“Non rompere niente” di Marilina Giaquinta (Euno Edizioni): incontri con i personaggi letterari
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I personaggi letterari di “Non rompere niente” di Marilina Giaquinta raccontano il romanzo
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Buongiorno, dottore, l’ha sentita la novità?
Maria, quante volte devo ripeterti di non entrare nella mia stanza tipo uragano Katrina! Lo sai che non vengo in ufficio per farmi una briscola, no? Lo sai, vero, che qui ci vengo a lavorare e a riparare i danni che mi combinate ogni giorno voi e che, per farlo, ci vuole concentrazione, no?
Dottore, se io vedo una porta aperta, entro, se la porta è chiusa, ci tuppulìo. La sua porta era aperta e sono entrata. Ma poi lei, dottore, lo sa come si dice qui nell’isola, no? Ormai se lo deve essere insegnato: “si chiuri ‘na porta e si rapi ‘n purticato”. Se lei la porta la lascia sempre aperta, a parte che si deve assuppare l’entrate di chi ammisca e ammisca, e poi quel porticato non le si spalancherà mai. Avanti va, bello valente, che la chiudesse quella porta! Accussì io busso, lei mi dice “avanti!” e a lei l’aspetta un porticatone grande attipo reggia di Versaje!
Maria, attipo che mi dici subito ‘sta novità? Così io continuo a fare quello che stavo facendo, anziché occuparmi di falegnameria esistenziale: perché mica lo sapevo che eri brava pure a fare l’ebanista!
Dottore, la stampa, quella che tratta dei signoroni che i libri li sàpono scrivere, non come lei che quando scrive le cienneerre fa venire un dolore di testa di quello che si mangia tutti i sentimenti e gli occhi non te li fa vedere, ecco quella stampa dei papaveri, non quella delle papere che vorrebbero prendere il posto dei papaveri e sanno fare solo il ballo del quàquà, quella! vuole occuparsi di noi! Leggi tutto…