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Posts Tagged ‘newton compton’

IL CASTELLO DELLE CONGIURE di Davide Cossu (Newton Compton)

Il castello delle congiure - Davide Cossu - copertina“Il castello delle congiure” di Davide Cossu (Newton Compton Editori): incontro con l’autore e un brano estratto dal libro

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Davide Cossu è nato a Cagliari nel 1987. Laureato in Storia del Cinema e Filosofia, ha studiato Scrittura Creativa presso la Scuola Holden di Torino. Il quinto sigillo, suo romanzo di esordio, è stato vincitore del Premio Selezione Bancarella 2023.

La Newton Compton ha pubblicato anche il nuovo romanzo intitolato Il castello delle congiure.

Abbiamo chiesto all’autore di parlarci di quest’ultimo libro…

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«“Bella amica, così è di noi / né voi senza di me, né io senza di voi” scriveva nel XII secolo una delle più grandi intellettuali del Medioevo, Maria di Francia, poetessa dell’amor cortese e antesignana del movimento femminista. Una protagonista, al pari della ben più famosa Christine de Pizan, della metà dimenticata della Storia, quel mondo femminile nascosto volutamente dal dominio degli uomini, eppure sempre pulsante e mai incline alla sottomissione. Leggi tutto…

IL DELITTO DELLA MONTAGNA di Chicca Maralfa (Newton Compton)

Il delitto della montagna. Una nuova indagine di Gaetano Ravidà - Chicca Maralfa - copertina“Il delitto della montagna. Una nuova indagine di Gaetano Ravidà” di Chicca Maralfa (Newton Compton Editori): incontro con l’autrice e un brano estratto dal libro

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Chicca Maralfa è nata e vive a Bari. Giornalista professionista, è responsabile dell’ufficio stampa dell’Unioncamere Puglia e della Camera di Commercio di Bari. Ha collaborato stabilmente per anni con la «Gazzetta del Mezzogiorno», scrivendo di cultura e di attualità, e con i periodici specializzati «Ciao 2001» e «Music». Per Antenna Sud e Rete4 (nella trasmissione di Alessandro Cecchi Paone, Giorno per giorno) si è occupata di cronaca bianca e nera. Ha esordito nella narrativa nel 2018 con la commedia nera Festa al trullo, e nel 2021 ha pubblicato il suo primo giallo, Il segreto di Mr Willer, finalista a vari premi letterari. Con la Newton Compton ha pubblicato Lo strano delitto delle sorelle Bedin e Il delitto della montagna (quest’ultimo, appena pubblicato).

Abbiamo chiesto all’autrice di raccontarci qualcosa sul suo nuovo romanzo: “Il delitto della montagna. Una nuova indagine di Gaetano Ravidà” di Chicca Maralfa (Newton Compton)

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«In un romanzo si può fare di un paesaggio un personaggio?», ha detto Chicca Maralfa a Letteratitudine. «Dargli spazio sulla scena, farlo addirittura muovere fra passato e presente, renderlo soggetto oltre che oggetto di impressioni e descrizioni? Una sorta di specchio animato, che rimanda al lettore la luce e il clima non solo come riflesso di una realtà immanente ma anche come stati d’animo, mutevoli, dei protagonisti? Leggi tutto…

ANDREA FREDIANI racconta NAPOLEONE (Newton Compton)

Napoleone - Andrea Frediani - copertinaCome nasce un romanzo? Per gli Autoracconti d’Autore di Letteratitudine: ANDREA FREDIANI racconta il suo romanzo “Napoleone” (Newton Compton Editori)

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di Andrea Frediani

Intrufolarsi nella mente di un genio, e cercare di capire se meriti di più l’appellativo di “genio del male”, o di “più grande condottiero della storia”, oppure di “primo riformatore d’Europa” è una sfida avvincente per un romanziere. Napoleone ci ha lasciato più scritti di qualunque altro conquistatore, dalle sue lettere al Memoriale di Sant’Elena redatto dal suo segretario, dai bollettini della sua Grande Armata alle disposizioni consolari e imperiali, rivestendo in essi una molteplicità di ruoli: sposo, padre, fratello, figlio, comandante, generale, console, imperatore, personaggio di successo, uomo sconfitto, legislatore… Ma possiamo dire di conoscerlo davvero? Di conoscere i suoi pensieri più reconditi, non legati alle necessità e agli impulsi del momento, alla ragion di stato, alla diplomazia, alla politica, all’opportunismo?
Napoleone che parla con sé stesso, senza rendere conto a nessuno dei propri pensieri; non una vera e propria autobiografia, di quei libri di memorie che si redigono a posteriori, soprattutto per giustificare il proprio operato agli occhi dei posteri, come hanno fatto tanti personaggi di primo piano della storia; no, bensì un vero e proprio dialogo interiore, sulla scorta di ciò che escogitò Marguerite Yourcenar col suo “Memorie di Adriano”, in una versione, però, più popolare. Leggi tutto…

LA TAVERNA DEGLI ASSASSINI di Marcello Simoni (Newton Compton)

La taverna degli assassini. Un’indagine di Vitale Federici - Marcello Simoni - copertina“La taverna degli assassini” di Marcello Simoni (Newton Compton): intervista all’autore

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di Massimo Maugeri

Il nuovo romanzo di Marcello Simoni, pubblicato da Newton Compton, si intitola La taverna degli assassini. È un giallo storico ambientato nell’anno 1793, presso il Granducato di Toscana, che vede come protagonista il nobile decaduto Vitale Federici.

Ne ho discusso con l’autore…

– Caro Marcello, partiamo come sempre dalle origini. Raccontaci qualcosa sulla genesi di questo romanzo. Come nasce “La taverna degli assassini”?
Come tutti i romanzi dedicati alle indagini di Vitale Federici: per caso. Di punto in bianco l’editore mi ha chiesto di scrivere un giallo da pubblicare come strenna autunnale-natalizia e il mio pensiero è andato subito al “mio” detective settecentesco. Che, a essere sinceri, mi mancava un po’.

– Parlaci un po’ del luogo e del periodo in cui è ambientata la storia. Siamo nel Granducato di Toscana e siamo nell’anno 1793. Quali sono le caratteristiche di questo luogo, con riferimento al periodo storico in cui si svolgono i fatti narrati nel romanzo?
Le caratteristiche si riassumono in due parole: gotico italiano. Come è già successo per le storie di Federici che ho ambientato a Urbino, Roma e Venezia, ho voluto dimostrare che anche l’Italia di fine XVIII secolo offre atmosfere degne dei grandi romanzi gotici anglosassoni, senza rinunciare a quel tocco cosy crime in stile Agatha Christie e anche un po’ Jessica Fletcher. Nella Taverna, per scendere nei particolari, parliamo di colli del Chianti, vino rosso, castelli labirintici e cripte medievali. Una ricetta esplosiva. Leggi tutto…

A ROMA SI MUORE DA SOLI di Enrica Aragona (Newton Compton)

A Roma si muore da soli. Un'indagine di Nadia Montecorvo - Enrica Aragona - copertinaA Roma si muore da soli. Un’indagine di Nadia Montecorvo” di Enrica Aragona (Newton Compton): incontro con l’autrice un brano estratto dal romanzo

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Enrica Aragona è nata a Roma nel 1978. Lavora nell’industria farmaceutica, ma la passione per la scrittura la accompagna da sempre. A Roma si muore da soli è il suo primo romanzo pubblicato con la Newton Compton.
Abbiamo chiesto all’autrice di parlarcene…

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«Nel mio destino c’era la scrittura», ha detto Enrica Aragona a Letteratitudine. «Ne sono convinta, perché a quattro anni scarabocchiavo già l’agendina di mia madre con parolacce sgrammaticate e frasi di senso più o meno compiuto. Da allora è passato qualche decennio e tante cose sono cambiate, la penna è stata sostituita dalla tastiera di un computer, ma la passione per le parole (e un po’ anche quella per le parolacce) non mi ha mai abbandonata. E se è vero che il primo amore non si scorda mai, io non faccio eccezione. Avevo già pubblicato alcuni romanzi prima di “A Roma si muore da soli”, ma nessuno di questi era un giallo. Leggi tutto…

IL PROFANATORE DI TESORI PERDUTI di Marcello Simoni (Newton Compton): intervista all’autore

Il profanatore di tesori perduti - Marcello Simoni - copertina“Il profanatore di tesori perduti” di Marcello Simoni (Newton Compton): intervista all’autore

“Il profanatore di tesori perduti”, mette in scena un nuovo protagonista, Sufrah, ed è ambientato nell’Egitto medioevale. Nel romanzo tre gruppi di personaggi viaggiano alla ricerca delle rovine dell’antica città di Zarzourah, dove si nasconderebbe un inestimabile tesoro. Il libro è ispirato a Le Mille e una notte e a L’isola del tesoro.

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di Massimo Maugeri

Marcello Simoni, autore di thriller storici vincitore del Premio Bancarella, torna con una nuova storia dal sapore esotico intitolata “Il profanatore di tesori perduti“. Ambientato nel deserto egiziano, uno dei luoghi più inospitali del Medioevo, il romanzo segue le avventure di Sufrah, un uomo avvolto dal mistero alla ricerca di un’antica città sotto la quale si nasconderebbe un misterioso tesoro. Nel viaggio lo accompagna Alif, giovane servo dal passato di ladro, sul quale ricadranno inaspettatamente le sorti della spedizione. Raggiungere le rovine maledette di Zarzourah si rivelerà un’insidiosa caccia al tesoro, capace di attirare uno sciame di avventurieri: infidi cammellieri, spie cristiane, sicari della setta degli assassini.

– Caro Marcello, partiamo dall’inizio. Raccontaci qualcosa sulla genesi di romanzo. Come nasce “Il profanatore di tesori perduti”? Da quale idea, spunto, esigenza o fonte di ispirazione?
Il Profanatore è un romanzo dalla gestazione molto lunga. Credo di averlo portato dentro da anni. Di preciso, da quanto ho iniziato a scrivere avventure rivolgendo lo sguardo sempre più a est. Una scelta nata dall’esigenza di dare vigore a un aspetto del Medioevo che spesso tralasciamo: quello orientale, dal quale nasce l’immaginario delle Mille e una notte.

– Cosa puoi dirci sulla fase propedeutica alla scrittura (in particolare quella collegata alle attività di studio e ricerca)? Ti ha impegnato molto? Leggi tutto…

IN AMORE VINCE CHI RISCHIA di Anna Premoli (Newton Compton)

In amore vince chi rischia - Anna Premoli - copertina“In amore vince chi rischia” di Anna Premoli (Newton Compton): incontro con l’autrice e un brano estratto dal romanzo

È appena uscito In amore vince chi rischia di Anna Premoli, scrittrice bestseller da oltre 1 milione di copie, vincitrice del Premio Bancarella, pubblicata in 12 paesi, autrice di commedie romantiche tra le più amate dalle lettrici.

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Anna Premoli È nata nel 1980 in Croazia; vive a Milano dove si è laureata alla Bocconi. Il suo romanzo d’esordio, Ti prego lasciati odiare, è stato un libro fenomeno: per mesi ai primi posti nella classifica, ha vinto il Premio Bancarella. Con la Newton Compton ha pubblicato anche Come inciampare nel principe azzurroFinché amore non ci separiTutti i difetti che amo di teUn giorno perfetto per innamorarsi, L’amore non è mai una cosa sempliceL’importanza di chiamarti amoreÈ solo una storia d’amoreUn imprevisto chiamato amoreNon ho tempo per amartiL’amore è sempre in ritardoQuesto amore sarà un disastroMolto amore per nullaTutto a posto tranne l’amoreNon sono una signoraSfida all’ultimo bacioUn amore sulla neve e In amore vince chi rischia, tutti bestseller tradotti in diversi Paesi. Tre di questi titoli sono stati opzionati da case di produzione cinematografica.

Il nuovo romanzo di Anna Premoli, appena uscito per Newton Compton, si intitola In amore vince chi rischia. Abbiamo chiesto all’autrice di parlarcene…

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«Immaginatevi di essere appena tornati a casa dopo una giornata di lavoro piuttosto impegnativa», ha detto Anna Premoli a Letteratitudine, «di esservi riempiti la vasca da bagno e di esservi versati dell’ottimo vino rosso in modo da affogare i propri dispiaceri. Infine, dopo esservi finalmente lasciati andare, cullati dal torpore dell’acqua, di sentire il molesto rumore di un allarme antincendio. Leggi tutto…

MALEDIZIONE NOTRE-DAME di Barbara Frale (Newton Compton): incontro con l’autrice

Maledizione Notre-Dame - Barbara Frale - copertina“Maledizione Notre-Dame” di Barbara Frale (Newton Compton): incontro con l’autrice e un brano estratto dal romanzo

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Barbara Frale è una storica del Medioevo, nota per le sue ricerche sui Templari. Autrice di varie monografie, ha partecipato a trasmissioni televisive e documentari storici. Ha curato la consulenza storica per la serie I Medici. Masters of Florence in onda sulla RAI ed è autrice, insieme a Franco Cardini, del saggio La Congiura. Con la Newton Compton ha pubblicato con successo i romanzi I sotterranei di Notre-Dame, In nome dei Medici, Cospirazione Medici, La torre maledetta dei Templari, Leonardo da Vinci. Il mistero di un genio, I labirinti di Notre-Dame, Maledizione Notre-Dame e il saggio I grandi imperi del Medioevo.

È appena uscito il nuovo romanzo di Barbara Frale: Maledizione Notre-Dame (anche questo edito da Newton Compton). Abbiamo chiesto all’autrice di parlarcene…

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di Barbara Frale

«Il grande maestro del romanzo storico Umberto Eco era convinto che l’autore, una volta finito il suo racconto, dovesse avere il buon gusto di morire: questo per dare modo al romanzo di vivere una vita tutta sua. Sono abbastanza d’accordo, perché la personalità di chi scrive e la sua vicenda umana non devono influenzare la percezione della storia che abbiamo sotto gli occhi: la prima funzione e missione di un romanzo, secondo me, è quella di portarci al di fuori del tempo e dello spazio, in un mondo magari anche reale, ma che deve pur sempre essere diverso da quello in cui siamo immersi, altrimenti la nostra possibilità di evadere ne sarebbe ostacolata, e non potremo godere dei suoi benefici effetti sullo spirito.
Stavolta però, essendomi stato chiesto di scrivere un “Autoracconto”, credo che non potrò evitare di parlare di me. O tradirei la consegna ricevuta… Leggi tutto…

LA RAGAZZA DELLA MONTAGNA di Veronica Del Vecchio (Newton Compton)

https://www.newtoncompton.com/files/cache/bookimages/17085/la-ragazza-della-montagna-x1000.jpg“La ragazza della montagna” di Veronica Del Vecchio (Newton Compton): un esordio letterario

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Veronica Del Vecchio è nata a Como nel 1996. Diplomata alla Scuola Teatro Arsenale di Milano, è co-fondatrice della compagnia Auriga Teatro. La ragazza della montagna è il suo primo romanzo, vincitore della sezione narrativa inedita del Premio Europa in Versi 2020.

Abbiamo chiesto all’autrice di parlarcene.

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«Come nascono le storie?
Alcune arrivano e basta. Irruenti e pretenziose un giorno bussano alla tua porta e a te non resta che lasciarle entrare, accoglierle, assecondarle», racconta Veronica Del Vecchio a Letteratitudine. «Se di alcune ricordi perfettamente la miccia, altre sono invece ammantate di nebbia. Puoi stare lì a chiederti quando, come, perché sono nate, qual è stata la causa scatenante, senza trovare risposta alcuna.
Quest’ultimo, è il mio caso.
Non ricordo esattamente come è nata la mia storia. Se cerco di tornare a quel momento, solo un’immagine mi appare chiaramente, facendosi largo nella foschia delle memorie: un circo.
C’era un circo in cima a una montagna. Lo vidi un mattino dietro le palpebre ancora stropicciate. Netto, dai contorni ben definiti, si ergeva imponente oltre l’intrico di cime e foreste. Che ci faceva lì? E perché era proprio lì, in un luogo estraneo che non gli apparteneva? Leggi tutto…

IL QUINTO SIGILLO di Davide Cossu (Newton Compton)

https://www.newtoncompton.com/files/cache/bookimages/17027/il-quinto-sigillo-x1000.jpg“Il quinto sigillo” di Davide Cossu (Newton Compton): incontro con l’autore e un brano estratto dal romanzo

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Davide Cossu è nato a Cagliari nel 1987. Laureato in Storia del Cinema e Filosofia, ha studiato Scrittura Creativa presso la Scuola Holden di Torino. Il quinto sigillo è il suo primo romanzo.

Abbiamo chiesto all’autore di parlarcene…

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«La Storia può condensarsi in un’immagine e, da quella singola immagine, altre storie vengono alla luce», ha detto Davide Cossu a Letteratitudine.
«La mia storia parte da un affresco. Uno dei più ricchi e controversi dell’arte rinascimentale, La cavalcata dei Magi di Benozzo Gozzoli, che decora la cappella privata del palazzo costruito da Cosimo de’ Medici a Firenze sull’allora via Larga, oggi palazzo Medici Riccardi. Sulle pareti della cappella, un lungo corteo di personaggi sontuosamente abbigliati si snoda, ammiccando allo spettatore, in un paesaggio fiabesco. La ricchezza della natura, la precisione dei dettagli, il carattere dipinto su ogni volto: un’opera-fiume, che trascina in un mondo lontano e prezioso e pone chi guarda davanti a una scelta. Immergersi in quel vortice, col rischio di perdersi.
I Magi, che guidano a cavallo la carovana, hanno una fisionomia troppo accurata per essere immaginari. Benozzo volle immortalare nei saggi venuti da Oriente tre figure che vide in gioventù: il patriarca Giuseppe di Costantinopoli, l’imperatore d’Oriente Giovanni Paleologo e il suo ambiziosissimo fratello Demetrio. Dietro di loro, l’artista ritrasse la folla dei personaggi che, vent’anni prima della composizione dell’affresco, popolarono Firenze in occasione del concilio che intendeva riunire la cristianità d’Oriente e d’Occidente. Un evento quasi sconosciuto e politicamente votato al fallimento da cui si svilupperà, grazie alla sapienza tramandata dagli ospiti greci, la grande stagione del Rinascimento. Leggi tutto…

UN AMORE SULLA NEVE di Anna Premoli (Newton Compton): incontro con l’autrice

Un amore sulla neve - Anna Premoli - copertina“Un amore sulla neve” di Anna Premoli (Newton Compton): incontro con l’autrice e un brano estratto dal romanzo

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Anna Premoli è nata nel 1980 in Croazia; vive a Milano dove si è laureata alla Bocconi. Il suo romanzo d’esordio, Ti prego lasciati odiare, è stato un libro fenomeno: per mesi ai primi posti nella classifica, ha vinto il Premio Bancarella. Con la Newton Compton ha pubblicato anche Come inciampare nel principe azzurroFinché amore non ci separiTutti i difetti che amo di teUn giorno perfetto per innamorarsiL’amore non è mai una cosa sempliceL’importanza di chiamarti amoreÈ solo una storia d’amoreUn imprevisto chiamato amoreNon ho tempo per amartiL’amore è sempre in ritardoQuesto amore sarà un disastroMolto amore per nullaTutto a posto tranne l’amoreNon sono una signora Sfida all’ultimo bacio. Tutti bestseller, tradotti in diversi Paesi.

Il nuovo romanzo di Anna Premoli si intitola Un amore sulla neve ed è pubblicato da Newton Compton, come i precedenti. Abbiamo chiesto all’autrice di parlarcene…

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«Ammettiamolo: non è sempre facile entrare nel giusto mood natalizio con l’arrivo di dicembre», ha detto Anna Premoli a Letteratitudine, «anche perché da qualche anno a questa parte l’impressione è che il “clima di festa” obbligato ci plani addosso sempre prima, trovandoci del tutto impreparati. Siamo tutti troppo presi dal lavoro, dalla famiglia o banalmente troppo occupati a “sopravvivere”, per provare quello che sulla carta dovrebbe essere“la magia del Natale”. Spesso, di veramente fatato c’è ben poco nelle giornate che precedono le festività. L’idea dei pranzi e delle cene di famiglia che seguiranno di lì a poco ci deprime invece di tirarci su, perché già possiamo immaginarci la difficile coabitazione momentanea con parenti che spesso non abbiamo visto per un anno interno. E per una ragione ben precisa. Leggi tutto…

IL NAZISTA CHE VISSE DUE VOLTE di Andrea Frediani (Newton Compton)

Il nazista che visse due volte. Caccia all'uomo che liberò Mussolini - Andrea Frediani - ebook“Il nazista che visse due volte. Caccia all’uomo che liberò Mussolini” di Andrea Frediani (Newton Compton): incontro con l’autore e un brano estratto dal romanzo

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Andrea Frediani È nato a Roma nel 1963. Divulgatore storico tra i più noti d’Italia, ha collaborato con numerose riviste specializzate. Con la Newton Compton ha pubblicato diversi saggi e romanzi storici, tradotti in tutto il mondo.

Il suo nuovo romanzo, anche questo pubblicato da Newton Compton, si intitola: “Il nazista che visse due volte“.

