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Posts Tagged ‘Rosalia Messina articoli’

L’ABBANDONO di Valentina Durante (La nave di Teseo)

L'abbandono - Valentina Durante - copertina“L’abbandono” di Valentina Durante (La nave di Teseo)

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di Rosalia Messina

Ci si chiede sempre, iniziando una nuova lettura, quale sia il significato del titolo. Si prova a immaginare il contenuto della storia. Prima di accostarmi alle pagine de L’abbandono, terzo romanzo di Valentina Durante (La nave di Teseo, 2024), mi sono chiesta di quale abbandono o di quali abbandoni si tratti. Ho pensato a rapporti di coppia, legami familiari, infanzie disastrate. Ebbene, addentrandomi nella lettura ho pensato che l’autrice narra l’abbandono in sé, l’abbandono come esperienza che segna e devasta, che si ripete nel passaggio da una generazione all’altra. Tutti i personaggi sono stati (o si sono sentiti) abbandonati e hanno a loro volta abbandonato o almeno meditato un abbandono: un padre senza nome, insegnante non troppo amato dagli studenti; la sorella del padre (pure di lei non si dice il nome, è semplicemente la zia); una madre morta giovane; i due figli, Anna, voce narrante, e Stefano, assente (allontanato) dalla famiglia da tempo. È significativa la mancata indicazione di un nome per i componenti della triade genitoriale (la zia ha funzioni di madre vicaria), che al tempo stesso ne esalta il ruolo e ne sottolinea l’inconsistenza affettiva. Leggi tutto…

IL SENTIERO DEI PAPAVERI di Remo Bassini (Golem)

Il sentiero dei papaveri - Remo Bassini - copertina“Il sentiero dei papaveri” di Remo Bassini (Golem Edizioni)

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di Rosalia Messina

Il nuovo romanzo di Remo Bassini, Il sentiero dei papaveri (Golem, 2024), da poco in libreria, racconta una storia, anzi, più storie che convergono in un unico luogo (fisico e dell’anima). È una storia di atmosfere, di simboli, di metafore e di visioni oniriche che si snoda conducendo il lettore dentro un mistero, anzi, una serie di misteri.
Il romanzo è ambientato in un luogo e in un’epoca indefiniti. Ci si chiede, man mano che gli eventi si susseguono e i personaggi si affacciano alla ribalta, chi siano davvero il Capitano, il Professore, il Piccolo Prete, il Silenzioso, quali siano le loro vicende passate e i legami fra loro e il bar del Capitano. Un ritrovo che è punto d’incontro fra persone che si scambiano racconti e riflessioni, dove tutto ha un sapore antico: i ritmi frenetici del mondo contemporaneo restano fuori, come pure le innumerevoli solitudini urbane che si sfiorano senza mai un contatto autentico e profondo. Attorno al camino di questo posto fuori dal tempo si narrano storie e si mangiano i buonissimi panini con la frittata speciale del Capitano, si comprendono le ragioni degli altri e anche la propria storia individuale diventa meno indecifrabile. Leggi tutto…

VIRDIMURA di Simona Lo Iacono (Guanda) – recensione

Virdimura - Simona Lo Iacono - copertina“Virdimura” di Simona Lo Iacono (Guanda, 2024)

[Simona Lo Iacono ha raccontato la genesi di “Virdimura” su questo post di Letteratitudine]

