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MELISSA PANARELLO racconta STORIA DEI MIEI SOLDI (Bompiani)

marzo 16, 2024

Storia dei miei soldi - Melissa Panarello - copertinaCome nasce un romanzo? Per gli Autoracconti d’Autore di Letteratitudine: MELISSA PANARELLO racconta il suo romanzo “Storia dei miei soldi” (Bompiani)

Libro presentato da Nadia Terranova nell’ambito dei titoli proposti dagli Amici della domenica al Premio Strega 2024.

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di Melissa Panarello

Tutti i miei romanzi sono nati di notte. Sono perciò romanzi notturni, ambientati in interni, che parlano di un mondo in cui non si conosce né si vede il sole, se non rare volte dalla finestra. Sono romanzi intimi.

Poi è nato Storia dei miei soldi, un romanzo che comincia con una scena in pieno centro, a Roma, di giorno, in un inizio primavera, le cui vicende accadono soprattutto di mattina e dove i soldi, le monete, sembrano esse stesse splendenti soli. Il paradosso è che di questo romanzo diurno io non ricordo la nascita, come se fosse avvenuta in sogno. E invece è più verosimile che sia nato in una lunghissima gestazione, non di mesi e neppure di anni, ma di interi decenni. Una cosa così antica che mi riesce difficile rintracciare il seme e il giorno in cui è stato piantato. Forse la domanda da cui tutto è nato è a sua volta stata sollevata da un’altra domanda che mi sono sentita fare sempre, da ragazzina, quando appena maggiorenne incontravo un successo eccezionale con un libro che mi ha dato fama ma non necessariamente buona reputazione. Un libro che di certo mi ha dato soldi, molti soldi, come accade a tutti i libri bestseller.
https://64.media.tumblr.com/f7c68e48365e125fdc165106798a2126/b1cfe4074ce374d4-b9/s2048x3072/e33e200f1a53475a8992d7f65f9aaef2b28dc14f.jpgErano tre le domande che tutti mi facevano sempre, ovunque andassi, che fosse in tv, in radio, a una festa. La prima: il tuo libro è autobiografico? La seconda: cosa hanno pensato i tuoi genitori quando hanno letto questo libro? Infine: quanti soldi hai guadagnato?
Una volta, a Francesco Cossiga, anche lui curioso dei miei proventi, risposi: chiedetemi con chi sono andata a letto ieri sera, ma non quanto ho guadagnato. Perché se il sesso non mi dava vergogna, diverso era per i soldi. I soldi che facevo e come li spendevo mi creavano grandissimo imbarazzo, come molto imbarazzo mi ha creato perderli, un giorno come tanti, un giorno in cui pensavo che invece sarei stata ricca per sempre.
E da questa vergogna velenosa è nata Clara T., con i suoi occhi verdi che divorano come la sua bocca non è in grado di fare, sempre affamata di cibo, ma capace di nutrirsi con l’unico alimento per lei importante: i soldi, appunto.
Ho impiegato circa tre anni a far accedere l’impensabile alla vita di Clara, attrice caduta in disgrazia dopo un grande successo, che ha esordito proprio grazie al film tratto da uno dei miei romanzi. Clara sotto i riflettori, Clara nella tempesta. Clara che sembra vivere per sempre, Clara che lascia tutto, che si fa strappare desideri e vesti come il denaro che possiede e che sente di non meritarsi. Prima non la vedevo, pensavo fosse bionda, cantante, la vedevo bambina. Poi ho iniziato a fissarla meglio, è diventata un’attrice, con un fisico androgino, un po’ vecchia un po’ bambina, un insieme di passato e futuro che mi dava, e dà ancora, le vertigini.
Si dice che i libri nascano sempre da un’urgenza, ed è vero. Questo libro è nato però dalla vergogna e dalla necessità di liberarmi di quella vergogna. È nato dalla voglia di dire quello che non avevo mai detto, di potermi permettere di giocare come non avevo mai fatto. Mi sono arrabbiata, molto, e la rabbia non si è estinta. Mi sono anche molto divertita, e continuo a farlo.

