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PREMIO MONDELLO 2024: i vincitori

giugno 13, 2024

PREMIO LETTERARIO INTERNAZIONALE MONDELLO 50a edizione

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Vincono Marco Cassardo, Claudia Durastanti e Giovanni Grasso per l’Opera Italiana

Antonio Franchini si aggiudica il Premio Speciale del Presidente

A Deborah Gambetta il Premio Speciale per la Letteratura

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Sono stati proclamati i vincitori della cinquantesima edizione del Premio Letterario Internazionale Mondello: sono Marco Cassardo con Eravamo immortali (Mondadori), Claudia Durastanti con Missitalia (La Nave di Teseo) e Giovanni Grasso con Il segreto del tenente Giardina (Rizzoli) per la sezione Opera Italiana.

Antonio Franchini si aggiudica il Premio Speciale del Presidente con Il fuoco che ti porti dentro (Marsilio); Deborah Gambetta vince il Premio Speciale per la Letteratura con Incompletezza. Una storia di Kurt Gödel (Ponte alle Grazie).

I vincitori sono stati scelti da un Comitato di Selezione composto dagli scrittori Giorgio Fontana, Francesco Musolino e Francesca Serafini, con la partecipazione del Presidente della giuria Professor Giovanni Puglisi.

Le scelte del Comitato di Selezione premiano romanzi molto diversi per stili e contenuti e testimoniano la vivacità della narrativa italiana contemporanea.

Eravamo immortali di Marco Cassardo (Mondadori) è la storia di un’amicizia che scivola lungo sessant’anni di storia d’Italia. Stefano e Nando, i protagonisti del libro, si battono per un’idea di mondo che cresce insieme a loro, ai loro amori, alle loro famiglie.

Missitalia di Claudia Durastanti (La Nave di Teseo) racconta di tre donne magiche e sfuggenti, unite da una rete di corrispondenze invisibili tra epoche antiche e future, dentro a un Meridione che diventa Terra.

Il segreto del tenente Giardina di Giovanni Grasso (Rizzoli) è una vicenda di umanità e amore che sorge all’improvviso tra le vette di Cima Bocche, in Trentino, sullo sfondo della Grande Guerra.

Il fuoco che ti porti dentro di Antonio Franchini (Marsilio), vincitore del Premio Speciale del Presidente, racconta la vita e la morte di Angela, una donna dal carattere impossibile che è anche la madre dell’autore.

Con Incompletezza (Ponte alle Grazie) Deborah Gambetta tratteggia la biografia del matematico Kurt Gödel, genio sovrannaturale e umanissimo.

Eravamo immortali, Missitalia e Il segreto del tenente Giardina, i tre romanzi vincitori del Premio Opera Italiana, saranno sottoposti al voto di centoventi “lettori forti” indicati da ventiquattro librerie di tutta Italia. Le preferenze dei lettori saranno espresse tramite votazione online e decreteranno il vincitore del Premio SuperMondello.

In parallelo, una giuria di 130 studenti di scuole secondarie di secondo grado della Sicilia individuerà il vincitore del Premio Mondello Giovani. Gli studenti leggeranno i tre romanzi in gara e voteranno il loro preferito, motivando la scelta con un giudizio critico. Ai migliori tre giudizi scritti dagli studenti, il Comitato di Selezione assegnerà il Premio alla Migliore Motivazione.

Tutti i riconoscimenti saranno consegnati in occasione della cerimonia di premiazione che si svolgerà a Palermo venerdì 15 novembre 2024.

“La straordinarietà di questo Premio Mondello non è data solo dall’essere la 50^ edizione, ma anche dalla partecipazione dell’Istituto dell’Enciclopedia Italiana Treccani, che, affiancandosi alla Fondazione Sicilia e alla Fondazione Circolo dei lettori di Torino, ha arricchito il parterre del Premio in autorevolezza e prestigio. L’articolata varietà della proposta emersa dal lavoro del Comitato di Selezione – ha affermato il Professor Giovanni Puglisi,  Presidente del Premio e Presidente dellIstituto dell’Enciclopedia Italiana Treccani – mette in evidenza la ricchezza e la pluralità dei profili narrativi, che danno conto della vitalità della scrittura, come occasione di proposta e di riflessione sui grandi temi del nostro tempo. Rilevante appare anche l’attenzione che i giurati hanno posto alla relazione con gli studenti delle scuole, ai quali è affidato il giudizio finale del Mondello Giovani. La lettura, anticamera essenziale della scrittura, è la migliore palestra per contribuire alla crescita della coscienza civile e democratica delle giovani generazioni, molte delle quali cresciute all’ombra di questo prestigioso Premio.”

“Un compleanno prestigioso, quello che quest’anno compie il Premio Mondello – afferma la Professoressa Maria Concetta Di Natale, Presidente della Fondazione Sicilia, – un appuntamento ormai storico, che la Fondazione è lieta di promuovere e sostenere. Un momento atteso anche dai più giovani e dalle scuole, come dimostra la partecipazione di un numero cospicuo di studenti siciliani, che diventano protagonisti, attori di cultura. Il nostro augurio è che questi siano solo i primi 50 anni del Premio Mondello, capace sempre di rinnovarsi e di portare nuove idee”.

