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L’UOMO di Gregorio di Nissa (Città Nuova)

novembre 15, 2021

L' uomo - Gregorio di Nissa (san) - copertina“L’uomo” di Gregorio di Nissa (Città Nuova – A cura di: Bruno Salmona)

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di Helena Molinari

Gregorio di Nissa è il più grande per doti speculative dei Padri della Cappadocia. Si distinse come filosofo e come teologo per la profondità della sua indagine sulle verità della fede.
Gli aspetti fondamentali della sua dottrina, trattati in quest’opera, si possono riassumere nel rapporto tra natura e soprannatura; il rapporto tra l’anima e il corpo.
Gregorio insiste sul segno dell’appartenenza del singolo al tutto dell’umanità in quanto essere portatore di intelligenza e di libertà.
È patristica certamente, ma anche semplice e immediata spiritualità, letteratura tra cielo e terra, linguaggio alto eppure sorprendentemente accessibile.
In questo piccolo libro si parla di Dio e lo si chiama per nome, ma non stentiamo a intravvedervi una laicità pensante e illuminata.
Così scrive:
“Il nome dato all’uomo creato non è singolo, ma universale, della natura.
Siamo spinti a supporre che dalla prescienza e potenza divina sia stata, nella creazione, abbracciata tutta l’umanità.
È necessario infatti pensare che niente per Dio è indeterminato dagli esseri che traggono origine da Lui, ma di ciascuno degli esseri il limite e la misura sono determinati dalla sapienza del Creatore”.

Ed ancora…
“Io penso che in un solo corpo sia contenuto tutto l’insieme dell’umanità per la forza di prescienza che Dio ha di tutte le cose”.
Come ci piace spesso dire qui a Letteratitudine in ciascuno di noi c’è movimento, c’è divenire nel bene come nel male.
Caducità e rinascita.
Di questo ed altro indaga Gregorio di Nissa sostenendo in fondo che siamo molto più del cielo riflesso in uno stagno.
Siamo un po’ della terra e un po’ del cielo.
Lettura consigliatissima per spunti e verità.

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[In collaborazione con Radio Aldebaran e con la trasmissione radiofonica Book-ing curata e condotta da Helena Molinari. I testi della rubrica “Parole: tra cielo e terra” saranno riproposti nella puntata di Book-ing domenica prossima, a partire dalle h. 12, sulle frequenze del suddetto programma radiofonico]

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“L’uomo” di Gregorio di Nissa (Città Nuova – A cura di: Bruno Salmona)

Gregorio di Nissa (Cesarea di Cappadocia 335 circa – Nissa 394 circa) è uno dei “grandi Padri cappadoci” ed è considerato uno dei padri della Chiesa. Nacque in una famiglia cristiana; alla carriera di retore perferì la vita ascetica, seguendo in l’esempio del fratello Basilio il quale, diventato vescovo di Cesarea (370), lo fece eleggere a Nissa. Morto il fratello, si trovò a capo degli ortodossi in Oriente e partecipò al secondo concilio ecumenico di Costantinopoli (381). Difese la sua fede contro l’arianesimo e gli pneumatomachi, tanto che Teodosio lo designò la  come modello di ortodossia.
Studiò la Bibbia e gli scrittori ecclesiastici, conobbe le opere di Platone e fu inflenzato in particolare dal pensiero di Origene. La sua vasta produzione teologica comprende, tra gli altri, il Contra Eunomium, il De Spiritu Sancto, De anima et resurrectione, Oratio catechetica magna, De opificio hominis, De vita Moysis, la Vita di santa Macrina, varie opere esegetiche, trattati, sermoni e lettere.

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Tutte le puntate di “Parole: tra cielo e terra” sono disponibili qui

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