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CONOSCO L’AMORE MEGLIO DI VOI (recensione)

marzo 31, 2016

CONOSCO L’AMORE MEGLIO DI VOI di Andrea D’Agostino (Codice Edizioni)

Il volume sarà presentato presso la libreria Cavallotto di Corso sicilia 91,  Lunedì 23 maggio alle 17,30.
Relatori: Alessandro Russo, medico e scrittore; Sarah Grisiglione, psicologa e scrittrice.

Sarà presente l’autore

di Alessandro Russo

Conosco l’amore meglio di voi di Andrea D’Agostino (Codice Ed, pp295, €14,90) è uno sconvolgente grido d’allarme all’interno d’un romanzo assolutamente vero. Di più: un libro essenziale che trasforma la letteratura in luogo di rivelazione e denunzia. Dapprima Andrea D’Agostino sposta il timone verso una famiglia in disfacimento, poi punta il dito sul grave fenomeno della pedofilia dentro la Chiesa. Il romanzo è ambientato nella nostra bella isola a tre punte con i suoi piccoli e grandi nei: ecco la Sicilia delle fuitine, del lavoro in nero, delle miserie giornaliere e dei pettegolezzi. La scrittura di ‘Conosco l’amore meglio di voi’ è tagliente come un bisturi chirurgico; impreziosita da fulminanti metafore, la prosa è crudele ma rilucente. Ne scaturisce un testo inquieto, colmo di brutali notizie di cronaca nera, angoscianti visioni e orrendi rapimenti. In modo siffatto, si va delineando un affresco delicato e insieme intenso, una tragedia poco o nulla distante dal mondo reale. La narrazione è incentrata su una sequenza di abusi di rilevanza psichiatrica; i gol di Karl-Heinz Rummenigge su Novantesimo minuto e i cruciverboni di Domenica In la collocano correttamente nello spazio e nel tempo.
Scorre l’anno del Signore millenovencentottantasei e, in un remoto paese siculo, un giovinetto cresce sotto un sole che lo infiamma. Tra una puntata di Beautiful e l’altra, il reattore numero quattro di Chernobyl sta per saltar in aria; il colonnello Gheddafi scarica intanto un paio di SS-1 Scud su Lampedusa. Il giovinetto si chiama Vincenzo ed è un dodicenne con gli ormoni in subbuglio. Abita in una mansarda spaziosa più o meno come una tomba e col bagno in disparte. Il piccolo dorme in soggiorno con la sorella e vive incollato al suo Commodore 64; si diverte a giocar a pallone, ma più d’ogni altra cosa ama strusciarsi sulle cuginette. Quando viene il momento di ricevere il Sacramento della Cresima, incontra padre Calogero, un prete che odora d’incenso e dopobarba alla menta. Le guance del sacerdote sono perfettamente rasate, i suoi occhi costantemente rivolti tra le gambe di Vincenzo.
Una lenta discesa agli inferi lunga venticinque anni sta per cominciare.
«‘Conosco l’amore meglio di voi’ – sono in linea con Andrea D’Agostino- racconta una storia universale calata nel contesto dell’entroterra siciliano. Ambientata altrove sarebbe stata diversa; d’altronde, sono cresciuto a Enna e di sicilianità mi sono impregnato. La Sicilia per me è un palcoscenico protagonista. Presentando il mio romanzo a Pavia, lo scrittore Giorgio Boatti ha citato un passo di Simone Weil che recita: “Gli sventurati non hanno bisogno d’altro, a questo mondo, che di uomini capaci di prestar loro attenzione. La capacità di prestare attenzione a uno sventurato è cosa rarissima, difficilissima; è quasi un miracolo, è un miracolo. Quasi tutti coloro che credono di avere questa capacità, non l’hanno. Il calore, lo slancio del sentimento, la pietà non bastano”. Se un modo per risalire dagli inferi esiste, passa attraverso il miracolo dell’attenzione: anche per Vincenzo è così.
Alle 11 di domenica 17 aprile sarò a Palermo alla libreria Modus Vivendi, in via Quintino Sella 79. Io e ‘Conosco l’amore meglio di voi’ saremo ospiti della rassegna ‘Colazione con l’autore’; è la conclusione di un inseguimento partito 10 anni e mezzo fa quando Fabrizio Piazza, il libraio, citò il mio primo romanzo in un articolo uscito sulla pagina siciliana della Repubblica. Dopo averlo scoperto, gli scrissi per ringraziarlo e lui mi invitò a organizzare una presentazione da lui. Abbiamo dovuto aspettare il secondo romanzo, ma ce l’abbiamo fatta.»

conosco l'amore

 

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