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Posts Tagged ‘Ianieri’

PAS DE SICILE. RITORNO A CANDORA di Domenico Cacopardo Crovini (Ianieri): intervista all’autore

Pas de Sicile. Ritorno a Candora - Domenico Cacopardo Crovini - copertina“Pas de Sicile. Ritorno a Candora” di Domenico Cacopardo Crovini (Ianieri, 2023): intervista all’autore e brano estratto dal romanzo.

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di Eliana Camaioni

Pas de Sicile: una negazione che afferma, con la Sicilia nel titolo.
Pas de Sicile: un romanzo diverso, attento ai dettagli, con la precisione del magistrato e l’occhio dell’investigatore, che da romanzo di trama lo trasforma progressivamente in giallo, quelli di cui il suo autore, Domenico Cacopardo, è maestro indiscusso.
Pas de Sicile: una storia che diventa una saga familiare verghiana, ambientata a Candora, immaginario paese di quel nord in cui Domenico Cacopardo vive ormai da anni, portando la Sicilia nel cuore e nelle sue pagine, perchè siciliane sono le logiche spietate di questa vicenda ben costruita, che mette a nudo logiche tipiche di una mafiosità tutta siciliana, di soldi fatti in fretta grazie ad amici potenti, di figli illegittimi e diseredati, di relazioni viscide e clandestine sui luoghi di lavoro.
Un nuovo Ciclo dei vinti, insomma, distopico rispetto all’Isola, in cui tutto cambia per non cambiare mai. Leggi tutto…

PAS DE SICILE. RITORNO A CANDORA di Domenico Cacopardo Crovini (Ianieri)

Pas de Sicile. Ritorno a Candora - Domenico Cacopardo Crovini - copertina“Pas de Sicile. Ritorno a Candora” di Domenico Cacopardo Crovini (Ianieri, 2023): incontro con l’autore e brano estratto dal romanzo.

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Domenico Cacopardo – che, nel firmare questo romanzo, ha aggiunto al suo cognome quello della madre emiliana, in omaggio a una grande famiglia, i Crovini – è nato a Rivoli (Torino) casualmente (parto ospedaliero, allora piuttosto inconsueto).
Questo è – a seconda il metodo di conta – il 19° o il 20° romanzo di Cacopardo (Marsilio, Mondadori, Baldini Castoldi Dalai, Diabasis, Ianieri).

Pas de Sicile è una storia ispirata dalla realtà e ambientata in Val Padana: Cacopardo abbandona il luogo elettivo delle sue narrazioni, la Sicilia, onora così la sua “emiemilianità” (padre siciliano madre piacentina) e si occupa di fatti accaduti in un luogo immaginario dal nome evocativo (Voltaire) di Candora. Il nodo fondamentale della narrazione è costituito dalle leggi razziali del 1938 e dalla spoliazione del patrimonio degli ebrei, ancora prima della deportazione e delle camere a gas. Una questione irrisolta e colpevolmente celata sotto il tappeto della Storia. Leggi tutto…

LA GUERRA DI OLGA di Mavie Carolina Parisi (Ianieri)

La guerra di Olga - Mavie Carolina Parisi - copertina“La guerra di Olga” di Mavie Carolina Parisi (Ianieri)

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di Consuelo Consoli

Ambientato nell’arco temporale che segnò i sanguinosi eccidi del periodo nazista, La guerra di Olga, ultima fatica letteraria di Mavie Carolina Parisi, è un’opera di fantasia e di rigore storico insieme, che mostra i retroscena raccapriccianti dell’olocausto. Protagonista è Olga, ultima rampolla del principe Alberghera di Valcastello che, poco più che ventenne giunge a Berlino al braccio del suo novello sposo, Dieter. La trepidazione della ragazza nel ritrovarsi nella fastosa ma opprimente dimora dei von Beurst, viene stemperata dall’affettuosa accoglienza della suocera, la contessa Brunhilde e del conte Helmut. È il febbraio del 1933 e nell’aria si addensano le scellerate ideologie nazionalsocialiste, Olga ne ha un primo sentore la sera stessa, durante la quale Rudolph, il fratello maggiore del marito si scontra con il padre.  Il motivo sono le discordanti idee politiche che infiammano i due e che vedono da una parte il conte padre convinto sostenitore di Hitler, dall’altra il figlio con il suo deciso dissenso e la certezza che l’affermazione del regime causerà rovina e distruzione.
Presa dalla nuova condizione di sposa e ansiosa di compiacere il marito, Olga, preferisce disconoscere quei segnali e dedicarsi allo studio del tedesco, così come desidera Dieter, e omologarsi al clima che si respira nella dimora dei von Beurst. Leggi tutto…

IL SENSO DELL’ORA FELICE di Luca e Raimondo Raimondi (Ianieri)

Il senso dell'ora felice - Luca Raimondi,Raimondo Raimondi - copertina“Il senso dell’ora felice” di Luca e Raimondo Raimondi (Ianieri): recensione e intervista

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di Elvira Siringo

Il senso dell’ora felice” è il nuovo singolare romanzo a quattro mani edito da Ianieri per la collana Le Dalie Nere diretta da Raffaella Catalano e Giacomo Cacciatore.
Gli autori sono due siciliani doc: Luca e Raimondo Raimondi:
Luca è nato ad Augusta e vive a Siracusa, è scrittore e insegnate di sostegno per vocazione. “Cerniera lampo” e “Il grande chihuahua” sono stati i suoi titoli d’esordio giovanile in collaborazione con Joe Schittino. Tra i romanzi più maturi ricordiamo: “Se avessi previsto tutto questo”, “Tutto quell’amore disperso”, “Marenigma”. È anche autore di racconti e, in collaborazione con Giuseppe Maresca, oggi dirige la collana di letteratura horror e fantastica Demoni meridiani per l’editore Algra.
Raimondo è nato a Caltanissetta, qualche anno prima di Luca. Vive a Siracusa, è giornalista, scrittore e critico d’arte. Tra le sue più recenti opere di narrativa: “Un filo di luna”, “L’undicesima”, “La cattiveria del silenzio”, “Satanassi e belle signore”. È autore di alcune raccolte di poesie: “Rapsodia della rinascita”, “Tempo sospeso”, “La vita camminava a piedi nudi”. È anche il padre di Luca. Leggi tutto…

