Archivio

Posts Tagged ‘lorenzo marotta’

L’ALBA CHE VERRÀ di Lorenzo Marotta (Algra) – recensione

L' alba che verrà - Lorenzo Marotta - copertina“L’alba che verrà” di Lorenzo Marotta (Algra)

* * *

di Giovanni Vecchio

L’alba che verrà” (Algra Ed., 2022) è l’ultimo romanzo dello scrittore e critico letterario Lorenzo Marotta che ancora una volta ci sorprende per la straordinaria capacità di entrare in pieno nella dimensione del vissuto personale e della condizione generale dell’umanità. Infatti la vita del giornalista e scrittore, che fa da voce narrante, serve da tramite per trattare dei cambiamenti repentini delle società occidentali che richiedono interventi mirati e non rinviabili per garantire la vivibilità del pianeta continuamente insidiata dall’aggressione all’ambiente, dallo spietato sfruttamento delle risorse naturali e dal surriscaldamento climatico che, nonostante le tante denunce e manifestazioni, non si è ancora riusciti a fronteggiare in modo condiviso e determinato. Preoccupanti sono anche le sperimentazioni sul genoma umano, ormai esplorabile e classificabile, che, portate alle forme estreme, potrebbero determinare stravolgimenti della natura dell’uomo. Leggi tutto…

L’ALBA CHE VERRÀ di Lorenzo Marotta (Algra)

L' alba che verrà - Lorenzo Marotta - copertina“L’alba che verrà” di Lorenzo Marotta (Algra): intervista all’autore

* * *

di Grazia Calanna

“Parto. Ho chiuso la valigia. Ho messo dentro tutto ciò che mi serve per la prima settimana. Ho preso dei libri da leggere e il mio MacBook. Il resto mi arriverà a parte. Era da tempo che accarezzavo l’idea di partire. Destinazione Parigi: la città dei caffè letterari, della moda, degli enciclopedisti, dei rivoluzionari, dei poeti maledetti. Da Parigi sono partite le idee che hanno influenzato il mondo. E poi, Parigi ha per me suggestioni interiori, inconfessabili. Non voglio visitarla. Già la conosco. Desidero viverci, distendermici, sentirne il palpito, il respiro degli scrittori che l’hanno vissuta. C’è uno spirito che rimane e si avverte camminando in silenzio lungo i boulevards della Città delle luci. È da un po’ che mi sono laureato, ho già pubblicato dei romanzi e mi guadagno da vivere scrivendo e lavorando per le agenzie editoriali. Nella testa si affollano tante letture che moltiplicano il desiderio di capire meglio, di trovare altri stimoli. […]” 

– Quali i temi affrontati dal suo libro e per quali ragioni?
L’idea è nata dalla lettura di alcuni libri – romanzi e saggi come da bibliografia -, dovendoli recensire per la pagina cultura de La Sicilia. In particolare “L’era sintetica” di Preston, “Zero K.” De Lillo, “Macchine come me” di Mc Ewan, per citarne alcuni. Il tema dei guasti causati al pianeta Terra con il surriscaldamento climatico, la conseguente desertificazione di parecchie aree geografiche, l’avvelenamento dei mari e dell’atmosfera a causa del modello di vita e di sviluppo economico privilegiato, la sperimentazione genetica selvaggia, tutto poneva e pone una domanda angosciosa: ci sarà ancora un futuro? Che tipo di mondo lasceremo alle nuove generazioni? Leggi tutto…

Lorenzo Marotta

Lorenzo Marotta, originario di Aidone, abita ad Acireale. Ha collaborato fin da giovane a riviste culturali e testate giornalistiche nazionali, occupandosi di libri, spettacoli e convegni letterari.
Scrive per la pagina Cultura del quotidiano «La Sicilia» e «La Nuova Tribuna Letteraria».
È autore di opere di narrativa: Le ali del Vento, Il sogno di Chiara, Mailén Una verità nascosta, Isabel Amare a Salina, di poesia e del libro-testimonianza Io non sono il mio cancro. Diario di un malato. Il suo romanzo più recente, edito da Castelvecchi, si intitola Oltre il tempo.