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di Rosalia Messina

Simona Lo Iacono torna in libreria con Virdimura, romanzo edito da Guanda, regalandoci un nuovo, appassionante ritratto di donna. Virdimura, realmente esistita, ha lasciato traccia di sé nella storia delle conquiste femminili: di religione ebraica, nel 1300 praticava a Catania, con la collaborazione di altre donne, sia ebree sia cristiane, la chirurgia, la medicina, l’accoglienza e la cura di persone malate, senza avere un permesso delle autorità e perciò non solo in violazione delle disposizioni allora in vigore ma, ancor più, in contrasto con le credenze religiose e la superstizione. Il contatto con la morte, con le polveri e le erbe medicamentose, con gli strumenti chirurgici, ove non accompagnato dai permessi prescritti, evocava l’ombra della stregoneria e del diabolico. Tanto più forti erano il sospetto e il rifiuto se a somministrare rimedi per i mali fisici e psichici era una donna.
Sulla base di alcune tracce documentali che attestano l’esistenza di una Virdimura catanese, guaritrice, Simona Lo Iacono ha immaginato una storia intensa e delicata insieme, narrata con un linguaggio poetico e immaginifico che ben si addice agli argomenti trattati e all’ambientazione nel tempo e nel luogo in cui si svolgono gli eventi: “Era l’anno 1302. Catania era la più bella delle città. Popolosa. Gloglottante. Colma di ebrei, musulmani, arabi, cristiani. Nessuno parlava una sola lingua, masticavamo un po’ tutti i dialetti. Ci capivamo sorridendo, amando, odiando. Inveendo o pregando il Dio degli altri” (il 1302 è l’anno della nascita della protagonista). Leggi tutto…

L’ILIADE CANTATA DALLE DEE di Marilù Oliva (Solferino) – recensione

L'Iliade cantata dalle dee - Marilù Oliva - copertina“L’Iliade cantata dalle dee” di Marilù Oliva (Solferino)

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di Rosalia Messina

La scrittrice bolognese Marilù Oliva, autrice di molti romanzi di successo, non è nuova alle rivisitazioni dei miti e dell’epica classica narrati dall’inedito punto di vista delle donne; ha dato infatti voce e spessore ai personaggi femminili che, nei poemi di Omero e Virgilio, agiscono dietro le quinte, inserendosi quasi di soppiatto nelle vicende gestite dagli uomini. Con il più recente dei suoi romanzi l’autrice porta a compimento un interessante progetto, la trilogia iniziata con L’Odissea raccontata da Penelope, Circe, Calipso e le altre, proseguita con L’Eneide di Didone, completata adesso con L’Iliade cantata dalle dee (opere tutte edite da Solferino).
In questo romanzo mitologico molto ben strutturato le voci che narrano le vicende del lungo assedio di Troia da parte dei Greci sono quelle, che si alternano, di diverse figure femminili: le dee dell’Olimpo (Afrodite, Era, Atena, Eris); due creature mortali toccate dal divino, Elena di Sparta e Cassandra: la prima, la bellissima moglie di Menelao e cognata di Agamennone, nata da Zeus e Leda; la seconda, figlia dei regnanti di Troia, Priamo ed Ecuba, che ha ricevuto dal dio Apollo, indispettito per essere stato da lei rifiutato, il dono avvelenato della capacità di prevedere il futuro senza però essere mai creduta; la ninfa Teti, una delle Nereidi, moglie di Peleo e madre di Achille; Creusa, altra figlia di Priamo e di Ecuba, sfortunata sposa di Enea. Leggi tutto…

DEMON COPPERHEAD di Barbara Kingsolver (Neri Pozza)

Demon Copperhead - Barbara Kingsolver - copertina“Demon Copperhead” di Barbara Kingsolver (Neri Pozza – traduzione di Laura Prandino)