“Siamo felici e orgogliosi di collaborare con il Premio Mondello, che si conferma un autorevole osservatorio del movimento della letteratura italiana e internazionale – afferma Annalena Benini, Direttrice editoriale Salone Internazionale del Libro di Torino -. Attento alla felicità della lingua e del romanzo, il Mondello premia anno dopo anno la qualità e la vitalità della scrittura. È bello essere insieme”.

Il Premio Mondello è promosso, per conto del Comune di Palermo, dalla Fondazione Sicilia in collaborazione con lIstituto dell’Enciclopedia Italiana Treccani, la Fondazione Circolo dei lettori, il Salone Internazionale del Libro di Torino.

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APPROFONDIMENTI SUI LIBRI VINCITORI

 

“Eravamo immortali”di Marco Cassardo (Mondadori)

Eravamo immortali - Marco Cassardo - copertina

Stefano e Nando, i due amici “immortali” di questo romanzo, vengono da lontano. Attraversano sessant’anni della nostra storia e come eroi omerici si muovono sotto le mura di Troia che sono di volta in volta la drammatica ritirata di Russia del 1943, le lotte operaie alla Fiat, la battaglia per un nuovo benessere, la rivolta delle generazioni più giovani. Stefano e Nando si battono, nel bene e nel male, per un’idea di mondo che cresce insieme a loro, ai loro amori, alle loro famiglie, e che non dimentica mai l’amicizia che li lega. Appartengono al popolo e nel popolo maturano il patrimonio di emozioni che li ha segnati. Nascono entrambi come promesse del ciclismo, e a quel sogno su due ruote restano legati come all’orizzonte di una sfida che sembra non esaurirsi mai. Stefano e Nando appartengono al popolo e Eravamo immortali è un vero romanzo popolare, che moltiplica passioni e strappi, che muove personaggi e destini, che scivola lungo la catena degli anni finché i due amici si trovano davanti a responsabilità sempre più nette, compresa l’ultima, enorme, che concerne il senso della loro amicizia. Si entra in questa storia e da subito si comincia a correre; e ci si ritrova a ogni svolta narrativa con l’ansia di sapere quale sarà la via che ci chiama a partecipare, a sapere, a commuoverci. Sia lode a Cassardo, scrittore che non ha paura, e, come un fiume in piena, mette le ragioni del narrare al servizio della nostra identità, che viene dal passato e guarda oltre il presente.

 

“Missitalia” di Claudia Durastanti (La nave di Teseo)

Missitalia - Claudia Durastanti - copertina

Dopo La straniera, Claudia Durastanti torna con un libro percorso dalle figure magiche e sfuggenti di tre donne, unite da una rete di corrispondenze invisibili, tra epoche antiche e future, dentro a un Meridione che diventa Terra: quella d’appartenenza ancestrale e il pianeta che osserviamo da lontano, guardando tutto quello che potremmo essere.

Amalia Spada è un’avventuriera lontana dai tumulti che agitano la nazione che sta per nascere; una donna dallo spirito irrequieto e temerario. Vive in una casa tra i calanchi lucani diventata un rifugio per creature diseredate e ribelli in cerca di una nuova vita, per ragazze selvatiche e uomini dalla forza mozzata. Quando arriva l’industrializzazione, la Fabbrica piomba nelle loro vite come un oscuro oggetto del desiderio, mutandone per sempre il destino. Negli anni del dopoguerra e della corsa all’energia, una giovane antropologa di nome Ada esplora la Basilicata del sortilegio e del petrolio mentre scopre diverse incarnazioni dell’amore. Muovendosi tra centri di potere e impianti d’estrazione, Ada si ritrova invischiata in un Sud perturbante e magnetico che rivoluziona il corso della sua esistenza. Cento anni più tardi, la Lucania è diventata la base per la colonizzazione della Luna: da qui partono le navicelle dell’Agenzia Spaziale Mediterranea dirette al Mondo Nuovo. In questo insediamento avveniristico, si trova A, una donna solitaria e libera che ridà vita a oggetti non più desiderati per conto dell’Agenzia. Nel suo passato c’è stato un marito, ma anche il bisogno di andare lontano; nel suo presente, la voglia di conciliarsi con l’idea della fine. Illuminato da lampi e accensioni improvvise come fuochi d’artificio che scoppiano ad altezze diverse, “Missitalia” è un romanzo che, di fronte alla Storia, sceglie di raccontarne una propria: è una feritoia sulle possibilità taciute o soltanto immaginate del tempo.

 

“Il segreto del tenente Giardina”di Giovanni Grasso (Rizzoli)

Il segreto del tenente Giardina - Giovanni Grasso - copertina

Una donna alla ricerca di un diario della Grande Guerra, che sveli il passato e spalanchi il futuro.

