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PAROLE D’AMORE E DI LETTERATURA – FEDERICO DE ROBERTO e ERNESTA VALLE (La nave di Teseo) – recensione

“PAROLE D’AMORE E DI LETTERATURA”FEDERICO DE ROBERTO e ERNESTA VALLE – a cura di Sarah Zappulla Muscarà e Enzo Zappulla (La nave di Teseo)

“Per due ragioni vi invito a leggere il volume ricco di un importante repertorio di immagini”, ha dichiarato Elisabetta Sgarbi, publisher de La nave di Teseo, in occasione della presentazione dell’opera al Salone del Libro di Torino 2023: “approfondisce il ritratto di un autore noto soprattutto per “I Vicerè” e racconta le città di Milano e di Catania, tra Ottocento e Novecento. Inoltre, sono lettere d’amore bellissime che dovrebbero entrare nel repertorio degli amanti di ogni tempo”.

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di Massimo Maugeri

Oggi De Roberto è “universalmente” riconosciuto come uno dei più grandi scrittori della letteratura italiana di tutti i tempi. È stato ribaltato il giudizio critico negativo di Benedetto Croce che per molto tempo ha pesato come un marchio su “I Vicerè”, definita (da Croce) come: «un’opera pesante, che non illumina l’intelletto come non fa mai battere il cuore (…)». Furono in tanti gli appartenenti al mondo letterario dell’epoca che non amarono De Roberto (né tanto meno la sua opera), trattandolo ingiustamente con sufficienza, superficialità e distacco. Giudizi negativi a cui, però, hanno sempre fatto da contraltare le parole di incoraggiamento e stima proferite da Verga e Capuana (grandi amici e sostenitori di De Roberto e della sua arte). Toccò a Leonardo Sciascia, in epoca più recente, in un articolo apparso su «la Repubblica» nell’agosto del 1977, e intitolato “Perché Croce aveva torto”, a riscattare definitivamente De Roberto e la sua opera principale, esaltando le doti dell’autore de “I Viceré” e contrastando causticamente la stroncatura di Croce sostenendo che: «(…) era difficile, nella scuola di allora, mandare al diavolo Croce e i crociati, la poesia e la non poesia, e leggersi “I Viceré” come poi durante la guerra li lessi, pensando che tanto peggio per la poesia, se poesia non c’era (…). “Se ci fossero cinquanta pagine in meno”, sospiravano coloro che amavano il libro ma non volevano mancare di rispetto a Croce. E perché avrebbero dovuto esserci cinquanta pagine in meno? E quali poi?».
Di recente è stato ripubblicato un volume che getta una nuova luce sulla figura di Federico De Roberto. Un epistolario amoroso tra lo scrittore e Ernesta Valle (una nobildonna dell’epoca). Si intitola Parole d’amore e di letteratura. Federico De Roberto, Ernesta Valle: edito da La nave di Teseo e curato da Sarah Zappulla Muscarà e Enzo Zappulla. Anche i curatori riportano, all’interno della loro acuta e ampia prefazione, il giudizio positivo di Sciascia su “I Viceré”, da lui definito “il più grande romanzo che conti la letteratura italiana, dopo I promessi sposi (“perché ‘dopo’? Meglio ‘insieme a’”, considerano giustamente i curatori). Leggi tutto…

PAROLE D’AMORE E DI LETTERATURA – Federico De Roberto e Ernesta Valle (La nave di Teseo)

“Parole d’amore e di letteratura” di Federico De Roberto e Ernesta Valle (La nave di Teseo)

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da sinistra: Mario Andreose, Enzo Papa, Elisabetta Sgarbi, Sarah Zappulla Muscarà, Enzo Zappulla

L’opera monumentale che raccoglie l’epistolario tra lo scrittore Federico De Roberto e Ernesta Valle, edita da La nave di Teseo, e curata da Sarah Zappulla Muscarà ed Enzo Zappulla è stata presentata con successo al Salone del Libro di Torino