Abbiamo chiesto all’autore di parlarcene…

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«Di solito, uno scrittore tende a scrivere un romanzo per raccontare una storia», ha detto Andrea Frediani a Letteratitudine. «Ma io scalpitavo per raccontarne quattro, e non potevo attendere altrettanti romanzi per raccontarle, così, mi sono sforzato di legarle tutte e quattro in un unico testo. E ciò, ovviamente, ha rappresentato uno sforzo ulteriore di immaginazione, rispetto a quello che produco usualmente. Anche perché, di base, si tratta di storie vere, come accade per ogni romanzo storico che si rispetti. Ma non vorrei definire “Il nazista che visse due volte” un romanzo storico, onestamente; e mi dispiacerebbe se qualcuno lo definisse tale. È un romanzo, senza ulteriori definizioni. Leggi tutto…

LA BIBLIOTECA SEGRETA DI EINSTEIN di Fabio Delizzos (Newton Compton)

La Biblioteca segreta di Einstein - Fabio Delizzos - copertina“La Biblioteca segreta di Einstein” di Fabio Delizzos (Newton Compton): incontro con l’autore e un brano estratto dal romanzo

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Fabio Delizzos, nato a Torino nel 1969, è cresciuto in Sardegna e vive a Roma. Laureato in Filosofia, creativo pubblicitario, con la Newton Compton ha pubblicato con grande successo i romanzi La setta degli alchimisti; La cattedrale dell’Anticristo; La loggia nera dei veggenti; La stanza segreta del papa; Il libro segreto del Graal; Il collezionista di quadri perduti; Il cacciatore di libri proibiti; La cattedrale dei vangeli perduti; Il quadro segreto di Leonardo; La profezia perduta del faraone nero e L’inganno Machiavelli . Sempre ai vertici delle classifiche di vendita, i suoi romanzi sono stati tradotti in diversi Paesi

Il nuovo suo nuovo romanzo si intitola La biblioteca segreta di Einstein (anche questo edito da Newton Compton).

Abbiamo chiesto all’autore di parlarcene…

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«Desideravo da tanto tempo poter scrivere un romanzo sulle teorie e sulla persona di Albert Einstein», ha detto Fabio Delizzos a Letteratitudine, «non solo perché l’argomento mi appassiona molto, ma anche per avere la possibilità di approfondirlo. In questo senso, la scrittura di un libro, con il grande lavoro di documentazione e di immedesimazione che comporta, è un’occasione unica. Finalmente ne ho avuto l’opportunità, e ho scritto La biblioteca segreta di Einstein, un thriller con azione, suspense e molti colpi di scena, dove ho mescolato fatti, persone, date e luoghi reali alla finzione narrativa. Leggi tutto…

LA SCHIAVA RIBELLE di Eleonora Fasolino (Newton Compton)

undefined“La schiava ribelle” di Eleonora Fasolino (Newton Compton): incontro con l’autrice e un brano estratto dal romanzo

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Eleonora Fasolino, romana, classe 1992. Dopo la maturità classica, ha conseguito la laurea triennale in Lingue, culture, letterature e traduzione presso l’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”. Lavora in ambito editoriale.

Abbiamo chiesto a Eleonora Fasolino di raccontarci qualcosa sul suo romanzo intitolato: “La schiava ribelle” (Newton Compton)

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«La prima lezione sulle divinità greche a cui assistetti è ancora un ricordo vivido», ha detto Eleonora Fasolino a Letteratitudine. «Non so perché alcuni ricordi sbiadiscano più di altri, quale sia la gerarchia che la memoria segue per archiviare gli eventi più casuali. La prima lezione sulle divinità greche, comunque, è ancora qui: terza elementare, sedevo al secondo banco della fila di sinistra, la maestra Fabrizia ci consegnò dei cartoncini, con tutte le sagome degli dei da ritagliare, e ci disse di incollarle sul quaderno. Ci dettò le prime informazioni, quelle adatte a dei bambini di otto anni, gli intrighi – edulcorati – di cui gli dei erano artefici e vittime al tempo stesso, la natura ingarbugliata della loro immortalità. Mi sembrarono fin troppo sciocchi per poter essere immortali, venerati dagli esseri umani. Appiccicai i cartoncini sulla pagina del quaderno a righe e, chissà come, l’amore per la mitologia si appiccicò dentro di me. Leggi tutto…

L’INTRUSO di Salvo Toscano (Newton Compton)

L'intruso“L’intruso” di Salvo Toscano (Newton Compton): incontro con l’autore e un brano estratto dal romanzo

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Salvo Toscano è giornalista e scrittore. È stato semifinalista al Premio Scerbanenco e finalista al Premio Zocca Giovani. È autore dei romanzi incentrati sulle indagini dei fratelli Corsaro (Ultimo appello, L’enigma Barabba, Sangue del mio sangue, Insoliti sospetti, Una famiglia diabolica, L’uomo sbagliato, La tana del serial killerMemorie di un delitto) e di Falsa testimonianza e Joe Petrosino. Il mistero del cadavere nel barile. È stato tradotto nei Paesi di lingua inglese.

Abbiamo chiesto a Salvo Toscano di raccontarci qualcosa sul suo nuovo romanzo: “L’intruso” (Newton Compton)

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«Nel mio romanzo “L’intruso” tornano a indagare i due fratelli Corsaro, Roberto e Fabrizio», ha detto Salvo Toscano a Letteratitudine. «Questa volta dovranno allontanarsi dalla loro (e mia) Palermo, raggiungendo una sperduta località nel cuore della Sicilia dove si trova una piccola comunità religiosa che cela più di un mistero. Si chiama la Madonna della Misericordia, è composta da dodici persone che vivono in un borgo isolato, come fuori dal tempo, lavorando e pregando. Leggi tutto…

IL GIALLO DEL NANO DELLA STAZIONE di Massimo Lugli (Newton Compton): incontro con l’autore

Il giallo del nano della stazione - Massimo Lugli - copertina“Il giallo del nano della stazione” di Massimo Lugli (Newton Compton): incontro con l’autore e un brano estratto dal romanzo

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Massimo Lugli si è occupato di cronaca nera come inviato speciale per «la Repubblica» per 40 anni. La Newton Compton ha pubblicato, tra gli altri, La legge di Lupo solitario, L’Istinto del Lupo (finalista al Premio Strega), Nelmondodimezzo. Il romanzo di Mafia capitale, la trilogia Stazione omicidi, Il giallo PasoliniL’ultimo guerriero e Il giallo del nano della stazione. Insieme ad Antonio Del Greco ha scritto Città a mano armata, Il Canaro della Magliana, Quelli cattivi, Il giallo di via Poma, Inferno Capitale e Il baby killer della Banda della Magliana; insieme ad Andrea Frediani, Lo chiamavano Gladiatore.

Il nuovo romanzo di Massimo Lugli si intitola Il giallo del nano della stazione (anche questo edito da Newton Compton).

Abbiamo chiesto all’autore di parlarcene…

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«Un piccolo uomo bramoso di sesso, affamato d’amore. Un vischioso ménage a tre che è fin troppo facile definire torbido. Un giovane giornalista che affronta un cambiamento radicale nella sua professione. Una storia drammatica destinata, fin dall’inizio, a un epilogo tragico. Leggi tutto…

DELITTI ALL’IMBRUNIRE di Letizia Triches (Newton Compton): incontro con l’autrice

undefined“Delitti all’imbrunire” di Letizia Triches (Newton Compton): incontro con l’autrice: incontro con l’autrice e un brano estratto dal libro

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Letizia Triches è nata e vive a Roma. Docente e storica dell’arte, ha pubblicato numerosi saggi sulle riviste «Prometeo» e «Cahiers d’art». Autrice di vari racconti e romanzi di genere giallo-noir, ha vinto la prima edizione del Premio Chiara, sezione inediti, ed è stata semifinalista al Premio Scerbanenco. La Newton Compton ha pubblicato Il giallo di Ponte Vecchio, Quel brutto delitto di Campo de’ Fiori, I delitti della laguna e Giallo all’ombra del vulcano, che hanno tutti come protagonista il restauratore fiorentino Giuliano Neri; Delitto a Villa Fedora, Omicidio a regola d’arte e Delitti all’imbrunire, incentrati sulle indagini del commissario Chantal Chiusano.

Il nuovo libro di Letizia Triches si intitola Delitti all’imbrunire, anche questo edito da Newton Compton.

Abbiamo chiesto all’autrice di parlarcene… e lei lo ha fatto rivolgendosi al suo personaggio letterario…

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Quando l’immagine di qualcuno che conosco comincia a incalzarmi, non riesco a sottrarmi al richiamo della memoria. Tu hai rifiutato di eclissarti nel limbo dell’oblio e io ho dovuto incontrarti di nuovo. In fondo mi stavi aspettando.
Sei un commissario di polizia della Squadra Mobile di Roma, sei sulla cinquantina, hai qualche chilo di troppo, hai morbidi capelli biondi, limpidi occhi da nordica e un gusto terribile per le scarpe, che scegli sempre con tacchi troppo alti. Ti piacciono così, perché nutri la segreta speranza che slancino la tua piccola figura di donna formosa. A parte un’attrazione irresistibile per la buona tavola, qualche spritz di tanto in tanto e il fumo di sigarette francesi, non hai vizi particolari. Leggi tutto…

NON È UN PAESE PER SINGLE di Felicia Kingsley (Newton Compton)

undefined“Non è un paese per single” di Felicia Kingsley (Newton Compton): intervista all’autrice

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Felicia Kingsley è nata nel 1987, vive in provincia di Modena e lavora come architetto. Di recente Newton Compton, la casa editrice che la pubblica, ha annunciato l’acquisizione dei diritti per una trasposizione audiovisiva del romanzo Non è un paese per single della Kingsley. L’acquisizione è della produzione Italian International Film – Gruppo Lucisano.

Abbiamo discusso con l’autrice di questo suo nuovo romanzo…

– Felicia, hai detto di esserti ispirata a Orgoglio e pregiudizio nella scrittura del tuo romanzo Non è un paese per single, anzi l’hai definito un vero e proprio retelling…
In Non è un paese per single ho fatto in modo che i personaggi fossero facilmente associabili ai loro corrispettivi nella storia della Austen, calandoli però in un contesto spazio-temporale diverso. Siamo in Toscana, per la precisione sulle colline del Chianti, ai giorni nostri. Per la mia “filosofia culinaria”, ho dato al romanzo la chiave della commedia romantica e ho narrato gli eventi con un doppio punto di vista alternato. I capitoli narrati da Elisa, la protagonista, si alternano a quelli raccontati dal punto di vista di Michael (D’Arcy), la controparte maschile.
Ho aggiornato alcuni aspetti della trama che potevano risultare anacronistici nel XXI secolo e lavorato sulla caratterizzazione della protagonista per conservare quella che è la modernità intrinseca di Elizabeth Bennet.

– Sono diversi anni che i retelling o riscritture stanno andando molto forte soprattutto nel settore young adult; il fenomeno fanfiction ha anticipato questa tendenza? Leggi tutto…

IL CASTELLO DEI FALCHI NERI di Marcello Simoni (Newton Compton): intervista all’autore

undefined“Il castello dei falchi neri” di Marcello Simoni (Newton Compton): intervista all’autore. In libreria dal 28 giugno

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di Massimo Maugeri

Esce oggi il nuovo romanzo di Marcello Simoni intitolato Il castello dei falchi neri” (Newton Compton).

Siamo nell’Anno del Signore 1233. Il protagonista del romanzo,  il nobile Oderico Grifone, torna a casa in questa grande magione nelle campagne napoletane dopo aver preso parte alla crociata di Federico II. Come a volte accade, il tempo cambia persone e situazioni…

Così come per i precedenti libri ho avuto il piacere di discutere in anteprima con Marcello Simoni di questa sua nuova creatura letteraria…

– Marcello, raccontaci qualcosa sulla genesi di questo tuo nuovo romanzo. Come nasce “Il castello dei falchi neri”?
Nasce dalla duplice idea di scrivere un medieval thriller costruito su una vicenda familiare e caratterizzato da delitti “spettacolari”. Delitti, intendo, che faranno saltare il lettore sulla sedia.

– In epigrafe leggiamo questa citazione tratta da “Le mille e una notte (Pensai che sul sole fosse passata una nuvola ma, dato che eravamo d’estate, mi meravigliai e, alzata la testa mentre stavo guardando, vidi un uccello di grande mole, con ali larghe, che volava nell’aria: era esso che aveva coperto l’occhio del sole nascondendolo all’isola). In che modo si lega al romanzo? E come la commenteresti?

Uno degli argomenti centrali di questo romanzo è la falconeria. Un’arte venatoria molto praticata durante il Medioevo, anche se non ancora “codificata” così come accadrà nei secoli successivi. Il falcone è, in questo periodo, un animale dotato di un forte valore simbolico, al punto da ritrovarsi citato e classificato persino in libri insospettabili come il Tresor di Brunetto Latini. Leggi tutto…

LA MISTERIOSA SCOMPARSA DI DON VITO TRABÌA di Sebastiano Ambra (Newton Compton)

undefined“La misteriosa scomparsa di don Vito Trabìa” di Sebastiano Ambra (Newton Compton): intervista all’autore

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di Eliana Camaioni

Cosa accade quando un boss mafioso, già ricercato dalla giustizia, sparisce in circostanze misteriose? Come faranno i poliziotti da un lato, e i mammasantissima dall’altro, a ritrovarlo?
Se lo è domandato Sebastiano Ambra, giornalista, nel suo “La misteriosa scomparsa di don Vito Trabìa” (Newton Compton), un romanzo di genere che pur tuttavia spicca per alcuni caratteri originali: nella Palermo di Sciascia (a cui è dedicato un esplicito omaggio), raccontata attraverso le sue bellezze artistiche (la Zisa su tutte), la protagonista Malena Di Giacomo è la sbirra che dovrà ritrovare don Vito, ma dovrà farlo solo risolvendo esoterici e misteriosi rompicapi. Una singolare caccia al tesoro, nella quale Malena detta Lena verrà affiancata da uno psicologo toscano, Leo, investigatore per caso: e l’ironia sferzante di Sebastiano Ambra renderà complice il lettore dei continui battibecchi della strana coppia, sdrammatizzando la narrazione di genere e regalando la promessa di un sequel.

– Sei stato definito il Dan Brown siciliano, perché effettivamente il tuo romanzo, pur essendo un impeccabile giallo classico, ha in sé degli elementi mystery che lo rendono ancora più intrigante. Com’è nata l’idea di questa contaminazione?
Ho letto il paragone con Dan Brown e mi ha fatto piacere, ma credo di rendermi differente da lui per una certa tendenza a dissacrare il racconto, con i personaggi stessi che a volte cercano di non prendersi troppo sul serio. Vero è che amo inserire nella narrazione elementi che hanno a che fare con la storia e con i misteri dei luoghi attraversati dalle vicende, e spesso questo ha a che fare con leggende, con misteri, con fatti al limite del reale. Mi piace dare al lettore spunti che possano condurlo al di là del romanzo. Leggi tutto…

L’EROE DI ATENE di Andrea Frediani (Newton Compton): incontro con l’autore

https://www.newtoncompton.com/files/cache/bookimages/16167/leroe-di-atene-la-saga-di-teseo-x1000.jpg“L’eroe di Atene. La saga di Teseo” di Andrea Frediani (Newton Compton): incontro con l’autore e un brano estratto dal romanzo.

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Andrea Frediani è nato a Roma nel 1963. Divulgatore storico tra i più noti d’Italia, ha collaborato con numerose riviste specializzate. Con la Newton Compton ha pubblicato diversi saggi e romanzi storici, tra i quali: Jerusalem; Un eroe per l’impero romano; la trilogia Dictator (L’ombra di Cesare, Il nemico di Cesare e Il trionfo di Cesare, quest’ultimo vincitore del Premio Selezione Bancarella 2011); Marathon; La dinastia; 300 guerrieri; 300. Nascita di un impero; I 300 di Roma; Missione impossibile; L’enigma del gesuita. Ha firmato le serie Gli invincibili e Roma Caput Mundi; i thriller storici Il custode dei 99 manoscritti e La spia dei Borgia; Lo chiamavano Gladiatore, con Massimo Lugli; Il cospiratore; La guerra infinita; Il bibliotecario di Auschwitz; I tre cavalieri di Roma e Attacco all’impero, primi volumi della Invasion Saga, I Lupi di Roma, L’ultimo soldato di MussoliniLe Williams, con Matteo Renzoni. Le sue opere sono state tradotte in tutto il mondo. Il suo sito è www.andreafrediani.it

Il nuovo romanzo di Andrea Frediani si intitola L’eroe di Atene, primo volume della Saga di Teseo (anche questo edito da Newton Compton).

Abbiamo chiesto all’autore di parlarcene…

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«Ogni tanto uno scrittore riesce a sorprendere sé stesso», ha detto Andrea Frediani a Letteratitudine. «Perfino dopo un quarto di secolo di carriera.
Per evitare di ripetermi e di annoiarmi – il che mi esporrebbe al rischio di annoiare il lettore – ormai da qualche anno tendo ad alternare abbastanza rigidamente la tipologia di romanzo che scrivo e pubblico. Così mi cimento in romanzi storici tout court, in thriller storici e in romanzi d’avventura a sfondo storico. Si tratta di tre categorie di romanzi storici ben distinti e destinate a un pubblico differente. Leggi tutto…

SFIDA ALL’ULTIMO BACIO di Anna Premoli: incontro con l’autrice

undefined“Sfida all’ultimo bacio” di Anna Premoli (Newton Compton): incontro con l’autrice e un brano estratto dal romanzo

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Anna Premoli è nata nel 1980 in Croazia; vive a Milano dove si è laureata alla Bocconi. Il suo romanzo d’esordio, Ti prego lasciati odiare, è stato un libro fenomeno: per mesi ai primi posti nella classifica, ha vinto il Premio Bancarella. Con la Newton Compton ha pubblicato anche Come inciampare nel principe azzurro, Finché amore non ci separi, Tutti i difetti che amo di te, Un giorno perfetto per innamorarsi, L’amore non è mai una cosa semplice, L’importanza di chiamarti amore, È solo una storia d’amore, Un imprevisto chiamato amore, Non ho tempo per amarti, L’amore è sempre in ritardo, Questo amore sarà un disastro, Molto amore per nulla, Tutto a posto tranne l’amore, Non sono una signora. Tutti bestseller, tradotti in diversi Paesi.

Il nuovo romanzo di Anna Premoili si intitola Sfida all’ultimo bacio.

Abbiamo chiesto all’autrice di parlarcene…

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«Si potrebbe pensare che di questi tempi – difficilissimi, di perenne emergenza – la vera sfida sia voler strappare un sorriso ai propri lettori», ha detto Anna Premoli a Letteratitudine. «Inutile negarlo: se scrivere commedie non è mai facile, la montagna da scalare diventa doppiamente alta se lo si fa al giorno d’oggi. Perciò sì, è una vera sfida, letteraria ancora prima che romantica. Leggi tutto…

IL CIMITERO DI VENEZIA di Matteo Strukul (Newton Compton) – intervista

undefined“Il cimitero di Venezia” di Matteo Strukul (Newton Compton): in libreria dal 2 maggioIntervista all’autore

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di Massimo Maugeri

Con questo libro, Il cimitero di Venezia(Newton Compton), ambientato nella Venezia del Settecento, Matteo Strukul inaugura una nuova serie di avventure con protagonista un personaggio letterario che coincide con un personaggio storico realmente esistito: Giovanni Antonio Canal, detto il Canaletto.
Un romanzo che, come sostiene lo stesso autore (e gli chiederemo maggiori dettagli in proposito), “non è un romanzo storico ma un thriller storico-avventuroso”.

– Caro Matteo, partiamo come sempre dall’inizio… ovvero dalla genesi del romanzo. Come nasce “Il cimitero di Venezia”?
Volevo tornare nella Venezia del Settecento per la quale provo una fascinazione incredibile, tanto più dopo l’opera teatrale Casanova Opera Pop, con le musiche di Red Canzian – tratta dal mio romanzo “Giacomo Casanova, la sonata dei cuori infranti” – e per la quale ho scritto il libretto. Avere al centro della trama un’altra delle figure iconiche della Venezia di quegli anni, Canaletto, era semplicemente magnifico, anche perché ne è per molti aspetti il pittore più rappresentativo di sempre, insieme a Tintoretto. Inoltre, la sua figura è in parte avvolta nel mistero: non si sposò mai, non ebbe figli e dedicò tutta la sua vita alla propria arte. Fu anche un pittore di fama mondiale già in vita. I suoi agenti furono, in particolar modo, Owen McSwiney e Joseph Smith che gli procurarono straordinarie committenze da parte del duca di Bedford, del conte di Carlisle e di moltissimi altri.

– C’è qualcosa in particolare che ti lega alla città della laguna? Leggi tutto…

UNDICI MORTI NON BASTANO di Raffaele Malavasi (Newton Compton): incontro con l’autore

undefined“Undici morti non bastano” di Raffaele Malavasi (Newton Compton): incontro con l’autore e un brano estratto dal libro

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Raffaele Malavasi è nato a Genova ed esercita la libera professione. Da sempre accanito lettore, ha una passione per i gialli. La Newton Compton ha pubblicato con successo Tre cadaveri, Due brutali delitti, Sei sospetti per un delitto Undici morti non bastano, con protagonista l’ex poliziotto Goffredo Spada.