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di Rosalia Messina

Demon Copperhead di Barbara Kingsolver, pubblicato in Italia da Neri Pozza (traduzione di Laura Prandino), ha vinto il premio Pulitzer per la narrativa del 2023 e il Women’s Fiction Prize. È un romanzo che colpisce forte al cuore, allo stomaco o nel punto in cui ciascuno individua la residenza della parte più sensibile di sé. Attenzione, non è una storia strappalacrime, è un libro tostissimo che fa commuovere, a tratti inorridire e indignare, spesso sorridere e anche ridere.
Già dalle prime pagine sono stata catapultata in un mondo che mi era del tutto ignoto: gli Appalachi, l’America dei montanari spregiativamente definiti redneck, che vivono lavorando la terra e allevando gli animali. Dalla Lee County alcuni aspirano a fuggire lontano mentre altri si sentono perduti solo all’idea di allontanarsi dalla natura selvaggia e dai ritmi di vita scanditi dalle stagioni e dai cicli della produzione agricola; ci sono, infine, coloro che provano ad andare via ma non si adattano alla vita cittadina, alle case troppo vicine le une alle altre, alla gente che non ti guarda negli occhi, al caotico traffico urbano. Così il protagonista eponimo descrive la città di Knoxville, quando la vede per la prima volta: “Se siete uno di quei pochi che non c’è mai stato, ve lo spiego io cos’è una città. Un casino infernale da dove non è facile scappare.” E ancora: Leggi tutto…

L’ULTIMO TRENO DA KIEV di Stefania Nardini (Les Flâneurs Edizioni) – recensione

L'ultimo treno da Kiev - Stefania Nardini - copertina“L’ultimo treno da Kiev” di Stefania Nardini (Les Flâneurs Edizioni, 2023)

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di Rosalia Messina

L’ultimo treno da Kiev, romanzo di Stefania Nardini, è stato pubblicato una prima volta nel 2001 da Pironti, con il titolo Matrioska; fu tradotto e fatto circolare clandestinamente in Ucraina. Viene adesso riproposto da Les Flâneurs con il nuovo titolo e con un’appendice che illustra brevemente gli ultimi sviluppi della storia della protagonista.
Irina Kosenko è una delle tante donne ucraine che da clandestine sono arrivate in Italia dopo il crollo del regime sovietico, in fuga da un Paese che non ha più identità e si dibatte in una crisi economica feroce. Donne che arrivano a destinazione dopo un viaggio angoscioso, smarrite, incerte su ciò che davvero troveranno. Si allontanano da tutto ciò che conoscono in cerca di migliori condizioni di vita per se stesse e per le famiglie che lasciano. Per Irina, insegnante di Lettere senza più lavoro, partire dalla città termale di Truskavets (dove l’acqua medicamentosa non dà più lavoro a tante persone) significa separarsi dalla figlia adolescente, Oksana, dai genitori anziani e da un amore, Sascia, non compiutamente vissuto. Parte con lei l’amica Valia. Leggi tutto…

E ADESSO DORMI di Valeria Ancione (Arkadia)

https://64.media.tumblr.com/5d85e5d4e274db50f1dd79290b70ddcd/04471ac73aa4b42c-74/s1280x1920/39fcbb8fb12befbb6bb10014af98f909accb0437.jpg“E adesso dormi” di Valeria Ancione (Arkadia) – recensione

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di Rosalia Messina

Valeria Ancione torna in libreria, dal 3 novembre, con il romanzo E adesso dormi, edito da Arkadia: una storia di madri e di figli, di donne in fuga dalla violenza domestica, di solidarietà e amicizia.
Geena Castillo, nata negli States, vive a Roma, con il suo bambino di cinque anni, Jonathan, affetto da una malattia dal nome che già suona come condanna: micropoligiria. Così lo descrive Geena, che ha italianizzato il suo nome in Gina: “È ritardato. Vede solo ombre, sta in piedi per miracolo, ha movimenti spastici, l’epilessia, l’autismo probabilmente e non parla. Porterà sempre il pannolino, urla, morde e spesso non lo capisco e questa è la cosa peggiore”.
Gina lavora per un’impresa di pulizie. A suo marito, Raffaele Drago, irascibile e violento, Gina non ha mai pensato di ribellarsi, avendo fatto proprio il modello della coppia genitoriale: “Ha visto a casa sua che gli uomini si amano con pazienza specie quando all’improvviso si voltano contro come bestie. Sua madre le ha insegnato che bisogna tenerli con lo stomaco pieno e non farli innervosire; è da lei che ha imparato anche a confondere l’amore con il dovere”. Leggi tutto…

