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LIMBO: dal romanzo di Melania Mazzucco al film diretto da Lucio Pellegrini (stasera su Rai1 alle 21:20)

dicembre 2, 2015

Stasera su Rai1 a partire dalle 21:20 sarà trasmesso il film LIMBO tratto dall’omonimo romanzo di Melania G. Mazzucco pubblicato da Einaudi – un estratto del romanzo è disponibile qui

(film di Lucio Pellegrini, con Kasia Smutniak, Adriano Giannini, Domenico Diele – sceneggiatura di Francesco Piccolo e Laura Paolucci)

Da giorno 3 dicembre, il film è visibile online da questo link.

Proponiamo una videointervista a Kasia Smutniak e, a seguire, la puntata radiofonica di “Letteratitudine in Fm” con Melania Mazzucco dedicata a “Limbo”

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LIMBO: la puntata con MELANIA G. MAZZUCCO, ospite di “Letteratitudine in Fm” del 21 dicembre 2012

PER ASCOLTARE LA PUNTATA, CLICCA SUL PULSANTE AUDIO

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Con Melania G. Mazzucco abbiamo discusso della sua favola pubblicata da Einaudi e intitolata “Il bassotto e la Regina“. La Mazzucco ha anche letto, in radio, una pagina della sua favola.

Nella seconda parte della puntata, sempre con Melania Mazzucco, abbiamo avuto modo di discutere del romanzo “Limbo” (Einaudi).

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Il TV movie «Limbo», tratto dall’omonimo romanzo di Melania G. Mazzucco con la sceneggiatura di Francesco Piccolo e Laura Paolucci e diretto da Lucio Pellegrini, su RAI1 mercoledì 2 dicembre, è una storia di amore e di perdita, di morte e di resistenza, che ci interroga sulle nostre scelte e sulle nostre responsabilità.

Kasia Smutniak, vincitrice per questa interpretazione del premio RomaFictionFest Miglior Attrice, è Manuela Paris, una donna soldato giovanissima, ma già sottoufficiale dell’esercito al comando di un plotone in Afghanistan dove è rimasta vittima di un attentato: una bomba ha ferito gravemente lei e ucciso alcuni dei suoi uomini. Alla vigilia di Natale la donna torna a casa, in una cittadina sul mare vicino Roma. Non ha ancora ventotto anni, è vittima di un disturbo post-traumatico da stress. Ma il sanguinoso attentato in cui è rimasta gravemente ferita la costringe a una guerra molto diversa e non meno insidiosa: contro i ricordi, il disinganno e il dolore, ma anche contro il ruolo stereotipato di donna e vittima che la società tenta di imporle. L’incontro con il misterioso ospite dell’Hotel Bellavista, Mattia (Adriano Giannini), un uomo apparentemente senza passato e, come lei, sospeso in un suo personale limbo di attesa e speranza, è l’occasione per fare i conti con la sua storia. E per scoprire che vale sempre la pena vivere – perché nessuno, nemmeno lei è ciò che sembra.

 

«Ho sempre creduto che il romanzo possa ac­cogliere la sfida di confrontarsi con i cambia­menti e le contraddizioni del nostro tempo. Limbo racconta la storia di Manuela e Mattia, entrambi reduci da una guerra incompresa, che non può essere vinta né dimenticata. Lottano col loro passato e col loro presente, per inventarsi un futuro. Prima di tutto, perciò, è la storia di un’attesa e di una rinascita. Ma ho scritto Limbo anche perché la narrativa non aveva mai ospitato il personaggio di una donna militare.»

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«Un romanzo, una volta ultimato, non appartiene più all’autore, diventa un bene comune. La storia è un mosaico di immagini, rumori, colori: sono orgogliosa che sia diventato un film e che i suoi personaggi abbiano trovato volto, corpo e voce.»

Melania G. Mazzucco

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