Abbiamo chiesto all’autore di raccontarci qualcosa proprio sul nuovo romanzo appena uscito: Undici morti non bastano.

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«Il cimitero di Bargagli non è mai chiuso», ha detto Raffaele Malavasi a Letteratitudine. «Il cancello è solo accostato, i visitatori possono entrare a qualunque ora. È così che funziona nei piccoli paesi dell’entroterra ligure. Bargagli, però, non è un paese come gli altri. E il suo cimitero non è un cimitero come gli altri. Ospita i corpi di chi è caduto sotto i colpi mortali di uno dei più brutali assassini del ventesimo secolo: il mostro di Bargagli. Leggi tutto…

IL LEONE DI SVEVIA di Roberto Genovesi (Newton Compton): incontro con l’autore

undefined“Il leone di Svevia”di Roberto Genovesi (Newton Compton): incontro con l’autore e un brano estratto dal libro

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Roberto Genovesi è giornalista, scrittore, sceneggiatore e autore televisivo. Dirigente RAI, è Direttore Artistico di Cartoons on the Bay, il festival internazionale delle arti visive crossmediali e Responsabile dei Progetti Speciali di Rai Com. Ha collaborato con i più importanti periodici e quotidiani italiani tra cui «L’Espresso», «Panorama», «TV Sorrisi e Canzoni», «la Repubblica». Insegna Teoria e Tecnica dei linguaggi interattivi e crossmediali in diverse università. Con la Newton Compton, oltre ai primi cinque volumi della saga della Legione occulta (La legione occulta dell’impero romano; Il comandante della Legione occulta; Il ritorno della Legione occulta. Il re dei Giudei, I due imperatori e I guardiani di Roma), ha pubblicato La mano sinistra di Satana; Il Templare nero, Il leone di Svevia e la trilogia La legione maledetta (Il generale dei dannati, La fortezza dei dannati e L’invasione dei dannati). I suoi romanzi sono pubblicati anche in Spagna, Portogallo e Inghilterra. Il suo sito è: www.robertogenovesi.com

Il nuovo romanzo di Roberto Genovesi è il già citato Il leone di Svevia (Newton Compton).

Abbiamo chiesto all’autore di parlarcene…

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«Ci sono personaggi che ti entrano in testa e non ne escono più», ha detto Roberto Genovesi a Letteratitudine. «Sarà per affinità elettive, per comuni radici culturali o geografiche o più semplicemente per simpatia epidermica. Per me, con Federico di Svevia sono successe tutte queste cose. Le mie radici sono pugliesi (parte della mia famiglia viene dal Gargano), amo le persone curiose che non si fermano mai davanti agli ostacoli, sono un pacifista convinto, come cristiano non sopporto la secolarità della Chiesa e trovo affascinante la possibilità che le grandi religioni monoteiste (Ebraismo, Cristianesimo e Islam) possano dialogare grazie alle radici comuni. Alla luce di queste premesse, Federico II non poteva che essere il mio uomo, che ho letto, studiato, analizzato per anni e trasformato in una graphic novel già una decina di anni fa, con i disegni di quel grande maestro che fu Sergio Toppi per i tipi dei Periodici San Paolo. Leggi tutto…

LA RAGAZZA CHE GIOCAVA A SCACCHI AD AUSCHWITZ di Gabriella Saab (Newton Compton) – un estratto

undefined“La ragazza che giocava a scacchi ad Auschwitz” di Gabriella Saab (Newton Compton – traduzione di Paola Vitale) – pubblichiamo un brano estratto dal romanzo (in libreria dal 7 marzo)

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Gabriella Saab per documentarsi sull’ambientazione di questo suo romanzo d’esordio (“La ragazza che giocava a scacchi ad Auschwitz”), ha viaggiato a lungo a Varsavia e nei luoghi intorno al campo di concentramento nazista più tristemente noto

Maria fa parte della resistenza clandestina polacca nella Varsavia occupata dai nazisti. Per questo motivo, una volta scoperta, viene arrestata dalla Gestapo e deportata ad Auschwitz come prigioniera politica, mentre la sua famiglia viene giustiziata. Il destino di Maria sembrerebbe segnato, ma quando lo spietato vicecomandante del campo, Karl Fritzsch, viene a sapere del suo straordinario talento negli scacchi, decide di intrattenere i soldati del campo sfidandola a un estenuante e sadico torneo. E la posta in palio è la sua vita. Così, una mossa dopo l’altra, mentre gioca per salvarsi la vita, nonostante la mente sia affollata da pensieri di morte, rabbia e terrore, la ragazza comincia ad architettare un piano per vendicarsi del suo aguzzino. E proprio come in una complessa partita a scacchi, deve fare affidamento su sangue freddo e capacità di prevedere le reazioni dell’avversario, se vorrà riuscire a dare scacco matto all’uomo che ha sterminato la sua famiglia.

Di seguito, un brano estratto dal romanzo

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Il primo capitolo di “La ragazza che giocava a scacchi ad Auschwitz” di Gabriella Saab (Newton Compton – traduzione di Paola Vitale)
Leggi tutto…

IL CONVENTO DEI SEGRETI di Giada Trebeschi (Newton Compton) – incontro con l’autrice

undefined“Il convento dei segreti” di Giada Trebeschi (Newton Compton): incontro con l’autrice e un brano estratto dal romanzo

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Giada Trebeschi è bolognese, è nata nel 1973. Ha conseguito due lauree e un dottorato in Storia. I suoi romanzi sono tradotti in Spagna e Sud America e presto lo saranno anche in Germania, dove vive. Parla cinque lingue ed è interprete simultaneo per alcuni noti autori internazionali. Nel gennaio 2020 ha inventato La rubrica delle parole desuete e dintorni, in cui si occupa di parole, arte, storia e letteratura, e la cui pagina Facebook è seguitissima. Lo spettacolo delle desuete, pièce teatrale scritta a quattro mani con Giorgio Rizzo, ha già debuttato in importanti teatri sia in Italia che all’estero e si prepara per una nuova tournée. Per saperne di più su di lei: www.trebeschi.name.

Il suo nuovo romanzo è intitolato Il convento dei segreti (Newton Compton). Abbiamo chiesto all’autrice di parlarcene…

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«Davanti al cosiddetto canto dell’aurora durante i tradizionali
festeggiamenti catanesi per Sant’Agata, non si può che restare senza
parole», ha detto Giada Trebeschi a Letteratitudine
«e non solo per la portata mistica del momento ma anche perché
quel canto sublime arriva da voci nascoste dietro a un velo nero. Leggi tutto…

LA VENDETTA DEGLI DEI di Hannah Lynn (Newton Compton) – intervista

undefined“La vendetta degli dei” di Hannah Lynn (Newton Compton – traduzioni di Micol Cerato e Mariacristina Cesa): intervista all’autrice – in libreria dal 7 marzo

“La mitologia classica”, dice Hannah Lynn, “offre la capacità di vedere le innumerevoli sfumature dei comportamenti umani, sia nel male che nel bene”

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Hannah Lynn è nata e cresciuta in Inghilterra. Il segreto di Medusa è diventato un bestseller alla sua prima uscita ed è in corso di traduzione in numerosi Paesi. La vendetta degli dei è il secondo episodio della serie Greek women e lo pubblica Newton Compton, come il precedente.

La vendetta degli dei è incentrato sulla figura di Clitennestra: una delle figure femminili più cattive della mitologia greca. “Perfido mostro”, la definì il marito Agamennone, ma era davvero così? Abbiamo rivolto all’autrice alcune domande…

– Hannah, come ti spieghi il successo dei romanzi retelling di mitologia greca in chiave femminile se non femminista?
Credo che la chiave stia nell’assonanza dei temi trattati con quelli presenti nella società odierna. Il fatto che i lettori, e le donne in particolare, possano fare paragoni con personaggi di oltre 3000 anni fa, li rende incredibilmente attraenti e aiuta a costruire un profondo senso di empatia nei loro confronti.

È la rivincita di una certa storiografia moderna su quella classica da sempre in mano a soli uomini? Leggi tutto…

HO UCCISO di Emiliano Pianini (Newton Compton): esordi letterari

undefined“Ho ucciso” di Emiliano Pianini (Newton Compton): incontro con l’autore e un brano estratto dal romanzo

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Emiliano Pianini  è nato a Carrara nel 1974 e da oltre sedici anni svolge la professione di avvocato. Ha una passione per la storia e per l’Inter. Quella per la scrittura risale al primo anno di scuola media, quando l’insegnante di italiano organizzò una piccola biblioteca: ognuno avrebbe dovuto portare un libro da scambiare con i compagni. L’incontro con La famosa invasione degli orsi in Sicilia, di Dino Buzzati, primo romanzo che gli capitò tra le mani, fu per lui decisivo.

Ho ucciso” è il romanzo d’esordio di Emiliano Pianini, incentrato su un brutale omicidio nella Carrara occupata dai nazisti.

Abbiamo chiesto all’autore di parlarcene…

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«La mia città, il posto nel quale ho ambientato il romanzo, per quanto facilmente riconoscibile, all’inizio è solo un contenitore, un paradigma delle passioni scatenate dalla guerra», ha detto Emiliano Pianini a Letteratitudine. «Carrara, con le montagne che la chiudono e il mare che la apre al mondo, ha sempre avuto un carattere del tutto particolare: credo sia l’unico luogo sulla terra in cui non esiste il monumento a un sovrano, ma ne è stato eretto uno al solo regicida che ha agito senza l’intenzione di prendere il posto della sua vittima.
Nello sviluppo della trama ho cercato di mettere queste peculiarità al servizio di ciò che più mi interessa: l’uomo.
La breve citazione di Camus che apre il libro racconta perfettamente le mie intenzioni: l’essere solo “una possibilità infinita” e, al contempo, i responsabili infiniti di quella possibilità ci rende ricchi e, come tali, molto esposti alla voracità dei cantastorie. Leggi tutto…

L’ULTIMO SOLDATO DI MUSSOLINI di Andrea Frediani (Newton Compton): incontro con l’autore

undefined“L’ultimo soldato di Mussolini” di Andrea Frediani (Newton Compton): incontro con l’autore e un brano estratto dal romanzo

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Andrea Frediani È nato a Roma nel 1963. Divulgatore storico tra i più noti d’Italia, ha collaborato con numerose riviste specializzate. Con la Newton Compton ha pubblicato diversi saggi e romanzi storici.

Il nuovo romanzo di Andrea Frediani, pubblicato come i precedenti da Newton Compton, si intitola: “L’ultimo soldato di Mussolini“.

Abbiamo chiesto all’autore di parlarcene…

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«Ci sono argomenti su cui uno storico che faccia il romanziere, prima o poi, finisce per incappare», ha detto Andrea Frediani a Letteratitudine. «Chi, come me, ha scritto in gran parte di Antichità e Medioevo, ma ha una formazione accademica che include la storia moderna e contemporanea, sente il richiamo di ambiti che suscitano tuttora ampi dibattiti e desidera dire la sua. L’ho fatto con l’Olocausto, scrivendo Il bibliotecario di Auschwitz, perché intendevo dare una ricostruzione che tenesse conto dello studio delle fonti e delle testimonianze, non dei pregiudizi ideologici che, oggi, hanno portato a negare perfino l’esistenza delle camere a gas. Leggi tutto…

PARLARE IN VERSI di Saro Trovato (Newton Compton): incontro con l’autore

undefined“Parlare in versi” di Saro Trovato (Newton Compton): incontro con l’autore e un brano estratto dal libro

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Saro Trovato è sociologo ed esperto in comunicazioni di massa. Nel 2012 ha fondato il media digitale Libreriamo, per promuovere la lettura, i libri e la cultura attraverso i canali digitali: oltre un milione di persone oggi ne seguono attivamente la Media Community. Nel 2019 Facebook e Forbes Italia hanno premiato tale impegno, celebrando Saro Trovato tra i dieci game changer italiani per aver rivoluzionato la divulgazione culturale attraverso i canali social, avvicinandola all’interesse del grande pubblico grazie a un linguaggio innovativo e democratico. La Newton Compton ha pubblicato Perché diciamo così. Origine e significato dei modi di dire italiani, e – di recente – Parlare in versi.

Abbiamo chiesto a Saro trovato di parlarci di quest’ultimo libro, Parlare in versi

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«La poesia è vita e la vita ha bisogno di poesia», ha detto Saro Trovato a Letteratitudine. «Questo è l’assunto che mi ha guidato in questo meraviglioso viaggio di ricerca nel mondo della poesia e dei suoi protagonisti. Le relazioni hanno bisogno di belle parole, di emozioni forti da regalare. La tecnologia ci sta guidando verso una contaminazione del linguaggio che non sembra più preoccuparsi dell’aspetto estetico, della bellezza. Tutto diventa contratto, sostituito sempre più da immagini, simboli. Leggi tutto…

MARCELLO SIMONI racconta IL MISTERO DELLE DIECI TORRI (Newton Compton)

undefinedCome nasce un libro? Per gli Autoracconti d’Autore di Letteratitudine: MARCELLO SIMONI racconta la sua raccolta di racconti “Il mistero delle dieci torri” (Newton Compton)

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di Marcello Simoni

Immaginate un castello con dieci torri, e all’interno di ogni torre un personaggio con una storia da raccontare. Potrebbe essere che alcuni di questi personaggi vi siano familiari, essendo già comparsi in qualche mio romanzo. Altri, invece, non li avete mai conosciuti. Non si conoscono bene nemmeno loro, a ben pensarci, dal momento che hanno avuto appena il tempo di vivere tra le righe di un racconto per poi dissolversi come una nuvola dopo un a capo.
Mi riferisco ai racconti che ho scritto per diversi giornali e antologie, carta ormai irreperibile, affastellata in qualche cantina o forse finita per essere usata, come si faceva una volta con le pagine dei romanzi d’appendice di Dumas e Stevenson, per avvolgere il pesce e gli ortaggi al mercato.
In un certo senso questa similitudine mi lusinga.
Ma il pensiero di quei dieci racconti gettati al vento come foglie secche, senza che nessuno potesse più leggerli, mi rattristava anche un po’.
E poi, dentro quei racconti c’è pure la mia storia!
La storia di come il mio stile di scrittura e il mio modo di concepire il passato, il mare e l’immaginario si sono evoluti nel corso degli anni. Ed è stato perciò non senza imbarazzo e con un certo spirito autocritico che li ho ripescati da un cassetto, selezionati, ordinati secondo un criterio cronologico e in parte rimaneggiati, riflettendo su cosa lasciare inalterato e cosa, invece, modificare con qualche pennellata. Perché per certi versi, in quei racconti, non mi riconoscevo più. Se in alcuni di essi ho ritrovato senza indugio la vena narrativa che sto seguendo tuttora, in altri mi sono imbattuto in un narratore più giovane, irruento e dal linguaggio magmatico, desideroso di sperimentare il genere e di sviluppare le sue possibilità come chi si scopre per la prima volta libero di navigare.

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UNA NOTTE BUIA DI SETTEMBRE di Valerio Marra: incontro con l’autore

undefined“Una notte buia di settembre” di Valerio Marra (Newton Compton): incontro con l’autore e un brano estratto dal romanzo

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Valerio Marra È nato nel 1985. Lavora e vive a Roma ed è laureato in Scienze per l’investigazione e la sicurezza presso l’Università degli studi di Perugia. È autore del thriller Le scottanti verità e dei romanzi L’eco del peccato e Anima bianca, dedicati alle indagini del commissario Festa. La Newton Compton ha pubblicato La donna del lago. 

Per Newton Compton è appena uscito il nuovo romanzo di Valerio Marra intitolato Una notte buia di settembre.

Abbiamo chiesto all’autore di parlarcene…

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«Quando i lettori mi chiedono che genere di romanzo scrivo, la mia risposta è sempre la stessa: “gialli pretesto”», ha detto Valerio Marra a Letteratitudine. Leggi tutto…

LA MOSSA DEL GATTO di Sonia Sacrato: incontro con l’autrice

undefined“La mossa del gatto” di Sonia Sacrato (Newton Compton): incontro con l’autrice e un brano estratto dal romanzo

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Sonia Sacrato è nata e vive a Padova, ma è Torino-dipendente da tempo immemore. Appassionata di storia e di musica, ama spesso intrecciarle alle trame in cui talvolta riporta in vita storie dimenticate. Ha pubblicato diversi racconti in antologie e riviste online. “Governante” full-time dei Kiss, tre gattoni nati per delinquere, ma anche fonte costante di ispirazione, nel tempo libero viaggia spesso in compagnia di una coccinella di peluche che le fa da travelblogger.

Per Newton Compton ha appena pubblicato il romanzo d’esordio La mossa del gatto“.

Abbiamo chiesto all’autrice di parlarcene…

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“La Storia siamo noi, nessuno si senta escluso” canta Francesco De Gregori in una sua famosa canzone.

È con lo stesso spirito che ho scritto La mossa del gatto: l’idea di raccontare un fatto di cronaca che ha fatto Storia, attraverso l’esperienza di persone comuni che l’hanno vissuto sulla propria pelle, segnando profondamente le loro vite. Leggi tutto…

LA RAGAZZA CON LA STELLA BLU di Pam Jenoff (un estratto)

undefined“La ragazza con la stella blu” di Pam Jenoff (Newton Compton – traduzione di Carlotta Mele): un brano estratto dal romanzo
Dall’autrice del bestseller “La ragazza della neve”

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1942. Sadie Gault ha diciotto anni e vive insieme ai genitori nel ghetto di Cracovia. Quando i nazisti rastrellano la città, Sadie e la madre, incinta, sono costrette a cercare rifugio nelle fogne. Ha così inizio per loro un lungo periodo di terrore, trascorso al buio nel sottosuolo. Un giorno Sadie alza lo sguardo e, attraverso una grata, vede una ragazza della sua età che compra dei fiori. Ella Stepanek è un’agiata giovane polacca che ha conservato molti privilegi perché la sua matrigna ha ottenuto la benevolenza degli occupanti tedeschi, pur guadagnando per sé e per la famiglia il disprezzo degli amici di sempre. Sola e in pena per il fidanzato partito per la guerra, Ella vaga per Cracovia senza sosta. Un giorno, al mercato, intravede qualcosa che si muove sotto una grata del marciapiede. Quando si accorge che lì si nasconde una ragazza, la sua vita cambia per sempre. Ella decide di aiutare Sadie e la loro diventa presto un’amicizia profonda e intensa, ma la guerra porterà i loro destini in rotta di collisione. Eventi terribili metteranno alla prova tutto ciò in cui credono, ponendole di fronte a delle sfide impossibili.

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Un brano estratto da “La ragazza con la stella blu” di Pam Jenoff (Newton Compton – traduzione di Carlotta Mele) Leggi tutto…

MORTE SUL VULCANO di Vincent Spasaro: incontro con l’autore

“Morte sul vulcano” di Vincent Spasaro (Newton Compton): incontro con l’autore e un brano estratto dal romanzo

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Vincent Spasaro è nato a Roma nel 1972. Si considera calabrese, ha vissuto in varie parti d’Italia e attualmente abita a Reggio Emilia. Ha pubblicato il thriller gotico “Assedio” (Mondadori) e il dark fantasy “Il demone sterminatore” (Anordest). “Morte sul Vulcano” è la sua prima opera per Newton Compton Editori ed è un romanzo di formazione che mescola giallo e thriller.
Gli abbiamo chiesto di parlarci della sua nuova fatica.

«Ho scritto il romanzo avendo in mente questa domanda: come si troverebbe un ragazzino di città, un luogo in cui si rimanda più possibile l’adolescenza, la crudezza e il dolore della vita, se venisse a contatto con la morte in una realtà remota come un’isola senz’acqua corrente, senza strade e senza elettricità quale era Stromboli fino a pochi anni fa? “Morte sul Vulcano” è la risposta. Leggi tutto…

TOKYO A MEZZANOTTE di Mia Another: incontro con l’autrice

“Tokyo a mezzanotte” di Mia Another (Newton Compton): incontro con l’autrice e un brano estratto dal romanzo

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Mia Another È lo pseudonimo di una scrittrice che vive nel modenese. Classe 1992, introversa, ama gli animali e l’autunno, è appassionata di videogame e fumetti. La scrittura è sempre stata al centro della sua vita. Dopo aver lavorato per anni in un web magazine a tema hi-tech, ha iniziato la sua avventura nel selfpublishing nel 2014, pubblicando romanzi di genere New Adult e facendosi conoscere sui social. Con la Newton Compton ha pubblicato “Come petali di ciliegio”, che ha ottenuto uno straordinario successo. Ed è appena uscito “Tokyo a mezzanotte“.
Abbiamo chiesto all’autrice di raccontarci qualcosa su questo nuovo romanzo…

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«Quanto tempo è passato dall’ultima volta in cui vi siete persi tra le strade di una città sconosciuta?
«È una sensazione irrinunciabile, per me», ha detto Mia Another a Letteratitudine, «l’essenza stessa di un viaggio: camminare, attirata da un rumore curioso, dal vociare della gente o dal profumo di una bancarella, svoltare in un vicolo dopo l’altro, vagare come una bambina al mercato, tra luci e colori, e finire per chiedere indicazioni ai passanti per ritrovare l’hotel. Leggi tutto…

LA PROFEZIA DELLE PAGINE PERDUTE di Marcello Simoni (intervista all’autore)

“La profezia delle pagine perdute” di Marcello Simoni (Newton Compton): intervista all’autore

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di Massimo Maugeri

Marcello Simoni, già vincitore del Premio Bancarella, torna in libreria con una nuova avventura del mercante di libri maledetti, saga italiana letta in tutto il mondo e che ha consacrato Simoni come autore di culto di thriller storici.