NERO FIORENTINO di Luca Doninelli (Bompiani)

Nero fiorentino - Luca Doninelli - copertina“Nero fiorentino” di Luca Doninelli (Bompiani, 2023)

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di Rosalia Messina

In occasione dell’allagamento del sotterraneo di un palazzo storico di Firenze, sede di una casa di moda, la Dombey & Son, guidata dalla potente, temuta Loredana Fallai, il manutentore Beppe Masina si imbatte in due tavole misteriose che consegna a Loredana. Da questo accadimento prende avvio il nuovo romanzo di Luca Doninelli, Nero fiorentino, di recente pubblicato da Bompiani e dedicato “Alla città più bella del mondo”. Il fortunoso ritrovamento delle tavole, preziose in quanto contengono uno studio della prospettiva di cui è autore nientemeno che Filippo Brunelleschi, scatena subito un girotondo di intrighi. Le tavole spariscono (a opera dello storico Oreste Marcucci) e la città viene insanguinata da una catena di morti violente che inizia con l’uccisione di Loredana Fallai.
Quindici anni dopo, il sindaco in carica s’imbarca nella singolare e un po’ folle iniziativa di indire un concorso internazionale per il completamento dell’incompiuta facciata della basilica di San Lorenzo. Del faraonico progetto fa parte anche Maria Giovanna, figlia di Loredana Fallai, tredicenne al momento dell’assassinio della madre. Leggi tutto…

LA SCRITTRICE OBESA di Marisa Salabelle (Arkadia)

La scrittrice obesa - Marisa Salabelle - copertina“La scrittrice obesa” di Marisa Salabelle (Arkadia)

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di Rosalia Messina

Susanna Rosso, la protagonista del romanzo La scrittrice obesa di Marisa Salabelle, pubblicato da Arkadia nel 2022, è emarginata, solitaria ed eccentrica. Ha due passioni totalizzanti: la scrittura e il cibo. Ritiratasi a poco a poco dai rapporti sociali, vive in una casa sporca, disordinata, che non vede mai entrare luce e aria e solo raramente si apre a qualche essere umano. Susanna scrive in modo forsennato e nello stesso modo mangia il peggior cibo che, dal punto di vista della salute, si possa trovare. Cibi troppo dolci, troppo speziati, già confezionati. Ossessionata dal suo mondo interiore, popolato dalle storie che inventa, Susanna è con pochi abili tocchi così descritta dall’autrice: “Non pensava ad altro, era completamente assorbita. E del resto, non è da questo che si riconosce la vera vocazione, dal fatto che l’artista, nel suo fervore creativo, non riesce a porre attenzione a nessun’altra cosa che non sia il suo progetto? Al lavoro, bisognava chiamarla più volte e a voce alta per ottenere la sua attenzione, al telefono rispondeva dopo averlo lasciato squillare a lungo, si dimenticava di annotare gli appuntamenti della direttrice nell’agenda, faceva un mucchio di errori nei testi che la incaricavano di battere a macchina, insomma un disastro. A casa non c’era mai niente in frigo, mai biancheria lavata nei cassetti, la roba da stirare giaceva nella cesta per settimane”. Leggi tutto…

IL DISEGNO MAGICO di Raul Montanari (Baldini+Castoldi)

Il disegno magico - Raul Montanari - copertina“Il disegno magico” di Raul Montanari (Baldini+Castoldi)

