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Keyword: ‘La penultima fine del mondo’

LA PENULTIMA FINE DEL MONDO di Elvira Seminara (tra Catania e Siracusa)

LA PENULTIMA FINE DEL MONDO (Nottetempo) di Elvira Seminara sarà presentato a Catania e a Siracusa nelle seguenti date (in entrambe le occasioni, sarà presente l’autrice):

– martedì 18 giugno, a Catania, h. 18, presso la Feltrinelli Libri e Musica – via Etnea, 285 (Catania) – interventi di Leandra D’Antone e Pippo Raniolo

– venerdì 21 giugno, a Siracusa, h. 18,30, presso il Biblios Cafè – via del Consiglio Reginale, 11 (Siracusa) – intervento di Simona Lo Iacono

Leggi le prime pagine di LA PENULTIMA FINE DEL MONDO

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Il servizio di Ornella Sgroi sul quotidiano “La Sicilia

Elvira Seminara: «Rappresenta il Pianeta esploso per perdita di identità e di senso del domani»

Di questi tempi l’umanità soffre. Disorientata. Persa in una società liquida e stagnante, senza più coordinate. Ed è il presente a raccontarlo, con le sue inquietudini che sfociano in fatti di cronaca dolorosi e strazianti. Come i tanti, troppi suicidi che non danno tregua, a chi li compie e a chi li subisce come spettatore impotente.
La suggestione è immediata nell’impatto con le prime pagine del nuovo romanzo di Elvira Seminara, “La penultima fine del mondo (Nottetempo, collana Il rosa e il nero). Ambientato in un piccolo paese della Sicilia che ricorda Nicolosi con il suo bar e la sua pineta, «un paese da favola in cui – spiega l’autrice catanese – irrompe il contemporaneo con la sua drammaticità e le sue tensioni e tutto comincia a sfaldarsi». Innescando una pioggia inspiegabile di «morti nolenti» dal sorriso assente, come affetti da un morbo alieno o un virus informatico che potrebbe contagiare chiunque passando dal cervello elettronico alla mente umana.
«In tutti i miei romanzi ho sempre raccontato il presente, con le sue effrazioni e le sue fratture. In quest’ultimo c’è la narrazione distopica di un’esplosione personale e collettiva, sullo sfondo di una Sicilia magica che perde il senso delle sue radici e le cerca disperatamente senza trovarle».
Una Sicilia che, però, diventa simbolo oltre la circoscrizione geografica. Specchio dei tempi e dell’umore cupo, grigio e insensato del nostro oggi.
«Questo piccolo paese è dentro un’isola, che è dentro il Paese, che a sua volta è dentro il mondo, come una scatola cinese. Questo piccolo buco si apre e diventa una voragine che rappresenta il pianeta, esploso per una perdita di identità e del senso del domani che sconfina dallo spazio al tempo, inghiottendo il giorno in una notte senza luna».
Si perde così anche il confine tra vita e morte. Tutto sfuma in un caos primigenio dominato dallo smarrimento e persino il buon senso degli abitanti svanisce, assuefatto dalla strumentalizzazione cannibalesca della stampa che trasforma il «caso dei morti inconsapevoli» in turismo del macabro e circo mediatico come nella nostra attualità. «Anche io sono stata una cronista interessata alla notizia e conosco il cinismo spaventoso che alimenta la “notiziabilità”. Un fatto diventa importante non in virtù del suo valore intrinseco, ma in base all’impatto che può avere sui media per “freschezza” e novità. Persino la morte volontaria quando diventa consuetudine non interessa più».
Tutto il romanzo è pervaso dalla contaminazione tra giornalismo e scrittura. Ibridati in una dimensione meta-letteraria in cui chi inventa storie diventa anch’esso protagonista in incognito e salvifico, facendo della solitudine che il processo creativo provoca nello scrittore lo specchio della solitudine dell’umanità. Leggi tutto…

LA PENULTIMA FINE DEL MONDO a “Una Marina di Libri”

penultima<br />LA PENULTIMA FINE DEL MONDO a “Una marina di libri

Palermo: Elvira Seminara presenta “La penultima fine del mondo
in occasione di Una marina di libri
sabato 8 giugno – ore 20.00 – Sagrestia di S.Domenico
interviene Maria Pia Farinella

La scheda del libro
In un piccolo paese dell’isola la gente comincia a morire, lanciandosi da balconi e scarpate: nessuno ha un motivo apparente, ma tutti un vago sorriso. I casi ormai non si contano e la stampa internazionale si riversa nella cittadina per documentare gli eventi. Quando, nel timore di un’epidemia planetaria, si spegnerà il faro dell’attenzione, gli abitanti resteranno soli e smemorati a sprofondare nel regno delle ombre. Non soli del tutto, però. È rimasto in paese uno scrittore di gialli per affrontare il mistero di quei suicidi felici. Un noir metafisico e visionario, la distopia di una società deperibile in questo nuovo romanzo di Elvira Seminara.

