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MILENA AGUS racconta NOTTE DI VENTO CHE PASSA (Mondadori)

Notte di vento che passa - Milena Agus - copertinaCome nasce un romanzo? Per gli Autoracconti d’Autore di Letteratitudine: MILENA AGUS racconta il suo romanzo “Notte di vento che passa” (Mondadori)

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di Milena Agus

Alla domanda: come è nato Notte di vento che passa?
La mia prima risposta è che in realtà non volevo scrivere questo libro, perché vagheggiavo un romanzo impegnato, di denuncia, per superare il mio senso di colpa nei confronti del mondo così com’è e contribuire, almeno scrivendo, a cambiarlo.
Volevo scrivere di una Sardegna da cui i giovani se ne vanno, dei paesi che si svuotano, della cementificazione delle coste, delle servitù militari, dell’indipendentismo, dei problemi dei pastori, degli agricoltori, degli incendi, dei banditi, delle faide, degli industriali del latte… Non ci sono riuscita, dopo ben quattordici versioni in cui ci ho provato, perché di tutte le problematiche elencate il significato mi sfugge.
La mia seconda risposta, quella davvero sincera, è che invece volevo assolutamente scrivere questo libro, per aiutare me stessa, e i lettori eventualmente interessati, a capire la trama della propria vita il cui significato mi sfugge, e almeno scrivendo, metterne insieme i pezzi sparsi e dargli una forma. Leggi tutto…

PUDORE di Maddalena Fingerle (Mondadori)

Pudore - Maddalena Fingerle - copertina“Pudore” di Maddalena Fingerle (Mondadori): incontro con l’autrice e un brano estratto dal libro

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Maddalena Fingerle ha studiato germanistica e italianistica ed è ricercatrice universitaria. Nel 2021 pubblica Lingua madre (Italo Svevo) che vince il premio Italo Calvino, il premio Comisso under 35, il premio Flaiano under 35, il premio Città di Girifalco, il premio Fondazione Megamark e il premio POP. Nel 2022 esce la monografia Lascivia mascherata. Allegoria e travestimento in Torquato Tasso e Giovan Battista Marino (De Gruyter).

Per Mondadori ha appena pubblicato il romanzo intitolato “Pudore“.

Abbiamo chiesto all’autrice di parlarcene…

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«La protagonista di “Pudore”, Gaia, l’ho vista a Monaco», ha detto Maddalena Fingerle a Letteratitudine, «mi si è parata davanti in una fotografia patinata e sconvolgente, con un abito giallo che le ho in qualche modo invidiato. Avevo l’impressione che non fosse completa, reale. Quando, poco più avanti, nella mostra “Unheimlich schön” di Erwin Olaf, grandioso fotografo olandese, vidi una seconda Gaia, meravigliosa e timida, con un bicchiere di latte tra le mani e una croce al collo, pensai che erano due facce della stessa persona. Leggi tutto…

VITTORIO GIACOPINI racconta L’ORIZZONTE DEGLI EVENTI (Mondadori)

L'orizzonte degli eventi - Vittorio Giacopini - copertinaCome nasce un romanzo? Per gli Autoracconti d’Autore di Letteratitudine: VITTORIO GIACOPINI racconta il suo romanzo “L’orizzonte degli eventi” (Mondadori)

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di Vittorio Giacopini

Lo zingaro che mi appare in sogno ha gli occhi azzurri. E l’Io che dice Io, non sono Io. Come ‘contributo alla spiegazione di me stesso’ potrebbe anche bastare. Immagino che alla favoletta dello scrittore che un bel giorno si sveglia con il fuoco sacro dell’ispirato, o con l’illuminazione mistica di uno che a un tratto scorge un volto, un’immagine, un oggetto-simbolo e poi ti spiattella candidamente un haiku-formuletta del tipo: “e da quel momento il libro ha preso forma”, non creda più nessuno (o almeno lo spero). Come è nato, allora, questo romanzo-pamphlet (la definizione non è mia, ma mi piace molto), da cosa è nato? Voglio essere molto esplicito: L’orizzonte degli eventi è figlio di un’insofferenza che ho voluto trasformare in livore razionale, in sarcasmo ‘intelligente’.

Si vive e si scrive nel tempo, dentro i giorni e la Storia, e a un tratto, il tempo, la Storia, e le ore e i giorni della nostra vita si fanno stranamente irreali, proprio paradossali. Il romanzo – è evidente – nasce dentro il clima della pandemia (una ‘prima’ assoluta), e i suoi troppi conformismi, le sue nuove obbedienze. L’Io che dice Io e questo carognone di zingaro trasformista parlano di questo; qualche volta si trovano, più che altro si scontrano. La paura, il terrore del contagio, il rifugio claustrale negli schemi del lockdown, una sorta di guerra mondiale senza un vero nemico ma con regole uniche, slogan a presa rapida, asfissiante retorica, stucchevoli formulette apotropaiche tipo #andrà tutto bene, #torneremo a abbracciarci. Leggi tutto…

CI VEDIAMO IN AGOSTO di Gabriel García Márquez (Mondadori)

Ci vediamo in agosto - Gabriel García Márquez - copertina“Ci vediamo in agosto” di Gabriel García Márquez (Mondadori, 2024) – traduzione di Bruno Arpaia

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Uscirà il 6 marzo 2024 il nuovo libro di Gabriel García Márquez, scrittore colombiano Premio Nobel per la Letteratura 1982 (nato a Aracataca, 6 marzo 1927 – scomparso a Città del Messico, 17 aprile 2014)

Il sorprendente romanzo inedito dell’autore di Cent’anni di solitudine e L’amore ai tempi del colera.
Un’esplorazione del desiderio che non si affievolisce con l’età; il dono inatteso e sorprendente di uno dei più grandi scrittori che il mondo abbia mai conosciuto.

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Durante la sua carriera Gabriel García Márquez ha lasciato un’impronta indelebile nella letteratura mondiale, grazie soprattutto alla sua capacità di mescolare magistralmente la realtà con l’immaginazione, unita alla sua prosa coinvolgente. Nel 1982 ricevette il Premio Nobel proprio per i suoi romanzi e racconti, nei quali il fantastico e il realistico sono combinati in un mondo riccamente composto che riflette la vita e i conflitti di un continente.

Queste caratteristiche lo hanno reso un punto di riferimento per molte scrittrici e scrittori contemporanei, estendendo la sua influenza al di là dei confini della narrativa, e spaziando anche nel campo del giornalismo (attività iniziata dall’autore nel 1948) e dell’attivismo politico.

Gabriel García Márquez è scomparso il 17 aprile 2014, ma il suo lascito vive ancora attraverso le sue opere, che continuano a ispirare lettori, scrittori e amanti della letteratura in tutto il mondo.

Si intitola Ci vediamo in agosto e sarà in tutte le librerie il 6 marzo 2024, il giorno in cui l’autore avrebbe compiuto 97 anni.Il libro, finora inedito, ma di cui si parla da tempo, è uno straordinario regalo di Gabo ai suoi lettori. Si tratta, infatti, di un romanzo perfettamente compiuto, un inno alla libertà, un omaggio alla femminilità, una riflessione sul mistero dell’amore e dei rimpianti.

La storia è quella di Ana Magdalena Bach, una donna di quasi cinquant’anni che, ogni anno, il 16 di agosto, si reca nell’isola dei Caraibi in cui è sepolta sua madre e lì si trasforma in un’altra, cercando di sfuggire una volta all’anno alla sua vita…

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SCINTILLA di Nadia Terranova (Mondadori) – anticipazione

Scintilla - Nadia Terranova - copertina“Scintilla” di Nadia Terranova (Mondadori, 2024) – con illustrazioni di Maria Chiara Di Giorgio

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Anticipazione – Uscirà il 19 marzo 2024 “Scintilla“: il nuovo romanzo per ragazzi di Nadia Terranova, vincitrice del Premio Strega Ragazze e Ragazzi e del Premio Andersen

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“Ho scritto questo romanzo tutto l’estate scorsa mentre ero in una Sicilia infuocata”, ha dichiarato Nadia Terranova, “satura di una solitudine elettrica che esplodeva in incendi dolosi e spaventosi, per poi sorprendere con improvvise tenerezze. Ci sono dentro la rabbia per un ponte inutile, un bambino che sogna così forte da capovolgere il tempo, un giardino magico, una famiglia chiassosa, e sotto la cenere riflessioni sulla libertà, sul talento, su una Panormo che è il modo in cui negli ultimi anni ho visto Palermo, il luogo dove tutto può succedere, anche veder materializzarsi un imprevisto futuro in mezzo a un ingombrante presente. Leggi tutto…

CLASSIFICA: dal 15 al 21 gennaio 2024 – questa settimana segnaliamo “Tutti i particolari in cronaca” di Antonio Manzini (Mondadori)

Tutti i particolari in cronacaCLASSIFICA: dal 15 al 21 gennaio 2024 – questa settimana segnaliamo “Tutti i particolari in cronaca” di Antonio Manzini (Mondadori)

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In prima posizione: “Dare la vita” di Michela Murgia (Rizzoli)

In seconda posizione: “Tutti i particolari in cronaca” di Antonio Manzini (Mondadori)

In terza posizione: “Gli aghi d’oro” di Michael McDowell (Neri Pozza)

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La scheda del libro della settimana tra i più venduti: “Tutti i particolari in cronaca” di Antonio Manzini (Mondadori)

La corsa all’alba, la colazione al bar, poi nove ore di lavoro all’archivio del tribunale, una cena piena di silenzi e la luce spenta alle dieci: Carlo Cappai è l’incarnazione della metodicità, della solitudine. Dell’ordinarietà. Nessuno sospetta che ai suoi occhi quel labirinto di scatole, schede e cartelle non sia affatto carta morta. Tutto il contrario: quei faldoni parlano, a volte gridano la loro verità inascoltata, la loro richiesta di giustizia. Sono i casi in cui, infatti, il tribunale ha fallito, e i colpevoli sono stati assolti “per non aver commesso il fatto” – in realtà per i soliti, meschini imbrogli di potere. Cappai, semplicemente, porta la Giustizia dove la Legge non è riuscita ad arrivare – sempre nell’attesa, ormai da quarant’anni, di punire una colpa che gli ha segnato la vita. Walter Andretti è invece un giornalista precipitato dallo Sport, dove si trovava benissimo, alla Cronaca, dove si trova malissimo. Quando il capo gli scarica addosso la copertura di due recenti omicidi, Andretti suo malgrado indaga, e dopo iniziali goffaggini e passi falsi comincia a intuire che in quelle morti c’è qualcosa di strano. Un legame. Forse la stessa mano… Antonio Manzini, il creatore dell’indimenticabile vicequestore Schiavone, entra nel catalogo del Giallo Mondadori con una storia serrata e sorprendente che si interroga sull’equilibrio tra legge e giustizia, e su ciò che saremmo disposti a fare pur di guarire le nostre ferite.

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Posizioni dal n. 1 al n. 10  

1
Dare la vita

Murgia Michela
Rizzoli, 2024

2
Tutti i particolari in cronaca

Manzini Antonio
Mondadori, 2024

3
Gli aghi d’oro

McDowell Michael
Neri Pozza, 2024

4
La portalettere

Giannone Francesca
Nord, 2023

5
Stai zitta e altre nove frasi che non vogliamo sentire più

Murgia Michela
Einaudi, 2021

6
Tutto è qui per te

Volo Fabio
Mondadori, 2023


7
Israele e i palestinesi in poche parole

Travaglio Marco
PaperFIRST, 2023

8
Naively mine. Ingenuamente mio

Foster A.J.
Magazzini Salani, 2024

9
Quando eravamo i padroni del mondo. Roma: l’impero infinito

Cazzullo Aldo
HarperCollins Italia, 2023

10
Fourth Wing

Yarros Rebecca
Sperling & Kupfer, 2023

 

Posizioni dal n. 11 al n. 20 Leggi tutto…

CLASSIFICA: dal 13 al 19 novembre 2023 – questa settimana segnaliamo “Lo scambio” di John Grisham (Mondadori)

Lo scambioCLASSIFICA dal 13 al 19 novembre 2023 – questa settimana segnaliamo “Lo scambio” di John Grisham (Mondadori)

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In prima posizione: Tutto è qui per te” di Fabio Volo (Mondadori)

In seconda posizione: “Riusciranno i nostri eroi a ritrovare l’amico misteriosamente scomparso in Sud America?” di Antonio Manzini (Sellerio)

In terza posizione: “L’educazione delle farfalle” di Donato Carrisi (Longanesi)

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La scheda del libro della settimana tra i più venduti: “Lo scambio” di John Grisham (Mondadori)

New York, 2005. Mitch e Abby McDeere vivono a Manhattan. Socio del più grande studio legale del mondo lui, editor di libri di cucina lei, due figli piccoli, sembrerebbero una coppia di successo come altre, se non fosse per il loro incredibile passato. Mitch è infatti l’indimenticato protagonista de “Il socio”, il legal thriller che ha lanciato la straordinaria carriera di John Grisham. All’epoca giovane avvocato di belle speranze, Mitch aveva smascherato i crimini dello studio legale Bendini di Memphis presso il quale lavorava ed era riuscito a fuggire dagli Stati Uniti con Abby facendo perdere le sue tracce. Quindici anni dopo, Mitch è nel suo nuovo prestigioso ufficio al quarantottesimo piano di un grattacielo di Manhattan intento a guardare Battery Park dall’alto della sua nuova posizione. Ancora non sa che di lì a pochi giorni lo attende una sfida senza precedenti. Uno stimato socio romano gli chiede di aiutarlo in un delicato caso internazionale che vede coinvolto un importante cliente turco in Libia. Mitch parte immediatamente per Roma e, in poco tempo, si ritrova al centro di un sinistro complotto che ha implicazioni a livello mondiale e mette in pericolo i suoi colleghi e, soprattutto, la sua famiglia. Maestro nell’anticipare le mosse dei suoi avversari, questa volta non ha modo di nascondersi: la vita di una giovane donna è nelle sue mani. Da New York a Roma, passando per Londra, Ginevra, Tripoli, Istanbul, Grand Cayman e Marrakech, John Grisham conduce il lettore in un viaggio adrenalinico attraverso i continenti in un pericoloso conto alla rovescia.

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Posizioni dal n. 1 al n. 10  

1
Tutto è qui per te
Volo Fabio

Mondadori
2023

2
Riusciranno i nostri eroi a ritrovare l’amico misteriosamente scomparso in Sud America?
Manzini Antonio

Sellerio Editore Palermo
2023

3
L’educazione delle farfalle
Carrisi Donato

Longanesi
2023

4
A sweet Christmas
Doom Erin, Foster A.J., Rokia, Leighton Carrie, Arcadipane F. Vanessa

Magazzini Salani
2023

5
Giù nella valle
Cognetti Paolo

Einaudi
2023


6
Abel
Baricco Alessandro

Feltrinelli
2023

7
Quando eravamo i padroni del mondo. Roma: l’impero infinito
Cazzullo Aldo

HarperCollins Italia
2023

8
Le armi della luce
Follett Ken

Mondadori
2023

9
Non ti manchi mai la gioia. Breve itinerario di liberazione
Mancuso Vito

Garzanti
2023


10
Israele e i palestinesi in poche parole
Travaglio Marco

PaperFIRST
2023

Posizioni dal n. 11 al n. 20 Leggi tutto…

ROBERTO COTRONEO racconta LA CERIMONIA DELL’ADDIO (Mondadori)

La cerimonia dell'addio - Roberto Cotroneo - copertinaCome nasce un romanzo? Per gli Autoracconti d’Autore di Letteratitudine: ROBERTO COTRONEO racconta il suo romanzo “La cerimonia dell’addio” (Mondadori)

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 di Roberto Cotroneo

Con il passare degli anni per gli scrittori le cose si fanno più difficili. La scrittura della giovinezza è più focalizzata, più nitida, ha bordi assai meno sfrangiati. I libri escono con la nitidezza che vuole un’età che spesso non ha mezze misure, che per certi versi divora il tempo, lo scolpisce con facilità. Poi il tempo passa. I libri precedenti diventano dei crocevia, dei passaggi. Persino dei ripensamenti. Non si inizia mai in un momento esatto. Non si finisce quando si crede di aver finito. Quell’unità di scrittura pare sgretolarsi negli studi in cui si scrive, sulle scrivanie, e poi sui tavoli, e ancora persino nei tavolini dei caffè. Finisce per esibire un’alterità, la distanza dalla vita che lo scrittore vuole, pretende, dal suo narrare, dal suo raccontare, ed entra nelle cose minime di ogni giorno, assume le tonalità dei mobili attorno, lascia che si depositi persino la polvere, sorprende perché è ancora più presente delle presenze a cui siamo abituati nella nostra vita quotidiana.
https://www.mondadori.it/content/uploads/2017/08/Progetto-senza-titolo-12-1280x620.jpg?x71534
La scrittura de La cerimonia dell’addio è stato questo. Quando è iniziato? È una risposta che non so dare esattamente. È iniziato nel 2006, forse nel 2007. E soprattutto: è iniziato con una scrittura, con un pensiero, con un’idea da mettere a punto, con un dettaglio da cambiare? Oppure è iniziato quando ho capito che il mondo che avevo attraversato fino a quel momento, entro un tempo purtroppo definibile, avrebbe cessato di esistere? Sapevo che era questo il nodo iniziale. Sapevo che avrei raccontato la perdita nel momento in cui si compiva, nel momento che prendeva una strada obbligata. Leggi tutto…

CLASSIFICA: dal 25 settembre all’1 ottobre 2023 – questa settimana segnaliamo “Le armi della luce” di Ken Follett (Mondadori)

Le armi della luceCLASSIFICA: dal 25 settembre all’1 ottobre 2023 – questa settimana segnaliamo “Le armi della luce” di Ken Follett (Mondadori)

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In prima posizione: “Le armi della luce” di Ken Follett (Mondadori)

In seconda posizione: “Il vento conosce il mio nome” di Isabel Allende (Feltrinelli)

In terza posizione: Quando eravamo i padroni del mondo. Roma: l’impero infinito” di Aldo Cazzullo (HarperCollins Italia)

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La scheda del libro della settimana tra i più venduti: “Le armi della luce” di Ken Follett (Mondadori)

Il quinto capitolo della saga di Kingsbridge. “Le armi della luce” si svolge tra il 1792 e il 1824, un’epoca di grandissimi cambiamenti in cui il progresso si scontra con le tradizioni del vecchio mondo rurale e il governo dispotico è determinato a fare dell’Inghilterra un potente impero commerciale. A Kingsbridge l’industrializzazione si fa rapidamente strada riducendo alla miseria la maggior parte della popolazione dedita alla manifattura tessile, la principale fonte di reddito della città. La vita di un gruppo di famiglie collegate tra loro viene stravolta dalla nuova era delle macchine, mentre imperversa la guerra con la vicina Francia di Napoleone Bonaparte che giunge alla sua epocale conclusione con la battaglia di Waterloo. Scoppiano le rivolte del pane, gli scioperi e la ribellione contro l’arruolamento forzato nell’esercito. Una coraggiosa filatrice, un ragazzo geniale, una giovane idealista che fonda una scuola per bambini disagiati, un commerciante di tessuti travolto dai debiti del padre, una moglie infedele, un operaio ribelle, un artigiano intraprendente, un vescovo inetto, un ricco imprenditore senza scrupoli sono solo alcuni dei personaggi che animano questa storia indimenticabile. Eroine ed eroi carismatici combattono per un futuro libero dall’oppressione, personaggi cattivi e perversi cercano di mantenere ad ogni costo i loro privilegi in un complesso intreccio ricco di dettagli storici accuratamente documentati.

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Posizioni dal n. 1 al n. 10  

1

Le armi della luce
Follett Ken
Mondadori

2023

2

Il vento conosce il mio nome
Allende Isabel
Feltrinelli

2023

3

Quando eravamo i padroni del mondo. Roma: l’impero infinito
Cazzullo Aldo
HarperCollins Italia

2023

4

La felicità al principio
Ferro Tiziano
Mondadori

2023

5

Resisti, cuore. L’Odissea e l’arte di essere mortali
D’Avenia Alessandro
Mondadori

2023

6

Una ragazza d’altri tempi
Kingsley Felicia
Newton Compton Editori

2023

7

Stella Maris
McCarthy Cormac
Einaudi

2023

8

La speranza africana. La terra del futuro concupita, incompresa, sorprendente
Rampini Federico
Mondadori

2023

9

La morra cinese
Malvaldi Marco
Sellerio Editore Palermo

2023

10

Grande meraviglia
Ardone Viola
Einaudi

2023

Posizioni dal n. 11 al n. 20 Leggi tutto…

PREMIO STREGA POESIA 2023: vince Vivian Lamarque

Vivian Lamarque vince la prima edizione del Premio Strega Poesia

Foto © Musacchio Ianniello Pasqualini & Fucilla

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Roma, 5 ottobre 2023. Vince la prima edizione del Premio Strega Poesia Vivian Lamarque, autrice di L’amore da vecchia (Mondadori), con 33 voti su 98 espressi.

Seguono in graduatoria: Umberto FioriAutoritratto automatico (Garzanti), con 24 voti; Silvia BreLe campane (Einaudi), con 17 voti; Stefano SimoncelliSotto falso nome (Pequod), con 14 voti; Christian SiniccoBallate di Lagosta (Donzelli), con 10 voti.

L’opera vincitrice è stata scelta dagli Amici della poesia, un corpo votante composto da cento donne e uomini di cultura che si occupano a vario titolo di poesia e che comprende anche i componenti del Comitato scientifico del Premio: Maria Grazia Calandrone, Andrea Cortellessa, Mario Desiati, Elisa Donzelli, Roberto Galaverni, Valerio Magrelli, Melania G. Mazzucco, Stefano Petrocchi, Laura Pugno, Antonio Riccardi, Enrico Testa e Gian Mario Villalta.

È stato il Comitato scientifico, lo scorso maggio, ad annunciare al Salone internazionale del libro di Torino i cinque libri finalisti. Questa la motivazione, redatta da Maria Grazia Caladrone, con cui ha ammesso alla finale l’opera risultata vincitrice: Leggi tutto…

CLASSIFICA: dal 18 al 24 settembre 2023 – questa settimana segnaliamo “Resisti, cuore. L’Odissea e l’arte di essere mortali” di Alessandro D’Avenia (Mondadori)

Resisti, cuore. L'Odissea e l'arte di essere mortaliCLASSIFICA: dal 18 al 24 settembre 2023 – questa settimana segnaliamo “Resisti, cuore. L’Odissea e l’arte di essere mortali” di Alessandro D’Avenia (Mondadori)

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In prima posizione: “Resisti, cuore. L’Odissea e l’arte di essere mortali” di Alessandro D’Avenia (Mondadori)

In seconda posizione: “Il vento conosce il mio nome” di Isabel Allende (Feltrinelli)

In terza posizione: “La morra cinese” di Marco Malvaldi (Sellerio)

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La scheda del libro della settimana tra i più venduti: “Resisti, cuore. L’Odissea e l’arte di essere mortali” di Alessandro D’Avenia (Mondadori)

Odissea: è il titolo del poema epico forse più noto e amato della nostra civiltà ed è anche il termine a cui si ricorre per definire un’esperienza travagliata e, in taluni casi, la vita tout court. Perché soltanto al titolo di quest’opera concediamo di essere sinonimo di vita? Ulisse è un eroe nuovo: avrebbe la possibilità di diventare immortale rimanendo con la bellissima Calipso, ma vuole tornare a Itaca da Penelope e Telemaco, e compiere il proprio destino mortale, paradossale destino di gioia. Proprio perdendo tutto, persino la propria identità, da re a mendicante, rinasce grazie a chi lo sa riconoscere e amare. Se Achille è l’eroe che sovrasta il mondo, Ulisse ne è invece sovrastato. Il suo multiforme ingegno scaturisce dalla necessità di difendersi dai colpi della storia. La sua è una vicenda di resistenza, che culmina nei dieci anni necessari per tornare a casa, dopo i dieci trascorsi a combattere una guerra non sua: a quanti è accaduto qualcosa di simile? E quanto abbiamo sofferto, quanti compagni abbiamo perduto, quante volte abbiamo fatto naufragio, prima di capire che l’unica cura per l’invincibile nostalgia di futuro che ci affliggeva era tornare nella nostra Itaca, non quella del passato ma quella ancora da fare rimanendo fedeli al nostro destino? Alessandro D’Avenia ripercorre i ventiquattro canti del poema come un’arte di vivere, e lo fa risplendere di tutta la sua luce. Ci accompagna attraverso l’opera come studioso di Lettere classiche che l’ha eletta a suo principale ambito d’interesse, come insegnante che da anni ne promuove la lettura integrale ad alta voce, come intellettuale abilissimo nell’interpretare lo spirito del tempo. E nel raccontarci le peripezie di Ulisse vi ritrova la propria esperienza personale e il percorso di ogni uomo verso il proprio originale compimento esistenziale. Se abbiamo perso la gioia della nostra odissea, rileggere l’Odissea è il modo migliore per “fare ritorno”. Allora resistere non è rimanere fermi, ma ri-esistere: nascere. Questa è l’arte di essere mortali.

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Posizioni dal n. 1 al n. 10  

1

Resisti, cuore. L’Odissea e l’arte di essere mortali
D’Avenia Alessandro
Mondadori, 2023

2

Il vento conosce il mio nome
Allende Isabel
Feltrinelli, 2023

3

La morra cinese
Malvaldi Marco
Sellerio Editore Palermo, 2023

4

Una ragazza d’altri tempi
Kingsley Felicia
Newton Compton Editori, 2023

5

Accabadora
Murgia Michela
Einaudi, 2014

6

Grande meraviglia
Ardone Viola
Einaudi, 2023

7

La speranza africana. La terra del futuro concupita, incompresa, sorprendente
Rampini Federico
Mondadori, 2023

8

Holly
King Stephen
Sperling & Kupfer, 2023

9

La portalettere
Giannone Francesca
Nord, 2023

10

Tre ciotole. Rituali per un anno di crisi
Murgia Michela
Mondadori, 2023
Posizioni dal n. 11 al n. 20 Leggi tutto…

Premio John Fante Opera Prima 2023: vince Laura Marzi

Laura Marzi vince il Premio John Fante Opera Prima 2023 – Conclusa la XVIII edizione del John Fante Festival

Menzione Speciale della giuria a “Come d’aria” di Ada D’Adamo, vincitore del Premio Strega 2023 (Elliot Edizioni).

Il Premio John Fante opera prima cinema è andato a “Divorzio di velluto” di Jana Karšaiová (Feltrinelli)

Premiata nella prima parte del Festival, anche la scrittrice libica Najwa Bin Shatwan, vincitrice del Premio John Fante alla carriera Vini Contesa 2023

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È Laura Marzi con il romanzo “La materia alternativa” edito da Mondadori a vincere il Premio John Fante Opera Prima 2023.

