimentale e di riproporre parte di questo tragitto intimo in versione poetica, con un’espressione rinnovata e lo stile personale intatto. In altre parole, questo libro non parte da un’idea o dai deali ma da una scoperta personale, da nuovi punti di osservazione, soggettivamente parlando e dall’esigenza di mettersi in gioco. Leggi tutto…

Premio Poesia Città di Fiumicino 2019

Segnaliamo la nuova edizione del PREMIO POESIA CITTÀ DI FIUMICINO curato dal’Associazione Culturale “CORTE MICINA”, con l’alto patrocinio del Comune di Fiumicino, del Ministero dei Beni Culturali, della Regione Lazio e di Città Metropolitana di Roma Capitale. Il bando del premio è disponibile qui

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Il Premio è riservato a libri di poesia in lingua italiana di autori viventi editi nel biennio 1 giugno 2017 – 31 luglio 2019. La Giuria Tecnica del Premio è composta da Milo De Angelis, Fabrizio Fantoni, Luigia Sorrentino, Emanuele Trevi.

Il Premio si articola nelle seguenti sezioni (non sono previste quote di partecipazione): Leggi tutto…

VII Premio Letterario “Paolo Prestigiacomo” San Mauro Castelverde

Vincitori ex aequo Tiziano Broggiato e Giuseppe Grattacaso  –   Menzioni Speciali per Antonio Lanza e Maria Pia Quintavalla

La giuria del VII Premio Letterario “Paolo Prestigiacomo” San Mauro Castelverde composta da Gabriella Sica (presidente), Roberto Deideir e Maria Attanasio, dopo attenta disamina delle numerose opere pervenute da tutta Italia, ha decretato Vincitori ex aequo Tiziano Broggiato (con “Novilunio” Edizioni  LietoColle) e Giuseppe Grattacaso (con “Il mondo che farà” Edizioni Elliot); la stessa giuria ha poi assegnato due Menzioni Speciali: ad Antonio Lanza per il libro “Suite Etnapoli”, edito da Interlinea, e a Maria Pia Quintavalla per “Quinta Vez”, edizioni Stampa 2009.

Organizzato dal Comune di San Mauro Castelverde (PA) in collaborazione con il periodico culturale l’EstroVerso e con il Centro di Poesia Contemporanea dell’Università di Catania, il Premio sarà consegnato in Piazza Municipio, sabato 3 agosto, alle ore 18.30, ospite d’onore della cerimonia di premiazione la scrittrice Catena Fiorello. Leggi tutto…

L’AZZURRO VELO di Sebastiano Burgaretta

L’AZZURRO VELO di Sebastiano Burgaretta (Archilibri)

Si intitola “L’azzurro velo” la nuova silloge del poeta Sebastiano Burgaretta, pubblicata da Archilibri con prefazione di Giuseppe Greco, postfazione di Antonio Di Grado e disegni di Guido Borghi.

L’azzuro velo. Azzurro: il colore del cielo. Come il manto della Vergine Santa. Sono versi che cantano il cielo. Ma non un cielo lontano, bensì un cielo che avvolge la terra, un cielo che si è chinato sulla terra, un cielo che bacia la terra. Il mistero di un Dio che si fa uomo, che porta il cielo sulla terra. E da quel momento non v’è cielo senza terra, non v’è terra senza amore.
L’azzuro velo. E’ un velo che copre la terra. Delicatamente. Silenziosamente. “La verità ama nascondersi” (Eraclito). “Deus absconditus” (Is 45,15). Dio non è fragoroso. Si rivela velandosi. Non mette l’uomo con le spalle a muro. Lascia all’uomo la libertà della ricerca, il gusto della ricerca. Per far scoprire alla fine che è Dio alla ricerca dell’uomo. “Adamo, dove sei?” (cfr Gen 3,9). Per far scoprire all’uomo di essere cercato. Per donargli alla fine la gioia dell’incontro, per togliergli il velo dagli occhi: “Tu non mi cercheresti se non mi avessi già trovato” (B.Pascal). Leggi tutto…

UOMINI IN FIAMME di Mirko Servetti e Carlo di Francescantonio

Uomini in fiamme: le poesie scritte a quattro mani da Carlo di Francescantonio e Mirko Servetti

Ensemble edizioni ha pubblicato di recente una raccolta poetica scritta a quattro mani da Mirko Servetti e Carlo Di Francescantonio, già autori di svariate opere.

La silloge si intitola “Uomini in fiamme” e raccoglie – come scrive Antonio Bux nella prefazione – “testi, così diversi ma così paralleli, di Mirko Servetti e Carlo Di Francescantonio, due uomini che si fanno uno, e non uno contro uno − anche se ognuno da sé muove la propria lotta − ma un uno che si rigenera nell’altro (…)”.
 
Abbiamo chiesto ai due autori di raccontarci qualcosa su “Uomini in fiamme”…

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«Uomini in fiamme è un ideale proseguimento della raccolta precedente, Memorabilia. Poesie 2000-2015. Indagare l’animo umano, l’idea che impegna il mio percorso da poeta», ha detto  Carlo di Francescantonio a Letteratitudine. «L’opportunità di coinvolgere Mirko Servetti è nata spontaneamente, attraverso una serie di circostanze per nulla studiate a tavolino. Con Mirko abbiamo avuto lo stesso editore, Matisklo Edizioni, per una serie di anni. Lui aveva appena pubblicato una raccolta strepitosa, Terra bruciata di mezzo, mentre io con Roberto Keller Veirana e il contributo di Serena Zaiacometti, l’esperimento poetico Il verso dei lupi. Leggi tutto…

GIORNATA MONDIALE DELLA POESIA 2019

21 marzo 2019 – GIORNATA MONDIALE DELLA POESIA

Risultati immagini per world poetry day 2018 unesco

Ogni anno si celebra la Giornata Mondiale della Poesia nel primo giorno di primavera. Istituita dall’UNESCO in quanto si riconosce all’espressione poetica un ruolo privilegiato della promozione del dialogo interculturale, della comunicazione e della pace.