Le prime pagine di LA PENULTIMA FINE DEL MONDO
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FILM FESTIVAL DELLA LESSINIA 2022

FILM FESTIVAL DELLA LESSINIA: da ventotto anni uno sguardo alto sul mondo

Dal 19 al 28 agosto 2022 a Bosco Chiesanuova, sull’altopiano di prati che corona Verona, e online sulla piattaforma MyMovies, ritorna la rassegna cinematografica internazionale dedicata a vita, storia e tradizioni sulle montagne di ogni angolo del mondo

In programma 68 film da 44 Paesi, con 29 anteprime italiane. Tra gli ospiti di questa edizione: il regista e sceneggiatore Michelangelo Frammartino, l’astronauta Luca Parmitano e il regista Pupi Avati.

Nell’ambito della sezione “Parole Alte” Massimo Maugeri, presenterà il suo nuovo romanzo Il sangue della montagna (La Nave di Teseo, 2022)

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Da ventotto anni il Film Festival della Lessinia (FFDL) racconta la montagna, offrendo uno sguardo “alto” sul Pianeta. Torna dal 19 al 28 agosto 2022 la rassegna cinematografica internazionale dedicata alla vita, alla storia e alle tradizioni sulle terre alte di ogni angolo del mondo. Ricco il programma dei film e degli eventi collaterali per offrire una prospettiva privilegiata dalla quale osservare la realtà, i cambiamenti del clima e, più in generale, della società contemporanea. Con un sempre più forte occhio rivolto verso i temi del green e della sostenibilità che quest’anno sono rimarcati dall’adesione al manifesto e al progetto del Verona Green Movie Land (VGML).

Il mondo approda in Lessinia con il meglio del cinema internazionale dedicato alla montagna: Leggi tutto…

TAOBUK FESTIVAL 2020: il decennale con Mario Vargas Llosa, Svetlana Aleksievič, Almudena Grandes, Annie Ernaux – Taormina, 1/5 ottobre

TAOBUK 2020: L’entusiasmo

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Dall’1 al 5 ottobre a Taormina Il decennale del festival ideato e diretto da Antonella Ferrara

Mario Vargas Llosa, Svetlana Aleksievic, Giorgio Montefoschi, Almudena Grandes, Elizabeth Strout, Annie Ernaux, Matthew Caruana Galizia, Mario Brunello, Pupi Avati, Brunori Sas

 

Sabato 3 ottobre al Teatro Antico di Taormina serata di gala tra letteratura, cinema, musica e danza con consegna dei Taobuk Awards – Trasmessa su Rai 3 il 9 Ottobre

Dal 2 al 4 ottobre, TAORMINA MESSINA CONFERENCE: L’Europa in un mondo post-pandemico. Idee per un dibattito sul futuro dell’Europa nel XXI secolo

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È in un anno quanto mai eccezionale che Taobuk- Taormina International Book Festival, kermesse letteraria ideata e diretta da Antonella Ferrara con il sostegno di Regione Sicilia – Assessorato del Turismo, dello Sport e dello Spettacolo e Assessorato dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana, e sotto l’alto patrocinio del Parlamento Europeo, festeggia l’importante traguardo del decennale, anniversario che assume ora un rilievo ancor più significativo: cinque giorni in cui la letteratura incontra la musica, la danza, l’arte, l’attualità e la memoria, riempiendo di parole, fascinazioni e ricordi i più bei luoghi della città.