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di Rosalia Messina

Si parla tanto d’amore nell’ultimo romanzo di Raul Montanari, Il disegno magico, edito da Baldini+Castoldi. Beninteso, non si tratta di un romanzo d’amore; casomai è la storia di tanti amori, dei sentimenti amorosi come li vedono e li vivono i protagonisti. È però anche una storia di morte, di violenza e di vendetta.
È proprio la vendetta il tema fondamentale, l’amalgama di diverse vicende che si ricollegano a un nodo centrale, come gli affluenti di un fiume vanno a confluire nel corso d’acqua principale. Un romanzo che per varie ragioni potrebbe definirsi fluviale: per la particolare articolazione della trama che ho appena descritto; perché è un fiume, il Piave, a fare da sfondo ad alcuni momenti cruciali dell’intreccio, ma anche e soprattutto perché vivere e lavorare vicino a un fiume, lungi dall’essere un mero dettaglio, implica una filosofia di vita, una concezione peculiare del rapporto con la natura e con gli altri esseri umani.
Non che tutta la storia si svolga sulle rive del Piave; il romanzo è ambientato per larga parte in una camera, dentro un’abitazione che fa parte di una palazzina, in una Milano resa spettrale dalla terza clausura che il contagio da Coronavirus impone nell’autunno del 2022.
Angelo e Francesca, due trentenni vicini di casa, feriti dalla vita, imprigionati dalla pandemia, si ritrovano a trascorrere insieme un periodo strano, di sospensione del flusso ordinario delle abitudini quotidiane. Angelo, che ha contratto l’infezione, racconta una storia ‒ la sua storia ‒ a Francesca che, a sua volta, è la voce che narra in prima persona i giorni della malattia e della clausura, riempiti dal raccontare di lui e dall’ascoltare pieno di echi e pensieri e domande di lei. Leggi tutto…

PASSEGGIATE CON I CANI di Gianfranco Calligarich (Bompiani)

Passeggiate con i cani - Gianfranco Calligarich - copertina“Passeggiate con i cani” di Gianfranco Calligarich (Bompiani)

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 di Rosalia Messina

Gianfranco Calligarich torna ancora una volta a raccontarci la sua Roma, in un modo diverso da come l’ha (magnificamente) raccontata nel romanzo L’ultima estate in città (l’edizione più recente è del 2016, di Bompiani, la stessa casa editrice che pubblica adesso Passeggiate con i cani). Nel suo romanzo di esordio lo scrittore ci introduce nella città post dolce vita, in cui il protagonista, il giornalista Leo Gazzara, giunge da Milano in cerca di sbocchi professionali e trova anche amori, fughe al mare, compagni di bevute. In questo nuovo, breve romanzo Roma costituisce lo sfondo sul quale si muove il protagonista, un vecchio scrittore solitario che, passeggiando con i suoi cani nei dintorni di casa, rievoca le sue memorie: i cani che gli hanno fatto compagnia in passato, gli amori, gli amici scomparsi, gli alloggi precari della gioventù, le prime esperienze di lavoro, una vecchia bmw (scritto così, in lettere minuscole) color zabaione, la graduale conquista del successo e del benessere.
Lo spunto iniziale da cui prende avvio la narrazione è una discussione fra amici a proposito di cani e gatti, come apprendiamo dall’incipit. Leggi tutto…

IL PESO DEL CORAGGIO di Michele Navarra (Fazi)

Il peso del coraggio - Michele Navarra - copertina“Il peso del coraggio” di Michele Navarra (Fazi)

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di Rosalia Messina

Torna ancora una volta in libreria un romanzo di Michele Navarra che ha per protagonista l’avvocato Alessandro Gordiani, come sempre alle prese (nomen omen) con i suoi nodi irrisolti: il peso e il tormento delle decisioni difficili che la professione forense comporta; la situazione sentimentale, tra un matrimonio che sembra spegnersi come un fuoco che niente riesce ad alimentare e una passione per la bella e talentuosa collega Patrizia Mori che non decolla per le incertezze e le esitazioni di Gordiani.
Il caso giudiziario che stavolta deve affrontare Alessandro Gordiani è un caso spinoso; anzi, i casi sono due. Nel primo si tratta di difendere la parte civile in un processo in cui l’imputato, Emanuele Fontana, uno stimato medico, è accusato di avere abusato di un ragazzino di dodici anni, Diego Loria, sfruttando le occasioni offerte dal fatto di esserne l’allenatore di calcio. La sentenza che definisce il giudizio, nonostante l’impegno difensivo di Gordiani, è di assoluzione: il quadro probatorio non è risultato convincente. Gordiani, nonostante i tanti anni di esercizio della professione, nonostante sia consapevole della distanza che può intercorrere tra verità sostanziale e verità processuale, non riesce a incassare con disinvoltura non solo e non tanto la sconfitta in aula quanto la discrepanza fra ciò che è giuridicamente giusto (in forza del principio che non consente di condannare se le prove lasciano margini di dubbio) e ciò che è giusto per il sentire comune. Leggi tutto…