La giornata mondiale della poesia sul sito delle Nazioni Unite

 

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Messaggio per la Giornata Mondiale della Poesia 2019 di Audrey Azoulay: Direttore Generale dell’UNESCO

 

Sogni

Tenetevi stretti ai sogni
perchè se i sogni muoiono
la vita è un uccello con le ali spezzate
che non può volare.
Tenetevi stretti ai sogni
perchè quando i sogni se ne vanno
la vita è un campo arido
gelato dalla neve.

(Langston Hughes)

Questi versi del poeta Langston Hughes sono un invito a un sogno, a una fuga, a un’emancipazione. La poesia è senza dubbio la forma migliore per esprimere questo desiderio, poiché ci tocca nell’intimo e permette ogni forma di libertà.
Questo poema parla dello straordinario potere delle parole che aprono orizzonti infiniti, migliorano le nostre vite, cambiano la realtà, la abbelliscono, la mostrano in una nuova luce che non è mai stata vista prima. Leggi tutto…

E IL SONNO NON HA BUIO di Maria Rosaria Valentini: incontro con la poetessa

E IL SONNO NON HA BUIO di Maria Rosaria Valentini (Giulio Perrone Editore)

Maria Rosaria Valentini nata nel 1963 in Ciociaria, si è laureata in germanistica a Roma e da diversi anni vive in Svizzera, prima a Berna, poi a Lugano.

È stata segnalata al Premio Schiller per la raccolta di poesie Sassi Muschiati.

Ha pubblicato con Keller Editore Mimose a dicembre (2013) e con Sellerio Magnifica (2016) e Il tempo di Andrea (2018).

La nuova opera di Maria Rosaria Valentini è una raccolta di poesie pubblicata di recente da Giulio Perrone editore (prefazione di Nadia Terranova). Si intitola “E il sonno non ha buio“. In copertina leggiamo questi versi: “E tenerti la mano. / Fono a chinarmi. / Tanto da spezzarmi le ossa.”

Abbiamo incontrato l’autrice per chiederle di parlarci di questa sua silloge… Leggi tutto…

LA CASA DEI SOGNI SOSPESI

LA CASA DEI SOGNI SOSPESI di Giuseppe Venticinque (Kubera)

Giuseppe Venticinque, Catania 14 marzo 1957, figura con composizioni poetiche in numerose antologie letterarie ricevendo vari riconoscimenti.

In occasione dell’uscita della silloge “La casa dei sogni sospesi” (Kubera), ci racconta del suo rapporto con la poesia…

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Come nasce in me il rapporto con la poesia?
Devo tornare indietro con i ricordi, frequentavo la seconda e terza media, quando
ho conosciuto una ragazza e da lì tutto ebbe inizio, scrivevo il mio amore ovunque fosse possibile scrivere, su fogli di quaderno pezzetti di carta e persino sui banchi della scuola. Per non parlare di tutte quelle poesie racchiuse nei cassetti sparsi per la casa, ma un cassetto in particolare l’ho aperto qualche anno fa e da quel momento ho ripreso a scrivere. Leggi tutto…

ISOLA SONO DIVENTATA di Vivian Ley

ISOLA SONO DIVENTATA di Vivian Ley (Nulladie Edizioni)

QUANDO LA POESIA È DONNA

di Gabriella Rossitto

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Aldo Nove sostiene che la poesia è donna, che lo è da sempre, nonostante i nomi che la storia ci tramanda siano più maschili che femminili (e quante donne dalla voce potente sono rimaste nell’ombra, mi chiedo). L’uomo ha paura del potere che le donne hanno di dare la vita, ma anche del potere di creare la vita con le parole.
E se è creazione di universi quello che si fa con le parole, allora si può avere paura di una donna che scrive.
Forse perché in una poesia che è donna vi è un respiro mistico che attiene al divino, al sacro.  Come precisa l’Autrice stessa, la poesia è rito e culto ancestrale, ci mette in contatto con la parte pura e atavica di noi. Ci consente inoltre di vedere con chiarezza l’infinitamente piccolo e l’infinitamente grande, e se parla del quotidiano lo fa in maniera non convenzionale, da un punto di vista privilegiato e particolare.

In passato si paragonava l’ispirazione all’essere posseduti da un dio, “il primo verso è degli dei”, e il poeta soltanto era tramite per accedere a questa dimensione.
Perché il poeta è un essere speciale (si vedano i simbolisti, il concetto di poeta-veggente, il decadentismo), l’unico in grado di vedere ciò che nessuno vede, di sentire in maniera amplificata il rumore del mondo. Ci si mette in ascolto di sé, della natura, del cosmo; si colgono le voci già presenti nell’aria e ci vuole un cuore grande per assimilare in sé la magia e restituirla agli altri: Leggi tutto…

ADDIMORA di Marilina Giaquinta (poesie)

ADDIMORA di Marilina Giaquinta (Manni): incontro con la poetessa

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Marilina Giaquinta è nata e vive a Catania dove è dirigente della Polizia di Stato presso la Questura.
Scrive da sempre, ha pubblicato raccolte di poesie e di racconti, è nell’antologia Umana troppo umana, a cura di Fabrizio Cavallaro e Alessandro Fo (Nino Aragno 2016).

Di recente, per Manni ha pubblicato la raccolta di poesie intitolata “Addimora“.

Abbiamo incontrato l’autrice per chiederle di parlarci di questa sua silloge…

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«Come nasce una raccolta poetica? Non lo so», ha detto Marilina Giaquinta a Letteratitudine. «Credo che i motivi siano così diversi e così varii, che ogni raccolta ne abbia uno tutto suo, inconfondibile e unico, come le impronte digitali. Addimora è nata dalla necessità di raccogliere “la selva” di poesie scritte durante l’insonnia delle notti, e di tracciare, per quanto sia possibile per uno scrittore, una linea compiuta, che abbia inizio e si concluda e che, naturalmente, ne presuppone una serie di infinite altre. Leggi tutto…

PREMIO POESIA CITTÀ DI FIUMICINO 2018

Segnaliamo la quarta edizione del PREMIO POESIA CITTÀ DI FIUMICINO curato dal’Associazione Culturale “CORTE MICINA”, con l’alto patrocinio del Comune di Fiumicino, del Ministero dei Beni Culturali, della Regione Lazio e di Città Metropolitana di Roma Capitale. Il bando del premio è disponibile qui

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Il Premio è riservato a libri di poesia in lingua italiana di autori viventi editi nel biennio 1 giugno 2016 – 31 luglio 2018. La Giuria Tecnica del Premio è composta da Milo De Angelis, Fabrizio Fantoni, Luigia Sorrentino, Emanuele Trevi.