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I SEGRETI DEL GIOVEDÌ SERA di Elvira Seminara (recensione)

“I segreti del giovedì sera” di Elvira Seminara (Einaudi)

[La prima presentazione nazionale del romanzo si svolgerà giovedì 16 luglio, alle h. 19, presso LETTERA 82, Piazza Dell’indirizzo 11/14, Catania. Ornella Sgroi dialogherà con l’autrice. Letture di Tiziana Giletto]

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Bisbigli, confidenze e silenzi nei giovedì sera di Elvira Seminara

di Daniela Sessa

Torna Elvira Seminara in libreria ed è subito festa. Esilarante ma non troppo, lirico quanto basta, ruffiano giusto in pizzico, sghembo che è una meraviglia, policromo e polifonico con una manciata abbondante di ironia: questo è “I segreti del giovedì sera” di Elvira Seminara che tra una parola, resilienza, e l’altra, malinconia, mette in scena se stessa e il suo mondo, fatto di un gruppo di amici e di un lembo complicato di terra lungo da Catania ad Acicastello. Sophia, Cesare, Mauro, Olivia, Miriam, Pietro sono personaggi in cerca d’autore: piombano negli interstizi della vita di Elvira in arte Elvis alla ricerca delle parole che li faranno riesistere. Non si arrendono alla malinconia ma ne sono immersi fino al collo, resistono diseroicamente al tempo che passa. Confusi, smarriti e pasticcioni si muovono tra botox e amanti, pilates e app. Sono ubiqui e between. È facile riconoscerli anche senza le parole di Cesare “abbiamo di nuovo trent’anni nel cuore e nella testa, e non ce l’aspettavamo,abbiamo trent’anni, con figli di trenta e genitori di novanta, e noi in mezzo schiacciati, carne viva”. Leggi tutto…

ATLANTE DEGLI ABITI SMESSI – intervista a Elvira Seminara

ATLANTE DEGLI ABITI SMESSI – intervista a Elvira Seminara

di Massimo Maugeri

Atlante degli abiti smessiElvira Seminara, giornalista e pop artist, vive ad Aci Castello: una bella località sul litorale catanese. Ha pubblicato libri tradotti in diversi paesi. Tra gli altri segnalo: per Mondadori, L’indecenza (2008); per nottetempo Scusate la polvere (2011) e La penultima fine del mondo (2013). I primi due romanzi sono stati messi in scena nel 2014 e nel 2015 dal Teatro Stabile di Catania.
Per Einaudi, nei mesi scorsi, è giunto in libreria Atlante degli abiti smessi: uno dei romanzi più originali pubblicati negli ultimi anni.

Elvira Seminara ha nel suo dna l’attitudine specialissima di riutilizzare in chiave artistica “cose” giù usate, che vengono dunque “ri-create”, “ri-generate”: caratteristica peculiare che trova riscontro anche nelle parole.

Ho avuto il piacere di incontrare Elvira per questa chiacchierata…

– Cara Elvira, partiamo dal titolo di questo nuovo romanzo che è molto suggestivo: “Atlante degli abiti smessi”. In che modo gli abiti che non si utilizzano più possono tracciare una sorta di mappa? E in che modo questa mappa può trasformarsi in narrazione? Leggi tutto…

ELVIRA SEMINARA racconta ATLANTE DEGLI ABITI SMESSI

ELVIRA SEMINARA racconta il suo romanzo ATLANTE DEGLI ABITI SMESSI (Einaudi)

[Un estratto del libro è disponibile qui]

