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LE STRAORDINARIE BILOCAZIONI DI LILY BELLS di Valentina Ferri (intervista)

aprile 5, 2019

LE STRAORDINARIE BILOCAZIONI DI LILY BELLS di Valentina Ferri (L’iguana editrice)

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di Simona Lo Iacono

Lily Bells si acquatta tra le lenzuola con un libro in mano. Si stiracchia sorridendo alle ombre e pregustando le peregrinazioni che – a breve – le concederà la notte. Non si allarma per ciò che gli altri definirebbero realtà. Per lei, ogni evento ha la possibilità di essere letto. Di essere interpretato in un modo inusuale. Persino di evolversi in una visione.
Dunque, senza troppo interrogarsi sul perché le capiti di spostarsi da un luogo all’altro in una manciata di secondi, inizia il rituale della lettura notturna.
Lily ad altri potrebbe sembrare un’eccentrica. Disegna pappagalli per tappezzerie, festeggia i compleanni di bambini immaginari, raccoglie gatti e indossa guepiere. Inoltre, quando legge, va in bilocazione, si ritrova catapultata nella Spagna di Filippo IV, oppure rinchiusa in un sotterraneo dove attende di essere arsa sul rogo come strega.
Insomma… chi è Lily Bells?
Lo chiedo alla sua autrice, la bravissima Valentina Ferri, che in questo nuovo libro, “Le straordinarie bilocazioni di Lily Bells” (L’iguana editrice), è riuscita a creare un personaggio bizzarro ma anche incredibilmente tenero, perché se c’è una qualità che colpisce il Lily è proprio la sua disarmante innocenza.

-Valentina, parlaci di Lily. Come nasce questa incantevole creatura?
Grazie per “incantevole”! Credo che Lily Bells, in effetti, abbia il dono naturale di trovare l’incanto anche dove non c’è, o di suscitare una sorta di stupore fiabesco in chi la conosce. Il personaggio era dentro di me, sonnecchiava, sornione come uno dei suoi gatti: era il desiderio di dare vita a una creatura dall’ostinato ottimismo, dai tratti un poco surreali, umoristici perché ingenui, anche, che potesse diventare per il lettore una sorta di “amica” surreale ma possibile.

-Cara Valentina, all’inizio della storia Lily sembra solo una deliziosa signora inglese residente a Bath con una borsetta di rafia azzurra e un grumo di gatti al seguito. Tuttavia la biografia della monaca visionaria Maria de Agreda, vissuta nel Seicento in Spagna, la fa immediatamente immedesimare nella capacità più importante della suora: la bilocazione. E qui la storia inizia a spostarsi su un altro piano… quello del rapporto tra realtà e immaginazione, ma anche tra vita e sogno. Vuoi parlarcene?
Il rapporto tra realtà e immaginazione, vita e sogno è molto labile, secondo i surrealisti, e soprattutto quando “si crea”. E Lily Bells, a suo modo, è un’artista e dagli artisti si lascia sedurre. Dopo avere letto la storia (vera) di Maria de Agreda ed essersi appassionata alle vicende di questa “dama azzurra”che dalla Spagna barocca si muoveva nello stesso momento verso le piane dei campesinos messicani, la sua curiosità – già molto vivace – diventa irrefrenabile. Sono i quadri di Diego Velazquez, il pittore di Filippo IV a cui la monaca scriveva, a muovere la sua psiche ( se vogliamo vederla così). Nani e giullari, infanti vestiti da cacciatori e biscazzieri ubriachi nelle taverne madrilene diventano personaggi per lei quasi reali, non dissimili dai suoi stessi vicini di casa. Di certo i suoi sono sogni, ma il lettore può escludere che Lily non faccia davvero qualche viaggio nel tempo? O che i vicini di casa che hanno tratti che ricordano degli animali, non abbiano proprio quella natura zoomorfa che sospetta la visionaria Lily? Il surrealismo che mi piaceva sta qui: nel confine tra visione e realtà che slitta, sfugge, genera spunti e associazioni infinite.

-Lily è circondata da vicini di casa che la osservano e che la seguono incuriositi. Colpisce molto, nel romanzo, questa contrapposizione tra la voce di Lily e lo sguardo esterno. Il libro infatti porta continuamente il lettore in due dimensioni, una interiore e una esteriore. E tu, cara Valentina, a quale delle due visioni aderisci maggiormente?
Sai che mi sembra di somigliare sempre più a Lily Bells, in quanto a distrazione?  Non sono ancora arrivata ai monologhi con i quali lei si intrattiene durante le sue giornate strambe, ma la sua visione del mondo mi pare abbia leggerezza, consenta quella virata fantastica e sempre ironica che è di aiuto in tanti momenti. Preferisco il suo sguardo, lo stupore che le fa trovare tutto piacevole a dispetto della realtà.

-Infine, una annotazione sulla lingua. Che è leggera, ironica, ricca di picchi e di fantasia. Una prosa felice, che regala al lettore una ventata di freschezza. Si ha l’impressione che ti sia molto divertita a scrivere… è così?
Sono proprio lieta che giunga al lettore la freschezza con cui, sì, ho desiderato scrivere e condurre Lily Bells nelle sue avventure! Mi ha divertita inventarla e raccontare queste bilocazioni è stato un viaggio anche per me. Non sono certa di essere tornata del tutto, però…

(Riproduzione riservata)

© Simona Lo Iacono / Letteratitudine

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Le straordinarie bilocazioni di Lily Bells - Valentina Ferri - copertinaLa scheda del libro

Anche se in effetti qualcosa di strano c’è: la visionaria Lily Bells è convinta di avere il superpotere della bilocazione, ovvero di essere in due luoghi contemporaneamente. Sarà perché ha fatto il pieno di tè, biscotti e cioccolata? I suoi compagni di avventure sono il nano della spazzatura Little Raphael, ex vedette volante in un circo portoghese, Mister Harry Fox con la faccia da volpe, la signorina Cloe Panthy che sorride come una pantera, Mrs Ellen Oinky e il suo posteriore da maiale, Mrs Madeleine Hawk e il fratello Jude che somiglia tanto a un falchetto. Ma un bel giorno, mentre una Lily visita il museo e l’altra Lily organizza merende per bambini immaginari, la nostra eroina in carne e ossa trova un cadavere in un pozzo: scoperta dagli assassini, viene reclusa nelle cantine di un palazzo antico mentre loro si preparano a spiccare il volo a bordo di un biplano a motore. Riuscirà la nostra eccentrica Lily a dare un lieto fine alla sua storia?

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Valentina Ferri è attrice di teatro, giornalista e autrice di saggi e romanzi. Vicedirettora del mensile Azienda Edicola, collabora con testate femminili, periodici musicali e pagine di cultura.
È autrice del saggio La ineluttabile modalità dell’udibile. Allusioni e strategie musicali nell’Ulisse di James Joyce (Deainedi 2004), dei romanzi Il mare immobile (Galaad 2011), Avevo otto anni e c’era la guerra. Storia a quattro mani con cucina (Deainedi 2014) e Quando il leone si ciberà di paglia (Galaad 2014). Nel 2016 ha pubblicato i libri Pop Porno e Condividi! La Sharing Economy è il futuro con Hop edizioni. Per saperne di più: http://www.valentinaferri.com.

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