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Posts Tagged ‘Dionea Mentis’

NON SO NIENTE DI TE, di Paola Mastrocola

Non so niente di teOggi 26/9/2013 al TaoBuk di Taormina, alle 18,30, al San Domenico Palace, Paola Mastrocola presenta il romanzo “Non so niente di te” (Einaudi)

La libertà di non essere

di Dionea Mentis

Succede nei libri e succede nella vita: qualche volta una frase, una frase sola, semplice e saggia, finisce per rispondere a un grande interrogativo.
Paola Mastrocola nel suo “Non so niente di te” (Einaudi), per esempio, ne fa dire una così ad un pastore cieco ma felice. “Se non son gaie, le pecore, fanno una lana triste, e il latte anche non é buono”. Ed ecco una verità che vale tanto per gli animali, molto cari alla narrazione della Mastrocola, che per gli umani, che in questo romanzo vagano da una parte all’altra del mondo come un gregge sperso, alla ricerca di una verità che faccia loro da luce-guida. Umani dalle facce tristi perché hanno dimenticato come si fa ad essere felici.
Le pecore sono la grande metafora di questo libro scritto con quella leggerezza che tanto sarebbe piaciuta a Italo Calvino. Il protagonista é invece Filippo, giovane di una certa Italia alto borghese, dotato di genio e sensibilità, che suo malgrado fa della sua vita un vero e proprio giallo. Fil, come lo chiamano i suoi cari, getta nello scompiglio amici e parenti, presentandosi ad un convegno di Oxford accompagnato da un gregge di cento, forse duecento pecore. Sul perché di questa scelta, e sulle ragioni che lo hanno spinto negli ultimi tre anni a mentire all’amata famiglia, spetta al lettore scoprirlo, mettendo insieme i pezzi di un’ esistenza acerba, che inizialmente somiglia a quella di tanti brillanti giovani dei nostri tempi, figli di Skype e delle email, chiamati a studiare e vivere fuori dall’Italia.
Filippo é un genio dell’economia, studia a Londra e poi a Stanford, pubblica paper con i docenti e partecipa a grandi convegni. Peccato che nulla sia vero e che abbia incaricato l’amico Jeremy a vivere, al posto suo, il destino che altri avevano confezionato per lui. Leggi tutto…

LA DANZA DEL MONDO, di Maria Pia Ammirati (al Taobuk 2013)

La danza del mondoAl TaoBuk di Taormina domani, domenica 22 settembre, alle ore 18,30, sulla terrazza dell’Archivio Storico di Taormina, Maria Pia Ammirati presenterà il suo romanzo “La danza del mondo” (Mondadori).

L’amore non è giusto

di Dionea Mentis

Farsi male per poter dire di avere vissuto. Se c’è una cosa che le signore borghesi dei buoni romanzi hanno capito in secoli di letteratura, è che tutto val bene ogni rischio, ogni caduta, anche fatale, purché la sfida sia autentica. “La danza del mondo” di Maria Pia Ammirati (Mondadori) si apre con un tradimento coniugale. Lei è Linda, trentenne di buona famiglia che brucia in fretta la passione matrimoniale in un clima di “ordine e bellezza saturi”, ma anche quella per l’amante che ha il doppio della sua età. Sembra che per lei ogni cosa accada troppo in anticipo, o comunque nei tempi sbagliati. Ma sembra soprattutto che il destino le abbia già apparecchiato la vita.
Per questo Linda sceglie di scappare, con quattro soldi in tasca e senza cellulare, verso una meta vicina ma misteriosa: il sud dell’ Italia.

Il solito Ulisse in gonnella? No, perché la Sicilia che si ritroverà a vivere -terra magica e crudele, dove gioia, sesso ed orrore si mescolano con una naturalezza pirandelliana- non somiglia ad Itaca; qui non c’é nostalgia di casa, né l’avventura esaltante. Ne “La danza del mondo” il viaggio é metafora di smarrimento e rinascita. Gli incontri casuali sono scintille alchemiche. Le donne sono tutte vere, anche le peggiori. Gli uomini, quasi tutti padri mancati o inconsapevoli. Un viaggio moderno ma anche una discesa agli inferi che rimanda più a D’Arrigo che alle gesta dell’eroe.
Nel viaggio di Linda c’è tutta la danza della vita: il corpo, i suoi umori e i suoi afrori, il sangue, la maternità. Linda incontrerà anche lo stupro.
Eppure a Maria Pia Ammirati non interessa indugiare sul tema della violenza sulle donne (le avrebbe fatto comodo strizzare l’occhio ai dibattiti di questi mesi). L’urgenza è un’altra: Leggi tutto…