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Posts Tagged ‘Nadia Terranova’

SCINTILLA di Nadia Terranova (Mondadori) – anticipazione

Scintilla - Nadia Terranova - copertina“Scintilla” di Nadia Terranova (Mondadori, 2024) – con illustrazioni di Maria Chiara Di Giorgio

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Anticipazione – Uscirà il 19 marzo 2024 “Scintilla“: il nuovo romanzo per ragazzi di Nadia Terranova, vincitrice del Premio Strega Ragazze e Ragazzi e del Premio Andersen

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“Ho scritto questo romanzo tutto l’estate scorsa mentre ero in una Sicilia infuocata”, ha dichiarato Nadia Terranova, “satura di una solitudine elettrica che esplodeva in incendi dolosi e spaventosi, per poi sorprendere con improvvise tenerezze. Ci sono dentro la rabbia per un ponte inutile, un bambino che sogna così forte da capovolgere il tempo, un giardino magico, una famiglia chiassosa, e sotto la cenere riflessioni sulla libertà, sul talento, su una Panormo che è il modo in cui negli ultimi anni ho visto Palermo, il luogo dove tutto può succedere, anche veder materializzarsi un imprevisto futuro in mezzo a un ingombrante presente. Leggi tutto…

PREMIO VITTORINI 2022: vince Nadia Terranova con “Trema la notte” (Einaudi)

NADIA TERRANOVA VINCE IL PREMIO VITTORINI 2022 CON “TREMA LA NOTTE” (EINAUDI)

Il premio per l’editoria indipendente Arnaldo Lombardi (III edizione) è stato assegnato alla casa editrice Cavallotto di Catania

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[La nostra recensione di “Trema la notte” di Nadia Terranova (Einaudi)]

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Nadia Terranova con “Trema la notte” (Einaudi) è la vincitrice della XXI edizione del Premio Letterario Nazionale Elio Vittorini. La consegna si è svolta sabato sera al culmine della cerimonia di chiusura sul palco allestito in piazza Minerva.

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Nadia Terranova è stata declamata vincitrice dal presidente della Commissione di valutazione, prof. Antonio Di Grado. A consegnare il premio alla vincitrice è stato l’Assessore alla cultura della Città di Siracusa Fabio Granata.
Gli altri due finalisti della ternza erano: Carmine Abate con “Il cercatore di luce” (Mondadori) e Massimo Maugeri con “Il sangue della Montagna” (La nave di Teseo). Leggi tutto…

Il nuovo numero della rivista letteraria K: “Felicità” (l’editoriale di Nadia Terranova)

K. Linkiesta fiction. Vol. 4: Felicità. - copertinaÈ uscito il nuovo numero di K, la rivista letteraria di Linkiesta curata da Nadia Terranova e Christian Rocca. Dopo i numeri dedicati a Sesso, Memoria e Città ecco il nuovo numero ispirato alla Felicità.

Tutti i numeri sono disponibili qui

Di seguito, l’editoriale di Nadia Terranova

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Capita a volte di sentirsi per un minuto felici. Non fatevi cogliere dal panico: è questione di un attimo e passa.
Gesualdo Bufalino

di Nadia Terranova

C’è un gioco che facciamo, Christian Rocca e io, che va avanti da quando scrissi che tutte le storie sono storie di sesso. “Sesso” era la parola chiave del primo numero e da allora, ogni volta, lui titola idealmente il mio editoriale così: tutte le storie sono storie di… Ecco, no, dopo aver giocato con tutte le parole, per la prima volta con “felicità” non si può. Non funziona. Non solo non è vero che tutte le storie sono storie di felicità, ma di norma è vero il contrario, la letteratura è conflitto, tutte le storie sono storie di infelicità, dissesti, disallineamenti. Nessuna storia è una storia di felicità, eppure qui ne troverete ventuno. Le scrittrici e gli scrittori che hanno raccolto la sfida sono stati coraggiosissimi, anche se mentre accettavano tremavano: aiuto, ma io di felicità non so niente. Pronta la mia risposta tranquillizzante: coraggio, può essere anche un racconto antifrastico. Si può scrivere anche dell’assenza di felicità. Della sua irraggiungibilità. Della sua lontananza. Del suo miraggio. Leggi tutto…