Il Premio si articola nelle seguenti sezioni (non sono previste quote di partecipazione):
Premio Poesia Città di Fiumicino” – riservato a libri di Poesia in lingua italiana di autori viventi pubblicati in un periodo compreso nel biennio 1 giugno 2016 – 31 luglio 2018 (vedi art. 2 del bando);
Premio Opera Prima” – riservato alle “opere prime” di autori italiani viventi pubblicate nel biennio 1 giugno 2016 – 31 luglio 2018 (vedi art. 3 del bando);
Premio Poesia Inedita” – volto a valorizzare giovani – di età non superiore ai 35 anni – autori di una raccolta inedita di poesia in lingua italiana (vedi art. 4 del bando);
Premio alla Traduzione” – riservato ai traduttori in lingua italiana di opere di poesia di autori stranieri, viventi e non viventi (vedi art. 5 del bando);
Premio alla Carriera” – dedicato all’alto valore culturale della produzione poetica di un noto autore italiano (vedi art. 6 del bando).
Premio Fotografa una poesia” – concorso dedicato agli amanti della fotografia capaci di rappresentare con immagini fotografiche il valore poetico di una poesia scelta (vedi art. 7 del bando). Leggi tutto…

UNA BIBLIOTECA PER PIERLUIGI CAPPELLO

Pierluigi Cappello è stato uno dei maggiori poeti italiani. È scomparso il 1° ottobre 2017 e, su LetteratitudineBlog, gli abbiamo dedicato questo omaggio. È con grande piacere che contribuiamo a divulgare la notizia della intitolazione, al poeta Pierluigi Cappello, della biblioteca civica di Tarcento (Ud)

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Sabato 30 giugno, alle 20.30, la biblioteca civica di Tarcento, situata nel complesso del Centro Europeo Luciano Ceschia, in via Julia 13, verrà intitolata a Pierluigi Cappello.

Il sindaco, Mauro Steccati, scoprirà la targa con la scritta:

«COMUNE di TARCENTO / BIBLIOTECA CIVICA  / “Pierluigi Cappello” / poeta (1967-2017) / “Sono qui, con voi, perché sia voce / la mia dentro le vostre” / 30 giugno 2018». Leggi tutto…

GIORNATA MONDIALE DELLA POESIA 2018

21 marzo 2018 – GIORNATA MONDIALE DELLA POESIA

Risultati immagini per world poetry day 2018 unesco

Ogni anno si celebra la Giornata Mondiale della Poesia nel primo giorno di primavera. Istituita dall’UNESCO in quanto si riconosce all’espressione poetica un ruolo privilegiato della promozione del dialogo interculturale, della comunicazione e della pace.

La giornata mondiale della poesia sul sito delle Nazioni Unite

 

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A proposito di poesia, ecco qualche dato sulla lettura di poesia in Italia fornito da IBS.it

Gli italiani amano la poesia. Leggono autori sia italiani che stranieri, sia classici che contemporanei. Soprattutto in Lombardia e in Lazio, seguiti a ruota da Piemonte, Toscana ed Emilia Romagna. Il 54% di loro sono donne, il 46% uomini.

A svelarlo è la classifica di IBS.IT stilata in occasione della Giornata Mondiale della Poesia, istituita dall’Unesco nel 1999 con il fine di “riconoscere il ruolo privilegiato ricoperto dalla poesia, come mezzo di promozione del dialogo e della comprensione interculturali, della diversità linguistica e culturale, della comunicazione e della pace” e che ricorre ogni anno il 21 marzo, primo giorno di primavera e anniversario della nascita di Alda Merini.

Alda Merini

Dall’analisi dei titoli più venduti nell’ultimo anno (1° marzo 2017/1° marzo 2018) dalla libreria italiana online IBS.IT, classificati nel genere “poesia”, emergono dati inaspettati, qualche chicca e talvolta vere a proprie sorprese. Leggi tutto…

POESIA CONTEMPORANEA. Tredicesimo quaderno italiano (approfondimento su Antonio Lanza)

POESIA CONTEMPORANEA. Tredicesimo quaderno italiano (Marcos y Marcos – a cura di Franco Buffoni). Approfondimento su Suite Etnapolis: contributo del giovane poeta siciliano Antonio Lanza.

Su iniziativa di Franco Buffoni, prosegue ormai dal 1991, con cadenza biennale, la pubblicazione di una serie di quaderni di poesia italiana contemporanea per i tipi della casa editrice Marcos y Marcos. Ogni quaderno raccoglie, tra migliaia di dattiloscritti esaminati, sette nuove voci che con sensibilità, spessore ed equilibrio, rappresentino l’Italia in versi di quel particolare biennio.
Il comitato di lettura che esamina i dattiloscritti e determina la scelta dei sette giovani poeti è stato formato, fino al 2014, da Franco Buffoni, Umberto Fiori e Fabio Pusterla: dal 2015, a Umberto Fiori subentra Massimo Gezzi.

Di recente è stato pubblicato il Tredicesimo quaderno italiano, che ospita sette giovani autori di poesia italiana contemporanea – Agostino Cornali, Claudia Crocco, Antonio Lanza, Franca Mancinelli, Daniele Orso, Stefano Pini, Jacopo Ramonda – ciascuno presente con una raccolta autonoma preceduta da esauriente introduzione critica. Si tratta di sette piccoli libri di poesia racchiusi in un unico volume a illustrare le nuove scuole o tendenze della giovane poesia italiana. Il volume – a cura di Franco Buffoni – contiene le prefazioni di Antonella Anedda, Milo De Angelis, Umberto Fiori, Massimo Gezzi, Fabio Pusterla, Flavio Santi, Niccolò Scaffai.

