Archivio

Posts Tagged ‘Lei mi parla ancora’

LEI MI PARLA ANCORA di Giuseppe Sgarbi: dal libro al film di Pupi Avati

Il volume “Lei mi parla ancora. Memorie edite e inedite di un farmacista” di Giuseppe Sgarbi (La nave di Teseo) contiene anche il romanzo da cui è tratto l’omonimo film di Pupi Avati, disponibile su Sky Cinema da lunedì 8 febbraio

[Il nostro speciale sul libro e sul film]

 * * *

Segnaliamo lo speciale di SkyTg24 (incentrato sulla conferenza stampa di presentazione del film)

Pubblichiamo, di seguito, un brano estratto dal romanzo di Giuseppe Sgarbi, il trailer del film e in chiusura i commenti video del regista Pupi Avati, quello di Vittorio Sgarbi e la scheda del volume appena pubblicato da La nave di Teseo

* * *

Brano estratto da “Lei mi parla ancora. Memorie edite e inedite di un farmacista” di Giuseppe Sgarbi (La nave di Teseo) – pagg. 347-348

E tu, dimmi: perché sei andata via? Così presto, poi. Che fretta c’era?, dimmi. Eravamo in cucina. Ricordo benissimo. La televisione accesa parlava di Parigi. O forse Washington. Non so dire. Comunque, qualcuno doveva bombardare qualcun altro. Come sempre, del resto. Certe cose non cambiano mai. Nell’aria, vapori di cucinato. Katia aveva preparato il brodo con i cappelletti. La bottiglia del vino al centro della tavola, spalla a spalla con quella del tuo succo di frutta all’albicocca. “Fa schifo”, dicevi, aggrottando la fronte ogni volta che avvicinavi il bicchiere alle labbra. Invidiavi l’effervescenza discreta del mio Pignoletto a te, ormai, proibito. Passi piccoli, fruscii di gonne e il battibeccare consueto di piatti e posate ritmavano, come sempre, il nostro mezzogiorno. Fuori, un principio d’inverno.
Dentro, un tepore d’altri tempi. Avvolgente, rassicurante, mai indiscreto. Sebbene in questa casa tutto continui a muoversi, sembra sempre tutto fermo, come l’acqua del fiume che scorre poco lontano di qui. Inarrestabile eppure apparentemente immobile.
A un tratto una folaga ha disegnato una diagonale sul vetro rugoso della finestra. Volava lentamente, in direzione del canale. Forse abita lì, ho pensato. Da ragazzo non me la sarei certo fatta scappare. L’ho seguita con lo sguardo, come avessi ancora tra le mani il fucile di mio padre e i diciott’anni della prima licenza di caccia. Ma l’ho lasciata andare, oltre il salice, la torre e la vite ormai priva di foglie. E così mi sono distratto.
È stato un attimo: quando mi sono voltato, tu non c’eri più. Ma, dico: si fa così? La poltrona, quella nuova che ti ha regalato Elisabetta, era vuota. E io molto più di lei. Ricordo la faccia che hai fatto quando l’hanno portata. “È per me tutta quella roba lì?”, sembravi chiedere, inarcando le sopracciglia. Poi hai scosso la testa, come dire “Questi qui son tutti matti”. Però sapevo che eri contenta. Hai sempre amato le attenzioni della tua piccolina. Leggi tutto…

TRA PANDEMIA E SUCCESSI: il 2020 DI ELISABETTA SGARBI

Un anno di successi nonostante le difficoltà causate dalla pandemia da Covid-19 ancora in corso: il 2020 di Elisabetta Sgarbi (con uno sguardo all’inizio del nuovo anno)

 * * *

di Massimo Maugeri

Non c’è alcun dubbio sul fatto che, a causa della pandemia da SARS-CoV-2, il 2020 sia stato un anno difficile, orribile e da dimenticare (lo abbiamo più volte evidenziato nell’ambito della rubrica “Pensieri e parole ai tempi del Coronavirus“). Al di là delle problematiche connesse alla salute, tutti i settori del sistema economico sono stati duramente colpiti. Fra questi, anche quello dell’editoria. Eppure non mancano i casi di successo (che lasciano ben sperare sulla possibilità di farcela nonostante le evidenti difficoltà ancora in corso). Ne parlo con Elisabetta Sgarbi (regista, direttrice artistica de La Milanesiana e direttore generale del gruppo editoriale de La nave di Teseo), che ha trascorso un 2020 da protagonista…

– Cara Elisabetta, l’anno appena trascorso è stato terribile a causa della pandemia e delle sue conseguenze. Eppure per te, e per La nave di Teseo, è stato un anno di successi. Come commenteresti il tuo 2020?
imageAl di la’ dell’andamento della Nave di Teseo, non possiamo non dire che sia stato un anno orribile. E continua ad esserlo, perché le pandemie non rispettano di certo le chiusure contabili. Ognuno ha cercato di difendersi come poteva e La nave di Teseo ha avuto la fortuna di avere libri importanti che le hanno permesso di tenere la barra diritta. Vincere un Premio Strega con un autore che già lo aveva vinto, con una casa editrice così giovane è merito dello stato di grazia che ha accompagnato Sandro Veronesi nella scrittura del Colibrì. Woody Allen non aveva mai scritto una autobiografia ed è uscito nell’anno in cui il mondo, e il cinema in modo particolare, si è fermato. Joel Dicker ha scritto il suo romanzo di maggior successo, proprio nell’anno in cui i librai – e il suo editore – ne avevano più bisogno. Non c’è più merito di quanto ci sia fortuna.

L' enigma della camera 622 - Joël Dicker - copertinaA proposito di niente - Woody Allen - copertina– Ricapitolando: il Premio Strega e tre libri (“Il colibrì” di Sandro Veronesi, il nuovo romanzo di Joel Dicker, l’autobiografia di Woody Allen) tra i più venduti dell’anno. Due, addirittura tra i primi quattro. Inoltre “Il colibrì” ha appena vinto il Premio del Libro straniero 2021 – France Inter / Le Point. Andasse sempre così, ci sarebbe da “metterci la firma”. Cosa speri per l’immediato futuro?
Spero di tornare presto a lavorare in casa editrice, con tutto il gruppo della Nave. Spero che la vaccinazione corra più veloce del virus. Spero queste cose. Poi abbiamo imparato a lavorare in condizioni difficili, a dare il massimo e a resistere, quindi continueremo a farlo, a proporre libri che riteniamo importanti. Ma ogni volta è come cominciare da zero.

– A proposito di cominciare da zero. C’è anche il caso de “L’Alchimista” di Paolo Coelho, tornato in classifica dopo un paio di decenni… Leggi tutto…