TREMA LA NOTTE di Nadia Terranova (Einaudi) – recensione

https://www.einaudi.it/content/uploads/2022/02/978880624890HIG.JPG“Trema la notte” di Nadia Terranova (Einaudi)

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di Daniela Sessa

Si narra che Colapesce mollò per un attimo, tremendo e fatale, la colonna franta sotto capo Peloro e tutto venne giù. Si narra che Scilla e Cariddi, colte di sorpresa, cominciarono l’una a ululare e l’altra a muoversi vorticosamente e tutto il mare dello Stretto si riversò su Messina e Reggio. Potremmo inventarcelo così, il terremoto che nella notte del 27 dicembre 1908 distrusse Messina e Reggio Calabria. Potremmo farne epica e mito come ogni fatto che segna un confine invalicabile tra storia e archetipo. Possiamo farne leggenda come ogni evento che resta nella memoria e si fa cunto: lo fece qualche anno fa Carlo Muratori nelle pagine e nelle note dense di “Dies irae”. In una delle quattro storie raccolte su quel terremoto si leggono questi versi “Lu mari rivudia misu ‘nfurtura,/ Missina si nacava lientu lientu…/’nzima ca divintau na sipurtura” (Il mare ribolliva mosso a tempesta/ Messina si dondolava lenta lenta…/ fino che diventò una sepoltura); in altri si dice la brutalità, soma di ogni tragedia: un soldataccio taglia le dita a un cadavere di donna per rubare un anello. Potremmo raccontarlo in ogni lingua che conosce la devastazione e il dolore, la memoria e l’oblio, una lingua capace di mescolare in quel cataclisma cronaca e fantasmi. Si può, a patto che a mettere le parole e le ombre sia Nadia Terranova, che dello Stretto è parte, è sirena, è flauto.  Quello che resta dopo aver letto il suo ultimo romanzo “Trema la notte” è sconquasso. Sconquasso della terra e delle cose. Le ferite della terra e delle cose si sommano ad altre ferite della Sicilia, figlia e figliastra della Natura. Quello che resta, arrivati all’ultima pagina del romanzo, è il riverbero di un boato. Leggi tutto…

Premio “Le Città delle Donne” 2021 a Laura Boldrini, Tiziana Ferrario, Loredana Lipperini, Elisabetta Sgarbi, Luigia Sorrentino, Nadia Terranova

Premiate a Roma – dal Ministro Dario Franceschini – Laura Boldrini, Tiziana Ferrario, Loredana Lipperini, Elisabetta Sgarbi, Luigia Sorrentino, Nadia Terranova: protagoniste di “Le Città delle Donne” 2021

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Si è svolta a Roma, ieri pomeriggio presso il palazzo Altemps nel teatro del Museo Nazionale Romano, la cerimonia di conferimento dei premi ‘Città delle Donne’, per la prima edizione dell’evento organizzato dal magazine online ‘Le Città delle Donne’, la rivista diretta da Mariagloria Fontana che ha come caratteristica lo sguardo delle donne sulla cultura, sul costume e sulla società e firme d’autore come le scrittrici Nadia Terranova, Viola Di Grado, Marilù Oliva, Veronica Tomassini, Ilaria Palomba, Aisha Cerami, Valentina Della Seta, Anna Giurickovic Dato.

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Esce il terzo numero della rivista letteraria K: si intitola CITTÀ

Uscirà il 4 novembre il nuovo numero di “K”, rivista letteraria de “Linkiesta” curata da Nadia Terranova. Si intitola: “Città”

Tutti i numeri sono disponibili qui

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Nadia Terranova | Premio Strega 2021«Arriva con colori e grafica così chic che ci possiamo finalmente permettere il nero», ha dichiarato la scrittrice Nadia Terranova, «il terzo numero di K, la rivista letteraria di cui ho la gioia di essere curatrice, e di cui solo in formato cartaceo escono due numeri l’anno.
Dopo “Sesso” e “Memoria”, ho scelto la parola “Città”. C’entra con gli anni che viviamo, con come è cambiato il nostro rapporto con lo spazio in pandemia, c’entra con i luoghi in cui siamo nati e cresciuti, che abbiamo odiato scelto abbandonato inventato.
Di città leggerete nel mio editoriale, in quello di Christian Rocca direttore de Linkiesta insieme a cui è nato tutto questo perché è di Alcamo come quel Cielo lì, e nei racconti degli scrittori, che per questo numero sono: Chiara Barzini, Annalisa Camilli, Cristiano Cavina, Claudia Durastanti, Tito Faraci, Viola Lo Moro, Francesca Marciano, Cristina Marconi, Davide Mosca, Francesco Pacifico, Giacomo Papi, Antonio Pascale, Giulio Perrone, Andrea Pomella, Emanuele Trevi, Matteo Trevisani, Alice Urciuolo, Valeria Usala.