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di Giovanna Caggegi

Parole d'amore e di letteratura - Federico De Roberto,Ernesta Valle - copertinaFresco di stampa per i tipi de La nave di Teseo, è in libreria il prezioso carteggio da (ri)scoprire “Parole d’amore e di letteratura”, in una veste accattivante e leggiadra, fra lo scrittore Federico De Roberto e la sua amata Ernesta Valle, un’opera monumentale di quasi 2200 pagine, curata da Sarah Zappulla Muscarà ed Enzo Zappulla, riccamente illustrata.
La presentazione avvenuta al Salone del libro di Torino 2023, nel padiglione della Regione Siciliana, ha visto gli autori affiancati dai fondatori, con Umberto Eco, de La nave di Teseo, Mario Andreose, presidente e Elisabetta Sgarbi, direttore generale ed editoriale, e dal saggista e narratore Enzo Papa. Affidata al fitto carteggio bilaterale (una rarità), la travolgente e segreta storia d’amore fra lo schivo autore dei “Vicerè” e l’elegante e colta nobildonna Ernesta Valle – moglie dell’avvocato messinese Guido Ribera – copre un arco di tempo che va dal maggio 1897 al novembre 1903 con tracce residue sino al 1916. Circa 750 lettere rimaste per oltre un secolo inedite, fino al momento in cui sono state riportate alla luce dal certosino lavoro di ricerca e di recupero filologico condotto a quattro mani da Sarah Zappulla Muscarà, raffinata italianista e autrice, tra l’altro, di numerose opere dedicate agli scrittori veristi, e da Enzo Zappulla, presidente dell’Istituto di Storia dello Spettacolo siciliano, a cui si devono molteplici volumi sul teatro tra Otto e Novecento. Leggi tutto…

LA DIVINA COMMEDIA DI DON PROCOPIO BALLACCHERI di Nino Martoglio

“La Divina Commedia di don Procopio Ballaccheri – Inferno (Canti I-XXI)” di Nino Martoglio (Maimone editore) – a cura di Sarah Zappulla Muscarà e Enzo Zappulla

Il volume è promosso dall’Assessorato Regionale dei Beni Culturali e dal Comitato nazionale per le celebrazioni del centenario della morte di Nino Martoglio

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Nino Martoglio (Belpasso, 3 dicembre 1870 – Catania, 15 settembre 1921) è stato un regista, sceneggiatore, scrittore e poeta italiano.
In occasione del centenario della sua morte si sono svolte varie iniziative. Tra le altre cose, con il supporto del “Comitato nazionale Nino Martoglio”, è stato pubblicato questo splendido volume di Nino Martoglio, curato da Sarah Zappulla Muscarà ed Enzo Zappulla per i tipi di Maimone, intitolato La Divina Commedia di don Procopio Ballaccheri – Inferno (Canti I-XXI)”.
Un’opera eccelsa, sorprendente e caustica. Un vero e proprio gioiello letterario che desideriamo far assaggiare ai nostri lettori nell’ambito di questo servizio.

Come ci ha comunicato il segretario del “Comitato nazionale Nino Martoglio”, «con questa iniziativa si vuole ricordare e valorizzare la figura poliedrica di Martoglio che è stato non solo poeta, giornalista, commediografo ma anche impresario cinematografico quando la settima arte era ai suoi albori. Riteniamo che Martoglio abbia ancora tanto da dire ai contemporanei e per questo vogliamo farlo conoscere non solo ad un pubblico più specialista ma anche ai tanti lettori o studenti che lo sconoscono e che con questa parodia della Commedia di Dante, nella ricorrenza dei due anniversari centenari, possono apprezzarlo in particolare anche per l’uso della lingua dialettale». Leggi tutto…

TURI FERRO E IL MAGISTERO DELL’ARTE

https://i0.wp.com/letteratitudine.blog.kataweb.it/files/photos/uncategorized/turi_ferro_volume.jpg“Turi Ferro, il magistero dell’arte” di Sarah Zappulla Muscarà ed Enzo Zappulla (La Cantinella): nel centenario della nascita del grande attore

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In occasione del centenario della nascita del grande attore Turi Ferro (Catania, 10 gennaio 1921 – Sant’Agata li Battiati, 11 maggio 2001) proponiamo l’unigo grande testo disponibile a oggi dove è possibile ritrovare tutto il magistero dell’arte di questo grande attore. Il volume, zeppo di bellissime fotografie che riproducono l’attore in vari momenti significativi della sua carriera, si intitola, per l’appunto, “Turi Ferro, il magistero dell’arte” (La Cantinella) ed è firmato da Sarah Zappulla Muscarà ed Enzo Zappulla. 

