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LA RIBELLE DI GAZA di Asmaa Alghoul e Sélim Nassib (Edizioni E/O)

giugno 4, 2024

La ribelle di Gaza - Asmaa Alghoul,Sélim Nassib - copertina“La ribelle di Gaza” di Asmaa Alghoul e Sélim Nassib (Edizioni E/O, 2024 – traduzione di Alberto Bracci Testasecca)

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di Erika Di Giorgio

Ci sono libri che vanno assolutamente letti. Soprattutto in determinati periodi storici. Uno di questo è, senza ombra di dubbio, “La ribelle di Gaza” di Asmaa Alghoul, scritto in collaborazione con Sélim Nassib e pubblicato in Italia nel 2024 dalle Edizioni E/O per la traduzione di Alberto Bracci Testasecca.
Uno dei motivi per cui questo libro va assolutamente letto è legato ai riferimenti biografici dei due autori: Asmaa Alghoul è una giornalista palestinese nata a Rafah (città oggi nota a tutti), in un campo profughi nel sud della striscia di Gaza; Sélim Nassib, giornalista e scrittore tradotto in molte lingue, è nato e cresciuto a Beirut in una famiglia ebraica di origine siriana.
Se volete capire cosa c’è dietro il conflitto “israelo-palestinese”, o meglio, tra Israele e Hamas, questo è un libro che fa al caso vostro. Raccontato dal punto di vista di Asmaa, “La ribelle di Gaza” (originariamente pubblicato nel 2016) ci fornisce un’idea precisa di cosa significhi essere palestinese e donna, patriota e femminista. Non solo. Ci porta dentro e fuori Gaza, facendoci comprendere le dinamiche che hanno dato luogo (e stanno, purtroppo, continuando a dare luogo) a uno dei conflitti più drammatici tra quelli in corso sul nostro pianeta.
Da una parte i bombardamenti israeliani, dall’altra la tirannia islamista e il fanatismo religioso.
Va precisato che Asmaa Alghoul è nata a Rafah, ma ha svolto numerose attività all’estero, ricevendo svariati premi e riconoscimenti di caratura internazionale. Il racconto di Asmaa, dunque, nasce dalla realtà vissuta internamente a Gaza, ma beneficia dello sguardo libero di chi ha avuto comunque la possibilità di girare il mondo e sviluppare il proprio senso critico. Una vita, la sua, scandita dai periodici attacchi di Israele e dai disagi quotidiani perpetrati dall’esercito israeliano. Eppure Asmaa non si ferma qui. Con altrettanta veemenza denuncia gli abusi e le nefandezze di Hamas, di cui ha visto crescere l’influenza a partire dal 2007 (nella sua famiglia, peraltro, figurano sia membri di alto rango aderenti ad Hamas, sia oppositori) soprattutto in termini di islamizzazione del territorio di Gaza e di privazioni delle libertà. Fin dall’infanzia, la forza del carattere e il sostegno di un padre aperto e premuroso (amante della lettura e dei libri) le hanno permesso di esercitare il suo spirito critico nei confronti della religione, della condizione della donna e delle tradizioni patriarcali dell’ambiente in cui è nata e cresciuta. L’amore per la lettura e la scrittura, le sue esperienze di vita fuori dalla Palestina – prima in altri paesi arabi (come Emirati Arabi Uniti, Egitto), poi in destinazioni più lontane (come Corea del Sud, Stati Uniti, Francia) -, due matrimoni e due maternità (con ciascuno dei due coniugi), le hanno permesso inoltre di ampliare i suoi orizzonti, anche se la sua carriera giornalistica l’ha portata a rimanere principalmente nel suo paese d’origine.
Asmaa denuncia i paradossi della propria terra (un luogo che vanta la bellezza naturale di un paradiso, soprattutto con riferimento alla zona costiera, ma che è stato tramutato in inferno), la corruzione dilagante, il sessismo, la privazione di alcune libertà fondamentali. Dall’altra parte c’è la resilienza, il desiderio di non soccombere, di tentare sempre di rialzarsi nonostante il dolore e i disastri.
Con voce libera e coraggiosa Asmaa Alghoul ci porta dentro Gaza. Ci fa conoscere luoghi e situazioni. Ci svela aneddoti. Ci rivela verità difficilmente immaginabili. I suoi occhi diventano i nostri occhi, le sue orecchie diventano le nostre orecchie. Il suo libero pensiero contribuisce a formare il nostro.
Di tutto questo non possiamo che esserle grati.

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La scheda del libro: “La ribelle di Gaza” di Asmaa Alghoul e Sélim Nassib (Edizioni E/O, 2024 – traduzione di Alberto Bracci Testasecca)

La ribelle di Gaza - Asmaa Alghoul,Sélim Nassib - copertina

La voce di una giovane donna libera si alza da Gaza, tormentata dai bombardamenti israeliani e dalla tirannia islamista, per raccontare la sua storia: quella di una ragazza come tante, che ha voglia di vivere, di conoscere e di amare, di sfidare le assurde regole del maschilismo e la violenza del fanatismo religioso.

Una voce fresca, sorprendente, audace che ci regala un racconto, mai ascoltato finora, di cosa significa essere palestinese e donna, patriota e femminista. Non possono fermarla né gli zii, intolleranti dirigenti di Hamas, né le bombe israeliane.
Cosa ne sarà di una ragazza di Gaza che cresce all’ombra di uno zio, importante dirigente dei servizi di sicurezza di Hamas, al quale si oppone con determinazione e coraggio? Cosa ne sarà di lei con i soldati israeliani che fanno regolarmente irruzione in casa sua nel cuore della notte e costringono il nonno e altri vecchi a uscire in pigiama per cancellare i graffiti che alcuni giovani hanno disegnato sui muri? Cosa ne sarà di lei con un padre musulmano liberale amante della letteratura e un nonno benevolo che la nasconde sotto le coperte in una società dominata dalla chiusura, dalla corruzione e dal maschilismo, ma anche da un’incredibile umanità? La ragazza scrive per liberarsi dei troppi sentimenti contraddittori stilando, con un tono sia allegro che serio, un ritratto sensuale dell’amatissimo paese natio divenuto nel corso degli anni un calderone di guerre e integralismi. Diventerà scrittrice, ecco cosa ne sarà.

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Asmaa Alghoul (1982, Rafah) è una giornalista palestinese nata a Rafah, in un campo profughi nel sud della striscia di Gaza. Collabora regolarmente con Al-Monitor, un sito di informazione specializzato nell’attualità del Medio Oriente. Ha vinto numerosi premi internazionali.

Giornalista e scrittore tradotto in molte lingue, Sélim Nassib (1946) è nato e cresciuto a Beirut in una famiglia ebraica di origine siriana. È stato inviato speciale del quotidiano francese Libération durante la guerra del Libano. Oltre a Ti ho amata per la tua voce, sulla grande cantante egiziana Umm Kalthum, le Edizioni E/O hanno pubblicato anche il romanzo L’amante palestinese e i racconti Una sera qualsiasi a Beirut.

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