Abbiamo chiesto al giovane poeta siciliano Antonio Lanza (nato a Paternò, CT, nel 1981) di raccontarci qualcosa sulla sua Suite Etnapolis presente nel citato Tredicesimo quaderno italiano di poesia contemporanea. Segue la prefazione di Fabio Pusterla.

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di Antonio Lanza

Ho scritto Suite Etnapolis in due anni, dal 2013 al 2015. In quel periodo, poco dopo il mio matrimonio, maturavo l’impressione che la mia scrittura fosse uscita da quel limbo che è il puro esercizio, per approdare a una più consapevole necessità espressiva. Leggi tutto…

Margherita Rimi vince il Premio Piersanti Mattarella 2017 per la poesia

Con la silloge Nomi di cosa-Nomi di persona (Marsilio), la poetessa Margherita Rimi vince il Premio Piersanti Mattarella 2017 per la poesia

Il Premo Piersanti Mattarella 2017, per la poesia,  è stato assegnato a Margherita Rimi per la raccolta di versi Nomi di cosa-Nomi di persona,  edito da Marsilio nel 2015. È un riconoscimento  importante per l’autrice, medico e neuropsichiatra infantile impegnata da anni in prima linea per la cura e la tutela dell’infanzia e dell’adolescenza e, in particolare, contro i maltrattamenti e gli abusi sui minori, e a favore dei bambini portatori di handicap. È un premio importante,  di alto valore civile, che si ispira all’opera etica, morale e politica di Piersanti Mattarella, Presidente della Regione Siciliana assassinato dalla mafia nel 1980, e che avversò strenuamente, con la sua opera istituzionale, ogni forma di criminalità mafiosa. Il Piersanti Mattarella, ideato da Orazio Santagati, presidente del premio, si propone  la   promozione dei valori umani e civili e la lotta contro ogni forma di violenza mafiosa e di sopraffazione, a sostegno dei valori della vita e della civiltà della vita. Nel corso della premiazione, tenutasi a Roma presso la sala della Protomoteca in Campidoglio, si è svolto anche un convegno sul tema «Il recupero dovere», con interventi dei vincitori delle varie sezioni e dei finalisti. Leggi tutto…

HAI MAI CORSO TRA LE NUVOLE? di Lorenzo Cioce

HAI MAI CORSO TRA LE NUVOLE? raccolta di poesie di Lorenzo Cioce (Minerva)

Di seguito: una presentazione della raccolta e due poesie scelte

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È disponibile sulle principali piattaforme editoriali on line e ordinabile in libreria, la raccolta del poeta romano Lorenzo Cioce  “Hai mai corso tra le nuvole?”, Edizioni Minerva (ottobre 2016) che arriva quattro anni dopo la prima raccolta, Lo sprecainchiostro (TerreSommerse) divenuto caso letterario con oltre settecento copie vendute. Ventisei anni, laureato in Storia alla Sapienza di Roma, Lorenzo Cioce è lettore appassionato, si definisce giardiniere della serenità, minatore di emozioni e poeta a tempo indeterminato. Da più di un anno collabora alla stesura di opere teatrali, come librettista, con il compositore romano Simone Martino: Lo sguardo oltre il fango e San Michele- L’Angelo dell’Apocalisse.

Le cinquanta poesie di Hai mai corso tra le nuvole? raccontano uno scrittore, osservatore critico della realtà e innamorato delle contraddizioni. Leggi tutto…

AMBIENTI SATURI di Fabio Donalisio

AMBIENTI SATURI di Fabio Donalisio (Amos edizioni – collana A27 poesia)

[L’autore ne parla con Letteratitudine]

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In ambienti saturi assistiamo all’arretramento dell’io, mostrato nel suo ritirarsi negli spazi più angusti di casa: vestibolo, cucinino, ripostiglio. In un contesto in cui ogni gesto e ogni pensiero non fanno che rifrangersi velleitariamente sui muri avvelenando la parola, ridurre al minimo il campo d’azione diventa vitale. Più che un dolore, quello che Donalisio mette in scena, attraverso strofe acide e versi frammentati, è un allucinato fastidio per l’inesorabile emorragia di senso. E, di fatto, la sfida non è trovare un ordine e un significato alle cose, ma cercare riparo, qui dove tutto rifiuta un ordine e un significato.

“Sostanzialmente, trattasi di vuoto”, racconta Fabio Donalisio a Letteratitudine. “Che, come la fisica – con un certo perverso piacere nel convincere le “masse”, o meglio le élite di massa, di cose che vanno pervicacemente contro le percezioni abituali – si prodiga di divulgare a mani basse, non esiste. L’ambiente, quale che sia, è saturo di vuoto. Si tratti di interno, intimo (di chi, nullius interest). O di esterno, deserto quanto più esponenzialmente affollato. In mezzo, la possibilità – o meglio il dovere, biologico, casuale – della vita. Sotto forma di guerra, di fuga, di norma. Nella norma si svolge l’esistenza, che così normata forgia la propria percezione di orientamento, concatenazione, tempo. Altra linea cui la fisica ha rubato il verso. Ovvio corollario il fatto che la parola sia destituita di senso. Inoppugnabile. Eppure qui si abbarbica la stupida – nel senso di palesemente in-utile – nonché vanesia, in ultima analisi, tenacia della disperazione: etimologica (stubborn as those garbage bags that time cannot not decay, cito a memoria). Dire non tanto perché si deve (anzi, in effetti mai si dovrebbe), ma perché piuttosto ancora – nonostante tutto – si può. Lontano dagli entusiasmi: svilenti, con l’onestà – per il poco possibile – di dire le cose come (non) sono. Magari con le parole degli altri, di solito meglio delle proprie. Il soggetto, poi, è del tutto insignificante. Ciò di cui si deve primariamente tacere”.