elvira seminara

di Elvira Seminara

C’è una donna che scappa. E’ sola. Lascia la casa come una nave che affonda, con tutto il suo carico di ricordi e cose. Prima però scrive un elenco per sua figlia, che non vede da tanto. Lo chiude in una busta, con vari consigli per la vita. Ma non lo spedisce.
Arrivata a destinazione – Parigi – la donna continua a scrivere il suo inventario di vestiti, tutti quelli che ha lasciato a casa per la figlia, ogni giorno un pezzo. E compone un puzzle insieme saggio e visionario, rassicurante e sovversivo. Ci sono Vestiti che diventano pazzi, i Vestiti opportunisti, quelli che vogliono sempre partire con te. Gli abiti fantasma, da non appendere mai alla maniglia della porta, se vuoi dormire in pace. Ci sono i Vestiti parassìti, quelli del perdono, della felicità.
Atlante degli abiti smessiPer questo l’elenco non si chiude mai, e l’inghiotte mentre lei aspetta di essere salvata. Mentre guarda la vita dietro i vetri e l’armadio spalancato non si richiude più.
Più che ispirazione, quanto a me parlerei di “aspirazione”, nel senso che questo armadio borghesiano mi ha letteralmente ingoiato in un vortice, trascinandomi in una zona per me irresistibile. E non solo per la prossimità al gioco borghesiano degli ingannevoli elenchi (fra tutti, l’incantevole Emporio celeste di conoscimenti benevoli), ma per il piacere (innanzitutto mio) di riabbracciare Calvino, il Calvino che si mette in gioco nell’Oulipò, che sperimenta con Queneau, che disegna nuovi scenari narrativi per vedere sin dove può spingersi un romanzo – e penso al Castello dei destini incrociati, a Se una notte d’inverno, Le città invisibili.
“Letteratura potenziale”, o “combinatoria”, con un meccanismo di narrazione esplicito (insieme strumento e contenuto della storia) – nel mio caso l’elenco. Che, nonostante la protagonista che lo scrive, si trasforma in altro. E la trasforma. Voi capite che la sfida era meravigliosa. E se uno scrittore non si lancia da sé una sfida, qualunque essa sia, che senso ha fare un nuovo romanzo, in un paese già pieno di non-lettori e di libri ?
Insomma mi sono ritrovata – con la mia protagonista e tutto il suo palazzo, voce per voce – nell’edificio trasparente di Perec, quello di “Vita, istruzioni per l’uso”, cui idealmente, nel suo piccolo, il mio palazzo mobile si affianca, con tutti i suoi omaggi più o meno aperti alla Festa mobile tout court che è Parigi.
Sento che aleggia una domanda: elenchi a parte, un’antologia/ontologia di vestiti che senso ha ? Leggi tutto…

LEONORA CARRINGTON di Elvira Seminara (Perrone)

https://www.giulioperroneditore.com/wp-content/uploads/2022/09/Leonora-Carrington.jpg“Leonora Carrington” di Elvira Seminara (Giulio Perrone Editore, 2022)

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Elvira Seminara e quel diavolo di sabbia di Leonora Carrington

di Daniela Sessa

Ha il sottotitolo “Dea della metamorfosi” il volumetto dedicato a Leonora Carrington scritto da Elvira Seminara per la collana Mosche d’oro di Giulio Perrone diretta da Nadia Terranova, Viola Lo Moro, Giulia Caminito. A questo punto la recensione potrebbe dirsi conclusa. Vi spiego perché.

Creativa a tutto raggio, corpo e mente unificati. Se esiste un’idea di artista sciamana, capace di penetrare l’universo in chiave arcaica, di conversare con gli astri e coi teschi, ridendo e sbeffeggiando, senza dividere realtà e visione, vita e morte, è lei. Evanescente ed esatta, luminescente e oscura”. Qui sta la chiave della riluttanza (per ora tutta mia, ma sfido i lettori a non darmi ragione) a mantenere sul piano di Todorov autore, narratore e personaggio del libro di Elvira Seminara. Riluttanza e pigrizia: come si fa a rincorrere quel refolo demoniaco di Leonora Carrington se, mentre lo stai afferrando, la sua cantatrice si mette in mezzo e per magia diventa lei? Magia qui sta per creatività, per arte, per capacità di immaginazione, per senso evocativo della scrittura, per invasione del sogno nella realtà. Evanescenza ed esattezza, appunto. Se un binomio serve a fare sintesi dello stile di Elvira Seminara, evanescenza ed esattezza è quello giusto. Solo che il virgolettato lo ha scritto appunto lei ma per presentare Leonora Carrington. Leggi tutto…

Premio Nazionale Teatrale “Angelo Musco” 2022

A Milo grande attesa per il XVI Premio Nazionale Teatrale “Angelo Musco” diretto da Mimì Scalia che condurrà con Mario Incudine. Premio Carriera all’attore David Coco – Premio Cultura alla scrittrice Elvira Seminara

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Da martedì 19 luglio, nella splendida Milo, in un clima festoso e partecipativo, prenderà il via il XVI Premio Nazionale Teatrale “Angelo Musco” diretto artisticamente da Mimì Scalia, organizzato dal Comune di Milo (Ct), dalla Regione Sicilia (Assessorato Turismo e Spettacolo, Assessorato ai Beni Culturali), dalla Presidenza dell’ARS e dall’Associazione Culturale Filocomica Sant’Andrea di Milo in collaborazione con ArchiDrama di Alfio Zappalà.