– Caro Marcello, partiamo come sempre dall’inizio. Puoi raccontarci qualcosa sulla genesi di questo nuovo romanzo del ciclo del “Mercante dei libri maledetti” (ovviamente legato ai precedenti libri della saga)? Come nasce?
Questo romanzo nasce dal desiderio di dare continuità alle vicende degli Álvarez: la famiglia di Ignazio da Toledo. Dopo il finale traumatico del precedente (Il segreto del mercante di libri), ero impaziente di raggiungere il cuore degli eventi, svelare gli intrighi e superare i tragici accadimenti culminati nell’Isola Perduta. Inoltre mi sentivo in dovere di rispondere a una domanda che assilla molti dei miei lettori: Ignazio da Toledo è veramente morto?

– Parlaci dei luoghi d’ambientazione. Com’è, in particolare, la Sicilia dell’anno 1232? Leggi tutto…

IL MISTERO DI CHINATOWN di Mario Mazzanti: incontro con l’autore

“Il mistero di Chinatown” di Mario Mazzanti (Newton Compton): incontro con l’autore e un brano estratto dal romanzo

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Mario Mazzanti, toscano d’origine, è cresciuto a Milano, dove ha compiuto gli studi di Medicina, e vive a Bergamo. Con la Newton Compton ha pubblicato Un giorno perfetto per uccidere e Non uccidere, raccolti poi, insieme a un racconto, in Tre casi scottantiI 444 scalini e Il mistero di Chinatown.

Abbiamo chiesto a Mario Mazzanti di raccontarci qualcosa sul nuovo romanzo: Il mistero di Chinatown.

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«Dopo aver pubblicato per Newton Compton tre storie che hanno come protagonisti il profiler Claps e il commissario Sensi (Un giorno perfetto per uccidere, Non uccidere, I 444 scalini)», ha detto Mario Mazzanti a Letteratitudine, «in questo nuovo romanzo, “Il mistero di Chinatown”, metto in panchina questi personaggi per far comparire per la prima volta due nuovi protagonisti: l’anatomopatologo Tommy Davies e il giornalista freelance Abisso, nati e cresciuti insieme nella periferie post industriali di Sesto San Giovanni, e in questa storia alle prese con un intrigo legato a un traffico criminale di organi per trapianti illegali. Leggi tutto…

I GIORNI PIÙ BELLI di Giancarlo Melosi: incontro con l’autore

“I giorni più belli. La straordinaria epopea di una famiglia ebrea sopravvissuta alla Storia” di Giancarlo Melosi (Newton Compton): incontro con l’autore e un brano estratto dal libro

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Giancarlo Melosi è nato nel 1951, vive tra l’isola d’Elba e l’entroterra toscano. Ha iniziato la sua vita professionale con un breve periodo come insegnante, poi per più di trent’anni ha lavorato come dirigente alla Regione Toscana, occupandosi di sanità, ambiente, programmi comunitari e turismo.

I giorni più belli è il suo primo romanzo. Abbiamo chiesto all’autore di parlarcene…

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«“I giorni più belli” è, in un certo senso, figlio del Covid-19 o Sars-Cov-2, come lo chiamano gli addetti ai lavori, con un acronimo inglese», ha detto Giancarlo Melosi a Letteratitudine. Leggi tutto…

BUGIARDE SI DIVENTA di Felicia Kinglsey: incontro con l’autrice

“Bugiarde si diventa” di Felicia Kinglsey (Newton Compton): incontro con l’autrice e un brano estratto dal libro

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Felicia Kinglsey è nata nel 1987, vive in provincia di Modena e lavora come architetto. Matrimonio di convenienza, il suo primo romanzo inizialmente autopubblicato, ha riscosso grande successo in libreria con Newton Compton ed è diventato il secondo ebook più letto del 2017.

Il nuovo romanzo di Felicia Kinglsey si intitola “Bugiarde si diventa“, anche questo pubblicato da Newton Compton. Abbiamo chiesto all’autrice di parlarcene…

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«È capitato a me, è capitato a molte mie amiche e continua a capitare a tanti millennials, i nati dal 1982 al 1997, di sentirsi in ritardo», ha detto Felicia Kinglsey a Letteratitudine.
«Ritardo per cosa? Per un caffè? Per un treno? Per un viaggio?
No, in ritardo per la vita.
Giunti alla soglia dei trent’anni ci siamo guardati e ci siamo resi conto che non eravamo dove in teoria tutti sia aspettavano che noi fossimo: in una casa di nostra proprietà, con un lavoro stabile ed economicamente autosufficienti, in una relazione amorosa piena, appagante con eventuale fede già infilata al dito o in prossimità di esserlo, almeno un figlio in cantiere, una station wagon e un piano pensionistico integrativo che non si sa mai. Leggi tutto…

DANTE ENIGMA di Matteo Strukul: intervista all’autore

“Dante enigma” di Matteo Strukul (Newton Compton): intervista all’autore e un brano estratto dal libro

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Nel suo nuovo romanzo storico, Matteo Strukul (foto in basso – © Marco Bergamaschi), autore della saga bestseller “I Medici”, tradotto in 24 Paesi e vincitore del Premio Bancarella, si cimenta con la figura di Dante Alighieri.

Il titolo del libro è “Dante enigma” e lo pubblica Newton Compton (come i precedenti)

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di Massimo Maugeri

Nel contesto della celebrazione del settecentesimo anno della morte di Dante, Matteo Strukul torna in libreria con un nuovo romanzo incentrato sulla figura dell’Alighieri da giovane, con l’obiettivo di fornirne un ritratto inedito.
Ho avuto il piacere di discuterne con l’autore…

– Caro Matteo, sulla figura di Dante Alighieri si è scritto di tutto. Quali sono gli elementi caratterizzanti di questo tuo romanzo?
Caro Massimo, il mio romanzo prova a raccontare il giovane Dante: quello innamorato dell’amore, maestro del Dolce Stil Novo, certo, ma anche feditore di prima linea e guerriero suo malgrado, reduce di guerra, affetto da epilessia o da shock traumatico post-bellico, fiorentino e guelfo orgoglioso che vive in una città sbranata dalle faide, marito incostante e uomo incatenato a un vincolo matrimoniale imposto. È un Dante per buona parte inedito e di cui si è scritto molto poco. Leggi tutto…

CINQUE SORELLE di Cinzia Giorgio: incontro con l’autrice

Cinque sorelle. La saga della famiglia Fendi” di Cinzia Giorgio (Newton Compton): incontro con l’autrice e un brano estratto dal libro

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Cinzia Giorgio è dottore di ricerca in Culture e Letterature Comparate. Si è specializzata in Women’s Studies e in Storia Moderna, compiendo studi anche all’estero. Organizza salotti letterari, è direttore editoriale del periodico Pink Magazine Italia e insegna Storia delle Donne all’Uni.Spe.D. È autrice di saggi scientifici e romanzi. Con la Newton Compton ha pubblicato Storia erotica d’Italia, Storia pettegola d’Italia, È facile vivere bene a Roma se sai cosa fare e quattro romanzi: La collezionista di libri proibiti, La piccola libreria di Venezia, La piccola bottega di Parigi e I migliori anni.

Il nuovo romanzo di Cinzia Giorgio, anche questo pubblicato da Newton Compton, si intitola: Cinque sorelle. La saga della famiglia Fendi

Abbiamo chiesto all’autrice di parlarcene…

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«La leggenda legata alla famiglia Fendi», ha detto Cinzia Giorgio a Letteratitudine, «racconta che la mattina Adele Casagrande portasse con sé tutte e cinque le figlie quando usciva di casa per andare nel negozio di via del Plebiscito a Roma, e che mentre lavorava in laboratorio le allattasse, mettendole a dormire nei cassetti destinati alle borse. Siamo alla fine degli anni Venti e il nome Fendi non era ancora molto noto. Leggi tutto…

LEONARDO DA VINCI. IL MISTERO DI UN GENIO: intervista a Barbara Frale

“Leonardo da Vinci. Il mistero di un genio” di Barbara Frale (Newton Compton): intervista all’autrice

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Barbara Frale è una storica del Medioevo, nota in tutto il mondo per le sue ricerche sui Templari. Autrice di varie monografie, ha partecipato a trasmissioni televisive e documentari storici. Ha curato la consulenza storica per la serie I Medici. Masters of Florence in onda sulla RAI ed è autrice, insieme a Franco Cardini, del saggio La Congiura. La Newton Compton ha pubblicato con successo I sotterranei di Notre-Dame, In nome dei Medici, Cospirazione Medici, La torre maledetta dei templari, Leonardo da Vinci. Il mistero di un genio e il saggio I grandi imperi del Medioevo.

Barbara Frale ha appena pubblicato il romanzo “Leonardo da Vinci. Il mistero di un genio” (Newton Compton) mentre, contestualmente, esce per la Rai una fiction dedicata a questo grande genio (Leonardo è una serie televisiva ideata da Frank Spotnitz e Steve Thompson e ha come protagonista Aidan Turner nel ruolo di Leonardo da Vinci. Fanno parte del cast principale anche Matilda De Angelis, Freddie Highmore e Giancarlo Giannini. Debutta stasera 23 marzo 2021 su Rai 1).

Ho chiesto a Barbara di raccontarci qualcosa su questo suo nuovo libro.

– Cara Barbara, partiamo dall’inizio e parlaci un po’ di te. Come e quando nasce il tuo interesse per la figura di Leonardo Da Vinci? Leggi tutto…

IL MISTERO DI PIAZZA DELL’ODIO di Massimo Smith: incontro con l’autore

“Il mistero di piazza dell’Odio” di Massimo Smith (Newton Compton): incontro con l’autore e un brano estratto dal libro

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Massimo Smith È nato nel 1964 a Napoli, dove vive e lavora. Autore per il teatro e il cinema, è stato per due anni responsabile degli eventi pubblici del Premio Napoli, diretto da Ermanno Rea. È stato direttore editoriale delle case editrici Graus e Ad est dell’equatore.

Per Newton Compton, Massimo Smith ha pubbicato il suo nuovo romanzo: Il mistero di piazza dell’Odio.

Abbiamo chiesto all’autore di parlarcene…

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«Abito nel cuore del centro storico di Napoli», ha detto Massimo Smith a Letteratitudine, «un luogo in cui saper ascoltare il silenzio delle pietre antiche è una delle chiavi empatiche che sbloccano la porta incardinata tra noi e l’essenza profonda della città.
A sera, quando scemano i rumori e l’assenza di movimento s’impadronisce delle stradine intorno al balcone da cui mi affaccio, pian piano mi sembra di riuscire a socchiudere quella porta per spiare cosa ci sia oltre.
E trovo il tempo. Leggi tutto…

GLI SCIACALLI di Alessandro Carlini: incontro con l’autore

“Gli sciacalli” di Alessandro Carlini (Newton Compton): incontro con l’autore e un brano estratto dal libro

Il romanzo “Gli sciacalli” di Alessandro Carlini è stato proposto all’edizione 2021 del Premio Strega da Paolo Ruffilli

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Alessandro Carlini è giornalista e scrittore. Scrive per l’«ANSA» e collabora con il settimanale svizzero «Il Caffè». Grazie ai racconti di guerra di suo nonno, ha cominciato a docu­mentarsi sull’ultimo conflitto mon­diale, recuperando testimonianze e atti inediti. È autore del libro Parti­giano in camicia nera, vincitore del Premio città di Como e del Premio Carver.

Il nuovo romanzo di Alessandro Carlini si intitola Gli sciacalli (Newton Compton) ed è stato proposto all’edizione 2021 del Premio Strega da Paolo Ruffilli.

Abbiamo chiesto all’autore di parlarcene…

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«Tutto è nato da una passeggiata», ha detto Alessandro Carlini a Letteratitudine. «Un pomeriggio afoso di giugno, qualche anno fa. Mi trovavo col mio ex maestro elementare, per anni attivo fra le file della sinistra ferrarese, un dettaglio importante per il prosieguo di questa storia. Capitiamo davanti all’ingresso del vecchio carcere di Ferrara, in via Piangipane. Mi guarda, chiedendomi se conosco i fatti relativi alla strage del carcere. Allora non ne sapevo niente di quanto accaduto l’8 giugno 1945, proprio in quegli stessi giorni di 70 anni prima. La lancetta corre all’indietro, nel racconto che mi fa il maestro, sapendo della mia passione per la storia, che lui per primo ha coltivato in me, oltre a mio nonno materno, quando andavo alle scuole elementari. Ora ho quasi quarant’anni ma pendo comunque dalle sue labbra. Quel giorno afoso come questo, in cui l’asfalto della strada sembra sciogliersi, un gruppo di banditi entrò dentro la prigione e uccise 17 detenuti fascisti e il capoguardia. Leggi tutto…

LA COLLINA DEI DELITTI di Roberto Carboni: incontro con l’autore

“La collina dei delitti” di Roberto Carboni (Newton Compton): incontro con l’autore e un brano estratto dal libro

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Roberto Carboni Classe 1968, è nato a Bologna e vive sulle colline di Sasso Marconi. È autore di numerosi romanzi e docente di scrit­tura creativa a tempo pieno. Nel 2015 è stato premiato con il Nettuno d’Oro (in precedenza attribuito, tra gli altri, a Lucio Dalla e Carlo Lucarelli), nel 2016 con il premio speciale Fondazione Marconi Radio Days (precedentemente premiati Enzo Biagi, Lilli Gruber). Nel 2017 ha vinto il Garfagnana in Giallo, nella sezione Romanzo Classic. Nel 2018 è stato vincitore del SalerNoir Festival di Salerno. Con la Newton Compton ha pubblicato con successo Il giallo di Villa Nebbia. Il suo sito è robertocarboni.com.

Il nuovo libro di Roberto Carboni si intitola “La collina dei delitti” (Newton Compton). Abbiamo chiesto all’autore di parlarcene…

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«L’amore e la paura uniscono gli esseri umani», ha detto Roberto Carboni a Letteratitudine. «L’angoscia invece disperde la ragione e ci frantuma, ma allo stesso tempo ci affascina. Non sappiamo resisterle. Le dedichiamo opere d’arte, la ricerchiamo nel cinema e nella letteratura. Leggi tutto…

TUTTO A POSTO TRANNE L’AMORE di Anna Premoli: incontro con l’autrice

“Tutto a posto tranne l’amore” di Anna Premoli (Newton Compton): incontro con l’autrice e un brano estratto dal libro

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Anna Premoli è nata nel 1980 in Croazia, vive a Milano dove si è laureata alla Bocconi. Ha lavorato per un lungo periodo per una banca privata, prima di accettare una nuova sfida nel campo degli inve­stimenti finanziari. La scrittura è arrivata come “metodo anti­stress” durante la gravidanza. Ti prego lasciati odiare è stato un libro fenomeno: è stato per mesi ai primi posti nella classifica e ha vinto il Premio Bancarella. Con la Newton Compton ha pubblicato anche Come inciampare nel prin­cipe azzurro, Finché amore non ci separi, Tutti i difetti che amo di te, Un giorno perfetto per innamo­rarsi, L’amore non è mai una cosa semplice, L’importanza di chia­marti amore, È solo una storia d’amore, Un imprevisto chiamato amore, Non ho tempo per amarti, L’amore è sempre in ritardo, Que­sto amore sarà un disastro e Molto amore per nulla. Tutti bestseller, tradotti in diversi Paesi.

È appena uscito il nuovo romanzo di Anna Premoli, intitolato “Tutto a posto tranne l’amore” (Newton Compton). Abbiamo chiesto all’autrice di parlarcene…

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«Sono stata per buona parte della mia vita sinceramente convinta che le seconde possibilità portassero di rado a qualcosa di buono», ha detto Anna Premoli a Letteratitudine. «Ero solita accostarle a una sorta di minestra riscaldata, una combinazione esplosiva dall’equilibrio molto precario, in cui certe volte anche solo una mezza incomprensione basta a risollevare rabbia e risentimento, facendoti subito pentire di averci voluto riprovare. Perché gli esseri umani non dimenticano, o almeno non lo fanno quando si tratta di persone che hanno amato profondamente. Al massimo fingono di dimenticare, spesso con risultati alquanto discutibili. Leggi tutto…

I LUPI DI ROMA di Andrea Frediani: incontro con l’autore

“I lupi di Roma. La saga degli Orsini” di Andrea Frediani (Newton Compton): incontro con l’autore e un brano estratto dal libro

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Andrea Frediani è nato a Roma nel 1963. Divulga­tore storico tra i più noti d’Italia, ha collaborato con numerose riviste specializzate. Con la Newton Com­pton ha pubblicato diversi saggi e romanzi storici, tra i quali: Jerusalem; Un eroe per l’impero romano; la trilo­gia Dictator (L’ombra di Cesare, Il ne­mico di Cesare e Il trionfo di Cesare, quest’ultimo vincitore del Premio Selezione Bancarella 2011); Mara­thon; La dinastia; 300 guerrieri; 300. Nascita di un impero; I 300 di Roma; Missione impossibile; L’enigma del ge­suita. Ha firmato le serie Gli invin­cibili e Roma Caput Mundi; i thriller storici Il custode dei 99 manoscritti e La spia dei Borgia; Lo chiamavano Gladiatore, con Massimo Lugli; Il co­spiratore, La guerra infinita, Il biblio­tecario di AuschwitzI tre cavalieri di Roma. Invasion Saga e I Lupi di Roma. Le sue opere sono state tradotte in sette lingue e ha venduto oltre un milione di copie.

Sempre per Newton Compton è appena uscito il nuovo romanzo di Andrea Frediani. Si intitola: “I lupi di Roma. La saga degli Orsini“. Abbiamo chiesto all’autore di parlarcene…

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«Può esistere un romanzo su commissione?», si domanda Andrea Frediani rivolgendosi a Letteratitudine. «Non sto parlando di saggi, che spesso vengono effettivamente commissionati (io stesso lo faccio), ma di romanzi. Di solito, si tende a pensare che un romanzo sia un’opera di fiction che scaturisce dall’animo, dalla mente creativa di uno scrittore, il quale sente l’impellente bisogno di mettere su carta i propri pensieri, di lanciare un messaggio, di narrare una storia che lo ha emozionato, o semplicemente di intrattenere o divertire i lettori. Leggi tutto…

LA LIBRAIA DI AUSCHWITZ di Dita Kraus (un estratto)

“La libraia di Auschwitz” di Dita Kraus (Newton Compton – traduzione di Laura Miccoli)

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È appena uscito il volume dedicato alla vera storia di Dita Kraus, giovanissima prigioniera di Auschwitz, diventata un simbolo della ribellione. Si intitola “La libraia di Auschwitz” (Newton Compton – traduzione di Laura Miccoli) ed è la storia raccontata dalla stessa Dita Kraus in un libro di memorie straordinario.

Parte della storia di Dita è stata raccontata in forma romanzata nel bestseller internazionale “La biblioteca più piccola del mondo”, di Antonio Iturbe, ma in questo testo possiamo conoscerla per intero, dalla sua vera voce.

Per gentile concessione dell’editore pubblichiamo, di seguito, il capitolo quattordici del volume.

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Un brano estratto dal libro “La libraia di Auschwitz” di Dita Kraus (Newton Compton – traduzione di Laura Miccoli) Leggi tutto…

LE INCREDIBILI CURIOSITÀ DI VERONA di Giulia Adami: incontro con l’autrice

undefined“Le incredibili curiosità di Verona” di Giulia Adami (Newton Compton): incontro con l’autrice e un brano estratto dal libro

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Giulia Adami è nata nel 1989 a Verona. Si è laureata in Beni Culturali e Discipline Artistiche e ha conseguito il dottorato con uno studio multidisciplinare sull’attività artistica cinquecentesca nella sua città natale.

Per Newton Compton ha appena pubblicato il volume Le incredibili curiosità di Verona”.