Di seguito, un assaggio della silloge. Leggi tutto…

Uno scrittore allo specchio: TRILUSSA

File:Trilussa 15.jpgUno scrittore allo specchio: TRILUSSA

di Simona Lo Iacono

Ma lo sapevate, signori miei, che lo specchio nun è cosa che sceglie la persona, che riflette e nun jela perdona, e che se je dai una sberla poi te l’ arrimanda?
E’ come ‘na soffiata de lavanda, che te libera il petto e la ragione, e che se guardi bene e senza grilli ‘n testa, t’istruisce e te da’ pure ‘na lezione.
Certo, c’è da capì che non è ‘na festa se te credi bello e poi te vedi brutto, se te senti onesto e quello te dice: truffatore, se fai ‘l pietoso e poi sei ‘l peggio malfattore.
Ma lo specchio è così, è un po’ poeta, je piace de dì pane al pane e vino al vino, je piace de fasse piccolo e bambino, e je piace de sputà…
ma no saliva, bensì la pura verità.
E sempre m’è piaciuto questo specchio che non tace e nun conosce ipocrisia, e me lo so’ messo nella tasca mia, e tutto ho detto, tranne la bugia.
Così, je l’ho cantate alli potenti, je l’ho detto che se uno s’accorge d’esse prigioniero, canta e urla come no’ sparviero, chè tanto, che c’ha da perde, forse i denti?
Un povero non perde mai, ha perso tutto, e tanto vale allora, sora mia, se proprio il mondo è farabutto, riempisse le tasche de poesia.
Per questo, in certe sere arrovesciate che, a Roma, la terra pare cielo e il cielo terra, me so’ messo in trincea come in guerra, ho mescolato quattro rime un po’ indecenti, e li ho fatti piagne, li potenti, e li ho fatti ride, li perdenti.
D’altra parte a questo serve la poesia. A dì sempre la verità vera, quella che se tace per diplomazia…
Ma cos’è poi ‘sta decenza che c’ impedisce – in fonno – d’esse uguali, e c’impone di parlare pe’ segnali, e ci fa lupi, arrubboni e soli?
Per me è stata sempre libbertà, ma libbertà con due “b” e con le ali, è stato trasformà li straccioni nei reali, e pochi spicci in un mucchio de tesori.
A modo mio, e con rispetto, ho fatto er rivoluzionario, ho dato onore a chi l’aveva perso, ho dato nome a chi non c’ha destino, ho messo gioia al core d’un bambino, e al prepotente c’ho cantato un nuovo sillabario. Leggi tutto…

VENTO TRAVERSO di Anna Pavone

VENTO TRAVERSO di Anna Pavone (edizioni Le Farfalle)

[La prima presentazione del libro si svolgerà sabato 8 aprile, alle 19, al teatro Machiavelli di Catania]

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di Simona Lo Iacono

In apparenza non sono che frammenti. Parole singhiozzate tra una pausa e l’altra, che  lasciano chi legge con la sensazione di una vertiginosa bellezza frammista a un dolore sottile, nel cuore.
Poi, salgono su, raggiungono una armonia segreta, iniziano a vestirsi di un unico tono, che le rende supplici, perfette, come un solo discorso.
Le parole che la pazzia farfuglia sembrano schegge solitarie, ma è come se fossero pronunciate da una sola bocca, perché in esse la verità sulla condizione umana balza fuori, infierisce come le sette piaghe, o come quei pesi  che l’egiziano devoto metteva sulla bilancia del Dio dei morti.
Sono infatti parole che solo in punto di morte un uomo normale saprebbe dire. E che il folle, o quello che definiamo tale, nella sua lucidità senza maschere e senza preconcetti, pronuncia tutte le mattine.
Come quando dice: “Io non ho peso specifico. Sono disabitato”. O come quando, stancamente, sospira: “Se solo il mondo si fermasse un attimo, potrei raggiungerlo”.
Frasi in cui si agita tutto il mistero dell’universo.
Anna Pavone ha raccolto queste frasi. Una per una, come si colgono i fiori di un prato, le ha unite in un discorso fatto di pause e affondi. Non ha dato importanza al fatto che fossero le parole dei pazzi, al contrario, e proprio per questo, le ha tessute su un lenzuolo vasto, prodigioso, inanellandole ed esponendole al sole.
E così, a vederlo, il lenzuolo di Anna – steso su un filo dritto, tenuto da pinze e lasciato asciugare – si gonfia di vento. Un vento turbinoso e arricciante, che a ogni sboffo fa riemergere qualche parola, le strappa la sua vera voce, gemendo e ululando di stupore.
Certo, il vento che può smuovere un simile lenzuolo,  non sarà mai un vento disciplinato. Piuttosto, un vento traverso, che entra di sbieco, valicando le consuete regole di gravità. Un vento un po’ scomposto, insomma, come scomposte sembrano essere le vite che contiene. E che invece rivela, proprio nelle crepe di quelle vite, proprio nella loro imperfezione, una assordante libertà.
E “Vento traverso”si chiama infatti l’ultimo libro di Anna Pavone, edizioni “Le farfalle”, un testo che raccoglie le frasi pronunziate dai “matti”, da coloro che in apparenza non sono adatti a vivere la realtà. E che, invece, a giudicare dalle loro parole, della realtà hanno compreso a tal punto, da non poter fare altro che allontanarsi da chi, come noi, non l’ha mai veramente capita.
Intervallato dai disegni infilzanti, meravigliosi, di Bruno Caruso, “Vento traverso” dipinge un mondo al contrario, dove la vera saggezza è in bocca agli ultimi, ai dimenticati, agli emarginati.

Anna, ti chiedo quindi, raccontami come nasce questo libro. Leggi tutto…

GIORNATA MONDIALE DELLA POESIA 2017


21 marzo 2017 – In occasione della GIORNATA MONDIALE DELLA POESIA, pubblichiamo il testo del messaggio del Direttore Generale dellUNESCO, Irina Bokova (tradotto in italiano e nella versione originale in lingua inglese). Qui trovate l’elenco dei poeti celebrati dall’Unesco nel 2017.

 

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Ogni anno si celebra la Giornata Mondiale della Poesia nel primo giorno di primavera. Istituita dall’UNESCO in quanto si riconosce all’espressione poetica un ruolo privilegiato della promozione del dialogo interculturale, della comunicazione e della pace.

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di Irina Bokova

Non abbiamo ali che possano sorvolare,
ma abbiamo piedi per salire e possiamo scalare,
a piccoli gradi, sempre di più,
le nuvolose vette del nostro tempo.

