Pubblichiamo un brano estratto dal romanzo “Tre” di Valérie Perrin (Edizioni E/O – traduzione di Alberto Bracci Testasecca), il nuovo romanzo dell’autrice di “Cambiare l’acqua ai fiori“, da settimane in cima alle classifiche dei più venduti
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5 luglio 1987
Tutto inizia con un mal di pancia dopo il panino e le patate fritte intinte nel ketchup. Nina è seduta sotto un ombrellone di fronte al chiosco delle patatine, pochi tavolini di ferro colorati che sovrastano le tre vasche delle piscine comunali. Sta ascoltando La Isla Bonita di Madonna, si lecca il sale rimasto sui polpastrelli e osserva con aria sognante un biondo abbronzato che si tuffa dalla piattaforma dei cinque metri. Immerge le dita nella vaschetta vuota per raccattare le briciole salate nelle scanalature della plastica. Étienne si dondola sulla sedia sorseggiando un diabolo alla fragola, Adrien dà un morso a una pesca troppo matura che gli sgocciola su mani, bocca, gambe, dappertutto.
Nina guarda spesso Étienne e Adrien. Non lo fa mai di sfuggita, i suoi occhi si posano su una parte del loro corpo e non la mollano più. È una cosa che mette a disagio Étienne, il quale non fa che dirle: «Piantala di guardarmi in questo modo». Adrien se ne frega, Nina è così, senza freni.
Di nuovo fitte alla pancia, poi un liquido tiepido che le cola tra le cosce. Nina capisce. Non le va per niente, non di già, è troppo piccola, compie undici anni tra un mese… Credeva che le mestruazioni venissero alle medie, tra la seconda e la terza. O magari anche finite le medie, mentre lei entra in prima fra due mesi… “Che vergogna” pensa, “se le altre sanno che le ho già penseranno che sono una ripetente”.
Si alza, si avvolge intorno alla vita un piccolo asciugamano ruvido, che tuttavia basta a coprirle i fianchi. È magrissima. Leggi tutto…