“Siamo felici di questo nuovo appuntamento con il nostro amato Premio – dichiara Mimì Scalia, Direttore artistico del Premio Nazionale Teatrale “Angelo Musco” –, al quale, insieme all’amministrazione comunale di Milo, in testa il Sindaco Alfio Cosentino, teniamo molto per il valore e la ricaduta culturale sul nostro territorio. A partire dall’omaggio al nostro indimenticabile Franco Battiato, tante le novità di quest’anno tra le quali la presenza di una prestigiosa giuria tecnica e la collaborazione con ArchiDrama di Alfio Zappalà. Anche quest’anno avrò il piacere di condurre con il grande Maestro Mario Incudine, e di premiare, tra gli altri, l’attore David Coco, al quale andrà il Premio Carriera e, la scrittrice Elvira Seminara, alla quale andrà il Premio Cultura”. Leggi tutto…

DIAVOLI DI SABBIA di Elvira Seminara (Einaudi) – recensione

“Diavoli di sabbia” di Elvira Seminara (Einaudi)

[Ascolta la puntata radiofonica di Letteratitudine dedicata a “Diavoli di sabbia”: Elvira Seminara in conversazione con Massimo Maugeri]

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di Eliana Camaioni

Leggere Elvira Seminara è come entrare in una foresta tropicale, un ecosistema perfetto e misterioso che puoi solo attraversare, ringraziando quella natura selvaggia che affascina e sgomenta, mentre ti accoglie materna nel suo grembo.
E quando ne vieni fuori ti accorgi di quanto irripetibile e incantata sia stata quell’esperienza, e ti domandi se non si sia trattato di un miraggio o di un incantesimo, magari un ennesimo scherzo di uno dei demoni che muovono le storie raccontate nei quattordici capitoli: quattordici capitoli, più un demone in copertina, che fa quindici, Il Diavolo dei Tarocchi. Anche i conti tornano, diabolicamente.
Una presenza demoniaca che fa capolino in modo subliminale per tutta la durata della narrazione, ma il lettore non ci fa caso, intento com’è a sbirciare da dietro le tende la vita dei protagonisti: Devil sarà il nome di un albergo, mentre demoni di vento e sabbia sferzeranno una notte di tempesta, e diabolici saranno i protagonisti, due in particolare, che regaleranno al lettore il più inaspettato dei colpi di scena. Il nome del demonio che si ripete come un’evocazione ed estende la sua mano divertita e mefistofelica su tutta la storia, mescolando le carte del reale, creando verità di secondo grado, entrando come una tempesta (annunciata dagli spifferi freddi in un pub) nell’anima delle persone, mentre la vita vera li sfiora, come la sabbia a Porto Palo. Leggi tutto…

UTOPIA e/o DISTOPIA- Ipotesi di scrittori visionari

18 Febbraio 2014  ore 18

GIUSEPPE RANIOLO :  La lettera del  prete Gianni. Ovvero il mito del Regno che non c’è.

Libreria Prampolini

Via Vittorio Emanuele 333 Catania

Il Circolo di Lettura dell’Associazione Romeo Prampolini Vi invita ad un itinerario sul tema

Utopia e/o Distopia

Ipotesi di scrittori visionari

 

La penultima fine del mondo17 Dicembre 2013 ore 18

MARIA ATTANASIO  contro ELVIRA SEMINARA (La penultima fine del mondo – Nottetempo)

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Trinacria Park7 Gennaio 2014 ore 18

ELVIRA SEMINARA contro MASSIMO MAUGERI (Trinacria Park –E/O)

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Il condominio di via della Notte28 Gennaio 2014 ore 18

MASSIMO MAUGERI contro MARIA ATTANASIO (Il condomino di via della Notte – Sellerio)

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18 Febbraio 2014  ore 18

GIUSEPPE RANIOLO :  La lettera del  prete Gianni. Ovvero il mito del Regno che non c’è.
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Narrazioni di settembre… a Viagrande (Ct)

Sabato 28 settembre e domenica 29 settembre 2013, a Viagrande (CT), presso la Villa dei Principi Grifeo di Partanna via Garibaldi si svolgeranno… le narrazioni di settembre.
Di seguito, il programma.

Sabato 28 settembre

Ore 17.30 Presentazione del romanzo Effatà (Cavallo di ferro, Roma, 2013) di Simona Lo Iacono. Interviene Anna Pavone.