RAPSODIA D’AUTUNNO di Alessandra Caneva (Ianieri Edizioni) – recensione

https://i1.wp.com/www.ianieriedizioni.com/wp-content/uploads/2022/07/COPERTINA-Rapsodia-dautunno-SITO.jpg?fit=583%2C959&ssl=1“Rapsodia d’autunno” di Alessandra Caneva (Ianieri Edizioni) – recensione

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di Emma Di Rao

Il romanzo di Alessandra Caneva, “Rapsodia d’autunno” (Ianieri Edizioni), ha un titolo che risuona del magico indefinito di quella stagione che nel proiettarsi verso l’inverno conserva ancora le sfumature dell’estate in una suggestiva mescolanza di suoni, profumi e colori. Una mescolanza simile alla dimensione composita dell’animo umano dove il passato si sovrappone al presente in un connubio inestricabile di volti, luoghi, odori, impressioni. Brandelli di vita e frammenti che permeano di sé la dimensione in cui si vive arricchendola di un significato ulteriore.
Lo si evince già dall’incipit in cui viene descritto “un vecchio armadio dietro la cucina, incassato in un antro oscuro di pochi metri quadrati”, scelto dalla nonna della protagonista, il cui nome è Luigia, non solo come rifugio in caso di terremoto ma anche come scrigno per conservare “foto, scritti, corrispondenza e lettere d’amore…”, destinati ai posteri. Ed insieme ad essi, i diari, preziose testimonianze di esistenze di cui l’io narrante, che è anche l’io personaggio del dispositivo narrativo, tenta di cogliere il significato, seppure si tratti di esili trame da ricostruire con l’ausilio di vecchie foto. Diari le cui interruzioni preannunciano tristemente le interruzioni subite da quelle vite che, pur consumandosi “dietro a passioni, dolori, battaglie, speranze”, non sono mai state prive di una “ragione di senso”. Leggi tutto…

PATER di Domenico Cacopardo (Ianieri) – recensione

Pater - Domenico Cacopardo - copertina“Pater” di Domenico Cacopardo (Ianieri, 2022)

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di Eliana Camaioni

L’espediente è manzoniano, quello del manoscritto ritrovato; la narrazione è in prima persona, un narratore incarnato ma con l’onniscienza di chi racconta tutto viaggiando avanti e indietro nel tempo, sebbene l’ordine degli eventi sia scandito dal calendario e gli anni si inseguano mescolandosi ai ricordi. “Scrivo negli anni 90” dice il nostro “Ma prima di andare avanti voglio raccontarvi di…”: una narrazione che diventa metanarrazione e svela sé stessa, sdrammatizzandosi e strizzando l’occhio al lettore, rendendolo complice del gioco letterario, fino ad accarezzarne il punto di vista (“Se un lettore casuale mettesse mano a questo manoscritto… se ci fossero delle impreviste lettrici”).
E’ così che Domenico Cacopardo, dopo una lunga e florida carriera da giallista, e un punto di vista sempre dedito alla ricerca della verità, sempre dalla parte della legge tanto nella scrittura quanto nella vita, firma questo gioiellino, Pater, per i tipi di Ianieri, divertendosi a rovesciare il tavolo. Perché Pater  è un noir che è anche un divertissement d’autore, una storia che parte dalla legge e alla legge arriva ma dalla parte opposta, un approdo che nessuno e men che meno il lettore si aspetta perché tutto avviene in modo lento, fluido, progressivo, senza mai strappi o scossoni, dando ogni momento per scontata – quasi come un’ovvietà – l’ineluttabile piega che la brillante carriera del protagonista Cataldo Giammoro, nato a Monturi Marina il 22 settembre 1923, da un padre imprenditore agricolo, finisce per assumere. Leggi tutto…

LA STRANTULIATA di Fabrizio Escheri (intervista)

La strantuliata - Fabrizio Escheri - copertina“La strantuliata” di Fabrizio Escheri (Ianieri Edizioni): intervista all’autore

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di Eliana Camaioni

In una torrida mattina, uguale a mille altre, il solitario autista di una corriera semivuota in servizio fra Licu e Spirlinga, di nome Blasco Blando Antonio Maria scopre una sagoma coperta da un telo, sul ciglio della strada. E’ il cadavere di un uomo, orribilmente sgozzato; un delitto di mafia, all’apparenza, ma che rivelerà insospettabili segreti e intrighi, con continui colpi di scena, allorquando Blasco Blando Antonio Maria, unico testimone della vicenda, si troverà a volerci vedere chiaro. E lì rivelerà il suo carattere “babbasunazzu”, con continui svarioni e ingenuità, comportamenti azzardati e imprudenti che lo trascineranno in un turbine grottesco di eventi impossibili da arrestare.
Con una voce tutta sua, inserita in modo inedito in quello che sembrerebbe un giallo classico ma finisce per non esserlo, Escheri ci regala uno spaccato autentico del cuore della Sicilia, rivisitato con la leggerezza di chi ha seriamente a cuore le sorti di questa terra. Leggi tutto…