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Posts Tagged ‘Erika Di Giorgio articoli’

LE NOTTI DELLA PESTE di Orhan Pamuk (Einaudi) – recensione

Le notti della peste - Orhan Pamuk - copertina“Le notti della peste” di Orhan Pamuk (Einaudi)

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di Erika Di Giorgio

Il nuovo romanzo di Orhan Pamuk “Le notti della peste” (Einaudi) rientra a pieno titolo tra i capolavori della narrativa mondiale che, in un modo o nell’altro, si sono occupati di contagi, epidemie, pandemie: da “La peste” di Camus a “I promessi sposi” di Manzoni, da “Cecità” di Saramago a “L’amore ai tempi del colera” di Márquez.
Magistralmente tradotto da Barbara La Rosa Salim, la nuova opera dello scrittore turco – Premio Nobel per la Letteratura nell’anno 2006 con la seguente motivazione “nel ricercare l’anima malinconica della sua città natale, ha scoperto nuovi simboli per rappresentare scontri e legami fra diverse culture” – giunge a noi in un momento storico perfettamente calzante, dato che la pandemia da Covid-19 esplosa nel 2020 continua a manifestare ancora oggi i suoi effetti.
Eppure lo scrittore turco ha dichiarato che non si tratta di un romanzo ispirato dal Covid. D’altro canto è difficile immaginare che un’opera così sontuosa e cospicua (siamo sulle 720 pagine), che segue il flusso narrativo prorompente e virtuosamente dilagante a cui ci ha abituati Pamuk, sia stato scritto nel giro di pochi mesi. Leggi tutto…

FAIRY TALE di Stephen King (Sperling and Kupfer) – recensione

Fairy Tale - Stephen King - copertina“Fairy Tale” di Stephen King (Sperling & Kupfer – traduzione di Luca Briasco)

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di Erika Di Giorgio

Fairy Tale”, il nuovo romanzo di Stephen King, ci riavvicina ancora una volta al taglio classico delle storie del Re che hanno fatto Storia. Soprattutto quelle – e sono diverse – che hanno adolescenti per protagonisti e che attingono alle caratteristiche tipiche della narrazione d’avventura intrisa di venature horror e fantasy.
L’eroe di questa storia è, appunto, un diciassettenne che risponde al nome di Charlie Reade. Classico bravo ragazzo. Uno di quelli che va bene a scuola e che eccelle nelle attività sportive: in particolare nel baseball e nel football. È sua, la voce narrante della storia. Sin da subito, il giovane Charlie, ci offre uno spaccato dolente della sua vita. Sua madre è morta in un incidente automobilistico (travolta da un camion mentre camminava su un ponte… e qui viene alla mente l’incidente che ha devastato anni fa lo stesso Stephen King e al quale è sopravvissuto per miracolo) quando lui aveva appena sette anni. Ma la morte della madre non è la sola tragedia che ha afflitto il piccolo Charlie. All’evento luttuoso si è aggiunto l’atteggiamento del padre, che ha ceduto alla propria fragilità affondando nelle sabbie mobili dell’alcolismo, sebbene in seguito cercherà di sottrarsi dalla schiavitù del bere. Questo, in ogni caso, è il contesto di difficoltà in cui si è trovato a muoversi Charlie e che funge da premessa alla narrazione. Leggi tutto…

IL CASO ALASKA SANDERS di Joël Dicker (La nave di Teseo)

“Il caso Alaska Sanders” di Joël Dicker (La nave di Teseo – traduzione di Milena Zemira Ciccimarra)

Da settimane in vetta alle classifiche dei libri più venduti

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di Erika Di Giorgio

Non c’è nulla da fare. Inseguire in classifica Joël Dicker è una specie di missione impossibile. Stabilmente in vetta, al primo posto (e non solo in Italia), da diverse settimane, lo scrittore ginevrino conferma la sua talentuosa leadership narrativa anche con questo nuovo libro, “Il caso Alaska Sanders” (pubblicato in Italia da La nave di Teseo con la traduzione efficace di Milena Zemira Ciccimarra). Un successo destinato probabilmente a rimanere negli annali della storia recente della nostra editoria al pari di “La verità sul caso Harry Quebert” (a cui “Il caso Alaska Sanders” è collegato, essendone il prequel).
Eppure Joël Dicker, almeno nelle sue dichiarazioni, rimane con i piedi per terra in atteggiamento di umile ringraziamento nei confronti dei suoi lettori (che lo seguono con la stessa passione che in genere si riserva alle rock star). “È difficile mantenere il successo… è tutt’altro che una cosa scontata… magari l’anno prossimo non mi vorrete più e direte: no, Joël, non venire; rimani a casa”. Leggi tutto…