Di seguito, il testo introduttivo del libro

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Maturata a ridosso delle esperienze storiche più significative del primo Novecento, la stagione aurea del teatro siciliano aveva rinverdito le scene nazionali e internazionali esibendo le straor­dinarie doti interpretative di Giovanni Grasso e Angelo Musco che avevano alimentato un intenso dibattito sull’azione educati­va del teatro, sul ruolo dell’attore, sulle ragioni del mercato, sui condizionamenti del pubblico, sull’inviolabilità del testo lettera­rio, sulla trasgressione interpretativa, sui diritti d’autore, sulla necessità di una mes­sa in scena più dinamica, inquieta, polisemica. Sul tronco del naturalismo i grandi attori-mattatori siciliani, che affondavano le radici, attingendone nutrimento vitale, in un humus teatrale antichissimo, avevano innestato il loro istintivo talento, rinsan­guato da generazioni dì pupari, da pratiche di commedia dell’arte, da retaggi di cul­tura orale, da elementi temperamentali ‘forti’. Leggi tutto…

I FRUTTI DEL GIARDINO DI ARMIDA

“I FRUTTI DEL GIARDINO DI ARMIDA. L’itinerario letterario di Sarah Zappulla Muscarà” a cura di Maria Valeria Sanfilippo (Thule)

di Massimo Maugeri

Nata a Torino, Maria Valeria Sanfilippo vive e insegna a Firenze. È laureata in Lettere, in Filologia, in Scienze della Comunicazione. È dottore di ricerca in Filologia Moderna presso il Dipartimento di Scienze Umanistiche nell’Università di Catania. Ha conseguito, tra gli altri, il Premio Nazionale Luigi Capuana.
Coniuga la ricerca universitaria con l’attività di giornalista pubblicista e l’insegnamento da abilitata e vincitrice di concorso nella scuola secondaria. Ricopre attualmente il ruolo di vicepreside nell’Istituto Internazionale Kindergarten di Firenze. Ha all’attivo i volumi: La fortuna scenica di Luigi Capuana (ed. Sciascia, 2015), Giuseppe Bonaviri e le Novelle saracene (ed. Aracne, 2016), Il giardino di Armida (ed. Thule, 2018), Sebastiano Addamo. Il silenzio, il pensiero, la parola, (ed. Aracne, 2018), svariate pubblicazioni su autori dell’Otto-Novecento, convegni in Italia e all’estero.

Ho incontrato Maria Valeria per porgerle qualche domanda sul volume I frutti del giardino di Armida dedicato (come recita il sottotitolo) all’itinenario letterario di Sarah Zappulla Muscarà.

– Cara Maria Valeria, partiamo dall’inizio. Come nasce questo libro?
Il progetto risale a quasi 10 anni fa e si deve a Tommaso Romano. In occasione del Premio Al-Cantàra”, promosso da Pucci Giuffrida, ebbi l’occasione di conoscere Romano che, tra il serio e il faceto, mi propose una stimolante quanto ardua sfida intellettuale alla presenza di Sarah Zappulla Muscarà, di cui avrei dovuto ripercorrere l’intero itinerario letterario. Avendo instaurato da lunga data un sodalizio umano e culturale con l’Istituto di Storia dello Spettacolo Siciliano fondato da Enzo Zappulla e dal mio maestro Sarah Zappulla Muscarà, costituivo il naturale ’humus fertile per raccogliere questi sparsi e impervi (per l’imponente ed eterogenea mole) “frutti del giardino di Armida”. Onorata di essere stata scelta per quest’avventura edita per la collana “Tempi d’inventario”, per i tipi di Thule, diretta da Tommaso Romano.