Luce Di Giovanni è una giovane donna decisa, intraprendente, architetta in un importante studio di Parigi, che si è fatta da sé dopo un’adolescenza travagliata. Marco Grillo è un giornalista solitario, un po’ eccentrico, dotato di grande ironia, che vive a Roma, circondato e ossessionato dai ricordi di famiglia. Due anime inquiete destinate, come le rette parallele, a non incontrarsi mai. Ma quando Luce torna in Italia, nel paese d’origine alle porte di Roma, per partecipare ai funerali dell’amata nonna Antonietta, incrocia l’esistenza rassegnata di Marco. La nonna, infatti, prima di morire, le ha affidato un compito: scoprire il luogo di sepoltura di suo padre, il fante Antonio Crespi, dato per morto nel 1916 sulle Dolomiti durante l’infuriare dei combattimenti contro gli austriaci. Le prime ricerche d’archivio non danno alcun esito. L’unico indizio è una lettera del tenente Gaetano Giardina, comandante di compagnia di Crespi, che ne annuncia alla famiglia la morte “da eroe”. Grazie alla sua ostinazione, Luce riesce a sapere che l’unico discendente in vita del tenente è proprio Marco Grillo. Rintraccia il giornalista, che le mette a disposizione il diario di guerra di suo nonno. Ma alcune pagine, quelle decisive, sono misteriosamente scomparse. Solo un viaggio in Sicilia, presso l’antica casa dei Grillo, riuscirà a penetrare la fitta nebbia che circonda la fine del soldato Crespi. E svelerà a Marco un angosciante, intimo segreto che grava sulla sua famiglia. Il passato che riaffiora, ricco di colpi di scena, costringerà Luce e Marco a fare i conti con il presente e a interrogarsi su un nuovo, possibile, futuro.

 

“Il fuoco che ti porti dentro” di Antonio Franchini (Marsilio)

Il fuoco che ti porti dentro - Antonio Franchini - copertina

È un racconto che mescola la commedia eduardiana al furore ctonio, l’urgenza di uno sfogo viscerale alle cadenze studiate di una messa in scena, di una vera e propria recita.

“Il fuoco che ti porti dentro” racconta la vita e la morte di Angela, una donna dal carattere impossibile. Una donna che incarna in maniera emblematica tutti gli orrori dell’Italia, nessuno escluso: «il qualunquismo, il razzismo, il classismo, l’egoismo, l’opportunismo, il trasformismo, la mezza cultura peggiore dell’ignoranza, il rancore…» Questa donna era la madre dell’autore. Il romanzo è un’indagine nella vita, nelle passioni e negli odi di una donna, alla ricerca di una spiegazione possibile. La forma è quella della commedia, il contenuto quello della tragedia. Quale esperienza manifesta o occulta, quale frustrazione, quale nascosta ferita può renderci tanto ostili, rabbiosi, refrattari a qualsiasi forma di pacificazione? Quale motivo, semplice o complesso, sta dietro la furia di Angela: la guerra che la segna da bambina? un padre morto troppo presto o una madre morta troppo tardi che le ha, a sua volta, infelicitato la giovinezza e la maturità? un atavico complesso d’inferiorità o l’appartenenza alla cultura del Meridione oppresso le cui ragioni Angela vorrebbe far valere contro l’odiato Nord usurpatore? Oppure, più semplicemente, il fuoco interno che la divora è privo di qualsiasi ragione come il cuore nascosto di un vulcano? Antonio Franchini, con maestria e misura, eccesso e discrezione, ha scritto un romanzo-memoir popolato di personaggi che circondano una protagonista sempre al centro della scena. Un’eroina eccessiva e imprevedibile, capace di alternare toni drammatici e ossessivi a momenti decisamente comici.

 

“Incompletezza. Una storia di Kurt Gödel” di Deborah Gambetta (Ponte alle Grazie)

Incompletezza. Una storia di Kurt Gödel - Deborah Gambetta - copertina

La storia di un grande genio. La storia di una rinascita.

Come distaccarsi da un amore malato, afflitto da litigi perpetui, manipolazioni, fughe e ritorni? Trovando un’altra ossessione, come se ci si innalzasse su un ramo più alto dello stesso albero: questo racconta Deborah Gambetta nello stupefacente romanzo che avete in mano, in cui l’incontro con la vita e il pensiero di Kurt Gödel – uno dei maggiori matematici della Storia, autore di teoremi fondamentali per l’intero edificio della scienza e della tecnica – rappresenta l’innesco di una vita nuova, l’iniziazione a un universo misterioso e fantastico. Con la dedizione assoluta di chi deve salvarsi la vita, l’autrice/narratrice si rifugia nella matematica e al contempo nella conoscenza personale, quasi viva, dell’uomo Gödel: solo così troverà la chiave per fare i conti con l’assenza di senso, l’incaponirsi del destino, la casualità delle vicende umane. “Incompletezza” è un romanzo unico nella sua riuscita fusione di due grandi temi apparentemente opposti: da un lato la ricerca di una passione materiale definitiva, che ci spossessi per sempre di noi, dall’altro l’ambizione a una conoscenza pura e astratta, che contempli soltanto sé stessa. Il genio sovrannaturale e umanissimo di Kurt Gödel può trasformarsi allora, per chi narra e per chi legge, in un nuovo Virgilio, in una guida verso un senso possibile, verso un ordine fragile ma autentico della vita e del mondo.

 

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