Ore 18.30 Reading del poeta Paolo Lisi dal suo libro E la colpa rimane (Passigli editore, Firenze, 2013). Interviene Maria Rita Pennisi

Ore 19.15 Presentazione del romanzo La penultima fine del mondo (Nottetempo, Milano, 2013) di Elvira Seminara. Interviene Rita Verdirame

Domenica 29 Settembre

Ore 17.30 Presentazione del romanzo Il condominio di Via della Notte (Sellerio editore, Palermo, 2013) di Maria Attanasio. Interviene Orazio Caruso

Ore 18.30 Reading del poeta Loretto Rafanelli dal suo libro L’Indice delle distanze (Jaca Book, Milano, 2013). Interviene Maria Rita Pennisi

Ore 19.15 Presentazione del romanzo Trinacria Park (Edizioni e/o, Roma, 2013) di Massimo Maugeri. Interviene Alfio Grasso

Letture Tiziana Giletto, Yvonne Dalìla Guglielmino, Sasha Di Maria
Suoni Antonella Furian, Nino Di Blasi
Immagine Alessio Grillo
Direzione artistica Maria Rita Pennisi & Orazio Caruso
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COSCIENZE ASSUEFATTE E NARRAZIONI DISTOPICHE (Maria Attanasio / Elvira Seminara)

di Massimo Maugeri

Mitridate VI, re del Ponto dal 111 a.c., è ricordato anche per un aneddoto particolare. Pare, infatti, che temesse di essere avvelenato a causa di una cospirazione. Per difendersi chiese al medico di corte di preparagli degli antidoti. Questi cominciò a somministrargli piccole dosi di un miscuglio di veleni. Il tentativo di immunizzazione fu così efficace che, quando (sconfitto da Pompeo Magno) Mitridate decise di togliersi la vita (dopo aver invano tentato il suicidio col veleno) fu costretto a chiedere di essere pugnalato.
Da qui nasce il termine “mitridatizzazione”, o “mitridatismo”: per indicare – appunto – un processo di assuefazione determinato da un procedimento simile a quello descritto.
Ora… immaginiamo di essere continuamente bombardati da notizie di morti, di violenze, di scandali, di truffe nel settore pubblico e in quello privato. Immaginiamo che certe dichiarazioni “assurde”, o frasi che nascondono biechi ideologismi, o mode discutibili vengano ripetute ogni giorno senza soluzione di continuità. Immaginiamo di essere oggetto di continue menzogne spacciate per verità. Qual è uno dei principali rischi di siffatta situazione? Che la nostra attenzione, la nostra sensibilità, il nostro senso critico vengano risucchiati nel gorgo dell’assuefazione, generando un processo di mitridatizzazione delle coscienze.
Il condominio di via della NotteSiamo talmente accerchiati dal reale, che rischiamo quasi di non riconoscerne mali e contraddizioni. Viviamo, forse, nel pieno di quella parte dell’oracolo calviniano che ci spinge ad “accettare l’inferno e diventarne parte fino al punto di non vederlo più”. È in casi del genere che la letteratura reagisce ricorrendo alla distopia. Sta accadendo anche nella narrativa siciliana, con romanzi freschi di stampa. Maria Attanasio, nel suo Il condominio di Via della Notte” (Sellerio), ambienta la sua narrazione a Nordìa, futuristica città che fa della “vigilanza” il suo credo e che persegue il sogno di perfezione collettiva attraverso la disciplina ferrea e un’intolleranza dagli esiti ferali. Elvira Seminara nel suo “La penultima fine del mondo” (Nottetempo) narra una realtà distopica inventando un piccolo paese siciliano dove la gente comincia a morire, lanciandosi da balconi e scarpate, senza motivi apparenti.
La penultima fine del mondoNon credo che questo ritorno alla distopia sia casuale: la letteratura, del resto, è come un elastico che si tende e si allenta seguendo la conformazione mutevole della società che racconta. Oggi, in tal senso, non è più sufficiente far ricorso solo a narrazioni “realiste”. In fondo è quel che deve aver pensato Orwell nel periodo in cui si accingeva a scrivere “1984”: usare la narrazione visionaria come pugnale per bucare la coltre di assuefazione che ricopre le nostre coscienze. Forse, paradossalmente, è proprio il ricorso alla distopia che segna l’utopia ultima della letteratura.
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“LIBRINSCENA” 2013 – Catania: giugno / settembre 2013