– Perché questo titolo (I frutti del giardino di Armida)? Cosa simboleggia? Leggi tutto…

LA SICILIA E I SUOI NARRATORI: ERCOLE PATTI tra Letteratura e Cinema

Mercoledì 29 Maggio 2019, ore 18:00 Chiesa di S. Francesco Borgia, Via Crociferi, 7 (Catania),  si svolgerà l’evento

LA SICILIA E I SUOI NARRATORI: ERCOLE PATTI TRA LETTERATURA E CINEMA

nell’ambito del quale si presenterà il volume Ercole Patti Opere (La nave di Teseo) a cura di Sarah Zappulla Muscarà Enzo Zappulla

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Saluti d’indirizzo: Gioconda Lamagna (Direttore Polo regionale di Catania) Barbara Mirabella (Assessore alla Cultura del Comune di Catania) Interventi programmati: Giovanni D’Angelo (Scrittore) Massimo Maugeri (Scrittore) Sarah Zappulla Muscarà (Università di Catania) Enzo Zappulla (Presidente Istituto di Storia dello Spettacolo Siciliano) Valentina Ferrante (Teatro Stabile di Catania) Leggi tutto…

ERCOLE PATTI – tutte le opere: al Salone del Libro di Torino

ERCOLE PATTI: tutte le opere (La nave di Teseo) – a cura di Sarah Zappulla Muscarà e Enzo Zappulla

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Il volume è stato presentato presso il Salone Internazionale del libro di Torino sabato 11 maggio 2019. Insieme ai curatori sono intervenuti: Mario Andreose, Elisabetta Sgarbi e Paolo Di Paolo

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Per festeggiare,dopo una lunga e ingiustificata assenza, il ritorno finalmente in libreria dello scrittore catanese è stato presentato al Salone del Libro di Torino  Ercole Patti, Tutte le opere,  il monumentale volume,  di quasi 3.400 pagine, edito da La nave di Teseo, a cura di Sarah Zappulla Muscarà ed Enzo Zappulla, con un ricco corredo iconografico e innumerevoli inediti. Sono intervenuti Mario Andreose, presidente, ed Elisabetta Sgarbi, direttore generale de La nave di Teseo, lo scrittore Paolo Di Paolo e i curatori. Pubblicare l’opera omnia di Ercole Patti “risponde a una vocazione precisa della casa editrice – ha dichiarato Elisabetta Sgarbi – che, sin dal momento della sua nascita, affermava di volere anche rivisitare i grandi autori del Novecento, che la fretta dell’editoria spesso tende a dimenticare. Il narratore, giornalista, commediografo, sceneggiatore, critico cinematografico è stato scrittore straordinario, implacabile per precisione, tra i più felici nel genere del racconto. Sorprende sempre, ed anche questa è una delle mille ragioni per ripubblicarlo. Mario Andreose si è soffermato su quella vivace società letteraria romana di cui Patti è stato un protagonista di primo piano, costituita da Brancati, De Feo, Flaiano, Cardarelli, Pannunzio, Bartoli, Moravia e tanti altri. Paolo Di Paolo, dal canto suo, ha messo a fuoco la minuziosa, godibile produziosa narrativa dell’autore di Un bellissimo novembre, forgiatasi nel corso del lungo magistero giornalistico.

 

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ERCOLE PATTI: tutte le opere

ERCOLE PATTI: tutte le opere (La nave di Teseo) – a cura di Sarah Zappulla Muscarà e Enzo Zappulla

Il volume sarà presentato presso il Salone Internazionale del libro di Torino sabato 11 maggio 2019 alle h. 16 – Stand della Regione Siciliana, Padiglione Oval Stand Y128 – X128. Insieme ai curatori interverranno: Mario Andreose, Elisabetta Sgarbi e Paolo Di Paolo

