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UN «OSSERVATORE E TESTIMONE ATTENTO»: Remo Ceserani

dicembre 10, 2018

Un «osservatore e testimone attento»: L’opera di Remo Ceserani nel suo tempo, AA.VV. (Mucchi editore) – a cura di Stefano Lazzarin (Université Jean Monnet di Saint-Étienne) e Pierluigi Pellini (Università di Siena)

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Venerdì 14 dicembre, presso il Monastero dei Benedettini di Catania, nell’ambito del convegno Compalit, si terrà la presentazione del libro “Un «osservatore e testimone attento»”, primo testo che tenta una ricognizione sull’opera di Ceserani, cura da P. Pellini e S. Lazzarin.

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“Remo Ceserani (1933-2016) era solito considerare se stesso, il suo ruolo istituzionale, la sua attività intellettuale e produzione scientifica con molto understatement”, racconta Stefano Lazzarin a Letteratitudine (uno dei due curatori del volume “Un «osservatore e testimone attento». L’opera di Remo Ceserani nel suo tempo“, edito da Mucchi). “Per questo nei suoi libri si definisce a più riprese come un «osservatore e testimone attento, mai un protagonista». Ma la verità è che Ceserani è stato un protagonista, e di primissimo piano. Il volume Un «osservatore e testimone attento». L’opera di Remo Ceserani nel suo tempo indaga sui vari aspetti della sua poliedrica attività e sull’importanza critico-teorica (e storica) dei suoi libri. Gli autori non hanno voluto fare opera di scavo e recupero memoriale, ma di analisi intellettuale: stilare un bilancio della figura e dell’attività di uno dei più significativi intellettuali italiani della nostra epoca, e uno dei pochissimi la cui dimensione superasse largamente le frontiere nazionali. E soprattutto, verificare la tenuta delle proposte critiche, teoriche, più largamente intellettuali di Ceserani: sulla storia letteraria, sulla critica tematica, sui legami fra letteratura e tecnologia, sull’epoca postmoderna e la ‘modernità liquida’, sulle convergenze fra la letteratura e le altre discipline. Per questo motivo il libro, mentre redige il consuntivo di una figura cruciale nel panorama intellettuale italiano ed europeo dell’ultimo mezzo secolo, appare interamente proiettato verso il presente e il futuro: verso la cultura, la società e il mondo stesso in cui viviamo oggi, e quelli che ci aspettano domani”.

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La scheda del libro

In uno dei passi autobiografici frequenti in molti suoi libri, ricordando con il consueto understatement un episodio dei primi anni Settanta, Remo Ceserani annota: «ero ancora agli inizi della mia carriera di studioso della letteratura, e mi trovavo in una posizione (che non è poi gran che mutata negli anni successivi) di osservatore e testimone attento (mai quindi di protagonista), in particolare della scena culturale americana e di quelle italiana, tedesca e francese».
Vero è che nessuno meglio di lui è stato capace di capire la cultura del suo e del nostro tempo, con un misto di passione e ironia, di cui solo a posteriori possiamo riconoscere la lungimiranza. Ma Ceserani è stato anche un protagonista: uno dei più importanti intellettuali italiani della sua generazione. Questo volume ne interroga l’opera come pietra di paragone di un quarantennio di storia culturale, di dibattiti critici e di teoria letteraria. Non vuole semplicemente raccogliere le testimonianze di chi ha conosciuto l’uomo; vuole soprattutto indagare i vari aspetti della sua opera, mettere alla prova la tenuta delle sue proposte: sulla storia della letteratura e le sue periodizzazioni, sul rapporto fra letteratura e tecnologia, sul postmoderno, sulla critica tematica, sulle contaminazioni fra la letteratura e gli altri saperi – senza dimenticare Il materiale e l’immaginario, il libro decisivo su cui si è formata un’intera generazione.
Ne esce un primo bilancio, ancora parziale ma significativo, sulla figura di Remo Ceserani, corredato da una monumentale bibliografia che da sola basterebbe a testimoniare l’importanza, e la stupefacente ricchezza, dell’insegnamento che ci ha lasciato il maestro della comparatistica italiana.

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REMO CESERANI: A cura di Stefano Lazzarin (Université Jean Monnet di Saint-Étienne) e Pierluigi Pellini (Università di Siena)

Hanno partecipato a questo volume:
Andrea Bernardelli, Federico Bertoni, Edoardo Camassa, Luigi Cepparrone, Matteo Colombi, Alberto Comparini, Francesco de Cristofaro, Mario Domenichelli, Irene Fantappiè, Giulio Ferroni, Sotera Fornaro, Massimo Fusillo, Guido Mattia Gallerani, Daniele Giglioli, Giulio Iacoli, Orsetta Innocenti, Monica Jansen, Donata Meneghelli, Simona Micali, Florian Mussgnug, Sebastiana Nobili, Marina Polacco, Elena Porciani, Vittorio Roda, Lucia Rodler, Attilio Scuderi, Romano Vecchiet, Sergio Zatti, Emanuele Zinato.

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