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L’ACQUA DEL LAGO NON È MAI DOLCE di Giulia Caminito (recensione)

“L’acqua del lago non è mai dolce” di Giulia Caminito (Bompiani): romanzo vincitore dell’edizione 2021 del Premio Campiello

Di seguito, l’approfondimento critico del saggista e semiologo Salvo Sequenzia

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[Leggi: Come nasce un libro? Per gli Autoracconti d’Autore di Letteratitudine: GIULIA CAMINITO racconta L’ACQUA DEL LAGO NON È MAI DOLCE]

[Ascolta: la puntata radiofonica di Letteratitudine dedicata a “L’acqua del lago non è mai dolce” (Bompiani): Giulia Caminito in conversazione con Massimo Maugeri]

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STORIA DI UNA DONNA DIVENTATA CATTIVA

di Salvo Sequenzia

I laghi, al di là della vulgata iconografica che li vuole ameni e idilliaci,  sono luoghi dai quali promana un’aura malvagia, una specie di energia negativa che risucchia luce, vita, calore negli oscuri recessi dell’altrove.
Luogo ‘liminale’ in cui si manifesta il sacer, soglia di ingresso al mondo infero come Pergusa, teatro di guerre cruente come il Trasimeno, dimora di epifanie telluriche come nei racconti del ciclo bretone di  Lancelot du lac o come nelle storie gotiche della scrittrice Chiara Palazzolo, il lago è un mondo che non conosce redenzione, come certe periferie americane devastate dalla povertà e dalla solitudine raccontate da Don  Delillo, da Philiph Roth, da Harmony Corine.
Giulia Caminito ha vissuto la sua giovinezza ai margini di questo mondo irredento, insieme alla sua famiglia della borghesia non benestante e alla sua generazione di sconfitti,  entrambe tagliate fuori  dalle «magnifiche sorti e progressive» della società e della storia.
Nel romanzo L’acqua del lago non è mai dolce (Bompiani, 2021, pp. 304), con il quale si è aggiudicata la 59a  edizione del Premio Campiello, la trentatreenne scrittrice romana ha raccontato questo «mondo offeso» consegnando ai lettori la storia amara e impietosa di una donna che la vita ha reso cattiva. Leggi tutto…

GIULIA CAMINITO racconta L’ACQUA DEL LAGO NON È MAI DOLCE (Bompiani)

Per gli Autoracconti d’Autore di Letteratitudine: GIULIA CAMINITO racconta L’ACQUA DEL LAGO NON È MAI DOLCE (Bompiani)

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di Giulia Caminito

L’acqua del lago non è mai dolce nasce da un racconto, molto breve, che scrissi qualche anno fa, un racconto che ha in comune con il romanzo: il lago, la morte e i limoni.
Quel racconto – piccolo, doloroso – l’ho poi messo da parte, tenuto al caldo, aspettando di essere pronta per rileggerlo, deciderne il futuro.
Come autrice ho sempre prediletto le fughe, i racconti surreali, i romanzi che andavano a pescare nelle pozze delle vicende famigliari. I non detti altrui, le fotografie, i ricordi, le cartine geografiche. Il tempo della scrittura, prima di questo romanzo, era stato per me un confortevole rifugio.
Anche se facevo guerreggiare mentre scrivevo la voglia di trovare uno stile mio – e mio soltanto – con le storie del passato e la grande Storia, ero nascosta, al margine e potevo abbuffarmi di molti libri per delineare e modellare i miei, mi sentivo al sicuro. Leggi tutto…