C’è anche un’intervista larga della strepitosa Simonetta Sciandivasci ad Alessandro Piperno. Leggi tutto…

AUTORI SOTTO LE STELLE 2021

Autori sotto le Stelle: 3 agosto 2021, a Taormina (Me), dalle h. 19, Terrazza dell’Hotel Excelsior Palace

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Ritorna a Taormina l’evento “Autori sotto le Stelle” organizzato da Demea Eventi Culturali (riproniamo l’intervista rilasciataci l’anno scorso da Antonio Oliveri).

Protagoniste di quest’anno, le scrittrici Catena Fiorello Galeano e Nadia Terranova presentate da Felice Cavallaro.

Con Catena Fiorello Galeano si discuterà di “Amuri” (Giunti), con Nadia Terranova di “Il segreto” (Mondadori).

Di seguito, le schede dei due libri. Leggi tutto…

MOSCHE D’ORO per Giulio Perrone Editore

LOGOUn 2021 di cambiamenti e novità per Giulio Perrone editore

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Giulia Caminito, nuova editor. Anna Voltaggio, nuova responsabile dell’ufficio stampa. E una nuova collana (“Mosche d’oro”) affidata a Nadia Terranova, Giulia Caminito e Viola Lo Moro

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Sull’onda del successo della collana Passaggi di Dogana, nel corso del 2021 si prospettano importanti novità in casa Giulio Perrone Editore.

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COME UNA STORIA D’AMORE di Nadia Terranova (recensione)

“Come una storia d’amore” di Nadia Terranova (Perrone)

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“Come una storia d’amore”: il viaggio di Nadia Terranova nella città di R.

di Daniela Sessa

Come una storia d’amore” è un titolo furbastro, ruffiano, seduttore, malizioso e smaliziato.  Perciò, prima di mettersi a leggere i dieci racconti che raccoglie è bene sapere che la storia d’amore non si dimena solo lungo le deliziose pagine del nuovo libro di Nadia Terranova ma le scavalca, quelle pagine, e si piazza tra lettore e libro. Piazzare, con la sua idea di staticità, magari non sarà l’espressione migliore per un libro che racconta un viaggio dal tragitto solo all’apparenza breve (nello spazio tra due quartieri, il Pigneto e il Ghetto) né si possono impunemente attribuire all’amore qualità immobili. Ma, finita l’ultima pagina di “Come una storia d’amore”, solo un lettore sprovveduto non avrà capito che attraverso la cura delicata e perspicace della parola, i personaggi policromi, una narratrice raggomitolata nel proprio io spezzato e tagliente, Nadia Terranova la storia d’amore l’ha cercata proprio con chi legge. Dopo averlo catturato nella rete di dieci piccole storie che sono un’unica storia: una giovane donna, dopo dieci anni vissuti a Roma, si trova nella necessità o desiderio di rimettersi in moto, per cominciare un altro viaggio. Leggi tutto…

NADIA TERRANOVA vince il Premio Alassio Centolibri

Con il romanzo “Addio fantasmi” (Einaudi), già finalista al Premio Strega, Nadia Terranova vince la venticinquesima edizione del prestigioso “Premio Alassio Centolibri – Un autore per l’Europa”.
La cerimonia di premiazione si svolgerà il 7 settembre in Piazza Partigiani.

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Ascolta la puntata radiofonica di Letteratitudine dedicata ad “Addio fantasmi” (Einaudi), con Nadia Terranova in conversazione con Massimo Maugeri, cliccando qui

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“Lo hanno votato gli italianisti all’estero e questa per me è la cosa più bella” ha dichiarato Nadia Terranova, “pari con il passaggio di testimone dall’autore di uno dei libri più belli di questi anni, che ha vinto la scorsa edizione”. Il riferimento è al libro di Roberto Alajmo “L’Estate del 78” (Sellerio), vincitore della scorsa edizione.