Mi sono guardata allo specchio e non ho visto me, ma un’altra. E mentre quell’altra mi restituiva lo sguardo, ho visto me.

(Riproduzione riservata)

© Melissa Panarello

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A raccontarci questa storia è una scrittrice, resa famosa quando era molto giovane da un audace romanzo nel quale metteva in scena sé stessa. Adesso è una donna adulta, ha costruito una famiglia e le sembra di avere compreso che scrivere per lei è stato il frutto di un’urgenza ora sopita. Ma la vita si incarica di dimostrarle che per conoscersi veramente bisogna trovare lo specchio in cui guardarsi e mette sul suo cammino Clara, l’attrice che quindici anni prima è stata il suo doppio nel film tratto da uno dei suoi romanzi. Clara è ancora bella ma i suoi grandi occhi verdi a tratti diventano laghi di vergogna; Clara ha fame ma deglutisce con fatica; Clara non ha più soldi, e trova il coraggio per chiederli a chi incontra. Più di tutto, Clara ha bisogno di raccontare la sua storia e improvvisamente questa diventa una missione che le riguarda entrambe. Per le due protagoniste comincia un viaggio che si dipana sulle tracce del solo alimento che – insieme alla passione – può consentirci di diventare chi siamo: i soldi. Dopo aver osato mettere al centro delle sue pagine il desiderio femminile, Melissa Panarello scrive il suo romanzo più autentico e intenso che si propone di indagare un altro grande tabù: quello del denaro fra le mani di una donna. La figura di Clara T. si staglia in queste pagine come una antica divinità divorata dal suo stesso amante, e con voce ferma racconta le ustioni che il successo e la ricchezza lasciano sulla pelle di chi li attraversa, le trappole che la giovinezza tende a chi è più fragile, il privilegio e la dannazione del talento.

Libro proposto da Nadia Terranova al Premio Strega 2024 con la seguente motivazione:
«Vent’anni fa una scrittrice ha pubblicato un romanzo che era una favola sull’amore, sulla solitudine, sulla ricerca di sé attraverso il corpo. Era adolescente, ed era anche una scrittrice: non lo si diventa a un’età, lo si nasce – però, siccome era giovane, quel romanzo testimoniava la sua gioventù. Scatenò clamore perché testimoniava anche un’epoca in cui si riteneva inaccettabile che gli adolescenti avessero una vita sessuale che sfuggiva alle proiezioni degli adulti, fu definito immorale e scandaloso, allora non andavano di moda hashtag o cordoni contro le aggressioni misogine, e la scrittrice tradotta in tutto il mondo attirò le peggiori, cavandosela sempre senza lagne e con eleganza. Vent’anni dopo, la scrittrice è sempre una scrittrice, e a differenza di tanti che smaniano per il successo non ha mai dovuto inseguirlo, piuttosto si è concessa il lusso di non abbandonare l’unica avventura realmente audace della sua vita: essere sé stessa. […] Così, Storia dei miei soldi risulta un romanzo magnifico, scivoloso e sapiente, che gioca con il grottesco, con il doppio letterario, con l’autofinzione, scritto dalla voce saggia di una donna capace di abbracciare la bambina che non smetterà mai di portare dentro. Una voce insieme millenaria e infantile, e perciò, senza necessità di pose o travestimenti, semplicemente e naturalmente magica.»

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Melissa Panarello (Catania, 1985) è autrice di romanzi e saggi e agente letterario. A diciassette anni esordisce con Cento colpi di spazzola prima di andare a dormire e il libro diventa subito un caso letterario che Luca Guadagnino trasforma in un film di successo. Ha pubblicato tra gli altri i libri L’odore del tuo respiro, In nome dell’amore, Tre e Il primo dolore. Ha scritto e interpretato i podcast “Love Stories”, “C’era una volta e c’è ancora” e “Pornazzi”. Collabora con diverse testate, dal 2011 ha una rubrica fissa sul settimanale Grazia. Vive e lavora a Roma.