“Billy Summers. Ediz. italiana” di Stephen King (Sperling & Kupfer – traduzione di Luca Briasco)
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di Erika Di Giorgio
Concordiamo con buona parte della stampa internazionale nel considerare “Billy Summers” (Sperling & Kupfer, 2021) uno dei migliori lavori di Stephen King pubblicato negli ultimi anni; probabilmente il miglior romanzo dai tempi di quel capolavoro intitolato “22/11/’63” (uscito nel novembre 2011 e incentrato sul classico filone dei viaggi nel tempo, integrato – nella fattispecie – con un intreccio memorabile legato al caso dell’assassinio di John Fitzgerald Kennedy). E ciò sebbene l’iperprolifico King, nell’arco dell’ultimo decennio, non sia certo rimasto con le mani in mano.
Billy Summers (protagonista dell’opera omonima ottimamente tradotta da Luca Briasco) è un veterano della guerra in Iraq, un cecchino infallibile, un maestro nel dileguarsi; ed esercita l’attività di assassino a pagamento, su commissione, attenendosi a una specie di sua regola morale che cerca di non trasgredire mai: le vittime che finiscono nel suo mirino mercenario devono essere persone che, in certo senso, non meritano di trovare spazio in questo mondo. Nel romanzo, ci troviamo di fronte a quello che dovrebbe essere l’ultimo incarico di Billy. Ovviamente accade qualcosa che finisce con il rendere la situazione molto più complicata di quanto dovrebbe essere. Prima di proseguire con questi cenni sulla nuova opera di King è opportuno evidenziare che, a differenza di molti dei suoi altri romanzi, quella di Billy Summers non è una storia horror o dai risvolti smaccatamente paranormali. Di certo ha gli elementi del noir (che caratterizzano altre opere del grande scrittore del Maine); ma se dovessimo ricercare un ulteriore elemento caratterizzante, non potremmo non fare riferimento alla “scrittura”, intesa come espediente narrativo. Molti personaggi dei romanzi di King sono scrittori (o gente che scrive). L’elenco di titoli che rientrano in questa casistica è cospicuo: Shining, Le notti di Salem, Misery, Le creature del buio, La metà oscura, Mucchio d’ossa, La storia di Lisey (di certo ne dimentichiamo qualcuno). Anche in Billy Summers l’omonimo protagonista finisce ingarbugliato tra i meandri della scrittura; sebbene, nel suo caso, non scriva fiction, ma una sorta di autobiografia. Leggi tutto…