La cerimonia di annuncio e di premiazione si è svolta domenica 20 agosto 2023 a Torricella Peligna durante la XVIII edizione del Festival John Fante, conclusosi ieri e diretto da Giovanna Di Lello, alla presenza del Sindaco di Torricella Peligna Carmine Ficca e di Victoria Fante Cohen, figlia del grande scrittore, che hanno consegnato il riconoscimento, e dei membri della Giuria tecnica Maria Ida Gaeta (presidente), Maria Rosaria La Morgia e Mario Cimini, che insieme agli altri giurati Masolino D’Amico, Claudia Durastanti e Nadia Terranova hanno selezionato i tre libri finalisti di quest’anno: oltre al libro vincitore, “Divorzio di velluto” di Jana Karšaiová (Feltrinelli) e “La Fuga di Anna” di Mattia Corrente (Sellerio). Leggi tutto…

UN VOLO MAGICO di Giovanna Giordano (Mondadori): incontro con l’autrice

Un volo magico - Giovanna Giordano - copertina“Un volo magico” di Giovanna Giordano (Mondadori): incontro con l’autrice e un brano estratto dal libro

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Giovanna Giordano è nata a Milano e vive a Catania. Insegna estetica, coltiva la sua campagna davanti alle isole Eolie, fa la mamma, colleziona fotografie antiche e sogna per non smettere di vedere. Giornalista e giramondo, difende la sua gioia di vivere, malgrado tutto. Ha pubblicato Trentaseimila giorni (premio Racalmare Sciascia 1997), Un volo magico (1998, accolto con favore dalla critica e dal pubblico) e Il mistero di Lithian (premio Racalmare Sciascia 2005). Nel 2021, per Mondadori, è uscito Il profumo della libertà. La sua opera è tradotta in dieci lingue: ebraico, greco, tedesco, olandese, spagnolo, catalano, portoghese e presto anche in inglese (negli USA), in bulgaro e in ceco. Come Un volo magico, tutte le sue opere saranno riproposte da Mondadori.

Dopo aver pubblicato nel 2021 il nuovo romanzo Il profumo della libertà, Mondadori ripropone un’opera fortunatissima di Giovanna Giordano: Un volo magico è una parabola antibellica che si colloca tra Il piccolo principe di Antoine de Saint-Exupéry, Il ragazzo morto e le comete di Goffredo Parise e Tempo di uccidere di Ennio Flaiano.
Questo romanzo breve con una vena fiabesca pubblicato per la prima volta nel 1998, racconta la guerra coloniale italiana, e tutte le guerre, con uno sguardo originale e affascinante.

Si può raccontare la storia di una guerra, una guerra di conquista coloniale, come una favola incantata, come una avventura trasognata, vissuta volando su un Caproni 133 nelle misteriose terre dell’Africa orientale?
Giovanna Giordano lo ha fatto ispirandosi all’esperienza di suo nonno, diplomatico in Africa durante la Seconda guerra mondiale. È a lui che si ispira il protagonista del romanzo Giulio Giamò, il postino del cielo…

La stessa autrice ce ne parla così…

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«Gira la fortuna degli uomini e dei libri», racconta Giovanna Giordano. «Mi domando oggi, perché questo libro ha avuto la fortuna di essere ripubblicato in Italia dopo anni, e pure in molti paesi del mondo. La risposta è facile: nel 1998, l’ho scritto pazza di vita e piena di felicità. Leggi tutto…

VIENI TU GIORNO NELLA NOTTE

Vieni tu giorno nella notte - Cinzia Leone - copertina“Vieni tu giorno nella notte” di Cinzia Leone (Mondadori): intervista all’autrice

Il nuovo romanzo della scrittrice e giornalista Cinzia Leone si intitola “Vieni tu giorno nella notte” (Mondadori)

In uno scenario intriso di rivalse, dove ogni pietra, ogni proiettile e ogni missile, grida vendetta per un figlio, un fratello, un padre, o un amante perduto, Cinzia Leone intreccia con ritmo incalzante i destini di personaggi indimenticabili in bilico tra le utopie e l’incanto dei corpi, tra il desiderio di appartenere a una comunità e le febbri collettive che portano alla violenza.

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di Helena Molinari

 Benvenuta Cinzia e complimenti per questo libro coraggioso e bello. Nasce da profonde viscere e tocca il cielo.
È un’esplorazione delle molte sfumature dell’amore. L’amore materno, il primo amore. E poi gli altri: difficili, contrastati, inaspettati. Il titolo “Vieni tu giorno nella notte” è un verso rubato a Giulietta e Romeo di Shakespeare.  Un amore contrastato proprio come quello tra un palestinese e un soldato israeliano che racconto nel mio nuovo romanzo. Un amore impossibile? Meno di quanto pensiate. L’amore è capace di abbattere muri e pregiudizi. Nessuno si ricorda perché Montecchi e Capuleti erano nemici ma tutti ricordano Giulietta e Romeo.

– Da cosa nasce l’idea? 
Da una notizia apparsa su un quotidiano. Dopo aver subito discriminazioni, violenze e abusi, molti omosessuali palestinesi fuggono dalla Cisgiordania in Israele, l’unico paese gay friendly del Medio Oriente, per poter essere se stessi. Dal rogo alla forca alle camere a gas, gli omosessuali sono sempre stati perseguitati e ancora oggi l’omosessualità è un reato in 64 paesi ed è punita con la pena di morte in Arabia Saudita, Iran, Emirati Arabi Uniti, Afghanistan, Somalia, Mauritania e Yemen… ma quella notizia mi ha colpito. Cosa vuol dire dover nascondere la propria identità sessuale in Palestina, a due passi da Israele un paese dove il presidente della Knesset e membro del Likud Amir Ohana è apertamente omosessuale e dove essere gay non è un problema? Come erano riusciti ad attraversare il confine e come se l’erano cavata una volta arrivati in Israele? Leggi tutto…

CLASSIFICA: dal 15 al 21 maggio 2023 – questa settimana segnaliamo “Tre ciotole. Rituali per un anno di crisi” di Michela Murgia (Mondadori)

Tre ciotole. Rituali per un anno di crisiCLASSIFICA: dal 15 al 21 maggio 2023 – questa settimana segnaliamo “Tre ciotole. Rituali per un anno di crisi” di Michela Murgia (Mondadori) – L’approfondimento di Letteratitudine è disponibile qui

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In prima posizione: “Tre ciotole. Rituali per un anno di crisi” di Michela Murgia (Mondadori)

In seconda posizione: “Stigma” di Erin Doom (Magazzini Salani)

In terza posizione: “Sorelle. Una storia di Sara” di Maurizio de Giovanni (Rizzoli)

 

 

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La scheda del libro della settimana tra i più venduti: “Tre ciotole. Rituali per un anno di crisi” di Michela Murgia (Mondadori)

S’innamorano di una sagoma di cartone o di un pretoriano in miniatura, odiano i bambini pur portandoseli in grembo, lasciano una donna ma ne restano imprigionati, vomitano amore e rabbia, si tagliano, tradiscono, si ammalano. Sono alcuni dei personaggi del nuovo libro di Michela Murgia, un romanzo fatto di storie che si incastrano e in cui i protagonisti stanno attraversando un cambiamento radicale che costringe ciascuno di loro a forme inedite di sopravvivenza emotiva. “Una sera ti metti a tavola e la vita che conoscevi è finita.” A volte a stravolgerla è un lutto, una ferita, un licenziamento, una malattia, la perdita di una certezza o di un amore, ma è sempre un mutamento d’orizzonte delle tue speranze che non lascia scampo. Attraversare quella linea di crisi mostra che spesso la migliore risposta a un disastro che non controlli è un disastro che controlli, perché sei stato tu a generarlo. In stato di grazia, Murgia scrive per tutti noi un libro estremamente originale che rimanda a una costellazione di altri grandi libri: Il crollo di Fitzgerald, Lo zen e il tiro con l’arco di Herrigel e L’anno del pensiero magico di Didion.

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Posizioni dal n. 1 al n. 10  

1

Tre ciotole. Rituali per un anno di crisi
Murgia Michela
Mondadori, 2023

2

Stigma
Doom Erin
Magazzini Salani, 2023

3

Sorelle. Una storia di Sara
de Giovanni Maurizio
Rizzoli, 2023

4

Atlas. La storia di Pa’ Salt. Le sette sorelle
Riley Lucinda, Whittaker Harry
Giunti Editore, 2023

5

Divertimenti
Pera Toons
Tunué, 2023

6

Il passeggero
McCarthy Cormac
Einaudi, 2023

7

Luna rossa
Nesbø Jo
Einaudi, 2023

8

Oro
Pellegrini Federica
La nave di Teseo, 2023

9

Le cose che ci salvano
Gentile Lorenza
Feltrinelli, 2023

10

Fabbricante di lacrime
Doom Erin
Magazzini Salani, 2021

 

 

Posizioni dal n. 11 al n. 20 Leggi tutto…

TRE CIOTOLE di Michela Murgia (Mondadori)

Tre ciotole. Rituali per un anno di crisi - Michela Murgia - copertina“Tre ciotole. Rituali per un anno di crisi” di Michela Murgia (Mondadori, 2023)

Esce oggi, 16 maggio, il nuovo libro di Michela Murgia. L’approfondimento, sul sito di Mondadori

A Michela tutto l’affetto di Letteratitudine

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“Quando ho preso la decisione di scrivere questo libro”, ha raccontato Michela Murgia sul suo profilo Instagram, “ero convinta che sarebbe stato un pamphlet, perché cercavo una modalità per elaborare l’esperienza collettiva che avevamo vissuto durante il covid. E come aveva cambiato le relazioni e il modo di rapportarsi anche con lo straordinario. Perché nella vita di tutti succedono dei casini, ma contemporaneamente, lo stesso casino di questa portata, mondialmente, non c’era mai capitato… almeno non nella mia generazione. Quando mi sono però effettivamente messa a scrivere, mi sono resa conto che il tipo di scrittura che veniva fuori era narrativa. Leggi tutto…

LA CITTÀ DELLA VITTORIA di Salman Rushdie (Mondadori)

La città della vittoria - Salman Rushdie - copertina“La città della vittoria” di Salman Rushdie (Mondadori)

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di Claudio Fabella

C’era molta attesa per il nuovo romanzo di Salman Rushdie intitolato “Victory City”, soprattutto dopo l’attentato del 12 agosto 2022, allorquando un uomo accoltellò lo scrittore nato a Mumbai durante un convegno tenutosi presso il Chautauqua Institution di New York. Romanzo, peraltro, che lo scrittore aveva già scritto prima del terribile evento. In Italia lo pubblica Mondadori con il titolo “La città della vittoria” per la traduzione di Stefano Mogni e Sara Puggioni. Si tratta di una pregiata saga di amore, avventura e mito che testimonia il potere della narrazione.
La storia è ambientata nell’India del XIV secolo. La protagonista è Pampa Kampana, una bambina che assiste alla morte della madre che si dà fuoco insieme alle altre donne del suo regno nel corso di una terribile vicenda e dopo una sanguinosa battaglia tra due regni ormai dimenticati. Pampa riceve la visita della dea che porta il suo stesso nome per adempiere a una sorta di missione che le viene affidata. Incontra i fratelli Hukka e Bukka Sangama, pastori diventati soldati, in fuga dalla sconfitta. Dona loro un sacchetto di semi dai quali, una volta seminati, germoglia la città miracolosa di Bisnaga (letteralmente “città della vittoria”). Qui i fratelli fondano un impero, diventando grandi re nel sud dell’India. Leggi tutto…

ANTOINE DE SAINT-EXUPÉRY in “Rubare la notte” di Romana Petri

Rubare la notte - Romana Petri - copertinaIl ritratto di Antoine de Saint-Exupéry nel nuovo romanzo di Romana Petri “Rubare la notte”, edito da Mondadori (romanzo presentato da Teresa Ciabatti  all’edizione 2023 del Premio Strega)

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di Grazia Pulvirenti

“Il mondo è solo realtà, il suo riflesso però è stupefacente possibilità, e questo è il bottino per l’anima che fuoriesce dalle sue caverne più profonde.”
Hugo von Hofmannsthal, Die Bühne als Traumbild (1903)

Le caverne più profonde erano per Hofmannsthal il luogo della trasmutazione del reale nel simbolico, del sensibile nel sovrasensibile, dell’io adulto, dimidiato e sofferente, in un io “magico” partecipe della totalità dell’esistenza. Questo io, cui il poeta austriaco dedica nell’intera sua opera una sismografia del malessere e del disincanto, vive pienamente e compiutamente solo nello spazio della pre-esistenza, dove si appaga l’anelito verso la riunificazione con una totalità primigenia. La pre-esistenza è una condizione “gloriosa, ma pericolosa”, come ebbe a scrivere lo stesso poeta. Condizione magica e al tempo stesso spaurante di una età pre-razionale, in cui il giovane della poesia Gerechtigkeit tutto capisce attraverso il sentimento e le emozioni, sognando quella fantasmagoria memoriale di una unità smarrita, eppure ancora viva nelle vibrazioni delle emozioni e dell’immaginazione.

Questa dimensione della pre-esistenza, intesa da Wund come categoria psicologica, mi pare, con tutte le possibili varianti del caso, la condizione esistenziale della vita di Antoine de Saint-Exupéry, come la ricrea magistralmente Romana Petri nel suo Rubare la notte (Mondadori, 2023). Leggi tutto…

CIELI IN FIAMME di Mattia Insolia (Mondadori) – recensione

Cieli in fiamme - Mattia Insolia - copertina“Cieli in fiamme” di Mattia Insolia (Mondadori)

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di Rosalia Messina

Non è la solita storia di adolescenti arrabbiati e di famiglie sbagliate, quella che Mattia Insolia, giovane autore siciliano, ci racconta nel suo ultimo romanzo, Cieli in fiamme. È una storia di adolescenti pieni di rabbia e di famiglie che non corrispondono alle immagini pubblicitarie a base di carboidrati e rassicurazione, ma Insolia riesce a tenersi lontano sia dagli stereotipi del malessere sia da quelli della famiglia felice.
Il romanzo inizia lì dove finirà, su una spiaggia; la struttura circolare della narrazione racchiude due vicende indissolubilmente legate, quella di Teresa e Riccardo, adolescenti nell’anno 2000; quella di Niccolò, adolescente nel 2019, e di suo padre, Riccardo. Due sono le ambientazioni, entrambe meridionali e immaginarie: la cittadina di Paloma e il paesino di Camporotondo.
Insolia delinea i personaggi, tutti più o meno fuori di testa, non tanto descrivendoli quanto piuttosto facendoli parlare, sia a voce alta nei dialoghi, sia dentro se stessi, nelle riflessioni che fanno mentre agiscono. Leggi tutto…

ROMANA PETRI racconta RUBARE LA NOTTE (Mondadori)

Rubare la notte - Romana Petri - copertinaCome nasce un romanzo? Per gli Autoracconti d’Autore di Letteratitudine, ROMANA PETRI racconta il suo romanzo RUBARE LA NOTTE (Mondadori)

Tra i dodici candidati all’edizione 2023 del Premio Strega

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di Romana Petri

Mio padre Mario Petri, quando ero bambina mi leggeva, recitava e interpretava di tutto. Avveniva di sera, quando ero già a letto, e probabilmente con l’intento di farmi dormire. Ma dormire era impossibile perché, dopo tutto quel teatro, quando mi dava il bacio della buona notte e spegneva la luce, io di certo non ero pronta a dormire, bensì a rivisitare tutto quello che avevo appena ascoltato e visto. È così che ho ricevuto i primi rudimenti dei grandi classici latini e greci e della narrativa. Tra i tantissimi c’è stato anche Il Piccolo principe, questa fiaba criptata che più la leggi e più ti cambia volto davanti agli occhi. Credi di aver capito una cosa, ma alla successiva rilettura quel che ti sembrava di aver compreso si “rimisterizza”. Una fiaba che ha venduto 170 milioni di copie nel mondo, che è stata tradotta in 434 lingue e dialetti (ci sono dialetti che non hanno di scritto null’altro se non questa opera di Saint- Exupéry): come ha fatto questa fiaba dai temi così terribili, e dove alla fine il protagonista bambino muore, ad aver avuto tanto successo? La risposta è che in questa storia ci sono solo quesiti e non risposte e che per questa ragione è ipnotica, perché la grande letteratura non consola mai, inquieta, mette in uno stato di allarme, ti obbliga a trovare risposte e a rimangiartele la volta dopo. Lo dico con cognizione di causa perché come insegnante di lingua e letteratura francese ho fatto leggere la storia di questo bambino capriccioso e del suo compagno di viaggio, che altri non è se non lui stesso cresciuto, ogni anno per tanti anni. Perché il piccolo Principe abbandona il suo pianeta? Perché di tutta la Terra conosce solo il deserto?
Cosa lo uccide? Perché si uccide? Leggi tutto…

PIERSANDRO PALLAVICINI racconta IL FIGLIO DEL DIRETTORE (Mondadori)

Il figlio del direttore - Piersandro Pallavicini - copertinaCome nasce un romanzo? Per gli Autoracconti d’Autore di Letteratitudine, PIERSANDRO PALLAVICINI racconta il suo romanzo IL FIGLIO DEL DIRETTORE (Mondadori)

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La prima tessera del Direttore

di Piersandro Pallavicini

Quando ripenso ai libri che ho scritto, e ripenso in particolare a come sono nati, mi trovo davanti un solido muro indistinto. Solo qualche volta in questo muro riesco a individuare un mattone, o forse sarebbe meglio dire una tessera del mosaico, quella che ha dato il via al tutto, e intorno a questa prima tessera riesco a cogliere anche quelle che vi si sono sistemate intorno, aderendo alla sua forma e sviluppandola. Qualche altra volta invece, quel mattone, quella tessera, non c’è più, è scomparsa. Perché quando scrivo è un continuo entrare e uscire di idee dalla tessitura, e di scene, situazioni, snodi, personaggi, temi. La scintilla che ha dato il via a tutto, intendo dire, può essere cancellata dal fuoco che essa stessa ha generato.
Funziono così, scrivo da un punto di partenza, da un’illuminazione, e poi vediamo dove si va a finire. Nessuna scaletta, non ce la farei a scrivere costretto in uno schema predefinito, non mi divertirei, lo sentirei come un mestiere, un lavoro, perderei tutto il piacere dell’invenzione, dell’improvvisazione, che per me è l’unica ricompensa per tutta la fatica che ci costa scrivere. Leggi tutto…

DANIELE MENCARELLI racconta FAME D’ARIA (Mondadori)

Fame d'aria - Daniele Mencarelli - copertinaCome nasce un romanzo? Per gli Autoracconti d’Autore di Letteratitudine, DANIELE MENCARELLI racconta il suo romanzo FAME D’ARIA (Mondadori)

Il romanzo sarà presentato a Roma, al Teatro Manzoni, il 3 febbraio alle h. 18 (vedi locandina in basso)

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di Daniele Mencarelli

Penso alla letteratura come a uno sguardo che sa cogliere i tempi del sempre e del presente. Da una parte i sentimenti connaturati all’esistenza, come il tempo, l’amore e la morte, la ricerca spirituale, dall’altra i fenomeni del presente, della propria epoca, al contrario transitori, in perenne trasformazione.
Fame d’aria nasce da questo incrocio, che ovviamente ha ricadute sulla materia di cui è fatta la letteratura. La lingua.
Al centro della storia due questioni capitali, che ci accadono costantemente sotto gli occhi.
Il primo è l’abbandono. È una sensazione che sento spesso, avendo la fortuna di girare l’Italia per raccontare i miei libri. I centri storici di tanti paesi, intere zone industriali. L’Italia in certi momenti sembra un paese abbandonato, spopolato, spolpato dalla crisi e da un sistema che non ha saputo in alcun modo reagire ai travagli di questi ultimi anni. Ciò che è ancora più grave è l’abbandono umano, ovviamente degli ultimi, di chi non ha risorse economiche e che si trova ad attraversare un momento di crisi. Come può essere una malattia, o una detenzione. Leggi tutto…

FRANCO FORTE racconta KAROLUS (Mondadori)

Karolus. Il romanzo di Carlo Magno - Franco Forte - copertinaCome nasce un romanzo? Per gli Autoracconti d’Autore di Letteratitudine, FRANCO FORTE racconta il suo romanzo KAROLUS. IL ROMANZO DI CARLO MAGNO (Mondadori) – In libreria da oggi, 17 gennaio

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IL TEMPO DEL PRIMO SANGUE

di Franco Forte

Da anni scrivo romanzi storici (ormai più di una ventina) e nelle mie lunghe ricerche per ricostruire i periodi di cui mi sono occupato – dall’antica Roma al Medioevo per finire, con il mio ultimo romanzo “Karolus” (Mondadori), al punto di svolta della civiltà europea, con l’avvento di Carlo Magno – mi sono imbattuto in quello che era considerato un concetto essenziale, il Primo Sangue.
Un concetto che si applicava con la stessa importanza sia agli uomini sia alle donne, soprattutto di un certo lignaggio, e che determinava l’ingresso nell’età adulta, seppure fossero molto diverse le modalità con cui questo avveniva, e le implicazioni che ne derivavano.
Per un uomo, il Primo Sangue era il momento dello scontro, e di solito era determinato dalla prima battaglia a cui si partecipava. Non era detto che si dovesse versare davvero il sangue di qualche avversario, o perderne del proprio; l’importante era far parte di uno scontro che avesse feriti e morti sul campo di battaglia. A quel punto ci si guadagnava l’appellativo di “uomo” in tutti i sensi, e si guadagnava il rispetto degli altri maschi, oltre al diritto di avere al fianco una spada. Leggi tutto…

GOALS di Gianluca Vialli (Mondadori)

Goals. 98 storie + 1 per affrontare le sfide più difficili - Gianluca Vialli - copertina“Goals. 98 storie + 1 per affrontare le sfide più difficili” di Gianluca Vialli (Mondadori)

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Torna in classifica il volume di Gianluca Vialli (Cremona, 9 luglio 1964 – Londra, 6 gennaio 2023). Lo proponiamo ai nostri lettori a dieci giorni dalla scomparsa del grande ex calciatore

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Un originale manuale di ispirazione e meditazione dal taglio motivazionale. Perché ciascuno ha dei “goals”, degli obiettivi da raggiungere.
Gianluca Vialli, campione di Juventus e Sampdoria e poi allenatore di Chelsea e Watford, ha raccolto e raccontato 99 “quotes” e 99 storie sportive (l’ultima è autobiografica) che lo hanno ispirato e tuttora lo ispirano nella sua progressione di vita quotidiana. Ogni “quote” è strumento di meditazione e motivazione ed è collegato a ogni storia. Non è un’autobiografia e nemmeno un semplice libro di imprese sportive altrui. Il taglio motivazionale delle storie e l’abbinamento al “quote” iniziale ne fanno un manuale di ispirazione e meditazione. L’obiettivo del libro è quindi quello di condividere la morale e gli spunti che emergono dalle storie, nella speranza che possano essere utili nell’affrontare le proprie grandi e piccole sfide di tutti i giorni. “Goals” quindi va tradotto con “obiettivi” e non semplicemente con il suo significato meramente sportivo.
Questo libro sostiene la Fondazione Vialli e Mauro per la ricerca e lo sport. Leggi tutto…

CLASSIFICA: dal 5 all’11 dicembre – questa settimana segnaliamo “Surrender. 40 canzoni, una storia” di Bono (Mondadori)

Surrender. 40 canzoni, una storiaI primi 20 titoli in classifica nella settimana dal 5 all’11 dicembre 2022 Questa settimana segnaliamo: “Surrender. 40 canzoni, una storia” di Bono (Mondadori)

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In prima posizione: “Caminito. Un aprile del commissario Ricciardi” di Maurizio de Giovanni (Einaudi)

In seconda posizione: “La casa delle luci” di Donato Carrisi (Longanesi)

In terza posizione: “La luce delle stelle morte. Saggio su lutto e nostalgia” di Massimo Recalcati (Feltrinelli)

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La scheda del libro della settimana tra i più venduti: “Surrender. 40 canzoni, una storia” di Bono (Mondadori)
 
Un libro di un artista combattivo, che scopre di essere al suo meglio quando impara ad arrendersi. Episodico e irriverente, introspettivo e illuminante, “Surrender” è la storia della vita di Bono, strutturata – senza troppo rigore – intorno a quaranta canzoni degli U2. Bono è nato nel Northside di Dublino da padre cattolico e madre protestante in un periodo di crescente violenza settaria in Irlanda. La perdita della madre a quattordici anni ha aperto in lui un vuoto che lo avrebbe portato a cercarsi una famiglia. Da piccolo si sentiva mediocre, ma la sua vita avrebbe dimostrato che nessuno è davvero mediocre. Ha una creatività caotica ma onnipresente… in studio di registrazione, sul palco, durante una manifestazione, nei corridoi del Congresso degli Stati Uniti o nell’angolo di un bar. Scopriamo le sue difficoltà a gestire la rabbia, un sentimento che traspare dalle sue canzoni sull’amore e sulla nonviolenza, e lo sentiamo ammettere di avere un ego “ben più grande della mia autostima”. In quarant’anni di carriera gli U2 si trasformano da ambiziosi teenager al più grande gruppo del mondo, e Bono da attivista part-time a forza motrice a tempo pieno della lotta per cancellare il debito dei paesi poveri e convincere i governi, in particolare quello degli Stati Uniti, ad affrontare l’emergenza globale dell’AIDS. Assistiamo con lui alla nascita del PEPFAR, il President’s Emergency Plan for AIDS Relief, all’epoca il più grande intervento contro una singola malattia nella storia della medicina. Bono definisce “fattivisti” i membri di ONE, la ONG di cui è stato cofondatore, e descrive l’organizzazione gemella (RED) come “droga di passaggio” per l’attivismo. I fan degli U2 scopriranno l’opinione di Bono sulla longevità della band a fronte di decenni di difficoltà personali e profonde divergenze creative, e troveranno le chiavi per interpretare le canzoni più famose e importanti del gruppo. Si aprono le porte sulla vita interiore di Bono. Un tema ricorrente è lo spreco del potenziale umano, un altro è la fede, definita come capacità di percepire il segnale nel rumore, una “piccola voce quieta” che l’artista sente soprattutto nel suo matrimonio, nella sua musica e nella lotta contro la povertà estrema. Ma più di ogni altra cosa “Surrender” è una storia d’amore dedicata alla moglie Ali, che Bono invitò a uscire per la prima volta la stessa settimana in cui gli U2 avevano suonato insieme per la prima volta. Alison Stewart è la regista delle scene fondamentali di quest’opera, compreso il terzo atto in cui la coppia sta entrando oggi, alle prese con tante domande e poche risposte su quando vale la pena di combattere e quando è il caso di arrendersi.

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Posizioni dal n. 1 al n. 10  
 
1
Caminito. Un aprile del commissario Ricciardi
de Giovanni Maurizio
Einaudi
2022
 
2
La casa delle luci
Carrisi Donato
Longanesi
2022
 
3
La luce delle stelle morte. Saggio su lutto e nostalgia
Recalcati Massimo
Feltrinelli
 
4
Tasmania
Giordano Paolo
Einaudi
 
5
La disperata ricerca d’amore di un povero idiota
Pif
Feltrinelli
 
6
Nerone. La rinascita di Roma e il tramonto di un imperatore. La trilogia di Nerone
3
Angela Alberto
HarperCollins Italia
 
7
Mussolini il capobanda. Perché dovremmo vergognarci del fascismo
Cazzullo Aldo
Mondadori
 
8
Benvenuti in casa mia! Tante ricette facili e consigli semplici per risparmiare in cucina e in casa
Rossi Benedetta
Mondadori Electa
 
9
La grande tempesta. Mussolini. La guerra civile. Putin. Il ricatto nucleare. La Nazione di Giorgia Meloni
Vespa Bruno
Mondadori
 
10
Dammi mille baci
Cole Tillie
Always Publishing
***
**
Posizioni dal n. 11 al n. 20 Leggi tutto…

OGNI ALBERO È UN POETA

Ogni albero è un poeta. Storia di un uomo che cammina nel bosco - Tiziano Fratus - copertina“Ogni albero è un poeta. Storia di un uomo che cammina nel bosco” di Tiziano Fratus (Mondadori)

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di Helena Molinari

Un libro indispensabile a scandire nel ritmo del sole, della luce, dall’alba al tramonto, la vita del bosco.
Un libro che restituisce all’uomo con grande dolcezza e onestà i suoi connaturati egoismi e le sue possibilità.
Un libro che tra le foglie e nel vento traccia una via. Sta a noi coglierla, attraversandola.
Un libro da camminare con orecchie attente e piedi nudi.
Al cuore ci pensa l’albero.
Un altro libro tra cielo e terra.
Da non perdere!