BILLY SUMMERS di Stephen King (Sperling & Kupfer) – recensione

Billy Summers. Ediz. italiana - Stephen King - copertina“Billy Summers. Ediz. italiana” di Stephen King (Sperling & Kupfer – traduzione di Luca Briasco)

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di Erika Di Giorgio

Concordiamo con buona parte della stampa internazionale nel considerare “Billy Summers” (Sperling & Kupfer, 2021) uno dei migliori lavori di Stephen King pubblicato negli ultimi anni; probabilmente il miglior romanzo dai tempi di quel capolavoro intitolato “22/11/’63” (uscito nel novembre 2011 e incentrato sul classico filone dei viaggi nel tempo, integrato – nella fattispecie – con un intreccio memorabile legato al caso dell’assassinio di John Fitzgerald Kennedy). E ciò sebbene l’iperprolifico King, nell’arco dell’ultimo decennio, non sia certo rimasto con le mani in mano.
Billy Summers (protagonista dell’opera omonima ottimamente tradotta da Luca Briasco) è un veterano della guerra in Iraq, un cecchino infallibile, un maestro nel dileguarsi; ed esercita l’attività di assassino a pagamento, su commissione, attenendosi a una specie di sua regola morale che cerca di non trasgredire mai: le vittime che finiscono nel suo mirino mercenario devono essere persone che, in certo senso, non meritano di trovare spazio in questo mondo. Nel romanzo, ci troviamo di fronte a quello che dovrebbe essere l’ultimo incarico di Billy. Ovviamente accade qualcosa che finisce con il rendere la situazione molto più complicata di quanto dovrebbe essere. Prima di proseguire con questi cenni sulla nuova opera di King è opportuno evidenziare che, a differenza di molti dei suoi altri romanzi, quella di Billy Summers non è una storia horror o dai risvolti smaccatamente paranormali. Di certo ha gli elementi del noir (che caratterizzano altre opere del grande scrittore del Maine); ma se dovessimo ricercare un ulteriore elemento caratterizzante, non potremmo non fare riferimento alla “scrittura”, intesa come espediente narrativo. Molti personaggi dei romanzi di King sono scrittori (o gente che scrive). L’elenco di titoli che rientrano in questa casistica è cospicuo: Shining, Le notti di Salem, Misery, Le creature del buio, La metà oscura, Mucchio d’ossa, La storia di Lisey (di certo ne dimentichiamo qualcuno). Anche in Billy Summers l’omonimo protagonista finisce ingarbugliato tra i meandri della scrittura; sebbene, nel suo caso, non scriva fiction, ma una sorta di autobiografia. Leggi tutto…

HAPPYNEXT di Simone Cristicchi

“HappyNext. Alla ricerca della felicità” di Simone Cristicchi (La nave di Teseo)

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di Erika Di Giorgio

Che Simone Cristicchi sia un artista a trecentosessanta gradi, lo sapevamo già. Ne dà ulteriore conferma con questo progetto multiforme incentrato sul concetto di felicità e realizzato attraverso la musica, uno spettacolo teatrale, un film documentario di Andrea Cocchi e la pubblicazione di un libro. Il libro in questione lo pubblica La nave di Teseo e si intitola – come l’omonimo spettacolo teatrale – “HappyNext. Alla ricerca della felicità“. E forse non è un caso che esca nel corso della cosiddetta terza ondata della pandemia da Covid-19, quando di felicità ce n’è davvero (disperato) bisogno. Ma cos’è, intanto, la felicità? Qual è il suo reale significato? Esiste davvero? E dove risiede? Leggi tutto…

DONNE DELL’ANIMA MIA di Isabel Allende (recensione)

“Donne dell’anima mia” di Isabel Allende (Feltrinelli – traduzione di Elena Liverani)

[Ne approfittiamo per ricordare che oggi, 25 novembre, ricorre la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne]

