Pubblichiamo un estratto del romanzo A TESTA IN GIÙ di Elena Mearini (Morellini editore), preceduto dalla bella prefazione di Elisabetta Bucciarelli.
Gioele è un ragazzo che vive in un mondo alternativo, fatto di fantasie e interlocutori immaginari. La sua vita scorre in un Istituto che cura disagi psichici, ma la malattia di Gioele non può trovare cura tra camici bianchi e medicine.
Quando Gioele intraprenderà una fuga a bordo di un Maggiolone giallo, incontrerà Maria, un’anziana donna assieme alla quale percorre le strade della Lombardia e della memoria.
Le loro vite, legate da un mistero che si svelerà strada facendo, si risolveranno in un incontro di insolita salvezza.
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di Elisabetta Bucciarelli
Ogni volta che apro un libro, da sempre, vado alla ricerca di uno stupore. Una storia immaginifica, un personaggio capace di guardare il mondo dal suo particolare punto di vista, la voce di un autore che abbia parole proprie, diverse dalle mie, speciali. Cerco un mondo altro, colori, suoni, corpi, linguaggi. Cerco spaesamento e riconoscimento, dubbi e certezze, sorrisi e commozione.
Mai come in questo nostro stralunato periodo storico, in un libro vorrei trovare qualcosa da trattenere anche dopo averlo chiuso. Sottolineature, scritture ai margini, punti esclamativi. Pensieri che mi possano accompagnare, da trascrivere sui miei quaderni, da leggere ad alta voce a un altro essere umano, da riutilizzare, se dovessero servire, nelle quotidiane emergenze, durante una conversazione o una nuova scrittura. Cerco sempre e comunque il nome migliore per chiamare ogni sentimento, ciascuna emozione.
Compro un libro come se fosse una misura di stati d’animo. Una pietanza buona. Una bevanda dissetante. Lo compro perché mi serve, perché mi deve essere utile. Non per forza necessario, ma utile sì.
Lo sono sempre le poesie di Elena Mearini, che leggo da tempo e che possiedono ritmo e intensità, lo sono le pagine di A testa in giù, questo suo nuovo romanzo. Leggi tutto…