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JAVIER MARIAS VINCE IL PREMIO GREGOR VON REZZORI 2022

Il Premio Gregor von Rezzori va allo scrittore spagnolo Javier Marias per il romanzo “Tomás Nevinson” (Einaudi, trad. di Maria Nicola)

Image from LETTERATITUDINE (di Massimo Maugeri)

La XVI edizione del Premio Gregor von Rezzori – Città di Firenze si è svolta dal 30 maggio al 1° giugno a Firenze.

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La giuria del Premio Gregor von Rezzori – Città di Firenze composta da Beatrice Monti della Corte, Ernesto Ferrero Presidente, Andrea Bajani, Alberto Manguel, Maylis de Kerangal e Edmund White annuncia il vincitore:

Javier Marias “Tomás Nevinson” (Einaudi, trad. di Maria Nicola)

MOTIVAZIONE: Berta Isla era un romanzo di attese e di fantasmi. Raccontava la storia di una donna che si ritrova a costruire la sua vita attorno all’assenza del marito. Una vita che scorre lenta e dolente, con moltissime domande e quasi nessuna risposta. La vita del marito,Tomás Nevinson, invece, dev’essere stata una vita avventurosa. È la vita di un agente segreto, piena di colpi di scena, inganni e accelerazioni. Ecco che a rigore, se il romanzo di Berta Isla era un romanzo sui vuoti, un romanzo dedicato a Tomás Nevinson dev’essere un romanzo sui pieni. Ma la letteratura non ha molto a che fare con il rigore e infatti anche Thomas Nevinson è un romanzo di attese e fantasmi, forse con ancora più attese e fantasmi. Javier Marías ha deformato la spy story e scavando dall’interno ha ritrovato le radici del romanzo psicologico. Tomàs Nevinson ci guarda e ci riguarda. È un personaggio pensoso e riflessivo, che ha capito che nell’inganno di chi vive sotto mentite spoglie c’è nascosta una porta d’accesso alle nostre verità più profonde. Leggi tutto…

TOMÁS NEVINSON di Javier Marías (Einaudi)

“Tomás Nevinson” di Javier Marías (Einaudi – Traduzione di Maria Nicola)

È in libreria da oggi, il nuovo romanzo di Javier Marías

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di Claudio Fabella

Lo scrittore spagnolo Javier Marías (Madrid, 20 settembre 1951) è noto e tradotto in tutto il mondo. Ha vinto molti dei più prestigiosi Premi letterari, tra i quali il premio internazionale di letteratura IMPAC, il Nelly Sachs, il Premio Internazionale Bottari Lattes Grinzane, ha vinto con Domani nella battaglia pensa a me il premio Rómulo Gallegos e il Prix Femina Etranger. Nel 2011 ha ricevuto inoltre il Premio Nonino.
La grande attesa per l’arrivo di questo nuovo romanzo di Marías (in Italia esce per Einaudi, con la traduzione di Maria Nicola, il primo febbraio), intitolato “Tomás Nevinson“, è dunque più che giustificata.  Anche perché gli apprezzamenti autorevoli non mancano. Per El País, per esempio, «Tomás Nevinson è il miglior romanzo tra tutti quelli che Javier Marías ha pubblicato finora». Ma di cosa parla questo libro?

Due uomini, uno nella finzione e uno nella realtà, ebbero la possibilità di uccidere Hitler prima che questi scatenasse la Seconda guerra mondiale. A partire di qui, Javier Marías esplora il rovescio del comandamento «Non uccidere». Quegli uomini avrebbero fatto bene a sparare al Führer: è forse lecito fare lo stesso contro qualcun altro? Come dice il narratore di “Tomás Nevinson”, «uccidere non è un gesto così estremo se si ha piena nozione di chi si sta uccidendo». Si tratta di un tema interessantissimo, affrontato peraltro in un altro celebre romanzo di Stephen King: “La zona morta“. Leggi tutto…