CETTI CURFINO ad Adrano (CT): il 22 maggio 2018, nell’ambito della rassegna “Mese della Cultura della città di Adrano: Primavera delle Arti e delle Scienze” coordinata dal prof. Matteo Bua
Martedì 22 maggio: ore 18:00 Biblioteca Comunale: incontro con lo scrittore Massimo Maugeri, autore del romanzo “Cetti Curfino”. In collaborazione con l’Istituto Tecnico Statale “P. Branchina”.
* * *
CETTI CURFINO di Massimo Maugeri (La nave di Teseo)
Un giornalista, una donna detenuta in carcere, una confessione che non può più aspettare.
Cetti Curfino è un romanzo potente sull’origine delle azioni umane e sul mistero di ogni delitto, costruito come un valzer tra due personaggi che cercano nella scrittura la propria verità.
* * *
Dalla rassegna stampa del romanzo
L’Espresso (Sabina Minardi)
Da un apprezzato testo teatrale di Maugeri, prende ora corpo nella forma piena del romanzo la figura appassionante della quarantenne Cetti, vittima e carnefice, emblema di soprusi e di resistenza, di abusi e di forza. Intorno, temi altrettanto forti: la vita in carcere, le morti bianche, la disoccupazione, la dipendenza dalle slot machine, la politica senza scrupoli, la difficile esistenza nelle periferie abbandonate di molte città. Con un linguaggio che sa affrontare con credibilità registri diversi, incluso quello imperfetto e sincero della detenuta siciliana.
La Repubblica – Palermo (Gianni Bonina)
Cetti Curfino non si fa vendetta, non avanza attenuanti, non si sottrae alla pena, ma chiede solo di essere ascoltata: perciò prima scrive un diario al commissario e poi un libro perché il mondo senta il suo grido di angoscia e di rabbia. È il suo urlo così contemporaneo che, chiudendo alla fine il libro di Maugeri, sentiamo riecheggiare. Un urlo di donna che sostituisce il viandante di Munch e si infrange contro le nostre coscienze sorde.
Vivere – La Sicilia (Domenico Trischitta)
Cetti Curfino (La nave di Teseo) di Massimo Maugeri è un romanzo travolgente, avvincente, e la sua protagonista è uno di quei personaggi che difficilmente dimenticheremo. Innanzitutto per la sua bellezza ferina, la sua fierezza e allo stesso tempo la sua fragilità; poi ci sono i quartieri popolari catanesi, la voracità e la decadenza di una città avvitata su se stessa, con tutte le sue contraddizioni e attrazioni.
Libreriamo
Leggi tutto…