Abbiamo chiesto all’autrice di parlarcene…

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«Abitare a Verona significa confrontarsi ogni giorno con la grandiosa imponenza dei suoi monumenti storici», ha detto Giulia Adami a Letteratitudine, «con uno sfaccettato tessuto urbano che ancora oggi vive delle sue millenarie stratificazioni. Fin dai tempi del liceo ho imparato ad amare i labirintici vicoli del centro storico, le grandi piazze affollate e le pittoresche colline che circondano, con il loro verde profondo, l’abbraccio tra la città e il fiume. Leggi tutto…

FORSE NON TUTTI SANNO CHE CARAVAGGIO di Annalisa Stancanelli: incontro con l’autrice

“Forse non tutti sanno che Caravaggio. La vita di un genio: tra arte, avventura e mistero” di Annalisa Stancanelli (Newton Compton): incontro con l’autrice e un brano estratto dal libro

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Annalisa Stancanelli è giornalista pubblicista. Ha insegnato per sedici anni e dal 2013 è Dirigente Scolastico. Collabora con il giornale «La Sicilia». Nel 2006 ha vinto la Borsa di studio del Centro Internazionale di Studi sul Barocco e da allora continua a studiare il mondo di Caravaggio e il suo viaggio a Siracusa.
E proprio a Caravaggio è dedicato questo nuovo libro di Annalisa Stancanelli pubblicato da Newton Compton, intitolato: “Forse non tutti sanno che Caravaggio. La vita di un genio: tra arte, avventura e mistero“.
Abbiamo chiesto all’autrice di parlarcene…

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«Durante la scrittura del romanzo “Il vendicatore oscuro. Caravaggio”, che ho pubblicato nel 2017 con Mondadori, realizzai che la conoscenza di alcuni periodi della vita del pittore da parte del vasto pubblico di appassionati d’arte e di ammiratori dell’artista lombardo era frammentaria», ha detto Annalisa Stancanelli a Letteratitudine. «In effetti anche io avevo trovato diverse lacune che riguardavano il periodo che raccoglieva l’ultimo tempo di Caravaggio, dal 1606 alla morte, e in particolare i periodi trascorsi nell’isola di Malta, a Napoli e in Sicilia. Leggi tutto…

LA CORONA DEL POTERE di Matteo Strukul: intervista all’autore

“La corona del potere” di Matteo Strukul (Newton Compton): intervista all’autore

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Esce oggi, 5 ottobre, il nuovo romanzo storico di Matteo Strukul (foto in basso – © Marco Bergamaschi), autore della saga bestseller “I Medici”, tradotto in 24 Paesi e vincitore del Premio Bancarella. Una nuova avvincente storia intitolata “La corona del potere” (Newton Compton)

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di Massimo Maugeri

Matteo Strukul torna in libreria con un nuovo romanzo dedicato alla “saga delle sette dinastie”, da cui trasuda – come nei precedenti libri – la sua passione per lo studio e la ricerca storica e il suo talento di narratore. Una storia complessa, avvincente, con svariati personaggi e filoni narrativi.
Ho avuto il piacere di discuterne con l’autore…

– Matteo, cosa puoi dirci sulla genesi di questo tuo nuovo romanzo “La corona del potere”, secondo volume de “La saga delle sette dinastie”? E che ruolo occupa nell’ambito generale della saga?
Dopo il grande successo de Le Sette Dinastie, abbiamo deciso con Newton Compton che la saga meritava un secondo capitolo. Lo scopo di questo affresco letterario è quello di raccontare in modo avventuroso e verosimile l’Italia del Rinascimento attraverso la storia di sette grandi dinastie, con tutti gli intrecci, gli intrighi, i tradimenti, le battaglie del caso. Attraverso le vicende di Sforza, Condulmer, Estensi, Medici, Colonna, Borgia e Aragonesi costruisco una trama fitta di eventi che svela la nostra storia, quella di città con tradizioni e culture diverse. È un percorso antropologico, in un certo senso, scoprire le meraviglie di Milano, Venezia, Ferrara, Firenze, Roma e Napoli, celebrarne le diversità e comprenderne le peculiarità. Significa familiarizzare con l’idea che l’Italia è unica perché è unione di molte culture diverse. È la storia a dircelo. A volte la chiave di comprensione del futuro sta nel nostro passato. La corona del potere, in particolare, sposta almeno in parte l’attenzione su Roma e i Borgia. Se nel primo volume Milano e Venezia erano protagoniste assolute, qui personaggi come Alessandro VI, Lucrezia e Cesare Borgia sono a dir poco centrali. Ma c’è posto anche per Caterina Sforza, la tigre di Forlì, o per Antonio Condulmer, Gran Maestro delle Spie della Serenissima. Per non parlare dei cugini Prospero e Fabrizio Colonna, condottieri o Consalvo di Cordova, viceré di Napoli.

– Cosa puoi dirci sull’attività di ricerca e studio propedeutica alla scrittura di questo volume, in particolare? Leggi tutto…

LA PROFEZIA PERDUTA DEL FARAONE NERO di Fabio Delizzos: incontro con l’autore

LA PROFEZIA PERDUTA DEL FARAONE NERO di Fabio Delizzos (Newton Compton): incontro con l’autore e un estratto del libro

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Fabio Delizzos, nato a Torino nel 1969, è cresciuto in Sardegna e vive a Roma. Laureato in Filosofia, creativo pubblicitario, con la Newton Compton ha pubblicato con grande successo i romanzi La setta degli alchimisti; La cattedrale dell’Anticristo; La loggia nera dei veggenti; La stanza segreta del papa; Il libro segreto del Graal; Il collezionista di quadri perduti; Il cacciatore di libri proibiti; La cattedrale dei vangeli perduti, Il quadro segreto di Leonardo e La profezia perduta del faraone nero. Sempre ai vertici delle classifiche di vendita, i suoi romanzi sono stati tradotti in diversi Paesi.
Il suo nuovo romanzo si intitola “La profezia perduta del faraone nero“, anche questo pubblicato da Newton Compton.

Abbiamo chiesto all’autore di parlarcene…

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«La profezia perduta del faraone nero, più che un romanzo “di genere”, è un romanzo “di generi”», ha detto Fabio Delizzos a Letteratitudine, «perché è storico, ma anche giallo, thriller, d’azione, esoterico, di spionaggio. Parla di Antico Egitto e di Torino, e intreccia in modo inestricabile realtà e finzione: insieme ai personaggi immaginari, infatti, ne compaiono diversi che sono storicamente reali, quali Napoleone Bonaparte e Josef Radetzky (quello a cui Johann Strauss padre dedicherà la famosa marcia), per citarne solo due. Leggi tutto…

LA TANA DEL SERIAL KILLER di Salvo Toscano: incontro con l’autore

“La tana del serial killer” di Salvo Toscano (Newton Compton): incontro con l’autore e uno stralcio del libro

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Salvo Toscano è giornalista e scrittore. È stato semifinalista al Premio Scerbanenco e finalista al Premio Zocca Giovani. È autore dei romanzi incentrati sulle indagini dei fratelli Corsaro (Ultimo appello, L’enigma Barabba, Sangue del mio sangue, Insoliti sospetti, Una famiglia diabolica, L’uomo sbagliato e La tana del serial killer) e di Falsa testimonianza e Joe Petrosino. Il mistero del cadavere nel barile. È stato tradotto nei Paesi di lingua inglese.

Il nuovo romanzo di Salvo Toscano si intitola “La tana del serial killer” (Newton Compton).

Abbiamo chiesto all’autore di parlarcene…

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«“La tana del serial killer” comincia nel buio», ha detto Salvo Toscano a Letteratitudine. «Nell’oscurità di un bosco di notte, in una grotta legata a un’antica leggenda. Da lì prende le mosse la nuova avventura dei miei personaggi, i fratelli Corsaro, giunti ormai alla loro settima avventura. Come sempre nelle loro storie, la Sicilia è protagonista, con i suoi contrasti tra la vita apparentemente pacifica dei borghi e quella più convulsa della sua capitale, Palermo. Leggi tutto…

LE VERITÀ SEPOLTE di Angela Marsons (un estratto)

Pubblichiamo le prime pagine di “Le verità sepolte” di Angela Marsons (Newton Compton), romanzo vincitore dell’edizione 2020 del Premio Bancarella

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La scheda del libro

Quando, durante uno scavo archeologico, vengono rinvenute alcune ossa umane, uno sperduto campo della black country si trasforma improvvisamente nella complessa scena di un crimine per la detective Kim Stone. Non appena le ossa vengono esaminate diventa chiaro che i resti appartengono a più di una vittima. E testimoniano un orrore inimmaginabile: ci sono tracce di fori di proiettile e persino di tagliole da caccia. Costretta a lavorare fianco a fianco con il detective Travis, con il quale condivide un passato che preferirebbe dimenticare, Kim comincia a investigare sulle famiglie proprietarie e affittuarie dei terreni del ritrovamento. E così, mentre si immerge in una delle indagini più complicate mai condotte, la sua squadra deve fare i conti con un’ondata di odio e violenza improvvisa. Kim intende scoprire la verità, ma quando la vita di una sua agente viene messa a rischio, dovrà capire come chiudere al più presto il caso, prima che sia troppo tardi.

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Le prime pagine del libro vincitore del Premio Bancarella 2020: “Le verità sepolte” di Angela Marsons (Newton Compton Editori – traduzione di Nello Giugliano) Leggi tutto…

IL SEGRETO DEL MERCANTE DI LIBRI di Marcello Simoni (intervista)

“Il segreto del mercante di libri” di Marcello Simoni (Newton Compton)

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Marcello Simoni torna in libreria dando nuovamente spazio al mercante di reliquie Ignazio Da Toledo. Un nuovo libro che, ancora una volta, appassionerà i tantissimi lettori dei romanzi storici dal ritmo incalzante realizzati dall’ex archeologo e bibliotecario nato a Comacchio nel 1975. Il titolo è metaletterario – “Il segreto del mercante di libri” (Newton Compton) – e la vicenda è ambientata nell’anno 1234, allorquando – dopo aver trascorso un paio d’anni presso la corte di Federico II, in Sicilia – Ignazio torna in Spagna per intraprendere la caccia alla Grotta dei Sette Dormienti…

– Caro Marcello, partiamo dall’inizio. Come nasce “Il segreto del mercante dei libri”, questo nuovo romanzo dove ricompare la figura di Ignazio da Toledo?
In parte grazie ai miei lettori. Sono anni che, numerosissimi, mi chiedono il ritorno di Ignazio da Toledo, quasi si trattasse di un vecchio amico o addirittura di un parente che desiderano rivedere dopo una lunga assenza. Un desiderio che, del resto, ho provato io stesso. Dopo oltre una decina di romanzi dedicati ad altri soggetti e periodi storici, la nostalgia del Mercante è diventata incontenibile, ed è stato con grande entusiasmo che ho ricominciato a scrivere di lui.

– Chi è Ignazio da Toledo? Potresti offrirci un ritratto di questo personaggio a beneficio dei nostri lettori che ancora non hanno avuto modo di conoscerlo? Leggi tutto…

I GRANDI VIAGGIATORI CHE HANNO CAMBIATO LA STORIA DEL MONDO

“I grandi viaggiatori che hanno cambiato la storia del mondo” di Giorgio Pirazzini (Newton Compton): incontro con l’autore

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Giorgio Pirazzini è nato in Romagna nel 1977. Ha studiato Comunicazione e ne ha fatto il suo lavoro, spostandosi tra Italia, Lisbona e Londra. Dal 2007 vive a Parigi. I grandi viaggiatori che hanno cambiato la storia del mondo è il suo primo libro pubblicato con la Newton Compton. Un libro che raccoglie le storie dei grandi personaggi che, con le loro imprese, hanno condizionato la storia. Uomini e donne che hanno aperto nuove rotte e scoperto nuovi territori, ma anche scardinato i meccanismi della vita e della società.

Abbiamo chiesto all’autore di parlarcene…

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«Disegnando l’architettura dei capitoli de I grandi viaggiatori che hanno cambiato la storia del mondo mi sono accorto che non volevo scrivere solo di grandi avventure, di grandi imprese», ha detto Giorgio Pirazzini a Letteratitudine, «ma volevo invece storie che risuonassero nei secoli e avessero delle ripercussioni per il mondo intero. Forse Colombo e San Paolo sono gli esempi più calzanti: non sono stati viaggiatori a tutto tondo, curiosi e amanti dell’avventura. Avevano piuttosto un obiettivo. Il loro viaggio aveva una missione precisa, il resto era superfluo. E accidenti se hanno cambiato il mondo! San Paolo ha preso un quasi insignificante scisma degli ebrei di cui gli storici contemporanei romani neanche si sono accorti, e lo ha amplificato immensamente. Alcuni suggeriscono polemicamente che il cristianesimo deve la sua fortuna più all’attivismo di Paolo che agli insegnamenti di Gesù. Leggi tutto…

IL BIBLIOTECARIO DI AUSCHWITZ di Andrea Frediani: incontro con l’autore

“Il bibliotecario di Auschwitz” di Andrea Frediani (Newton Compton): incontro con l’autore e il primo capitolo del romanzo

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Andrea Frediani è nato a Roma nel 1963; consulente scientifico della rivista «Focus Wars», ha collaborato con numerose riviste specializzate. Con la Newton Compton ha pubblicato diversi saggi,  romanzi e thriller storici. Le sue opere sono state tradotte in sette lingue.

Il suo nuovo romanzo, pubblicato come i precedenti da Newton Compton, si intitola “Il bibliotecario di Auschwitz: un romanzo ispirato a una storia vera sulla tragica realtà dei campi di sterminio.

Abbiamo chiesto ad Andrea Frediani di parlarcene…

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«Voi cosa direste se aveste dedicato la vita a una materia, vi ci foste laureati e specializzati, ne aveste fatto il vostro lavoro, e poi arrivasse un tale che, dopo una occasionale consultazione di qualche sito internet vi rivelasse che dite un mucchio di scempiaggini e che solo lui ha capito come sono andate davvero le cose?
«Suppongo», ha precisato Andrea Frediani a Letteratitudine, «che chiunque se la prenderebbe o, in alternativa, lo considererebbe un povero demente, e non se ne curerebbe. Paradossalmente, è quello che ormai capita sistematicamente agli storici, in particolare a quelli di storia contemporanea. Costoro trascorrono la vita a consultare fonti e documenti, per esempio, sulla Seconda guerra mondiale e sull’Olocausto, ma si sentono dire da un numero sempre maggiore di persone che le camere a gas non sono mai esistite, che nei lager si moriva, semmai, un po’ per il tifo, che gli alleati hanno compiuto atti ben più esecrabili dei nazisti bombardando le città tedesche, che la Wehrmacht non si è mai macchiata di crimini di guerra e che, semmai, in Russia e in Polonia ogni tanto sarà scappato qualche colpo di fucile in più alle sole SS… Leggi tutto…

LA PERGAMENA DEI SEGRETI di G. L. Barone: incontro con l’autore

“La pergamena dei segreti” di G. L. Barone (Newton Compton): incontro con l’autore e uno stralcio del libro

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G. L. Barone è nato a Varese nel 1974 e si è laureato in Giurisprudenza. Con la Newton Compton ha pubblicato La cospirazione degli Illuminati, Il sigillo dei tredici massoni, La chiave di Dante, I  manoscritti perduti degli Illuminati, la Codice Fenice saga, L’alchimista di Venezia e La pergamena dei segreti. È anche autore del serial ebook Il tesoro perduto dei templari e dell’ebook Reichland. L’aquila delle dodici stelle. I suoi libri sono tradotti nei Paesi di lingua anglosassone, portoghese e spagnola. Per saperne di più: http://www.glbarone.it (Foto dell’autore pubblicata in basso: © Nicholas Vagliviello).

Il nuovo romanzo di G. L. Barone, pubblicato da Newton Compton, si intitola “La pergamena dei segreti“.

Abbiamo chiesto all’autore di parlarcene… Leggi tutto…

I MIGLIORI ANNI di Cinzia Giorgio: incontro con l’autrice

I MIGLIORI ANNI di Cinzia Giorgio (Newton Compton): incontro con l’autrice ed estratto del libro

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Cinzia Giorgio è dottore di ricerca in Culture e Letterature Comparate. Si è specializzata in Women’s Studies e in Storia Moderna, compiendo studi anche all’estero. Organizza eventi letterari, è direttore editoriale del periodico Pink Magazine Italia e insegna Storia delle Donne all’Uni.Spe.D. È autrice di saggi scientifici e romanzi. Con la Newton Compton ha pubblicato Storia erotica d’Italia, Storia pettegola d’Italia, Amori reali, È facile vivere bene a Roma se sai cosa fare e quattro romanzi: La collezionista di libri proibiti, La piccola libreria di Venezia, La piccola bottega di Parigi e I migliori anni.

E ancora per Newton Compton è appena uscito il nuovo romanzo di Cinzia Giorgio, intitolato “I migliori anni“.

Abbiamo incontrato l’autrice per chiederle di parlarci di questa sua nuova opera. A seguire, uno stralcio del romanzo…

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«Ho cominciato a scrivere I migliori anni qualche anno prima della morte di mia nonna», ha detto Cinzia Giorgio a Letteratitudine. «Ricordo ancora i pomeriggi passati nella nostra cucina, mentre lei beveva il tè e io le facevo mille domande sulla sua vita avventurosa prima del matrimonio con mio nonno. Leggi tutto…

LE INCREDIBILI CURIOSITÀ DI GENOVA di Laura Guglielmi

LE INCREDIBILI CURIOSITÀ DI GENOVA di Laura Guglielmi (Newton Compton): incontro con l’autrice

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Laura Guglielmi è nata a Sanremo ma vive a Genova, dopo aver trascorso alcuni anni a Roma e a Londra. Ha lavorato per le pagine culturali de «Il Secolo XIX» e per diciassette anni ha diretto il web magazine www.mentelocale.it. Inoltre ha collaborato con Radiorai, «D di Repubblica» e  «Tuttolibri – La Stampa». Ora è direttore artistico di un Festival letterario, docente universitaria e cura il blog www.lauraguglielmi.it. Ha curato una mostra su Italo Calvino e il suo paesaggio originario, che è approdata anche alla New York University. Suoi racconti sono usciti su antologie e riviste.

Per Newton Compton ha pubblicato di recente Le incredibili curiosità di Genova.

Abbiamo incontrato Laura Guglielmi e le abbiamo chiesto di parlarci di questo libro.

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«Genova si nasconde, non è una città per chi ha fretta», ha detto Laura Guglielmi a Letteratitudine. «Devi aver pazienza e scoprirla poco a poco. Si fa una gran fatica a entrare nei suoi umori. Leggi tutto…

GUIDA CURIOSA AI LUOGHI INSOLITI DI ROMA di Piero Santonastaso e Alessandra Spinelli: incontro con gli autori

GUIDA CURIOSA AI LUOGHI INSOLITI DI ROMA di Piero Santonastaso e Alessandra Spinelli (Newton Compton). Abbiamo incontrato i due autori chiedendo loro di raccontarci qualcosa su questa particolarissima guida

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Autori in coppia e coppia di autori, Piero Santonastaso e Alessandra Spinelli, 120 anni in due, una vita nel giornalismo e in particolare al Messaggero dove le carriere spesso si sono intrecciate tra sport, cronache e cultura, a parte incarichi personali tra web e politica. Lui preciso e profondo con un vivido interesse per le lingue a cominciare da quella italiana, lei più curiosa ed effervescente con una vera mania per l’arte e i viaggi. Li unisce l’amore per la storia e le storie, li divide la passione per il freddo e la montagna, lui, il caldo e il mare, lei.
E’ questo il loro secondo libro per la Newton Compton. Il primo “C’era una volta Roma”, uscito nel 2017, era una sorta di viaggio sfrenato, quasi rimbalzi di base jumping, nella storia della città, sfogliata strato per strato, soglia archeologica per piano futuristico, nell’infinita sovrapposizione degli eventi della Città eterna. Questo è tutto diverso, è una vera guida della città, ma non per guardare la solita Grande bellezza, Centro storico e Vaticano, ipercelebrata, piuttosto per svelare quei luoghi che nei quattro angoli della città, letteralmente i quattro punti cardinali, sono celati da eterni cantieri o da piccole porticine scrostate. Sono viste di sguincio, di sfuggita mentre uno è imbottigliato nel traffico, che accendono però una curiosità irrefrenabile. Cosa c’è lì dietro? Dietro ci sono storie straordinarie. Leggi tutto…

LE INCREDIBILI CURIOSITÀ DELLA SICILIA di Francesco Musolino: incontro con l’autore

LE INCREDIBILI CURIOSITÀ DELLA SICILIA di Francesco Musolino (Newton Compton): incontro con l’autore

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Francesco Musolino (Messina, 1981), giornalista culturale, collabora con diverse testate nazionali, cartacee e online. Ha creato il progetto di lettura no profit @Stoleggendo su Twitter e insegna scrittura creativa. Nel 2019 ha esordito con il romanzo “L’attimo prima”, edito da Rizzoli (segnaliamo l’ampia intervista pubblicata su Letteratitudine).