Nel tempo in cui le sfide che dobbiamo affrontare – dal cambiamento climatico alla disuguaglianza, dalla povertà all’estremismo violento – sembrano così impervie, le parole del poeta Henry Wadsworth Longfellow ci dànno speranza.

Incentrata sulle parole, colorata con immagini, levigata con il giusto metro, la poesia ha un potere unico. Il potere di scuoterci dalla vita di tutti i giorni e di ricordarci dell’esistenza della bellezza che ci circonda e della resistenza dello spirito umano.

La poesia è una finestra mozzafiato sulla diversità del genere umano. La lista rappresentativa UNESCO del patrimonio culturale immateriale dell’umanità comprende decine di forme di espressione orale e di poesia: dai duelli di poesia Tsiattista di Cipro alla poesia cantata del Ca Tru in Vietnam, alla tradizionale poesia cantata beduina Al-Taghrooda dell’Oman e degli Emirati Arabi Uniti. Vecchia come il linguaggio stesso, la poesia resta più vitale che mai, in un periodo di turbolenza, come fonte di speranza, come un modo per condividere ciò che significa vivere in questo mondo.

Il poeta Pablo Neruda ha scritto, “la poesia è un atto di pace.” La poesia è unica nella sua capacità di parlare attraverso il tempo, lo spazio e la cultura, per raggiungere direttamente il cuore delle persone in tutto il mondo. Si tratta di una fonte necessaria per alimentare dialogo e comprensione – per sfidare l’ingiustizia e favorire la libertà. Nel suo ruolo di nuovo Ambasciatore dell’UNESCO per la libertà artistica e la creatività, Deeyah Khan, ha detto che, tutta l’arte, tra cui la poesia, “ha la straordinaria capacità di esprimere resistenza e ribellione, protesta e speranza”.

La poesia non è un lusso.
Alberga nel cuore di tutti noi, uomini e donne, che vivono insieme oggi, attingendo al patrimonio delle generazioni passate, custodi del mondo per i nostri figli e nipoti.

Celebrando la poesia oggi, celebriamo la nostra capacità di unirci, in uno spirito di solidarietà, per scalare “le nuvolose vette del nostro tempo“. È ciò di cui abbiamo bisogno per portare avanti l’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, per attuare l’Accordo sul Clima di Parigi, per garantire che nessuna donna e nessun uomo venga lasciato alle nostre spalle.
(Irina Bokova)

 

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OMAGGIO A DEREK WALCOTT

Ricordiamo DEREK WALCOTT (Castries, 23 gennaio 1930 – Cap Estate, 17 marzo 2017) poeta e scrittore santaluciano, insignito del premio Nobel per la letteratura nel 1992, scomparso il 17 marzo scorso.

Precocemente interessato alla poesia e al teatro, Derek Walcott, già a quattordici anni pubblica i primi versi su un periodico locale. Studia alla University of the West Indies a Kingston, in Giamaica, per poi trasferirsi a Trinidad, dove svolge l’attività di critico e nel 1959 fonda il Trinidad theatre workshop, che dà continuità alla sua passione per la scena e lo porta a scrivere negli anni decine di drammi, fra i quali nel 1958 Ti-Jean and his brothers e nel 1967 Dream on Monkey Mountain (trad. it. 1993), fino al recente Moon-child (2011). Insegna dal 1981 al 2007 Boston University, dove stringe amicizia con J. Brodskij e S. Heaney. La produzione poetica giovanile, compresa nel volume In a green night. Poems 1948-1960 (1962), lo impone all’attenzione dei lettori ed è seguita da diverse nuove opere riunite poi in Collected poems 1948-1984 (1986), dai quali è tratta la prima selezione italiana, Mappa del nuovo mondo (1987). Nel poema in terzine Omeros (1990; trad. it. 2003) rilegge epicamente la storia e la natura delle sue isole caraibiche grazie a una lingua inglese ricca e luminosa.

Nel 1992 gli è conferito il premio Nobel per la letteratura.

Fra le opere poetiche più recenti spiccano: The Bounty (1997; trad. it. Prima luce, 2001), Tiepolo’s hound (2000; trad. it. 2005) che include anche i suoi acquerelli, e White egrets (2010), che si aggiudica il T. S. Eliot prize. Il volume Isole. Poesie scelte 1948-2004 (2009) consente un’ampia visuale sull’opera di un autore che, calandosi nella ‘periferia’ dei Caraibi, ha saputo diventare un maestro riconosciuto della poesia mondiale.

Tra le opere più recenti ricordiamo anche: La voce del crepuscolo (2013), Egrette bianche (2015).

(Fonte: enciclopedia Treccani)

In Italia, i libri di Derek Walcott sono pubblicati da Adelphi: i titoli del catalogo Adelphi sono disponibili qui

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Di seguito, il poeta legge alcuni suoi versi… Leggi tutto…

IL FIORE INVERSO di Lello Voce e Frank Nemola

Lello Voce e Frank Nemola, Il fiore inversoIL FIORE INVERSO di Lello Voce e Frank Nemola (Squilibri edizioni) – Intervista a Lello Voce

di Massimo Maugeri

Poesia e musica tornano nella nuova opera firmata dalla coppia poetico-musicale Lello Voce e Frank Nemola. Il volume con Cd, vincitore del Premio Nazionale Elio Pagliarani, si intitola “Il fiore inverso” ed è pubblicato da squi[Libri] edizioni. Sono tanti gli artisti coinvolti in questo progetto:  Paolo Fresu (alla tromba), Dario Comuzzi (alla chitarra elettrica), Simone Zanchini (alla fisarmonica), Eva Sola (al violoncello), il rap di Kento, Luca Sanzò (alla viola), Adele Pardi (al violoncello)… senza dimenticare i ritratti frutto della matita di Claudio Calia.