Vivamente si consiglia l’intera produzione dell’autore.

Intervista al poeta.

– Ti muovi tra le parole come fanno i poeti tra radice e fronda, realtà e pensiero. Nello stesso tempo però bene evidenzi il peso specifico di ogni cosa… E persino la sacralità in essere. Mi viene a questo punto da domandarmi cosa sia per te la “leggerezza”. Leggi tutto…

VITE MIE di Yari Selvetella (Mondadori) – recensione

Vite mie - Yari Selvetella - copertina“Vite mie” di Yari Selvetella (Mondadori) – recensione

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di Daniela Sessa

La prima sequenza dell’ultima scena di “Vite mie” di Yari Selvetella ha per titolo “La bolla”. Che è più di una metafora. La bolla è lo spazio asfittico e asfissiante in cui si muove Claudio Prizio, il protagonista del romanzo, una sorta di antropomorfizzazione della resilienza. Ha una famiglia allargata dal dolore prima che dal destino, cerca di tenerla unita mentre tutto dentro di lui si sfascia. Sebbene sia terribilmente ozioso citare l’incipit di “Anna Karenina”, per questa storia è quasi d’obbligo o, comunque, arriva ossessivo per quel distinguo tra l’infelicità umana e quella personale. In “Vite mie” sembra che il doppio piano tolstojano possa coincidere quando l’odissea delle vite incontrate da Claudio svela la sua natura spettrale, onirica, speculare. Ecco quel possessivo “mie” che ingloba nella vita di uno (un padre, un marito, un vedovo, un giornalista o scrittore, un uomo) tutte le altre, ugualmente slabbrate, spesso paurose come accade negli incubi. In punta di grammatica, il romanzo di Selvetella – che abbandona la levità di “Le regole degli amanti” perché la materia ironica qui non riesce a maneggiarla (o non vuole?) – si incista dentro il plurale delle vite e può concepirsi solo dentro esse. Dentro la bolla, appunto. Una bolla condominiale perché ogni vita è un episodio con un ballatoio narrativo in cui una incrocia l’altra, anche solo per un saluto. Il condominio non è uno sfizio retorico: Claudio, a un certo punto, comincia a girare case da acquistare ed è in quelle case o nel tragitto per andare a visitarle che le vite gli appaiono insieme a chi ne è parte. Leggi tutto…

THE CLIMATE BOOK di Greta Thunberg (Mondadori) – anticipazione

The Climate Book (Versione italiana) - copertina“The Climate Book” di Greta Thunberg (Mondadori): anticipazione

In libreria dal 1° novembre

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Greta Thunberg è nata nel 2003. Nell’agosto 2018, davanti al Parlamento svedese, ha iniziato uno sciopero scolastico per il clima dando il via a una protesta che da allora si è diffusa in tutto il mondo. Il primo novembre, anche in Italia (pubblicato da Mondadori) uscirà il suo attesissimo libro

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I discorsi di Greta Thunberg hanno scosso il mondo. Con The Climate Book, ha creato uno strumento essenziale per chiunque voglia contribuire a salvarlo.

Sembra un’impresa impossibile: garantire un futuro sicuro alla vita sulla Terra, su una scala e a una velocità mai viste al mondo, al cospetto di forze enormi e potenti: non solo i magnati del petrolio e i governi, ma il sistema climatico stesso che cambia. Le probabilità giocano a nostro sfavore e non abbiamo più tempo. Ma non deve andare per forza così. Leggi tutto…

GIUSEPPE CATOZZELLA con ITALIANA (Mondadori) vince il torneo letterario di Robinson – la Repubblica

Giuseppe Catozzella con “Italiana” (Mondadori) vince il torneo letterario di Robinson – la Repubblica come miglior romanzo dell’anno 2021

Image from LETTERATITUDINE (di Massimo Maugeri)

Così hanno stabilito centinaia di giurie diverse di lettori forti (circoli di lettura di 15 lettori ciascuno) che per quattro mesi sono partiti da 850 romanzi per arrivare a uno.

Come nasce un romanzo? Leggi la puntata degli Autoracconti d’Autore di Letteratitudine dove Giuseppe Catozzella racconta la genesi del suo romanzo “Italiana” (Mondadori)

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“Sono felicissimo”, ha dichiarato Giuseppe Catozzella. “Italiana è un romanzo ambizioso nei temi (tocca un tema letterariamente “proibito”, la nascita della Nazione), nei contenuti (l’eroina che uccide la sorella), nei modi Leggi tutto…

I LIBRI DEGLI ALTRI di Italo Calvino (Mondadori) – anticipazione

I libri degli altri - Italo Calvino - copertina“I libri degli altri” di Italo Calvino (Mondadori): anticipazione

Uscirà il 4 ottobre 2022, nella collana Moderni degli Oscar Mondadori (Cult) questo volume di Italo Calvino intitolato “I libri degli altri” (660 pagine – Prezzo: € 16,50).

[Leggi il nostro “Omaggio a Italo Calvino]

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«Il massimo del tempo della mia vita l’ho dedicato ai libri degli altri, non ai miei» confessò Calvino in un’intervista del 1979. E in effetti intrattenne con la casa editrice Einaudi – e con «il padrone», Giulio – un rapporto pluridecennale, iniziato in maniera saltuaria nell’immediato dopoguerra e continuato fino al 1983 nelle diverse vesti di impiegato, dirigente e infine assiduo collaboratore.

Calvino si occupava, tra l’altro, dei rapporti con gli autori italiani e dell’ufficio stampa: un’attività documentata anche dalle circa cinquemila lettere conservate nell’archivio della casa editrice Einaudi. Un immenso corpus dal quale Giovanni Tesio ha trascelto le oltre trecento missive qui raccolte e le ha accompagnate con essenziali note esplicative che identificano il destinatario e ricostruiscono il contesto. Leggi tutto…

CLASSIFICA: dal 19 al 25 settembre – questa settimana segnaliamo “California” di Francesco Costa (Mondadori)

CaliforniaI primi 20 titoli in classifica nella settimana dal 19 al 25 settembre 2022

Questa settimana segnaliamo: “California” di Francesco Costa (Mondadori)

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In prima posizione: “M. Gli ultimi giorni dell’Europa” di Antonio Scurati (Bompiani)

In seconda posizione: “Mussolini il capobanda. Perché dovremmo vergognarci del fascismo” di Aldo Cazzullo (Mondadori)

In terza posizione: “I miei stupidi intenti” di Bernardo Zannoni (Mondadori)

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La scheda del libro: “California” di Francesco Costa (Mondadori)

Quando noi italiani pensiamo alla nazione che vorremmo diventare, cosa ci viene in mente? Probabilmente vorremmo avere un’economia in grande crescita e la piena occupazione: un paese in cui chiunque voglia lavorare possa farlo. Vorremmo avere le migliori università del pianeta e bellezze naturali adeguatamente valorizzate, prodotti culturali dall’influenza globale e la possibilità di definire «made in Italy» non solo un paio di scarpe ma anche un’app capace di costruire il futuro e un’idea che sappia cambiare il mondo. Vorremmo essere il posto ideale per chiunque voglia realizzare i propri sogni, per chiunque abbia un progetto e cerchi le condizioni ideali per trasformarlo in realtà, e magari anche avere una classe dirigente progressista, sensibile, accogliente. Insomma, vorremmo essere un po’ più come la California, che infatti da secoli è considerata la «fine del mondo»: un paradiso di tolleranza, prosperità e paesaggi spettacolari, la terra promessa, la più pura incarnazione del sogno americano. Eppure, in California qualcosa si è inceppato, tanto che da anni le persone che la lasciano sono più di quelle che vi arrivano, e dall’ultimo censimento la sua popolazione risulta per la prima volta diminuita. Niente di tutto questo dovrebbe accadere, in teoria. Salvo in caso di guerre e catastrofi naturali, nella nostra epoca i movimenti migratori seguono direzioni segnate dall’economia e dall’occupazione: le persone vanno via dai posti che offrono meno opportunità per raggiungere posti che ne offrono di più. Quella della California è una crisi unica al mondo, ma l’acuta analisi di Francesco Costa ci mostra che le sue ragioni non sono esclusivamente californiane: cominciamo a riscontrarle anche dalle nostre parti. Le città come unici possibili centri propulsivi della crescita economica. La qualità della vita distrutta dai prezzi delle case. Un radicalismo politico infantile. La divaricazione del mercato del lavoro fra chi possiede un’istruzione di alto livello e chi no. Le discriminazioni razziali. La catastrofe climatica. L’attivismo performativo. Le crescenti diseguaglianze fra generazioni. La crisi della California ci costringe a interrogarci sulla realtà che ci circonda e ci invita a stare attenti a ciò che desideriamo, perché potremmo ottenerlo.

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Posizioni dal n. 1 al n. 10

1

M. Gli ultimi giorni dell’Europa
Scurati Antonio
Bompiani

2

Mussolini il capobanda. Perché dovremmo vergognarci del fascismo
Cazzullo Aldo
Mondadori

3

I miei stupidi intenti
Zannoni Bernardo
Sellerio Editore Palermo

4

Fairy tale. Ediz. italiana
King Stephen
Sperling & Kupfer

5

Ferite ancora aperte. Guerre, aggressioni e congiure
Mieli Paolo
Rizzoli

6

California
Costa Francesco
Mondadori

7

The truth untold. La verità nascosta
Rokia,
Magazzini Salani

8

It ends with us. Siamo noi a dire basta
Hoover Colleen
Sperling & Kupfer

9

Dragon Ball Super

17

Toriyama Akira, Toyotaro
Star Comics

10

Fabbricante di lacrime
Doom Erin
Magazzini Salani

 

Posizioni dal n. 11 al n. 20

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GIOIA MIA di Tea Ranno (Mondadori) – recensione

Gioia mia - Tea Ranno - copertina“Gioia mia” di Tea Ranno (Mondadori)

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In libreria da domani, martedì 7 giugno, “Gioia mia” (Mondadori): il nuovo romanzo di Tea Ranno

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di Emma Di Rao

Pietre perse, così alla fine l’avevano chiamata, quella terra in pizzo alla collina”.
Nel nuovo romanzo di Tea Ranno, “Gioia mia”, edito da Mondadori, ad avviare la narrazione è, ancora una volta, una prospettiva dall’alto, segno di quella verticalità che si traduce in una visione intessuta di cielo e di mare o, più semplicemente, immagine che la scrittrice attinge dai luoghi  amati del suo vissuto.
Devastata dalla furia della pioggia, del vento e del fuoco, quella terra si era meritata la definizione di pietre perse a causa della sua spettrale e desolata aridità che il lettore può cogliere anche nel ricorrere di suoni sibilanti contenuti nei termini che la descrivono. Ad attenuare una raffigurazione così cupa interviene l’atmosfera, improntata al più tenero affetto, che si instaura fra don Nino Sapienza e la nipote, Luisa Russo, cui egli si rivolge con il lusinghiero e soave “gioia mia”, espressione da cui già nelle prime pagine del romanzo si evince la ricca umanità della protagonista. Leggi tutto…

LA LEZIONE di Marco Franzoso (Mondadori): incontro con l’autore

La lezione - Marco Franzoso - copertina“La lezione” di Marco Franzoso (Mondadori): incontro con l’autore e un brano estratto dal romanzo.

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Marco Franzoso è nato nel 1965. Da alcuni suoi romanzi (Tu non sai cos’è l’amore e Westwood dee-jay) sono stati realizzati spettacoli teatrali. Da Il bambino indaco (Einaudi, 2012) è stato tratto il film di Saverio Costanzo Hungry Hearts, interpretato da Alba Rohrwacher e Adam Driver (entrambi premiati con la Coppa Volpi al Festival di Venezia del 2014). L’innocente è uscito per Mondadori nel 2018 e ha vinto il premio Mondello. Nel 2020 è stato pubblicato, sempre per Mondadori, Le parole lo sanno, che diventerà un film per la regia di Peter Webber.

Il nuovo romanzo di Marco Franzoso si intitola La lezione (Mondadori).

Abbiamo chiesto all’autore di parlarcene…

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«Da dove nascono le storie?», ha detto Marco Franzoso a Letteratitudine. «E qual è la vera esigenza per cui proprio quella storia ti richiede di essere scritta, e proprio quel personaggio, nella tua mente ancora vago e poco più indistinto che una sagoma nella nebbia, necessità per te di essere raccontato?
Si possono riuscire a comprendere i meccanismi con cui una storia può essere scritta al meglio, ma tu stesso che scrivi non riuscirai mai a comprendere da dove origina per te la necessità di mettere su carta proprio quella storia e quel personaggio. Fa parte del mistero dello scrivere. Leggi tutto…

STORIE DEL BOSCO ANTICO di Mauro Corona (Oscar Mondadori)

Storie del bosco antico - Mauro Corona - copertina“Storie del bosco antico” Mauro Corona
(Oscar Mondadori, anno 2005 – ristampa 2012)

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di Helena Molinari

Non il suo primo libro né l’ultimo.
Un libro senza tempo di quelli che piacciono a noi, che sa talmente di bosco e di creazione che ciclicamente ritorna e restituisce.
Testo e illustrazioni dello stesso Mauro Corona.
Storie intagliate di inchiostro come sul legno.
Storie piccole di due paginette scarse, disegno compreso.
Storie di uccelli, di ricci, di asini, di ragni.
Storie di animali un tempo uomini o fanciulli.
Storie di animali “domesticati” da Dio solamente.
Sono storie dell’autore con gli animali.
Storie di animali come fossero suoi, a modo suo, così come li vede, come li ascolta. Leggi tutto…

CLASSIFICA: dal 28 marzo al 3 aprile – questa settimana segnaliamo “Suicidio occidentale. Perché è sbagliato processare la nostra storia e cancellare i nostri valori” di Federico Rampini (Mondadori)

Suicidio occidentale. Perché è sbagliato processare la nostra storia e cancellare i nostri valori - Federico Rampini - copertinaI primi 40 titoli in classifica nella settimana dal 21 al 27 marzo 2022

Questa settimana segnaliamo: “Suicidio occidentale. Perché è sbagliato processare la nostra storia e cancellare i nostri valori” di Federico Rampini (Mondadori)

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In prima posizione:”Rancore” di Gianrico Carofiglio (Einaudi)

In seconda posizione: Suicidio occidentale. Perché è sbagliato processare la nostra storia e cancellare i nostri valori” di Federico Rampini (Mondadori)

In terza posizione: “Fabbricante di lacrime” di Erin Doom (Magazzini Salani)

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La scheda del libro: “Suicidio occidentale. Perché è sbagliato processare la nostra storia e cancellare i nostri valori” di Federico Rampini (Mondadori)

Se un attacco nel cuore dell’Europa ci ha colto impreparati, è perché eravamo impegnati nella nostra autodistruzione. Il disarmo strategico dell’Occidente era stato preceduto per anni da un disarmo culturale. L’ideologia dominante, quella che le élite diffondono nelle università, nei media, nella cultura di massa e nello spettacolo, ci impone di demolire ogni autostima, colpevolizzarci, flagellarci. Secondo questa dittatura ideologica non abbiamo più valori da proporre al mondo e alle nuove generazioni, abbiamo solo crimini da espiare. Questo è il suicidio occidentale. L’aggressione di Putin all’Ucraina, spalleggiato da Xi Jinping, è anche la conseguenza di questo: gli autocrati delle nuove potenze imperiali sanno che ci sabotiamo da soli.

Sta già accadendo in America, culla di un esperimento estremo. Questo pamphlet è una guida per esplorare il disastro in corso; è un avvertimento e un allarme.

Gli europei stentano ancora a capire tutti gli eccessi degli Stati Uniti, eppure il contagio del Vecchio continente è già cominciato. Nelle università domina una censura feroce contro chi non aderisce al pensiero politically correct, si allunga la lista di personalità silenziate, cacciate, licenziate. Solo le minoranze etniche e sessuali hanno diritti da far valere; e nessun dovere. L’ambientalismo estremo, religione neopagana del nostro tempo, demonizza il progresso economico e predica un futuro di sacrifici dolorosi oppure l’Apocalisse imminente.

I giovani schiavizzati dai social sono manipolati dai miliardari del capitalismo digitale. L’establishment radical chic si purifica con la catarsi del politicamente corretto. È il modo per cancellare le proprie responsabilità: quell’alleanza fra il capitalismo finanziario e Big Tech pianificò una globalizzazione che ha sventrato la classe operaia e impoverito il ceto medio, creando eserciti di decaduti. Ora quel mondo impunito si allea con le élite intellettuali abbracciando la crociata per le minoranze e per l’ambiente. La questione sociale viene cancellata. Non ci sono più ingiustizie di massa nell’accesso alla ricchezza. C’è solo «un pianeta da salvare», e un mosaico di identità etniche o sessuali da eccitare perché rivendichino risarcimenti.

In America questo è il Vangelo delle multinazionali, a Hollywood e tra le celebrity milionarie dello sport. In Europa il conformismo ha il volto seducente di Greta Thunberg e Carola Rackete. Le frange radicali non hanno bisogno di un consenso di massa; hanno imparato a sedurre l’establishment, a fare incetta di cattedre universitarie, a occupare i media. Possono imporre dall’alto un nuovo sistema di valori. La maggioranza di noi subisce quel che sta accadendo: non abbiamo acconsentito al suicidio.

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Posizioni dal n. 1 al n. 10

Pos. Titolo Autore Editore Prezzo Tasc. Note
1 Rancore Gianrico Carofiglio Einaudi 18,50 *
2 Suicidio occidentale. Perché è sbagliato processare la nostra storia e cancellare i nostri valori Federico Rampini Mondadori 19,00
3 Fabbricante di lacrime Erin Doom Magazzini Salani 15,90
4 Limes. Rivista italiana di geopolitica (2022). Vol. 2: La Russia cambia il mondo Gedi (Gruppo Editoriale) 15,00
5 La Russia di Putin Anna Politkovskaja Adelphi 14,00 T
6 La mascella di Caino. Il puzzle letterario più diabolico del mondo Torquemada Mondadori 18,00
7 Una persona alla volta Gino Strada Feltrinelli 16,00
8 La scelta Walter Veltroni Rizzoli 18,50
9 It ends with us. Siamo noi a dire basta Colleen Hoover Sperling & Kupfer 15,90
10 Violeta Isabel Allende Feltrinelli 20,00

 

Posizioni dal n. 11 al n. 40

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CLASSIFICA: dal 21 al 27 marzo – questa settimana segnaliamo “La crepa e la luce. Sulla strada del perdono. La mia storia” di Gemma Calabresi Milite (Mondadori)

La crepa e la luceI primi 40 titoli in classifica nella settimana dal 21 al 27 marzo 2022

Questa settimana segnaliamo: “La crepa e la luce. Sulla strada del perdono. La mia storia” di Gemma Calabresi Milite (Mondadori)

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In prima posizione: “Fabbricante di lacrime” di Erin Doom (Magazzini Salani)

In seconda posizione: Limes. Rivista italiana di geopolitica (2022). Vol. 2: La Russia cambia il mondo – Gedi (Gruppo Editoriale)

In terza posizione: “La mascella di Caino. Il puzzle letterario più diabolico del mondo” di Torquemada (Mondadori)

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La scheda del libro: “La crepa e la luce. Sulla strada del perdono. La mia storia” di Gemma Calabresi Milite (Mondadori)

Un’intensa e sincera testimonianza sul senso della giustizia e della memoria. Una storia di amore e pace.

«Cinquant’anni fa mio padre veniva ucciso e mia madre cominciava un cammino che non ha più abbandonato: quello del perdono. Una strada a tratti impervia, ma luminosa che deciso di raccontare in un libro. Per dire che al dolore si può rispondere anche con l’amore.» – Mario Calabresi

Questo libro è il racconto di un cammino, quello che Gemma Capra, vedova del commissario Calabresi, ha percorso dal giorno dell’omicidio del marito, cinquant’anni fa. Una strada tortuosa che, partendo dall’umano desiderio di vendetta di una ragazza di 25 anni con due bambini piccoli e un terzo in arrivo, l’ha condotta, non senza fatica, al crescere i suoi figli lontani da ogni tentazione di rancore e rabbia e all’abbracciare, nel tempo e con sempre più determinazione, l’idea del perdono. Un racconto che, partendo dalla vita di una giovane coppia che viene sconvolta dalla strage di Piazza Fontana, attraversa mezzo secolo, ricucendo i momenti intimi e privati con le vicende pubbliche della società italiana. Un’intensa e sincera testimonianza sul senso della giustizia e della memoria. Una storia di amore e pace.

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Posizioni dal n. 1 al n. 10

Pos. Titolo Autore Editore Prezzo Tasc. Note
1 Fabbricante di lacrime Erin Doom Magazzini Salani 15,90
2 Limes. Rivista italiana di geopolitica (2022). Vol. 2: La Russia cambia il mondo Gedi (Gruppo Editoriale) 15,00 *
3 La mascella di Caino. Il puzzle letterario più diabolico del mondo Torquemada Mondadori 18,00 *
4 Una persona alla volta Gino Strada Feltrinelli 16,00
5 Violeta Isabel Allende Feltrinelli 20,00
6 La Russia di Putin Anna Politkovskaja Adelphi 14,00 T
7 It ends with us. Siamo noi a dire basta Colleen Hoover Sperling & Kupfer 15,90
8 Una piccola questione di cuore Alessandro Robecchi Sellerio Editore Palermo 15,00
9 La crepa e la luce. Sulla strada del perdono. La mia storia Gemma Calabresi Milite Mondadori 17,50
10 La scelta Walter Veltroni Rizzoli 18,50 *

 

Posizioni dal n. 11 al n. 40

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LA MATERIA ALTERNATIVA di Laura Marzi (Mondadori): incontro con l’autrice

La materia alternativa - Laura Marzi - copertina“La materia alternativa” di Laura Marzi (Mondadori): incontro con l’autrice e un brano estratto dal romanzo

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Laura Marzi ha un dottorato in Studi di Genere conseguito all’università “Paris 8”. Collabora con “il manifesto”, “Il Tascabile”, “Leggendaria” e “LetterateMagazine”. Ha insegnato per diversi anni materia alternativa. Vive a Roma.

Per Mondadori ha appena pubblicato il romanzo intitolato La materia alternativa. Abbiamo chiesto all’autrice di parlarcene…

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«Ho scritto il romanzo La materia alternativa mentre insegnavo materia alternativa alla religione cattolica in una scuola pubblica della periferia di Roma», ha detto Laura Marzi a Letteratitudine. «Avevo bisogno di dare un senso a quella esperienza e di lasciarne traccia: mi confrontavo con un insegnamento che non ha un programma predefinito, non ha un’aula, che si è rivelato uno spazio di confronto con alunne e alunni stranieri, per lo più musulmani o cinesi, in Italia da sempre oppure appena arrivati. Si tratta di un romanzo corale, quindi, nel quale si incontrano molti personaggi adolescenti. Ho cercato di dare a ognuno di loro un suo tratto definito, riconoscibile. Leggi tutto…

PERCHÉ NON SANNO di Dario Buzzolan (Mondadori) – incontro con l’autore

Perché non sanno - Dario Buzzolan - copertina“Perché non sanno” di Dario Buzzolan (Mondadori): incontro con l’autore e un brano estratto dal romanzo

“Perché non sanno” è stato candidato da Paolo Mieli al Premio Strega 2022

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Dario Buzzolan, nato a Torino nel 1966, è scrittore, drammaturgo e autore televisivo. Ha pubblicato nove romanzi, tra cui Dall’altra parte degli occhi (premio Calvino 1999), Non dimenticarti di respirare (2000), I nostri occhi sporchi di terra (finalista al premio Strega 2009), Se trovo il coraggio (2013), Malapianta (2016), La vita degna (2018) e In verità (2020).

Il nuovo romanzo di Dario Buzzolan, intitolato Perché non sanno (Mondadori) è stato candidato da Paolo Mieli all’edizione 2022 del Premio Strega.

Abbiamo chiesto all’autore di parlarcene…

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Una nota a margine di Perché non sanno

di Dario Buzzolan

Perché andiamo incontro alle crisi, alle cadute – individuali o collettive non fa poi molta differenza – anche quando sappiamo che sono là davanti che ci aspettano, pronte a inghiottirci? E come facciamo a sapere se e quando siamo riusciti a rialzarci, a uscirne? È a domande come queste – fatte a me stesso, ad altri, al mondo, innumerevoli volte – che ho provato a rispondere con Perché non sanno. Leggi tutto…

CLASSIFICA: dal 7 al 13 febbraio – questa settimana segnaliamo “L’equazione del cuore” di Maurizio de Giovanni (Mondadori)

L’equazione del cuoreI primi 40 titoli in classifica nella settimana dal 7 al 13 febbraio 2022

Questa settimana segnaliamo: “L’equazione del cuore” di Maurizio de Giovanni (Mondadori)

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In prima posizione: “Violeta” di Isabel Allende (Feltrinelli)

In seconda posizione: “Lobby & logge. Le cupole occulte che controllano «il sistema» e divorano l’Italia” di Alessandro Sallusti e Luca Palamara (Rizzoli)

In terza posizione:  “Fabbricante di lacrime” di Erin Doom (Magazzini Salani)

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La scheda del libro: “L’equazione del cuore” di Maurizio de Giovanni (Mondadori)

Dopo la morte della moglie, Massimo, professore di matematica in pensione, vive, introverso e taciturno, in una casa appartata su un’isola del golfo di Napoli. Pesca con metodo e maestria e si limita a scambiare rare e convenzionali telefonate con la figlia Cristina, che vive in una piccola città della ricca provincia padana. A interrompere il ritmo di tanto abitudinaria esistenza la notizia di un grave incidente stradale: la figlia e il genero sono morti, il piccolo Checco è in coma. Massimo deve assolvere i suoi doveri. Crede, una volta celebrata la cerimonia funebre, di poter tornare nella sua isola, e lasciare quel luogo freddo e inospitale. Non può. I sanitari lo vogliono presente accanto al ragazzino che giace incosciente. Controvoglia, il professore si dispone a raccontare al nipote, come può e come sa, la “sua” matematica, la fascinosa armonia dei numeri. Fuori dall’ospedale si sente addosso gli occhi della città, dove lo si addita, in quanto unico parente, come tutore del minore, potenziale erede di una impresa da cui dipende il benessere di molti. Da lì in poi quanto mistero è necessario attraversare? Quanto umano dolore bisogna patire? Per arrivare dove?

Maurizio de Giovanni scrive una delle storie che ha sempre sognato di raccontare. E ci consegna a un personaggio, tormentato e meravigliosamente umano, messo dinanzi al mistero del cuore.