La Cerimonia di premiazione della 25° edizione si svolgerà il 7 settembre e sarà presentata da Gerry Scotti. La Giuria del premio, come di consueto per il Premio Alassio, decreta il romanzo vincitore secondo il parere di prestigiosi professori delle migliori università europee. Leggi tutto…

ADDIO FANTASMI di Nadia Terranova (recensione)

ADDIO FANTASMI di Nadia Terranova (Einaudi Stile Libero)

Libro proposto all’edizione 2019 del Premio Strega

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di Fabrizio Palmieri

Perdere un padre in età preadolescenziale è terribile.
Perderlo perché ha deciso di lasciare casa è drammatico.
Una dura lezione che Ida ha dovuto apprendere in fretta: ha dovuto imparare a convivere, a fare a meno di una figura così importante, a negarne l’utilità.
Ma digerire la perdita è ben diverso dal semplice convivere.
Perché è già difficile metabolizzare la morte di un genitore, ma è da titani vincere un abbandono. Ida convive con l’abbandono, si ribella a modo suo, stenta a capirlo ma deve crederci, quasi fosse un atto di fede.
Fede nei fantasmi.
I fantasmi aleggiano nella tua vita come un vento impazzito e proprio come il vento arrivano quando dicono loro e con l’intensità che loro decidono. Sono evanescenti: ci sono e non ci sono, un vedo e non vedo di un macabro spogliarello. Ed è proprio quando la vita sembra denudarsi per apparire ‘così-com’è’ agli occhi di Ida, è proprio in quel momento che i fantasmi tornano a intonare brani di passato, infestando la mente e stendendo un sudario sul futuro, utilizzando le figure a te più vicine per ripescare ferite rimosse e mai sanate. Leggi tutto…

#GruppoDiLetturaDay 2017

Torna il #GruppoDiLetturaDay ideato da Isabella Borghese

Sta per cominciare la seconda edizione del #GruppoDiLetturaDay. Ne parliamo con l’ideatrice, Isabella Borghese

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blog_isaSono entusiasta di questo progetto a cui ho iniziato a lavorare diversi anni fa“, ha raccontato Isabella Borghese a Letteratitudine, “più di tutto perché maturava in me – che lavoro da anni come ufficio stampa – il desiderio di trovare nuove idee per promuovere i libri. Sono contenta di aver già avviato la seconda edizione, un poco incoraggiata dagli auguri di Dacia Maraini, e felice di avere oggi Nadia Terranova con noi; questo fatto che Nadia abbia detto che per lei questa giornata è <<un luogo in cui tutto è possibile e le rivoluzioni si fanno senza accorgersene>> è un’altra bellissima osservazione; in fondo chi lavora nel settore, chi ama i libri, chi vive con e per essi, non pensa a fare altro che rinnovare, creare, dare vita a nuove idee. E se riusciamo a fare piccole rivoluzioni a noi non solo sembrano grandi, sono soprattutto un obiettivo raggiunto che ci spinge ad andare avanti, a non fermarci, a credere in quello che facciamo. E pure, soprattutto, ancora a credere nei libri. Nei libri. In ultimo mi è doveroso ringraziare l’entusiasmo dei Gruppi di Lettura, delle lettrici, dei lettori, che dico sempre, sono i veri protagonisti di questa giornata ed è in fondo grazie a loro che esiste il Gruppo di Lettura Day. Senza di loro non ci sarebbe nulla. E anche vorrei ringraziare chi sostiene e dà voce a questo progetto. Sono molte le persone da ringraziare, dunque. E lo faccio a gran voce!

Di seguito, informazioni sul #GruppoDiLetturaDay 2017 Leggi tutto…

SIBILLE

SibilleSIBILLE (AA.VV. – Edizioni Arianna)

Dieci Sibille del nostro tempo consegnano al lettore le loro “profezie” per suggerirci percorsi futuribili, varchi di piccola, grande sapienza, residuo di una luce che proviene da lontano ma che può, se solo noi vogliamo, accompagnarci nel nostro viaggio che, ci auguriamo, non sia solo un meccanico, orizzontale cammino.

Testi di: Licia Cardillo Di Prima, Marinella Fiume, Daniela Gambino, Asma Gherib, Simona Lo Iacono, Clelia Lombardo, Anna Mallamo, Beatrice Monroy, Nadia Terranova, Lina Maria Ugolini.