Ne discuto qui di seguito con Lello Voce…

Caro Lello, partiamo proprio dal titolo: “Il fiore inverso”. Come accennavo in premessa è un titolo molto evocativo. Cosa puoi dirci in merito alla sua scelta?
Risultati immagini per lello voceIl titolo è una citazione dai primi versi di una celeberrima Canso del trovatore Raimbaut D’Aurenga, caposcuola del œ: «ar resplan la flors enversa», qui risplende il fiore inverso, ed il fiore inverso è la poesia, l’unico fiore a sbocciare con le radici rivolte verso il cielo. Il titolo, dunque, da una parte allude ai padri indiscussi della poesia con musica (spoken music, come si dice adesso) e cioè i trovatori provenzali, da cui sono nate tutte le tradizioni poetiche romanze, dall’altro è un’allusione alla capacità che ha la poesia di ‘ribaltare’ la percezione corrente della realtà attraverso l’opacità del linguaggio e le enormi potenziali di senso che in esso sono custodite e che attendono solo che il poeta le scopra. Quindi vuole sottolineare come la poesia sia stata, sostanzialmente resti e sempre più tornerà ad essere un’arte orale, che con la letteratura propriamente detta ha poco a che vedere, e che questa scelta di comporre poesia ‘temperata’ con musica non ha nulla di avanguardistico, anzi è profondamente, direi ‘radicalmente’, connessa con la tradizione. Ma rispettare, ammirare una tradizione non vuol dire farsene epigoni, piuttosto tradirla, rinnovandola, trasportarla in un altrove dove la sua voce ricominci a risuonare potente, ma con accenti e parole nuove. Questa nuova capacità di farsi voce, e voce viva, le dà nuova energia nel ribaltare il linguaggio, nel costringerlo a cederci nuove porzioni di senso, nel tenerlo allenato al presente. Non si possono sognare sogni nuovi con parole vecchie. La poesia sta là apposta.

Parlaci del tuo rapporto artistico con Frank Nemola. Quando vi siete incontrati la prima volta? E cos’è, più di ogni altra cosa, che vi lega artisticamente? Leggi tutto…

ULISSE SONO IO di Gabriella Rossitto

Ulisse sono ioPubblichiamo la Prefazione della silloge ULISSE SONO IO di Gabriella Rossitto (Akkuaria).

A seguire, alcune poesie selezionate dalla silloge

“Il più difficile è vedere di che si tratta” scrive Valéry (Monsieur Teste) e ciò si adatta perfettamente alla  scrittura di G. che non è di immediata decodificazione, sostanziata  com’è da un non detto sottostante la linearità dell’enunciato.
Tema esterno della silloge è il nostos di Ulisse, ricostruito attraverso le esperienze sofferte delle donne incontrate dall’eroe: fin dai primi versi però si avverte la prevalenza della sfera affettiva, oscillante tra desiderio e rimpianto, su quella narrativa.
Per G. scrivere è cercare la propria metafora, che si attua attraverso un sistema di personaggi,  che altro non sono che il traslato di se stessa.
I protagonisti del testo, persa la loro classicità (da qui la richiesta di perdono a Omero!), sono transitati nel vissuto quotidiano dell’autrice, che li ha trasformati nel suo doppio, in un continuo rincorrersi, in cui ognuno vuole affermare la propria unicità, ma poi si ritrova a non avere più consistenza, se non nella dimensione altra in cui l’autrice lo ha voluto ingabbiare.
Calipso, Circe, Penelope e lo stesso Ulisse, sospesi come in un crinale di evanescenza psicologico-esistenziale, sono diventati epifania della condizione moderna che vive straniata  tra realtà e desiderio di superamento della miserevole banalità in cui l’uomo è incastrato.
In un contesto storico e umano deludente, la scrittura diventa allora il punto di fuga eroica, l’unica  sehnsucht capace di offrire salvezza e prospettive di vita: Leggi tutto…

OMAGGIO A VALENTINO ZEICHEN

OMAGGIO A VALENTINO ZEICHEN: (Fiume, 1938 – Roma, 5 luglio 2016)

Oggi è scomparso il poeta Valentino Zeichen. Lo ricordiamo segnalando l’articolo di Valerio Magrelli uscito su la Repubblica e pubblicando due video con interventi del poeta

Valentino Zeichen – Poeta e scrittore italiano (Fiume 1938 – Roma 2016). Intellettuale tra i più originali del panorama contemporaneo, ha esordito con la raccolta poetica Area di rigore (1974), cui hanno fatto seguito tra le altre Pagine di gloria (1983) e Gibilterra (1991), che lo hanno consacrato come uno dei poeti di spicco della nuova Scuola romana. Muovendosi tra avanguardia e tradizione, Zeichen è autore di versi (raccolti nel 2004 nel volume Poesie 1963-2003) in cui fermentano eterogenei campi di forze, e in cui il testo si fa voce dissonante contro i vezzi e le ambizioni della modernità; la stessa tempra polemica anima i testi in prosa, dal romanzo Tana per tutti (1983) ai volumi Neomarziale (2006), Aforismi d’autunno (2010), Il testamento di Anita Garibaldi (2011), fino al più recente La sumera (2015), opera narrativa in cui Zeichen tratteggia con sguardo disincantato un universo umano dall’interiorità precaria e dalle molteplici nevrosi.
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VIVIAN LAMARQUE racconta MADRE D’INVERNO

VIVIAN LAMARQUE racconta il suo libro di poesie MADRE D’INVERNO (Mondadori)

Madre d’inverno. Perché così tanti anni di intervallo dalle ultime  poesie?

Vivian Lamarque

risponde Vivian Lamarque

Dicono tutti che erano vent’anni (da “Una quieta polvere”, 1996) che non pubblicavo nuove poesie. O perlomeno “nuove vere poesie” .
Con silenziosa offesa del gatto Ignazio (“Poesie per un gatto”, 2007) che si era illuso di non essere considerato un’operina minore, specie nella terza sezione, “Il giardino dell’aldilà”  ,  (“Ripeto la domanda / ci sarà   o non ci sarà /  questo aldilà?” “non escludo la possibilità…. /  si diventa tutti erba fiori” / “Fiori? Un fiore io? Mai!” / “E perché? essere un fiore / è un onore non lo sai?).
E con ancor maggiore, più giustificata  delusione da parte de “L’Albero”,  il lungo poemetto che concludeva, con altri numerosi inediti, l’Oscar del 2002.  (“Morti ma come vi hanno messi? / Divisi per millennio? per secolo? / per causa di decesso? per precocità? / o siete tutti in disordine come stracci / là?o siete polvere quieta come di mobili? / siete grigi? o d’argento? / siete una polvere bella? sì?”. Molto prosciugato l’ho inserito anche in “Madre d’inverno”. Leggi tutto…

GIORNATA MONDIALE DELLA POESIA 2016

GIORNATA MONDIALE DELLA POESIA 2016


21 marzo 2016 – In occasione della GIORNATA MONDIALE DELLA POESIA 2016, pubblichiamo il testo del messaggio del Direttore Generale dellUNESCO, Irina Bokova (tradotto in italiano e nella versione originale in lingua inglese). Qui trovate l’elenco dei poeti celebrati dall’Unesco nel 2016.