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Posizioni dal n. 1 al n. 10

Pos. Titolo Autore Editore Prezzo Tasc. Note
1 Violeta Isabel Allende Feltrinelli 20,00
2 Lobby & logge. Le cupole occulte che controllano «il sistema» e divorano l’Italia Alessandro Sallusti; Luca Palamara Rizzoli 19,00
3 Fabbricante di lacrime Erin Doom Magazzini Salani 15,90
4 Le ossa parlano Antonio Manzini Sellerio Editore Palermo 15,00
5 L’equazione del cuore Maurizio de Giovanni Mondadori 19,00
6 La canzone di Achille Madeline Miller Marsilio 12,00 T
7 Hanako-kun. I 7 misteri dell’Accademia Kamome. Vol. 17 Aida Iro Edizioni BD 5,90
8 Nel modo in cui cade la neve Erin Doom Magazzini Salani 16,90
9 Le ore più buie Michael Connelly Piemme 19,90
10 Libri che mi hanno rovinato la vita e altri amori malinconici Daria Bignardi Einaudi 16,50

 

Posizioni dal n. 11 al n. 40

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EUFORIA di Elin Cullhed (Mondadori) – un estratto

EuforiaPubblichiamo un brano estratto dal romanzo “Euforia” di Elin Cullhed (Mondadori – Traduzione di Monica Corbetta)

Una storia di bruciante attualità su una donna e sul suo desiderio di scrivere e di lasciare un segno nel mondo. L’ultimo anno di vita di Sylvia Plath

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Euforia racconta l’ultimo anno della vita di Sylvia Plath regalandoci un vivido ritratto di una mente brillante impegnata in una battaglia con il mondo, con le persone che ama – e con se stessa. Quando il romanzo si apre, Sylvia è incinta del suo secondo figlio ed è entusiasta all’idea della nuova avventura in cui lei e Ted Hughes si sono imbarcati insieme: ristrutturare una vecchia canonica lontano dalla grande città, crescere una famiglia in un regno tutto per loro. Prima dell’arrivo dei bambini, Ted era il suo compagno in tutte le cose: da intellettuali vivevano intensamente la vita attingendo da essa ciò che volevano. Ma ora Ted scompare sempre più spesso nel suo studio per scrivere e Sylvia si ritrova abbandonata, un animale assediato dai suoi piccoli. Il suo desiderio è scrivere, amare, vivere, lasciare un segno nel mondo. Ma dove sta la sua immortalità: nei bambini che nutre con il suo corpo o nelle parole che appunta sulla pagina nei pochi momenti rubati? Quando Ted lascia Sylvia e i suoi figli per andare a letto con la sua amante a Londra, Sylvia si scopre al contempo intossicata dal suo stesso potere e annientata dalla sua perdita. In questo stato di euforia, si sente sul punto di raggiungere il massimo dei suoi poteri creativi come scrittrice. Ha deciso di morire, ma l’arte che creerà nelle sue ultime settimane infiammerà il suo nome. Il romanzo – che termina prima del suo suicidio nel febbraio 1963 – rivisita la storia di uno delle poetesse più famose del XX secolo concentrandosi sulla sua vita, piuttosto che sulla sua morte. Quella di Elin Cullhed è un’opera incandescente e irresistibile che presta una voce collettiva alle donne di tutto il mondo che si trovano a vivere con un piede nella vita domestica e l’altro nella creazione artistica.

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Le prime pagine del romanzo “Euforia” di Elin Cullhed (Mondadori – Traduzione di Monica Corbetta)

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CLASSIFICA: dal 17 al 23 gennaio – questa settimana segnaliamo “Il Francese” di Massimo Carlotto (Mondadori)

Il FranceseI primi 40 titoli in classifica nella settimana dal 17 al 23 gennaio 2022

Questa settimana segnaliamo: “Il Francese” di Massimo Carlotto (Mondadori)

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In prima posizione: “Le ossa parlano” di Antonio Manzini (Sellerio)

In seconda posizione: “Fabbricante di lacrime” di Erin Doom (Magazzini Salani)

In terza posizione: “La canzone di Achille” di Madeline Miller (Marsilio)


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La scheda del libro: “Il Francese” di Massimo Carlotto (Mondadori)

Lo chiamano il Francese. Gestisce una “maison” di dodici donne. Ognuna ha un nome d’oltralpe, ognuna recita un personaggio diverso: dalla pin-up d’altri tempi alla manager in carriera, il Francese è in grado di soddisfare le fantasie di commercianti, imprenditori, professionisti. È un giro medio-alto, il suo, le mademoiselle non lavorano in strada, e non tutti se lo possono permettere. Tutto precipita quando una di loro scompare nel nulla: è lui l’ultimo ad averla vista viva, e quindi il primo sulla lista degli indagati. Il commissario Franca Ardizzone non gli dà tregua, lo vuole sbattere in galera a tutti i costi. E la sua maison fa gola alle bande che gestiscono la prostituzione in zona.

Per salvarsi, il Francese è costretto a cercare la verità, un gioco pericoloso dove nessuno rispetta le regole.

Massimo Carlotto, uno degli autori più amati, incisivi e schierati del noir italiano, debutta nel Giallo Mondadori con un nuovo, iconico personaggio, dimostrando per l’ennesima volta il suo talento unico nel raccontare la nostra società e gli scheletri che cerca di nascondere nell’armadio.

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Posizioni dal n. 1 al n. 10

Pos. Titolo Autore Editore Prezzo Tasc. Note
1 Le ossa parlano Antonio Manzini Sellerio Editore Palermo 15,00
2 Fabbricante di lacrime Erin Doom Magazzini Salani 15,90
3 La canzone di Achille Madeline Miller Marsilio 11,00 T
4 Annientare Michel Houellebecq La nave di Teseo 23,00
5 Una vita come tante Hanya Yanagihara Sellerio Editore Palermo 22,00
6 Il primo caffè della giornata Toshikazu Kawaguchi Garzanti 16,00
7 Circe Madeline Miller Marsilio 12,00 T
8 Il Francese Massimo Carlotto Mondadori 17,00
9 Verso il paradiso Hanya Yanagihara Feltrinelli 22,00
10 Demon slayer. Kimetsu no yaiba. Vol. 17 Koyoharu Gotouge Star Comics 4,50

 

Posizioni dal n. 11 al n. 40

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IL SERPENTE MAIUSCOLO di Pierre Lemaitre (Mondadori): anticipazione

Il serpente maiuscolo - Pierre Lemaitre - copertinaEsce oggi, per Mondadori, il nuovo romanzo di Pierre Lemaitre. Si intitola “Il serpente maiuscolo” e lo ha tradotto dal francese Elena Cappellini.

Scritto nel 1985 e inedito, “Il serpente maiuscolo” è il primo noir di Lemaitre e, nelle sue intenzioni, l’ultimo che pubblicherà e con il quale desidera dare l’addio al genere: un gustoso e cattivissimo gioco al massacro in puro stile Tarantino, narrato con lo spirito caustico, brillante e impietoso che caratterizza Pierre Lemaitre.

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Mathilde Perrin ha sessantatré anni, è vedova e abita con il suo dalmata in una villetta a Melun, non lontano da Parigi. Nessuno mai sospetterebbe che dietro quella donna elegante, curata e un po’ sovrappeso si nasconda un sicario.

Implacabile, precisa, addestrata fin dalla prima giovinezza, Mathilde non sbaglia un colpo e porta a termine a sangue freddo tutti i compiti che il comandante – suo superiore ai tempi della Resistenza – le affida. Leggi tutto…

THE BEATLES – GET BACK (Mondadori)

The Beatles: Get back“The Beatles: Get Back. Edizione illustrata” (Mondadori, 2021 – traduzione di Valeria Gorla)

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Il 2021 segna, tra le altre cose, la venuta alla luce dell’ultimo (“definitivo”) progetto mediatico sui Beatles. Il riferimento è a The Beatles: Get Back. Si tratta di un documentario offerto al pubblico in forma di miniserie televisiva in sei puntate diretto da Peter Jackson: regista, sceneggiatore e produttore cinematografico neozelandese notissimo per sua la trasposizione cinematografica de “Il Signore degli Anelli” di J. R. R. Tolkien.
Jackson, tra le altre cose, è un grande fan dei Beatles. E per questo ha deciso di mettere mano alle storiche riprese che si svolsero in quel di Londra nel gennaio del 1969 e che sarebbero state proposte nel film “Let It Be” (mentre le registrazioni delle sessioni musicali sarebbero state utilizzate per la realizzazione dell’omonimo album uscito nel 1970).
Nel suo documentario Peter Jackson rimescola tutto e ri-racconta queste sessioni utilizzando le 55 ore di ripresa originaria e le 120 ore di registrazione audio per lo più mai ascoltate. Ne viene fuori un documento straordinario e di altissima qualità, sia per il grandioso montaggio, sia per la digitalizzazione di audio e video ad alta definizione, sia per la proposta di un quantitativo enorme di materiale del tutto inedito.
Ad accompagnare il documentario, un libro imperdibile (non solo per i milioni di fan dei Beatles). Dal 12 ottobre è infatti disponibile in Italia, in contemporanea mondiale, il volume The Beatles: Get Back, pubblicato dalla Mondadori. 240 pagine che raccontano la storia della creazione dell’album Let it be, arricchite da centinaia di immagini inedite e dalla trascrizione di quasi 120 ore di registrazioni delle sessioni in studio della band.
Il libro accompagna il lettore in un viaggio indietro nel tempo fino al gennaio del 1969, l’ultimo anno prima dello scioglimento della band. In questo volume si ha il privilegio di assistere alle loro prime prove, agli errori, alla noia, all’esaltazione, e alle improvvisazioni che hanno portato alla nascita dell’album Let It Be.
The Beatles: Get Back è quindi il libro definitivo sulla band, che ne documenta queste sessioni storiche. Riporta le conversazioni, trascritte da John Harris, e propone delle immagini inedite scattate da due persone che avevano un accesso speciale a questi incontri: Ethan A. Russell e Linda Eastman, futura moglie di Paul McCartney.

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Un volume prezioso, in cui i Beatles si raccontano attraverso le loro stesse parole, raccolte dalle sessioni di registrazione di Let it be, esclusive e mai ascoltate, e illustrato con centinaia di immagini inedite, tra cui foto di Ethan A. Russell e Linda McCartney Leggi tutto…

GIUSEPPE CATOZZELLA racconta ITALIANA (Mondadori)

Come nasce un romanzo? Per gli Autoracconti d’Autore di Letteratitudine: GIUSEPPE CATOZZELLA racconta il suo romanzo “Italiana” (Mondadori)

Con “Italiana”, Giuseppe Catozzella ha vinto il Premio Manzoni 2021

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di Giuseppe Catozzella

Credo di aver cominciato a scrivere Italiana da bambino, quando d’agosto nella grande casa di pietra dei miei nonni, al Sud, alla controra mia nonna mi raccontava a voce bassa, per non svegliare gli altri che riposavano, le storie del paese, della sua infanzia e di un’ava che aveva combattuto nei boschi e sulle montagne quella che lei chiamava guerra civile italiana, per lasciare a noi oggi, diceva, un paese più giusto. Il nome brigantessa lo usava raramente, io gliene chiedevo conto perché ne ero molto colpito, e come fanno i bambini lo ripetevo per saggiarne la pericolosità. Era una parola pericolosa infatti, da non pronunciare fuori casa, da tenere per la storia privata della famiglia. Certo non capivo tutto quello che mia nonna mi raccontava, però capivo benissimo lo strano luccichio dei suoi occhi, che contenevano un misto di vergogna e orgoglio. Solo dopo, negli anni, ho scoperto che quella misteriosa ava la guerra civile doveva averla persa. Quei racconti, così intimi e così privati, incidevano nella mia pelle la vera storia della mia famiglia: era la storia di una sconfitta. Poi, ma ero molto più grande, già al primo anno di Filosofia, ho scoperto la seconda storia di sconfitta iscritta nella genealogia familiare, e questa volta dall’altro lato, quello paterno. Un prozio, Gaetano Ambrico, che io vedevo a casa di mia nonna, era stato l’onorevole Ambrico, tra i fondatori della Democrazia Cristiana, uomo che suscitava in me uno strano effetto perturbante per essersi strappato alle origini contadine e aver preso quattro lauree. Incarnando la sinistra del suo partito era stato uno dei propugnatori dell’Inchiesta sulla miseria del primo parlamento italiano del secondo Dopoguerra. Leggi tutto…

IL PROFUMO DELLA LIBERTÀ di Giovanna Giordano (Mondadori): incontro con l’autrice

“Il profumo della libertà” di Giovanna Giordano (Mondadori): incontro con l’autrice e un brano estratto dal romanzo

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Giovanna Giordano è nata a Milano e vive a Catania. Giornalista e giramondo, ha pubblicato tre romanzi: Trentaseimila giorni (premio Racalmare Sciascia 1997), Un volo magico e Il mistero di Lithian (premio Sciascia 2005). Con questo suo nuovo libro, Il profumo della libertà (Mondadori) – che sarà tradotto in ebraico, greco, inglese, olandese, spagnolo, catalano e portoghese – Giordano torna al romanzo dopo molti anni dedicati a quotidiani, arte e fotografia.

Abbiamo chiesto all’autrice di raccontarci qualcosa su questa sua nuova opera…

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«A scrivere questo romanzo mi sono sentita come un cavalluccio marino o un grillo», ha detto Giovanna Giordano a Letteratitudine. «Cavalluccio marino nel mare e grillo sulla terra. Con loro ho lasciato l’ombelico e il porto sicuro di una casa per andare nel mondo del meraviglioso. Già, la stessa meraviglia che spinge il protagonista Antonio Grillo a partire nel 1923 e a lasciare la Sicilia per gli Stati Uniti che lui chiama Merica, terra magnifica perché ci sono le praterie, secondo lui immense distese di prati verdi vellutati. Leggi tutto…

IL CERCATORE DI LUCE di Carmine Abate (Mondadori) – recensione

“Il cercatore di luce” di Carmine Abate (Mondadori)

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di Daila Miceli

Leggere “Il cercatore di luce” di Carmine Abate è come entrare nella splendida sala di un museo e rimanere abbagliati dalla bellezza del “Trittico della Natura” di Giovanni Segantini, guidati dall’Autore alla scoperta di dettagli che pagina per pagina incantano il lettore, mentre la storia si snoda fluida in un’alternarsi di vita, natura, morte.
Nel ritmo sostenuto di una storia mai banale, che lega la vita del protagonista Carlo a quella del Maestro Segantini, ripercorriamo con naturalezza più di un secolo di storia, nell’intreccio mai forzato o scontato della vita di due famiglie, mentre un linguaggio sempre appropriato e con una narrazione sempre scorrevole ci trasporta dal Trentino alla Calabria e alla Svizzera, la Scanuppia, Besenello, San Giovanni in Fiore, Maloja, in un’alternarsi di paesaggi che la sapienza dell’Autore pennella con dovizia di particolari, senza mai eccedere in uno sfoggio troppo dotto, ma sempre adattando l’uso sapiente della parola ai buoni sentimenti e alle riflessioni profonde di cui l’intero libro è intriso.
E in ogni descrizione di paesaggio, in ogni scena di vita vissuta riusciamo ad apprezzare addirittura il “profumo” dei luoghi, sia quello della Sila, dove il “vento odora di mare”, sia quello del legno della baita in Trentino, sia quello del colore utilizzato dal Maestro mentre dipinge all’aperto in alta quota. Leggi tutto…

Premio Manzoni 2021: vince Giuseppe Catozzella con “Italiana” (Mondadori)

“Italiana” di Giuseppe Catozzella (Mondadori) si aggiudica il Premio Manzoni al Romanzo Storico 2021

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Con 51 voti ottenuti, il romanzo “Italiana” scritto da Giuseppe Catozzella ha vinto la diciassettesima edizione del Premio Letterario Internazionale Alessandro Manzoni – Città di Lecco al Romanzo Storico, organizzato da 50&Più Lecco in collaborazione con il Centro Nazionale Studi Manzoniani, il Comune di Lecco e Assocultura Confcommercio Lecco (main sponsor Acel Energie).

Il libro, edito da Mondadori, racconta la storia di Maria Oliverio, detta Ciccilla, una donna del Sud che decide di combattere al fianco di Pietro, brigante e ribelle, diventando presto la prima e unica donna a guidare una banda contro la ferocia dell’esercito regio. Un romanzo vivo, che mescola documenti e leggenda raccontando, come ha spiegato lo stesso Catozzella durante la serata, “la biografia di un Paese attraverso quella di una donna”. Un’opera che si intitola “Italiana” a mo’ di provocazione: “Nel mio romanzo l’appellativo è quasi un insulto. Tra l’altro siamo uno dei popoli che ha meno senso di appartenenza nazionale”. Leggi tutto…

PER NIENTE AL MONDO di Ken Follett (Mondadori): anticipazione

“Per niente al mondo” di Ken Follett (Mondadori)

Questo romanzo sembra segnare una svolta nella carriera di Follett: a differenza delle precedenti pubblicazioni, infatti, il titolo è ambientato ai giorni nostri e narra di una crisi globale.

In libreria dal 09 novembre 2021

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Arriverà in libreria il 9 novembre, il nuovo romanzo di Ken Follett… e l’attesa è già alle stelle. Si intitola “Per niente al mondo” (titolo originale: “Never”) e uscirà in contemporanea mondiale in vari paesi, compresi – ovviamente – Regno Unito e Stati Uniti d’America. In Italia sarà pubblicato dalla Mondadori (così come i precedenti romanzi di Follett).

“Per niente al mondo” (volumone di 732 pagine) si presenta come una grande epopea ambientata ai nostri giorni, ricca di suspence (come è caratteristico delle opere del bestsellerista britannico), popolata da personaggi positivi e negativi, da falsi profeti e da guerrieri d’élite, da politici stanchi e da rivoluzionari opportunisti.
“Una storia avvincente e fin troppo realistica”, ha dichiarato Lawrence H. Summers, ex segretario al Tesoro degli Stati Uniti.

Ma di cosa tratta “Per niente al mondo”? Leggi tutto…

CLASSIFICA: dal 13 al 19 settembre – questa settimana segnaliamo “Di chi è la colpa” di Alessandro Piperno (Mondadori)

I primi 40 titoli in classifica nella settimana dal 13 al 19 settembre 2021

Questa settimana segnaliamo: “Di chi è la colpa” di Alessandro Piperno (Mondadori)

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In prima posizione: “Bolle di sapone” di Marco Malvaldi (Sellerio)

In seconda posizione: “Cambiare l’acqua ai fiori” di Valérie Perrin (Edizioni E/O)

In terza posizione: “La canzone di Achille” di Madeline Miller (Marsilio)

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La scheda del libro: “Di chi è la colpa” di Alessandro Piperno (Mondadori)

Dare agli altri la colpa della propria infelicità è un esercizio di malafede collaudato, una tentazione alla portata di tutti. Ed è ciò che prova a fare anche il protagonista di questo romanzo. Almeno fino a un certo punto. Figlio unico di una strana famiglia disfunzionale, con genitori litigiosissimi e assediati dai debiti, è stato un bambino introverso, abituato a bastare a se stesso e a cercare conforto nella musica e nei propri pensieri. Cresciuto in una dimensione rigidamente mononucleare – senza mai sentir parlare di nonni e parenti in genere –, sulla soglia dell’adolescenza scopre che naturalmente un passato c’è, ed è anche parecchio ingombrante. Accade così che un terribile fatto di sangue travolga il protagonista facendo emergere i traumi fino a quel momento rimossi. Da un giorno all’altro entrerà a far parte di una famiglia nuova di zecca, in cui inaugurerà una vita di clamorosa impostura. Incontrerà personaggi affascinanti, viaggerà, frequenterà le migliori scuole e svilupperà un’insana passione per la letteratura, sulla scorta del disperato amore verso una cugina eccentrica, amante dei romanzi vittoriani. Ipocrisie, miserie, rancori e infelicità: pensava di esserseli definitivamente lasciati alle spalle, ma dovrà prendere atto che si tratta di veleni che infestano tutte le famiglie. Impossibile salvarsi. In questo romanzo scintillante, trascinante, commovente, Alessandro Piperno compie una magnifica sintesi delle sue identità romanzesche. Torna alla narrazione in prima persona ritrovando l’affabulazione pirotecnica, beffarda, iconoclasta del suo esordio, e la contempera con la vena introspettiva e dolente che percorre Il fuoco amico dei ricordi. Di chi è la colpa è il nuovo, bellissimo romanzo di uno dei più grandi scrittori italiani, vincitore del premio Campiello Opera prima, del premio Strega e, in Francia, del Prix du meilleur livre étranger.

 

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Posizioni dal n. 1 al n. 10

Pos. Titolo Autore Editore Prezzo Tasc. Note
1 Bolle di sapone Marco Malvaldi Sellerio Editore Palermo 15,00
2 Cambiare l’acqua ai fiori Valérie Perrin E/O 18,00
3 La canzone di Achille Madeline Miller Marsilio 11,00 T
4 Tre Valérie Perrin E/O 19,00
5 L’impero del vampiro Jay Kristoff Mondadori 25,00 T *
6 L’acqua del lago non è mai dolce Giulia Caminito Bompiani 18,00
7 Il posto degli uomini. Dante in Purgatorio dove andremo tutti Aldo Cazzullo Mondadori 18,00
8 Fermare Pechino. Capire la Cina per salvare l’Occidente Federico Rampini Mondadori 20,00
9 L’inverno dei Leoni. La saga dei Florio Stefania Auci Nord 20,00
10 Il visitatore notturno Jeffery Deaver Rizzoli 19,00

 

Posizioni dal n. 11 al n. 40

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PAOLO NORI racconta SANGUINA ANCORA (Mondadori)

Sanguina ancora. L'incredibile vita di Fëdor M. Dostojevskij - Paolo Nori - copertinaCome nasce un romanzo? Per gli Autoracconti d’Autore di Letteratitudine: PAOLO NORI racconta il suo romanzo “Sanguina ancora. L’incredibile vita di Fëdor M. Dostojevskij” (Mondadori), finalista al Premio Campiello 2021

[Foto dell’autore, in basso, di Claudio Sforza]

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di Paolo Nori

Uno dei responsabili del fatto che ho scritto Sanguina ancora (L’incredibile vita di Fëdor Michajlovič Dostoevskij) è Antonio Pennacchi, che è anche uno dei personaggi del libro.
Un pomeriggio di una decina di anni fa, sono nella mia cucina, mi suona il telefono, rispondo, una voce mi dice: «Buongiorno, sono Antonio Pennacchi». «Oh, buongiorno», gli dico io, e lui mi dice che, insomma, ha letto dei romanzi che ho scritto e son proprio bravo, secondo lui. Che è una cosa che a me è successa solo con Antonio Pennacchi; non si fa così, di solito, e Pennacchi, una delle cose belle che aveva, se ne fregava, di come si fa.
Dopo ci vediamo, lo vado a trovare a Latina, lo invito in Emilia a far delle cose e, tutte le volte che mi vede, lui mi dice che dovrei scrivere una cosa un po’ più grossa. Leggi tutto…

AUTORI SOTTO LE STELLE 2021

Autori sotto le Stelle: 3 agosto 2021, a Taormina (Me), dalle h. 19, Terrazza dell’Hotel Excelsior Palace

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Ritorna a Taormina l’evento “Autori sotto le Stelle” organizzato da Demea Eventi Culturali (riproniamo l’intervista rilasciataci l’anno scorso da Antonio Oliveri).

Protagoniste di quest’anno, le scrittrici Catena Fiorello Galeano e Nadia Terranova presentate da Felice Cavallaro.

Con Catena Fiorello Galeano si discuterà di “Amuri” (Giunti), con Nadia Terranova di “Il segreto” (Mondadori).

Di seguito, le schede dei due libri. Leggi tutto…

LA GUERRA. PRIMA FAMIGLIA di Pietro Valsecchi (recensione e intervista)

“La guerra. Prima famiglia” di Pietro Valsecchi (Mondadori): recensione e intervista all’autore

Esce oggi per Mondadori, in formato e-book, il terzo romanzo della trilogia di Pietro Valsecchi della “Prima famiglia”. Si intitola: “La guerra“. Ce ne parla di seguito Tea Ranno

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di Tea Ranno

Con il romanzo La guerra – oggi in uscita per Mondadori – Pietro Valsecchi chiude la trilogia di Prima famiglia, la lunga storia della famiglia Palermo che, partita dalla Sicilia all’inizio del Novecento, giunge a New York in cerca di quel futuro pieno di benessere di cui tanto nell’Isola si favoleggia. Come altri emigranti, infatti, Luigi e sua moglie Carmela credono in una Merica leggendaria in cui basta essere onesti e lavoratori, camminare dritto per dritto – senza cedere alle lusinghe del malaffare – per assicurarsi ricchezza e rispetto. Non sarà precisamente così: anche l’America ha denti aguzzi che mordono a sangue chi non ha altro che le sue mani e il suo ingegno per costruirsi il futuro, e saranno anni durissimi quelli che traghetteranno i ragazzi Palermo dall’infanzia all’età adulta, ciascuno col suo sogno in divenire, ciascuno con la sua scommessa di felicità da vincere. Leggi tutto…

Premio letterario Città di Erice 2021: vince Tea Ranno

È Tea Ranno la vincitrice del Premio letterario Città di Erice 2021, con il suo romanzo “Terramarina” (Mondadori). La premiazione, il 29 agosto a Erice

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I nostri approfondimenti:

La recensione del romanzo, firmata da Emma Di Rao

Tea Ranno, con “Terramarina”, ospite del programma radiofonico curato e condotto da Massimo Maugeri

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Tea Ranno con il suo romanzo “Terramarina“, edito da Mondadori, si aggiudica il premio letterario Città di Erice 2021.
A decretare la vittoria è stata la giuria di qualità del premio composta da Santo Piazzese (Presidente), da Daria Galateria, da Renato Lo Schiavo e dai vincitori delle due precedenti edizioni del premio: Mario D’Angelo vincitore nel 2019; Simona Lo Iacono, vincitrice del Premio nel 2020. Leggi tutto…

UNA STRANA NEBBIA di Federico Zatti (intervista)

“Una strana nebbia. Le domande ancora aperte sul caso Moby Prince” di Federico Zatti (Mondadori): intervista all’autore

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Il libro sarà presentato a Taobuk, festival letterario di Taormina, domenica 20 giugno alle h. 15:30, a Palazzo Ciampoli (Taormina, ME)

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di Massimo Maugeri

Federico Zatti (1973) è giornalista e autore Rai. Da oltre quindici anni segue i principali fatti di attualità, scrivendo per programmi radio e tv. Attualmente lavora al programma di Rai Uno Unomattina.
Di recente, per la collana Strade blu. Non Fiction di Mondadori, Federico Zatti ha firmato il volume intitolato “Una strana nebbia“. Un saggio d’inchiesta che, come indica la frase riportata in copertina, si concentra su “Le domande ancora aperte sul caso Moby Prince”.
Stiamo parlando della più grande tragedia della nostra marina civile. Il fatto accadde trent’anni fa,  la sera del 10 aprile 1991, allorquando il traghetto di linea Moby Prince, in partenza dal porto di Livorno e diretto a Olbia, entrò in rotta di collisione con la petroliera Agip Abruzzo, all’ancora in rada, sfondandone la fiancata di dritta e provocando un incendio in cui persero la vita centoquaranta persone.

Ne ho discusso con l’autore…

– Federico, partiamo dall’inizio. Cosa ti ha spinto a interessarti al caso Moby Prince al punto da dedicargli un saggio d’inchiesta?
Quella della Moby Prince è una storia che non torna. 10 anni fa, lavorando a un racconto televisivo di questa vicenda, ho dovuto fare i conti con i troppi buchi logici di questo caso. Benché non sia considerata una scienza esatta, la narrazione ha una logica stringente e più apprendevo i dettagli degli avvenimenti, più si inceppava il racconto e mi costringeva a fermarmi e a pormi nuove domande. Leggi tutto…

CLASSIFICA: dal 17 al 23 maggio 2021 – questa settimana segnaliamo “Il sogno di Sooley” di John Grisham (Mondadori)

I primi 40 titoli in classifica nella settimana dal 17 al 23 maggio 2021

Questa settimana segnaliamo: “Il sogno di Sooley” di John Grisham (Mondadori)

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In prima posizione: “Io sono Giorgia. Le mie radici le mie idee” di Giorgia Meloni (Rizzoli)

In seconda posizione: “La sorella perduta. Le sette sorelle” di Lucinda Riley (Giunti)

In terza posizione: “La canzone di Achille” di Madeline Miller (Marsilio)

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La scheda del libro: “Il sogno di Sooley” di John Grisham (Mondadori – traduzione di Luca Fusari e Sara Prencipe)

Il sogno di Sooley è il primo romanzo di John Grisham sul basket, sport da lui molto amato e da cui prende spunto per raccontare la storia commovente e appassionante di una giovane vita esemplare.