OLTRE IL TEMPO di Lorenzo Marotta

OLTRE IL TEMPO di Lorenzo Marotta (Castelvecchi): incontro con l’autore

Lorenzo Marotta, originario di Aidone, abita ad Acireale. Ha collaborato fin da giovane a riviste culturali e testate giornalistiche nazionali, occupandosi di libri, spettacoli e convegni letterari. Scrive per la pagina Cultura del quotidiano «La Sicilia» e «La Nuova Tribuna Letteraria». È autore di opere di narrativa: Le ali del Vento, Il sogno di Chiara, Mailén Una verità nascosta, Isabel Amare a Salina, di poesia e del libro-testimonianza Io non sono il mio cancro. Diario di un malato.
È appena uscito il nuovo libro di Lorenzo Marotta: un romanzo edito da Castelvecchi e intitolato “Oltre il tempo“.
Abbiamo incontrato l’autore per chiedergli di parlarcene. A seguire: un estratto della prefazione di Antonio Di Grado e un estratto del romanzo.

Leggi tutto…

MAILÉN, UNA VERITÀ NASCOSTA di Lorenzo Marotta (recensione)

MAILÉN, UNA VERITÀ NASCOSTA di Lorenzo Marotta (Vertigo)

di Maria Attanasio

La citazione premessa a una scrittura – poetica, saggistica, narrativa –  non è mai casuale, insieme chiave di lettura e cifra interpretativa del pensiero dell’autore.
Ben cinque – di scrittori molto distanti tra loro – sono quelle che Lorenzo Marotta pone a epigrafe di Mailén, una verità nascosta (ed. Vertigo, 2016), per ribadire la motivazione, insieme etica ed estetica -dimensioni per lui espressivamente non scindibili- che struttura e pervade ogni pagina del romanzo; a unirle, il richiamo -forte, appassionato- a non dimenticare gli orrori della storia passata, la cui memoria deve diventare consapevolezza delle nuove generazioni, la medesima essendo, in ogni latitudine e in ogni tempo, la violenza delle dittature. E la medesima anche la sofferenza, spesso oscurata, delle vittime, sottolinea lo scrittore, individuando una  specie di filo rosso, ignorato, dimenticato, tra quelle dei forni crematori nazisti e i desaparecidos della dittatura militare in Argentina, scenario storico del suo romanzo.
Insieme snodo e raccordo di luoghi e di memorie, è  infatti Buenos Aires, restituita  nella sua esatta topografia di strade, piazze, caffè, e dei luoghi, teatro delle atrocità della dittatura militare; l’Esma in primo luogo – la Scuola di Meccanica della Marina Militare – dove tra il 1976 e il 1983 decine di migliaia di oppositori vennero sequestrati, torturati, sventrati, e infine dall’alto di un aereo gettati nel Rio de La Plata. Leggi tutto…

SOLO SE C’È LA LUNA di Silvana Grasso (recensione)

solo-se-ce-la-lunaSOLO SE C’È LA LUNA di Silvana Grasso (Marsilio)

 * * *

Grande ritmo narrativo ed estro immaginifico nel nuovo potente romanzo di Silvana Grasso

di Lorenzo Marotta

Un romanzo potente “Solo se c’è la Luna“, Marsilio Editore 2016, come potente è lo stile della scrittrice che ha il dono del ritmo narrativo, l’estro immaginifico del forte, del sanguigno, dove la parola vibra, si contorce, si placa a seconda del flusso del pensiero e del cuore che Silvana Grasso vi trasferisce. La storia apparentemente è semplice, essenziale. Un emigrato siciliano che ritorna nella sua terra completamente americanizzato con il pallino del bisinès. A questo con lucido cinismo consacra ogni cosa: affetti, sentimenti, la stessa malattia della figlia, Luna, nata per sbaglio da Gelsomina, una ragazza sconclusionata, che amava crearsi il suo mondo lavorando con un coltellino pezzi di legno e di sughero ricavandone volti bellissimi di cui innamorarsi. «Una volta finito, bellissimo lì davanti a lei, proprio nelle sue stesse mani, se l’era baciato tanto il suo Toni, da procurarsi lividi enormi sulle labbra: Piccole conche di sangue quagliato, stimmate per come furiosamente se l’era sbattuto sulla bocca, il suo Toni di legno, a rischio anche di rompercisi i denti, nell’illusione della carne, nell’illusione della lingua, nell’illusione di scoprire, infine, che fosse proprio un uomo»(pag. 10). Leggi tutto…

MAILÉN. UNA VERITÀ NASCOSTA

Mailén una verità nascostaMAILÉN. UNA VERITÀ NASCOSTA di Lorenzo Marotta (Vertigo, 2016)

recensione di Rosario Musmeci

“PER CHI SUONA LA CAMPANA”