Per Newton Compton Francesco Musolino ha appena pubblicato il volume intitolato “Le incredibili curiosità della Sicilia. Un viaggio di città in città per comprendere la vera anima dell’isola“. Un libro affascinante che indaga su luoghi e aneddoti legati alla terra di Sicilia come solo un siciliano doc come Francesco Musolino poteva fare: da “Tifeo. Il gigante sotto l’Etna” alle “Teste di moro. O dell’importanza d’essere fedeli a Palermo”, dai catanesi “’U Liotru ed Eliodoro” a “La Madonna Nera”, da “La Madonna amazzone” al “Cristo in gonnella a Scicli”, da “Erice e la processione dei misteri del Venerdì Santo” al “Teatro di Andromeda”, dall’ “Argimusco, la Stonehenge made in Sicily” a “Casa Cuseni. Casa d’artisti”, dal “Simenon a Messina e Siracusa” al “Caravaggio fuggiasco in Sicilia”, dalla “Rivolta di Filicudi contro i mafiosi” a “Peppa, la cannoniera”, fino a “Maria Costa. La poetessa divenuta patrimonio dell’UNESCO” e a un’ampia pennellata sulle “Donne che raccontano la Sicilia”.

Abbiamo incontrato Francesco Musolino e gli abbiamo chiesto di raccontarci qualcosa de “Le incredibili curiosità della Sicilia. Un viaggio di città in città per comprendere la vera anima dell’isola” (Newton Compton). Leggi tutto…

CLASSIFICA: dal 7 al 13 ottobre 2019 – segnaliamo “Le sette dinastie” di Matteo Strukul (Newton Compton)

Le sette dinastie - Matteo Strukul - copertinaI primi 40 titoli in classifica nella settimana dal 7 al 13 ottobre 2019

Questa settimana segnaliamo: “Le sette dinastie” di Matteo Strukul (Newton Compton), al 5° posto in classifica generale

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[variazioni rispetto alla settimana precedente]

Si conferma al 1° posto, “Le corna stanno bene su tutto. Ma io stavo meglio senza!” di  Giulia De Lellis e Stella Pulpo (Mondadori Electa)

Entra in top ten al 2° posto, “La memoria di Babel. L’Attraversaspecchi. Vol. 3” di Christelle Dabos (E/O)

Si conferma al 3° posto “I leoni di Sicilia. La saga dei Florio” di Stefania Auci (Nord)

Al 4° posto (la settimana precedente era in 2^ posizione) “Segreti e ipocrisie” di Sveva Casati Modignani (Sperling & Kupfer)

Entra in top ten al 5° posto, “Le sette dinastie” di Matteo Strukul (Newton Compton)

Entra in top ten al 6° posto, “Tu, ma per sempre” di Roberto Emanuelli (DeA Planeta)

Rientra in top ten al 7° posto, “Il treno dei bambini” di Viola Ardone (Einaudi)

All’8° posto (la settimana precedente era in 6^ posizione) “La mattina dopo” di Mario Calabresi (Mondadori)

Al 9° posto (la settimana precedente era in 5^ posizione) “La notte più lunga” di Michael Connelly (Piemme)

Entra in top ten al 10° posto “Peccati immortali” di Aldo Cazzullo e Fabrizio Roncone (Mondadori)

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Le sette dinastie - Matteo Strukul - copertinaQuesta settimana segnaliamo: “Le sette dinastie. La lotta per il potere nel grande romanzo dell’Italia rinascimentale” di Matteo Strukul (Newton Compton), al 5° posto in classifica generale

Sette famiglie. Sette sovrani. Sei città. Il gioco dei troni nell’Italia del Rinascimento.

Sette famiglie, sette sovrani, sei città: questa è l’Italia del XV secolo, dilaniata da guerre, intrighi e tradimenti, governata da signori talvolta lungimiranti, ma molto spesso assetati di potere e dall’indole sanguinaria. A Milano, Filippo Maria, l’ultimo dei Visconti, in assenza di figli maschi cerca di garantire la propria discendenza dando in sposa la giovanissima figlia a Francesco Sforza, promettente uomo d’arme. Intanto trama contro il nemico giurato, Venezia, tentando di corromperne il capitano generale, il conte di Carmagnola. Ma i Condulmer non temono gli attacchi: smascherano il complotto e riescono a imporre sul soglio di Pietro proprio un veneziano, che diverrà papa con il nome di Eugenio IV. Tuttavia il duca milanese troverà alleati anche a Roma: sono i rappresentanti della famiglia Colonna, ostili al papa che viene da Venezia e decisi a cacciarlo dalla città. Solo l’aiuto dei Medici riesce a scongiurare la morte del pontefice, costretto però a un esilio forzato a Firenze. E mentre nel sud dell’Italia si fa sempre più cruenta la guerra tra angioini e aragonesi, il destino della penisola italica è sempre più avvolto nell’incertezza…

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Posizioni dal n. 1 al n. 10

Pos. Titolo Autore Editore Prezzo Tasc. Note
1 Le corna stanno bene su tutto. Ma io stavo meglio senza! Giulia De Lellis; Stella Pulpo Mondadori Electa 15,90
2 La memoria di Babel. L’Attraversaspecchi. Vol. 3 Christelle Dabos E/O 16,00
3 I leoni di Sicilia. La saga dei Florio Stefania Auci Nord 18,00
4 Segreti e ipocrisie Sveva Casati Modignani Sperling & Kupfer 15,90
5 Le sette dinastie Matteo Strukul Newton Compton 9,90
6 Tu, ma per sempre Roberto Emanuelli DeA Planeta Libri 18,50
7 Il treno dei bambini Viola Ardone Einaudi 17,50
8 La mattina dopo Mario Calabresi Mondadori 17,00 *
9 La notte più lunga Michael Connelly Piemme 19,90
10 Peccati immortali Aldo Cazzullo; Fabrizio Roncone Mondadori 18,00

 

Posizioni dal n. 11 al n. 40

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L’ENIGMA DELL’ABATE NERO di Marcello Simoni (intervista)

L’ENIGMA DELL’ABATE NERO di Marcello Simoni (Newton Compton): intervista all’autore

di Massimo Maugeri

Ennesimo successo editoriale per Marcello Simoni (foto accanto realizzata da Maurizio Cinti). Il terzo volume della cosiddetta Secretum Saga, intitolato L’enigma dell’abate nero(Newton Compton), avvincente thriller storico ambientato nella Ravenna del 1400 (che ha come “epicentro” la ricerca di un antico e pericoloso libro), è tra i romanzi più acquistati delle ultime settimane.
Ne ho discusso con l’autore…

-Caro Marcello, siamo alla terza tappa della Secretum Saga. Questo nuovo libro s’intitola “L’enigma dell’abate nero“. I lettori si imbatteranno di nuovo in Tigrinus, il giovane ladro protagonista della storia. Come si è evoluta, nei tre libri, la figura di Tigrinus? Oppure, in fondo, questo giovane ladro del Quattrocento, è sempre “rimasto sé stesso”?
Tigrinus è un personaggio che resta sempre fedele a sé stesso, o meglio, al suo codice morale che lo rende una persona “onesta” a dispetto della sua professione di ladro. In questo romanzo, però, egli dovrà fare i conti col passato e cercare di svelare un mistero che affonda le radici nelle sue origini. La curiosità di sapere lo renderà ancora più temerario, e forse più avventato, costringendolo ad allontanarsi dalla sua amata Firenze.

– In epigrafe troviamo delle rime di Antonio Pucci tratte da “Il Mercato Vecchio”. Ti andrebbe di commentarle? E perché le hai scelte?
Perché questi non sono versi, ma un autentico affresco di vita quattrocentesca. E con “vita” non intendo uno spaccato delle consuetudini delle corti tardomedievali, così “ingessate” e prevedibili, bensì il fermento che ribolliva nel volgo, entro le cornici di una dimensione borghigiana, caratterizzata da colori violenti e da un brulicare di facce grottesche degne della Salita del Calvario di Hieronymus Bosch. Leggi tutto…

L’AMICO SPECIALE di Luca Guardabascio

L’AMICO SPECIALE di Luca Guardabascio (Newton Compton): incontro con l’autore

Luca Guardabascio è un regista e sceneggiatore italiano. Lavora tra l’Italia e gli Stati Uniti e le sue sceneggiature sono tradotte in tutto il mondo. Insegna Storia del cinema italiano in alcune università americane.

Per Newton Compton ha appena pubblicato “L’amico speciale“, un romanzo che narra dell’amicizia tra due ragazzi destinati a diventare troppo presto adulti, tra vicoli, strade e palazzi di una Palermo buia e violenta.

Abbiamo incontrato Luca Guardabascio e gli abbiamo chiesto di raccontarci qualcosa su questo suo libro. A seguire, potrete leggere il primo capitolo.

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«Da che ho memoria ho sempre fatto due cose con piacere», ha detto Luca Guardabascio a Letteratitudine: «scrivere e giocare a pallone».
«Ho sempre giocato al calcio ovunque e, ancora oggi, quando vedo un pallone che rotola per strada, ho una voglia irrefrenabile di giocare; ho anche sempre sognato di fare lo scrittore e di far leggere le mie storie ad un vasto pubblico. Leggi tutto…

L’UOMO SBAGLIATO di Salvo Toscano

L’UOMO SBAGLIATO di Salvo Toscano (Newton Compton)

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di Eliana Camaioni

“L’umanità ha debellato il vaiolo. Ma non il matrimonio. E questo è un dato di fatto su cui varrebbe la pena di ragionare”.
Comincia così “L’uomo sbagliato” (Newton Compton) di Salvo Toscano, autore del bestseller “Insoliti sospetti”, che ritorna con un nuovo caso per i fratelli Fabrizio e Roberto Corsaro.
E’ ‘una mattina di quasi estate’ quando Fabrizio Corsaro, giornalista, viene a sapere che dovrà lasciare in fretta l’appartamento al padrone di casa. Una notizia inaspettata, un’estate a cercare una nuova casa e un nuovo equilibrio, fino a un’altra mattina, stavolta di novembre, quando riceve la telefonata di tale Filippo Pandolfo: “Dottore, mi perdoni per il disturbo, io dovrei parlarle di una cosa molto delicata e importante”.
La cosa in questione è che il padre di Filippo, Cosimo Pandolfo, sta scontando da sei anni in carcere una pena di trenta, accusato dell’omicidio di Giovanni Cannizzaro, suo vicino di casa: una colpevolezza sulla quale nessuno – giudici, avvocati, opinione pubblica – avevano avuto dubbi, durante un processo rapido e senza appello: Cosimo era una brutta persona, un violento, picchiava a sangue la moglie incinta. Ma il figlio Filippo è convintissimo dell’errore giudiziario: mostra a Fabrizio un video inedito, una testimonianza preziosa che parla di un computer mai ritrovato, che però da sola non basta a chiedere la revisione del processo. Leggi tutto…

QUELLI CATTIVI di Antonio Del Greco e Massimo Lugli (intervista)

QUELLI CATTIVI di Antonio Del Greco e Massimo Lugli (Newton Compton): intervista agli autori

Un romanzo che il duo letterario considera come “inattaccabile dal punto di vista della realtà: o quello che scriviamo è accaduto oppure potrebbe accadere”

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di Massimo Maugeri

Antonio Del Greco e Massimo Lugli formano una coppia narrativa molto affiatata e competente. Potremmo definirli come gli “Attenti a quei due” (rievocando il titolo di un celebre telefilm di qualche decennio fa) della narrativa sulla criminalità italiana.

Antonio Del Greco è nato a Roma nel 1953 ed è entrato in Polizia nel 1978. Dopo i primi incarichi alla Questura di Milano, è stato dirigente della Omicidi. Sue le indagini su alcuni dei più grandi casi di cronaca nera degli ultimi anni, tra cui l’omicidio del “Canaro” alla Magliana, la cattura di Johnny lo Zingaro, il delitto di via Poma, la Banda della Magliana. Attualmente è direttore operativo della Italpol.

Massimo Lugli si è occupato per «la Repubblica» di cronaca nera per quarant’anni. Ha scritto Roma Maledetta e per la Newton Compton La legge di Lupo solitario, L’Istinto del Lupo, finalista al Premio Strega, Il Carezzevole, L’adepto, Il guardiano, Gioco perverso, Ossessione proibita, La strada dei delitti, Nelmondodimezzo. Il romanzo di Mafia capitale, Stazione omicidi. Vittima numero 1, Vittima numero 2 e Vittima numero 3, Città a mano armata, Il criminale e nella collana LIVE La lama del rasoio. Suoi racconti sono contenuti nelle antologie Estate in giallo, Giallo Natale, Delitti di Ferragosto, Delitti di Capodanno e Delitti in vacanza. Ha firmato con Andrea Frediani Lo chiamavano Gladiatore. Cintura nera di karate e istruttore di tai ki kung, pratica fin da bambino le arti marziali di cui parla nei suoi romanzi.

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Antonio Del Greco e Massimo Lugli hanno scritto insieme Città a mano armata, Il Canaro della Magliana e il recente Quelli cattivi (di cui ci occupiamo nell’ambito di questa intervista). Il sottotitolo del romanzo la dice lunga: “Roma non vuole padroni”. Una storia incentrata sui seguenti elementi: un terrorista nero, un boss della criminalità romana, una città dilaniata dalla violenza e dalla sete di vendetta, La nascita e l’ascesa della “grande mala” nella capitale.

Ne discuto con gli autori…

– Antonio, Massimo… come nasce il vostro sodalizio letterario? Leggi tutto…

IL MONASTERO DELLE NEBBIE di Pierpaolo Brunoldi e Antonio Santoro

IL MONASTERO DELLE NEBBIE di Pierpaolo Brunoldi e Antonio Santoro (Newton Compton): incontro con gli autori

Pierpaolo Brunoldi e Antonio Santoro giungono alla loro seconda esperienza nell’ambito della scrittura a quattro mani con questo nuovo romanzo pubblicato da Newton Compton e intitolato Il monastero delle nebbie. In precedenza hanno scritto insieme La fortezza degli inquisitori, precedentemente pubblicato con il titolo La fortezza del castigo, edito anche questo dalla Newton Compton (qui il tandem letterario su Letteratitudine)..
Abbiamo incontrato i due autori e chiesto loro di raccontarci qualcosa su questo nuovo libro…

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«Partiamo sempre, nei nostri romanzi, da un’apparente anomalia», hanno spiegato Brunoldi & Santoro a Letteratitudine. «Nella prima avventura di Bonaventura d’Iseo, il francescano alchimista realmente esistito, abbiamo sfruttato come spunto narrativo il misterioso viaggio di san Francesco verso Santiago di Compostela, interrotto per motivi sconosciuti. Fonte di ispirazione per la nuova storia è stato invece Las Huelgas, un monastero femminile nel nord della Castiglia. I privilegi concessi da re Alfonso VIII a questa istituzione avevano conferito alla sua badessa poteri inimmaginabili per una donna, a quei tempi, e il monastero era divenuto una sorta di feudo sottratto all’autorità vescovile. Sono proprio le molte figure femminili a mostrarci le mille sfaccettature delle donne al potere. Sorelle che nascondono segreti e alimentano rivalità e invidie, ma che riescono a ritrovarsi unite al solo scopo di tutelare il buon nome dell’abbazia. L’incidente scatenante che dà avvio al racconto è un delitto che sconvolge e turba la quiete claustrale. Una monaca assassinata e una giovane donna, una straniera contro la quale tutti puntano il dito. Leggi tutto…

QUASI COLPEVOLE di Paolo Pinna Parpaglia

undefinedQUASI COLPEVOLE (Newton Compton): il romanzo d’esordio di Paolo Pinna Parpaglia

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Paolo Pinna Parpaglia è nato nel 1974. Laureato in Giurisprudenza, svolge la professione forense dal 2005. Vive a Cagliari con la compagna e le due figlie gemelle. Ha lavorato per un breve periodo come collaboratore presso «L’Unione Sarda». Scrivere è una passione e un modo per evadere dagli schemi della scrittura giuridica.

Quasi colpevole“, edito da Newton Compton, è il romanzo d’esordio di Paolo Pinna Parpaglia… e coincide con il primo caso del giovane avvocato Quirico D’Escard.

D’Escard, avvocato alle prime armi, riceve un telegramma dal carcere: Enrico, l’amico di una vita, è accusato dell’omicidio di un’alunna e lo ha nominato suo difensore…

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Abbiamo chiesto a Paolo Pinna Parpaglia di raccontarci qualcosa di “Quasi colpevole”…

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«Il “giallo” è senz’altro il genere più battuto, esplorato e scandagliato dalla letteratura e dal cinema», ha raccontato Paolo Pinna Parpaglia a Letteratitudine. «Ne deriva che qualunque autore voglia cimentarsi nella stesura di un romanzo di questo tipo rischia inevitabilmente di raccontare storie già sentite o di impantanarsi in cliché e convenzioni stilistiche che rendono il lavoro l’ennesimo clone di libri già letti. Quando ho scritto “Quasi Colpevole” ho voluto offrire al lettore una storia diversa dalle solite, con personaggi originali e una trama che fosse credibile e nuova. Il protagonista, Quirico d’Escard è un avvocato diverso da quelli che popolano l’immaginario collettivo falsato dai film di matrice americana: Quirico è un giovane e inesperto neo avvocato, imbarazzante sintesi di inesperienza, sogni di gloria, goffi recuperi, inciampi da dilettante e urgenti fantasie erotiche. Quirico è, per usare un riferimento immediatamente comprensibile, l’opposto di Perry Mason o di Guido Guerrieri. Senza intuizioni geniali, né oratoria brillante o almeno sufficiente conoscenza del diritto, Quirico affronterà il suo primo processo penale. Un processo complicato, quasi impossibile in cui deve difendere Enrico la Torre, il suo migliore amico, accusato dell’omicidio della giovane Alessia, studentessa sassarese in gita scolastica a Cagliari, morta ammazzata in un hotel di infima categoria. Enrico era il professore che accompagnava la scolaresca in gita e che ha lasciato una traccia inequivocabile nel corpo della vittima. Enrico sceglie il suo amico come avvocato e Quirico accetta la difesa perché crede nella sua innocenza. Leggi tutto…

IL PATTO DELL’ABATE NERO di Marcello Simoni: incontro con l’autore

undefinedIL PATTO DELL’ABATE NERO di Marcello Simoni (Newton Compton): incontro con l’autore

Marcello Simoni ha pubblicato diversi saggi storici; con Il mercante di libri maledetti, romanzo d’esordio, è stato per oltre un anno in testa alle classifiche e ha vinto il 60° Premio Bancarella. I diritti di traduzione sono stati acquistati in diciotto Paesi. Con Newton Compton ha pubblicato La biblioteca perduta dell’alchimista, Il labirinto ai confini del mondo, secondo e terzo capitolo della trilogia del famoso mercante; L’isola dei monaci senza nome, con il quale ha vinto il Premio Lizza d’Oro 2013; La cattedrale dei morti; la trilogia Codice Millenarius Saga (L’abbazia dei cento peccati, L’abbazia dei cento delitti e L’abbazia dei cento inganni) e i primi due capitoli della Secretum Saga (L’eredità dell’abate nero e Il patto dell’abate nero). Nel 2018 ha vinto il Premio Ilcorsaronero.

Ricordiamo, in particolare l’Autoracconto d’Autore di Marcello Simoni dedicato alla Trilogia dell’Abbazia e la puntata radiofonica di Letteratitudine dedicata a L’eredità dell’abate nero.