Samuel Sooleymon ha diciassette anni e un’unica grande passione: il basket. Vive con la famiglia in un villaggio del Sudan Meridionale, paese dilaniato dalla guerra civile e dalla carestia. Agile, scattante e velocissimo, Samuel è ancora un atleta acerbo e inesperto quando viene notato da un coach che gli offre l’occasione di una vita: partire per gli Stati Uniti con altri ragazzi come lui per partecipare a un importante torneo che potrebbe aprirgli le porte di una carriera sportiva sfolgorante. Samuel non si è mai allontanato da casa, ma il sogno di diventare un campione è la molla che lo spinge a lasciare tutto e iniziare la sua avventura. Ed è proprio quando muove i primi passi nell’ambiente ultracompetitivo dell’agonismo sportivo che lo raggiunge una terribile notizia: la guerra civile non ha risparmiato il suo villaggio e la vita di suo padre, mentre sua madre e i suoi due fratelli sono stati accolti in un campo profughi. Sooley, come ormai tutti lo chiamano, vorrebbe tornare in Sudan, però non può farlo. È disperato, ma possiede qualcosa che nessun altro atleta ha: la fiera determinazione di farcela, di passare le selezioni, di vincere per poter portare in salvo il prima possibile la sua famiglia in America. Decide di allenarsi senza un attimo di tregua. Ha un anno di tempo per diventare il simbolo del riscatto e l’orgoglio del suo paese. Riuscirà a entrare nella leggenda?

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Posizioni dal n. 1 al n. 10

Pos. Titolo Autore Editore Prezzo Tasc. Note
1 Io sono Giorgia. Le mie radici le mie idee Giorgia Meloni Rizzoli 18,00
2 La sorella perduta. Le sette sorelle Lucinda Riley Giunti Editore 19,80
3 La canzone di Achille Madeline Miller Marsilio 11,00 T
4 L’inferno su Roma. Il grande incendio che distrusse la città di Nerone. La trilogia di Nerone. Vol. 2 Alberto Angela HarperCollins Italia 19,50
5 L’uomo del porto Cristina Cassar Scalia Einaudi 18,50
6 Osso. Anche i cani sognano. Ediz. a colori Michele Serra Feltrinelli 16,00
7 Il pesce piccolo. Una storia di virus e segreti Francesco Zambon Feltrinelli 15,00
8 Cambiare l’acqua ai fiori Valérie Perrin E/O 18,00
9 Per tutto il resto dei miei sbagli Camilla Boniardi Mondadori 18,00
10 Klara e il Sole Kazuo Ishiguro Einaudi 19,50

Posizioni dal n. 11 al n. 40

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E POI SAREMO SALVI di Alessandra Carati: incontro con l’autrice

“E poi saremo salvi” di Alessandra Carati (Mondadori): incontro con l’autrice e un brano estratto dal libro

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Alessandra Carati vive a Milano. È editor e sceneggiatrice. “E poi saremo salvi” (Mondadori) è il suo primo romanzo. Abbiamo chiesto all’autrice di parlarcene…

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«L’intuizione che sta alla radice di ‘E poi saremo salvi’ è arrivata nel 2008,
quando non avevo una tenuta emotiva, psichica e professionale che potesse
sorreggermi nella scrittura», ha detto Alessandra Carati a Letteratitudine. «Eppure, da subito, si è presentata con una chiarezza disarmante: di quell’intuizione ne avrei fatto un romanzo.
L’ho tenuta viva e nel frattempo mi sono fatta i muscoli, finché nel 2016 ho avuto abbastanza coraggio da prenderla in mano. Gli anni a seguire sono stati ricerca sul campo, documentazione, messa a fuoco di una lingua: raccontavo l’esperienza di una famiglia di profughi bosniaci che tenta di ricostruirsi una casa in Italia, mentre assiste alla distruzione della propria. Leggi tutto…

DI LUCE PROPRIA di Raffaella Romagnolo: incontro con l’autrice

“Di luce propria” di Raffaella Romagnolo (Mondadori): incontro con l’autrice e un brano estratto dal libro

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Raffaella Romagnolo è nata a Casale Monferrato nel 1971 e vive sulle colline tra Piemonte e Liguria. Tra i suoi romanzi: La masnà (Piemme), Tutta questa vita (Piemme), Destino (Rizzoli). Con La figlia sbagliata (Frassinelli) è stata candidata al premio Strega nel 2016, mentre Respira con me (Pelledoca) è stato finalista al premio Strega Ragazze e Ragazzi 2020. I suoi libri sono tradotti in tedesco, francese, olandese, greco, ebraico, arabo e portoghese.

Il nuovo romanzo di Raffaella Romagnolo si intitola “Di luce propria” (Mondadori). Abbiamo chiesto all’autrice di parlarcene…

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«In questa storia c’è un orfano», ha detto Raffaella Romagnolo a Letteratitudine. «Di più, un “esposto”, cioè un bambino abbandonato nella ruota dell’ospedale di Genova, il Pammatone. L’anno è il 1855 e lui, Antonio Casagrande, è anche difettoso, ha un occhio cieco, la pupilla lattea. Ragion per cui non lo vuole nessuno. L’ultimo degli ultimi. Cresce così, aggirandosi nei reparti degli scrofolosi e delle puerpere, affacciandosi al teatro anatomico, dentro camerate che puzzano di piscio, a contatto con la morte che è tutt’uno con la vita del Pammatone. Leggi tutto…

QUELLE IN CIELO NON ERANO STELLE di Nicoletta Bortolotti (recensione)

“Quelle in cielo non erano stelle” di Nicoletta Bortolotti (Mondadori)

Un libro connesso al terribile disastro di #Chernobyl. Il 26 aprile di questo 2021 si celebrerà il 35° anniversario

[In coda alla recensione pubblichiamo un intervento della stessa Nicoletta Bortolotti in cui l’autrice ci racconta qualcosa sulla genesi di questo libro]

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di Mimmo Muolo

C’è un lupo cattivo. E dei bambini che il lupo vuole divorare. E ci sono però anche “i nostri” che arrivano a salvarli. Nicoletta Bortolotti conosce bene la struttura base delle favole. Ma da grande scrittrice qual è la reinventa completamente e la applica addirittura al più grande disastro nucleare del XX secolo, Chernobyl, raccontandolo a grandi e piccini da un angolo visuale inconsueto e perciò, per alcuni versi ancora più drammatico. Il suo “Quelle in cielo non erano stelle” (Mondadori contemporanea), fresco di stampa e opportunamente pubblicato in vista dei 35 anni del gravissimo incidente, è un romanzo che esula dai confini di genere (la letteratura per ragazzi nel nostro caso), per attingere le vette di una narrazione limpida e profonda, sviluppata attraverso uno stile tagliente e preciso come un bisturi, che in alcuni passaggi si fa incalzante come certe pagine di Raymond Chandler e in altre diventa dolce e familiare come una ninna nanna cantata a fior di labbra. Leggi tutto…

NIENTE A PARTE IL SANGUE di Adil Bellafqih: incontro con l’autore

“Niente a parte il sangue” di Adil Bellafqih (Mondadori): incontro con l’autore e un brano estratto dal libro

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Adil Bellafqih è nato nel 1991 a Sassuolo, dove vive. Dopo un triennio concluso su Stephen King, ha conseguito la laurea magistrale in Filosofia a Parma con una tesi sulla pulsione creativa, ispirata a Nietzsche e a Jung. Nel grande vuoto, il suo romanzo d’esordio, si è aggiudicato la menzione speciale della giuria alla XXXI edizione del Premio Calvino ed è arrivato secondo al Premio Kihlgren Opera Prima. Ha pubblicato numerosi racconti partecipando a vari concorsi letterari.

Per Mondadori, Adil Bellafqih ha appena pubbicato il romanzo Niente a parte il sangue

Abbiamo chiesto all’autore di parlarcene…

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«Tra i tanti meme di internet uno dei più famosi è: “Coincidenze? Io non credo”», ha detto Adil Bellafqih a Letteratitudine. «Il meme è nato da Adam Kadmon, personaggio mascherato che nel programma tv “Mistero” si incaricava di svelare le arcane relazioni tra complotti internazionali, numerologia e sette massoniche – in sostanza, una versione liofilizzata  del Pendolo di Foucault. Leggi tutto…

LA DISCIPLINA DI PENELOPE di Gianrico Carofiglio (recensione)

“La disciplina di Penelope” di Gianrico Carofiglio (Mondadori)

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di Gabriella Maggio

Giallo al femminile, “La disciplina di Penelope” di Gianrico Carofiglio da poco pubblicato nella collana Il giallo Mondadori.  Donna la vittima, Giuliana Baldi, donna chi indaga, Penelope Spada, donna chi dà le dritte che avviano alla conclusione delle indagini, Aurora proprietaria della boutique Cynique. Un ruolo importante ha il caso insieme al poliziotto Barbagallo “mano di pietra” e al cronista Zanardi. Il fatto che spinge Penelope, o Penny come tutti da sempre la chiamano, a uscire dall’inerzia della sua quotidianità è l’indagine sull’omicidio di Giuliana Baldi. Il marito della vittima, Mario Rossi, vuole che la sua innocenza sia riconosciuta completamente. Per mancanza di elementi il caso è stato archiviato, ma nel provvedimento il giudice ha scritto che su Rossi, sospettato in un primo momento dell’omicidio, restano “sospetti inquietanti”. Mario Rossi, prevedendo che da grande la figlia avrebbe potuto ritenerlo responsabile della morte violenta della madre, e non potendo impugnare il provvedimento per mancanza di nuovi elementi, si rivolge a Penelope nella speranza che anche dopo un anno si possa trovare l’assassino di Giuliana e fare riaprire il caso. Leggi tutto…

I PRIMI CINQUE DEL PREMIO STREGA 2021: Paolo Di Stefano, Antonella Lattanzi, Loredana Lipperini, Stefano Sgambati, Emanuele Trevi

Sono stati resi noti i titoli dei primi cinque libri proposti dagli “Amici della Domenica” per l’edizione 2021 del Premio Strega

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Premio Strega 2021“Noi” di Paolo di Stefano (Bompiani), proposto da Luca Serianni

“Questo giorno che incombe” di Antonella Lattanzi (HarperCollins), proposto da Domenico Starnone

“La notte si avvicina” di Loredana Lipperini (Bompiani), proposto da Romana Petri

“I divoratori” di Stefano Sgambati (Mondadori), proposto da Daria Bignardi

“Due vite” di Emanuele Trevi (Neri Pozza), proposto da Francesco Piccolo

Di seguito, le schede di proposta dei cinque Amici della Domenica al Premio Strega 2021
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CLASSIFICA: dal 18 al 24 gennaio 2021 – questa settimana segnaliamo “La disciplina di Penelope” di Gianrico Carofiglio (Mondadori)

I primi 40 titoli in classifica nella settimana dal 18 al 24 gennaio 2021

Questa settimana segnaliamo: “La disciplina di Penelope” di Gianrico Carofiglio (Mondadori), al 1° posto in classifica generale

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In prima posizione: “La disciplina di Penelope” di Gianrico Carofiglio (Mondadori)

In seconda posizione: “Cambiare l’acqua ai fiori” di Valérie Perrin (E/O)

In terza posizione: “Autobiografia di Petra Delicado” di Alicia Giménez Bartlett (Sellerio)

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La scheda del libro: “La disciplina di Penelope” di Gianrico Carofiglio (Mondadori)

Con questo romanzo, Gianrico Carofiglio ci consegna una figura femminile dai tratti epici. Una donna durissima e fragile, carica di rabbia e di dolente umanità. Un personaggio che rimane a lungo nel cuore, ben oltre l’ultima pagina del sorprendente finale.

Penelope si sveglia nella casa di uno sconosciuto, dopo l’ennesima notte sprecata. Va via silenziosa e solitaria, attraverso le strade livide dell’autunno milanese. Faceva il pubblico ministero, poi un misterioso incidente ha messo drammaticamente fine alla sua carriera. Un giorno si presenta da lei un uomo che è stato indagato per l’omicidio della moglie. Il procedimento si è concluso con l’archiviazione ma non ha cancellato i terribili sospetti da cui era sorto. L’uomo le chiede di occuparsi del caso, per recuperare l’onore perduto, per sapere cosa rispondere alla sua bambina quando, diventata grande, chiederà della madre. Penelope, dopo un iniziale rifiuto, si lascia convincere dall’insistenza di un suo vecchio amico, cronista di nera. Comincia così un’appassionante investigazione che si snoda fra vie sconosciute della città e ricordi di una vita che non torna. Con questo romanzo – ritmato da una scrittura che non lascia scampo – Gianrico Carofiglio ci consegna una figura femminile dai tratti epici. Una donna durissima e fragile, carica di rabbia e di dolente umanità. Un personaggio che rimane a lungo nel cuore, ben oltre l’ultima pagina del sorprendente finale.

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Posizioni dal n. 1 al n. 10

Pos. Titolo Autore Editore Prezzo Tasc. Note
1 La disciplina di Penelope Gianrico Carofiglio Mondadori 16,50
2 Cambiare l’acqua ai fiori Valérie Perrin E/O 18,00
3 Autobiografia di Petra Delicado Alicia Giménez Bartlett Sellerio Editore Palermo 15,00
4 Il duca e io. Serie Bridgerton. Vol. 1 Julia Quinn Mondadori 14,50 T *
5 Dante Alessandro Barbero Laterza 20,00
6 Finché il caffè è caldo Toshikazu Kawaguchi Garzanti 16,00
7 Una storia americana. Joe Biden, Kamala Harris e una nazione da ricostruire Francesco Costa Mondadori 17,00
8 Luce della notte Ilaria Tuti Longanesi 16,80
9 La notte delle ninfee. Come si malgoverna un’epidemia Luca Ricolfi La nave di Teseo 17,00
10 Basta un caffè per essere felici Toshikazu Kawaguchi Garzanti 16,00

 

Posizioni dal n. 11 al n. 40

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FONTAMARA di Ignazio Silone

“Fontamara” di Ignazio Silone

Un classico della letteratura del Novecento

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di Helena Molinari

Iniziamo questo nuovo anno in Letteratitudine, nell’alternanza consueta tra suggestioni e dialogo con gli autori perlopiù contemporanei, con l’innesto di un classico narrativo del ‘900.
“Fontamara” di Ignazio Silone.
Un capolavoro della letteratura meridionalista.
Un romanzo corale e provocatorio.
Un romanzo solo in parte o apparentemente “ribelle”. Di fatto una storia di riscatto dell’uomo, che attinge a un nuovo livello di dignità proprio perché si sente spinto alla lotta contro la violenza e le mistificazioni.
L’acqua sopra e sotto ogni cosa assume il significato del simbolo vitale, del diritto naturale e sacro alla libertà.

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CLASSIFICA: dal 7 al 13 dicembre 2020 – questa settimana segnaliamo “L’appello” di Alessandro D’Avenia (Mondadori)

I primi 40 titoli in classifica nella settimana dal 7 al 13 dicembre 2020

Questa settimana segnaliamo: “L’appello” di Alessandro D’Avenia (Mondadori), al 13° posto in classifica generale

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In prima posizione: “Cambiare l’acqua ai fiori” di Valérie Perrin (E/O)

In seconda posizione: Insieme in cucina. Divertirsi in cucina con le ricette di «Fatto in casa da Benedetta» di Benedetta Rossi (Mondadori Electa)

In seconda posizione: “Io sono l’abisso” di Donato Carrisi (Longanesi)

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La scheda del libro: “L’appello” di Alessandro D’Avenia (Mondadori)

Un romanzo dirompente che, attingendo a forme letterarie e linguaggi diversi – dalla rappresentazione scenica alla meditazione filosofica, dal diario all’allegoria politico-sociale e alla storia di formazione –, racconta di una classe che da accozzaglia di strumenti isolati diventa un’orchestra diretta da un maestro cieco.

E se l’appello non fosse un semplice elenco? Se pronunciare un nome significasse far esistere un po’ di più chi lo porta? Allora la risposta “presente!” conterrebbe il segreto per un’adesione coraggiosa alla vita. Questa è la scuola che Omero Romeo sogna. Quarantacinque anni, gli occhiali da sole sempre sul naso, Omero viene chiamato come supplente di Scienze in una classe che affronterà gli esami di maturità. Una classe-ghetto, in cui sono stati confinati i casi disperati della scuola. La sfida sembra impossibile per lui, che è diventato cieco e non sa se sarà mai più capace di insegnare, e forse persino di vivere. Non potendo vedere i volti degli alunni, inventa un nuovo modo di fare l’appello, convinto che per salvare il mondo occorra salvare ogni nome, anche se a portarlo sono una ragazza che nasconde una ferita inconfessabile, un rapper che vive in una casa famiglia, un nerd che entra in contatto con gli altri solo da dietro uno schermo, una figlia abbandonata, un aspirante pugile che sogna di diventare come Rocky… Nessuno li vedeva, eppure il professore che non ci vede ce la fa. A dieci anni dalla rivelazione di Bianca come il latte, rossa come il sangue, Alessandro D’Avenia torna a raccontare la scuola come solo chi ci vive dentro può fare. E nella vicenda di Omero e dei suoi ragazzi distilla l’essenza del rapporto tra maestro e discepolo, una relazione dinamica in cui entrambi insegnano e imparano, disponibili a mettersi in gioco e a guardare il mondo con occhi nuovi. È l’inizio di una rivoluzione? L’Appello è un romanzo dirompente che, attingendo a forme letterarie e linguaggi diversi – dalla rappresentazione scenica alla meditazione filosofica, dal diario all’allegoria politico-sociale e alla storia di formazione –, racconta di una classe che da accozzaglia di strumenti isolati diventa un’orchestra diretta da un maestro cieco. Proprio lui, costretto ad accogliere le voci stonate del mondo, scoprirà che sono tutte legate da un unico respiro.

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Posizioni dal n. 1 al n. 10

Pos. Titolo Autore Editore Prezzo Tasc. Note
1 Cambiare l’acqua ai fiori Valérie Perrin E/O 18,00
2 Insieme in cucina. Divertirsi in cucina con le ricette di «Fatto in casa da Benedetta» Benedetta Rossi Mondadori Electa 19,90
3 Io sono l’abisso Donato Carrisi Longanesi 22,00
4 C’era una volta adesso Massimo Gramellini Longanesi 16,90
5 L’ultimo giorno di Roma. Viaggio nella città di Nerone poco prima del grande incendio. La trilogia di Nerone. Vol. 1 Alberto Angela HarperCollins Italia 18,50
6 Fiori per i Bastardi di Pizzofalcone Maurizio De Giovanni Einaudi 18,50
7 A riveder le stelle. Dante, il poeta che inventò l’Italia Aldo Cazzullo Mondadori 18,00
8 A babbo morto. Una storia di Natale Zerocalcare Bao Publishing 11,00 *
9 Perché l’Italia amò Mussolini (e come è sopravvissuta alla dittatura del virus) Bruno Vespa Mondadori 20,00
10 Donne dell’anima mia Isabel Allende Feltrinelli 15,00

 

Posizioni dal n. 11 al n. 40

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PAOLO ROSSI: Quanto dura un attimo (un brano del libro)

Pubblichiamo le prime pagine dell’autobiografia di Paolo Rossi, scritta insieme alla moglie Federica Cappelletti, intitolata: “Quanto dura un attimo” (Mondadori).

È il nostro modo per omaggiare Paolo Rossi, leggenda del calcio nazionale e internazionale (scomparso all’età di 64 anni)

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Paolo Rossi (Prato, 23 settembre 1956 – Siena, 9 dicembre 2020) è stato uno dei più forti calciatori di sempre. Da professionista ha vinto diversi titoli di capocannoniere e molte competizioni nazionali e internazionali. Nel Mondiale di Spagna ’82 ha guidato la Nazionale alla vittoria del trofeo, vincendo il titolo come miglior giocatore del torneo.

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INTRODUZIONE

La storia di Pablito è una favola a lieto fine, intrisa di successi eclatanti alternati a dolori laceranti, di forti impennate e rovinose cadute, di sogni realizzati e ferite profonde, di ambiti riconoscimenti e ingiustizie subite. È una metafora della vita. È il bianco e nero di ogni esistenza, il copione perfetto di un film che ha incantato generazioni e continua a essere molto amato dal pubblico. Dai suoi ammiratori, dagli italiani in Italia e all’estero, e dai tifosi che albergano in ogni angolo del pianeta.
È l’avventura di un ragazzo che ha sfidato la sorte fino a diventare leggenda, realizzando il suo sogno di bambino e scrivendo una parte intramontabile di storia del calcio: Paolo Rossi è l’unico uomo al mondo che con tre gol ha fatto piangere il Brasile stellare di Zico e Falcão, che ha incantato Pelé (che si accorse di lui durante il Mondiale d’Argentina), uno dei soli quattro Palloni d’oro italiani (insieme a Gianni Rivera, Roberto Baggio e Fabio Cannavaro), miglior giocatore e Scarpa d’oro al Mondiale di Spagna del 1982, Pallone d’argento ad Argentina ’78, Collare d’oro al merito sportivo (la massima onorificenza conferita dal CONI), tra i personaggi più popolari e conosciuti a livello internazionale. Uno dei pochi che, a distanza di anni, continua a rimanere un brand, simbolo indiscusso del made in Italy: da Paolo Rossi a Pablito a Paolorossi tutto attaccato, un marchio, che dal Congo al Circolo polare artico significa Italia.
E la sua storia deve e vuole essere d’esempio per tutti, per risvegliare gli animi, per accendere gli entusiasmi e insegnare ai giovani che da ogni difficoltà si può venire fuori e diventare anche campioni.
E Paolo lo dice, con orgoglio, dopo aver scalato le montagne più alte e impervie: da qualsiasi condizione sociale tu arrivi, anche con tre menischi rotti in tre anni consecutivi, nel periodo più delicato della propria carriera, e con una squalifica sulle spalle della quale ci si è sempre dichiarati innocenti. Leggi tutto…

LA VERA STORIA DI MARTIA BASILE di Maurizio Ponticello: incontro con l’autore

La vera storia di Martia Basile“La vera storia di Martia Basile” di Maurizio Ponticello (Mondadori): incontro con l’autore e un brano estratto dal romanzo

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[Considerato che Martia Basile è uno dei simboli della condizione femminile tra Rinascimento ed età barocca, ne approfittiamo per ricordare che il 25 novembre ricorre la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne]

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Maurizio Ponticello, giornalista e scrittore, è stato corrispondente di testate radiofoniche e televisive, redattore di vari quotidiani e cronista de “Il Mattino”. È autore di diversi libri, tra i quali: La nona ora (Bietti, 2013) e I Pilastri dell’anno. Il significato occulto del Calendario (Edizioni Mediterranee, 2013). Per la Newton Compton ha pubblicato: Misteri, segreti e storie insolite di Napoli (con Agnese Palumbo, 2012),Forse non tutti sanno che a Napoli… (2015), Un giorno a Napoli con san Gennaro. Misteri, segreti, storie insolite e tesori (2016) – dal quale è stato tratto un documentario – e Napoli velata e sconosciuta (2018). Ha avuto vari riconoscimenti tra cui il premio Domenico Rea. È presidente della storica associazione di giallisti Napolinoir.

Di recente, per Mondadori, Maurizio Ponticello ha pubblicato il romanzo La vera storia di Martia Basile. Abbiamo chiesto all’autore di parlarcene…

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«Una cascata di capelli biondi le copriva quasi tutto il viso», ha raccontato Maurizio Ponticello a Letteratitudine. «Forse, chissà, anche le lacrime. Era notte fonda, venne a trovarmi mentre dormivo, e la riconobbi senza nemmeno conoscerla. Prestai ascolto alla sua voce, tutt’altro che piagnucolante. «Devo vivere» diceva, una frase che ripeté tre o quattro volte di seguito con intensità crescente. Voleva pace e giustizia, che si riparasse al fango gettato sul suo nome. Lo pretendeva, per sé e per tutte le donne vittime di soprusi. E lo chiedeva a me. Leggi tutto…

TI RUBO LA VITA di Cinzia Leone

“Ti rubo la vita” di Cinzia Leone (Mondadori)

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di Helena Molinari

“Ebree per forza o a metà; Miriam, Giuditta ed Esther, storia di donne, capaci di difendere la propria identità da insidie di uomini e storia”, capace di difendersi, di interrogarsi, dagli occhi baluginanti di disincanti, di uomini colpevoli delle loro colpe, bellissimi, inesorabili e fragili.
Storie di uomini.
Libertà e appartenenza come una maledizione, come una benedizione al contempo come la verità.
Il Mediterraneo che ti bagna e non se ne va anche a distanza di chilometri.
La pelle che alla fine non inganna, l’anima che non sa “resistersi”.
Il Mediterraneo e le sue religioni; che si mangia in un certo modo, che ci si veste in un certo modo, che puoi o non puoi fare, che puoi o non puoi sognare.
Azzurre dalla pelle ambrata le sue donne.
Un viaggio dentro alle viscere della terra e un abbaino di cielo sopra. Leggi tutto…

CLASSIFICA: dal 5 all’11 ottobre 2020 – questa settimana segnaliamo “A riveder le stelle. Dante, il poeta che inventò l’Italia” di Aldo Cazzullo (Mondadori)

I primi 40 titoli in classifica nella settimana dal 5 all’11 ottobre 2020

Questa settimana segnaliamo: “A riveder le stelle. Dante, il poeta che inventò l’Italia” di Aldo Cazzullo (Mondadori), al 6° posto in classifica generale

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In prima posizione: “Fratelli tutti. Lettera Enciclica sulla fraternità e l’amicizia sociale” di Papa Francesco (Jorge Mario Bergoglio) – Libreria Editrice Vaticana

In seconda posizione: “Fu sera e fu mattina” di Ken Follet (Mondadori)

In terza posizione: “M. L’uomo della provvidenza” di Antonio Scurati (Bompiani)

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La scheda del libro: “A riveder le stelle. Dante, il poeta che inventò l’Italia” di Aldo Cazzullo (Mondadori)

Un libro sul più grande poeta nella storia dell’umanità, a settecento anni dalla sua morte, e sulla nascita della nostra identità nazionale; per essere consapevoli di chi siamo e di quanto valiamo.

Dante è il poeta che inventò l’Italia. Non ci ha dato soltanto una lingua; ci ha dato soprattutto un’idea di noi stessi e del nostro Paese: il «bel Paese» dove si dice «sì». Una terra unita dalla cultura e dalla bellezza, destinata a un ruolo universale: perché raccoglie l’eredità dell’Impero romano e del mondo classico; ed è la culla della cristianità e dell’umanesimo. L’Italia non nasce da una guerra o dalla diplomazia; nasce dai versi di Dante. Non solo. Dante è il poeta delle donne. È solo grazie alla donna – scrive – se la specie umana supera qualsiasi cosa contenuta nel cerchio della luna, vale a dire sulla Terra. La donna è il capolavoro di Dio, la meraviglia del creato; e Beatrice, la donna amata, per Dante è la meraviglia delle meraviglie. Sarà lei a condurlo alla salvezza. Ma il poeta ha parole straordinarie anche per le donne infelicemente innamorate, e per le vite spente dalla violenza degli uomini: come quella di Francesca da Rimini. Aldo Cazzullo ha scritto il romanzo della Divina Commedia. Ha ricostruito parola per parola il viaggio di Dante nell’Inferno. Gli incontri più noti, da Ulisse al conte Ugolino. E i tanti personaggi maledetti ma grandiosi che abbiamo dimenticato: la fierezza di Farinata degli Uberti, la bestialità di Vanni Fucci, la saggezza di Brunetto Latini, la malvagità di Filippo Argenti. Nello stesso tempo, Cazzullo racconta – con frequenti incursioni nella storia e nell’attualità – l’altro viaggio di Dante: quello in Italia. Nella Divina Commedia sono descritti il lago di Garda, Scilla e Cariddi, le terre perdute dell’Istria e della Dalmazia, l’Arsenale di Venezia, le acque di Mantova, la «fortunata terra di Puglia», la bellezza e gli scandali di Roma, Genova, Firenze e delle altre città toscane. Dante è severo con i compatrioti. Denuncia i politici corrotti, i Papi simoniaci, i banchieri ladri, gli usurai, e tutti coloro che antepongono l’interesse privato a quello pubblico. Ma nello stesso tempo esalta la nostra umanità e la nostra capacità di resistere e rinascere dopo le sventure, le guerre, le epidemie; sino a «riveder le stelle».