Sollevo il calamo che pesa manco fosse piombo, e comincio a vergare una parola dopo l’altra, e diventa leggero come una piuma, e le parole vengono, una dopo l’altra, a “significare quel che ditta dentro”, come al Poeta. Perché, capite, il libro l’ho letto quasi con la frenesia di un incontro a lungo atteso, soffermandomi talora e tornando indietro a ripercorrere un passaggio, a ritrovare in una parola o in un giro di frase il significato di un momento… Poi l’ho, come si dice, metabolizzato. E poi ho sentito germogliare in me i pensieri. Leggi tutto…

MAILÉN – intervista a Lorenzo Marotta

MAILÉN di Lorenzo Marotta (Vertigo, 2016): intervista all’autore

di Massimo Maugeri

Mailén una verità nascostaCi sono eventi che hanno segnato l’umanità lasciando piaghe profonde sulla pelle della Storia. Alcuni vengono ricordati periodicamente, altri rischiano di rimanere offuscati nella nebbia dell’oblio.
Tra le tante ferite della Storia, va senz’altro ricordata la tragedia dei desaparecidos: gli oppositori scomparsi a opera della dittatura dei generali in Argentina a seguito del colpo di stato del 1976. Si tratta di una vicenda abbastanza nota che, però, non è conosciuta da tutti. Ecco allora che, ancora una volta, la letteratura può intervenire per colmare buchi di conoscenza o per rinsaldare una consapevolezza assopita. Di recente è approdato in libreria il nuovo romanzo di Lorenzo Marotta intitolato “Mailén, una verità nascosta” (Vertigo, 2016, p. 267, euro 13), incentrato – per l’appunto – sulle “stragi invisibili” organizzate dalla dittatura militare argentina nel corso degli anni Settanta: una sorta di epurazione che segnò il destino di circa trentamila dissidenti o sospettati tali (tra uomini, donne, giovani, preti, suore) spariti nel nulla a opera del regime militare.

-Caro Lorenzo, da dove trae origine il tuo interesse per il dramma dei desaparecidos?
La questione del male nella vita degli uomini e dei popoli mi inquieta e mi addolora. Soprattutto quando ha il volto dell’inganno e del potere. Mi chiedo, senza trovare risposte definitive, come si possano pianificare con lucidità e ferocia tanti crimini contro l’umanità. In questo caso trentamila vittime fatte sparire con i famigerati voli della morte e più di cinquecento bambini nati da donne detenute, fatti passare con documenti falsi come figli naturali di famiglie legate al regime Videla.  Storie di identità negate o spezzate, come quella raccontata da Victoria Donda nel libro “Il mio nome è Victoria”, che io ricordo nel mio Mailén una verità nascosta.

-Cosa ti ha colpito, in particolare, di quella tragedia? Leggi tutto…

IL PAESE DELL’ALCOL di MO YAN (recensione)

Il paese dell'alcolPubblichiamo una recensione del romanzo IL PAESE DELL’ALCOL di MO YAN (Einaudi)

Mo Yan è premio Nobel per la Letteratura nel 2012 – un estratto del libro è disponibile qui

di Lorenzo Marotta

Il tema è sconvolgente: a Jiuguo, un paese della Cina, rinomati ristoranti servono ad una clientela particolare – funzionari corrotti, ricchi burocrati, alti dirigenti di partito, ospiti di riguardo – prelibati piatti a base di carne di bambini. Un orrendo traffico di neonati cui non si sottraggono i genitori allettati da alti guadagni. Per verificarne la fondatezza viene inviato sul posto l’ispettore Ding Gou’er. “Era il migliore investigatore della Procura suprema, apprezzato dai superiori. Alto circa un metro e sessanta, magro, scuro di carnagione, aveva gli occhi un po’ sporgenti. Fumatore accanito, gli piaceva bere ma non reggeva l’alcol”. Inizia da qui il romanzo di Mo Yan, Il Paese dell’alcol, apparso a Pechino nel 1992 e ora pubblicato, a cura di Maria Rita Masci, da Einaudi, con la traduzione di Silvia Calamandrei. Un romanzo che mette a dura prova il lettore che, tuttavia, rimane incollato alle pagine per la formidabile inventiva immaginativa dell’autore che alterna crude descrizioni di sangue a splendide immagini oniriche e fantastiche. “La pallottola sparata da Ding Gou’er aveva colpito il bambino brasato alla testa. Dal cranio spaccato la materia cerebrale era schizzata sui muri, imbrattandoli di macchie rosse e bianche che esalavano vapore profumato, scatenando ogni sorta di sensazioni”. Non così quando preso dai fumi dell’alcol “la sua coscienza se la rideva, sospesa alle decorazioni del soffitto, finché non fu proiettata ancora più in alto… Staccata dal corpo, la sua coscienza dischiuse le ali e si mise a volteggiare nella sala sfiorando le tende di seta delle finestre – le ali erano più fini, più soffici, più luminose della seta delle tende. Nel volo sfiorava anche le gocce di cristallo che pendevano dal lampadario, che irradiavano fasci di luce. E sfiorava le labbra rosse carminio delle cameriere in rosso, i loro capezzoli rossi, e altri luoghi più nascosti”. Una esemplare prova di quel “realismo allucinato” per il quale è stato insignito nel 2012 del Premio Nobel per la letteratura. Un noir a tinte forti che vuole essere una metafora di come la corruzione e il degrado morale pervadano, dopo la liberalizzazione delle riforme, tutta la società cinese, travolta da uno sviluppo tumultuoso e protesa al successo e al guadagno ad ogni costo. Leggi tutto…