Ne approfittiamo altresì per ricordare Alda Merini in occasione dell’85° anniversario della nascita. Segnaliamo il post intitolato ALDA MERINI. L’amore in un Dio lontano (dal volume di Erica Donzella – Prova d’autore, 2013)

Di seguito, troverete anche un video messaggio di Irina Bokova

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Ogni anno si celebra la Giornata Mondiale della Poesia nel primo giorno di primavera.  Istituita dall’UNESCO in quanto si riconosce all’espressione poetica un ruolo privilegiato della promozione del dialogo interculturale, della comunicazione e della pace.

di Irina Bokova

Shakespeare, che è morto 400 anni fa, scrisse nel “Sogno di una notte di mezza estate” che: “l’occhio del poeta rotante nella sfera di una splendida concezione, vibra il suo sguardo dal cielo alla terra e dalla terra al cielo. E come l’immaginazione dà corpo e forma agli oggetti sconosciuti, la penna del poeta presta ad essi del pari veste nuova e assegna all’arioso nulla una dimora propria e un nome peculiare”.
Rendendo omaggio agli uomini e alle donne il cui unico strumento è la libertà di parola, di immaginazione e di azione, l’Unesco riconosce nella poesia il suo valore di simbolo della creatività dello spirito umano. Dando forma e parole a ciò che non ne ha – come la bellezza insondabile che ci circonda, l’immensa sofferenza e miseria del mondo – la poesia contribuisce all’espansione della nostra comune umanità, contribuendo ad aumentare la sua forza, la solidarietà e la consapevolezza di sé .
Le voci che portano la poesia aiutano a promuovere la diversità linguistica e la libertà di espressione. Partecipano allo sforzo globale volto all’educazione artistica e alla diffusione della cultura. La prima parola di una poesia a volte è sufficiente per ritrovare la fiducia di fronte alle avversità, per trovare il cammino della speranza di fronte alla barbarie. Nell’era dell’automazione e dell’immediatezza della vita moderna, la poesia offre spazi alla libertà e all’avventura inerenti la dignità umana. Dal coreano Arirang al messicano Pirekua, dai canti Hudhud del popolo Ifugao, all’
Alardah dell’Arabia Saudita, dal turkmeno Koroghlu e Kirghizistan Aitysh, ogni cultura ha la sua arte poetica che utilizza per trasmettere conoscenze, valori socio-culturali e memoria collettiva, che rafforzano il rispetto reciproco, la coesione sociale e la ricerca della pace.
Oggi, mi congratulo con i professionisti, gli attori, i narratori e tutte quelle voci anonime impegnate con e attraverso la poesia, che offrono
readings all’ombra o sotto i riflettori, nei giardini o nelle strade. Invito tutti gli Stati membri a sostenere questo sforzo poetico, che ha il potere di portarci insieme, indipendentemente dalle origini o credenze, da ciò che è al centro stesso dell’umanità.

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di Irina Bokova Leggi tutto…

UMBRIA POESIA 2016

NASCE UMBRIA POESIA

Il 18 febbraio, alle ore 11, la presentazione del progetto e il calendario degli incontri di Umbria Poesia con una conferenza stampa presso la libreria di Umbrò (Via S. Ercolano, 4 – Perugia)

Umbria Poesia nasce con l’idea di far luce sul valore della poesia come arte che sappia parlare ai contemporanei, per dar vita a uno spazio di dialogo, incontro, intrattenimento fra poeti, poesia e pubblico. Un’arte che dalla nicchia della diffusione tra specialisti possa farsi portavoce di una comunicazione più ampia, in modo da mettere a frutto la ricchezza del suo linguaggio, riscoprire il valore del letterario, realizzando un circuito di interazione viva che difenda il senso formativo e culturalmente fondante della letteratura. L’aspetto creativo, immaginifico, ma anche di pensiero che ha la letteratura sono spesso adombrati da sistemi mediatici che filtrano le opere in un setaccio di informazioni, per ridurle a una sorta di referto o catalogo. La complessità e la ricchezza, al contrario, si auspica possano risaltare in un incontro diretto, nella disponibilità di un faccia a faccia reale tra autore e lettore.
Con cadenza mensile, gli appuntamenti si svolgeranno nell’unione della poesia a un tema specifico, dall’attualità alla letteratura, presentando una scala di argomenti simbolici e fluidi. Tra i temi che abbiamo pensato di affrontare ci limitiamo a menzionare: poesia e frontiera, poesia e scienza, poesia e danza, poesia e social network. Ciò che ci proponiamo non è solo che gli autori leggano i loro testi, ma che possano anche dialogare con i loro modelli di riferimento nella cornice del tema della serata.
Ogni serata prevede la presenza di un autore già noto al vasto pubblico al quale saranno affiancate voci emergenti della più recente poesia italiana e straniera. Le letture dureranno circa un’ora, puntando sulla mescolanza generazionale, sull’interartistico e sull’interdisciplinare come elementi di forza. Ci auguriamo che a questo progetto possano aderire anche le scuole del territorio per dare l’opportunità ai giovani studenti di confrontarsi con la poesia contemporanea e con l’esperienza artistica degli ospiti.
L’iniziativa si realizza grazie alla generosità e al sostegno economico di Umbrò, al quale va la nostra più viva riconoscenza.

Maria Borio, Marco Paone, Carlo Pulsoni Leggi tutto…