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Narratore, commediografo, critico cinematografico, sceneggiatore (con Brancati, Zavattini, Fellini, Soldati, Flaiano), giornalista (inviato speciale e collaboratore di autorevoli testate, “Il Popolo di Roma”, “Corriere della Sera”, “La Stampa”, “Tempo”, Il Messaggero”, “L’Europeo”), Ercole Patti (Catania, 1903 — Roma, 1976) è uno scrittore poliedrico, non sfiorato dalle mode.
Il suo primo successo letterario risale alla raccolta di elzeviri Quartieri alti. Seguiranno racconti e romanzi che ne hanno fatto uno degli scrittori più apprezzati e amati del suo tempo: Giovannino, Un amore a Roma, La cugina, Un bellissimo novembre, Graziella, Diario siciliano, Roma amara e dolce, Gli ospiti di quel castello.
Luoghi dell’anima e metafora dell’universo, la Sicilia e Roma, i due poli geografici dell’itinerario esistenziale e letterario di Ercole Patti, costituiscono le principali e felici fonti della sua ispirazione e ci restituiscono il variegato affresco di una stagione irripetibile, dagli anni venti a quelli del dopoguerra, del boom economico, della dolce vita, di cui è stato un protagonista di primo piano. Spaccato di un’intera epoca, messa a fuoco grazie ad un ricco, variegato materiale documentare inedito o raro ed un elegante corredo iconografico. Leggi tutto…

I PIRANDELLO A VILLA TORLONIA

I PIRANDELLO A VILLA TORLONIA – Le due mostre, dal titolo “Il caso Pirandello”, curate da Paolo Petroni e Claudio Strinati, sono visitabili fino al 14 gennaio con ingresso gratuito


(Nella Foto: Annamaria Andreoli, Giovanni Spagnoletti, Erika D’Ambrosio, Michele Placido, Sarah Zappulla Muscarà, Paolo Petroni, Enzo Zappulla)

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(Roma) – Nella splendida cornice del Teatro di Villa Torlonia, di recente restaurato e affidato alla gestione del Teatro Argentina, e nell’altro suggestivo polo espositivo, la vicina Casa-Museo, in via Antonio Bosio 13b, dove Luigi Pirandello è vissuto ed è morto, nel centocinquantesimo anniversario della nascita, avvenuta in contrada Kaos ad Agrigento, scandito dal susseguirsi di celebrazioni in tutto il mondo, si snoda un insolito percorso biografico, esistenziale e artistico, con documenti, oggetti, dipinti, testimonianze e molte foto rare o inedite, frutto del lungo lavoro di ricerca condotto da Sarah Zappulla Muscarà e Enzo Zappulla confluito nel raffinato volume “I Pirandello. La famiglia e l’epoca per immagini” (edito da La nave di Teseo). Un romanzo iconografico di singolare bellezza che, attraverso 632 foto, narra, sequenza dopo sequenza, fotogramma dopo fotogramma, la storia di una delle più tormentate, complesse, fascinose famiglie della letteratura, non soltanto quella del protagonista principe Luigi, ma pure quella dei due figli, lo scrittore Stefano e il pittore Fausto, anche loro oggi riconosciuti quali artisti di primo piano nel panorama internazionale. E insieme di innumerevoli attori, registi, critici, politici.
A conversare in un fitto dialogo con i curatori della perturbante temperie storico-culturale in cui l’avventura pirandelliana si colloca e si snoda – a fianco dell’intellighentia del tempo, da Martoglio, Rosso di San Secondo, Alvaro, Bontempelli, Ojetti, a Marconi, Einstein, Disney, Gershwin, Pitoëff, Reinhardt -, Annamaria Andreoli, Paolo Petroni e Giovanni Spagnoletti. Quindi Michele Placido e Erika D’ambrosio hanno dato appassionata, intensa vita alla parola pirandelliana interpretando brani tratti da alcuni dei maggiori capolavori della drammaturgia dell’agrigentino. Leggi tutto…

I PIRANDELLO al Salone del Libro di Torino

A 150 anni dalla nascita di Luigi Pirandello (Girgenti, 28 giugno 1867 – Roma, 10 dicembre 1936) esce il volume “I Pirandello. La famiglia e l’epoca per immagini”  (La nave di Teseo) – a cura di Sarah Zappulla Muscarà e Enzo Zappulla

Il volume è stato presentato al Salone Internazionale del Libro di Torino, sabato 20 maggio, alle ore 12, presso lo Stand della Regione Siciliana (Pad. 1, Stand B 61). Sono intervenuti: Mario Andreose (Presidente de La nave di Teseo), Naglaa Waly (scrittrice, traduttrice, Università di Torino) e i curatori.