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Posizioni dal n. 1 al n. 10

Pos. Titolo Autore Editore Prezzo Tasc. Note
1 Fratelli tutti. Lettera Enciclica sulla fraternità e l’amicizia sociale Francesco (Jorge Mario Bergoglio) Libreria Editrice Vaticana 6,00 *
2 Fu sera e fu mattina Ken Follett Mondadori 27,00
3 M. L’uomo della provvidenza Antonio Scurati Bompiani 23,00
4 Helgoland Carlo Rovelli Adelphi 15,00
5 Cambiare l’acqua ai fiori Valérie Perrin E/O 18,00
6 A riveder le stelle. Dante, il poeta che inventò l’Italia Aldo Cazzullo Mondadori 18,00
7 Della gentilezza e del coraggio. Breviario di politica e altre cose Gianrico Carofiglio Feltrinelli 14,00
8 Dante Alessandro Barbero Laterza 20,00
9 Midnight sun Stephenie Meyer Fazi 20,00
10 Troppo freddo per Settembre Maurizio De Giovanni Einaudi 18,50

 

Posizioni dal n. 11 al n. 40

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TERRAMARINA di Tea Ranno (recensione)

“Terramarina” di Tea Ranno (Mondadori)

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In libreria da mercoledì 13 ottobre il nuovo romanzo di Tea Ranno che riprende le vicende di Agata, la tabacchera, narrate in “L’amurusanza“. Si intitola “Terramarina” e, come il precedente, è pubblicato da Mondadori. La recensione di Letteratitudine

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di Emma Di Rao

Era del tutto prevedibile che una rivoluzione, il cui motto è “cambiare il mondo a colpi di poesia”, avesse un effetto così dirompente da risultare inarrestabile, soprattutto perché l’amurusanza, da cui quella rivoluzione prende le mosse, è virtù che rinnova e si rinnova essa stessa, non solo elargendo a piene mani i suoi doni, ma seminando anche vita e contentezza. E dal momento che semina vita, era anche prevedibile che dovessimo aspettarci nuovi inizi, nuovi germogli: sono quelli che sbocciano, colmi di promesse felicemente mantenute dall’autrice, nel nuovo romanzo di Tea Ranno,  “Terramarina”, edito da Mondadori. Il titolo, che, in quanto tale, svela l’idea progettuale dell’opera, è contenuto anche nei versi posti in epigrafe, “A Terramarina vado abitando / quando non sono sveglia / e neppure dormo”, versi che delineano un luogo dai contorni imprecisi in cui l’animo, sospeso tra il sonno e la veglia, sogna di ritrovarsi.
Ad avviare la narrazione è una prospettiva dall’alto, dal “colmo di una collina” avvolta da una piovigginosa oscurità in cui s’incammina Agata Lipari, mentre osserva, triste e desiderosa di smemorarsi, il paesaggio che si stende dinanzi ai suoi occhi. Ed ecco che l’immagine del paese “adagiato sulla mano di Dio”, simile a un presepe, schiude subito l’atmosfera della vigilia di Natale, quando il gelo invernale non impedisce al cuore di accendersi di un’intima e raccolta gioia. Ma se l’animo è indurito da un dolore indicibile, come quello avvertito da Agata dopo la morte del  marito Costanzo, occorrerà un miracolo perché la felicità torni ad abitarlo. Leggi tutto…

FU SERA E FU MATTINA di Ken Follett: l’intervento di Follett a “Che Tempo Che Fa”

Ken Follett, in libreria con il suo nuovo atteso romanzo (prequel de I pilastri della Terra), intitolato Fu sera e fu mattina (Mondadori – traduzione di Annamaria Raffo), ha partecipato con collegamento in diretta via web alla trasmissione Rai “Che Tempo Che Fa”, condotta da Fabio Fazio

Ken Follett a Che Tempo che Fa: “Il mio Paese purtroppo non è riuscito a gestire bene questa pandemia”. ”La perdita di libertà dei Paesi inizia sempre con attacchi al Parlamento, alla Magistratura, ai giudici, alla stampa e ai media”.

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Il mio Paese purtroppo non è riuscito a gestire bene questa pandemia, mi spiace ammetterlocosì Ken Follett, già in vetta alle classifiche col nuovo romanzo “Fu sera e fu mattina”, ospite di Fabio Fazio a Che tempo che fa su Rai3, in collegamento dalla sua casa nella contea di Hertfordshire in Inghilterra – Il nostro governo è assolutamente inefficiente e ha dato informazioni contraddittorie. Non sono state messe a punto regole e non ci siamo comportati bene. Dopotutto, il nostro Primo Ministro è quello che ci ha portato alla Brexit, sapevamo già che non era proprio un furbone e abbiamo addirittura scoperto essere peggio di quanto ci aspettassimo”.

Sul parallelismo tra il suo nuovo romanzo ambientato nel Medioevo e la società contemporanea:La gente ha sempre voluto la giustizia, quello che noi definiamo lo Stato di Diritto, l’ordinamento legale al di sopra del governo. Questo è una parte molto importante della nostra democrazia e di fatto noi riscontriamo ora che ci sono alcuni Governi che sono contro lo Stato di Diritto e che vogliono controllare i giudici e la magistratura. Abbiamo addirittura un giornale che si chiama Daily Mail che, ogni volta che i giudici fanno una cosa che al giornale non piace, dice sempre ‘I giudici non sono eletti’. Ma certo che non sono eletti, devono essere diversi rispetto e al di sopra del governo perché tutti devono ubbidire alla legge. È una cosa scioccante che questo principio, che abbiamo avuto per centinaia di anni, sia adesso oggetto di attacchi”. Leggi tutto…

COME UN ANIMALE di Filippo Nicosia (recensione e intervista)

“Come un animale” di Filippo Nicosia (Mondadori)

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di Eliana Camaioni

“A darmi il benvenuto nella nuova casa ci ha pensato una pioggia fitta e costante. È caduta per due giorni senza interruzioni, dilatando il tempo. […] Poi, annunciata da un vento lieve, è arrivata la tregua”.
Potrebbe riassumersi così la vicenda del protagonista di “Come un animale”, ultimo romanzo di Filippo Nicosia per i tipi di Mondadori.
Il protagonista non ha nome, racconta in prima persona, svela al lettore solo ciò che via via ha il coraggio di svelare a sé stesso: il suo trasferimento da Roma a Manziana, il suo passato da insegnante, ma soprattutto il motivo di ciò che lo ha spinto a una scelta così radicale, spostare tutta la sua vita dalla realtà cittadina a una villa fatiscente e abbandonata.
Si intuisce solo che una circostanza dolorosa ha stravolto la sua esistenza.
“Non avevo messo le lenzuola. Erano una cosa alla quale non avevo mai pensato. A Roma le avevo sempre trovate nel letto, e così avevo dato per scontato che ogni materasso avesse il suo lenzuolo. Non era così, e ogni mattina il rivestimento ruvido sul quale mi mettevo a dormire me lo ricordava pizzicandomi le braccia e le gambe”.  In nessun modo il protagonista decide di intervenire sulla nuova dimora: non butta via gli oggetti rotti al suo interno, non fa le pulizie, non cucina ma si affida a cibi precotti che acquista, assieme a diversi tipi di alcolici, al supermercato del paese. Leggi tutto…

CLASSIFICA: dal 22 al 28 giugno 2020 – questa settimana segnaliamo “Come un respiro” di Ferzan Ozpetek (Mondadori)

I primi 40 titoli in classifica nella settimana dal 22 al 28 giugno 2020

Questa settimana segnaliamo: “Come un respiro” di Ferzan Ozpetek (Mondadori), al 2° posto in classifica generale

“L’enigma della camera 622” di Joël Dicker (La nave di Teseo – traduzione di Milena Zemira Ciccimarra), è ancora al 1° posto in classifica generale

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La scheda del libro:

Il presente si mescola al passato per narrare la potenza della vita stessa, che obbliga a scelte da cui non si torna più indietro. Ma anche per celebrare – come solo Ozpetek sa fare – una Istanbul magica, sensuale e tollerante, con i suoi antichi hamam, i palazzi ottomani che si specchiano nel Bosforo, i vecchi quartieri oggi scomparsi.

È una domenica mattina di fine giugno e Sergio e Giovanna, come d’abitudine, hanno invitato a pranzo nel loro appartamento al Testaccio due coppie di cari amici. Stanno facendo gli ultimi preparativi in attesa degli ospiti quando una sconosciuta si presenta alla loro porta. Molti anni prima ha vissuto in quella casa e vorrebbe rivederla un’ultima volta, si giustifica. Il suo sguardo sembra smarrito, come se cercasse qualcuno. O qualcosa. Si chiama Elsa Corti, viene da lontano e nella borsa che ha con sé conserva un fascio di vecchie lettere che nessuno ha mai letto. E che, fra aneddoti di una vita avventurosa e confidenze piene di nostalgia, custodiscono un terribile segreto. Riaffiora così un passato inconfessabile, capace di incrinare anche l’esistenza apparentemente tranquilla e quasi monotona di Sergio e Giovanna e dei loro amici, segnandoli per sempre. Ferzan Ozpetek, al suo terzo libro, dà vita a un intenso thriller dei sentimenti, che intreccia antiche e nuove verità trasportando il lettore dall’oggi alla fine degli anni Sessanta, da Roma a Istanbul, in un emozionante susseguirsi di colpi di scena, avanti e indietro nel tempo. Chi è davvero Elsa Corti? Come mai tanti anni prima ha lasciato l’Italia quasi fuggendo, allontanandosi per sempre dalla sorella Adele, cui era così legata? Pagina dopo pagina, passioni che parevano sopite una volta evocate riprendono a divampare, costringendo ciascuno a fare i conti con i propri sentimenti, i dubbi, le bugie.

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Posizioni dal n. 1 al n. 10

Pos. Titolo Autore Editore Prezzo Tasc. Note
1 L’enigma della camera 622 Joël Dicker La nave di Teseo 22,00
2 Come un respiro Ferzan Ozpetek Mondadori 17,00
3 Il borghese Pellegrino Marco Malvaldi Sellerio Editore Palermo 14,00
4 Cambiare l’acqua ai fiori Valérie Perrin E/O 18,00
5 La strada di casa Kent Haruf NN Editore 18,00
6 Le storie del mistero Lyon Gamer Magazzini Salani 15,90
7 Sulla tua parola. Messalino. Santa messa quotidiana e letture commentate per vivere la parola di Dio. Luglio-Agosto 2020 Paolo Mojoli Editrice Shalom 4,00
8 La Salita dei Saponari Cristina Cassar Scalia Einaudi 18,00
9 Rinascita. Timeport Stef & Phere Magazzini Salani 15,90
10 La misura del tempo Gianrico Carofiglio Einaudi 18,00

 

Posizioni dal n. 11 al n. 40

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DA QUALCHE PARTE STARÒ FERMO AD ASPETTARE TE di Lorenza Stroppa: incontro con l’autrice

“Da qualche parte starò fermo ad aspettare te” di Lorenza Stroppa (Mondadori): incontro con l’autrice

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Lorenza Stroppa è di Pordenone, dove vive insieme al marito, i due figli e un cane un po’ storto. Le piace litigare con il vento, accarezzare le parole, indagare le ombre e immergersi nei colori. Lavora come editor in una casa editrice veneta, tiene corsi di editoria e di scrittura e occasionalmente traduce libri. Ha pubblicato con Sperling&Kupfer la trilogia Dark Heaven, scritta a quattro mani con Flavia Pecorari, e nel 2017 il romanzo La città portata dalle acque per Bottega Errante.

Per Mondadori è uscito il suo nuovo romanzo intitolato “Da qualche parte starò fermo ad aspettare te“.

Abbiamo chiesto all’autrice di parlarcene…

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«Ci sono libri che partono dalla mente, libri che partono dal cuore e libri che partono dalla pancia», ha detto Lorenza Stroppa a Letteratitudine. «Questo è un libro che è nato dal coinvolgimento di tutti e tre gli organi. Leggi tutto…

COLSON WHITEHEAD VINCE IL PREMIO PULITZER PER LA NARRATIVA 2020

Lo scrittore statunitense Colson Whitehead, nato a New York nel 1969, vince il Premio Pulitzer per la Narrativa 2020 con il romanzo “I ragazzi della Nickel” (The Nickel Boys). Aveva già vinto il Premio con il precedente romanzo

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Il Premio Pulitzer per la Narrativa 2020 va a Colson Whitehead (New York, 6 novembre 1969) per il romanzo “I ragazzi della Nickel” (The Nickel Boys) edito in Italia da Mondadori con la traduzione di Silvia Pareschi. L’anno scorso era stato premiato Richard Powers per “Overstory” (edito in Italia da La nave di Teseo con il titolo “Il sussurro del mondo”). A giocarsi l’ambito premio insieme a “I ragazzi della Nickel” erano “Topeka School” (The Topeka School) di Ben Lerner e “The Dutch House” di Ann Patchett.

Alla fine il premio se lo aggiudica Colson Whitehead (già autore del capolavoro “La ferrovia sotterranea”, con cui aveva già vinto il Pulitzer oltre al National Book Award) per la scrittura di un’altra opera magistrale capace di far luce, ancora una volta, su un angolo buio di storia americana. È la prima volta nella storia che un autore vince il Pulitzer con due romanzi consecutivi.

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Colson Whitehead è nato e cresciuto a New York. Dopo essersi laureato all’Università Harvard, ha cominciato a scrivere di libri, televisione e musica per il settimanale The Village Voice.
Nel 1999 ha pubblicato il suo primo romanzo, “L’intuizionista” (The Intuitionist), finalista del Premio PEN/Hemingway, pubblicato in Italia da Mondadori: romanzo dove gli ascensori diventano simbolo di sviluppo verticale e di un’ansia di promozione sociale che seduce anche i neri. Leggi tutto…

L’ISOLA DELLE MADRI di Maria Rosa Cutrufelli (intervista)

“L’isola delle madri” di Maria Rosa Cutrufelli (Mondadori)

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di Massimo Maugeri

Maria Rosa Cutrufelli ha curato antologie di racconti, scritto radiodrammi, collaborato a riviste e quotidiani nazionali. Ha fatto parte della redazione di “Noi donne”, fondato e diretto la rivista “Tuttestorie” e insegnato scrittura creativa alla Sapienza. Ha pubblicato diversi romanzi, libri di viaggio, per ragazzi e numerosi saggi. Fra i suoi libri (che hanno vinto diversi premi e sono stati tradotti in varie lingue) si ricordano: “La donna che visse per un sogno”, “Complice il dubbio”, “Il giudice delle donne”.

Il suo più recente romanzo, appena edito da Mondadori, si intitola “L’isola delle madri“. Una storia potente e incisiva incentrata su tematiche di grandissima attualità che vanno dalla catastrofe climatica in atto alla problematica correlata alle nuove nascite. Una storia resa ancora più affascinante e coinvolgente per via dell’utilizzo di un’ottica distopica che, paradossalmente, ci consente di inquadrare la nostra contemporaneità in maniera estremamente lucida e concreta.

Ne ho discusso con l’autrice…

– Cara Maria Rosa, complimenti per questo tuo nuovo romanzo (che, peraltro, è attualissimo sotto diversi punti di vista). Partiamo dall’inizio. Ci racconteresti qualcosa sulla sua genesi?
È vero, il romanzo per molti versi è decisamente attuale. Parla dell’inquinamento, di come gli uomini hanno avvelenato la terra e di come la terra si vendichi avvelenando, a sua volta, gli uomini. Parla di biotecnologie, di riproduzione assistita e degli sconvolgimenti che tutto ciò produce sui tradizionali assetti familiari. Eppure, malgrado questa indubbia attualità, il romanzo nasce da un ricordo antico. Dal ricordo di mio padre, che studiava gli effetti dell’inquinamento già negli anni Sessanta del secolo scorso (era uno scienziato). Non ho mai dimenticato le storie che mi raccontava: storie di pesci mutanti e stormi radioattivi, di erbicidi e veleni chimici profusi ovunque. Storie, in definitiva, di umana cecità. È da questi ricordi che nasce, dopo tanto tempo, il mio romanzo: un omaggio al lavoro di mio padre, che appunto per il suo lavoro ha perso la vita. Leggi tutto…

LA VITA GIOCA CON ME di David Grossman (recensione)

“La vita gioca con me” di David Grossman (Mondadori – traduzione di Alessandra Shomroni)

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di Eva Luna Mascolino

Leggere David Grossman è ogni volta un gesto che assomiglia un po’ a quello di partire. Si impacchettano i bagagli nelle prime pagine, con l’euforia commossa di chi non sa cosa c’è là fuori, e si stringe un biglietto tra le mani tremando per l’emozione, per poi salire su un treno sgangherato e accogliente. La vita gioca con me non è un’eccezione a questa regola, anzi: perfetto nella sua scansione temporale, permette addirittura di viaggiare all’indietro nel tempo, mentre ci si muove nello spazio, e di visitare l’universo interiore di tre donne della stessa famiglia.

Parliamo di Vera, Nina e Ghili, rispettivamente nonna, madre e nipote, che si ritrovano nella stessa stanza dopo lunghi anni in occasione del novantesimo compleanno di Vera. La vita di Nina non è rimasta a lungo sui binari del resto della famiglia e, ora che è tornata con una domanda da fare e numerose risposte da cercarle, accoglierla come se non fosse un’estranea sembra quasi uno sforzo. È grazie a lei, tuttavia, che la nonna riesce a ripercorrere le tappe di un’esistenza rimaste sepolte sotto il peso del tempo, della vergogna, del dolore. Da ebrea croata quale era, infatti, aveva trascorso una giovinezza complessa dal momento in cui si era innamorata del serbo Miloš e lo aveva poi visto finire in prigione perché ritenuto una spia sovietica. Quando la figlia aveva da poco compiuto sei anni, per di più, era stata deportata in un campo di rieducazione sull’isola di Goli Otok, senza che Nina fosse mai riuscita a capacitarsi fino in fondo della sua assenza. Leggi tutto…

CLASSIFICA: dal 30 dicembre 2019 al 5 gennaio 2020 – questa settimana segnaliamo “La vita gioca con me” di David Grossman (Mondadori)

La vita gioca con me - David Grossman - copertinaI primi 40 titoli in classifica nella settimana dal 30 dicembre 2019 al 5 gennaio 2020

Questa settimana segnaliamo: “La vita gioca con me” di David Grossman (Mondadori – traduzione di Alessandra Shomroni), al 25° posto in classifica generale

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[variazioni rispetto alla rilevazione precedente]

Al 1° posto (nella rilevazione precedente era in 2^ posizione) “La vita bugiarda degli adulti” di Elena Ferrante (E/O)

Al 2° posto  (nella rilevazione precedente era in 1^ posizione) “La misura del tempo” di Gianrico Carofiglio (Einaudi)

Entra in top ten al 3° posto “La ragazza del sole. Le sette sorelle” di Lucinda Riley (Giunti)

Al 4° posto  (nella rilevazione precedente era in 5^ posizione) “Le fantafiabe di Luì e Sofì” di Me contro Te (Mondadori Electa)

Al 5° posto (nella rilevazione precedente era in 4^ posizione)  “Una gran voglia di vivere” di Fabio Volo (Mondadori)

Al 6° posto (nella rilevazione precedente era in 3^ posizione) “La casa delle voci” di Donato Carrisi (Longanesi)

Al 7° posto  (nella rilevazione precedente era in 8^ posizione) “I leoni di Sicilia. La saga dei Florio” di Stefania Auci (Nord)

Entra in top ten all’8° posto “In cucina con voi! Tutte le nuove ricette di «Fatto in casa da Benedetta»” di Benedetta Rossi (Mondadori Electa)

Al 9° posto  (nella rilevazione precedente era in 7^ posizione) “Lungo petalo di mare” di Isabel Allende (Feltrinelli)

Entra in top ten al 10° posto “Diario di una schiappa. Giorni da brivido” di Jeff Kinney (Il Castoro)

 

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La vita gioca con me - David Grossman - copertinaQuesta settimana segnaliamo: “La vita gioca con me” di David Grossman (Mondadori – traduzione di Alessandra Shomroni), al 25° posto in classifica generale

Con La vita gioca con me David Grossman ci ricorda che scegliere significa escludere e vivere è un continuo, maldestro tentativo di ricomporre. Un romanzo di intensità straordinaria, dove ogni pagina è grande letteratura.

“Tuvia era mio nonno. Vera è mia nonna. Rafael, Rafi, mio padre, e Nina… Nina non c’è. Nina non è qui. È sempre stato questo il suo contributo particolare alla famiglia”, annota Ghili nel suo quaderno. Ma per la festa dei novant’anni di Vera, Nina è tornata; ha preso tre aerei che dall’Artico l’hanno portata al kibbutz, tra l’euforia di sua madre, la rabbia di sua figlia Ghili, e la venerazione immutata di Rafi, l’uomo che ancora, nonostante tutto, quando la vede perde ogni difesa. E questa volta sembra che Nina non abbia intenzione di fuggire via; ha una cosa urgente da comunicare. E una da sapere. Vuole che sua madre le racconti finalmente cosa è successo in Iugoslavia, nella “prima parte” della sua vita, quando, giovane ebrea croata, si è caparbiamente innamorata di MiloŠ, figlio di contadini serbi senza terra. E di quando MiloŠ è stato sbattuto in prigione con l’accusa di essere una spia stalinista. Vuole sapere perché Vera è stata deportata nel campo di rieducazione sull’isola di Goli Otok, abbandonandola all’età di sei anni e mezzo. Di più, Nina suggerisce di partire alla volta del luogo dell’orrore che ha risucchiato Vera per tre anni e che ha segnato il suo destino e poi quello della giovane Ghili. Il viaggio di Vera, Nina, Ghili e Rafi a Goli Otok finisce per trasformarsi in una drammatica resa dei conti e rompe il silenzio, risvegliando sentimenti ed emozioni con la violenza della tempesta che si abbatte sulle scogliere dell’isola. Un viaggio catartico affidato alle riprese di una videocamera, dove memoria e oblio si confondono in un’unica testimonianza imperfetta.

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Posizioni dal n. 1 al n. 10

Pos. Titolo Autore Editore Prezzo Tasc. Note
1 La vita bugiarda degli adulti Elena Ferrante E/O 19,00
2 La misura del tempo Gianrico Carofiglio Einaudi 18,00
3 La ragazza del sole. Le sette sorelle Lucinda Riley Giunti Editore 19,80
4 Le fantafiabe di Luì e Sofì Me contro Te Mondadori Electa 16,90
5 Una gran voglia di vivere Fabio Volo Mondadori 19,00
6 La casa delle voci Donato Carrisi Longanesi 22,00
7 I leoni di Sicilia. La saga dei Florio Stefania Auci Nord 18,00
8 In cucina con voi! Tutte le nuove ricette di «Fatto in casa da Benedetta» Benedetta Rossi Mondadori Electa 19,90
9 Lungo petalo di mare Isabel Allende Feltrinelli 19,50
10 Diario di una schiappa. Giorni da brivido Jeff Kinney Il Castoro 13,00

 

Posizioni dal n. 11 al n. 40

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ALESSANDRO PERISSINOTTO VINCE IL PREMIO LATTES GRINZANE 2019

Alessandro Perissinotto con Il silenzio della collina (Mondadori) vince il Premio Lattes Grinzane 2019 

È Alessandro Perissinotto con Il silenzio della collina (Mondadori) il vincitore del Premio Lattes Grinzane 2019 per la sezione Il Germoglio, dedicata ai migliori libri di narrativa italiana o straniera pubblicati nell’ultimo anno. Gli altri finalisti al Premio erano: Roberto Alajmo con L’estate del ’78 (Sellerio), Jean Echenoz (Francia) con Inviata speciale (Adelphi, traduzione di Federica e Lorenza Di Lella), Yewande Omotoso (Sud Africa) con La signora della porta accanto (66thand2nd, traduzione di Natalia Stabilini), e Christoph Ransmayr (Austria) con Cox o Il corso del tempo (Feltrinelli, traduzione di Margherita Carbonaro). Leggi tutto…

CLASSIFICA: dal 30 settembre al 6 ottobre 2019 – segnaliamo “Morgana. Storie di ragazze che tua madre non approverebbe” di Michela Murgia e Chiara Tagliaferri (Mondadori)

Morgana. Storie di ragazze che tua madre non approverebbe - Michela Murgia,Chiara Tagliaferri - copertinaI primi 40 titoli in classifica nella settimana dal 30 settembre al 6 ottobre 2019

Questa settimana segnaliamo: “Morgana. Storie di ragazze che tua madre non approverebbe” di Michela Murgia e Chiara Tagliaferri (Mondadori)

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[variazioni rispetto alla settimana precedente]

Si conferma al 1° posto, “Le corna stanno bene su tutto. Ma io stavo meglio senza!” di  Giulia De Lellis e Stella Pulpo (Mondadori Electa)

Si conferma al 2° posto “Segreti e ipocrisie” di Sveva Casati Modignani (Sperling & Kupfer)

Si conferma al 3° posto “I leoni di Sicilia. La saga dei Florio” di Stefania Auci (Nord)

Al 4° posto  (la settimana precedente era in 8^ posizione) “Fiorire d’inverno. La mia storia” di Nadia Toffa (Mondadori)

Entra in top ten al 5° posto “La notte più lunga” di Michael Connelly (Piemme)

Al 6° posto (la settimana precedente era in 5^ posizione) “La mattina dopo” di Mario Calabresi (Mondadori)

Al 7° posto (la settimana precedente era in 4^ posizione), “Tralummescuro. Ballata per un paese al tramonto” di  Francesco Guccini (Giunti Editore)

All’8° posto (la settimana precedente era in 6^ posizione) “L’istituto” di Stephen King (Sperling & Kupfer)

Entra in top ten al 9° posto “Le verità nascoste. Trenta casi di manipolazioni della storia” di Paolo Mieli (Rizzoli)

Al 10° posto (la settimana precedente era in 7^ posizione), “Il coltello” di  Jo Nesbø (Einaudi)

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Morgana. Storie di ragazze che tua madre non approverebbe - Michela Murgia,Chiara Tagliaferri - copertinaQuesta settimana segnaliamo: Questa settimana segnaliamo: “Morgana. Storie di ragazze che tua madre non approverebbe” di Michela Murgia e Chiara Tagliaferri (Mondadori) – al 18° posto in classifica generale

Controcorrente, strane, pericolose, esagerate, difficili da collocare. E rivoluzionarie. Sono le dieci donne raccontate in questo libro e battezzate da una madrina d’eccezione, la Morgana del ciclo arturiano, sorella potente e pericolosa del ben più rassicurante re dalla spada magica.