A cura di Fulvia Toscano

Sul post, i commenti che le dieci “Sibille” coinvolte nel progetto no profit hanno rilasciato a Letteratitudine.

La prefazione del libro è disponibile su L’EstroVerso

Le autrici di Sibille devolvono i diritti d’autore all’Associazione Amici del Fondo Librario “Paola Albanese” per il progetto di creazione di una Biblioteca delle donne a Nicotera (VV).

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I COMMENTI DELLE DIECI “SIBILLE”
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GLI ANNI AL CONTRARIO, di Nadia Terranova (intervista)

Gli anni al contrarioGLI ANNI AL CONTRARIO, di Nadia Terranova (Einaudi). Un estratto del romanzo è disponibile qui…

di Eliana Camaioni

Si sbaglia, chi ritiene che “Gli anni al contrario” sia un saggio sul Settantasette. Somiglia piuttosto al romanzo manzoniano (una faccenda privata con la Storia sullo sfondo, un esempio di storiografia dal basso): è la vicenda di Aurora e Giovanni, novelli Renzo e Lucia, che in quegli anni vivono e da quegli anni sono segnati, senza per questo trasformarsi da soggetto in complemento oggetto.
Aurora e Giovanni, quindi, i protagonisti, raccontati da un narratore apparentemente esterno; li incontriamo quando ancora non si conoscono, adolescenti, figli di due famiglie borghesi, in una città di periferia (una Messina descritta dai suoi borghi, dai suoi colori, dalla mentalità piccina e provinciale dei suoi abitanti). Giovanni figlio di un avvocato, marxista nostalgico, Aurora di un ‘fascistissimo’ direttore del carcere cittadino.
Aurora che studia per conquistare libertà e spazi personali, Giovanni che trascura i libri e anela a diventare eroe di quella rivoluzione respirata nella casa paterna per il tramite dei suoi ospiti: sarà l’università a metterli assieme, in un torrido pomeriggio di giugno, lei “miss trenta e lode”, lui studente caotico e insubordinato.
Una gita idilliaca a Stromboli consacrerà definitivamente i loro destini: una gravidanza, un matrimonio veloce, una ‘casa in miniatura’, nella quale i novelli sposi andranno a vivere, ancora inesperti e innamorati più del giusto dei propri sogni di ragazzi.
Ma trasformarsi da eroe della rivoluzione a eroe del quotidiano a Giovanni non basta, e Aurora è a sua volta ancora troppo figlia per poter essere madre: la casa in miniatura diventerà presto claustrofobica per entrambi (solitudine per lei, oppressione per lui), e il loro rapporto un’altalena di separazioni e ritorni, di viaggi che hanno il sapore di fughe, alla ricerca di un’identità personale e di un sogno di famiglia che non riuscirà mai a decollare.
Ruolo chiave è quello di Mara, la figlia di quei due figli mai cresciuti: nei suoi occhi (uno sguardo forte e penetrante, che diventerà intenso punto di vista) la maturità e la profondità che ai genitori sembra mancare. Mara neonata, orsacchiotto che Aurora porta sempre con sé, arma con cui affrontare il mondo; Mara bambina, destinatario delle lettere di un padre che vive lontano, Mara unico motivo di contatto fra Aurora e Giovanni, che si cercano ma si lasciano, si amano e si separano, si attraggono respingendosi. Mara che comincia a crescere, Mara che capisce ma non dice, Mara genitore dei suoi genitori. Fino alla fine, soprattutto alla fine; fino al tragico epilogo che segnerà le sorti del padre – l’eroina, l’aids, un destino tragico ed inesorabile. Quello stesso destino che lascerà Aurora e Giovanni a terra, passeggeri in ritardo dell’unico treno della salvezza per quella generazione sciagurata, passato in extremis per molti ma non per loro: quello dell’abiura, del riproviamoci in un altro modo, dell’ “Ho sbagliato”
Con uno stile pulito e senza sbavature, Nadia Terranova ci consegna una storia intensa e profonda: quella di Aurora e Giovanni, eroi per sbaglio di una rivoluzione mancata, ma soprattutto di Mara, una picciridda che porta negli occhi la sua valigia, un’infanzia senza tempo, e tutto ciò che occorre per continuare a raccontare.

Intervistiamo Nadia Terranova (ritratta nella foto in basso) per Letteratitudine
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