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Posts Tagged ‘Intervento del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella alla cerimonia in occasione del 79° anniversario della Liberazione’

1 MAGGIO 2024: l’intervento del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella

Intervento del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione della visita al sistema agroalimentare del distretto del cosentino nella celebrazione della Festa del Lavoro

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella nello stabilimento Granarolo di Castrovillari  in occasione della visita al sistema agroalimentare del distretto del cosentino per le celebrazione della Festa del Lavoro

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Rivolgo il saluto più cordiale alle lavoratrici e ai lavoratori presenti, ai loro familiari e a quanti sono impegnati nelle aziende e nelle molteplici articolazioni del distretto agro-alimentare del Cosentino, al Ministro del Lavoro, che ringrazio per le considerazioni che poc’anzi ha svolto, al Presidente della Regione, ai Sindaci di Castrovillari e di Mongrassano, al Presidente della Provincia, a tutti i Sindaci presenti di questo bel territorio.

Un saluto alle rappresentanze sindacali e agli imprenditori che contribuiscono ad alimentare e rafforzare una filiera produttiva così preziosa per il Paese e, inoltre, per lo sviluppo della Calabria e del Mezzogiorno.

Domani è Primo maggio. Festa del Lavoro. Dunque Festa della Repubblica, che i costituenti hanno voluto fondare proprio sul lavoro.

Come disse all’Assemblea Costituente il primo tra i proponenti di questa formula, Fanfani, “fondata non sul privilegio, non sulla fatica altrui”, ma sul lavoro di tutti. Leggi tutto…

25 aprile 2024: il discorso del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella

Intervento del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella alla cerimonia in occasione del 79° anniversario della Liberazione, tenutosi Civitella in Val di Chiana il 25 aprile 2024

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella a Civitella in Val di Chiana in occasione del 79° anniversario di Liberazione

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(…) Una lunga scia di sangue ha accompagnato il cammino dell’Italia verso la Liberazione. Il sangue dei martiri che hanno pagato con la loro vita le conseguenze terribili di una guerra ingiusta e sciagurata, combattuta a fianco di Hitler nella convinzione che la grandezza e l’influenza dell’Italia si sarebbero dispiegate su un nuovo ordine mondiale. Un ordine fondato sul dominio della razza, sulla sopraffazione o, addirittura, sullo sterminio di altri popoli. Un’aspirazione bruta, ignobile, ma anche vana.
(…)
Liberazione, dunque, dall’occupante nazista, liberazione da una terribile guerra, ma anche da una dittatura spietata che, lungo l’arco di un ventennio, aveva soffocato i diritti politici e civili, calpestato le libertà fondamentali, perseguitato gli ebrei e le minoranze, educato i giovani alla sacrilega religione della violenza e del sopruso. L’entrata in guerra, accanto a Hitler, fu la diretta e inevitabile conseguenza di questo clima di fanatica esaltazione.
(…)
Il 25 aprile è, per l’Italia, una ricorrenza fondante: la festa della pace, della libertà ritrovata, e del ritorno nel novero delle nazioni democratiche. Quella pace e quella libertà, che – trovando radici nella resistenza di un popolo contro la barbarie nazifascista – hanno prodotto la Costituzione repubblicana, in cui tutti possono riconoscersi, e che rappresenta garanzia di democrazia e di giustizia, di saldo diniego di ogni forma o principio di autoritarismo o di totalitarismo.

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