IL LUSSO DELLA GIOVINEZZA di Gaetano Savatteri (Sellerio) – recensione

Il lusso della giovinezza : Savatteri, Gaetano: Amazon.it: Libri“Il lusso della giovinezza” di Gaetano Savatteri (Sellerio)

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di Rosalia Messina

La giovinezza, la maturità, la vecchiaia: è un grande classico, quello del confronto (e dello scontro) fra generazioni, da Turgenev a Pirandello a Tomasi di Lampedusa. Il lusso della giovinezza di Gaetano Savatteri ne parla con il tocco leggero e l’ironia che caratterizzano la scrittura dell’autore, il quale lascia che fatti, personalità e relazioni interpersonali emergano con naturalezza dai fitti e illuminanti dialoghi tra i personaggi.
I protagonisti, attorniati da molti personaggi interessanti, sono già noti ai lettori di Gaetano Savatteri: Saverio Lamanna, scrittore e, se l’occasione si presenta, investigatore a tempo perso; l’amico, spalla e confidente Peppe Piccionello. Ciascuno dei due è a modo suo stravagante e ha un’originale visione del mondo.
Nell’intreccio di questo romanzo i ventenni, i quarantenni e perfino i settantenni (questi ultimi rappresentati dal vulcanico padre di Saverio, dalla sua graziosa ancorché non più giovane compagna e da una saggia zia) sono più vicini fra loro di un tempo, tutti usano i cellulari, Google, Wikipedia: la distanza tuttavia resta, nella contrapposizione eterna fra l’aspirazione giovanile a cambiare il mondo costruito dalla generazione precedente e le delusioni di chi non ha cambiato neppure il proprio orizzonte esistenziale; la novità della nostra epoca, forse, che Savatteri coglie bene, riguarda coloro che si avviano alla fine della vita ma non si rassegnano ad attendere inerti l’inevitabile epilogo. Leggi tutto…

CIELI IN FIAMME di Mattia Insolia (Mondadori) – recensione

Cieli in fiamme - Mattia Insolia - copertina“Cieli in fiamme” di Mattia Insolia (Mondadori)

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di Rosalia Messina

Non è la solita storia di adolescenti arrabbiati e di famiglie sbagliate, quella che Mattia Insolia, giovane autore siciliano, ci racconta nel suo ultimo romanzo, Cieli in fiamme. È una storia di adolescenti pieni di rabbia e di famiglie che non corrispondono alle immagini pubblicitarie a base di carboidrati e rassicurazione, ma Insolia riesce a tenersi lontano sia dagli stereotipi del malessere sia da quelli della famiglia felice.
Il romanzo inizia lì dove finirà, su una spiaggia; la struttura circolare della narrazione racchiude due vicende indissolubilmente legate, quella di Teresa e Riccardo, adolescenti nell’anno 2000; quella di Niccolò, adolescente nel 2019, e di suo padre, Riccardo. Due sono le ambientazioni, entrambe meridionali e immaginarie: la cittadina di Paloma e il paesino di Camporotondo.
Insolia delinea i personaggi, tutti più o meno fuori di testa, non tanto descrivendoli quanto piuttosto facendoli parlare, sia a voce alta nei dialoghi, sia dentro se stessi, nelle riflessioni che fanno mentre agiscono. Leggi tutto…