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Mario Monti cita “Il vecchio e il mare” di Hemingway in Parlamento

luglio 5, 2012

di Massimo Maugeri

Nella sua relazione del 5 luglio alla Camera, il Presidente del Consiglio Mario Monti, con un certo (divertito) imbarazzo, cita “Il vecchio e il mare” di Hemingway.
Chissà, poi, perché questo imbarazzo? Certo, gli onorevoli deputati non saranno abituati – nel corso dei dibattiti alla Camera – ad ascoltare citazioni letterarie. Eppure non sarebbe male che, anche in quegli ambienti, si leggesse un testo dall’alto valore metaforico (oltre che letterario) come questo capolavoro di Hemingway.
Ecco il testo dell’intervento come riportato da Repubblica TV:
Il “pesce” catturato nell’Eurovertice non farà la fine del marlin nel romanzo di Hemingway ‘Il vecchio e il mare’. In aula, Mario Monti invita così a stare sereni: le decisioni del Consiglio Ue “non sono qualcosa che rischia di arrivare al porto ridotto a scheletro.”
Nel romanzo, dopo una solitaria battuta di pesca di tre giorni e tre notti, il vecchio Santiago torna a riva con un gigantesco marlin attaccato alla barca. Ma nella rotta verso terra, la preda è stata spolpata dagli squali.

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Il vecchio e il mare di Ernest Hemingway (Mondadori)

Il vecchio e il mareDa ottantaquattro giorni non riesce a pescare nulla il vecchio Santiago, come se fosse stato colpito da una maledizione. Ma trova la forza di riprendere il mare per un’uscita che rinnova il suo apprendistato di pescatore e ne sigilla la simbolica iniziazione. Nella disperata caccia a un enorme pescespada dei Caraibi, nella lotta contro gli squali che un pezzo alla volta gli strappano la preda, Santiago stabilisce, forse per la prima volta, una vera fratellanza con le forze incontenibili della natura e, soprattutto, trova dentro di sé il segno e la presenza del proprio coraggio, la giustificazione di tutta una vita.

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