L’intero cartellone di “LIBRINSCENA” 2013 – Catania: giugno / settembre 2013

il ciclo di incontri con l’autore promossi dal Teatro Stabile di Catania

Sette serate a Palazzo Platamone con Simonetta Agnello Hornby, Mimmo Calopresti,

Peter Cameron, Serena Dandini, Viola Di Grado, Fabrizio Gatti ed Elvira Seminara

 CATANIA – Sette scrittori di quelli che lasciano il segno. A tu per tu con Simonetta Agnello Hornby, Mimmo Calopresti, Viola Di Grado, Peter Cameron, Elvira Seminara, Fabrizio Gatti e Serena Dandini, che citiamo nell’ordine cronologico in cui incontreranno il pubblico catanese nella suggestiva sede barocca di Palazzo Platamone. Ritorna “LibrinScena”, l’iniziativa culturale promossa dal Teatro Stabile di Catania, che invita i potenziali lettori a “sfogliare” le ultime fatiche letterarie accompagnati dagli stessi autori.

“L’iniziativa – sottolinea il direttore dello Stabile, Giuseppe Dipasquale – risponde ad un modello di teatro che programma a 360 gradi come un vero e proprio istituto di cultura. Tale vuole essere lo Stabile etneo, tempio della prosa ma aperto sempre più alle altre arti; il cinema, la letteratura. Con “Librinscena si rinnova la formula del dialogo aperto con rinomati autori di novità editoriali. Un percorso alla ricerca dell’origine più profonda della creazione artistica, per un confronto su temi universali attraverso la finestra della contemporaneità”.

La rassegna, alla cui cura ha collaborato Ornella Sgroi, è sostenuta dal contributo dello Sheraton Catania Hotel. Gli incontri sono fissati per le ore 21 ad ingresso libero fino ad esaurimento posti: la prima tranche del calendario si snoderà da metà giugno fino al primo luglio, la seconda in settembre.
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Categorie:Eventi

FESTIVALETTERATURA 2022

Image from LETTERATITUDINE (di Massimo Maugeri)Festivaletteratura Mantova – 26ª edizione – 7-11 settembre 2022

Dopo due edizioni in cui ha risposto all’emergenza sanitaria con creatività Festivaletteratura si riprende le strade e le piazze di Mantova.

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La ventiseiesima edizione di Festivaletteratura si terrà da mercoledì 7 a domenica 11 settembre 2022. Dopo due anni di contenimenti forzati ma anche di coraggiose invenzioni, il Festival prova a riprendere più spazio in città, in un momento in cui cresce d’intorno il bisogno di letteratura. La letteratura sa leggere il mondo, ne interpreta paure e speranze, vede distintamente ciò a cui ancora non sappiamo dare un nome, ricorda e guarda oltre. Smarriti di fronte alle tessere scomposte di un presente che non riusciamo a interpretare, è alla letteratura che chiediamo di tracciare un disegno, tentare un senso, offrirci nuovi punti di osservazione. Festivaletteratura guarda a storie nazionali e tensioni globali, crisi identitarie e percorsi di emancipazione, diritti di base e paesaggi in trasformazione attraverso romanzi, raccolte poetiche, narrazioni giornalistiche, memoir, carteggi d’autore, albi a fumetti, testi teatrali, che avvertono spesso per primi e con più forte sentire quello che avviene (o sta per avvenire) accanto a noi o poco più lontano. Un’esplorazione quella del Festival che certo non si isola nelle storie, ma che porta a continui e inevitabili sconfinamenti verso le altre arti, le scienze, i nuovi linguaggi espressivi, le più disparate discipline: nascono così i confronti inediti – a volte audaci – tra scrittori, ricercatori, attivisti, donne e uomini d’arte e d’ingegno che liberano la loro energia di pensiero nelle piazze di Mantova. Piazze che quest’anno il Festival vuole aprire più che in passato alla partecipazione di lettrici e lettori: proposte di legge di iniziativa popolare, progetti per scuole possibili, censimenti delle altre specie viventi per un nuovo patto ambientale, costruzione di parchi giochi temporanei sono alcune delle iniziative in cui tutti i partecipanti verranno attivamente coinvolti, riprendendo finalmente possesso dello spazio pubblico a lungo impraticabile.

L’edizione 2022 segna il ritorno in presenza dei più prestigiosi interpreti della letteratura internazionale. Leggi tutto…