Moana Pozzi, Santa Caterina, Grace Jones, le sorelle Brontë, Moira Orfei, Tonya Harding, Marina Abramovic, Shirley Temple, Vivienne Westwood, Zaha Hadid. Morgana non è un catalogo di donne esemplari; al contrario, sono streghe per le donne stesse, irriducibili anche agli schemi della donna emancipata e femminista che oggi, in piena affermazione del pink power, nessuno ha in fondo più timore a raccontare. Il nemico simbolico di questa antologia è la “sindrome di Ginger Rogers”, l’idea – sofisticatamente misogina – che le donne siano migliori in quanto tali e dunque, per stare sullo stesso palcoscenico degli uomini, debbano sapere fare tutto quello che fanno loro, ma all’indietro e sui tacchi a spillo. In una narrazione simile non c’è posto per la dimensione oscura, aggressiva, vendicativa, caotica ed egoistica che invece appartiene alle donne tanto quanto agli uomini. Le Morgane di questo libro sono efficaci ciascuna a suo modo nello smontare il pregiudizio della natura gentile e sacrificale del femminile. Le loro storie sono educative, non edificanti, disegnano parabole individuali più che percorsi collettivi, ma finiscono paradossalmente per spostare i margini del possibile anche per tutte le altre donne. Nelle pagine di questo libro è nascosta silenziosamente una speranza: ogni volta che la società ridefinisce i termini della libertà femminile, arriva una Morgana a spostarli ancora e ancora, finché il confine e l’orizzonte non saranno diventati la stessa cosa.

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Posizioni dal n. 1 al n. 10

Pos. Titolo Autore Editore Prezzo Tasc. Note
1 Le corna stanno bene su tutto. Ma io stavo meglio senza! Giulia De Lellis; Stella Pulpo Mondadori Electa 15,90
2 Segreti e ipocrisie Sveva Casati Modignani Sperling & Kupfer 15,90
3 I leoni di Sicilia. La saga dei Florio Stefania Auci Nord 18,00
4 Fiorire d’inverno. La mia storia Nadia Toffa Mondadori 18,00
5 La notte più lunga Michael Connelly Piemme 19,90
6 La mattina dopo Mario Calabresi Mondadori 17,00
7 Tralummescuro. Ballata per un paese al tramonto Francesco Guccini Giunti Editore 19,00
8 L’istituto Stephen King Sperling & Kupfer 21,90
9 Le verità nascoste. Trenta casi di manipolazioni della storia Paolo Mieli Rizzoli 19,50
10 Il coltello Jo Nesbø Einaudi 20,00

 

Posizioni dal n. 11 al n. 40

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IL CANTO DELL’IPPOPOTAMO di Alberto Garlini (intervista)

IL CANTO DELL’IPPOPOTAMO di Alberto Garlini (Mondadori)

Alberto Garlini è nato a Parma nel 1969. Vive a Pordenone. Ha pubblicato Una timida santità (2002) e Fútbol bailado (Sironi, 2004), Tutto il mondo ha voglia di ballare (Mondadori, 2007), La legge dell’odio (Einaudi, 2012), Piani di vita (Marsilio, 2015), Il fratello unico. Un’indagine di Saul Lovisoni (Mondadori, 2017). La legge dell’odio, pubblicato da Gallimard, ha avuto un’ottima accoglienza anche in Francia. È tra i curatori della manifestazione culturale Pordenonelegge.

Il nuovo bellissimo libro di Alberto Garlini si intitola “Il canto dell’ippopotamo” e lo pubblica Mondadori.

Dalle pagine di quest’opera emerge, con forza, tra le altre cose, la figura del grande poeta Pierluigi Cappello (ne approfittiamo per ricordare questo omaggio di Letteratitudine dedicato alla figura di Pierluigi Cappello e questo post dedicato all’apertura di una biblioteca a suo nome).

Ho incontrato Alberto Garlini per discuterne insieme…

– Caro Alberto, come nasce “Il canto dell’ippopotamo”? Da quale idea, spunto, esigenza o fonte di ispirazione?
Credo che la morte di una persona cara per me sia come una specie di detonatore. Sono travolto dai ricordi e nello stesso tempo temo che si possano perdere. Credo che esistano due tipi di morte. La prima è la morte fisica, naturalmente: sai che non potrai più parlare con l’amico e nemmeno vederlo. È tragica. Straziante. Ma poi esiste anche una seconda morte; ed è quanto capisci di perdere i ricordi della persona a cui hai voluto bene. Non sai più collocare un aneddoto, o non sai con chi è avvenuto o dove. Questa è una morte più sottile ma di certo altrettanto dolorosa. Perché senti che la persona cara sta sparendo anche dal ricordo. Ecco credo di aver scritto il canto dell’ippopotamo per contrastare questa morte seconda. Pensavo di scrivere qualcosa di molto lungo e complesso, mi ero messo a studiare, ma poi, quando ho percepito i primi ricordi andarsene, ho cominciato subito a scrivere, tutto quello che veniva, come veniva, in modo rapsodico. Ecco come è nato il canto dell’ippopotamo.

– Cosa puoi dirci del tuo primo incontro con Pierluigi Cappello? Leggi tutto…

I FRATELLI MICHELANGELO di Vanni Santoni (intervista)

I FRATELLI MICHELANGELO di Vanni Santoni (Mondadori): intervista all’autore

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di Massimo Maugeri

Vanni Santoni (1978), dopo l’esordio con Personaggi precari, ha pubblicato, tra gli altri, Gli interessi in comune (Feltrinelli, 2008), Se fossi fuoco arderei Firenze (Laterza, 2011), Muro di casse (Laterza, 2015), La stanza profonda (Laterza, 2017, candidato al Premio Strega). Per Mondadori ha pubblicato la serie Terra ignota (2013-14) e L’impero del sogno (2017). Dirige la narrativa di Tunué e scrive sul “Corriere della Sera”.
Per Mondadori è uscito di recente il nuovo romanzo di Vanni Santoni (foto in basso di Carlo Zei), intitolato “I fratelli Michelangelo“: un libro piuttosto corposo (612 pagine) e articolato, ma al tempo stesso assai fluido e godibile; un grande affresco famigliare che di certo occupa una posizione di primo piano nella produzione narrativa del suo autore.
Ho chiesto a Vanni di parlarmene nell’ambito di questa intensa chiacchierata.

– Caro Vanni, partiamo dall’inizio (come in genere faccio quando “chiacchiero” sui libri). Come nasce questo tuo nuovo romanzo “I fratelli Michelangelo”? Da quale idea, spunto, esigenza o fonte di ispirazione?

L’idea di scrivere un romanzo corale di un certo respiro, ambientato in tanti luoghi nel mondo, la covavo da tempo: dopo Gli interessi in comune – circa il quale possiamo dare un atteso annuncio: tornerà finalmente in libreria il prossimo autunno, questa volta per Laterza –, che era già corale ma ambientato solo in Valdarno, abbozzai un libro che poi non ha mai visto la luce, in cui c’erano due fratelli che giravano l’Europa: il fratello era un perdigiorno che faceva una sorta di Interrail fuori tempo massimo, la sorella una raver che girava i luoghi più improbabili del continente al seguito delle carovane free tekno (ripensandoci, fu lì che cominciai a elaborare la mia esperienza in quel mondo e quindi ad affrontare temi emersi poi più dettagliatamente in Muro di casse). Quel progetto alla fine fu accantonato, anche perché era appena arrivata la proposta di Laterza per un “Contromano” che divenne poi il fortunato Se fossi fuoco arderei Firenze, ma nel 2012, prima di buttarmi sulla saga di Terra ignota, mi tornò l’idea di provare a fare il “grande romanzo”, un’idea che si manifestò sotto la forma di tre immagini scollegate tra loro. Nella prima c’era un tizio che andava a trovare un suo amico in un carcere di un paese in via di sviluppo, e scopriva che gli avevano rotto tutti i denti… Era una scena narrativamente interessante perché chi non ha denti parla in modo ridicolo: c’era un contrasto tra l’estrema drammaticità della cosa e il fatto che fosse buffa… Cosa che la rendeva ancora più tragica. Chi erano quei due? Perché uno era dentro e l’altro fuori? Da quelle domande sarebbero nati Louis Michelangelo e il suo amico-socio Carlo Felici. Leggi tutto…

PREMIO LETTERARIO CHIANTI 2019: vince ROSELLA POSTORINO

ROSELLA POSTORINO, con il romanzo “Le assaggiatrici” (Feltrinelli), vince la 32esima edizione 2018-2019 del PREMIO LETTERARIO CHIANTI

Risultati immagini per le assaggiatrici letteratitudine

E’ Rosella Postorino con il suo romanzo “Le assaggiatrici” (Ed. Feltrinelli, con una trama costruita sulle donne che dovevano assaggiare i cibi del Fuhrer e restare sotto osservazione per un’ora affinché le guardie si accertassero che non fossero avvelenati) la vincitrice della XXXII edizione del Premio letterario Chianti.

Le votazioni, con gli oltre 300 giurati, si sono svolte nei locali del “Giardino di Zago” a Greve in Chianti. I cinque autori finalisti della XXXII edizione del Premio erano: Carlo Carabba (Come un giovane uomo, ed. Marsilio), Valentina Farinaccio (Le poche cose certe, Mondadori), Lia Levi (Questa sera è già domani, E & O), Massimo Maugeri (Cetti Curfino, La nave di Teseo) e Rosella Postorino (Le assaggiatrici, Feltrinelli).
Gli autori finalisti hanno incontrato in cinque Comuni del territorio chiantigiano fiorentino e senese la giuria popolare di 350 lettori (con il coinvolgimento delle biblioteche locali), in confronti che si sono tenuti di sabato in località del Chianti fiorentino e senese

I cinque finalisti del Premio letterario Chianti Leggi tutto…

CLASSIFICA: dal 15 al 21 aprile 2019 – segnaliamo “La nostra casa è in fiamme. La nostra battaglia contro il cambiamento climatico” di Greta Thunberg, Svante Thunberg e Beata Ernman (Mondadori)

La nostra casa è in fiamme. La nostra battaglia contro il cambiamento climatico - Greta Thunberg,Svante Thunberg,Beata Ernman - copertinaI primi 40 titoli in classifica nella settimana 15 al 21 aprile 2019

Questa settimana segnaliamo: “La nostra casa è in fiamme. La nostra battaglia contro il cambiamento climatico” di Greta Thunberg, Svante Thunberg e Beata Ernman (Mondadori) (traduzioni di S. Canavero A. Stringhetti T. Albanese) – al 7° posto nella classifica generale

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[variazioni rispetto alla settimana precedente]

Al 1° posto (la settimana scorsa era in 3^ posizione) “After. Ediz. speciale. Vol. 1” di Anna Todd (Sperling & Kupfer)

Al 2° posto (la settimana scorsa era in 5^ posizione) “La gabbia dorata” di Camilla Läckberg (Marsilio)

Al 3° posto (la settimana scorsa era in 2^ posizione) “Km 123” di Andrea Camilleri (Mondadori)

Al 4° posto (la settimana scorsa era in 8^ posizione) “A un metro da te” di Rachael Lippincott, Mikki Daughtry e Tobias Iaconis (Mondadori)

Al 5° posto (la settimana scorsa era in 6^ posizione) “La versione di Fenoglio” di Gianrico Carofiglio (Einaudi)

Al 6° posto “Un cuore in mille pezzi. After. Vol. 2” di Anna Todd (Sperling & Kupfer)

Entra in top ten al 7° posto “La nostra casa è in fiamme. La nostra battaglia contro il cambiamento climatico” di Greta Thunberg, Svante Thunberg e Beata Ernman (Mondadori)

All’8° posto (la settimana scorsa era in 7^ posizione) “Le cose che bruciano” di Michele Serra (Feltrinelli)

Entra in top ten al 9° posto #NONOSTANTE di Marta Losito (Mondadori Electa)

Al 10° posto “Come mondi lontani. After. Vol. 3″ di Anna Todd (Sperling & Kupfer)

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La nostra casa è in fiamme. La nostra battaglia contro il cambiamento climatico - Greta Thunberg,Svante Thunberg,Beata Ernman - copertinaQuesta settimana segnaliamo: “La nostra casa è in fiamme. La nostra battaglia contro il cambiamento climatico” di Greta Thunberg, Svante Thunberg e Beata Ernman (Mondadori – traduzioni di S. Canavero A. Stringhetti T. Albanese) – al 7° posto nella classifica generale

Lo “sciopero della scuola per il clima” di una solitaria e giovanissima studentessa davanti al parlamento svedese è diventato un messaggio globale che ha coinvolto in tutta Europa centinaia di migliaia di ragazzi che seguono il suo esempio in occasione dei #Fridaysforfuture.

Greta Thunberg ha parlato chiaro ai grandi del mondo e ha iniziato così la sua battaglia contro il cambiamento climatico, convinta che «nessuno è troppo piccolo per fare la differenza». Lo “sciopero della scuola per il clima” di una solitaria e giovanissima studentessa davanti al parlamento svedese è diventato un messaggio globale che ha coinvolto in tutta Europa centinaia di migliaia di ragazzi che seguono il suo esempio in occasione dei #Fridaysforfuture. Greta ha dato inizio a una rivoluzione che non pare destinata a fermarsi, una battaglia da combattere per un futuro sottratto alle nuove generazioni al ritmo furioso dei 100 milioni di barili di petrolio consumati ogni giorno. La nostra casa è in fiamme è la storia di Greta, dei suoi genitori e di sua sorella Beata, che come lei soffre della sindrome di Asperger. È il racconto delle grandi difficoltà di una famiglia svedese che si è trovata ad affrontare una crisi imminente, quella che ha travolto il nostro pianeta. È la presa di coscienza di come sia urgente agire ora, quando nove milioni di persone ogni anno muoiono per l’inquinamento. È il «grido d’aiuto» di una ragazzina che ha convinto la famiglia a cambiare vita e ora sta cercando di convincere il mondo intero.

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Posizioni dal n. 1 al n. 10

Pos. Titolo Autore Editore Prezzo Tasc. Note
1 After. Ediz. speciale. Vol. 1 Anna Todd Sperling & Kupfer 15,90
2 La gabbia dorata Camilla Läckberg Marsilio 19,90
3 Km 123 Andrea Camilleri Mondadori 15,00
4 A un metro da te Rachael Lippincott; Mikki Daughtry; Tobias Iaconis Mondadori 17,00
5 La versione di Fenoglio Gianrico Carofiglio Einaudi 16,50
6 Un cuore in mille pezzi. After. Vol. 2 Anna Todd Sperling & Kupfer 13,00 T
7 La nostra casa è in fiamme. La nostra battaglia contro il cambiamento climatico Greta Thunberg; Svante Thunberg; Beata Ernman Mondadori 16,00
8 Le cose che bruciano Michele Serra Feltrinelli 15,00
9 #NONOSTANTE Marta Losito Mondadori Electa 15,90
10 Come mondi lontani. After. Vol. 3 Anna Todd Sperling & Kupfer 13,00 T

 

Posizioni dal n. 11 al n. 40

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TEA RANNO: da SENTIMI a L’AMURUSANZA

Proponiamo un testo critico del poeta Sebastiano Burgaretta dedicato al romanzo “Sentimi” e, in coda, un’anticipazione sul nuovo romanzo di Tea Ranno in uscita ad aprile per Mondadori: “L’amurusanza”

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Cunto e canto poetico quello di Tea Ranno in Sentimi

di Sebastiano Burgaretta

Conosco un po’ la genesi di questo libro, perché ho avuto il piacere di parlarne a più riprese con l’autrice a Roma, ora al Caffè Capitolino ora alla Libreria Feltrinelli. Devo precisare che, secondo me, esso, nell’ambito della produzione narrativa della scrittrice di Melilli, costituisce un momento fortissimo, forse il più completo, il più ricco e potente, quello che più copiosamente e sofferentemente gronda umanità, un’umanità che sempre invariabilmente si porta dietro pregi e difetti, eroismi e viltà, ricchezze e miserie. Di questa umanità Tea Ranno s’è fatta cantatrice, anzi cuntatrice, sofferente con essa, come un antico aedo del mondo classico, con toni, cadenze coralità da tragedia greca. Leggi tutto…

PREMIO LETTERARIO CHIANTI 2019: i finalisti

PREMIO LETTERARIO CHIANTI 32esima edizione 2018-2019: i cinque finalisti

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Sono stati scelti i cinque autori finalisti della XXXII edizione del Premio Letterario Chianti:

Carlo Carabba con “Come un giovane uomo” (Marsilio)
Valentina Farinaccio con “Le poche cose certe” (Mondadori)
Lia Levi con “Questa sera è già domani” (Edizioni EO)
Massimo Maugeri con “Cetti Curfino” (La nave di Teseo)
Rosella Postorino con “Le assaggiatrici” (Feltrinelli).

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CLASSIFICA: dal 31 dicembre 2018 al 6 gennaio 2019 – segnaliamo “Storia segreta della ‘ndrangheta” di Nicola Gratteri e Antonio Nicaso

Storia segreta della 'ndrangheta. Una lunga e oscura vicenda di sangue e potere (1860-2018) - Nicola Gratteri,Antonio Nicaso - copertinaI primi 40 titoli in classifica nella settimana dal 31 dicembre 2018 al 6 gennaio 2019

Questa settimana segnaliamo: “Storia segreta della ‘ndrangheta. Una lunga e oscura vicenda di sangue e potere (1860-2018)” di Nicola Gratteri e Antonio Nicaso (Mondadori) – al 26° posto in classifica generale

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[variazioni rispetto  al mese precedente]

Entra in top ten al 1° posto “La ragazza della luna. Le sette sorelle” di Lucinda Riley (Giunti)

Al 2° posto (il mese scorso era in 1^ posizione) “L’amica geniale. Vol. 1” di Elena Ferrante (E/O)

Al 3° posto, “Storia del nuovo cognome. L’amica geniale. Vol. 2” di Elena Ferrante (E/O)

Al 4° posto, “Storia di chi fugge e di chi resta. L’amica geniale. Vol. 3” di Elena Ferrante (E/O)

Al 5° posto (il mese scorso era in 4^ posizione) “Diario di una schiappa. Una vacanza da panico” di Jeff Kinney (Il Castoro)

Mantiene la 6^ posizione “… che Dio perdona a tutti” di Pif (Feltrinelli)

Al 7° posto, “Storia della bambina perduta. L’amica geniale. Vol. 4” di Elena Ferrante (E/O)

All’8° posto (il mese scorso era in 2^ posizione) “Il gioco del suggeritore” di Donato Carrisi (Longanesi)

Al 9° posto “La guerra dei Courtney” di Wilbur Smith e David Churchill (HarperCollins Italia)

Al 10° posto (il mese scorso era in 8^ posizione) “Cleopatra. La regina che sfidò Roma e conquistò l’eternità” di Alberto Angela (HarperCollins Italia)

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Storia segreta della 'ndrangheta. Una lunga e oscura vicenda di sangue e potere (1860-2018) - Nicola Gratteri,Antonio Nicaso - copertinaQuesta settimana segnaliamo: Storia segreta della ‘ndrangheta. Una lunga e oscura vicenda di sangue e potere (1860-2018)” di Nicola Gratteri e Antonio Nicaso (Mondadori) – al 26° posto in classifica generale
 

Con questo libro che è, insieme, un grido d’allarme e una dichiarazione di guerra, Gratteri e Nicaso intendono farci capire quanto necessario sia combattere con ogni mezzo questo «mostruoso animale giurassico» che è la ‘ndrangheta.

«Se la ricchezza della ‘ndrangheta segue mille rivoli, la sua testa è ancora lì, nel cuore dell’Aspromonte, dove tutto è cominciato»

Se un tempo i suoi affiliati andavano a dorso di mulo, rubavano polli e vacche, e l’unica risorsa di cui disponevano era la violenza, oggi la ‘ndrangheta è l’organizzazione criminale più ricca e più potente al mondo, con un fatturato annuo di diverse decine di miliardi di euro, in gran parte provenienti dal traffico internazionale di cocaina. Grazie alla sua enorme capacità di stringere relazioni con il potere, si è infatti radicata in quasi tutti i continenti e ha assunto una dimensione «globale», in un singolare connubio di tradizione e adattabilità, forza d’urto e mediazione, logiche tribali e cointeressenze politico-finanziarie. Ma è anche, incredibilmente, l’organizzazione mafiosa meno conosciuta, tanto che non molti anni fa, prima della strage di Duisburg in Germania (2007), era ancora considerata una versione casereccia e «stracciona» di Cosa nostra. Eppure la ‘ndrangheta ha una storia antica, che affonda le radici nella Calabria ottocentesca e nei suoi difficili, talora drammatici rapporti con il nuovo Stato italiano, ha attraversato indenne due guerre mondiali, il fascismo e la liberazione, grazie anche alle colpevoli omissioni e sottovalutazioni della classe dirigente e della magistratura, e si è sviluppata e rafforzata, cambiando pelle e diversificando la propria attività criminale, nella Prima e nella Seconda Repubblica, grazie alla debolezza della politica, delle istituzioni e dell’economia che con essa hanno scelto di convivere. Spazzando via molti luoghi comuni e alla luce di una ricca mole di documenti e carte processuali, Nicola Gratteri, un magistrato che da trent’anni è in prima linea nella lotta contro la mafia calabrese, e Antonio Nicaso, scrittore e docente universitario che da trent’anni anni la studia e la analizza in ogni suo aspetto, ricostruiscono per la prima volta in dettaglio tutte le fasi evolutive della ‘ndrangheta e raccontano come, lungo un’ininterrotta e feroce sequenza di delitti e omicidi, di violenze e sopraffazione, si è trasformata da cosca regionale eversiva e parassitaria in sistema di potere e di governo del territorio, che sta infiltrando e inquinando pericolosamente la politica e l’economia nazionale e internazionale. Con questo libro che è, insieme, un grido d’allarme e una dichiarazione di guerra, Gratteri e Nicaso intendono farci capire quanto necessario sia combattere con ogni mezzo questo «mostruoso animale giurassico che non si estingue, perché sono ancora in tanti a proteggerlo, a tutelarlo e a legittimarlo», e spezzare quell’oscuro grumo di potere che continua ad alimentarlo.

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Posizioni dal n. 1 al n. 10

Pos. Titolo Autore Editore Prezzo Tasc. Note
1 La ragazza della luna. Le sette sorelle Lucinda Riley Giunti Editore 16,90 *
2 L’amica geniale. Vol. 1 Elena Ferrante E/O 18,00 *
3 Storia del nuovo cognome. L’amica geniale. Vol. 2 Elena Ferrante E/O 19,50 *
4 Storia di chi fugge e di chi resta. L’amica geniale. Vol. 3 Elena Ferrante E/O 19,50
5 Diario di una schiappa. Una vacanza da panico Jeff Kinney Il Castoro 13,00
6 … che Dio perdona a tutti Pif Feltrinelli 16,00
7 Storia della bambina perduta. L’amica geniale. Vol. 4 Elena Ferrante E/O 19,50
8 Il gioco del suggeritore Donato Carrisi Longanesi 22,00
9 La guerra dei Courtney Wilbur Smith; David Churchill HarperCollins Italia 22,00
10 Cleopatra. La regina che sfidò Roma e conquistò l’eternità Alberto Angela HarperCollins Italia 20,00

 

Posizioni dal n. 11 al n. 40

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LA CASA DEGLI SGUARDI di Daniele Mencarelli: incontro con l’autore

Daniele MencarelliIncontriamo Daniele Mencarelli: autore di “La casa degli sguardi” (Mondadori)

Daniele Mencarelli nasce a Roma, nel 1974. Vive ad Ariccia. Le sue principali raccolte di poesia sono I giorni condivisi, poeti di clanDestino, 2001, Bambino Gesù, Tipografie Vaticane, 2001, Guardia alta, Niebo-La vita felice, 2005. Con Nottetempo ha pubblicato Bambino Gesù, 2010, e Figlio, 2013. Sempre nel 2013 è uscito La Croce è una via, Edizioni della Meridiana, poesie sulla passione di Cristo. Il testo è stato rappresentato da Radio Vaticana per il Venerdì Santo del 2013. Nel 2015, per il festival PordenoneLegge con Lietocolle, è uscita Storia d’amore, la sua ultima raccolta. Si occupa di fiction a Rai Uno. Nel 2018, per Mondadori, è uscito “La casa degli sguardi”.

Abbiamo incontrato Daniele Mencarelli e gli abbiamo chiesto di raccontarci qualcosa del suo nuovo libro…

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La casa degli sguardi«Il libro racconta un anno della mia vita», spiega Daniele Mencarelli a Letteratitudine.
«È Il 1999. Ho venticinque anni, e la certezza di non avere un futuro.
Sono un giovane poeta apprezzato, ma questo non mi basta per vivere.
Una smania, una disperata vitalità mi sta velocemente distruggendo, trovo riparo solo nelle sostanze, sino all’alcol, con cui mi anniento tutte le sere. La teoria di medici, specialisti, non fa altro che assegnarmi malattie, ma nessuno riesce a lenire il male che mi accompagna. Mi sto uccidendo, il motivo è semplice: se non posso salvare ciò che amo, allora meglio morire.
È per mia madre che provo a chiedere aiuto, devo riuscire a sopravvivere, per lei, la mia famiglia, ho bisogno di qualcosa che mi faccia uscire di casa, che mi smuova dallo stato in cui sono precipitato. Leggi tutto…

I VINCITORI DEL PREMIO VIAREGGIO RÈPACI 2018

 

 

 

 

Sono Fabio Genovesi con Il mare dove non si tocca, Mondadori e Giuseppe Lupo con Gli anni del nostro incanto, Marsilio, i vincitori ex aequo della sezione Narrativa della 89esima edizione del Premio Viareggio Rèpaci.

Giuseppe Lupo e Fabio Genovesi...

Roberta Dapunt ha vinto con Sincope, Einaudi, la sezione Poesia e Guido Melis, con La macchina imperfetta. Immagine e realtà dello stato fascista, Il Mulino la sezione Saggistica.

I vincitori sono stati annunciati, in una gremitissima piazza Mazzini, dal conduttore della serata Tiberio Timperi, insieme al Sindaco del Comune di Viareggio Giorgio Del Ghingaro e a tantissimi ospiti, tra autorità e normali cittadini, chiamati a rappresentare Viareggio in questa occasione speciale.