Per gentile concessione dei curatori e dell’editore, in coda al post pubblichiamo, in esclusiva, una foto della famiglia Pirandello e una foto di Luigi Pirandello firmata da Mario Nunes Vais (entrambe le foto sono tratte dal volume)

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Un fascinoso romanzo fotografico, un raro affresco di storia intellettuale e di “documenti umani” che ci restituiscono il colore del tempo di derobertiana memoria “I Pirandello. La famiglia e l’epoca per immagini”, curato da Sarah Zappulla Muscarà e Enzo Zappulla. Nel centocinquantesimo anniversario della nascita dello scrittore agrigentino, il corposo volume (ben 640 le foto) è stato presentato al Salone Internazionale del libro di Torino, nello stand della Regione Siciliana, dal direttore Gaetano Pennino, da Mario Andreose, presidente, e da Elisabetta Sgarbi, direttore generale della casa editrice La nave di Teseo, cui si deve la raffinata pubblicazione, col patrocinio del Comune di Noto e del suo Sindaco Corrado Bonfanti, e da Naglaa Waly, italianista dell’Università del Cairo, a cui è stato conferito dal Ministero per i Beni culturali il premio alla carriera per la traduzione (fra gli autori tradotti Stefano Pirandello, figlio primogenito di Luigi). Quant’altri mai mezzo rivelatore e linguaggio privilegiato le splendide foto consentono di ripercorrere il ricco itinerario esistenziale e artistico del protagonista principe, Luigi Pirandello, e con lui dell’intera famiglia, una delle più difficili e tormentate del panorama culturale tra Otto e Novecento. Quella agrigentina d’origine, la moglie Antonietta Portolano, afflitta da turbe psichiche, i figli, Stefano, anch’egli autore di rilievo, Fausto, destinato a divenire uno dei più grandi pittori della Scuola Romana, Lietta. E i tanti amici scrittori (Martoglio, Rosso di San Secondo, Alvaro, Bontempelli), attori (Musco, Ruggeri, Mosjoukine, Moisse), registi (Righelli, Blasetti, L’Herbier, Chenal, Pitoëff, Reinhardt), politici (Mussolini, Pavolini, Balbo), e ancora personalità fra le più incisive dell’epoca (Marconi, Einstein, Disney, Gershwin). Leggi tutto…

FEDERICO DE ROBERTO e ERNESTA VALLE al Teatro Brancati

SI DUBITA SEMPRE DELLE COSE PIÙ BELLE. Parole d’amore e di letteratura”FEDERICO DE ROBERTO e ERNESTA VALLE – a cura di Sarah Zappulla Muscarà e Enzo Zappulla (Bompiani) – La recensione di Massimo Maugeri è disponibile qui

De Roberto Leggi tutto…

SI DUBITA SEMPRE DELLE COSE PIÙ BELLE – FEDERICO DE ROBERTO e ERNESTA VALLE

SI DUBITA SEMPRE DELLE COSE PIÙ BELLE. Parole d’amore e di letteratura”FEDERICO DE ROBERTO e ERNESTA VALLE – a cura di Sarah Zappulla Muscarà e Enzo Zappulla (Bompiani)