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di Erika Di Giorgio

Isabel Allende è stata e continua a essere punto di riferimento per molte lettrici e molti lettori in tutto il mondo, sia per la bellezza visionaria e ficcante delle storie da lei narrate, sia per il suo ruolo sociale come donna, intellettuale, femminista.
Questo nuovo libro, “Donne dell’anima mia” (dedicato a “A Panchita, Paula, Lori, Mana, Nicole e a tutte le altre straordinarie donne della mia vita”), edito da Feltrinelli e tradotto da Elena Liverani, arriva in un momento storico in cui la voce potente di una donna-simbolo, come è quella della Allende, merita di essere ascoltata e meditata con particolare attenzione.
Siamo di fronte a un memoir in cui l’autrice racconta di sé stessa in relazione alla propria esistenza, al suo stare al mondo e al suo essere donna e femminista: l’infanzia cilena, il rapporto con il giornalismo e la scrittura, le relazioni sentimentali con gli uomini che l’hanno amata e che lei ha amato. E poi il presente, indagato tra le pieghe incerte della nostra contemporaneità.
È interessante ascoltare la Allende nei contesti virtuali, causa pandemia da Covid-19, in cui sta presentando questo libro in giro tra un continente e l’altro. Leggi tutto…

L’ENIGMA DELLA CAMERA 622 di Joël Dicker (recensione)

“L’enigma della camera 622” di Joël Dicker (La nave di Teseo – Traduzione di Milena Zemira Ciccimarra)

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di Erika Di Giorgio

Joël Dicker non sbaglia un colpo. Dopo i grandissimi successi internazionali di “La verità sul caso Harry Quebert”, “Il libro dei Baltimore” e “La scomparsa di Stephanie Mailer”, il bestsellerista elvetico ci offre un’altra godibilissima e avvincente storia che ha già raggiunto le vette delle classifiche dei libri più venduti. Si intitola “L’enigma della camera 622” (La nave di Teseo – Traduzione di Milena Zemira Ciccimarra) ed è un romanzo molto particolare anche per via della sua dedica: “Al mio editore, amico e maestro Bernard de Fallois (1926-2018). Che tutti gli scrittori del mondo possano conoscere un giorno un editore così eccezionale”.
Il fatto che Joël Dicker sia stato legatissimo al suo editore è dimostrato dalla scelta di evidenziare questo legame anche all’interno del romanzo. In premessa leggiamo quanto segue: “Cari lettori, prima che iniziate la lettura di questo romanzo voglio condividere con voi un pensiero commosso per il mio editore, Bernard de Fallois, che ci ha lasciato nel gennaio 2018. Bernard de Fallois aveva un eccezionale senso della letteratura. Questo libro gli deve molto. Così come i miei precedenti romanzi. Buona lettura”. Leggi tutto…

RACCONTI DI FOLLIA di Patrick McGrath (recensione)

“Racconti di follia” di Patrick McGrath (La nave di Teseo – traduzione di Alberto Cristofori e Andrea Silvestri)

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di Erika Di Giorgio

Da qualche settimana è uscito questo nuovo libro dello scrittore inglese Patrick McGrath. Si tratta di una raccolta di racconti di oltre 500 pagine dal titolo molto indicativo: “Racconti di follia“. In Italia il volume è pubblicato da La nave di Teseo per la traduzione di Alberto Cristofori e Andrea Silvestri. Sulla base della tesi del “chiodo schiaccia chiodo” leggere racconti (di follia) ad alta tensione emotiva potrebbe essere, paradossalmente, un toccasana per contrastare eventuali ansie e angoscie derivanti dalla pandemia da Coronavirus in corso.
Per la prima volta il maestro del thriller psicologico – autore di romanzi celebri quali “Follia”, “Spider”, “Trauma”, “La guardarobiera” (su quest’ultimo, consigliamo l’ascolto della chiacchierata radiofonica tra Patrick McGrath e Massimo Maugeri nel programma radiofonico di Letteratitudine) – raccoglie per la prima volta in un unico volume tutti i suoi racconti, tra cui ben sei inediti che riprendono temi e soggetti cari all’autore. Ritmo narrativo, suspance e brividi lungo la schiena sono davvero garantiti.
In “Racconti di follia” troverete vampiri, ossessioni mentali, delitti passionali, manie inconfessabili, strane visioni angeliche, una New York percorsa dai fantasmi del passato e della psicosi. Leggi tutto…