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PREMIO VITTORINI 2023: vince Maria Grazia Calandrone

settembre 10, 2023
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La vincitrice: Maria Grazia Calandrone

Maria Grazia Calandrone con Dove non mi hai portata (Einaudi) vince XXII Premio Letterario Nazionale Elio Vittorini

[Leggi la recensione di Letteratitudine dedicata a Dove non mi hai portata di Maria Grazia Calandrone (Einaudi)]

Gli altri finalisti erano Giuseppe Lupo con Tabacco clan (Marsilio) e Matteo Nucci con Sono difficili le cose belle (HarperCollins). Menzione speciale alla scrittrice Veronica Tomassini per il suo L’Inganno (La nave di Teseo).  Premio per l’Editoria Indipendente Arnaldo Lombardi alla casa editrice “Le Fate” di Ragusa.

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La Commissione di valutazione opere in concorso, presieduta dal professore Antonio Di Grado, ha infatti proclamato vincitrice della XXII edizione del Premio Vittorini MARIA GRAZIA CALANDRONE con “Dove non mi hai portata”, Einaudi.

Questa la motivazione della Commissione: “Abbandonata a otto mesi su un prato di Villa Borghese, cinquant’anni dopo Maria Grazia Calandrone va alla ricerca dei suoi genitori biologici, morti suicidi nel Tevere, compiendo uno straordinario e commovente viaggio dentro di sé e dentro la storia di quegli anni, gli anni sessanta, facendo emergere problematiche quanto mai attuali: la questione femminile, infatti, affiora in ogni pagina, ma non è mai esposta sopra le righe. Tenendo sempre a bada l’autobiografismo, con la finezza e l’eleganza del suo essere poeta, Calandrone ci narra la sua dolente e insieme coinvolgente indagine e ci offre toccanti pagine di bella scrittura”.

https://64.media.tumblr.com/97cb41d8e6e1b05af3e89f03cacb535e/f3895307cffef089-e3/s500x750/b072b535396d7bef692680505f592fa6aa0e492b.jpgMaria Grazia Calandrone ha avuto la meglio su Giuseppe Lupo, finalista con “Tabacco clan”, Marsilio, e su Matteo Nucci autore di “Sono difficili le cose belle”, HarperCollins. A consegnare i riconoscimenti alla vincitrice e ai finalisti sono stati è l’assessore alla cultura della Città di Siracusa Fabio Granata, il presidente di Confindustria Siracusa Gian Piero Reale e il vicepresidente dell’associazione Vittorini-Quasimodo Vittorio Muscia.

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I tre finalisti: da sinistra- Giuseppe Lupo, Maria Grazia Calandrone, Matteo Nucci

Menzione speciale a Veronica Tomassini (assente alla cerimonia finale per via di concomitanti e non differibili impegni) che ha catturato l’attenzione e il consenso della Commissione con “L’inganno”, La nave di Teseo.

A parlare al femminile in questa edizione 2023 è stato anche il Premio per l’editoria indipendente Arnaldo Lombardi, assegnato dalla Commissione alla casa editrice Le Fate di Ragusa. Sul palco, a ritirare il riconoscimento, l’editrice Alina Catrinoiu.

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La scheda del libro: “Dove non mi hai portata. Mia madre, un caso di cronaca” di Maria Grazia Calandrone (Einaudi, 2022)

Image from LETTERATITUDINE (di Massimo Maugeri)

 

Quando Lucia e Giuseppe arrivano a Roma è l’estate del 1965. Hanno con sé la figlia di otto mesi, sono innamorati, ma non riescono a liberarsi dall’inquietudine che prova chi è braccato. Perché Lucia è fuggita da un marito violento che era stata costretta a sposare e che la umiliava ogni giorno, e ha tentato di costruirsi una nuova vita proprio insieme a Giuseppe. Per la legge dell’epoca, però, la donna si è macchiata di gravi reati: relazione adulterina e abbandono del tetto coniugale. Prima di scivolare nelle acque del Tevere in circostanze misteriose, la coppia lascia la bambina su un prato di Villa Borghese, confidando nel fatto che qualcuno si prenderà cura di lei. Piú di cinquant’anni dopo quella bambina, a sua volta diventata madre, si mette in viaggio per ricostruire quello che è davvero successo ai suoi genitori.
Come una detective, Maria Grazia Calandrone ricostruisce la sequenza dei movimenti di Lucia e Giuseppe, enumera gli oggetti abbandonati dietro di loro, s’informa sul tempo che impiega un corpo per morire in acqua e sul funzionamento delle poste nel 1965, per capire quando e dove i suoi genitori abbiano spedito la lettera a «l’Unità» in cui spiegavano con poche parole il loro gesto.
Dopo Splendi come vita, in cui l’autrice affrontava il difficile rapporto con la madre adottiva, Dove non mi hai portata esplora un nodo se possibile ancora piú intimo e complesso. Indagando la storia dei genitori grazie agli articoli di cronaca dell’epoca, Calandrone fa emergere il ritratto di un’Italia stanca di guerra ma non di regole coercitive. Un Paese che ha spinto una donna forte e vitale a sentirsi smarrita e senza vie di fuga. Fino a pagare con la vita la sua scelta d’amore.

Proposto da Franco Buffoni al Premio Strega 2023 con la seguente motivazione (il libro è rientrato tra i cinque finalisti del Premio):
Dove non mi hai portata. Mia madre, un caso di cronaca - Maria Grazia Calandrone - copertina«Propongo la candidatura del romanzo Dove non mi hai portata di Maria Grazia Calandrone, Einaudi 2022, per il Premio Strega 2023 per due fondamentali motivi: la tenuta stilistica che non viene mai meno nelle 247 pagine del volume; la capacità dell’autrice di coinvolgere il lettore in una vicenda storica e umana al calor bianco. Già due anni fa con Splendi come vita, edito da Ponte alle Grazie, Maria Grazia Calandrone aveva visto pienamente riconosciute le proprie doti di narratrice, ben figurando nella dozzina del Premio Strega. Con questa nuova prova narrativa l’autrice, ben nota da decenni come indiscutibile voce poetica, non solo conferma le qualità di narratrice di razza allora poste in luce, ma le corrobora con una magistrale ricostruzione storica dell’Italia degli anni Cinquanta e Sessanta: riuscendo a ricostruire ambienti e situazioni (il Molise rurale, la periferia milanese in pieno boom economico, Roma magica di altera e sconsolata bellezza) in modo altamente poetico pur se finemente realistico, e dando dei propri genitori biologici tesi verso una tragica fine un ritratto nitido, al contempo profondamente partecipe, ferocemente oggettivo e emblematico nella sua attualità.»

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https://www.ibs.it/biopics/2886730518061_0_0_250_0.jpgMaria Grazia Calandrone è poetessa, scrittrice, giornalista, drammaturga, artista visiva, autrice e conduttrice per la Rai. Scrive per il «Corriere della Sera» e tiene laboratori di poesia nelle scuole e nelle carceri. Con i suoi libri di poesia ha vinto importanti premi. La sua ultima opera, Splendi come vita (Ponte alle Grazie 2021), è entrata nella dozzina del Premio Strega. Per Einaudi ha pubblicato Dove non mi hai portata (2022).