Federico De Robertodi Massimo Maugeri

Oggi De Roberto è “universalmente” riconosciuto come uno dei più grandi scrittori della letteratura italiana di tutti i tempi. È stato ribaltato il giudizio critico negativo di Benedetto Croce che per molto tempo ha pesato come un marchio su “I Vicerè”, definita (da Croce) come: «un’opera pesante, che non illumina l’intelletto come non fa mai battere il cuore (…)». Furono in tanti gli appartenenti al mondo letterario dell’epoca che non amarono De Roberto (né tanto meno la sua opera), trattandolo ingiustamente con sufficienza, superficialità e distacco. Giudizi negativi a cui, però, hanno sempre fatto da contraltare le parole di incoraggiamento e stima proferite da Verga e Capuana (grandi amici e sostenitori di De Roberto e della sua arte). Toccò a Leonardo Sciascia, in epoca più recente, in un articolo apparso su «la Repubblica» nell’agosto del 1977, e intitolato “Perché Croce aveva torto”, a riscattare definitivamente De Roberto e la sua opera principale, esaltando le doti dell’autore de “I Viceré” e contrastando causticamente la stroncatura di Croce sostenendo che: «(…) era difficile, nella scuola di allora, mandare al diavolo Croce e i crociati, la poesia e la non poesia, e leggersi “I Viceré” come poi durante la guerra li lessi, pensando che tanto peggio per la poesia, se poesia non c’era (…). “Se ci fossero cinquanta pagine in meno”, sospiravano coloro che amavano il libro ma non volevano mancare di rispetto a Croce. E perché avrebbero dovuto esserci cinquanta pagine in meno? E quali poi?».
Di recente è stato pubblicato un volume che getta una nuova luce sulla figura di Federico De Roberto. Un epistolario amoroso tra lo scrittore e Ernesta Valle (una nobildonna dell’epoca). Si intitola “Si dubita sempre delle cose più belle. Parole d’amore e di letteratura”: pubblicato da Bompiani e curato da Sarah Zappulla Muscarà e Enzo Zappulla. Anche i curatori riportano, all’interno della loro acuta e ampia prefazione, il giudizio positivo di Sciascia su “I Viceré”, da lui definito “il più grande romanzo che conti la letteratura italiana, dopo I promessi sposi (“perché ‘dopo’? Meglio ‘insieme a’”, considerano giustamente i curatori). Leggi tutto…

SI DUBITA SEMPRE DELLE COSE PIÙ BELLE (anteprima al Salone del Libro di Torino)


Salone Internazionale del Libro di TorinoSI DUBITA SEMPRE DELLE COSE PIÙ BELLE – Federico De Roberto / Ernesta Valle (anteprima al Salone del Libro di Torino)

Sabato 10 maggio, alle ore 12, presso il Salone del Libro di Torino, nello Stand della Regione Siciliana (padiglione 3, stand S13), Corrado Bonfanti, Sindaco di Noto, e Massimo Maugeri, scrittore e critico letterario, parleranno del volume che sarà in libreria a Settembre::

 

Federico De RobertoFEDERICO DE ROBERTO / ERNESTA VALLE

Si dubita sempre delle cose più belle.

Parole d’amore e di letteratura.

A cura di

Sarah Zappulla Muscarà e Enzo Zappulla

Bompiani

Il volume, che si presenta in anteprima al Salone del libro di Torino (in libreria a Settembre), costituisce un’importante operazione culturale. Opera ponderosa (ben 2144 pagine, 764 lettere, un ricco corredo iconografico – 80 immagini -, anch’esso in gran parte inedito o raro), che vede la luce grazie alla sensibilità del Direttore editoriale della casa editrice Bompiani, Elisabetta Sgarbi, a cui si deve anche la pubblicazione dell’opera omnia di Stefano Pirandello (Tutto il teatro e Timor sacro, sempre a cura di Sarah Zappulla Muscarà e Enzo Zappulla), un autore fino ad oggi obliato, già tradotto in diverse lingue. Un’anteprima voluta dal Sindaco di Noto, Corrado Bonfanti, che ha patrocinato l’iniziativa, proseguendo nell’attività di promozione del libro e della cultura, suo punto di forza, avviata con il volume, riccamente illustrato, I Pirandello. La famiglia e l’epoca per immagini, per cui al Comune di Noto è stato assegnato il Premio Gutemberg 2014.

 

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I PIRANDELLO A LIPARI – 6 luglio 2013

I PIRANDELLO, LA FAMIGLIA E L’EPOCA a Lipari: 6 luglio 2013

Di seguito il video dedicato al volume (con interventi dei curatori) e la locandina dell’evento.