Abbiamo il piacere di tornare a ospitare Marcello Simoni con riferimento alla nuova puntata della Secretum Saga, “Il patto dell’abate nero” (Newton Compton). Gli abbiamo chiesto di raccontarci qualcosa su questo nuovo romanzo della saga, a partire dalla sua genesi… Leggi tutto…

FABIO DELIZZOS racconta IL CACCIATORE DI LIBRI PROIBITI

FABIO DELIZZOS racconta il suo romanzo IL CACCIATORE DI LIBRI PROIBITI (Newton Compton).

di Fabio Delizzos

«Benvenuti. Siamo nell’anno 1559 e ci troviamo in una sala da pranzo molto rustica e confortevole, in una casa di campagna rinascimentale, appena fuori Roma. Dalla finestra si vedono vigneti e alberi spogli, gli uccelli che veleggiano nel cielo grigio d’autunno. Fa un po’ freddo, ma per fortuna qui c’è un grande camino che crepita e balugina riscaldando l’ambiente. Oggi ho il piacere di partecipare all’Autoracconto d’autore per il blog Letteratitudine e di parlare con me stesso del mio nuovo romanzo, che si intitola Il cacciatore di libri proibiti, edito da Newton Compton. Naturalmente insieme a me e a me stesso ci sono anche i personaggi del libro. Innanzitutto, vi presento Raphael Dardo, il protagonista, nonché agente segreto del duca di Firenze».
«Ciao a tutti».
«E il suo grande amico Ariel Colorni, alchimista e inventore ebreo».
«Buongiorno».
«Poi c’è il capo dei birri, Giusto Leccacorvo…».
«Presente».
«Ci sono le bellissime e conturbanti cortigiane Luna Nova e Selvaggia».
«Ciao, ciao».
«C’è il divino Michelangelo Buonarroti».
«Mm».
«C’è il prete siciliano, don Antonio Lo Duca».
«Pace e bene a tutti i lettori».
«C’è Angelo, il cattivo».
«Eccomi».
«E poi tutti gli altri personaggi: il camerlengo Santa Fiora, i cardinali Carafa, l’oste Cocco Bernardozzo e sua moglie Cornelia, lo stampatore veneziano Menico de’ Madi, fratello Serafino e tanti altri. Fatevi sentire, ragazzi».
«Ciao!!!».
«Comincerei riassumendo brevemente il libro, per chi ancora non lo avesse letto. Questo è il seguito de Il collezionista di quadri perduti. Le vicende si svolgono anche questa volta a Roma, quattro anni dopo, mentre il papa esala l’ultimo respiro e in città esplode la rivolta. L’agente segreto Raphael Dardo è in carcere, condannato a morte per il possesso e il commercio di libri proibiti, ma ha la possibilità di conquistarsi la libertà, a patto di risolvere alcuni casi di omicidio particolarmente efferati e, soprattutto, di recuperare un antico codice contenente verità pericolose, verità antichissime che sono proibite alla maggior parte degli uomini. Dico bene? Lo chiedo a me stesso». Leggi tutto…

CARMELO NICOLOSI DE LUCA racconta LA CONGIURA DEI MONACI MALEDETTI

CARMELO NICOLOSI DE LUCA racconta il suo romanzo LA CONGIURA DEI MONACI MALEDETTI (Newton Compton)

di Carmelo Nicolosi De Luca

Per il mio lavoro, ho speso parte della mia vita in aereo e nelle sale d’attesa degli aeroporti di mezzo mondo. Ma mai solo: sempre in compagnia di un libro, preferibilmente un giallo, la mia passione fin da giovanissimo. Ricordo i lavori di Raymond Chandler, Mickey Spillane, Rex Stout, Peter Cheyney, con i suoi indimenticabili personaggi: Lemmy Caution, spericolato agente dell’FBI e Slim Callagan, investigatore privato.
Gli anni, lo si sa, passano veloci e allorché smisi di fare l’inviato, data l’età non più giovane, continuai a occuparmi di giornalismo in modo più tranquillo. E mi venne il prurito di scrivere qualcosa di più lungo di un articolo o di un reportage: un libro. E così nacque L’Intrigo parallelo, un lavoro sulla Sicilia delle nebbie, dove tutto appare e scompare, dove tutto e visibile e, allo stesso tempo, invisibile. E francamente non mi aspettavo l’attenzione della stampa nazionale. E con i mistery pensavo, allora, di aver chiuso.
Decisi di dedicare il mio tempo alla “ricerca” della storia d’Italia poco conosciuta o addirittura sconosciuta ai più giovani, dall’Unità d’Italia fino ai giorni nostri. La storia del nostro Paese non è mai stata chiara e veritiera: vicende volutamente falsate o coperte, frutto di depistaggi e menzogne. Leggi tutto…

MATTEO STRUKUL vince il PREMIO BANCARELLA 2017

Matteo Strukul con “I Medici ” vince il 65esimo Premio Bancarella

Ascolta la puntata di “Letteratitudine in Fm” dedicata alla saga de “I Medici” con Matteo Strukul in conversazione con Massimo Maugeri

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La premiazione è avvenuta ieri a Pontremoli, in Piazza della Repubblica, al termine di una votazione che ha visto il vincitore prevalere con 39 lunghezze di scarto sul secondo classificato.

Molto vicini invece tutti gli altri partecipanti. Se, infatti, Matteo Strukul ha trionfato con 109 voti, il secondo classificato, ” Il giardino dei fiori segreti ” scritto da Cristina Caboni ed edito da Garzanti, che ha ricevuto 70 preferenze, ha lottato scheda dopo scheda per staccare Alessandro Barbaglia e Valeria Benatti che hanno chiuso a 62 e Jung-myung Lee (59) e Lorenzo Marone (55).

Seguono: l’elenco completo dei libri finalisti e altre informazioni sulla serata della premiazione. Leggi tutto…

NICOLA VERDE racconta IL VANGELO DEL BOIA

NICOLA VERDE racconta il suo romanzo IL VANGELO DEL BOIA (Newton Compton)

di Nicola Verde

Una delle domande più frequenti che mi viene posta alle presentazioni è: “Perché Mastro Titta?”
Già, perché Giambattista Bugatti – è a lui che allude il titolo -, l’uomo che per circa 70 anni è stato al servizio del papa eseguendo ben 516 condanne a morte?
La domanda non è fine a se stessa: di solito, infatti, nei romanzi si preferiscono personaggi positivi, eroi nei quali potersi identificare. Quando, un po’ di anni fa, lo proposi per un’antologia, l’editor fu categorico: «No! Non è un personaggio in cui il lettore può immedesimarsi!».
Io, quel racconto, lo scrissi ugualmente e fu incluso nell’antologia della Hobby & Work “Delitto capitale”, una delle antologie più riuscite degli ultimi anni.
Insomma, il seme di un personaggio controverso era stato gettato. Ma non ho spiegato il perché della mia scelta.
Fu occasionale? Coincidenza? Al tempo in cui dovevo scrivere quel racconto ero alla ricerca di un’idea o di un personaggio (la storia doveva essere ambientata nella metà dell’Ottocento)… incappai nelle memorie di Mastro Titta, fui incuriosito da quest’uomo di cui si sapeva molto poco (pure le sue memorie sono in realtà apocrife, scritte da un certo Ernesto Mezzabotta sulla base di un taccuino, unico documento lasciatoci da Bugatti, dove il boia annotava scrupolosamente le sue “giustizie”). Leggi tutto…

STEFANO SANTARSIERE racconta I GUARDIANI DELL’ISOLA PERDUTA

STEFANO SANTARSIERE racconta il suo romanzo I GUARDIANI  DELL’ISOLA PERDUTA (Newton Compton)

di Stefano Santarsiere

Quanto pesa nella nostra esistenza ciò che serbiamo nella memoria e ciò dimentichiamo?

Questa, la domanda di fondo de I guardiani dell’isola perduta. La memoria di specie e quella individuale (o ciò che resta di esse) si mescolano in un gioco di prospettive falsate, amplificate o del tutto illusorie, nella caccia che spinge i protagonisti dall’Italia meridionale fino agli antipodi. Terre unite dal mare, dal rapporto mistico ed esaltato con la culla della vita, ma anche dalla suggestione per un passato ignoto.

La vicenda si snoda lungo il sottile crinale tra dubbio e convinzione. Una morte che sembra un incidente ma forse non lo è. Una scoperta che potrebbe essere reale ma anche una montatura. Un farmaco miracoloso ma forse no. E nell’avanzare in questo intrico, Charles Fort dovrà interrogarsi costantemente sulla realtà delle sue percezioni, su quanto ricorda e quanto gli deve essere ricordato, perché afflitto da un problema neurologico che gli provoca amnesie transitorie e perdite nella memoria a breve termine. Leggi tutto…

ANDREA FREDIANI racconta IL CUSTODE DEI 99 MANOSCRITTI

ANDREA FREDIANI racconta il suo romanzo IL CUSTODE DEI 99 MANOSCRITTI (Newton Compton)

di Andrea Frediani

Oltre un anno di lavoro. Ore e ore trascorse a studiare il periodo tardo antico e l’epoca costantiniana, le fonti, le lotte religiose e l’affermazione del Cristianesimo. Tutto questo per produrre, nel corso del 2016, la trilogia Roma Caput Mundi, una ponderosa saga sulla dinastia di Costantino, vista attraverso una storia di grande passione tra i due protagonisti principali e di cui adesso è uscita la ristampa in un unico, grande volume. Uno sforzo enorme, che mi indotto a pensare di poter mettere a frutto tutto quello che avevo assorbito per realizzare qualche altro lavoro. Ma soprattutto, mi ha fatto venire la voglia di rilassarmi e rilassare i lettori scrivendo qualcosa di più agile e incalzante: avevo scritto una storia che si dipanava attraverso tre generazioni, tre continenti e ottant’anni? Bene, adesso era il momento di scrivere un’avventura in tempo reale, con unità di tempo e di luogo. Perché uno scrittore ha bisogno di affrontare sfide radicalmente antitetiche a quelle che ha appena affrontato.
Il custode dei 99 manoscritti si svolge a Roma nell’arco di cinque giorni e, soprattutto, cinque notti. E non è la Roma che sono abituato a descrivere nei miei libri, quella gloriosa e luccicante dell’Antichità, dei fasti repubblicani e imperiali. No, è una Roma che, scommetto, nessuno conosce: quella dei secoli oscuri, dell’Alto Medioevo. Quella in cui la Chiesa e il papato la fanno ormai da padrone, all’ombra di un Sacro romano impero che è stato creato appena mezzo secolo prima ma che è già in crisi.
E in che modo c’entra Costantino, direte voi? Eccome se c’entra. Quella, infatti, è anche l’epoca in cui salta fuori la cosiddetta “Donazione di Costantino”: la più colossale truffa della storia, o almeno di quella occidentale, e credo proprio che fosse ora che qualcuno ci scrivesse sopra un romanzo. La Donazione di Costantino (Constitutum Constantini) è il documento su cui la Chiesa ha fondato il proprio potere temporale per tutto il medioevo, perlomeno fino a quando gente illuminata come Lorenzo Valla e Niccolò Cusano, non due qualunque, ha dimostrato che si trattava di un falso. Leggi tutto…

MARCELLO SIMONI racconta la trilogia de L’ABBAZIA (Newton Compton)

MARCELLO SIMONI racconta la trilogia de L’ABBAZIA (Newton Compton)

Il terzo libro della trilogia, da poco in libreria, è “L’abbazia dei cento inganni“. Le prime pagine sono disponibili qui…

di Marcello Simoni

Trasformare un flusso storico in narrativa. Credo sia stato questo il primo pensiero che mi ha portato a scrivere una trilogia dedicata all’abbazia di Pomposa. Il Medioevo è talmente vasto e sfaccettato da poter essere a malapena concepito come un’epoca a sé stante. Ciò nonostante ambivo a racchiuderlo tutto in mille pagine, fra le pareti di un monastero che facesse da sfondo alle mie trame. Pareti affrescate da straordinarie immagini gotiche che ho amato fin da bambino, quando ancora non sapevo nulla di monachesimo benedettino, di iconografie bibliche, di età feudali, né tantomeno di narrative di genere. La fascinazione però mi aveva già colpito, spingendomi a fantasticare su quel luogo antico. Anzi, remoto.
undefinedÈ stato grazie alla fascinazione di quel bambino se sono riuscito a descrivere le gesta del cavaliere Maynard de Rocheblanche, giunto nei panni di viandante presso il claustro pomposiano. La mia prima operazione è stata recuperarla, riviverla, cercando di lasciare che le ore, i giorni e i mesi di documentazione scivolassero sotto i miei piedi per acquisire l’inconsistenza di una nuvola. A quel punto, mi sono lasciato trascinare dalle vicende umane. Del cavaliere, sì, ma anche della sua sfortunata sorella, del giovane pittore e dell’abate senza fede. Sono stati loro a trasportarmi in un mondo di cui inizialmente scorgevo soltanto i contorni, a intrappolarmi davanti alla tastiera per circa due anni di scrittura. Leggi tutto…

LETIZIA TRICHES racconta I DELITTI DELLA LAGUNA

LETIZIA TRICHES racconta il suo romanzo I DELITTI DELLA LAGUNA (Newton Compton)

di Letizia Triches

Molti anni fa, per motivi di studio, ho vissuto qualche mese alla Giudecca. Trascorrevo buona parte delle giornate dentro la biblioteca Marciana, riservando il tempo restante alla frequentazione di chiese, gallerie e musei – come si conviene a un’inguaribile studiosa d’arte –, ma la sera non vedevo l’ora di riprendere il vaporetto per tornare a casa. Mi piaceva l’idea di restare a Venezia pur allontanandomi da lei, e la Giudecca era l’ideale per quello scopo. Dalle sue rive potevo godere di un perfetto skyline della Serenissima. Fu allora che, per la prima volta, venni attraversata da un’intuizione, in apparenza scontata.
«Venezia è un’isola!», ricordo di avere esclamato all’improvviso, sotto lo sguardo ironico del cameriere. Mi aveva appena portato uno spritz, mentre avevo gli occhi fissi sul grande canale della Giudecca, attratta dal tramonto viola che si adagiava sulla laguna. La consapevolezza dell’isola mi accompagnò per tutto il tempo della mia permanenza lì, riservandomi una leggera inquietudine, di cui solo io conoscevo la natura.
Almeno fino al momento in cui non ho deciso di trasferirla in Giuliano Neri. Ma cosa direbbe il protagonista dei miei romanzi in un’improbabile intervista? Leggi tutto…

MASSIMO LUGLI racconta STAZIONE OMICIDI

MASSIMO LUGLI racconta la sua trilogia noir STAZIONE OMICIDI (Newton Compton)

Massimo Lugli

di Massimo Lugli

Un’amicizia impossibile tra un ragazzo della buona borghesia romana e il ladruncolo, schiavo dei rom, che si è intrufolato in casa sua per rubare qualcosa. Due destini che sembravano opposti e che finiscono per unirsi in un legame indistruttibile. Una gang raccogliticcia, improbabile, composta da cinque personaggi che più diversi non si può, destinata, incredibilmente, a salire fino al vertice della malavita romana. Una nuova droga che stravolge completamente il mercato e diventa il business principale della criminalità capitolina. E…
Gli ingredienti sono questi. Se li ho amalgamati, cucinati e preparati in modo da far gola al lettore non sta a me giudicarlo, lo posso soltanto sperare. Come per ognuno dei miei romanzi, ci credo ciecamente e ci ho lavorato come se, per usare le parole del mio autore di culto, Mario Vargas Llosa, fosse l’ultimo libro della mia vita.
undefinedMa questa trilogia, intitolata Stazione omicidi, Vittima numero 1, 2 e 3, in uscita tra giugno e agosto, è stata veramente una sfida, la più dura da quando ho cominciato ad affiancare una piccola, ma ambiziosa attività di narratore a quella del cronista di nera, mestiere che ho amato senza riserve per quarant’anni e che continuo ad amare perdutamente anche ora che sono in pensione.
Tre romanzi da scrivere in meno di un anno sono veramente roba tosta. Una faccenda da toglierti il sonno e l’appetito, se la prendi male. L’idea iniziale era quella di condensare le avventure di Flavio, Vasile, Jean Luc, Marzia e Felipe, i cinque protagonisti principali della storia, in un unico libro, magari un po’ più corposo dei miei precedenti undici, ma, comunque, uno soltanto. Il mio editore, quando gli ho abbozzato la trama la vedeva diversamente. «Be’, facciamone tre», ha concluso Raffaello Avanzini con la solita,  sbrigativa, bonomia. «Dacci dentro e vedrai che ci riesci». Visto che non mi è venuta in mente nessuna risposta intelligente e salace per rifiutare, ho acconsentito. Insomma, sono entrato in una stanza con un progetto e ne sono uscito venti minuti più tardi con un piano di lavoro triplicato. Arrivato a casa, mi sono domandato seriamente se ero uscito di testa a dire di sì, poi ho acceso il pc e mi sono messo a lavorare. Alla fine, cosa di cui vado fierissimo, ho consegnato i manoscritti (ma perché diavolo continuiamo a chiamarli così? Insondabili misteri del mondo editoriale) un mese prima della scadenza prevista. E, a 61 anni suonati, ho capito una cosa: se qualcuno ti sa spronare sul serio, ti sa motivare, non ci sono ostacoli che tengano. Grazie, Raffaello. Leggi tutto…

STEFANO SANTARSIERE racconta LA MAPPA DELLA CITTÀ MORTA

STEFANO SANTARSIERE racconta il suo romanzo LA MAPPA DELLA CITTÀ MORTA (Newton Compton)

Un estratto del libro è disponibile qui

di Stefano Santarsiere

stefano santarsiereC’è stato un tempo in cui non tutto era noto.
Oltre la linea immaginaria che chiamiamo orizzonte v’erano intere e sconosciute regioni, da avvistare dietro una cortina di liane, oltre le cime di una cordigliera. Mondi alla portata di uomini abbastanza folli da avventurarsi dove uno sconosciuto Diomede poteva darli in pasto ai suoi cavalli. Ci siamo spinti in quei luoghi, abbiamo portato indietro frammenti di conoscenza, tessere di un immenso mosaico composto con caparbietà fin quando non abbiamo avuto sotto gli occhi ogni particolare del mondo visibile.
Ho immaginato, per un istante, che qualcosa ci fosse sfuggito, che esistessero, sepolti sotto coltri di nubi o colonne d’acqua scura, angoli ancora sottratti al nostro sguardo. Recessi che custodissero le silenziose testimonianze di un’altra umanità, dissolta nella spirale dei millenni ma sublimata nei nostri miti più antichi. Mi sono chiesto: cosa accadrebbe se tale scoperta incontrasse l’avidità più feroce?
Su un piano visuale, mi figuravo le domande del libro come scintille scaturite dallo scontro fra il desiderio di conoscenza e la volontà di sopraffazione. Mi chiedevo continuamente come e quando si accendevano, quanta energia sprigionassero e in quale direzione volteggiassero man mano che la storia andava avanti. Nel seguire la doppia caccia all’uomo che anima il romanzo, ho scoperto che le forze in conflitto venivano entrambe trascinate nella roboante tenebra che è la foresta pluviale; ed è nel cuore di essa, sorprendentemente glabro e quasi sospeso nel tempo, che dovevo assistere allo scontro finale e scoprire chi era destinato a sopravvivere alla catàbasi.
Ma dietro il conflitto, oltre il vortice di scintille, avvertivo anche un desiderio di purezza. Era nella tenacia dell’archeologo, ossessionato da una civiltà scomparsa quindici millenni prima. Era nello sguardo febbrile degli indigeni che si nascondono nella foresta e difendono i loro bambini ‘speciali’ dai rapimenti. Era nell’ostinazione dell’antropologa che accetta di compiere il suo pellegrinaggio sulle orme dell’amato, di cui non osa sperare l’esistenza in vita. La violenza che pervade la storia, la guerra tra la compagnia mineraria e gli avventurieri improvvisati, mossi unicamente dall’amicizia verso l’archeologo scomparso, tracciava dinanzi a me la linea del fuoco fra la bramosia cieca e il sogno di un mondo recuperato alla sua verginità: un’Arcadia dove la fratellanza è ideale così forte da proiettarsi oltre l’apocalisse. Leggi tutto…

FABIO DELIZZOS racconta IL LIBRO SEGRETO DEL GRAAL

FABIO DELIZZOS racconta il suo romanzo IL LIBRO SEGRETO DEL GRAAL (Newton Compton). Un estratto del libro è disponibile qui

di Fabio Delizzos

Il Graal è un oggetto molto pericoloso, abbaglia, confonde. Si può impazzire inseguendo le sue mille ombre. Tanto è vero che una notte, una voce interiore iniziò a parlarmi con insistenza, e a dirmi che dovevo scrivere un romanzo su questo argomento. Io risposi che non ci voleva poi molto a tentarmi, ma che si trattava di un terreno rischioso. Subito, allora, si intromise una seconda voce, forse proveniente dall’emisfero sinistro del mio cervello: «Non farlo», mi diceva, «non dare ascolto a quell’altro: è stato scritto e riscritto di tutto su questo tema. A giudicare dalla sua storia, il Graal non contiene sangue, ma inchiostro». La prima voce ribatteva con convinzione: «È stato scritto di tutto, ma non tutto». E la seconda: «La parola Graal fa storcere il naso agli accademici. Sono già stati scritti dei mega bestseller planetari, e sembrerà che ci stai provando anche tu; lascia perdere».
La prima voce era d’accordo su quest’ultimo punto, tuttavia insisteva che io dovessi farlo lo stesso: «Ascoltami», sussurrava, «qui non si tratta di emulare Dan Brown. Il tuo deve essere un romanzo storico, ambientato nel Medioevo; devi risalire a Chrétien de Troyes, il primo autore che parlò del Graal, il poeta medievale più grande, prima di Dante! Sapevi che il suo racconto, La storia del Graal, quello che ha dato inizio al mito, è rimasto incompiuto? La mano del poeta si è fermata all’improvviso, la penna d’oca ha smesso di scorrere sulla pergamena. Ecco che la maledizione del Graal, preannunciata nel racconto stesso, si è avverata all’esterno: l’autore è morto mentre scriveva. Il romanzo è rimasto interrotto e sospeso, come un ponte sull’eternità… Non è affascinante?». Leggi tutto…

FRANCO MATTEUCCI racconta TRE CADAVERI SOTTO LA NEVE

Franco MatteucciFRANCO MATTEUCCI ci racconta il suo romanzo TRE CADAVERI SOTTO LA NEVE (Newton Compton). Le prime pagine del libro sono disponibili qui.

di Franco Matteucci

Nel 2000 scrivendo il mio primo romanzo “La neve rossa” ho afferrato la libertà. Potevo andare a letto con le più belle donne del mondo, spostarmi in una qualsiasi località senza chiedere un foglio di viaggio, uccidere la moglie, la suocera. Essere nominato direttore di una tv porno. Uccidere Bambi con una fucilata. Riscattarmi come donna, dall’aggressione di un maschio senza scrupoli. O incontrare su una pista di sci il grande campione Zeno Colò. O diventare bello, alto, con gli occhi azzurri, come Marzio Santoni, detto Lupo Bianco, il detective protagonista dei miei ultimi tre romanzi gialli: Il suicidio perfetto, La mossa del cartomante, Tre cadaveri sotto la neve. Lui è tutto quello che avrei voluto fare, ovvero il maestro di sci, lo scalatore, il lupo solitario, vivere nel ghiaccio e nella neve, regolato dal sorgere e dal tramonto del sole, ma anche essere “il poliziotto”. Avere la licenza di spiare, di sapere di tutto e di tutti. Non per curiosità, ma per lavoro. Il massimo! Quindi dopo che Raffaello Avanzini mi ha spinto a scrivere un giallo per la Newton Compton, mi sono ritrovato felice come un topo nel formaggio. Sapevo che Lupo Bianco era il meglio di me e con lui non mi sarei mai annoiato. Leggi tutto…

TRE CADAVERI SOTTO LA NEVE, di Franco Matteucci (un estratto)

Pubblichiamo le prime pagine del nuovo romanzo di Franco Matteucci: TRE CADAVERI SOTTO LA NEVE (Newton Compton).
Franco Matteucci ci racconta il suo romanzo, qui…

Il libro
Chi vuole la morte di Marzio Santoni, ispettore del piccolo paesino di Valdiluce? La valanga che lo ha travolto e da cui è scampato per miracolo sembra avere ben poco di naturale…E che fine ha fatto la libraia del luogo, scomparsa senza alcun motivo? Forse c’è un legame tra questi due misteri, all’apparenza così diversi.
Per trovare il colpevole o i colpevoli, il sopravvissuto ispettore e il suo fidato assistente devono scandagliare gli indizi in mezzo alla gelida valle. La neve, però, cancella presto le tracce, e i due devono trovare in fretta una pista che possa portarli nella giusta direzione. Di fronte ai loro occhi si apre un raccapricciante scenario: al centro di una radura, davanti a un albero spogliato di tutte le fronde, viene rinvenuto un cadavere, sepolto sotto un tumulo di neve ricoperto di rami disposti secondo uno strano schema. Sono simboli di un cruento rito esoterico, culminato in un vero e proprio sacrificio umano? O si tratta soltanto di una messa in scena per depistare le indagini?

