Pubblichiamo il Rapporto sullo stato dell’editoria in Italia 2017 presentato alla Buchmesse (a cura dell’Ufficio studi AIE)
Un consolidato 2016 e uno sguardo sul primo semestre 2017

“Si leva un sospiro di sollievo per il mercato ma la strada è ancora lunga – ha commentato il presidente dell’AIE, Ricardo Franco Levi -. Bisogna lavorare molto per recuperare i livelli pre-crisi. E questo vale in primis rispetto al preoccupante dato di calo della lettura (-10% lettori dalla crisi). Per questo gli editori si stanno concentrando sul tema dell’istruzione in un grande lavoro di squadra con le Istituzioni: è da lì, fin dall’infanzia e poi, progressivamente, in ogni ordine e grado, che il libro e la lettura devono diventare compagni quotidiani. Esistono, ci dicono i dati, profonde differenze in relazione alle abitudini di lettura dei genitori: leggono il 65% dei ragazzi con genitori lettori, ma solo il 27% di quelli con genitori non lettori. I genitori ovviamente sono decisivi: sarebbe importante aiutare le famiglie con la detrazione fiscale dei libri, riconoscendo così nei fatti la centralità del libro. Gli editori stanno facendo attivamente la loro parte: con il progetto #ioleggoperché, dal 21 al 29 ottobre invitiamo tutta l’Italia a lavorare in squadra per potenziare le biblioteche scolastiche. Partiamo da lì: riportare i libri nella quotidianità dei ragazzi, chiedendo alla scuola di farli diventare progetti didattici e quindi educazione al piacere dei libri e della lettura”.
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