La giuria, presieduta da Simona Costa dopo un’accesissima discussione, ha selezionato le opere vincitrici (descritte nelle seguenti schede). Leggi tutto…

FRANCESCO TARGHETTA racconta LE VITE POTENZIALI

FRANCESCO TARGHETTA racconta il suo romanzo LE VITE POTENZIALI (Mondadori)

romanzo finalista al Premio Campiello 2018 (Premio Selezione Campiello) – vincitore del Premio Berto 2018

di Francesco Targhetta

L’idea de Le vite potenziali nasce nel 2013 dal mio interesse verso i nerd. Ne ero circondato sin dal liceo, ma mi rendevo conto che quel tipo umano, pur tra molte continuità, aveva una collocazione e reputazione sociale ormai diversa rispetto agli anni ‘80/’90: sebbene gli smanettoni rimanessero per lo più introversi, goffi, impacciati e ignorati dalle ragazze, al contempo avevano assunto un ruolo centrale in un mondo sempre più tecnologizzato. Al di là dei casi più eclatanti, da Mark Zuckerberg a Bill Gates passando per Steve Jobs, ossia nerd diventati influenti e iconici a livello mondiale, anche su piccola scala era evidente come i programmatori fossero tra i pochi ad avere infinite possibilità di lavoro e un buon riconoscimento economico. Eppure tra loro continuavano a esserci molti ragazzi timidi, un po’ autistici, visibilmente a disagio nel paradigma che proprio a loro spettava di incarnare. Mi sembrava un attrito fertile dal punto di vista letterario, sicché ho iniziato a frequentare l’azienda di consulenza informatica che un mio carissimo amico gestiva assieme ad alcuni soci a Porto Marghera.
Le vite potenzialiA quel punto è scattata un’altra molla per me decisiva quando si tratta di iniziare un nuovo progetto di scrittura, ossia l’innamoramento per un luogo: Marghera, che, da trevigiano che ci vive a 20 chilometri di distanza, avevo sempre ignorato (perché, d’altronde, andarci?), è stata una scoperta straordinaria, per altre contraddizioni da cui è marchiata in modo evidente. Anzitutto, la convivenza di vecchio e nuovo: scheletri di capannoni e fatiscente archeologia industriale sono affiancati dal polo scientifico e tecnologico del VEGA, dove si lavora sulle nanotecnologie o sulla produzione di beni, come i siti internet, ormai del tutto smaterializzati. Da un lato è un luogo che si va spegnendo, come buona parte del Petrolchimico, dall’altro è un centro di start-up. E poi mi colpiva, a livello più propriamente estetico, la componente sublime del suo paesaggio: la mastodonticità di certi suoi scorci e la sua natura anfibia (le gru e i canali, i carriponte e i tramonti sull’acqua, il profilo delle ciminiere e quello dei campanili di Venezia) la rendevano ai miei occhi un posto unico, mai visto altrove, e vivissimo proprio in virtù dei suoi continui contrasti. Leggi tutto…

IL GRANDE LUCERNARIO di MariaGiovanna Luini: incontro con l’autrice

IL GRANDE LUCERNARIO. La lezione di Umberto Veronesi e la nuova via per la cura” di MariaGiovanna Luini (Mondadori, 2018)

MariaGiovanna Luini è scrittrice e medico. Senologa libero professionista con due specializzazioni e un master in senologia chirurgica all’Istituto europeo di oncologia (IEO). Al Centro Metis di Milano promuove l’integrazione tra la medicina convenzionale di eccellenza e alcune tecniche che la scienza sta studiando: Reiki ed Energie, meditazione e percorsi di autoconsapevolezza. Per sedici anni è stata l’assistente medico di Umberto Veronesi nella direzione scientifica di IEO. Ha pubblicato romanzi (il più recente La luce che brilla sui tetti) e saggi (molti dei quali insieme a Veronesi), ha collaborato a sceneggiature cinematografiche e prestato consulenza per Allacciate le cinture di Ferzan Ozpetek. Segnaliamo l’Autoracconto d’autore dedicato a “Il male dentro” (Cairo).

MariaGiovanna Luini è tornata in libreria con un nuovo volume intitolato: “Il grande lucernario. La lezione di Umberto Veronesi e la nuova via per la cura” (Mondadori).

Abbiamo invitato l’autrice a raccontarci qualcosa su questo suo nuovo libro…

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Risultati immagini per mariagiovanna luini mondadori«Quando mi si chiede di definire il Grande Lucernario inizio con un elenco di “non è”», spiega MariaGiovanna Luini a Letteratitudine. «Non è un’autobiografia, non è un libro su Umberto Veronesi, non è una riflessione sulla malattia. Avevo in mente di riflettere – lasciando aperte tutte le ipotesi – su ciò che noi siamo, su cosa significhino le parole “cura” e “guarigione”.
Negli anni ho spaziato: non ho abbandonato la medicina, ma mi sono trovata ad approfondire approcci che alcuni definiscono (erroneamente) “alternativi”. La medicina intuitiva e vibrazionale, le tecniche orientali di “tocco che cura” (Reiki, Pranic Healing) e diversi sciamanismi. Mi sono innamorata delle filosofie di cura dei Nativi Americani, africane e afroamericane (la religione Voodoo è un concentrato di preziosi segreti di Cura) e ho frequentato seminari e corsi dei più importanti (e sorprendenti) guaritori del mondo. Alcuni sono medici: persone che hanno visto oltre, hanno intuito che per arrivare là dove la scienza fatica a guardare sia necessario accendere l’amore, il cuore, l’istinto.
Ho compreso che l’essere umano non è un corpo da mantenere in corretto funzionamento e riparare se si guasta: è un insieme di energie, alcune più tangibili e altre più rarefatte ma ugualmente importanti. Corpo, psiche, inconscio, emozioni, sentimenti, aspettative, evoluzione interiore: esiste un equilibrio in cui ogni dettaglio conta. Ho voluto condividere ciò che finora ho compreso, e anche i dubbi. Nel libro ho dedicato il mio amore a esempi di medici importanti per la mia formazione e la mia sopravvivenza (sono stata paziente grave, lo racconto), a pazienti che mi hanno onorato della loro fiducia, a innumerevoli misteri positivi (i “miracoli”) che mi stanno suggerendo l’esistenza di un Guaritore Interiore. È un viaggio che oggi è andato ancora oltre: “Il Grande Lucernario” ne definisce i prodromi.»

Ringraziamo MariaGiovanna Luini per la sua disponibilità e proponiamo, di seguito, un estratto del libro Leggi tutto…

FRANCESCO TARGHETTA vince il PREMIO BERTO 2018

Francesco Targhetta, con Le vite potenziali, Mondadori è il vincitore della 26ma edizione del Premio Letterario Giuseppe Berto per scrittori di narrativa esordienti.

Nato a Treviso, 38enne, insegna lettere alle scuole superiori. Ha vinto nel 1999 il Premio di scrittura Berto Giovani, da studente dell’ultimo anno del Liceo, nella sezione poesia. Ha pubblicato un libro di poesie (Fiaschi, ExCogita, 2009) e un romanzo in versi (Perciò veniamo bene nelle fotografie, Isbn, 2012). Nel 2014 ha vinto il premio Delfini e il premio Ciampi (da cui la plaquette Le cose sono due, Valigie Rosse, 2014). Con Le vite potenziali fa il suo esordio in prosa, e centra due prestigiosi obiettivi. Oltre a vincere il Premio Berto, infatti, è finalista del Campiello.

Targhetta è stato proclamato e premiato, con un assegno di 5 mila euro, nel corso della finale del Premio, svoltasi in Casa Berto, a Capo Vaticano, Ricadi.

Nella cinquina di finalisti, che era stata annunciata dalla giuria a Mogliano Veneto nel corso della riunione conclusiva della selezione della sessantina di opere presentate a questa edizione dagli editori, c’erano anche Carlo Carabba, con Come un giovane uomo, Marsilio Editori, Oreste Lo Pomo, con Malanni di stagione, Cairo, Mirko Sabatino, con L’estate muore giovane, Nottetempo, Matteo Trevisani, con Libro dei fulmini, Atlantide.
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PREMIO LETTERARIO ALVARO-BIGIARETTI 2018

PREMIO LETTERARIO CORRADO ALVARO e LIBERO BIGIARETTI IV EDIZIONE 
FABIO GENOVESI
vince
con il romanzo
 
Il mare dove non si tocca (Mondadori)
il PREMIO LETTERARIO ALVARO-BIGIARETTI 2018 
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Fabio GenovesiIl Comitato Direttivo del Premio letterario Corrado Alvaro e Libero Bigiaretti presieduto da Giorgio Nisini, ricevuti i voti della Giuria Scientifica e della Giuria Popolare, si è riunito nella casa di campagna dei due scrittori e ha decretato che il romanzo vincitore della quarta edizione del Premio è Il mare dove non si tocca di Fabio Genovesi (Mondadori).

Questi i voti:
Giuria scientifica: Fabio Genovesi 8, Davide Orecchio 2, Chiara Marchelli 1
Giuria popolare: Fabio Genovesi 5, Chiara Marchelli  2, Massimo Bavastro 1, Davide Orecchio 1, Giuliano Gallini 1, 1 astenuto
Genovesi vince con 13 voti complessivi, seguito da Chiara Marchelli e Davide Orecchio con 3 voti, in coda Massimo Bavastro e Giuliano Gallini con 1 voto.

Il mare dove non si toccaLa premiazione del vincitore si svolgerà sabato 19 maggio 2018 a Vallerano (VT) ore 11.30 presso la Piazza dell’Oratorio.

La Giuria Scientifica è composta da Giuseppe Antonelli, Carla Carotenuto, Anne-Christine Faitrop-Porta, Fabrizio Ottaviani, Paolo Palma, Raffaello Palumbo Mosca, Carlo Picozza, Graziella Pulce, Eugenio Ragni, Alberto Rollo, Fabio Stassi.

Il Comitato Direttivo è presieduto da Giorgio Nisini ed è composto da Valeria Ciaffardini (organizzazione Premio Alvaro-Bigiaretti), Manola Erasmi (consigliere Comune di Vallerano), Massimo Fornicoli (psicologo), Maurizio Gregori (sindaco di Vallerano), Massimo Onofri (critico Letterario), Luca Poleggi (giornalista), Riccardo Rovere (Casa Alvaro-Bigiaretti), Daniela Zanarini (Casa Alvaro-Bigiaretti). Leggi tutto…

VANNI SANTONI racconta L’IMPERO DEL SOGNO

VANNI SANTONI racconta il suo romanzo L’IMPERO DEL SOGNO (Mondadori)

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di Vanni Santoni

Prima di tutto, grazie a Letteratitudine per l’invito a parlare dell’Impero del sogno. Per farlo, mi piace partire oggi dalla copertina, disegnata da Vincenzo Bizzarri. È sempre una soddisfazione per l’autore quando capisce che il copertinista ha letto il libro con attenzione, e devo dire che quando sono arrivate le prime prove mi sono addirittura commosso: durante la lavorazione, mi chiedevo spesso se non avessi ecceduto nella varietà degli elementi e dei riferimenti mitologici, letterari e “pop” messi in campo. Quel primo disegno a matita, che poi è diventato la cover che vediamo oggi, mi ha detto che quanto stavo facendo poteva avere senso anche per occhi esterni. Mi piacciono molto anche i riferimenti all’Italia che si vedono qua e là: quando con Carlo Carabba di Mondadori abbiamo cominciato a parlare del romanzo, una delle prime cose su cui ci siamo trovati era che sarebbe stato bello fare un romanzo fantastico con una forte collocazione italiana, e la copertina riesce a rendere anche questo. Lo scrittore, e artista visivo, Francesco D’Isa, nel commentarla, aveva evocato le bahavachackra, le rappresentazioni simboliche del samsara, sovraccariche di dei, demoni e bodhisattva, che si vedono nei templi tibetani, e il paragone mi piace: è tipico, nella grammatica della visione, il passaggio da una zona di caos sovraccarico prima di sfondare verso le rivelazioni, e un percorso del genere è proprio quello che compie il protagonista del romanzo.

La seconda cosa che credo valga la pena raccontare, è che questo libro nasce davvero da un sogno. Ho davvero sognato quello che sogna Federico Melani all’inizio dell’Impero del sogno, il palacongressi, il congresso, i Draghi, i Sacerdoti, gli alieni, il fatto di essere io stesso un “delegato”. Avvenne sette anni fa, a Londra. Il sogno era così vivido, carico di senso apparente e curiosamente “seriale” che sentii il bisogno di trascriverlo, pensando che un domani, con opportuni sviluppi e modifiche, avrebbe potuto costituire lo spunto per qualcosa. Quella trascrizione è rimasta nel suo quaderno per diversi anni, finché non ho capito che poteva essere utile come base per questo romanzo, che a sua volta nasce da altre esigenze. Dato che da un po’ di anni ho cominciato ad articolare i miei romanzi, per quanto sempre autonomi, all’interno di un sistema narrativo unico, pativo un po’ il fatto che i due Terra ignota, in quanto fantasy, fossero del tutto avulsi dal resto dei miei libri. Mi assillava inoltre una questione, potremmo dire, “cosmologica”: trovare una giustificazione coerente alla natura intertestuale del mondo di Terra ignota. Ho voluto allora scrivere un romanzo che risolvesse quest’ultimo nodo e allo stesso tempo facesse da ponte tra quei due fantasy e il grosso della mia produzione, quella realistica di Muro di casse, Gli interessi in comune o La stanza profonda. Leggi tutto…

CLASSIFICA: dal 23 al 29 ottobre

I primi 40 titoli in classifica nella settimana dal 23 al 29 ottobre 2017

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Mantiene la 1^ posizione il nuovo romanzo di Dan Brown: “Origin” (Mondadori)

Sale in 2^ posizione “Festa di famiglia” di Sveva Casati Modignani (Sperling & Kupfer)

Mantiene il 3° posto “Le tre del mattino” di Gianrico Carofiglio (Einaudi)

Al 4° posto troviamo Roberto Saviano con “Bacio feroce” (Feltrinelli)

Nuovo ingresso in top ten, in 5^ posizione, “Le linee rosse. Uomini, confini, imperi: le carte geografiche che raccontano il mondo in cui viviamo” di Federico Rampini

Ingresso in top ten, al 6° posto, anche per “It”: classico di Stephen King (Sperling & Kupfer) spinto dall’omonimo film attualmente in programmazione nei cinema

7^ posizione per Marco Malvaldi con “Negli occhi di chi guarda” (Sellerio)

8° posto per Ken Follet con “La colonna di fuoco” (Mondadori)

Al 10° posto la versione tascabile di “Quel che resta del giorno”, bestseller del Premio Nobel per la Letteratura 2017 Kazuo Ishiguro.

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Questa settimana segnaliamo: Le linee rosse. Uomini, confini, imperi: le carte geografiche che raccontano il mondo in cui viviamo” di Federico Rampini (Mondadori)

 

Nella sua ricognizione delle linee di forza che stanno ridefinendo gli assetti geopolitici e geoeconomici globali, Federico Rampini mostra e insegna a leggere la nuova cartografia del mondo, per «guardare dietro le apparenze»

«Viaggiamo di più. Capiamo di meno. Mentre lo attraversiamo in velocità, il mondo ci disorienta. I leader brancolano nel buio. Fissano delle “linee rosse” che non capiscono. Forse perché non leggono. Quel che il mondo vuole dirci è spiegato nelle carte geografiche, e nella loro storia. Ma quelle studiate a scuola non bastano. Bisogna penetrare il loro significato nascosto, incrociare il paesaggio terrestre con le storie delle civiltà, dei popoli e degli imperi. «Ogni crisi – dai profughi alla Corea del Nord, dal terrorismo al cambiamento climatico, dagli autoritarismi ai nuovi protezionismi, dalle “missioni impossibili” di papa Francesco all’inquietante utopia dei social media – ci sfida a capire. «Una traversata coast-to-coast rivela che la supremazia degli Stati Uniti affonda le radici nella peculiarità del suo territorio. Le due Americhe sono separate da linee di frattura geografiche e razziali, religiose e sociali. Le stesse che spaccano l’Europa tra globalisti e sovranisti. La geografia storica dei populismi riconduce all’Italia dei tempi di Mussolini. «I confini dell’Europa unita hanno un’impronta germanica fin dal Sacro Romano Impero. La Cina costruisce una Nuova Via della Seta, sulla quale inseguo le tracce di un esploratore italiano nel deserto di Gobi. L’espansionismo giapponese aiuta a decifrare la trappola della Corea del Nord. In Russia esploro la continuità tra gli zar e Putin. In India visito l’epicentro di uno scontro di civiltà. Un soggiorno nel Medioevo birmano, in Vietnam e in Laos dimostra che sta vincendo il “duro” benessere senza le libertà. «Un missionario tra i musulmani ripropone la domanda di Stalin su “quante divisioni ha il papa”. Il peso della Chiesa aiuta a capire il dibattito italiano sui profughi. I tracciati delle migrazioni/invasioni ci riportano alla caduta dell’Impero romano. «Il potere delle mappe decide la sorte degli imperi: da Cristoforo Colombo a GoogleMaps. Il cambiamento climatico ridisegna gli atlanti a una velocità angosciante, la geografia dell’Artico e delle rotte navali cambia sotto i nostri occhi. E infine l’Italia vista da “tutti gli altri” aiuta a capire chi siamo davvero.» Nella sua ricognizione delle linee di forza che stanno ridefinendo gli assetti geopolitici e geoeconomici globali, Federico Rampini mostra e insegna a leggere la nuova cartografia del mondo, per «guardare dietro le apparenze» della realtà di oggi e per rendere i viaggiatori del Terzo millennio più consapevoli di quelle che saranno domani le possibili mete.

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Posizioni dal n. 1 al n. 10

Pos. Titolo Autore Editore Prezzo Tasc. Note
1 Origin Dan Brown Mondadori 25,00
2 Festa di famiglia Sveva Casati Modignani Sperling & Kupfer 14,90
3 Le tre del mattino Gianrico Carofiglio Einaudi 16,50
4 Bacio feroce Roberto Saviano Feltrinelli 19,50
5 Le linee rosse. Uomini, confini, imperi: le carte geografiche che raccontano il mondo in cui viviamo Federico Rampini Mondadori 19,50
6 It Stephen King Sperling & Kupfer 21,90
7 Negli occhi di chi guarda Marco Malvaldi Sellerio Editore Palermo 14,00
8 La colonna di fuoco Ken Follett Mondadori 27,00
9 Io sono con voi. Catechismo per l’iniziazione cristiana dei fanciulli (6-8 anni) Conferenza episcopale italiana (cur.) Libreria Editrice Vaticana 5,50 *
10 Quel che resta del giorno Kazuo Ishiguro Einaudi 12,00 T

Posizioni dal n. 11 al n. 40 Leggi tutto…

PREMIO BRANCATI 2017: I VINCITORI

I vincitori della 48^ edizione del Premio letterario “Brancati”. La premiazione si svolgerà sabato sera, 30 settembre 2017, nei saloni dell’Experia Palace Hotel di Zafferana Etnea.

Nella sezione narrativa sarà insignito Mauro Covacich autore de “La città interiore (ed. La Nave di Teseo); nella saggistica il riconoscimento andrà a Pietro Bartolo e Lidia Tilotta autori di “Lacrime di sale (ed. Mondadori), un libro in cui il medico di Lampedusa – già protagonista di Fuocoammare – racconta la sua esperienza nel fronteggiare l’emergenza sbarchi. Per la sezione poesia sarà premiata Maria Attanasio con  “Blu della Cancellazione (ed. La Vita Felice). Infine, la vincitrice della sezione giovani – con grande consenso – è Giulia Caminito autrice di “La grande A (ed. Giunti).
Di seguito, dettagli sui libri. Leggi tutto…

FLAVIO SANTI racconta L’ESTATE NON PERDONA

FLAVIO SANTI racconta L’ESTATE NON PERDONA. La nuova indagine dell’ispettore Furlan (Mondadori)

di Flavio Santi

Una delle caratteristiche del giallo è la cosiddetta serialità: i personaggi sono in sostanza sempre gli stessi, così come i luoghi, cambia in pratica soltanto l’oggetto dell’indagine. Tutto ciò, da una parte, presenta indubbi vantaggi: un certo meccanismo narrativo rodato, la possibilità che il lettore si affezioni ai personaggi, li possa ritrovare, una sensazione di vita vera. D’altra parte, però, capite bene che è sempre in agguato il rischio della ripetizione, del già detto o visto o sentito. Ebbene: come fare? Come rispettare, cioè, il meccanismo della serialità, sacrosanto in un giallo (e in effetti insito nell’idea stessa di racconto e di letteratura: la Bibbia, l’Iliade e l’Odissea non sono esse stesse grandi narrazioni in loop?), e non cadere nella ripetizione? Questa era la domanda “di metodo” che mi ponevo mentre scrivevo L’estate non perdona. La nuova indagine dell’ispettore Furlan (Mondadori, 2017). Amo le sfide, dunque la domanda era sì un macigno ma anche e soprattutto uno stimolo. Io ho cercato di fare in modo che i personaggi evolvessero, crescessero, che il tempo si sentisse. Che fossero, sì, buoni amici da ritrovare, ma che avessero anche qualcosa di nuovo da dire, da condividere. Qualcosa di nuovo innanzitutto per se stessi. Per questo era importante che la natura stessa dell’indagine crescesse. La parola chiave potrebbe essere crescita, sviluppo, evoluzione. Leggi tutto…

L’EVIDENZA DELLE COSE NON VISTE di Antonio Monda (articolo e intervista)

L’EVIDENZA DELLE COSE NON VISTE di Antonio Monda (Mondadori)  

di Francesca G. Marone

Con un sorriso garbato e sincero Antonio Monda, alla presentazione del suo L’evidenza delle cose non viste alla Feltrinelli di Napoli, si rivolge al pubblico dicendo: è una storia d’amore, semplicemente una storia d’amore. Come se fosse semplice parlar d’amore e farlo senza cadere in stereotipi, luoghi comuni o storie melense. Come se fosse semplice calarsi nella mente e nel cuore di una donna innamorata, diventare il suo pensiero e il suo sentire le emozioni scorrere. Monda riesce a concretizzare perfettamente sotto forma di un flusso di pensiero questo percorso che confluisce in riflessioni universali. Un pensiero intimo che si concretizza nel mondo del lavoro, del quotidiano, dei personaggi che lo popolano seguendo regole precise, ed infine ma in maniera preponderante in quello degli aspetti visivamente più significativi dello spazio circostante. È una storia d’amore quella narrata ma non è soltanto la storia di Audrey e Warren (che dura da sette anni, due mesi e nove giorni, e che lei ha pudore a definire “amore”), questa è anche la storia d’amore per una città: New York. I suoi grattacieli, la sfida perenne delle costruzioni verso l’alto, i locali più alla moda dove si possono incontrare Frank Sinatra, Jacqueline Kennedy, le celebrities e l’élite dorata del bel mondo newyorkese che si muove disinvolta fra i tavoli mentre fra gli stessi tavoli la giovane donna olandese sembra avvertire un senso di inadeguatezza e al contempo di attrazione. Vuole amare quel mondo con tutta se stessa perché è il mondo di Warren: l’uomo di cui si è innamorata. Leggi tutto…

ENRICO MACIOCI racconta LETTERA D’AMORE ALLO YETI

ENRICO MACIOCI racconta il suo romanzo LETTERA D’AMORE ALLO YETI (Mondadori)

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di Enrico Macioci

Scrissi la prima, rapida stesura di Lettera d’amore allo yeti nell’estate del 2013. Lasciai il romanzo a maturare in un cassetto e lo ripresi nel 2014, lavorandoci per parecchi mesi. Poi lo misi di nuovo a nanna e lo recuperai nel 2015 (altri due mesi di lavoro). Infine c’è stato l’editing precedente la pubblicazione, nell’autunno del 2016.
Dall’estate del 2013 in poi ho scritto altro, ma credo che Lettera rappresenti una svolta nella mia narrativa. Da modalità ibride, dove la storia si mescola a inserti sociologico/filosofici (La dissoluzione familiare) o a una forte componente autobiografico/diaristica (Breve storia del talento), a una modalità che contempla solo la storia. Naturalmente nessuna storia può essere mai del tutto solo una storia. Ogni storia, nutrendosi del vissuto di chi la scrive, è una finzione spuria. Intendo però affermare che, con Lettera, ho imboccato una strada più decisa verso ciò che potremmo definire “romanzo classico”. Uso le virgolette perché so di calpestare un terreno minato. Cos’è un romanzo? E cos’è poi un romanzo classico? Di preciso non lo sappiamo. Provo a cavarmela così: il romanzo è un testo che fa muovere una serie di personaggi (al limite anche un solo personaggio) entro determinati ambienti e situazioni. Un romanzo inteso in senso classico – sempre per sommi capi – agisce senza tenere conto (o tenendo conto relativamente) dell’esperienza del postmoderno, delle avanguardie, del decostruzionismo, della teorie che hanno coinvolto molti intellettuali e romanzieri negli ultimi decenni. Cantastorie è forse il termine che meglio definisce ciò che cerco quando leggo, e ciò cui tendo quando scrivo. Uno che sembra parlare come si parla attorno al fuoco, inseguendo con le proprie parole una forma da offrire a chi lo ascolta – e al buio. Leggi tutto…

BORN TO RUN di Bruce Springsteen (anticipazione)

È in uscita BORN TO RUN: l’autobiografia di Bruce Springsteen (Mondadori – traduz. di M. Piumini)

disponibile dal 27 settembre

(di seguito, il parere dello scrittore americano Richard Ford e la scheda del libro)

«C’è qualcosa di strano nel raccontarsi per iscritto… Tuttavia, c’è una promessa che l’autore di un libro come questo fa al lettore: aprirgli la propria mente. È quanto ho cercato di fare in queste pagine.» – BRUCE SPRINGSTEEN

Ne scrive lo scrittore americano Richard Ford sul New York Times di ieri. Tutti i fan di Springsteen leggeranno questo libro“, scrive Ford. Leggi tutto…

WIDAD TAMIMI racconta LE ROSE DEL VENTO

WIDAD TAMIMI racconta il suo romanzo LE ROSE DEL VENTO. Storia di destini incrociati (Mondadori)

Le prime pagine del libro sono disponibili qui

di Widad Tamimi

Mio nonno perse la vista subito dopo la pensione. La cecità lo faceva sentire solo, in una sorta di isolamento esistenziale che lo imprigionava nei ricordi, quelle immagini vicine al cuore che non hanno bisogno di luce per essere indagate. A volte si trattava di memorie dolci, soavi, che lo rendevano leggero come il bambino che era stato a Trieste negli anni venti. Altre volte il suo volto si copriva di ombre: il passato restituiva anche i dolori, da cui, senza le distrazioni che il perimetro e i colori della vita esterna possono offrire, prendeva a fatica le distanze.
Gli facevo compagnia perché si sentisse meno solo, mi raccontava della sua vita, ed io lo ascoltavo per ore seduta sul divano della sua casa di Como.
Finalmente comprammo un piccolo registratore e le cassette di una volta. Decidemmo che si trattava di un vero e proprio progetto, e che io ne avrei tenuto le redini, nella veste di intervistatrice. Fui onorata di questo riconoscimento: mio nonno non cedeva facilmente il controllo, lasciarsi guidare da me significava riporre una grande fiducia in me.
La domenica successiva mi presentai a casa sua con una scaletta di temi e domande. Non solo, elencai anche un preciso numero di regole che avrebbero limitato il nostro lavoro. A mio nonno piacevano i contratti e accolse il regime professionale con serietà.
Cominciammo dall’albero genealogico. La famiglia Weiss – Schmitz aveva alle spalle una storia affascinante, e i personaggi su cui soffermarsi a lungo non mancavano. Poi passammo alla musica, alla letteratura, alla psichiatria. Guardammo le foto delle case in cui abitarono, parlammo del fascismo e infine dell’esilio.
Un giorno in compagnia di suo fratello parlammo del valore della musica nella famiglia. Piero era un pianista, abitava in America, insegnava presso l’Università di Baltimore. Ogni anno raggiungeva l’Europa, dove si ritirava per lunghe ore di studio. I due fratelli, all’epoca entrambi ottantenni, mi sembrarono due bambini messi l’uno affianco all’altro. Mi raccontarono del violino della madre, la mia bisnonna. Prima di imbarcarsi sull’ultima nave che li portò a New York da Londra nel 1939, la mia bisnonna decise di liberarsene, come ad infliggersi un sacrificio in nome di una speranza silente. Un atto di redenzione, forse.
Le versioni dei loro ricordi non coincidevano perfettamente, eppure alcuni particolari erano identici. A tratti bisticciarono, poi, però, piansero entrambi.
Soffrii con loro, e inevitabilmente pensai a mio padre, che, sulle note di una storia apparentemente diversa, era stato segnato da un destino molto simile al loro.
Mentre il mio nonno materno, ebreo triestino, tornava dal suo esilio contro il volere di tutta la famiglia per ristabilirsi in Italia, patria che amava, mio padre, palestinese, diventava profugo a sua volta. Leggi tutto…