Io non sono il mio cancro. Diario di un malato

Pubblichiamo un estratto del volume “Io non sono il mio cancro. Diario di un malato” di Lorenzo Marotta (Vertigo).

Il ricavato derivante dalla vendita del libro andrà alla LILT (Lega Italiana Lotta Tumori )

“Un racconto – testimonianza in presa diretta: dalla spensierata e attiva percezione della buona forma fisica, all’incredulità che potesse trattarsi veramente di tumore, allo stordimento nel leggere di metastasi già formatesi ai linfonodi del collo, alla duplicazione dell'”io” tra colui che soffre e spera nel corso delle terapie e l’altro curioso di assistere e registrare i riflessi fisici e psicologici via via vissuti, con lo sguardo e con il cuore aperti al mondo dei malati. Uno scorrere in progress di pensieri, sensazioni, sofferenze, riflessioni, riguardanti la vita e la morte, la bellezza e il dolore, la preghiera e Dio, l’amicizia e l’amore. Un mettere a nudo le proprie fragilità di malato di cancro, ma anche di fiducia e di speranza nella guarigione”. Leggi tutto…

IL SOGNO DI CHIARA, di Lorenzo Marotta

Il sogno di ChiaraPubblichiamo le prime pagine del romanzo IL SOGNO DI CHIARA, di Lorenzo Marotta (Vertigo edizioni)

Il libro
Chiara, una ragazza nata da una violenza subìta dalla mamma a Parigi da parte del suo compagno Paul, vive con gli anni il vuoto dell’assenza del padre alternando sentimenti di odio ad altri di intenso bisogno e vagheggiamento. Raggiunta la maggiore età, decide di cercare il padre, un pittore geniale dalla vita maledetta. Nato in Serbia, Paul ha avuto una vita fatta di abbandoni e di violenze, fino a quando viene adottato all’età di quindici anni da una ricca famiglia che vive a Parigi. Qui Paul studia ed affina il suo innato talento pittorico, ma è tormentato dagli incubi e dai fantasmi nefasti del suo passato.
Chiara, con i pochi indizi in suo possesso, affronta da “combattente” la difficile avventura della sua ricerca, vivendo di continuo le lacerazioni del suo animo ed anche il rischio di essere uccisa dalla malavita.
Un viaggio che è al contempo una discesa agli inferi, un calarsi tra le brutture della vita e le ossessioni che sconvolgono l’esistenza e di ascesa verso le possibili vie della speranza quando l’amore si fa perdono.

* * *

Le prime pagine del romanzo IL SOGNO DI CHIARA, di Lorenzo Marotta (Vertigo edizioni)

L’ombra del padre

Da quando aveva saputo, non aveva smesso di accompagnarsi ad un pensiero che custodiva in fondo al cuore. Un pensiero sempre rimosso, ma sempre vivo. Ora ad inquietare le sue notti, ora a farsi sogno ed immaginazione.
Così si ritrovava con la mente a percorrere mari e oceani, grandi metropoli e piccoli villaggi. Si vedeva mentre attraversava vie sconosciute e buie, girovagare per le periferie delle città o stare seduta nei bar di notte a scrutare i volti degli uomini che si attardavano a chiacchierare davanti ad una bottiglia di cognac.
Non aveva mai conosciuto suo padre.
Chiara aveva sempre chiesto notizie di lui.
Luisa, dapprima, aveva tentato di cambiare discorso, poi, costretta dalle insistenze della figlia, aveva risposto a monosillabi alle sue domande.
Lei non voleva ricordare.
Solo parecchi anni dopo, quando Chiara aveva da poco compiuto quattordici anni, una sera d’inverno, mentre fuori raffiche di vento e di pioggia scuotevano le imposte delle finestre, Luisa le volle dire tutto di Paul, suo padre.
Per una notte intera andò indietro nel tempo e nella memoria. Leggi tutto…