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La creatività e la cultura del progetto: I Pirandello

I Pirandello al Salone“Dove osano le idee” il titolo del XXVI Salone Internazionale del Libro di Torino. Nell’ambito del laboratorio ad esso connesso, “La creatività e la cultura del progetto”, che conduce dall’idea nascente alla sua realizzazione, capace di mutare modalità del pensiero e insieme abitudini e prospettive di vita, ha avuto luogo un interessante incontro a cui ha preso parte, con l’Assessore ai Beni Culturali della Regione Siciliana, prof. Maria Rita Sgarlata, che ha introdotto i lavori, anche il Ministro della Cultura della Guinea, il poeta Ahmed Tidiane Cissé, in rappresentanza del Paese Ospite d’onore al Lingotto nella prossima edizione (quest’anno è stato il Cile) che ha annunciato la partecipazione di Tierno Monénembo, il maggiore scrittore contemporaneo della Repubblica ex colonia francese.
A presentare il volume “I Pirandello. La famiglia e l’epoca per immagini”, a cura di Sarah Zappulla Muscarà e Enzo Zappulla, Corrado Bonfanti, Sindaco della città di Noto, ben a ragione Patrimonio dell’Umanità, che ne ha patrocinato la pubblicazione, nella convinzione che la cultura, in special modo in un periodo di forte crisi quale quello che stiamo attraversando, “rafforza l’identità e la creatività di un popolo e costituisce ineludibile volano non soltanto di crescita sociale ed etica ma pure di promozione turistica e sviluppo economico”. Quindi Giovanni Tesio, ordinario di Letteratura Italiana, ha con sapienza messo a fuoco l’importanza del volume, doviziosamente illustrato (ben 630 foto in molta parte inedite o rare, dalla forte valenza storico-documentaria), che ripercorre puntualmente tutte le tappe dell’itinerario della difficile e tormentata famiglia dei Pirandello, dal protagonista principe Luigi, all’agrigentina famiglia d’origine, ai figli Stefano, scrittore di notevole statura, la cui scoperta si deve proprio ai due studiosi, a Fausto, destinato a divenire uno dei maggiori pittori della Scuola Romana, a Lietta, all’interprete e musa ispiratrice Marta Abba, ai personaggi più autorevoli del Novecento, le cui vicende s’intrecciano con quelle di un’epoca grandemente perturbante. Un contributo scientifico per tanti aspetti fondamentale.
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Luigi e Stefano Pirandello: un sodalizio d’eccezione

Venerdì 25 gennaio 2013, alle ore 20.00, presso l’Hotel Nettuno di Catania (viale Ruggero di Lauria 121) Sarah Zappulla Muscarà terrà una conferenza sul tema “Luigi e Stefano Pirandello: un sodalizio d’eccezione” promossa dal Kiwanis International-Club Catania Etna presieduto dalla dott.ssa Cristina Russo.

Legge l’attore Agostino Zumbo
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‘I PIRANDELLO’ a Noto – 23/11/2012

TIMOR SACRO al Salone del libro di Torino

Timor sacro” di Stefano Pirandello, edito da Bompiani, sarà presentato al Salone del Libro di Torino, nello stand della Regione Siciliana, sabato 12 maggio, alle ore 19.  Intervengono Giovanni Tesio (ordinario di Letteratura Italiana e collaboratore de  “La Stampa”) e la curatrice Sarah Zappulla Muscarà. Saranno proiettate anche foto di Stefano e della famiglia Pirandello.

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di Massimo Maugeri

Nei mesi scorsi mi sono occupato con particolare cura di questo romanzo di Stefano Pirandello (figlio primogenito di Luigi) … e sono molto lieto del suo “approdo” al Salone del libro di Torino.  Come ho già avuto modo di scrivere altrove, “Timor sacro” può essere considerato come il lavoro di tutta una vita di Stefano Pirandello, cominciato negli anni Venti e riveduto più volte fino alla scomparsa dell’autore (avvenuta a Roma il 5 febbraio 1972). Un romanzo che vede la luce grazie all’impegno editoriale della Bompiani e alla cura dell’ordinario di Letteratura Italiana nell’Università di Catania Sarah Zappulla Muscarà (che ha già avuto il merito di dare nuovo lustro alle opere di Giuseppe Bonaviri, Ercole Patti e Sebastiano Addamo). Un romanzo che potrebbe definirsi “metanarrativo” giacché il protagonista è uno scrittore (Simone Gei, che può esser visto come alter ego dell’autore) alle prese con la stesura di un’opera di esaltazione del fascismo. Nella narrazione, la storia di Gei si alterna a quella dell’albanese Selikdàr Vrioni, sfuggito alle arcaiche leggi di vendetta privata della sua stirpe.
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