“Il non-manuale dell’operatore di teatro sociale” di Pascal La Delfa (Seri, 2023)
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Pascal La Delfa: un non-manuale per parlare di teatro sociale
di Letizia Cunsolo
Il teatro come strumento di conoscenza di sé e di autocura: è questo l’assunto che sta alla base del concetto di “teatro sociale” di cui Pascal La Delfa è stato ed è uno dei maggiori esponenti in Italia, un pioniere che, sin dall’inizio della sua carriera di attore, autore teatrale, sceneggiatore e chissà quant’altro, ha saputo cogliere la funzione salvifica del teatro, dell’interpretazione scenica come mezzo catartico di riscatto personale e di “guarigione”. Non è un caso che i protagonisti, gli “attori” del Teatro Sociale, siano principalmente coloro che occupano gli ultimi gradini della scala sociale, i “frequentatori” dei centri di igiene mentale, delle carceri, delle comunità di recupero, persone in difficoltà che, attraverso l’arte del teatro, riescono spesso ad entrare in contatto con la parte più profonda di se stessi ed a comprenderne le dinamiche, riuscendo finalmente ad esprimere, attraverso le parole dei personaggi che interpretano, ciò che altrimenti rimarrebbe nascosto ed ineffabile, e quindi fonte di disagio e devianza. L’operatore di teatro sociale – l’OTS, per usare l’acronimo utilizzato dall’autore – è colui che promuove questa scoperta, è chi, senza avere la pretesa di sostituirsi allo psichiatra, allo psicologo, all’educatore, anzi supportato da queste figure, fa da tramite per la costruzione di questo percorso. E i risultati sono, molto spesso, sorprendenti.
Incontro Pascal in una pizzeria, in una fresca sera di inizio primavera. La sua semplicità, e la simpatia che il suo modo amichevole e scherzoso di fare immediatamente suscita, mi mettono già a mio agio. La persona che avevo immaginato leggendo il libro coincide perfettamente con quella dell’uomo che mi sta davanti. Iniziamo a parlare del libro.
– Allora Pascal, già il titolo del tuo libro colpisce: come mai un non-manuale? Leggi tutto…