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Le prime pagine del nuovo romanzo di Franco Matteucci: TRE CADAVERI SOTTO LA NEVE (Newton Compton)

Capitolo primo
Leggi tutto…

LA CHIAVE DI DANTE di G.L. Barone

Pubblichiamo le prime pagine del romanzo LA CHIAVE DI DANTE di G.L. Barone (Newton Compton)

Il libro
Monsignor Claude de Beaumont, Curatore dei Musei Vaticani, muore gettandosi nel vuoto. Eppure la sua è solo la prima di una serie di morti misteriose nel mondo dell’arte, sulle quali dovrà far luce l’ispettore Sforza. Non è affatto chiaro cosa abbia spinto l’anziano religioso a togliersi la vita, né cosa si nasconda dietro ai delitti che si susseguono nei giorni seguenti. L’unica persona in grado di dipanare l’intrigo sembra Manuel Cassini, professore di letteratura e studioso di Dante. Durante le vacanze natalizie, Cassini è stato attratto a Parigi con l’inganno e quello che doveva essere un viaggio di piacere si è rivelato una trappola. Chi ha voluto condurlo fin lì? E perché? Con l’aiuto dell’ispettore Sforza, Cassini proverà a far perdere le proprie tracce, ma invano. Chi lo cerca sa bene che lui è il solo a possedere la chiave per svelare un enigma celato nelle opere di Botticelli, Leonardo, Raffaello. Un enigma rimasto senza soluzione per ottocento anni. E chi vuole venirne a capo è disposto a uccidere…

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le prime pagine del romanzo LA CHIAVE DI DANTE di G.L. Barone (Newton Compton)

NOTA STORICA Leggi tutto…

IL PICCOLO PRINCIPE, di Antoine de Saint-Exupéry (un estratto della postfazione di Emanuele Trevi)

Pubblichiamo un estratto della postfazione di Emanuele Trevi dedicata a IL PICCOLO PRINCIPE, di Antoine de Saint-Exupéry nella nuova versione pubblicata da Newton Compton (di cui Trevi è curatore e traduttore)

Ecco il mio segreto. È molto semplice: si vede bene solo con il cuore. L’essenziale è invisibile agli occhi.

Il Piccolo Principe è la storia dell’incontro in mezzo al deserto tra un aviatore e un buffo ometto vestito da principe che è arrivato sulla Terra dallo spazio. Ma c’è molto di più di una semplice amicizia in questo libro surreale, filosofico e magico.
C’è la saggezza di chi guarda le cose con occhi puri, la voce dei sentimenti che parla la lingua universale, e una sincera e naturale voglia di autenticità.
Perché la bellezza, quando non è filtrata dai pregiudizi, riesce ad arrivare fino al cuore dei bambini, ma anche a quello degli adulti che hanno perso la capacità di ascoltare davvero.

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Un estratto della postfazione di Emanuele Trevi dedicata a IL PICCOLO PRINCIPE, di Antoine de Saint-Exupéry (Newton Compton)

La favola dell’aviatore
Postfazione di Emanuele Trevi

Bevin House
Non è detto che i luoghi della vita più importanti
siano necessariamente quelli
che abbiamo frequentato, abitato per
molto tempo. Anche le radici provvisorie hanno
la loro particolare tenacia, e sono innumerevoli
gli incontri con il proprio destino che hanno
avuto come scenario una camera d’albergo della
quale il giorno dopo non si ricorda più nemmeno
il numero, o un’anonima sala d’aspetto, un
parco pubblico di una città sconosciuta. Un ragionamento
a parte, nelle esistenze delle anime
inquiete, meritano poi quei luoghi che rappresentano
una tregua nel ritmo ingovernabile degli
anni, e dove una specie di benevolo incantesimo
offre un accesso da lungo tempo perduto
alle sorgenti più pure dell’energia creativa – che
poi non sono altro che le acque oscure e canore
dell’infanzia, della memoria, del sogno. Lì dove
non c’è più differenza tra ciò che sembrava ap-
partenere in esclusiva alla memoria individuale e
ciò che invece possiede un carattere universale,
umano nel senso più pieno della parola. Ecco che
stiamo vagamente delimitando quelle condizioni,
in parte fortuite e in parte necessarie, capaci di
produrre quello che, con un’espressione un po’
usurata ma ancora efficace, definiamo uno stato di
grazia
. Ovvero: la misteriosa alchimia creata da un
particolare stato d’animo, da una stagione irripetibile
della vita, dal fascino di una vecchia casa.
Non ne esiste una ricetta precisa, e non è cosa che
si possa – ovviamente – ricostruire a piacimento.
E ci risparmieremmo tanti inutili dolori se non
ci fosse così difficile comprendere e accettare che
ogni perfezione, per noi mortali, è una perfezione
momentanea. Le settimane in cui scrisse il
suo libro più famoso furono, per Saint-Exupéry,
esattamente questo miracolo: un effetto che non
può essere spiegato solo sommando una a una le
cause e le premesse. Anche la casa che abitava in
quel breve periodo svolse un ruolo non secondario
in questa felice vicenda. Costruita negli anni
Sessanta dell’Ottocento nei pressi del villaggio
di Asharoken, sulla costa settentrionale di Long
Island, Bevin House era un luogo di una certa
importanza anche prima di diventare, negli ultimi
mesi del 1942, la culla del Piccolo Principe. Coronato
dal suo piano di mansarde e circondato
da un bel giardino, il grande edificio bianco, che
vantava all’epoca la bellezza di ventidue stanze, lo
si sarebbe potuto definire un pezzo di Francia, in
puro stile Secondo Impero, trapiantato a un paio
d’ore da New York.

«È dei nostri, ma anche diverso» Leggi tutto…

DELITTI DI CAPODANNO – un estratto del racconto di Massimo Lugli

In esclusiva per Letteratitudine, pubblichiamo un ampio estratto del racconto di Massimo Lugli tratto dall’antologia DELITTI DI CAPODANNO (Newton Compton)

La scheda del libro
Vi trovate al caldo di un camino, mentre fuori nevica? Siete circondati da parenti e amici per festeggiare insieme a loro? Oppure vi siete concessi una vacanza alternativa? Comunque abbiate deciso di trascorrere le feste, fatelo in compagnia di nove autori e delle loro storie, che regaleranno un brivido alla vostra quiete natalizia…
Si parte dalla Venezia del Settecento, dove Vitale Federici dovrà indagare su tre cadaveri tagliati a metà. Per arrivare a quella dei giorni nostri, dove un omicidio guasta il Capodanno a Bruno Cavallone, capo della sezione omicidi. Giorni terribili anche per Viviana Martinelli, poliziotto dell’Unità Analisi del Crimine Violento, alle prese con Dytiscus, un folle omicida. Capodanno violento in Sardegna: Emma si trova legata e imbavagliata nella cantina di una casa, mentre al piano superiore fervono i preparativi per l’ultima notte dell’anno. Anche a Napoli si festeggia e si balla, ma per qualcuno quel ballo sarà l’ultimo. Come per il pittore Enrico D’Angelo, che sceglie proprio la notte di Capodanno per un’esecuzione a regola d’arte. E mentre nei vicoli di Bari, poco prima dell’inizio dei “botti”, un ex magistrato si scontra con gli errori della giustizia, nella mente di una ragazza cominciano ad affacciarsi pensieri pericolosi, che non le appartengono… Qualcuno invece festeggia in un bunker. Perché la fine del mondo è forse arrivata e l’alba del nuovo anno sarà impossibile da vedere.

Gli autori
Marcello Simoni
– La prigione delle anime
Fabio Delizzos – Il labirinto del male
Massimo Lugli – Spari di mezzanotte
Diana Lama – Stanotte ucciderò
Letizia Triches – Guardami morire
Francesco Caringella – Un gioco di specchi
Eleonora Carta – Ultima notte nella vecchia casa
Lorenza Ghinelli – Un diavolo per capello
Francesca Bertuzzi – Finché morte non ci separi

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da SPARI DI MEZZANOTTE, di Massimo Lugli
Leggi tutto…

SICILIA ESOTERICA – intervista a Marinella Fiume

SICILIA ESOTERICA – intervista a Marinella Fiume

[Uno stralcio del libro è disponibile qui]

di Massimo Maugeri

Nata a Noto, Marinella Fiume risiede a Fiumefreddo di Sicilia, cittadina di cui è stata sindaco per un decennio. Laureata in Lettere classiche presso l’Università di Catania, ha insegnato Italiano e Latino e ha svolto la funzione di supervisore di tirocinio presso la scuola di specializzazione per l’insegnamento secondario dell’Università di Catania. Studiosa di antropologia e medicina popolare, ha pubblicato vari saggi di settore; ha scritto alcune voci per il dizionario Italiane, progetto del dipartimento per le Pari Opportunità; ha curato il dizionario biografico illustrato Siciliane. Ha pubblicato romanzi e ha collaborato al libro a più mani Un lenzuolo contro la mafia – Sono vent’anni e sembra domani a cura di Roberto Alajmo.

Di Marinella Fiume, segnalo il suo “Aforismi per le donne toste“, nonché “Celeste Aida” (di questi testi ce se siamo occupati su Letteratitudine). In radio, a “Letteratitudine in Fm” abbiamo discusso di “Feudo del mare. La stagione delle donne” (Rubettino, 2010): puntata del 25 giugno 2010.

Marinella ha appena pubblicato un nuovo volume Sicilia esoterica. Alla scoperta dei miti e dei riti arcaici dell’isola del sole (Newton Compton). E io non potevo non porle qualche domanda in merito…

– Cara Marinella, come sai sono sempre incuriosito dalle notizie riguardanti la genesi dei libri. Ti chiedo, dunque, di raccontarci come nasce “Sicilia esoterica”… Da quale idea, spunto, suggestione o esigenza?
Fino a pochi anni fa l’esoterismo veniva considerato una controcultura rivolta contro la modernità; gli intellettuali più avvertiti guardavano dall’alto in basso e se ne tenevano alla larga, per non parlare delle Università. Oggi il paradigma è mutato e l’esoterismo viene visto come l’erede di una lunga e ricca tradizione che ha alimentato per secoli la cultura europea e occidentale. L’interesse a un immaginario aperto al mito è anzi frutto del disagio davanti alla povertà spirituale di filosofi e teologi. Il francese Antoine Faivre è stato il primo a essere titolare di una cattedra di “Storia dell’esoterismo occidentale” come specialità all’interno della disciplina accademica “Storia della religioni”, all’École Pratique des Hautes Études, alla Sorbona. Questa cattedra è stata la prima in Europa, in seguito sono state costituite due altre cattedre, nelle università di Amsterdam e di Exeter in Inghilterra. In Italia questi studi, se prescindiamo dalla Psicologia archetipica, sono ancora agli albori, gli storici pensano che si tratti di un tema di scarso valore scientifico e presso il grande pubblico il termine esoterismo è legato ad occultismo e a tante manifestazioni negative, come il satanismo. In realtà, per semplificare, l’esoterismo postula l’esistenza di una tradizione primordiale di cui le varie tradizioni religiose sarebbero frammenti sparsi, più o meno autentici; in tal modo, l’interesse della storiografia si allarga a modi di pensare per lungo tempo emarginati e invece importanti per ricostruire la cultura di un’epoca. Proprio interessandomi ad un fenomeno poco studiato come il megalitismo siciliano, mi sono rafforzata nell’idea che niente meglio della Sicilia potesse prestarsi a una ricostruzione e a una narrazione in chiave esoterica.

– In che modo, in generale, l’analisi degli aspetti esoterici (e della simbologia a essi legata), può contribuire a far conoscere un luogo? E, in particolare, in che modo l’esoterismo può aiutarci a conoscere meglio la Sicilia?
L’isola è un organismo vivente dalla lunghissima storia, una creatura di pietre e stelle, di terra e cielo, un coacervo di saperi di lunga, lunghissima memoria e il suo presente trae senso da questo antichissimo passato; mito e storia ne costituiscono l’essenza. Non è facile comprendere l’essenza profonda della Sicilia, cosa che ho cercato di fare con questo mio libro, perché di essa spesso non ci rimangono che simboli. Non è poco, anzi, ma non è neanche facile cercare di decifrarne il senso nascosto e disseppellirne il significato. Si tratta di ricongiungere ciò che si vede con ciò che non si vede, ciò che c’è con ciò che non c’è più… ed è questo che ho cercato di fare.

– Immagino che tu abbia svolto un’attenta attività di ricerca, propedeutica alla scrittura del libro. Cosa puoi dirci da questo punto di vista? Leggi tutto…

MELISSA, LA DONNA CHE CAMBIÒ LA STORIA – intervista a Valter Binaghi

MELISSA, LA DONNA CHE CAMBIÒ LA STORIA – intervista a Valter Binaghi
[Newton Compton, 2012 – pagg. 315 – euro 9,90]

Leggi lo stralcio del libro su Letteratitudine

di Massimo Maugeri

Il nuovo romanzo di Valter Binaghi è ambientato a Crotone, nel 509 a. C.
Protagonista del libro è Melissa, figura femminile e letteraria potentissima. Ne discutiamo con l’autore.

Caro Valter, anche per te la mia tipica domanda di “apertura”. Come nasce questo tuo nuovo romanzo? Da quale idea o esigenza?
Ci sono sempre molte cose che concorrono a fornire i “materiali” di una storia, eppure nessuna di esse è l’essenziale, perchè ciò che dà forma ed energia al tutto è piuttosto una “visione”. Qui c’è la mia passione per la storia antica, specialmente nelle sue pieghe più ignorate (in questo caso l’Italia pre-romana), il mio interesse professionale (insegno Filosofia e Storia in un Liceo) per il pensiero classico e in particolar modo per il pitagorismo, la mia scoperta recente di una filosofia del femminile (il cosiddetto “pensiero della differenza”, a partire da Luce Irigary). Ma la “visione” è quella di una donna, Melissa, spuntata improvvisamente dalle soglie della mia fantasia, una donna di cui avrei potuto innamorarmi in un momento qualsiasi della mia vita.

Cos’è che ti ha colpito di più del personaggio di Melissa, al punto da spingerti ad occupartene in forma narrativa?
Ho “costruito” Melissa a partire da quello che, nell’elenco dei filosofi pitagorici tramandato dagli antichi frammenti, è solo un nome. Pitagora fu il primo, in una società misogina come quella greca, ad aprire il suo cenacolo filosofico alle donne. Nello stesso tempo mi sono reso conto che, ciò che mi ha sempre maggiormente attratto del pitagorismo, vale a dire la mistica dell’armonia, la musica come espressione cosmica e medicina dell’anima, sono valori che sento come profondamente femminili, al contrario di quel razionalismo legislatore e produttivista che pure emerge dal pensiero greco e stende la sua ombra lunga sulla storia dell’Occidente.

Qual è il contesto storico/sociale in cui Melissa si muove?
Scampata alla strage (il primo cenacolo pitagorico, a Crotone, fu attaccato e distrutto per motivi politici) Melissa finisce venduta come schiava ad un capo sannita. La sua saggezza e il suo talento nell’arte della guarigione la porteranno all’emancipazione, ma anche ad incontri proficui con le altre popolazioni dell’Italia antica: un chirurgo etrusco, un druido celta, sono personaggi non del tutto secondari del libro. La sua è una vita molto avventurosa: guerriera, guaritrice, moglie e madre, infine guida della sua comunità, fino agli ultimi anni spesi in una solitaria ricerca della Luce.

Quali sono i pregi e i difetti di “Melissa / personaggio letterario” che vive tra le pagine del tuo romanzo? Leggi tutto…

MELISSA, LA DONNA CHE CAMBIÒ LA STORIA – di Valter Binaghi (uno stralcio del libro)

In esclusiva per Letteratitudine, un brano tratto da MELISSA, LA DONNA CHE CAMBIÒ LA STORIA – di Valter Binaghi
Newton Compton, 2012 – pagg. 315 – euro 9,90

[ Su tutto si staglia la figura epica di Melissa, in un testo che, senza scadere nella didascalia né in facili suggestioni commerciali, non si fa mancare l’avventura, il fascino dei luoghi, incursioni nella mistica pura con frequenti dialoghi filosofici, e si guadagna, non sappiamo con quanto gradimento dell’autore, la qualifica di “romanzo femminista” ]
Dalla recensione di Mauro Baldrati su Carmillaonline

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Il libro
Crotone, 509 a. C. Melissa, giovane allieva della scuola di Pitagora, si salva dall’eccidio dei pitagorici grazie a Liseo, appartenente al gruppo dei congiurati ma da sempre innamorato di lei. La ragazza però, di fronte al giovane che le dichiara il suo amore e la chiede in sposa, rifiuta di concedersi e solo con la violenza Liseo otterrà quel che vuole. Dopo quella violenza viene venduta come schiava a Cluvio, vecchio capo dei Sanniti. Al villaggio sannita, Cluvio le affida l’educazione dei figli e delle donne di casa. Melissa saprà dimostrarsi utile, conquistando in breve tempo la fiducia delle sue allieve. La sua presenza si rivelerà presto indispensabile: con la sola conoscenza dei numeri e della musica, Melissa guarirà Aris, il figlio di Cluvio, da un’intossicazione. Amata e rispettata dai Sanniti, otterrà la libertà e sposerà Aris, da cui avrà due figli. Il futuro avrà in serbo per lei molte avventure ma la metterà di fronte anche a tanti ostacoli. Melissa saprà affrontarli imponendosi sempre con la sua forte personalità in un mondo governato dagli uomini, e mostrando ­ alla sua epoca, ma anche alla nostra ­ come si possa vivere e progredire nella pacifica ricerca della sapienza.

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Estratto da: Melissa, la donna che cambiò la storia

di Valter Binaghi

© Newton Compton Editori

978-88-541-4314-2Due settimane, ecco quanto durò quella pace siglata così sbrigativamente. Giusto il tempo per i Sanniti di tirar su le capanne e i recinti per gli animali, oltre a seminare quel poco grano che avevano, sperando in un decente raccolto autunnale perché ora, da come si erano messe le cose, di commerciare coi Dauni non se ne parlava proprio.
La ricostruzione dell’accaduto non fu facile, perché mancava uno dei testimoni fondamentali. Comunque pare che uno dei Sanniti, Zoser, inseguendo una capra avesse oltrepassato il confine assegnato ai nuovi arrivati e che, proprio in quel boschetto di noccioli, fosse venuto a lite con un guardiano di porci, che vi pascolava le sue bestie. I due probabilmente se le diedero di santa ragione perché anche Zoser tornò al villaggio piuttosto malmesso, ma il porcaio ebbe sicuramente la peggio perché si prese una tale randellata in testa da rimanere scimunito a vita. Da quel giorno sorrideva a tutti, indistintamente, non pronunciò mai più una frase di senso compiuto e in qualsiasi situazione si trovasse si comportava come un bambino di tre anni. La moglie, inviperita, pretese un risarcimento che però sembrò ai Sanniti sproporzionato: trenta capi di bestiame, tra pecore e capre. Aris in persona scese al villaggio Daunio con dieci animali tra i migliori del gregge. I Dauni si tennero le bestie ma Ezer, il capo, disse che da quel momento in poi il patto d’amicizia era rotto e restituì la cintura avuta in dono. Leggi tutto…